LABORATORIO LINGUISTICO COME ATTIVITA di PREVENZIONE
|
|
- Cecilia Poggi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LABORATORIO LINGUISTICO COME ATTIVITA di PREVENZIONE dei disturbi di linguaggio dei disturbi di letto-scrittura L.F.GIOVANARDI 1
2 LABORATORIO LINGUISTICO nella Scuola Materna A.U.S.L. Cesena U.O.N.P.I -Psicologia Riabilitazione E.E. Servizio di Logopedia Scuole Materne Comunali In seguito ad un corso di formazione congiunta tra insegnanti di Scuola Materna e Log. (96-97) ed una sperimentazione che ha verificato la validità del laboratorio di Linguaggio ( ) : nessuno dei bambini, partecipanti allora a quell esperienza è stato succesivamente segnalato per difficoltà d apprendimento. Sono stati progettati e realizzati dal 2003 al 2006 tre Laboratori Linguistici presso 2 scuole Materne Comunali di Cesena. Quest ultima esperienza aveva anche lo scopo di formare alcune insegnanti che divenissero punto di riferimento per le colleghe nella conduzione di altri laboratori sempre con la supervisione delle logopediste
3 1 Esperienza anno scolastico anno scolastico Dott. G. Stella, Dott. F. Ciotti Dott.ssa M. Esposito, C. Travanti Tutte le insegnanti delle scuole interessate Scuola Materna Statale Longiano Log. I. Rosa Scuola Materna Comunale Cesena Oltre Savio Log. L. Battistini Log. L. F. Giovanardi 2 Esperienza anni scolastici Scuola Materna Comunale Cesena Oltre Savio Scuola Materna Comunale Cesena San. Mauro Log. L. Battistini (fino 2005) Log. L. F. Giovanardi Hanno condotti i laboratori insegn.n. Amadori M. Frini,S. Giuliani, A. Lucchi,G.Gaspari
4 LABORATORIO LINGUISTICO Perché è stato proposto? Per migliorare le competenze linguistiche ai b.che le avevano inferiori rispetto ai loro coetanei. Per offrire pari opportunità a livello sociale. Per offrire pari opportunità a livello scolastico nell acquisizione della letto-scrittura.
5 COMPETENZA COMUNICATIVA Per COMUNICARE è necessario avere capacità di: IDEAZIONE: avere desiderio d esprimere un pensiero. FORMULAZIONE: trovare le parole per esprimere il proprio pensiero. ARTICOLAZIONE:avere la capacità di articolare i singoli fonemi
6 LA COMUNICAZIONE SI PUO VALUTARE Con questi criteri: Adeguatezza fonologica espressiva (a 3a. può mancare gl, sc,r,z / a 4a invent. Fonetico quasi completo/ 5a completo) Correttezza sintattica grammaticale Lunghezza enunciato L.M.E. Adeguatezza del racconto e/o contenuto Rispetto e alternanza del turno comunicativo (aspetto pragmatico)
7 Prove d ingresso 1 RIPETIZIONE PAROLE 2 RIPETIZIONI FRASI 3 DESCRIZIONE D IMMAGINI
8 RIPETIZIONE PAROLE Le prime due parole sono state utilizzate come es. Delle 10 parole stimolo, le prime otto hanno un significato condiviso, mentre le ultime due ne sono prive perchè si vuole esaminare una stringa fonologica priva di significato OCA UVA 1. PANE 2. SEDIA 3. ROCCIA 4. PESCA 5. FIAMMA 6. DOMENICA 7. GENERALE 8. COCOMERO 9. SERDO 10. TACIPACA
9 RIPETIZIONE FRASI 1. LA BAMBINA CORRE 2. IL BAMBINO NON DORME 3. I BAMBINI SONO CONTENTI 4. LA BAMBINA APRIRA IL CASSETTO 5. IL BAMBINO E TIRATO DALLA CAPRA 6. LA BAMBINA NON LEGGE IL LIBRO 7.LE BAMBINE SI SIEDONO SULLA PANCA 8.IL BAMBINO DA IL PALLONE ALLA BAMBINA 9.LA MAMMA TOGLIE LE SCARPE AL BAMBINO 10. IL BAMBINO METTE I FIORI SUL TAVOLO
10 REGOLE di somministrazione di RIPETIZIONE PAROLE e di RIPETIZIONI FRASI Non richiedere mai più di 2 volte la stessa parola. Non ripetere mai singoli spezzoni di frase nella 2 prova, ma semmai ripetere tutta la frase intera mai più di 2 volte. Pronunciare chiaramente le parole con tono di voce intermedio e in modo normale, non rallentata. Porsi di fronte al b. o comunque rivolgendogli lo sguardo. Per semplificare la registrazione scritta delle prove,è stato suggerito di utilizzare delle parentesi per indicare quello che il b. non dice, numerare le parti della frase nel caso in cui non venga rispettato rispettato l ordine,scrivere tutto quello che viene modificato.
