Il Codice Deontologico: una guida per l'agire del professionista Articolo 30 La contenzione, evento davvero straordinario?
|
|
- Alfonsina Castellano
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il Codice Deontologico: una guida per l'agire del professionista Articolo 30 La contenzione, evento davvero straordinario? Ermellina Zanetti
2 Codice deontologico dell'infermiere Articolo 30 L'infermiere si adopera affinché il ricorso alla contenzione sia evento straordinario, sostenuto da prescrizione medica o da documentate valutazioni assistenziali. Approvato dal Comitato centrale della Federazione con deliberazione n.1/09 del 10 gennaio 2009 e dal Consiglio nazionale dei Collegi Ipasvi riunito a Roma nella seduta del 17 gennaio 2009
3 Cosa è e cosa non è contenzione fisica E definito contenzione fisica ogni metodo manuale o fisico, ogni dispositivo meccanico applicato o adiacente al corpo di un soggetto che non può facilmente essere rimosso e che limita la libertà di movimento o il volontario accesso a parti del proprio corpo. Health Care Financing Administration, 1992 Health Care Financing Administration (1992) Proposed changes to the long term care facility (SNF and NF) requirements. Federal Register 57 (24), 4517.
4 Cosa è e cosa non è contenzione fisica C era una volta la città dei matti
5 Cosa è e cosa non è contenzione fisica
6 Cosa è e cosa non è contenzione fisica Non sono inclusi gessi ortopedici, bracciali che impediscono la flessione del braccio durante un'infusione venosa, dispositivi d'allarme al letto o alle porte, protezioni in velcro, speciali serrature a scatto e le spondine che proteggano metà o tre quarti del letto.
7 Cosa è e cosa non è contenzione fisica La distinzione operata tra spondine che coprono tutta la lunghezza del letto o solo metà o tre quarti deriva dalla stessa definizione di contenzione adottata dalla HCFA.
8 Cosa è e cosa non è contenzione fisica Fryback (1998) suggerisce di utilizzare due semplici domande per discriminare cosa è e cosa non è contenzione: 1. il dispositivo limita il movimento individuale? 2. l'individuo ha difficoltà a rimuovere/aggirare il dispositivo? se la risposta è sì ad entrambe le domande, il dispositivo può essere considerato come un mezzo di contenzione Fryback J. (1998) Counting, Using and Reducing Physical Restraints. Department of Health and Family Services, Wisconsin (
9 Cosa è e cosa non è contenzione fisica Appare evidente che le spondine che lasciano libera metà o tre quarti della lunghezza del letto, secondo quanto proposto da Fryback non sono da considerare mezzo di contenzione
10 Cosa è e cosa non è contenzione fisica Tuttavia è importante sottolineare che a questa considerazione debba seguirne, nella pratica clinica, un altra riferita alle capacità cognitive del soggetto: ovvero la persona potrebbe non avvedersi della possibilità di scendere dal letto utilizzando lo spazio non protetto dalla spondina e tentare comunque di scavalcarla esponendosi ad un rischio di caduta. Ciò richiama la necessità di un accurata valutazione della persona prima di qualsiasi decisione assistenziale, anche se si tratta solo di alzare una spondina.
11 Quanto è utilizzata la contenzione fisica Nei reparti per acuti tra il 3,4% e il 21% (una media del 10%) dei pazienti è soggetto ad alcune forme di contenzione fisica durante la degenza. La durata della contenzione varia da una media di 2.7 giorni fino a 4.5 giorni. Evans D, et al., 2002, Physical Restraint in Acute and Residential Care, A Systematic Review No. 22 The Joanna Briggs Institute, Adelaide, South Australia
12 Quanto è utilizzata la contenzione fisica Negli ospedali per acuti uno studio italiano (Degan, 2004) ha rilevato una prevalenza del 15,8%. M.Degan et al Utilizzo della contenzione fisica in un ospedale per patologie acute. Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2004;23:68-75
13 Quanto è utilizzata la contenzione fisica Nelle strutture residenziali, la percentuale dei residenti contenuti varia dal 12% ad un massimo di 47% (una media del 27%). Evans D, et al., 2002, Physical Restraint in Acute and Residential Care, A Systematic Review No. 22 The Joanna Briggs Institute, Adelaide, South Australia.
14 Quanto è utilizzata la contenzione fisica Nelle Residenze per anziani uno studio italiano (Sirchia et al, 2001) ha rilevato una prevalenza del 21,2%. Sirchia G, Trabucchi M, Zanetti E, Campari M, Bertolini A (2001) Un modello per la rilevazione della qualità nelle Residenze Sanitarie Assistenziali. Tendenze Nuove, (1):4-19
15 Quanto è utilizzata la contenzione fisica Ricerca IPASVI 2010 All indagine, condotta nel mese di giugno 2010, ha partecipato un campione di convenienza costituito da 39 presidi ospedalieri (3281 posti letto di medicina, chirurgia, geriatria, ortopedia, e terapia intensiva) e 70 RSA (6829 posti letto in nuclei ordinari e Alzheimer). Il Collegio di Aosta Collegio Interprovinciale IPASVI Milano-Lodi- Monza e Brianza
16 Quanto è utilizzata la contenzione fisica Ricerca IPASVI 2010 Nel periodo di rilevazione il 15,8% dei pazienti ricoverati nelle unità operative ospedaliere e il 68,7% dei residenti delle RSA era contenuto. Zanetti E et al L'utilizzo della contenzione fisica negli ospedali e nelle Residenze Sanitarie Assistenziali: indagine multicentrica di prevalenza L infermiere e29-e38
17 Perché (e chi) si contiene in ospedale La principale motivazione addotta a giustificazione del ricorso alla contenzione fisica è la prevenzione delle cadute che era indicata nel 70% dei pazienti contenuti in OSPEDALE
18 Perché (e chi) si contiene in ospedale 100,0% 80,0% 70,0% 60,0% 40,0% 20,0% 8,7% 8,3% 3,5% 3,3% 2,3% 1,9% 1,7% 0,2% 0,0% prevenire le cadute protezione device evitare lo scivolamento altro evitare allontanamento controllare agitazione controllo posturale evitare autolesionismo controllare aggressività
19 Perché (e chi) si contiene in casa di riposo La principale motivazione addotta a giustificazione del ricorso alla contenzione fisica è la prevenzione delle cadute che era indicata nel 74,8% degli ospiti delle RSA.
