COMUNICATO STAMPA L ATTIVITA DEL PRONTO SOCCORSO DI ADRIA:
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- Agnolo Bruno
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1 COMUNICATO STAMPA L ATTIVITA DEL PRONTO SOCCORSO DI ADRIA: accoglienza, triage, braccialetto elettronico, monitoraggio continuo dei tempi d attesa e osservazione breve intensiva L attenzione dell Azienda Ulss n. 19 di Adria per la funzionalità e l efficacia del servizio di pronto soccorso non è una novità di questi giorni. A partire dal suo insediamento nel 2008, la Direzione dell Azienda ha infatti posto tra le sue priorità l impegno a garantire la massima qualità e tempestività dei servizi di emergenza, avviando una serie di iniziative di miglioramento che hanno interessato sia l aspetto strutturale, al fine di garantire agli utenti e agli operatori tecnologie sanitarie ed ambienti di cura e di lavoro adeguati e tecnologicamente avanzati, sia la dimensione organizzativa, per assicurare l effettiva presa in carico degli assistiti. Tra le iniziative avviate, che fanno parte di un approccio complessivo che si caratterizza per una particolare attenzione ai temi dell accoglienza e della centralità dell utente nei processi di diagnosi e cura, va ricordato, nell ambito del piano di riorganizzazione e completamento delle strutture dell Azienda Ulss, la rivisitazione strutturale dei locali del pronto soccorso dell Ospedale Santa Maria Regina degli Angeli, che è giunta a compimento nell estate L intervento ha comportato il rinnovamento della sala di attesa, per offrire agli utenti un ambiente più confortevole, e la realizzazione di un nuovo punto di accettazione-triage, che dà agli operatori un ambiente di lavoro adeguato al loro delicato ruolo di valutazione delle urgenze, soddisfacendo inoltre i requisiti di riservatezza a tutela degli assistiti. nuova area triage. Particolare attenzione è dedicata alla comunicazione con gli utenti ed i loro familiari, con l obiettivo di fornire puntualmente ogni informazione necessaria. E stato definito e viene
2 attuato dal personale un protocollo organizzativo che prevede una costante interazione con gli assistiti ed i loro accompagnatori, per comunicare ogni elemento di conoscenza necessario ed opportuno in merito alle modalità di svolgimento del percorso di diagnosi e cura, ai tempi di attesa, ecc. Il protocollo prevede che tali interazioni debbano avvenire almeno con una frequenza di 45 minuti e che ogni contatto sia annotato su un apposito registro. Dallo scorso anno, inoltre, al fine di garantire la massima sicurezza nei trattamenti sanitari per cui è presupposto essenziale il riconoscimento certo del paziente, ciascun utente che accede al pronto soccorso viene provvisto di un bracciale recante i dati di identificazione anagrafica (nome, cognome e data di nascita). L uso del braccialetto identificativo elimina la possibilità di errore nel riconoscimento degli utenti, soprattutto quando il paziente non è collaborante oppure non è cosciente, durante il trasferimento da un reparto all altro e prima della somministrazione di una terapia, di una trasfusione di sangue, di un esame diagnostico, di una procedura invasiva e di un intervento chirurgico. L accesso alle prestazioni di pronto soccorso è garantito dall applicazione del triage che assegna il codice di gravità: bianco, verde, giallo e rosso: il paziente urgente (codice rosso) non sosta in sala d attesa e il triage viene effettuato direttamente all interno del pronto soccorso; il paziente in condizioni psico-fisiche che necessitano di assistenza continua (si tratta soprattutto delle persone molto anziane, i cosiddetti soggetti fragili ) viene contrassegnato da un codice di priorità verde o giallo e non sosta in sala d attesa ma in area calda ; i pazienti che devono sottoporsi a medicazioni o rimozione di suture non sono sottoposti a triage ed hanno un percorso determinato con prenotazione, ed una sala d attesa e un ambulatorio a loro dedicati; i pazienti in età pediatrica (0-12 anni) e le donne in gravidanza sono inviati direttamente ai reparti di pediatria ed ostetricia-ginecologia indifferentemente dal codice di gravità loro assegnato e quindi non attendono la visita nella sala d attesa comune del pronto soccorso. Al fine di verificare costantemente la funzionalità del servizio, soprattutto per quel che riguarda il volume di attività e la tempestività di risposta, e di adottare dunque urgentemente, in caso di necessità, le opportune misure correttive, è stato attivato un sistema di monitoraggio degli accessi, delle prestazioni erogate e dei tempi di attesa. Nell anno 2011 al pronto soccorso vi sono stati complessivamente accessi (comprese le prestazioni di Osservazione Breve Intensiva OBI), secondo la seguente classificazione di priorità all uscita: 75% con codice verde; 13% con codice giallo; 11% con codice bianco; 2% con codice rosso, dato sostanzialmente stabile rispetto al 2010 (n accessi). Il 35,6% dei contatti (9.287 accessi in totale) ha riguardato utenti non residenti nell Ulss 19 di Adria, ovvero provenienti da altre Regioni (8,9%) o da altre Aziende Ulss del Veneto (26,6%). Il 28% degli accessi per residenti in altre Ulss del Veneto ha riguardato utenti residenti nell Ulss 18 di Rovigo. La distribuzione del n. medio di accessi per ora della giornata vede un picco significativo nelle prime ore del mattino (ore 8-11), cui segue una flessione dalle ore 12 alle ore 13, ed una ripresa a partire dalle ore 14 con andamento decrescente nelle ore successive.