11 VALUTAZIONE e INDICI di RIFERIMENTO Ripetizioni Parole Ripetizioni Frasi Si dà 1 punto per ogni parola pronunciata correttamente. Si dà 1punto per ogni frase ripetuta correttamente in tutti i suoi elementi. Per la Prova di RIPETIZIONE di PAROLE All età di 4 anni il n di parole correte deve essere almeno = > 5 All età di 5 anni l indice di normalità è di 10 :le deve ripetere tutte e 10 corrette. Per la Prova di RIPETIZIONE di FRASI All età di 4 anni il n di frasi corrette deve essere almeno = > 5 all età di 5 anni l indice di normalità è di 10: le deve ripetere tutte e 10 corrette.
12 1.PANE 2. SEDIA 3. ROCCIA 4. PESCA 5. FIAMMA 6. DOMENICA 7. GENERALE 8. COCOMERO 9. SERDO 10. TACIPACA Esempi di registrazioni di RIPETIZIONI PAROLE Occia Peca Domeca Cocomeo Sedo tachipaca
13 1. LA BAMBINA CORRE (IL) BAMBINO NO(N) DO(R)ME Esempi di registrazioni di RIPETIZIONI FRASI 3. I BAMBINI SONO CO(N)TENTI 4. LA BAMBINA APRIRA IL CASSETTO aplilà casetto 5. IL BAMBINO E TIRATO DALLA CAPRA tilato calpa 6. LA BAMBINA NON LEGGE IL LIBRO no legge il libio 7.LE BAMBINE SI SIEDONO SULLA PANCA ulla panca 8.IL BAMBINO DA IL PALLONE ALLA BAMBINA pallone bambina 9.LA MAMMA TOGLIE LE SCARPE AL BAMBINO nonna toie capa al bambino 10. IL BAMBINO METTE I FIORI SUL TAVOLO tavolo
14 DESCRIZIONE D IMMAGINI COSA STA PER FARE LA MAMMA? fig 1 ( Action Picture n 2)
15 DESCRIZIONE D IMMAGINI COSA E SUCCESSO ALLA BAMBINA? fig 2 (Action Picture n 6)
16 DESCRIZIONE D IMMAGINI GUARDA BENE QUESTA FIGURA: COSA STA SUCCEDENDO? Fig 3 (Action Picture n 10)
17 REGOLE di somministrazione DESCRIZIONE IMMAGINI L esaminatore non deve interrompere o fare commenti. Il bambino va fatto sedere di fronte all esaminatore che dice: ho qui alcune figure da farti vedere. Ascolta le domande e poi tu mi dai le risposte. L esaminatore mostra al bambino la prima figura e legge la domanda scritta sul retro della carta. Registrare esattamente la risposta del bambino. Se si ritiene necessario si può stimolare il bambino in via indiretta o incoraggiandolo a guardare bene tutta la figura.
18 VALUTAZIONE L.M.E. Al termine della prova si conteggia il n delle parole contenute in ogni enunciato partendo da un minimo di 1 parola. Si somma il n delle parole prodotte nelle tre frasi e si divide per tre: si ottiene in tal modo la lunghezza media dell enunciato. ESEMPI di REGISTRAZIONE fig.1 ta toiendo la cappa al bambino 6 fig. 2 bambina 1 fig. 3 mmm. 0 tot. 7 L.M.E. 7:3 = 2,3
19 VALUTAZIONE INDICI di RIFERIMENTO LUNGHEZZA MEDIA dell ENUNCIATO All età di 4 anni la L.M.E. deve essere = > 4
20 Bambini esaminati sez. Piccoli Sono stati esaminati 19 bambini dell età di 3a: Ne sono stati selezionati 7 SONO stati formati 2 gruppi L.F.GIOVANARDI
21 Bambini esaminati sez. Medi Sono stati esaminati 22 bambini dell età di 4a: Ne sono stati selezionati 5 (1 Ipoacusia bilaterale profonda impiantato) E stato formato 1 gruppo L.F.GIOVANARDI
22 FORMAZIONE DEI GRUPPI Dopo la valutazione noi logopediste abbiamo presentato i risultati di tali prove al Neuropsichiatria infantile responsabile del progetto, alla coordinatrice pedagogica e alle insegnanti. Con l apporto di quest ultime che meglio conoscono i b.si è provveduto a formare i gruppi per l attivazione del Laboratorio linguistico decidendo il calendario, l organizzazione e la metodologia L.F.GIOVANARDI
23 GIOVANARDI L.M.E 9,6 Si rifiuta 6, r 4 G 10 5, F 8,6 4, E 7,3 6,3 N/C 7 2 N/C D 8,6 6 3, C 8,6 5 4, B 7,3 3,3 2, A Mag 05 Giug 04 Gen 04 Mag.05 Giug 04 Gen 04 Mag.05 Giug 04 Gen 04 Ripetizione Parole Ripetizione Frasi Sez. 3 anni
24 Sez. 4 anni Ripetizione Parole Ripetizione Frasi L.M.E A Gen 04 7 Giug 04 7 Mag.05 9 Gen 04 1 Giug 04 5 Mag.05 9 Gen 04 6,3 Giug Mag 05 7,3 B ,3 8,6 C ,6 7,3 D 9 10 / 7 9 4,6 7 / E 9 10 / 7 8 GIOVANARDI 5,3 6,3 /
25 Bambini esaminati sez. Piccoli Sono stati esaminati 25 bambini Ne sono stati selezionati 5 E stato formato 1 gruppo
26 Sez. 3 anni Ripetizioni parole Ripetizione Frasi L.M.E Gen 04 Giug 04 Mag.05 Gen 04 Giug 04 Mag.05 Gen 04 Giug 04 Mag 05 A ,3 B ,3 9,3 9,6 C ,3 7 6 D ,3 9,3 E 4 10 / 3 10 / 3 7,3 /