20 Perché (e chi) si contiene in casa di riposo 100,0% 74,8% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 8,7% 4,7% 2,5% 0,8% 0,0% evitare le cadute controllo posturale su richiesta ospite o familiare evitare lo scivolamento controllare l'agitazione
21 Perché (e chi) si contiene in ospedale Pazienti contenuti 445 pari al 15,8% Età media di 79,2 anni (Ds+ 13,1) 80 anni in medicina 81 anni in chirurgia e ortopedia 85 anni in geriatria 60 anni in Terapia intensiva
22 Perché (e chi) si contiene in ospedale Prevalenza pazienti contenuti per tipologia UO 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 6,18% 15,54% 20,51% 27,94% 31,76% 0,00% chirurgia ortopedia medicina terapia Inten geriatria
23 Perché (e chi) si contiene in casa di riposo I pazienti contenuti sono 4599 pari al 68,7% Età media 85,1 anni (Ds+ 8,7).
24 Perché (e chi) contiene Terapia intensiva. Ore 3 di notte. Non cessa di suonare il monitor del numero 6. E un ragazzo giovane, alto e magro. Una caduta in moto, trauma cranico e fratture multiple. Coma farmacologico, come da prassi. Ma si agita, il tubo endotracheale che gli permette di respirare non gli va giù. Fermo giovanotto che combini? Se ti strappi il tubo saremo costretti a rimetterlo. Su da bravo. Niente da fare. Come da procedura condivisa conteniamo. Polsi legati. Ore 5 ancora agitato. Scalcia. Caviglie legate. Il medico aumenta la sedazione, meglio non rischiare. Ore 6 controllo parametri. Tutto ok. Ti guardo immobile sul letto verde, mani e piedi legati come nostro Signore sulla Croce. Dottore, che dice, possiamo togliere le contenzioni?
25 Perché (e chi) contiene Era una vecchina vispa, la malattia di Alzheimer le aveva tolto la consapevolezza del pericolo. Vagava senza meta: ogni porta era una tentazione troppo forte, l apriva e via Cadde una, due volte. Grande spavento, nessuna grave conseguenza, ma non si poteva continuare così. Quando eravamo impossibilitate a controllarla, d accordo con il medico della struttura, la legavamo con una apposita morbida cintura su una poltrona comoda, un po di musica di sottofondo, qualche volta cantilenava e si cullava, altre volte si agitava e cercava di liberarsi. Una pena vederla così. La proteggiamo, dicevamo tra di noi. Poi, forse ci siamo abituate. Era normale contenerla. Ha vissuto il resto della sua vita, 3 anni, contenuta su una poltrona per il rischio di perdersi.
26 La contenzione fisica è: efficace? La prevenzione delle cadute, che è la principale causa di contenzione, non trova alcun riscontro negli studi condotti: al contrario gli studi che hanno valutato l incidenza di cadute nei programmi di riduzione della contenzione hanno riportato che la significativa riduzione dell utilizzo dei mezzi di contenzione non si associa ad un aumento delle cadute. Powell C,1989; Shadlen F. 1991; Kramer J. 1994; Werner P,1994; Dunbar JM, 1997; Neufeld RR, 1999.
27 La contenzione fisica è: efficace? Altri studi hanno valutato l impatto della contenzione sulle lesioni traumatiche e hanno osservato o nessun cambiamento significativo in relazione all uso o al non uso della contenzione o una riduzione delle lesioni più gravi e l aumento di quelle lievi in relazione ad una significativa riduzione della contenzione. Powell C,1989; Shadlen F. 1991; Kramer J. 1994; Werner P,1994; Dunbar JM, 1997; Neufeld RR, 1999.
28 La contenzione fisica è: efficace? Anche il controllo dell agitazione mediante l utilizzo dei mezzi di contenzione fisica non trova riscontro in letteratura: uno studio osservazionale riporta un aumento dell agitazione nei soggetti contenuti. Werner P, Cohen Mansfield J, Braun J, Marx MS. Physical restraints and agitation in nursing home residents. Journal of the American Geriatrics Society 1989;37(12):
29 La contenzione fisica è: efficace? I clinici giustificano il ricorso alla contenzione fisica per somministrare trattamenti necessari alla sopravvivenza del paziente. In particolare Tubo endotracheale e sondino nasogastrico, ma i pazienti che si estubano (3-16%) sono anche quelli contenuti, sedati o entrambe; i pazienti che si sflilano il sondino (34-67%) sono quasi sempre contenuti.
