FONDAZIONE PER L AGRICOLTURA F.lli NAVARRA

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1 FONDAZIONE PER L AGRICOLTURA F.lli NAVARRA 1

2 Introduzione L esigenza di sviluppare fonti energetiche alternative è diventata imperativo prioritario per i Paesi che dipendono prevalentemente da combustibili fossili, per ragioni sia economiche che strategiche ed ambientali. Diversificare le attività, creare nuove fonti di reddito, nonché proteggere il patrimonio rurale, sono gli obbiettivi da perseguire. E indispensabile all agricoltura trovare la sua centralità, anche con la collaborazione delle industrie, coordinando produzioni e ritiri delle materie prime e nelle centrali energetiche presenti e future è possibile ricercare forme di commercializzazione dei prodotti. Tutto ciò non significa dismettere completamente la produzione alimentare, ma avere una risorsa in più su cui investire. Ormai parlare di biomasse negli ambienti imprenditoriali, e non solo, è diventato quasi obbligatorio. Una filiera razionalmente impostata può avere rilevante portata strategica sotto l aspetto economico. Oggi in agricoltura operano con professionalità degli imprenditori che hanno bisogno di informazioni corrette e di dati precisi per poter sviluppare la propria impresa. Per questi motivi, anche sollecitato dagli ambienti che ruotano intorno al mondo agricolo, abbiamo promosso e realizzato nell azienda agricola della FONDAZIONE NAVARRA un impianto pilota di pioppelle a rapido accrescimento per la produzione di biomassa energetica. L impianto seguito dai tecnici e dal personale della Fondazione Navarra ha lo scopo di valutarne le potenzialità produttive e qualitative nel nostro areale. Per quanto riguarda il prodotto finale ottenuto, al momento le valutazioni di carattere economico sono premature, anche se il prodotto è qualitativamente interessante. La necessità è di sviluppare un contratto di ritiro con le aziende di trasformazione, stabilendo prezzo e quantitativi previsti, avendo un riferimento certo dal quale programmare la quantità di materia prima per soddisfare il fabbisogno energetico di diverse utenze, che a mio parere è destinato ad aumentare in modo esponenziale. Sarà nostra cura seguire con attenzione le evoluzioni in merito, raccogliendo i dati per l analisi dei costi colturali e di gestione, sino alla determinazione del reddito netto per l agricoltore. Il Presidente della Fondazione Navarra 2

3 Pioppi a rapido accrescimento per produrre energia pulita Le conclusioni dell accordo di Kyoto hanno posto una seria ipoteca sulle pratiche ambientali dei paesi firmatari,tra cui l Italia. L agricoltura è chiamata ad accogliere questa sfida-opportunità e svolgere un ruolo importante nel soddisfare gli imput della Ue, andando verso forme di attività agricole che coincidano con l integrazione delle problematiche ambientali cercando di salvaguardare il reddito degli agricoltori. Nell ottica delle nuove prospettive energetiche a cui può essere sviluppato il comparto agricolo e a fronte del problema della redditività delle colture cerealicole e della forzata diminuzione della bieticoltura, la FONDAZIONE PER L AGRICOLTURA FRATELLI NAVARRA presieduta da ETTORE BELLETTATO in collaborazione con l Assessore per l Agricoltura della Provincia di Ferrara DAVIDE NARDINI, ha realizzato un impianto pilota di pioppi a rapido accrescimento per la produzione di biomassa legnosa ai fini di valutarne la potenzialità produttiva e qualitativa nell ambiente Ferrarese. L impianto è stato effettuato nell Aprile 2004 su una superficie di circa due ettari nel fondo Cà Nova condotto direttamente dalla Fondazione Navarra in Comune di Ferrara nelle immediate vicinanze del corso del Po. Si sono messi a confronto due ibridi selezionati appositamente per il rapido accrescimento, per la posa delle talee di pioppo si è usata la meccanizzazione aziendale, il sesto d impianto utilizzato per permettere le lavorazioni meccaniche è di cm. 50 sulla fila e cm. 300 tra le file. La gestione delle cure colturali si differenziano tra quelle effettuate subito dopo l impianto e quelle di mantenimento degli anni successivi; da rilevare che la coltura non necessita di pratiche particolari e le cure annuali risultano piuttosto ridotte. Per il contenimento delle infestanti la coltura ha avuto necessità di un diserbo chimico eseguito dopo il trapianto e successivamente di normali sarchiature ed erpicature. Per quanto riguarda la protezione fitosanitaria, si è reso necessario un solo trattamento insetticida al secondo anno. Per la fertilizzazione si è provveduto ad un unico intervento alla ripresa vegetativa del secondo anno con 90 U di azoto per ettaro sotto forma ureica. L argomento biomasse negli ambienti imprenditoriali è sentito come una strada da seguire, infatti, durante tutto il ciclo vegetativo, l impianto è stato più volte visitato e durante le fasi di raccolta oltre alla presenza degli studenti dell ITAS Navarra vi era un folto gruppo di imprenditori. La raccolta del primo turno di produzione è stata effettuata il 06 febbraio 2006, usando una macchina falcia-trincia-caricatrice che produce cippato già pronto per l uso. Considerando la vita dell impianto di durata decennale, le produzioni ottenute per i due ibridi a confronto sono di significativo interesse; la varietà PEGASO ha prodotto 370,00 quintali per ettaro, mentre la varietà AF2 ne ha prodotti 580,00 con un umidità alla raccolta di circa il 50%. Il dato è confortevole prevedendo per il prossimo turno di raccolta, che avverrà dopo il riposo vegetativo del 2007/08, un raddoppio produttivo, in virtù dell apparato radicale già consolidato e dei 4/7 polloni che saranno presenti per ogni ceppaia. Il cippato ottenuto è gia un potenziale combustibile non inquinante producendo energia rinnovabile immettendo in atmosfera anidride carbonica che durante il ciclo vegetativo, la pianta aveva sottratto, ottenendo vantaggio ambientale in rispetto agli accordi di Kyoto. Oltre ai tecnici della Fondazione Navarra che anno elaborato e realizzato l impianto, si ringrazia il p.a. Zapparoli Pier Luigi per la fattiva collaborazione tecnica e agronomica fornita 3