27 MODALITA ORGANIZZATIVE STRUTTURAZIONE del SETTING VALUTAZIONE della disponibilità LOGISTICA le attività che i b. svolgono richiedono attenzione e concentrazione da qui l importanza d identificare un luogo tranquillo e adeguato SISTEMATICITA e CONTINUITA dell ATTIVITA almeno 2 incontri alla settimana della durata almeno di m. nell orario ottimale. DISPONIBILITA del MATERIALE di LAVORO - preparare il materiale in modo da non dover perdere tempo per recuperarlo,impedendo, cosi ai b. di distrarsi. - avere gli stessi oggetti o materiale per ogni singolo b. L. GIOVANARDI
28 AREE D INTERVENTO e OBIETTIVI PRASSIE bocca-lingua GIOCHI di SOFFIO e respirazione GIOCHI di fonazione e articolazione L. F. GIOVANARDI
29 POTENZIAMENTO ATTENZIONE e MEMORIA ATTENZIONE VISIVA ATTENZIONE VISIVA SEQUENZIALE GIOVANARDI
30 POTENZIAMENTO ATTENZIONE e MEMORIA ATTENZIONE UDITIVA ATTENZIONE UDITIVA SEQUENZIALE ATTENZIONE UDITIVA VISIVA Tombola sonora Mosca cieca Tutti in carrozza
31 POTENZIAMENTO ATTENZIONE e MEMORIA di LAVORO GIOVANARDI
32 AUMENTO COMPRENSIONE e PRODUZIONE LINGUISTICA AMPLIAMENTO LESSICO Strutture MORFOSINTATTICHE - m/f, sing/plur - locativi - accrescitivi, diminutivi,vezz.. Struttura della FRASE - ricostruzione - ampliamento: Sogg+Verb / Sogg+Verb+ COMPL Abilità DESRITTIVE e NARRATIVE
33 ATTIVITA METALINGUISTICHE per stimolare riflessione e giudizio sulle parole Lunghezza delle parole Sillaba iniziale Rime Sillabe finali Segmentazione fonemica GIOVANARDI
34 Osservazione di un caso seguito nel gruppo laboratorio RIPETIZIONE FRASI R. e Genn 04 Giugn04 Magg05 1LA BAMBINA CORRE 2IL BAMBINO NON DORME 3 I BAMBINI SONO CONTENTI BAMBINI SONO CONTENTI 4. LA BAMBINA APRIRA IL CASSETTO 5. IL BAMBINO E TIRATO DALLA CAPRA 6. LA BAMBINA NON LEGGE IL LIBRO 7.LE BAMBINE SI SIEDONO SULLA PANCA 8.IL BAMBINO DA ILPALLONE ALLA BAMBINA 9.LA MAMMA TOGLIE LE SCARPE AL BAMBINO LA BAMBINA APA IL CASETTO BAMBINO DALLA CAPA LEGGE IL LIBO SULLA PANCA LA BAMBINA NON DA LA PALLA IL BAMBINO NON HA PIU LA CAPA LA BAMBINA APIA IL CASSETTO IL BAMBINO E TIATO LA CAPRA LA BAMBINA NON LEGGE IL LIBO LE BAMBINE SI SEDONO NEA PANCA BAMBINO DA PALLINA ALLA BAMBINA TOIEA CAPE A BAMBINO TUTTE BENE 10. IL BAMBINO METTE I FIORI SUL tavolo BAMBINOMETTE SUL TAVOLO GIOVANARDI
35 Osservazione di un caso seguito nel gruppo laboratorio RIPETIZIONE PAROLE R. e Genn 04 Giugn04 Magg05 1.PANE 2. SEDIA 3. ROCCIA 4. PESCA 5. FIAMMA 6. DOMENICA 7. GENERALE 8. COCOMERO 9. SERDO 10. TACIPACA GENEALE SEDO TACINACA GENEALE SEDO TUTTE BENE GIOVANARDI
36 Osservazione di un caso seguito nel gruppo laboratorio R. e L.M.E Gen 04 Gign 04 Mag 05 fig 1 TOIE LA SCAPA LA MAMMA TOIE LA SCAPA LA MAMMA TOGLIE LA SCARPA ALA BAMBINA fig 2 TA CADENDO LA CALA E CADUTA S E ROTTO L OCCHIALE LA BAMBINA E CASCATA DALLE SCALE E SI E ROTTA ANCHE GLI OCCHIALI Fig 3 LA NONNA TENE LE MELE SONO CADUTE LE MELE (e alloa GIOVANARDI pende le mele) LA BORSA SI E BUCATA E USCIVA- NO TUTTE LE MELE (un signore le raccoglie)
IPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO
IPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO Struttura dello strumento. Si compone di 43 item suddivisi in due sezioni principali: la prima riguarda le
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1º GRADO 93010 - D E L I A
BLA, BLA, BLA, ANNO SCOLASTICO 2008/2009 MOTIVAZIONE L età dei bambini della scuola dell infanzia è particolarmente feconda poiché, proprio in questo periodo, l interesse e la curiosità, se vengono alimentati,
DettagliDirezione Didattica di Budrio Istituto Comprensivo di Budrio CURRICOLI VERTICALI ITALIANO. Anno Scolastico 2014-2015
Direzione Didattica di Budrio Istituto Comprensivo di Budrio CURRICOLI VERTICALI ITALIANO Anno Scolastico 2014-2015 in uscita da tutti gli ordini di scuola PREMESSA 1) Riteniamo la COMPRENSIONE trasversale
DettagliVERIFICA DI ITALIANO L2 LIVELLO A1
VERIFICA DI ITALIANO L2 LIVELLO A1 L obiettivo della seguente verifica è quello di testare la comprensione di semplici parole e frasi, la capacità di interagire, l acquisizione del lessico, la comprensione
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliA SCUOLA DI PAROLE. ATTIVITA PER I BIMBI DI 5 ANNI lavori di gruppo per docenti della Scuola dell Infanzia
A SCUOLA DI PAROLE ATTIVITA PER I BIMBI DI 5 ANNI lavori di gruppo per docenti della Scuola dell Infanzia Lunedì 17 novembre 2014 Venerdì 30 gennaio 2015 Lunedì 11 maggio 2015 Chiara Portoraro - logopedista