30 La contenzione fisica è: sicura? La revisione di Evans propone di suddividere le lesioni associate a contenzione in due gruppi: danni diretti: causati dalla pressione esercitata dal mezzo di contenzione che può risultare in lacerazione, abrasione o compressione; danni indiretti: nei quali sono comprese tutte le possibili conseguenze della forzata immobilità (lesioni da decubito, aumento della mortalità, cadute, prolungamento dell ospedalizzazione) Evans D, et al., 2002, Physical Restraint in Acute and Residential Care, A Systematic Review No. 22 The Joanna Briggs Institute, Adelaide, South Australia.
31 Se la conosci la eviti!!! L'obiettivo principale di una rivalutazione della pratica della contenzione è volto a ridurne il ricorso sebbene ciò non si prospetti nè immediato nè facile, poiché richiede uno sforzo non indifferente e dei cambiamenti culturali, organizzativi e professionali notevoli e che coinvolgono tutta l organizzazione. Evans D, et al., 2002, Physical Restraint in Acute and Residential Care, A Systematic Review No. 22 The Joanna Briggs Institute, Adelaide, South Australia.
Contenzione fisica e cadute: quali evidenze?
Le cadute dell anziano Fondazione Madre Cabrini ONLUS Sant Angelo Lodigiano Contenzione fisica e cadute: quali evidenze? Ermellina Zanetti Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia Soc. Italiana di Gerontologia
PROGETTO DI RICERCA LA PREVALENZA DELLA CONTENZIONE FISICA IN OSPEDALE E NELLE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI
Collegi Ipasvi di Milano-Lodi Brescia Aosta Indagine di prevalenza sull applicazione della contenzione fisica nella popolazione istituzionalizzata e ospedalizzata nelle province di Milano, Lodi, Brescia
IL PERCORSO ORTOGERIATRICO
Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE
INCONTINENZA URINARIA
Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Infermieristica Clinica in Aree Specialistiche Docente Dott. Fabris Pietro INCONTINENZA URINARIA Perdita
LA CONTENZIONE FISICA, MECCANICA E FARMACOLOGICA: Implicazioni assistenziali, etiche, deontologiche. Collegio IPASVI Como
LA CONTENZIONE FISICA, MECCANICA E FARMACOLOGICA: Implicazioni assistenziali, etiche, deontologiche Collegio IPASVI Como OBBIETTIVI DELLA GIORNATA ANALIZZARE IL FENOMENO DELLA CONTENZIONE (Dove si attua
Il diritto alla non contenzione della persona fragile ELIMINARE LA CONTENZIONE: UN UTOPIA POSSIBILE
58 Congresso SIGG Torino 2013 Il diritto alla non contenzione della persona fragile ELIMINARE LA CONTENZIONE: UN UTOPIA POSSIBILE Torino, 29 novembre 2013 Ofelia Altomare Dirigente Struttura Servizio Infermieristico
BACKGROUND (1) 31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI 14,16 NOVEMBRE 2012 RIVA DEL GARDA
31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI Riva del Garda 14,16 novembre 2012 INFERMIERI E QUALITA DI VITA IN AREA CRITICA Competenza, tecnologia, procedure, efficienza, risorse, Relazioni, politica, diritti, etica,
S. Bonifacio, 13 dicembre 2013 Le cure palliative nelle strutture protette Dr. Roberto Borin Azienda ULSS 20 - VERONA
La 975 alla prova: accessibilità, presa in carico e continuità delle cure S. Bonifacio, 13 dicembre 2013 Le cure palliative nelle strutture protette Dr. Roberto Borin Azienda ULSS 20 - VERONA Nonostante
Epidemiologia della salute orale nell anziano ed interventi di salute pubblica
G GERONTOL 2006;LIV:110-114 Società Italiana di Gerontologia e Geriatria ARTICOLO DI AGGIORNAMENTO REVIEW Epidemiologia della salute orale nell anziano ed interventi di salute pubblica Oral health epidemiology
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome DR. CORSI ALESSANDRO Telefono --------------------------------- Fax --------------------------------. E-mail
PERCHE REGOLAMENTARE SICUREZZA/CONTENZIONE? Evidenti rischi di ricorso alla contenzione come unica soluzione possibile alla complessa e difficile
SICUREZZA DELLA PERSONA CON DEMENZA E RICORSO ALLA CONTENZIONE: QUALE EQUILIBRIO? Albese con Cassano, Dicembre 2011 Infermiera MOIRA MAESANI OBIETTIVO: Presentare l approccio alla sicurezza e contenzione
CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare
CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare Quali sono gli obiettivi dell assistenza domiciliare? Mantenere la persona assistita presso
Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014
Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Lezione 9 I mezzi di contenzione Docenti: Claudia Onofri Ivana Palumbieri CONTENZIONE Atto teso a limitare gli
AZIENDA USL VDA LA DIMISSIONE PROTETTA IN VDA: UN MODELLO DI INTEGRAZIONE TERRITORIO-OSPEDALE DIREZIONE STRATEGICA AREA TERRITORIALE DISTRETTUALE
AZIENDA USL VDA DIREZIONE STRATEGICA AREA TERRITORIALE DISTRETTUALE AREA DEGENZA AREA PREVENZIONE AREA TECNICO AMMINISTRATIVA S.C. DISTRETTO 1 S.C. DISTRETTO 2 S.C. DISTRETTO 3 S.C. DISTRETTO 4 S.C. OSPEDALIERE
L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse finanziarie
Genova, 23 ottobre 2012 Anziani e disabili: per un approccio riabilitativo alla non autosufficienza L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse
Invecchiamento della popolazione lavorativa ospedaliera. Previsioni di criticità
Como, 15 maggio 2015 Invecchiamento della popolazione lavorativa ospedaliera. Previsioni di criticità Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate Paolo Mascagni Struttura Complessa di Medicina del Lavoro
24 e 31 Gennaio 2013 A.S.P. Pio Albergo Trivulzio Milano
Comitato promotore con il patrocinio di 24 e 31 Gennaio 2013 A.S.P. Pio Albergo Trivulzio Milano Presentazione del Corso Il Corso di Formazione in Area Geriatrica è rivolto agli infermieri, agli assistenti
RIEPILOGO CONTABILE RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA.
PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE DELLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 21 DEL 26/07/2013 IL DIRETTORE - F.to dott. Giovanni Bertoldi - RIEPILOGO CONTABILE RELAZIONE ACCOMPAGNATORIA. Riepilogo
Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014
Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Lezione 8 Interventi socio assistenziali nell anziano Docenti: Claudia Onofri Ivana Palumbieri L invecchiamento
Regolamento Regionale dell Assistenza domiciliare per trattamenti riabilitativi ex art. 26 della l. n. 833/78
R E G I O N E P U G L I A Regolamento Regionale dell Assistenza domiciliare per trattamenti riabilitativi ex art. 26 della l. n. 833/78 ART. 1 FINALITA La riabilitazione domiciliare si pone l obiettivo
Nursing Sensitive Outcomes: prospettive internazionali ed esperienze italiane. Dr. Annamaria Ferraresi Az. Ospedaliero Universitaria di Ferrara
Nursing Sensitive Outcomes: prospettive internazionali ed esperienze italiane Dr. Annamaria Ferraresi Az. Ospedaliero Universitaria di Ferrara Le fasi del processo di assistenza ACCERTAMENTO DIAGNOSI OBIETTIVI
Andrea Stimamiglio IL PROBLEMA DEL DEFICIT COGNITIVO NEL MEZZO DELLE COMORBIDITA INTERNISTICHE
Andrea Stimamiglio IL PROBLEMA DEL DEFICIT COGNITIVO NEL MEZZO DELLE COMORBIDITA INTERNISTICHE Comorbidità Con il termine di comorbidità si intende la presenza contemporanea nella stessa persona di più
Un modello di gestione distrettuale della residenzialità in Valle d Aosta
Un modello di gestione distrettuale della residenzialità in Valle d Aosta LEONARDO IANNIZZI MD Direttore Distretto e RSA di Antey-Saint-André - Valle d Aosta Card CONVEGNO INTERREGIONALE NORD ITALIA 11
ELIMINARE LA CONTENZIONE NELLE RESIDENZE SANITARIE: UN PROCESSO POSSIBILE: ASPETTI PROFESSIONALI, ETICI E
ELIMINARE LA CONTENZIONE NELLE RESIDENZE SANITARIE: UN PROCESSO POSSIBILE: ASPETTI PROFESSIONALI, ETICI E GIURIDICI LA RESPONSABILITA DELL INFERMIERE Collegio Ipasvi di CUNEO Via Bassignano, 65 1 edizione:
Distretti e Presidi Ospedalieri di appartenenza dei partecipanti Castelnuovo Monti 47 Correggio 15 Guastalla 35 Montecchio 35 Scandiano 18 TOT 150
CORSO "Sito web della Biblioteca Medica Centro Docum. Prov.le" Anno 2006 (termine corsi 26 novembre 2006) 21 edizioni: 2 incontri di due ore ciascuno, 150 Partecipanti Docenti: Rita Brevini, Donella Soncini
CARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016
CARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016 A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata L'ADI è un modello di cura domiciliare caratterizzata dall'azione integrata e coordinata di operatori sanitari e sociali a domicilio,
IL PROGETTO PERSONALIZZATO: dalla proposizione alla verifica
IL PROGETTO PERSONALIZZATO: dalla proposizione alla verifica Cagliari, 10 dicembre 2008 Paola Mele Il PUNTO UNICO D ACCESSO D per la presa in carico Segnalazione Ospedale Front Front Office Office 1 Livello
MMP Approccio sistemico alla gestione del rischio in Azienda: uno studio pilota
MMP Approccio sistemico alla gestione del rischio in Azienda: uno studio pilota Nucleo Operativo per la Tutela della Salute e della Sicurezza in Azienda Dr.ssa Rosanna Fortuna Background 1. Il problema
Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3
giunta regionale Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3 SOMMINISTRAZIONE PER INFUSIONE A DOMICILIO DI FARMACI AD ALTO COSTO PER PERSONE AFFETTE DA MALATTIA RARA (Documento approvato nella
INFORMAZIONI PERSONALI GIANNA ALDINUCCI QUALIFICA INFERMIERE POSIZIONE ATTUALE RESPONSABILE INCARICO POSIZIONE ORGANIZZATIVA ECOMANAGEMENT
1 C U R R I C U L U M V I T A E V E R S I O N E B R E V E INFORMAZIONI PERSONALI Nome e cognome GIANNA ALDINUCCI DATA DI NASCITA 19-08-1958 QUALIFICA INFERMIERE POSIZIONE ATTUALE RESPONSABILE INCARICO
La gestione della frattura di femore in RSA La gestione della frattura di femore in RSA
La gestione della frattura di femore in RSA Carlo Fiori Elisa De Maestri Maria Teresa Parolini Rita Bormolini I dati oggetto del nostro studio si riferiscono al quinquennio 2006-2010 e riguardano un campione
Collaboratore Professionale Sanitario Esperto nella prevenzione e gestione delle infezioni correlate all assistenza in area critica.