4 Impianto Pioppelle da biomassa energetica operazioni agronomiche colturali - Fondo Cà Nova Malborghetto di Boara (Fe); - Superficie interessata alla prova Ha (investita Ha , tare Ha ); - Terreno: medio impasto tendente allo sciolto sabbioso; - Cloni Ibridi a rapido accrescimento in confronto: Pegaso e AF2 ; - Sesto d impianto: cm. 300 tra le file e cm. 50 sulla fila. Autunno/inverno2003/04 Esecuzione di operazioni di aratura, estirpatura, erpicatura di affinamento in preparazione del letto di trapianto talee. Aprile 2004 Posa talee. Le talee di cm. 20 sono state messe preventivamente in pre-germinazione,immergendole in acqua 24 ore prima della posa. La posa è agevolata stata utilizzando una macchina trapiantatrice portata da un trattore con l impiego di tre persone per un totale di ore/ha 16,5. 03 Aprile 2004 Diserbo chimico di pre-emergenza. ore/ha 0,5 p.a. Isoxaflutole (Merlin) alla dose di gr/ha 70 in 250 litri di acqua/ha. 4

5 25 Maggio 2004 Eliminazione di infestanti e lavorazione del terreno mediante sarchiatura meccanica, fresatura interfilare e zappatura manuale sulla fila. Il tempo necessario per eseguire queste operazioni è stato di ore 17 per ettaro. 12 Luglio 2004 Lavorazione interfilare del terreno mediante erpice rotante. Ore/ha 3 30 Luglio 2004 Controllo delle infestanti, mediante diserbo chimico sottochioma. Tempo necessario ore/ha 2 p.a. Propaquizafop (Agil) l/ha 1 per sup. trattata. 28 Settembre 04 Lavorazione interfilare del terreno mediante Erpicatura-estirpatura. Ore/ha Giugno Distribuzione meccanica a spaglio di concime chimico azotato sotto forma ureica al 46%. Kg./ ha 200 pari a U. 90/ha. Ore/ha 0,5. -Diserbo chimico sottochioma p.a. Diquat + Paraquat (Seccatutto) l/ha 4 sup.trat. tempo di esecuzione ore/ha Giugno 2005 Lavorazione meccanica interfilare mediante fresatura. Ore/ha 4 08 Luglio 2005 Trattamento antiparassitario per attacco di insetti parassiti defogliatori. p.a. Chlorpyrifos + Cypermethrin (Orbit) l/ha 1,2. Ore/ha impiegate 1,5. 5

6 06 Febbraio 2006 Primo turno di raccolta effettuato con macchina falcia- trincia-caricatrice. Il prodotto cippato ottenuto, autocaricato su rimorchi aziendali è stato depositato temporaneamente su piazzale aziendale e successivamente caricato su autotreni per la destinazione finale. 09 Febbraio 2006 Eliminazione del calpestamento (careggiate) delle macchine per la raccolta, per evitare eventuali ristagni, mediante erpice rotante. Ore/ha 2. 6

7 Produzione ottenuta al primo turno di raccolta: - PEGASO Q.li/ha AF2 Q.li/ha 580 Umidità del prodotto alla raccolta % RIPRESA VEGETATIVA Aprile 2006 PEGASO AF 2 Si è provveduto ad eseguire un diserbo chimico per la forte presenza di infestanti, impiegando un graminicida: Propaquizafop (Agil, lt./ha 1,2) 7

8 09 maggio Trattamento antiparassitario: presenza di un coleottero defogliatore CHRYSOMELA POPULI ( Melanoma Populi) p.a. Chlorpyrifos + Cypermethrin ( Nurelle D ) l/ha 1,2 - Concimazione chimica azotata (UREA Kg. 150/ha) - Erpicatura (erpice rotante) luglio 2006 Si è provveduto ad effettuare un trattamento antiparassitario per elevata presenza di coleotteri defogliatori ed alla lavorazione del terreno con erpice a dischi per eliminare infestanti e interrompere la capillarità. 8