DettagliPotenziamento linguistico Parole e immagini per raccontare e raccontarsi
SCUOLA PRIMARIA GIOTTO DIREZIONE DIDATTICA 4 CIRCOLO CARPI Potenziamento linguistico Parole e immagini per raccontare e raccontarsi Insegnante responsabile: Mirca Manfredi Anno scolastico 2009-2010 PREMESSA
DettagliIstituto comprensivo Taverna Montalto Uffugo. Scuola primaria
Istituto comprensivo Taverna Montalto Uffugo Scuola primaria Plesso Pianette classe 2 Insegnanti di classe: Marialuisa Iaquinta, Mariagrazia Gervino; insegnanti di sostegno Maria Amato e Rosa DE Fiore.
DettagliG iochi con le carte 1
Giochi con le carte 1 PREPARAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARTE L insegnante prepara su fogli A3 e distribuisce agli allievi le fotocopie dei tre diversi tipi di carte. Invita poi ciascun allievo a piegare
DettagliCorso di formazione Autismo CTI di Cantù 2 24 novembre 2015 orario 15.00-18.00
Corso di formazione Autismo CTI di Cantù 2 24 novembre 2015 orario 15.00-18.00 Relatrice: Jessica Sala jessica.sala.lc@istruzione.it IL MENÙ DI OGGI 1. Breve ripresa dei concetti teorici 2. Introduzione
DettagliScuola dell Infanzia Umberto I Robecco sul Naviglio Anno Scolastico 2014-2015 PROGETTO LETTO-SCRITTURA
Scuola dell Infanzia Umberto I Robecco sul Naviglio Anno Scolastico 2014-2015 PROGETTO LETTO-SCRITTURA Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare il bambino/a dell ultimo anno della Scuola dell Infanzia
DettagliESERCIZI PER IL POTENZIAMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA GRUPPO A
ESERCIZI PER IL POTENZIAMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA GRUPPO A Progetto www.aprico.it Obiettivo Scuola Fondazione ASPHI Onlus - La riproduzione anche parziale è vietata senza autorizzazione scritta Data:
DettagliSVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO. 17.11.2015 L.Carretti-logopedista-HSA Como 1
SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO 17.11.2015 L.Carretti-logopedista-HSA Como 1 SVILUPPO DEL LINGUAGGIO PREDISPOSIZIONE BIOLOGICA ESPOSIZIONE ALL AMBIENTE LINGUISTICO 17.11.2015 L.Carretti-logopedista-HSA
DettagliLa scuola di fronte ai disturbi specifici di apprendimento: LA DISLESSIA
La scuola di fronte ai disturbi specifici di apprendimento: LA DISLESSIA Informazioni e suggerimenti per la scuola Giuliana Nova Rezzonico Associazione AFORISMA Associazione accreditata dal MIUR per la
DettagliPAROLE..parole..parole
Istituto comprensivo di Castelverde Scuola dell infanzia di Corte de' frati PAROLE..parole..parole Laboratorio di educazione linguistica insegnante Morelli Elisabetta Anno scolastico 2014-2015 Motivazione
DettagliPREMESSA. Il laboratorio di prima alfabetizzazione di Italiano come lingua seconda,
PREMESSA. Il laboratorio di prima alfabetizzazione di Italiano come lingua seconda, considerati i buoni risultati degli ultimi tre anni, si ripresenta dopo un primo percorso di accoglienza. Vuole offrire
DettagliGiacomo Stella. Università di Modena e Reggio Emilia SOS DISLESSIA
Giacomo Stella Università di Modena e Reggio Emilia SOS DISLESSIA Disturbi specifici del linguaggio e DSA Come e cosa fare per l'identificazione precoce nella scuola dell'infanzia premessa I disturbi del
DettagliI DISCORSI E LE PAROLE
I DISCORSI E LE PAROLE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati
DettagliAnno 2008-9: casi singoli. Anno 2009-10: coinvolgimento Scuola Primaria
Ricercare per Fare Storia del progetto Anno 2007-8: la ricerca ha coinvolto 10 bambini con S.Down tra 3-6 anni, genitori e insegnanti di 7 scuole d infanzia. Anno 2008-9: casi singoli. Anno 2009-10: coinvolgimento
DettagliPROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:
PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docente Plesso Picchi Maria Letizia Scuola dell'infanzia Giuseppe Giusti Classe.. Sezione: A.e B. anni 4 Disciplina/Macroarea/Campo d esperienza I DISCORSI E LE PAROLE Tavola
DettagliCorso di aggiornamento per operatori e volontari del Progetto Filippide Associazione Diversamente onlus
Corso di aggiornamento per operatori e volontari del Progetto Filippide Associazione Diversamente onlus Creare e utilizzare le storie sociali Dott. Marco Pontis Autore del Corso Avanzato Autismo: interventi
DettagliLINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa per la sc. primaria) (I traguardi
DettagliSVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO
SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO L.Carretti-logopedista- HSA - Como 1 1 2 L.Carretti-logopedista- HSA 2 - Como 3 L.Carretti-logopedista- HSA 3 - Como 4 L.Carretti-logopedista- HSA 4 - Como L.Carretti-logopedista-
DettagliLA DISLESSIA. Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it
LA DISLESSIA Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it DISLESSIA È un disturbo di automatizzazione delle procedure di transcodifica dei segni scritti in corrispondenti fonologici che emerge all inizio della
DettagliPRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente
DettagliSostegno a Distanza: una fiaba per Angela. Presentazione
Presentazione Nella classe 1^ secondaria di1 grado, durante il primo quadrimestre, si è lavorato sul tipo di testo fiaba ed i ragazzi venendo a conoscenza del progetto SAD portato avanti dagli allievi
DettagliPer gli alunni delle classi prime.
6. Gli opposti PERCHÉ: PER CHI: QUANDO: DOVE: MATERIALI OCCORRENTI: Per conseguire i seguenti obiettivi: acquisire consapevolezza delle proprie conoscenze; sperimentare categorie e classificazioni; ampliare
DettagliAUTISMO E COMUNICAZIONE
GIUSEPPE MAURIZIO ARDUINO- Psicologo Dirigente responsabile Centro Autismo ASL CN 1 Mondovì PROVINCIA DI MILANO Formazione in service Autismo: Promuovere lo sviluppo delle abilità nell ambito familiare
DettagliTest di italiano di livello A2 e Permesso di soggiorno CE
Unità 16 Test di italiano di livello A2 e Permesso di soggiorno CE In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sul Test di italiano per ottenere il Permesso di soggiorno CE parole
DettagliCittà di Pescara Medaglia d oro al Merito Civile LUDOTECA THOMAS DEZI SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE
Città di Pescara Medaglia d oro al Merito Civile LUDOTECA THOMAS DEZI SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE Il gioco non è un semplice trastullarsi esso ha una grande serietà e un profondo significato (Froebel)
DettagliOSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI RECUPERO MIRATO (PRIMARIA)- Allegato A5
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI MIRATO (PRIMARIA)- Allegato A5 Le Osservazioni Sistematiche di Rilevazione precoce di seguito previste, devono tener conto delle indicazioni
DettagliSistema qualità IC 16 Verona
Sistema qualità IC 16 Verona Formazione 2012-2013 Report dei questionari di gradimento somministrati al Collegio dei Docenti del 21/06/2013 Studio 06 Giugno 2013 Anno Scolastico 2012-2013 Introduzione
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliSCHEDA DI PROGETTAZIONE DALL'IMMAGINE AL TESTO
SCHEDA DI PROGETTAZIONE DALL'IMMAGINE AL TESTO OGGETTO/TEMA/PROBLEMA : DALL'IMMAGINE AL TESTO CLASSE : DALLA SECONDA ALLA QUINTA PERIODO DI SVOLGIMENTO: GENNAIO-MARZO COMPETENZA/COMPETENZE : SVILUPPARE
DettagliPOLO OPERATIVO DISLESSIA ASP
Associazione Italiana Dislessia & Azienda Sanitaria Potenza & Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata Ambito provinciale di Potenza PREMESSA Progetto di individuazione precoce delle difficoltà di
DettagliProve d ingresso per alunni stranieri Scuola primaria Contenuti: area linguistico espressiva Livello A
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÁ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO G. B. PUERARI Via IV Novembre, 34-26048 SOSPIRO (CR) Tel. 0372
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI MANZANO PROVA DI ITALIANO. Scuola Primaria. Anno Scolastico. Classe quinta. Alunno/a Scuola Sez.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MANZANO PROVA DI ITALIANO Scuola Primaria Anno Scolastico Classe quinta Alunno/a Scuola Sez. PRIMO COMPITO Ogni anno, nella tua scuola, si organizza la Giornata della lettura e
DettagliGli interventi educativi/abilitativi. Dott.ssa Silvia Chieregato Dott.ssa Emanuela Rocci
Gli interventi educativi/abilitativi Dott.ssa Silvia Chieregato Dott.ssa Emanuela Rocci CHI SIAMO AUTISMO&SOCIETA DIRETTORE SCIENTIFICO DOTT. L.MODERATO METODO SUPERABILITY INTERVENTI ABILITATIVI-EDUCATIVI
DettagliLaboratorio in classe: tra forme e numeri Corso organizzato dall USR Lombardia. GRUPPO FRAZIONI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO-CLASSE I a.s.
