PROCEDURA AZIENDALE GESTIONE DELLE EMERGENZE CLINICHE. P.A. 10/a GESTIONE DELLE EMERGENZE CLINICHE. REVISIONI DELLA PROCEDl RA DATA 02 04/07/2012

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1 Az. Osp. - Univo P.A.IO/a Rev.03 Pago 1 di 9 REVISIONI DELLA PROCEDl RA DATA 01 14/10/ /07/2012 SINTESI DELLE MODIFICHE RISPETTO ALLA VERSIONE PRECEDENTE DELLA P.A. 10/8 Re\'. 02 del 04/ , Aggiomamento/integrazioni allegato D. V. O I "Brochun:: " Emergenze cliniche: che cosa fare. chi chiamare" lo- Elaborazione D. V.02 Poster Diagramma di nusso: gestione emergenza intraospedaliera".. Elaborazione D. V.03 Stabilimento Santa Chiara: Modalita di attivazione consulenze. soccorso avanzato e/o servizi, Elaborazione D.V.04 Stabilimento Cisanello: Modalità di attivazione consulenze. soccorso avanzato e/o servizi FASI NOME FliNZIONE DATA REDATTA VERIFICATA Dott. L. De Simone Dott. M. Gira/di Dir. medico U.O. Anestesia e Rianimazione 4 O. Direttore U.O. Direzione Medica di Presidio 21/oJ{lOIL APPROVATA Dott. F. Gemmi ('"D irettore Sanitario EMESSA Dott. S. Giuliani Direttore Sez. Dip. Qualità e Accreditamento

2 Pag. 2 di 9 La presente procedura è stata elaborata a cura di: Dott. L. De Simone, dirigente medico U.O. Anestesia e Rianimazione 4 Dott.ssa F. Guarneri, medico in formazione specialistica III anno, Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Dott.ssa F. Marchetti, IFC S.D. Qualità e Accreditamento revisionata a cura di: Dott. M. Giraldi, direttore U.O. Direzione Medica di Presidio Dott.ssa M. Scateni, direttore U.O. Direzione professioni infermieristiche e ostetriche Prof. G. Privitera, direttore U.O. Igiene ed epidemiologia U. e responsabile aziendale UGIRCC Dott. F. Guarracino, direttore U.O. Anestesia e rianimazione 5 O. La Sez. Dip. Qualità e Accreditamento, in ottemperanza alla P.A. 01: Gestione documentazione qualità, ha provveduto ad effettuare: la verifica di conformità (requisiti attesi, codifica, congruità con la documentazione aziendale esistente); la convalida e l emissione (responsabilità, approvazione, definizione lista di distribuzione); la distribuzione e la conservazione.

3 Pag. 3 di 9 I N D I C E 1. PREMESSA pag SCOPO E OBIETTIVI pag CAMPO DI APPLICAZIONE pag RESPONSABILITÀ pag DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI UTILIZZATE pag MODALITÀ OPERATIVE pag Emergenza clinica in reparti di degenza (camere degenza, corridoi, medicheria, sala d attesa) e aree limitrofe pag Emergenza clinica in ambulatori, radiologie, sala d attesa, corridoi pag Emergenza clinica in sala operatoria in persone esterne (genitori di piccoli pazienti, accompagnatori di persone con handicap, altri) pag Emergenza cliniche in luoghi comuni, viali, bar, mensa, uffici, aule etc. pag Modalità di attivazione consulenze, soccorso avanzato e/o servizi pag Stabilimento Santa Chiara pag Stabilimento Nuovo Santa Chiara (Cisanello) pag Modalità di comunicazione pag DIAGRAMMA DI FLUSSO pag MODALITÀ DI AGGIORNAMENTO E SUA PERIODICITÀ pag RIFERIMENTI NORMATIVI E BIBLIOGRAFICI pag ALLEGATI pag. 9 MODULI DI REGISTRAZIONE: T. T.01/P.A.10/a Scheda di rilevazione attività Rescue Team DOCUMENTI VARI: D.V. D.V.01/P.A.10/a D.V.02/P.A.10/a D.V.03/P.A.10/a D.V.04/P.A.10/a Brochure: Emergenze cliniche: che cosa fare, chi chiamare Poster Diagramma di flusso Gestione emergenza intraospedaliera Stabilimento Santa Chiara: modalità di attivazione consulenze, soccorso avanzato e/o servizi Stabilimento Cisanello: modalità di attivazione consulenze, soccorso avanzato e/o servizi