3 Complessivamente nel 2011 sono state erogate prestazioni, di cui da parte degli stessi operatori del Pronto Soccorso ed ulteriori , su loro richiesta, da professionisti di altri Servizi dell Ospedale I tempi d attesa registrati, dal triage alla presa in carico del paziente, classificati secondo il codice di triage all ingresso, sono stati i seguenti: Sempre all interno del pronto soccorso sono stati realizzati infine ambienti appositi per l isolamento dei pazienti potenzialmente infettivi e per il percorso assistenziale di Osservazione Breve Intensiva (OBI), che permette, nel breve periodo, di seguire direttamente in pronto soccorso l'evoluzione del quadro clinico del paziente prima di decidere se possa essere dimesso o vi sia al contrario necessità di ricovero. Sono garantiti così qualità e comfort ai pazienti in fase di accertamento ed una maggiore appropriatezza dell attività di ricovero ospedaliero. Il potenziamento dell attività di OBI (per complessivi 8 posti letto) ha comportato una significativa integrazione della dotazione di personale infermieristico, che permette ora di prevedere risorse dedicate all assistenza dei pazienti nel corso dell osservazione. La dotazione di personale medico è coerente con l organico e consente la presenza costante, nelle 24 h, di due unità. Al fine di accelerare il più possibile il percorso di accertamento diagnostico, si è provveduto
4 inoltre ad assicurare costantemente la presenza di personale dirigente del laboratorio di analisi anche nelle ore notturne. Il pronto soccorso di Adria è punto di riferimento SUEM, assieme alla Casa di Cura di Porto Viro, per tutto il territorio del Bassopolesine e quindi presta soccorso anche nelle situazioni di emergenza uscendo con i propri automezzi ed il personale medico ed infermieristico: un offerta di assistenza in situazioni di urgenza-emergenza che è stata completata con la realizzazione dell elisuperficie, come previsto dalla programmazione della Regione del Veneto a supporto delle emergenze sul territorio, in particolare per quanto riguarda il pronto soccorso, che consentito anche l Ospedale di Adria di entrare a far parte della rete di elisoccorso. La struttura, completata grazie ad un apposito finanziamento regionale nel mese di giugno del 2009, è omologata dall ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) per l atterraggio diurno e notturno di elicotteri provenienti dalle varie sedi del Veneto. La nuova elisuperficie. Il pronto soccorso dal 2004 è un centro di formazione IRC (Italian Resuscitation Council) che lo scorso anno ha effettuato 23 corsi interessando circa 250 operatori sanitari. L obiettivo del centro di formazione è promuovere la conoscenza e la pratica della rianimazione cardiopolmonare, in quanto più tempestiva è l attivazione della catena della sopravvivenza (allarme precoce al 118, rianimazione cardiopolmonare e uso del defibrillatore precoce, rianimazione avanzata) tanto maggiori sono le possibilità di salvare la vita a chi è colpito da un arresto cardiaco o respiratorio, prevenendo anche i danni cerebrali che dopo 8-10 minuti di carenza di ossigeno, come nel caso di arresto cardiorespiratorio, divengono irreversibili. L Azienda Ulss 19 opera in un territorio molto esteso e la tempestività del primo soccorso costituisce l elemento prognostico più importante ai fini del recupero del paziente. Addestrare gruppi di persone nei singoli paesi che siano in grado di allertare con tempestività e correttezza la centrale operativa del 118, e siano formati per intervenire con manovre di rianimazione cardio-polmonare di base, serve quindi per avviare il più velocemente possibile la catena della sopravvivenza nell attesa dei soccorsi avanzati, dando così una possibilità in più a chi è vittima di un arresto cardiorespiratorio.
5 Ultimo importante impegno educativo dell unità di pronto soccorso di Adria è l attività di educazione alla salute, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, che nel 2011 ha coinvolto oltre 400 ragazzi in programmi di primo soccorso. Le iniziative adottate dall Azienda per il miglioramento del servizio di Pronto Soccorso sono riassunte nella tabella seguente: Comunicato n.36/2012 Ufficio stampa Azienda Ulss 19 Rita Culati 2 marzo 2012
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