Laboratorio in classe: tra forme e numeri Corso organizzato dall USR Lombardia GRUPPO FRAZIONI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO-CLASSE I a.s.009/00 LABORATORIO IN CLASSE TRA FORME E NUMERI - a.s. 009/00 LABORATORIO
DettagliCENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE
CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE Centro Riabilitativo Psicopedagogico Il Timone Vico San Luca 4/3 scala sn. 16123 GENOVA tel. 0102467774 P.Iva 03399250103 email: iltimone@libero.it Il Centro
DettagliCONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA
CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento
DettagliAttività per lo sviluppo linguistico su bambini di 3 4 anni. Silvia Nicolini, logopedista
Attività per lo sviluppo linguistico su bambini di 3 4 anni Silvia Nicolini, logopedista Abilità da supportare nei bambini di 3-4 anni: Abilità sociali: scambi comunicativi, interazione coi pari e con
DettagliQUALI SONO GLI INDICATORI CHE POSSONO FARTI VENIRE IL DUBBIO CHE UN BAMBINO ABBIA UN DSA?
QUALI SONO GLI INDICATORI CHE POSSONO FARTI VENIRE IL DUBBIO CHE UN BAMBINO ABBIA UN DSA? WWW.DIDATTICAPERSUASIVA.COM Sicuramente un inattesa difficoltà nella acquisizione della lettura e della scrittura
DettagliFISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.
01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e
CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi
DettagliLINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE PRIMA
LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE PRIMA Livello A2 Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d Europa TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI AD ASCOLTO
DettagliTraguardi per lo sviluppo delle competenze
CURRICOLO VERTICALE DELLE LINGUE COMUNITARIE (INGLESE E FRANCESE) COMPETENZE CHIAVE La comunicazione nelle lingue straniere Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello
DettagliLog. Valeria Allamandri valeria.allamandri@aslcn1.it
Log. Valeria Allamandri valeria.allamandri@aslcn1.it Per allenare un pre-requisito importante della letto-scrittura Per individuare precocemente i bambini a rischio. INDIVIDUAZIONE PRECOCE E importante
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliTest di italiano di livello A2 e Permesso di soggiorno CE
Unità 16 Test di italiano di livello A2 e Permesso di soggiorno CE CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sul Test di italiano per ottenere il Permesso di soggiorno
DettagliITALIANO RIFLESSIONE SULLA LINGUA
RIFLESSIONE SULLA LINGUA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado ü L alunno interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostiene
DettagliMemory Fitness TECNICHE DI MEMORIA
Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ITALIANO SECONDO BIENNIO
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ITALIANO SECONDO BIENNIO CLASSI TERZA E QUARTA Competenza 1. Interagire e comunicare oralmente in contesti di diversa natura. Al termine del II biennio ( 3^ e 4^ Scuola Primaria)
DettagliModalità di insegnamento dell inglese per alunni con DSA
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Modalità di insegnamento dell inglese per alunni con DSA VIII Congresso Nazionale dell Associazione
Dettagli1. Conoscere l importanza del diritto al cibo e della giusta alimentazione in tutto il mondo. In particolare in parti del mondo in via di sviluppo.