4 Pag. 4 di 9 1. PREMESSA L Ospedale, struttura deputata per definizione alla diagnosi e cura dei pazienti acuti ricoverati e non, ha necessità di dotarsi di una adeguata procedura aziendale per affrontare le emergenze cliniche. È necessario al riguardo provvedere ad una opportuna formazione di tutto il personale ed una idonea organizzazione per rispondere adeguatamente ad esse. Si definisce emergenza clinica una situazione di pericolo di vita per la persona, caratterizzata da alterazioni dello stato di coscienza, del respiro e del circolo che necessita di una terapia effettuata contestualmente alla diagnosi. 2. SCOPO E OBIETTIVI Descrivere le modalità operative per gestire eventuali emergenze cliniche che investono pazienti e/o operatori e/o visitatori all interno delle strutture di degenza, nelle aree ambulatoriali e negli spazi esterni dell Azienda Ospedaliero- Universitaria. Gli obiettivi che si intendono garantire sono: assicurare un intervento tempestivo, attivare gli operatori sanitari adeguati alla valutazione del caso, evitare manovre o atti impropri che possono essere dannosi, rispettare le norme vigenti. 3. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura si rivolge a tutto il personale che opera nell AOUP per garantire un immediato soccorso ogni qualvolta si verifichi una emergenza clinica sia essa riferibile ad un paziente e/o operatore e/o visitatore. 4. RESPONSABILITÀ Le responsabilità delle singole attività verranno indicate di volta in volta nelle varie fasi. Tutto il personale formato ed addestrato è tenuto a prestare le manovre di primo soccorso. 5. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI UTILIZZATE SBAR Soccorso Avanzato Soccorso Avanzato Metodo di comunicazione: Situation, Background, Assessment, Recommendations per Santa Chiara Rescue Team; per Nuovo Santa Chiara (Cisanello) Terapia Intensiva di afferenza come previsto dalla Tabella delle afferenze riportata al paragrafo MODALITÀ OPERATIVE Il presente paragrafo prevede specifiche modalità operative in base alla sede dove si realizza l emergenza clinica. Al fine di garantire l immediata gestione di un emergenza clinica ogni struttura organizzativa è tenuta a: predisporre apposito elenco dei numeri telefonici dei medici di guardia e dei medici reperibili che deve essere conosciuto e prontamente reperibile da tutti gli operatori, garantire la corretta gestione del carrello delle emergenze secondo quanto previsto dalla I.A. 05, rendere disponibile ad ogni operatore l allegato D.V.01/P.A.10/a Emergenze cliniche: che cosa fare, chi chiamare che contiene: i numeri telefonici del rescue team per Santa Chiara e delle UU.OO./SS.DD. Anestesia e Rianimazione di riferimento per Cisanello, nonché delle consulenze necessarie, i diagrammi di flusso e le modalità operative schematiche da seguire; affiggere in luogo ben visibile ed accessibile a tutti gli operatori i seguenti documenti: allegato D.V.02/P.A.10/a Poster Diagramma di flusso gestione emergenza intraospedaliera

