DDL DI STABILITA 2014 APPROVATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI PRIME OSSERVAZIONI

Transcript

1 DDL DI STABILITA 2014 APPROVATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI PRIME OSSERVAZIONI Considerazioni generali Il testo del Disegno di Legge di Stabilità 2014 licenziato dalla Camera ci lascia, complessivamente, insoddisfatti. L Italia aveva bisogno di un cambio di passo più coraggioso e deciso, di interventi quantitativamente più rilevanti e di immediata efficacia. La manovra di Bilancio non prevede nulla di tutto ciò. Anzi, c è il concreto rischio che nel 2014 investimenti e consumi rimangano sostanzialmente invariati e, quindi, insufficienti per sostenere la ripresa economica del Paese. Pur apprezzando il recepimento di alcune istanze provenienti dal nostro mondo, ci sembra che il testo della Legge di Stabilità appena approvato contenga troppi interventi destinati a rimanere, per ora, solo sulla carta. Segnaliamo positivamente la proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica, il ripristino del credito d imposta sulle accise per l autotrasporto, la sanatoria per le sanzioni e gli interessi connessi a errori effettuati nel versamento della seconda rata IMU del Ben più consistente è, tuttavia, l elenco dei provvedimenti che ci lasciano insoddisfatti, a cominciare dalla mancata riduzione della pressione fiscale, che non è assicurata neppure dal fondo taglia-tasse per via delle significative incertezze sull ammontare delle risorse. Ribadiamo, altresì, il giudizio negativo sulla confusione con cui è stata affrontata e definita la materia dei tributi locali, sulla sperequazione tra prestazioni e contributi INAIL e INPS nonché sulla soluzione prevista per la patrimonializzazione dei Confidi. 1

2 Le misure previste Quanto alla pressione fiscale, la Legge di Stabilità tradisce le aspettative delle imprese per una sua significativa riduzione. La nuova IUC, nelle sue tre componenti (IMU, TARI e TASI), determinerà nell immediato un possibile, ulteriore aumento della tassazione sugli immobili strumentali delle imprese e, nel tempo, potrebbe rivelarsi un modo surrettizio per reintrodurre l IMU sulle abitazioni principali. La limitazione per i Comuni di aumentare l aliquota TASI sulle abitazioni principali al 2,5 per mille vale, infatti, per il solo per il Esprimiamo perplessità anche sul un nuovo metodo per l'elaborazione della tassa sui rifiuti (TARI). Non risolve, infatti, le criticità già più volte evidenziate e rischia di determinare maggiori costi per le piccole imprese: ribadiamo la necessità di determinare tale tassa in base alle quantità e qualità effettive dei rifiuti prodotti. Si accoglie con favore, di contro, la decisione di evitare incrementi della tassazione massima possibile per gli immobili strumentali che, tra IMU e TASI, non potrà superare l 11,6 per mille; al pari, apprezziamo la decisione di introdurre una sanatoria per gli insufficienti versamenti della seconda rata IMU Nella direzione auspicata sembra muoversi anche la decisione di aumentare, dal 20% al 30%, l ammontare di IMU deducibile dal reddito d impresa, anche se tale possibilità è limitata al solo Si ritiene, infatti, che l IMU debba essere resa completamente deducibile sia dal reddito d impresa, sia dalla base imponibile IRAP: l indeducibilità del tributo comunale rappresenta, per le imprese, la terza tassazione che grava sugli immobili strumentali utilizzati per l attività produttiva. L introduzione del fondo taglia tasse disattende, invece, le aspettative. La norma lascia, infatti, troppi margini di incertezza riguardo all effettivo ammontare di risorse destinate all alimentazione del Fondo: alle maggiori entrate provenienti dalla lotta all evasione, dalla riduzione della spesa pubblica e, per il 2014, dall adozione di specifiche misure di contrasto all evasione fiscale, vanno sottratte quelle destinate al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, delle esigenze prioritarie di equità sociale e degli impegni inderogabili. 2