OBIETTIVI 1. Conoscere l importanza del diritto al cibo e della giusta alimentazione in tutto il mondo. In particolare in parti del mondo in via di sviluppo. 2. Conoscere ed incontrare altre culture del
DettagliPasso Uno. 1) Riconosci se si tratti di uno scherzo, di un litigio o di un azione da bullo SVOLGIMENTO
Esercizi in classe Passo Uno 1) Riconosci se si tratti di uno scherzo, di un litigio o di un azione da bullo Partecipa l intera classe 1 ora Lavagna, questionario, fogli, penne L insegnante deve aver spiegato
DettagliNon è un problema! Esperienze in atto per guardare senza timore il problema
Non è un problema! Esperienze in atto per guardare senza timore il problema Un po di storia Da sempre vi sono momenti in cui ciascun insegnante fa il punto sul percorso proposto ai suoi alunni e spesso
DettagliScuola Infanzia Piantedo A.S. 2012/2013. Percorso metafonologico e fonologico: GIOCO CON LE PAROLE
Scuola Infanzia Piantedo A.S. 2012/2013 Percorso metafonologico e fonologico: GIOCO CON LE PAROLE GRUPPO: intersezione bambini 5 anni UNITÀ DI APPRENDIMENTO TITOLO/OF OO FF Titolo: GIOCO CON LE PAROLE
DettagliComunicando 4 - anno 2015-16 Proposta di progetto logopedico all interno dei Servizi Educativi - Lilliput, Luna Park, Casa&Quartiere, Social Club-
Comunicando 4 - anno 2015-16 Proposta di progetto logopedico all interno dei Servizi Educativi - Lilliput, Luna Park, Casa&Quartiere, Social Club- Il progetto è interamente sostenuto da: «Società Reale
DettagliSCUOLA ELEMENTARE (1 E 2 CLASSE)
MATERIALI PER L'ALLIEVO COMUNE DI PADOVA Assessorato alle Politiche Scolastiche PROVE D'INGRESSO DI ITALIANO L DI GABRIELLA DEBETTO SCUOLA ELEMENTARE ( E CLASSE) CONSULENTE SCIENTIFICO MARIA CRISTINA PECCIANTI
DettagliCURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO ITALIANO
CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO ITALIANO OBIETTIVO GENERALE COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE 1. Prestare attenzione a chi parla 2. Saper comprendere messaggi orali 3. Capire il significato globale delle
DettagliINGLESE CLASSE PRIMA
CLASSE PRIMA L allievo/a comprende oralmente i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola. ASCOLTO (Comprensione orale) Capire i punti
DettagliInventare problemi di matematica. ins. Carmelo Stornello
Inventare problemi di matematica ins. Carmelo Stornello Scuola: Direzione Didattica Casalegno di Torino Disciplina: matematica Classe: 4 elementare Anno scolastico: 2004/2005 Inventare problemi di matematica
DettagliIL RUOLO DELLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE AUSL DI RAVENNA NEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO
IL RUOLO DELLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE AUSL DI RAVENNA NEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO v VALUTAZIONE del linguaggio e degli apprendimenti v TRATTAMENTO (vedi indicazioni) VALUTAZIONE DEL LINGUAGGIO
DettagliDalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test
Dalla Diagnosi Funzionale al PEI Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Effetti del non Valutare Sopravvalutare Problemi di comportamento (isolamento) Sottovalutare
DettagliProgetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ITALIANO Competenze linguistico-comunicative. Competenze di cittadinanza
Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO Competenze linguistico-comunicative Competenze di cittadinanza NUCLEI FONDANTI: ASCOLTARE PARLARE LEGGERE SCRIVERE RIFLETTERE
DettagliSEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni
SEMINARIO Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni La formazione in materia di sicurezza obbligatoria e normata, i requisiti dei documenti e degli
Dettaglidott.ssa Elisa Damian, logopedista
L analisi degli errori nella scrittura dei bambini di classe seconda, laboratorio di correzione, tabulazione, e programmazione di in attività di rinforzo. dott.ssa Elisa Damian, logopedista L ANALISI DELL
DettagliSTRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI
STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI Didattica personalizzata e individualizzata * La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l uso di una
DettagliDifficoltà e disturbi specifici di apprendimento: dalla valutazione al potenziamento delle abilità
Difficoltà e disturbi specifici di apprendimento: dalla valutazione al potenziamento delle abilità 13 gennaio 2012 Barbara Carta Barbara Carta Fattori predittivi dei DSA Gli è stato diagnosticato questo
DettagliPROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA
Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo
DettagliScuola Primaria INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V
MACRO INDICATORI ASCOLTO (comprensivo ne Scuola Primaria INGLESE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V vocaboli, canzoncine, filastrocche narrazioni ed espressioni
DettagliDisturbi dell apprendimento, del linguaggio e della matematica.
Disturbi dell apprendimento, del linguaggio e della matematica. Dott.ssa Laura Firrigno Prof. Michele Roccella Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di
DettagliLE CULTURE SI INCONTRANO
LE CULTURE SI INCONTRANO per far conoscere ed interagire il microcosmo familiare e le istituzioni educative Centro Educativa Gianfranco Zavalloni Comune di Cesena su proposta dei dirigenti scolastici Insegnanti
DettagliPROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15
Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende
DettagliL apprendimento si verifica in un atmosfera sicura derivante dall aver formato solide relazioni interpersonali.