C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo LANZARONE SALVATORE Telefono 011 6933445 Cellulare 393 8727518 VIA ILARIO VERNERO 2,10090 ROSTA (TO) E-mail lanzarone.salvatore77@gmail.com
F O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono 030/643034 Fax E-mail VIA PADULE n 45 OSPITALETTO dburato@fatebenefratelli.it Nazionalità
LA CONTINUITA TERAPEUTICA IN RSA
LA CONTINUITA TERAPEUTICA IN RSA I LETTI CAVS Dott.ssa E.P. Contuzzi Nucleo Territoriale di Continuità delle Cure Geriatria Territoriale ASLTO1 RSA, CAVS? RSA: residenza sanitaria assistenziale; struttura
Su standard e tariffe delle Rsa anziani delle Marche La ventennale latitanza della Regione
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Su standard e tariffe delle Rsa anziani delle Marche La ventennale latitanza della Regione La recente dgr 711/2011 (in allegato) della regione Marche, fornisce l occasione
Fermare il dolore si può
Fermare il dolore si può Il ricovero in ospedale Cure e tecniche contro il dolore cronico e acuto Regione Marche Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord Terapia del dolore Finalmente una realtà
DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013
DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 1.1 UNO SGUARDO D INSIEME 1.1.1 Il contesto di riferimento L UOSD Rete Assistenziale comprende
LA LEADERSHIP EFFICACE NELLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Crediti formativi ECM n 13
LA LEADERSHIP EFFICACE NELLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Crediti formativi ECM n 13 Perchè partecipare: per apprendere l arte di superare i tradizionali e schematici modelli di leadership, spesso rigidamente
Sicurezza in sala operatoria e gestione del contenzioso
Sicurezza in sala operatoria e gestione del contenzioso Dott. Marcello Chironi * Asl Taranto Dott. Luigi Viola ** Asl Taranto * Responsabile U.O. Rischio Clinico ** Medico Legale U.O. Rischio Clinico Gestione
SCHEDA DI INSERIMENTO
Dipartimento Sviluppo e Sussidiarietà A.S.S.I. Servizio Controllo del stema Socio-sanitario U.O. Accreditamento, Qualità e Appropriatezza del Servizi SCHEDA DI INSERIMENTO CERTIFICAZIONE DEL MEDICO CURANTE
L Infermiere di Famiglia: un indagine descrittiva. Simona Pandiani
L Infermiere di Famiglia: un indagine descrittiva Simona Pandiani Il sottoscritto Simona Pandiani ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione
CEDEM. Dal CeDeM alla ReteDem. Stefano De Carolis. Centro della Memoria Ospedale «Infermi» Scala B Piano VI
Giovan Francesco Nagli detto il Centino (not. 1638-1675) Sant Ubaldo libera un ossessa Azienda USL Rimini Stefano De Carolis Dal CeDeM alla ReteDem Responsabile Aziendale del Progetto Demenze per il territorio
Data dal 16/07/2014 al 31/12/2015 Nome e indirizzo azienda A.O. Ospedale Oglio Po via Staffolo 51, 26041 Vicomoscano (CR)
CURRICULUM VITAE EUROPASS Informazioni personali: DOMICILIO Nome N. M. Indirizzo Telefono Email Cittadinanza ITALIANA Luogo e data di nascita Codice fiscale Sesso RESIDENZA Indirizzo Esperienza professionale:
Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina
Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina Margherita Palazzo Valentini, Roma 19 marzo 2010 1 Il Sistema
L Azienda Ospedaliera di Verona
Verona 11-12-09 L Azienda Ospedaliera di Verona in La Sanità Veronese e il Sistema Sanitario della Regione Veneto ATTIVITA ASSISTENZIALE ASSISTENZIALE POSTI LETTO ORDINARI: 1543 POSTI LETTO DAY HOSPITAL:
DAY SURGERY collaborazione ospedale-territorio
DAY SURGERY collaborazione ospedale-territorio PROPOSTA DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Aurelio Sessa Presidente SIMG Lombardia Piùdi 1/3 dei DRG chirurgici vengono trattati in regime di day surgery Il
Dott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca
+ Dott.ssa M.L. Sperlinga Sig. R. Conforti Dott.ssa S. Dallaturca Gestione del rischio clinico nelle Sale Operatorie Istituto Giannina Gaslini Genova + Istituto GianninaGaslini 2004 accreditamento regionale
La continuità delle cure Ospedale Territorio a partire dalle fragilità
La continuità delle cure Ospedale Territorio a partire dalle fragilità Rel. sig.ra Marina Damini Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso Conferenza dei
Dott.ssa MG Bonavina DIRETTORE GENERALE
Dott.ssa MG Bonavina DIRETTORE GENERALE IL SISTEMA SANITARIO: un sistema adattativo complesso Un sistema complesso adattativo è un insieme di agenti individuali che hanno libertà di agire in modi non sempre
CURRICULUM VITAE. Dr. Francesco Colella -Albino. Dati personali