9 . A questa data si notavano differenze tra le due varietà a confronto: AF2 presentava una massa fogliare più consistente rispetto a Pegaso e maggior numero di astoni presenti. Mentre per quanto riguarda altezza e dimensione degli astoni le differenze non si presentano significative. 13 Ottobre 2006 Come ben evidente nelle immagini la varietà AF 2 spicca per dimensioni di altezza che di massa fogliare in confronto con PEGASO. A questa data le piante erano nello stadio di caduta foglie quindi in stasi di accrescimento dell anno, si è provveduto ad eseguire alcune osservazioni in campioni di riferimento rilevando altezza media delle piante, numero e diametro degli astoni principali e numero dei secondari. Descrizione PEGASO AF 2 Altezza media cm N astoni principali media N astoni secondari media Diametro astoni principali a cm. 100 da terra 1,70 2,25 3,50 3,00 mm. 24,79 mm. 32,86 N.B. i dati sono relativi al campione di riferimento. 9

10 A sinistra fila Pegaso, a destra AF2 A sinistra fila Pegaso, a destra AF2 A sinistra fila Pegaso, a destra AF2 10

11 PEGASO AF 2 AF 2 PEGASO PEGASO 11

12 AF 2 12

13 05 Dicembre Lavorazione del terreno interfilare con fresa meccanica. Pioppi a rapido accrescimento 13

14 PROGETTO BIOMASSA TAGLIO INTERMEDIO DEL PRIMO RICACCIO ( R3;F1 ) Varietà a confronto: PEGASO AF2 Anno d impianto : 2004 Sesto d impianto tra le file cm. 300; sulla fila cm. 50 Rilievi del 09/01/2007 N campione Diametro alla base cm. ** Peso totale Kg. PEGASO Contenuto idrico % (1) Umidità percentuale % (2) Diametro alla base cm. ** Peso totale Kg. AF2 Contenuto idrico % (1) Umidità Percentuale % (2) 1 1,97 3,13 56, ,07 3,12 60, ,49 1,97 56, ,85 5,50 55, ,43 2,98 56, ,86 4,56 53, ,10 2,10 58, ,34 3,47 53, ,6 1,94 60, ,61 4,97 54, ,61 3,35 56, ,76 5,24 53, ,69 3,08 58, ,44 3,57 54, ,66 1,21 60, ,19 1,89 54, ,56 2,93 57, ,49 4,61 53, ,06 2,80 59, ,92 4,37 54,2 118 Media 3,44 2,55 57, ,85 4,13 54,8 122 ** Media rilevata su tutti i ricacci presenti per singola pianta (1) : (peso verde - peso secco)/peso verde (2) : (peso verde - peso secco)/peso secco 14

15 09 Gennaio Rilievi intermedi R3;F1 15

16 OPERAZIONI COLTURALI 2007 R4 F2-04/05/07: Erpicatira interfilare; - 25/05/07: Trattamento insetticida: Lufenuron + Chlorpyrifos-methyl + Cypermethrin (Match + Daskor), per notevole presenza di uova, larve e adulti di Melanoma populi (CRISOMELA). 16

17 SECONDO TURNO DI RACCOLTA (R4 F2) PRODUZIONI E TURNI DI RACCOLTA A CONFRONTO PEGASO AF 2 1 turno 06 2 turno 08 incremento 1 turno 06 2 turno 08 incremento Ton./ha Ton./ha Ton./ha Ton./ha 37,00 37,95 +0,95 58,00 71,30 +13,30 Il 14 Marzo 2008 è stata eseguita la raccolta del secondo turno con radice di 4 anni e fusto di 2 anni. Gli incrementi produttivi dei cloni a confronto (vedi tabella) evidenziano un dato non significativo per il Pegaso, mentre il clone a confronto AF 2 ha avuto un incremento consistente, anche se le aspettative di produzione prevedevano un incremento più importante. L andamento stagionale con inverni asciutti e con poche precipitazioni mal distribuite durante il ciclo vegetativo, hanno senzaltro influito sulla produzione ottenuta. Comunque, per eventuali nuovi impianti sarà utile abbandonare i vecchi cloni e sostituirli con i nuovi di recente registrazione che nei campi sperimentali hanno fornito dati produttivi più elevati e più idonei per il ciclo breve a taglio biennale. Detto questo, il prezzo di cessione delle biomasse in Italia, si aggira tra i 40 e 55 euro la tonnellata, al di sotto del quale la coltura è improponibile con gli attuali incentivi. Considerando i costi di raccolta e trasporto del materiale ottenuto, che gravano per oltre un 50% sul prezzo di cessione, le operazioni colturali di mantenimento, gli eventuali mezzi tecnici da impiegare (antiparassitari, concimi) e le operazioni di ripristino a fine ciclo (fresatura ceppaie, bonifica suolo), rendono la coltura interessante dal punto di vista economico ottenendo una remunerazione minima di 20 euro la tonnellata per vendita della produzione in piedi sul campo. lavorazione interfilare dopo la raccolta 17

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