L apprendimento si verifica in un atmosfera sicura derivante dall aver formato solide relazioni interpersonali. (Michael Grinder dopo aver osservato Carl Rogers). Prima che qualcuno si interessi a quello
DettagliLa gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo
La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre
DettagliMMSE. Mini Mental State Examination. Folstein e coll. (1975)
MMSE Mini Mental State Examination Folstein e coll. (1975) Scopo Il MMSE è un test ampiamente utilizzato nella pratica clinica della valutazione delle funzioni cognitive dei soggetti anziani. E un test
DettagliINGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione
INGLESE COMPETENZE SPECIFICHE AL a. Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie
DettagliIndicazioni per l insegnante
Indicazioni per l insegnante Tutto ciò che reca le tracce del vivere umano può diventare fonte di informazione sul passato. Ivo Mattozzi Le tracce: ogni cosa che ci circonda ha delle tracce, tracce del
DettagliUn percorso didattico sullo sviluppo del lessico sperimentato nelle classi prime elementari: L acquario
Sperimentazione: Maria Cristina Borghi, Emilia (insegnanti); Giovanna Masiero (supervisione) Redazione del testo: Giovanna Masiero Un percorso didattico sullo sviluppo del lessico sperimentato nelle classi
Dettagli(lo sviluppo del linguaggio nei bambini in età prescolare)
Istituto di Riabilitazione ANGELO CUSTODE PARLARE E CONTARE ALLA SCUOLA DELL INFANZIA (lo sviluppo del linguaggio nei bambini in età prescolare) Dott.ssa Liana Belloni Dott.ssa Claudia Fucili Dott.ssa
DettagliL AQUILONE vola alto
onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale
DettagliINGLESE CLASSE PRIMA
INGLESE CLASSE PRIMA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA L ALUNNO: Comprende e utilizza formule di saluto; Sa presentarsi e chiedere il nome; Comprende ed esegue semplici
Dettaglii fumetti Progetto giocando imparando : leggere prima di leggere che ha visto i bambini impegnati a costruire
Progetto giocando imparando : i fumetti Il progetto giocando imparando è rivolto al gruppo dei bambini di 5/6 anni che andranno alla scuola primaria. Gli obiettivi di questo lavoro di intersezione e durante
DettagliLINGUA INGLESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA. ASCOLTO (comprensione orale)
TRIENNIO: classe prima TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno : comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari descrive oralmente e
DettagliOSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4
OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze
DettagliMI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.
MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. Percorso di educazione all ascolto Classi seconde scuola primaria Rosmini Anno scolastico 2009/2010 La principale difficoltà riscontrata negli alunni dall'intero
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliIntroduzione L insegnante: Oggi impareremo a conoscere le nostre capacità e quelle degli altri. Impareremo anche come complementarsi a vicenda.
www.gentletude.com Impara la Gentilezza 5 FARE COMPLIMENTI AGLI ALTRI Guida Rapida Obiettivi: i bambini saranno in grado di: di identificare i talenti e i punti di forza propri e degli altri, e scoprire
DettagliCOMPETENZA TRASVERSALE COMPORTAMENTO RUBRICA VALUTATIVA CLASSI PRIMA E SECONDA
COMPETENZA TRASVERSALE COMPORTAMENTO RUBRICA VALUTATIVA CLASSI PRIMA E SECONDA DIMENSIONI INDICATORI ANCORE RELAZIONE CON GLI ALTRI E RISPETTO DELLE REGOLE DI CONVIVENZA Partecipa a scambi comunicativi
DettagliQuestionario di gradimento rivolto a Genitori e Studenti. a. s. 2014/15
Questionario di gradimento rivolto a Genitori e Studenti a. s. 2014/15 Il questionario genitori è stato somministrato durante il secondo colloquio quadrimestrale. Pertanto il campione esaminato è costituito
Dettaglile figure geometriche piane.
Il progetto sperimentale nella classe terza: le figure geometriche piane. In classe terza si è deciso di continuare con l approccio laboratoriale allo studio della geometria e quindi il progetto è stato
DettagliIstituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale
ASCOLTO E PARLATO L allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri. Usa la comunicazione orale per collaborare
Dettaglidi didattica condivisa un laboratorio insegnamento/apprendimento buone prassi un approfondimento «competente»
di didattica condivisa un laboratorio insegnamento/apprendimento buone prassi un approfondimento «competente» del CORSO DI FORMAZIONE: LINGUE STRANIERE E DISLESSIA EVOLUTIVA a cura del gruppo di ricerca
DettagliPiazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna
Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo
DettagliDott.ssa PAOLA GUGLIELMINO ABILITAZIONE/RIABILITAZIONE DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. Dott.ssa Paola Guglielmino Università di Torino
Dott.ssa PAOLA GUGLIELMINO ABILITAZIONE/RIABILITAZIONE DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO PERCHE ABILITAZIONE/ RIABILITAZIONE? DISLESSIA ACQUISITA Rieducazione e riabilitazione DISLESSIA EVOLUTIVA
DettagliSCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE ITALIANO
SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE ITALIANO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 INSEGNANTI PANNONE SANDRA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I Partecipa a scambi comunicativi
DettagliDIPLOMA DI LINGUA ITALIANA SILLABO
DIPLOMA DI LINGUA ITALIANA SILLABO PRESENTAZIONE Il Diploma di Lingua Italiana dell'istituto Italiano di Cultura di Salonicco è un attestato di conoscenza dell'italiano come lingua straniera. Viene rilasciato
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI FINALE LIGURE CURRICOLO VERTICALE LINGUA ITALIANA ANNO SCOLASTICO 2015/2016
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FINALE LIGURE CURRICOLO VERTICALE LINGUA ITALIANA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 COMPETENZA al termine del primo ciclo di istruzione Dimostra una padronanza della lingua italiana tale
Dettagli