CURRICULUM VITAE Dr. Francesco Colella -Albino Dati personali Nato a Siena il 22/11/1969, cittadinanza Italiana Sposato con Barbara economista, ha una figlia Laura Conoscenza buona della lingua Inglese
IL GOVERNO CLINICO IN RSA. Aggiornamento per Responsabili Sanitari delle RSA Brescia 2014
IL GOVERNO CLINICO IN RSA Aggiornamento per Responsabili Sanitari delle RSA Brescia 2014 IL GOVERNO CLINICO in RSA definizione di RSA -SIGG Struttura del territorio destinata ad accogliere gli anziani
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome LEONARDO FRANCESCO FARINA Indirizzo VIA REPUBBLICA 4 - OZIERI (SS) - 07014 Telefono 079/786560 cell. 347/4748738 Fax E-mail le.farina@tiscali.it
LE RESIDENZE STRUTTURE PER LA TERZA ETA' Scheda di inserimento CERTIFICAZIONE DEL MEDICO CURANTE. Informazioni anagrafiche
LE RESIDENZE STRUTTURE PER LA TERZA ETA' Scheda di inserimento CERTIFICAZIONE DEL MEDICO CURANTE Informazioni anagrafiche me Cognome Nato a il / / Residente a via/piazza n Anamnesi patologica remota oltre
La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est
La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est Rossella Emanuele Dipartimento Cure Primarie Distretto Sud Est Modena 26 Gennaio 2013 La mappa delle case della salute del Distretto Sud
CURRICULUM VITAE DEL DOTT. PAOLO BASINI
CURRICULUM VITAE DEL DOTT. PAOLO BASINI Nato a Reggio Emilia il 23/8/1956, ha conseguito la maturità scientifica nel 1976 Laurea in Medicina e Chirurgia in data 11/11/87 presso l Università di Parma. Conseguimento
ALLEGATO C Dgr n. del pag. 9/162
0 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 07 del 0 dicembre 3 ALLEGATO C Dgr n. del pag. 9/ A-Area Medica 5 9 3 0 Cardiologia Gastroenterologia Geriatria Medicina Generale Nefrologia Neurologia
CURRICULUM VITAE. Dichiara:
CURRICULUM VITAE La sottoscritta: LAURA ODETTO nata a Pinerolo il 04 gennaio 1969 residente a Torino, via Pramollo 2/F telefono 011/3472380 cellulare 338/1275232 334/6453182 mail: laura_odetto@virgilio.it
GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE REUMATICHE: QUALE ASSISTENZA PER I PAZIENTI? PERCHE NON INIZIARE DAL NURSING PROFESSIONALE?
GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE REUMATICHE: QUALE ASSISTENZA PER I PAZIENTI? PERCHE NON INIZIARE DAL NURSING PROFESSIONALE? RASSEGNA STAMPA Aggiornamento: 10 ottobre 2014 Rassegna stampa GIORNATA MONDIALE
ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015
Regione Campania ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA di TEANO Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015 GUIDA AI SERVIZI OSPEDALE DI COMUNITÀ DI TEANO (OdC) Premessa L Ospedale di Comunità di Teano è una struttura
RIDUZIONE DELLA CONTENZIONE FISICA IN CASA DI RIPOSO. Sperimentazione di un protocollo per la valutazione e gestione dei residenti a rischio di caduta
RIDUZIONE DELLA CONTENZIONE FISICA IN CASA DI RIPOSO. Sperimentazione di un protocollo per la valutazione e gestione dei residenti a rischio di caduta Zanetti E*., Zani M*., Negri E.^, Trabucchi M.* *Gruppo
La gestione del rischio nella assistenza domiciliare
La gestione del rischio nella assistenza domiciliare Gli aspetti metodologici della gestione del rischio nelle attività domiciliari: le peculiarità Roma, 22 maggio 2013 Dott.ssa Simona Amato La letteratura
F O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Giuseppe Ripamonti Indirizzo Telefono Fax E-mail Nazionalità Data di nascita ESPERIENZA LAVORATIVA Dal 1975
ORIENTAMENTO IN USCITA
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA SEDE DI AOSTA ORIENTAMENTO IN USCITA Azienda USL Valle d Aosta Casa di Riposo G.B. Festaz Casa di riposo Refuge Père Laurent Casa di Riposo Domus Pacis Casa per la salute
LA CONTINUITA DI CURA DALL OSPEDALIZZAZIONE ALLA RSA
CONFERENZA EPISCOPALE PIEMONTESE CONSULTA REGIONALE PER LA PASTORALE DELLA SALUTE LA CONTINUITA DI CURA DALL OSPEDALIZZAZIONE ALLA RSA Torino, 10 dicembre 2012 Giovanni MONCHIERO Il Servizio Sanitario
L assistenza al malato e all anziano in casa
L assistenza al malato e all anziano in casa Prima edizione 2014 PRENDIAMOCENE CURA CON CROCE ROSSA ITALIANA DESIO e NUCLEO BRIANTEO - ASSOCIAZIONE REGIONALE LOMBARDIA INFERMIERE/I L AMORE PER I PROPRI
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE EMILIA ROMAGNA AZIENDA OSPEDALIERA DI REGGIO EMILIA PERSONA E ORGANIZZAZIONE ESPERIENZE DI UN RAPPORTO POSSIBILE
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE EMILIA ROMAGNA AZIENDA OSPEDALIERA DI REGGIO EMILIA 1 LA DIMISSIONE PROTETTA IN ORTOPEDIA L esperienza e la competenza dell infermiere al servizio del paziente e della