5 Pag. 5 di 9 allegato D.V.03/P.A.10/a Stabilimento Santa Chiara: Modalità di attivazione consulenze, soccorso avanzato e/o servizi oppure allegato D.V.04/P.A.10/a Stabilimento Cisanello: Modalità di attivazione consulenze, soccorso avanzato e/o servizi in base allo stabilimento di afferenza. 6.1 Emergenza clinica in reparti di degenza (camere degenza, corridoi, medicheria, sala d attesa) e aree limitrofe In queste aree il personale sanitario è sempre presente e deve farsi carico dell attivazione del sistema di emergenza interno. In presenza di persona che ha necessità di aiuto deve intervenire, chiamare aiuto (mediante campanello letto paziente o pulsante di soccorso o attraverso chiunque si trovi nelle vicinanze), valutare la situazione clinica ed i parametri vitali, ed iniziare il BLS/BLSD; il secondo soccorritore porta immediatamente il carrello dell emergenza e il telefono cordless, chiama il medico di reparto o di turno o di guardia (in quest ultimo caso deve essere chiamato anche il medico reperibile di reparto). Il medico valuta la necessità di attivare eventuali consulenze specialistiche e/o il Soccorso Avanzato (per Santa Chiara Rescue Team; per Nuovo santa Chiara -Cisanello - T.I di afferenza; da qui in poi Soccorso Avanzato; per le modalità di Attivazione vedi paragrafo 6.5 e allegati D.V.01/DV.03/D.V.04). In caso di Emergenze Cliniche quali: Arresto Cardiaco Arresto Respiratorio Emorragie massive Traumatismo grave Folgorazione Ustione Avvelenamento i primi soccorritori possono attivare direttamente il Soccorso Avanzato. In caso di reazione anafilattica fare riferimento alla procedura aziendale P.A.42 Diagnosi e trattamento dell anafilassi. Il paziente, solo se già ricoverato, dopo stabilizzazione può rimanere nel reparto di degenza o essere trasferito in altra U.O. se necessario. In caso di trasferimento: a. in ambito intensivo e/o di pazienti in condizioni critiche, l infermiere di reparto richiederà, su indicazione del medico di soccorso avanzato che curerà il trasferimento, l ambulanza attrezzata contattando il triage del DEA, b. in caso di condizioni stabili e in area non intensiva l infermiere richiederà l ambulanza al servizio trasporti (per le modalità di Attivazione vedi paragrafo 6.5 e allegati D.V.01/DV.03/D.V.04) e sarà cura del medico di reparto (o del reperibile negli altri casi) accompagnare il paziente. In caso si tratti di pazienti ambulatoriali, visitatori, parenti questi devono necessariamente essere trasferiti, attraverso l attivazione del 118, al DEA, che deciderà per l eventuale ricovero ed il reparto di accoglienza. In sintesi: il ricoverato viene gestito in toto dal personale sanitario Aziendale, compreso il Soccorso Avanzato se ritenuto necessario, e l eventuale trasferimento; i non ricoverati vengono gestiti dal personale sanitario Aziendale, compreso il Soccorso Avanzato se ritenuto necessario, fino alla decisione di un eventuale ricovero che deve avvenire previo trasferimento al DEA mediante attivazione del Emergenza clinica in ambulatori, laboratori, radiologie, sala d attesa, corridoi (Emergenza clinica in paziente ambulatoriale, visitatori, parenti) Qualunque operatore sanitario all interno di queste aree in presenza di persona che ha necessità di aiuto deve intervenire, chiamare aiuto, valutare la situazione clinica ed i parametri vitali, ed iniziare, se formato, il BLS/BLSD; il secondo soccorritore porta immediatamente il carrello dell emergenza e chiama il medico della struttura.

6 Pag. 6 di 9 In caso di Emergenze Cliniche quali: Arresto Cardiaco Arresto Respiratorio Emorragie massive Traumatismo grave Folgorazione Ustione Avvelenamento i primi soccorritori possono attivare direttamente il Soccorso Avanzato. In caso di reazione anafilattica fare riferimento alla procedura aziendale P.A.42 Diagnosi e trattamento dell anafilassi. Trattandosi di non ricoverati, questi, se necessario, devono essere trasferiti, attraverso la attivazione del 118, al DEA che deciderà per l eventuale ricovero ed il reparto di accoglienza. 6.3 Emergenza clinica in sala operatoria in persone esterne (genitori di piccoli pazienti, accompagnatori di persone con handicap, altri) Il personale sanitario presente all interno di queste aree in presenza di persona che ha necessità di aiuto deve intervenire, chiamare aiuto, valutare la situazione clinica ed i parametri vitali ed iniziare il BLS/BLSD; il secondo soccorritore porta immediatamente il carrello dell emergenza. Trattandosi di non ricoverati, questi, se necessario, devono essere trasferiti, attraverso la attivazione del 118, al DEA che deciderà per l eventuale ricovero ed il reparto di accoglienza. 6.4 Emergenza cliniche in luoghi comuni, viali, bar, mensa, uffici, aule etc. Chiunque si trovi all interno di queste aree in presenza di persona che ha necessità di aiuto chiamerà il 118. In attesa dell arrivo degli operatori del 118, il personale formato ed addestrato eventualmente presente è tenuto a prestare le manovre di primo soccorso. 6.5 Modalità di attivazione consulenze, soccorso avanzato e/o servizi Stabilimento Santa Chiara Fare riferimento al D.V.01/P.A.10/a e al D.V.03/P.A.10/a Stabilimento Nuovo Santa Chiara (Cisanello) Fare riferimento al D.V.01/P.A.10/a e al D.V.04/P.A.10/a 6.6 Modalità di comunicazione Il 2 soccorritore chiama il Soccorso avanzato utilizzando il numero dedicato all emergenza interna: *4210 per Rescue Team per il Santa Chiara, N telefonico delle T.I. di afferenza a Cisanello (vedi tabella paragrafo 6.5 e D.V.01/P.A.10/a). Chi chiama comunica: Il Suo Nome Reparto Edificio, piano e/o scala N di telefono interno Motivo della chiamata Nome del paziente e luogo dove si trova (degenza N di letto, sala di attesa, etc.). Se possibile invia qualcuno ad attendere il Soccorso Avanzato e/o ad aprire porte onde facilitare il suo intervento. Chi riceve la chiamata: Registra l ora di chiamata Registra le informazioni Se necessario chiede ulteriori chiarimenti