3 E, tuttavia, importante che nella quota riservata alle imprese (50%) siano esplicitamente previste la detrazione IRPEF per gli autonomi e le piccole imprese personali e la franchigia IRAP. Apprezziamo anche la conferma ed il potenziamento delle detrazioni per le spese di ristrutturazione edilizia (50%) e riqualificazione energetica degli immobili (65%) nonché per l acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, benché nel passaggio alla Camera questa misura sia stata depotenziata prevedendo che, queste ultime spese, non possano essere superiori al valore della ristrutturazione. Si accoglie con favore, altresì, il ripristino del credito di imposta, sebbene solo per un anno, sulle accise per l acquisto del gasolio da parte degli autotrasportori. Gli interventi contenuti nella Legge di Stabilità non sono altresì sufficienti a risolvere le principali questioni in tema di costo e di mercato del lavoro - poiché non rispondono alle esigenze di incremento di competitività e di occupazione delle nostre imprese. Nello specifico, condividiamo la scelta di diminuire i premi e i contributi per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali - per un importo di 1 mld per il 2014, di 1,1 mld per il 2015 e di 1,2 mld per il da attuarsi con decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell Economia, su proposta dell INAIL, tenendo conto dell andamento infortunistico aziendale. La scelta del Legislatore, seppur apprezzabile nell intento, non considera però l andamento finanziario delle gestioni separate INAIL. Dall analisi della serie storica dei consuntivi di tali gestioni emergono avanzi, peraltro in costante incremento, di circa 2 mld di euro annui per i comparti del terziario e dell artigianato, e dimostrano che i premi richiesti alle imprese sono strutturalmente sovradimensionati rispetto ai fabbisogni della gestione. Sarebbe stato opportuno dare immediata attuazione alla riduzione dei premi INAIL senza attendere il periodo di regolazione degli stessi, previsto per febbraio 2015: il beneficio rischia, a distanza di oltre un anno, di perdere ogni valenza. 3

4 Anche per quanto riguarda il costo della contribuzione INPS, ci si attendeva una riduzione delle aliquote contributive della malattia versate dagli imprenditori dell artigianato e del terziario. E stato, infatti, ignorato il perdurante avanzo positivo della gestione malattia, pari al 50% del totale delle entrate, dovuto, quasi per intero, ai contributi pagati dalle imprese dell artigianato e del terziario, che determinano avanzi di gestione che si attestano sui 2 mld di euro annui. E scarsamente efficace l agevolazione concessa alle imprese che assumono con contratto a tempo indeterminato, a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre In tali casi è prevista una deduzione del costo relativo a ciascun nuovo lavoratore assunto - per un importo annuale non superiore a euro e nel limite dell incremento complessivo del costo del personale - per il periodo d imposta in cui è avvenuta l assunzione a tempo indeterminato e per i due successivi. Tale deduzione opera, peraltro, nelle sole ipotesi in cui la nuova assunzione determini un incremento netto del numero dei lavoratori a tempo indeterminato occupati nell impresa rispetto al periodo di imposta precedente. La legge dispone poi la decadenza dell agevolazione qualora, nei due periodi di imposta successivi, il numero medio dei dipendenti dell impresa si riduca al di sotto del numero dei dipendenti mediamente occupati nel periodo di imposta di riferimento. La misura in esame, per come è articolata, appare poco rispondente alle esigenze delle imprese e inadeguata rispetto ai problemi del mercato del lavoro. Sempre in materia di lavoro, non possiamo che esprimere il nostro disappunto rispetto alla mancata proroga delle norme relative agli incentivi sulla piccola mobilità. Le misure previste per il potenziamento dei Confidi - obiettivo che continuiamo a ritenere prioritario affinché possano continuare a favorire l accesso al credito per le piccole imprese - rischiano di non riuscire a garantire risposte adeguate alle urgenti necessità di intervento. Apprezziamo da un lato il tentativo di salvaguardare l autonomia di intervento da parte del sistema camerale per il rafforzamento di tutti i Confidi - in coerenza con le differenti dinamiche territoriali - e dall altro dall utilizzo di una quota importante del Fondo di 4

5 Garanzia per le PMI per sostenere la crescita dimensionale e il consolidamento patrimoniale dei Confidi più robusti. Siamo, tuttavia, preoccupati dei tempi di attuazione di tali misure, legati all emanazione di decreti attuativi e alla autorizzazione da parte della Commissione europea. In questo caso siamo di fronte ad una vera e propria emergenza, che richiede il massimo impegno affinché il provvedimento abbia ad essere attuato in tempi coerenti con le esigenze dei Confidi. Giudichiamo in maniera negativa, altresì, la misura introdotta per finanziare la sovrapproduzione di energia elettrica (capacity payment). In una fase di consumi in calo, la copertura dei relativi costi potrebbe ricadere sugli impianti alimentati da fonti rinnovabili e penalizzare, così, la strategia prevista dall' Europa per la sostenibilità. Sicuramente apprezzabili risultano, invece, le misure volte a favorire il graduale rispristino delle condizioni di normalità nei territori dell Emilia Romagna colpiti dal sisma nel maggio del 2012, in particolare quelle a vantaggio delle imprese, a partire dalla proroga dei certificati di agibilità. 5