[ Corso Residenziale ] Hot topics in geriatric management
[ Corso Residenziale ] Hot topics in geriatric management, 8-9 maggio 2013 1 di 7 [ Programma preliminare] Mercoledì, 8 maggio Ore 14.15 Introduzione Giancarlo Isaia, Mario Bo I SESSIONE Deterioramento
PROCEDURA AZIENDALE LA CONTENZIONE FISICA
PROCEDURA AZIENDALE LA CONTENZIONE FISICA Indice Generale 1. premessa...1 2. scopo........1 3. destinatari.........2 4. personale coinvolto... 2 5. definizioni......2 6. classificazione dei mezzi di contenzione
Persone ricoverate presso la degenza riabilitativa di Castellamonte
Il Servizio di Medicina Fisica e Riabilitazione dell ASL 9: una rete di servizi ospedaliera, territoriale e domiciliare per l utente con necessità di riabilitazione e assistenza L intervento riabilitativo
Formazione Continua nel Dipartimento Cardiologico. CPSE AFD SCDO Cardiologia 2 - UTIC
Formazione Continua nel Dipartimento Cardiologico Sanna Fabiola CPSE AFD SCDO Cardiologia 2 - UTIC A.O.U. Maggiore della Carità - Novara Formazione uno strumento per migliorare l assistenza infermieristica
PREVENZIONE DELLA LOMBALGIA DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI NEL PERSONALE SANITARIO. di Franco Gatta Presidente Collegio IPASVI Forli-Cesena
PREVENZIONE DELLA LOMBALGIA DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI NEL PERSONALE SANITARIO di Franco Gatta Presidente Collegio IPASVI Forli-Cesena Il mal di schiena è stato definito come un notissimo malanno,
L Oss nell. L infermiere e le figure di supporto: il processo di attribuzione Esperienze a confronto. Sede di Fermo
L infermiere e le figure di supporto: il processo di attribuzione Esperienze a confronto L Oss nell Sede di Fermo Antonino Longobardi Mariangela Cococcioni FERMO 20 GIUGNO 2012 L evoluzione del numero
LA CADUTA ACCIDENTALE NELL ANZIANO: Rischio di cadute in ambito domestico. 12/06/2015 Dott. Antonio Mascio
LA CADUTA ACCIDENTALE NELL ANZIANO: Rischio di cadute in ambito domestico 12/06/2015 Dott. Antonio Mascio Cadute Le cadute nell anziano rappresentano uno dei primari problemi di sanità e di spesa pubblica,
Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer
Giornate Mediche Fiorentine Firenze, 2 3 dicembre 2011 Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer Manlio Matera Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Atti di indirizzo della Regione
Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi
Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Dott. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16, Regione del Veneto DECRETO LEGISLATIVO 6
AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66
AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 UO RISK MANAGEMENT PROCEDURA PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE NEI PRESIDI OSPEDALIERI DELLA
VALUTAZIONE del TRAUMA BACINO: Cingolo pelvico: Organi pelvici:
1 Valutazione basata sui segni e sintomi presenti,evento,condizioni cliniche. Si utilizza un processo valutativo in quattro fasi: 1 Valutazione alla porta ( A,B,C,D) 2 Raccolta dati [ scala dolore, storia
7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE 17.00-19.00 TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA?
7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE 17.00-19.00 TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA? IL DOMICILIO, L HOSPICE, L RSA, L OSPEDALE La RETE Cure
STATO DELL ARTE DELLE STROKE UNIT IN EMILIA ROMAGNA
STATO DELL ARTE DELLE STROKE UNIT IN EMILIA ROMAGNA Tommaso Sacquegna, Bologna Norina Marcello, Reggio Emilia Maria Rosaria Tola, Ferrara RER Bologna, 1 Luglio 2010 Programma Stroke Care della Regione
I QUADERNI NUMERO 25. Nazionale Collegi Ipasvi
I QUADERNI NUMERO 25 LUGLIO 2009 iquaderni de SUPERARE la CONTENZIONE: si può FARE PREMESSA di Annalisa Silvestro La contenzione: un tema, un problema, un evento da sempre dibattuto nel nostro mondo. Un
L esperienza dell Ospedale di Porretta Terme. Grado,14 novembre 2013 Barbara Cacciari Liana Tartari
L esperienza dell Ospedale di Porretta Terme Grado,14 novembre 2013 Barbara Cacciari Liana Tartari Professionisti coinvolti Responsabili organizzativo-gestionali Infermieri Clinici Coordinatori dell assistenza
residente a Fraz. Vigo Lomaso, 42 COMANO TERME (TRENTO ) Tel. 0465-779824 bruna.dalponte@apspgiudicarieesteriori.it
INFORMAZIONI PERSONALI Bruna Dalponte nata a Tione di Trento, il 01/12/1964 ITALIANA residente a Fraz. Vigo Lomaso, 42 COMANO TERME (TRENTO ) Tel. 0465-779824 bruna.dalponte@apspgiudicarieesteriori.it
Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA. Risultati definitivi Marzo 2014
Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA Risultati definitivi Marzo 2014 1. Analisi descrittive sul campione Il campione è composto da 20 partecipanti, con
pet therapy - «Progetto Ciko» Daria Da Col Dirigente infermieristica SSD Cure Palliative con Hospice Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano
pet therapy - «Progetto Ciko» Daria Da Col Dirigente infermieristica SSD Cure Palliative con Hospice Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano «progetto Ciko» - Hospice Niguarda 1.sinergia tra pet therapy
- RIASSUNTO DELLA TESI -
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI 3 Corso triennale di Formazione Specifica in Medicina Generale Triennio 2007-2010 - RIASSUNTO DELLA TESI - DOTT.SSA
L infermiere casemanager
L infermiere casemanager Valentina Sangiorgi U.C.S.C. di Roma Policlinico Universitario A.Gemelli Firenze 29-11/1-12-2007 La riorganizzazione delle cure primarie e l integrazione del sistema L aumento
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi
L INTERAZIONE MEDICO-INFERMIERE NELLE STRUTTURE SANITARIE. Esperienza e vissuto dei medici italiani. Sintesi dei principali risultati
L INTERAZIONE MEDICO-INFERMIERE NELLE STRUTTURE SANITARIE Esperienza e vissuto dei medici italiani Sintesi dei principali risultati Ottobre 2014 Eures Ricerche Economiche e Sociali IPASVI METODOLOGIA Indagine
Diploma di Maturità Dirigente di Comunità Anno Scolastico 2006-07
PIERO LUIGI GIULIANO TITOLI CULTURALI GENERALI Diploma di Maturità Dirigente di Comunità Anno Scolastico 2006-07 TITOLI PROFESSIONALI Diploma di Infermiere Professionale nel 1980 ( Scuola Infermieri Professionali
I NUMERI DEL BENESSERE NEL CENTRO DIURNO INTEGRATO
PRESTAZIONI Il Centro Diurno Integrato Alzheimer Saccardo offre: assistenza medica; assistenza infermieristica (somministrazione terapie, medicazioni, rilevazione parametri); attività socio-assistenziali
IL FUTURO DEGLI INFERMIERI IN NEONATOLOGIA
CONGRESSO NAZIONALE S.I.N. - ROMA 9-11 OTTOBRE 2014 11 Ottobre Sessione Infermieristica ASPETTI CLINICO ASSISTENZIALI TRA SICUREZZA E QUALITA' DELLE CURE PER IL LATE PRETERM Graziella COSTAMAGNA Infermiera
CURRICULUM FORMATIVO E PROFESSIONALE
CURRICULUM FORMATIVO E PROFESSIONALE Sig. ra Camuffo Genni Rione S. Giacomo n 1001 C.A.P 30015 Comune Chioggia Provincia VE Cell 333/2662300 TITOLO DI STUDIO Diploma di Infermiere Professionale presso
Regione del Veneto. Azienda Unità Locale S ocio Sanitaria OVEST VICENTINO CARTA DEI SERVIZI
Regione del Veneto Azienda Unità Locale S ocio Sanitaria OVEST VICENTINO DISTRETTO SOCIO SANITARIO OSPEDALE DI COMUNITA VALDAGNO CARTA DEI SERVIZI 1 Presentazione dell Ospedale di Comunità: L Ospedale
I COSTI DELLO SCOMPENSO CARDIACO
I COSTI DELLO SCOMPENSO CARDIACO Vittorio Mapelli Università di Milano Costi dello scompenso Quali tipi di costo? Costi per chi? Come valutare la riduzione dei costi attesa dai PDT? Quale approccio alla
Conferenza Stampa. Cure intermedie: attivi 6 posti. all ASP Bassa Est San Mauro Abate di Colorno
Conferenza Stampa Cure intermedie: attivi 6 posti all ASP Bassa Est San Mauro Abate di Colorno Mercoledì 17 settembre 2014 - ore 11.30 Sala riunioni Servizio Attività Tecniche AUSL di Parma Via Spalato
La malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo
AZIENDA USL 2 LUCCA Corso di aggiornamento La malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo Capannori, 25 maggio 2013 I percorsi di valutazione dell anziano Dott. Marco Farnè Responsabile
Bodanza Antonino BDNNNN63M03F158L. C.so Vinzaglio 31 10121 Torino. antoninobodanza @ yahoo.it. 03 agosto 1963 a Messina
C U R R I C U L U M V I T A E ANTONINO BODANZA I N F O R M A Z I O N I P E R S O N A L I Nome Codice Fiscale Indirizzo Bodanza Antonino BDNNNN63M03F158L C.so Vinzaglio 31 10121 Torino Telefono 011.5690685
La contenzione fisica: se la conosci la eviti 16 maggio 2013
La contenzione fisica: se la conosci la eviti 16 maggio 2013 Presentazione del corso La prevalenza della contenzione fisica in ospedale e in RSA: i risultati della ricerca promossa dai Collegi ipasvi Mi,
Azienda Sanitaria Locale Roma G
Il Diabete Giornata di lavoro sul Percorso integrato Territorio Ospedale Roviano 6 giugno 2011 Verso l integrazione tra Territorio Ospedale Dr. Pasquale Trecca Presidio Ospedaliero di: Tivoli Colleferro
SOSTENIBILITA DELL ASSISTENZA A DOMICILIO: RUOLO DEL CAREGIVING FAMILIARE
SOSTENIBILITA DELL ASSISTENZA A DOMICILIO: RUOLO DEL CAREGIVING FAMILIARE Brescia, 7 novembre 2011 Enrico Zampedri, direttore generale Alessandro Signorini, direttore sanitario Contenuti dell intervento