7 Pag. 7 di 9 Può dare indicazioni Attiva l infermiere di supporto All arrivo del Soccorso avanzato collabora con il personale presente che ha gia iniziato le manovre necessarie. L Infermiere o il Medico di reparto danno informazioni sulla situazione in atto e sull anamnesi del paziente (secondo metodica SBAR): Situation: nome ed età del paziente, cosa è successo, se è ricoverato la diagnosi d ingresso Background: Anamnesi se disponibile Allergie Terapie in atto Stato clinico pre-emergenza Assessment: Condizioni cliniche al riscontro dell emergenza, Segni Vitali (FC e ritmo cardiaca se valutato, PA, FR) Se o quando è stato iniziato il BLS Se o quando è stato utilizzato il Defibrillatore Esame Neurologico Esami ematochimici o strumentali se eseguiti Terapie effettuate Recommendation: Termine intervento Risultato dell intervento Cosa è stato fatto Condizioni cliniche alla fine dell intervento Ricovero in Terapia Intensiva o altra U.O. Eventuali altre Consulenze Mediche o Chirurgiche Il personale del Rescue Team di Santa Chiara, ogniqualvolta viene attivato, è tenuto alla compilazione del modulo allegato T.01/P.A.10/a.

8 Pag. 8 di 9 7. DIAGRAMMA DI FLUSSO 8. MODALITÀ DI AGGIORNAMENTO E SUA PERIODICITÀ L aggiornamento della presente procedura è consequenziale al mutamento delle norme nazionali, regionali o eticoprofessionali o in occasione di mutamenti di indirizzo proposti da norme, regolamenti ed indicazioni tecniche degli organismi scientifici nazionali ed internazionali o in occasione di mutamenti delle strategie, delle politiche complessive e delle esigenze organizzative aziendali. 9. RIFERIMENTI NORMATIVI E BIBLIOGRAFICI SIAARTI IRC Working Group: Recommendations for organizing responses to In-Hospital emergencies Minerva Anestesiol 2007;73: Institute for Clinical Systems Improvement Fourth Edition July 2011, Gary B. Smith In-hospital cardiac arrest: Is it time for an in-hospital chain of prevention? Resuscitation, Volume 81, Issue 9, Pages (September 2010) De Vita, Bellomo, Hilmann et al: Findings of the First Consnsus Conference on Medical Emergency Teams Critical Care Med 2006 Vol 34, n. 9 A Scientific Statement from the International Liaison Committee on Resuscitation; the American Heart Association Emergency Cardiovascular Care Committee; the Council on Cardiopulmonary, Perioperative, and Critical Care; and the Interdisciplinary Working Group on Quality of Care and Outcomes Research, Mary Ann

9 Pag. 9 di 9 Peberdy, Michelle Cretikos, Benjamin S. Abella, Michael DeVita, David Goldhill, Walter Kloeck, Steven L. Kronick, Laurie J. Morrison, Vinay M. Nadkarni, Graham Nichol, Jerry P. Nolan, Michael Parr, James Tibballs, Elise W. van der Jagt, Lis Young Recommended guidelines for monitoring, reporting, and conducting research on medical emergency team, outreach, and rapid response systems: An Utstein-style scientific statement Resuscitation 75 (2007), National Insitute for Health and Clinical Excellence: NICE clinical guideline 50: Acutely ill patients in hospital recognition of and response toacute illness in adults in hospital SBAR Technique for Communication: A Situational Briefing Model ALLEGATI MODULI DI REGISTRAZIONE: T. T.01/P.A.10/a Scheda di rilevazione attività Rescue Team DOCUMENTI VARI: D.V. D.V.01/P.A.10/a D.V.02/P.A.10/a D.V.03/P.A.10/a D.V.04/P.A.10/a Brochure: Emergenze cliniche: che cosa fare, chi chiamare Poster Diagramma di flusso Gestione emergenza intraospedaliera Stabilimento Santa Chiara: modalità di attivazione consulenze, soccorso avanzato e/o servizi Stabilimento Cisanello: modalità di attivazione consulenze, soccorso avanzato e/o servizi

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