Dott.ssa Maria Pia Casini Dott. Francesco Demaria

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dott.ssa Maria Pia Casini Dott. Francesco Demaria"

Transcript

1 Dott.ssa Maria Pia Casini Dott. Francesco Demaria

2 Nell infanzia e nell adolescenza (tra i 4 e i 20 anni) il tasso di prevalenza dei Disturbi d Ansia risulta variabile tra il 12% e il 20-25%. Con una crescita in adolescenza per cui a 18 aa il 78% ha sperimentato un disturbo d ansia nella sua vita (Kessler 2012) La prevalenza è due volte superiore nelle femmine rispetto ai maschi Nei 2/3 dei casi il disturbo è transitorio e non causa una significativa compromissione del funzionamento Nel 4% al contrario il disturbo mostra intensità e interferenza moderata In un altro 4% dei casi il disturbo ha caratteristiche severe

3 continuità Homotipica il 4% -30% dei casi Stabilità di spettro e la continuità Eterotipica. 70%-80% degli affetti

4 La comorbidità tra i diversi disturbi d ansia è la regola In relazione al crescere dell età vi è una tendenza significativa all incremento di tale comorbidità con decrescita dei casi puri Maggiore è il numero di disturbi di spettro in comorbidità, più alto è il rischio di una cronicizzazione del disturbo o di continuità eterotipica

5 Sia studi longitudinali che crosssectional hanno dimostrato che la presenza di un disturbo d ansia in bambini ed adolescenti aumenta il rischio di un successivo Disturbo depressivo Al contrario l età d esordio del disturbo d ansia non influenza il rischio di futuro depressione Alcuni disturbi hanno mostrato una particolare predittività Maggiore è il numero di disturbi d ansia in comorbidità più aumenta il rischio di sviluppare depressione in altre fasi della vita

6 Associazione longitudinale frequente, presenza di un disturbo d ansia precede e prevede l età d esordio di abuso di sostanze Uso di sostanze potrebbe essere motivato dal tentativo di alleviare i sintomi d ansia, come conferma la sequenza temporale che si muove dal disturbo d ansia all abuso di sostanze

7

8 L ansia è una delle emozioni di base vi è una sostanziale continuità tra normalità e patologia Criterio generale da considerare è l intensità e l interferenza delle manifestazioni In alcune fasi di sviluppo vi è una accentuazione fisiologica di specifiche ansie con funzione adattiva Ansia di separazione mesi Paura dei temporali e del buio2-4 aa Ansia prestazionale 5-7 aa

9 Colloqui sia con il bambino/adolescente che con il genitore che con gli insegnanti Scale di valutazione quantitativa della sintomatologia : PARS, SCARED, MASC Interviste diagnostiche strutturate (K_SADS)

10

11 Non vengono considerati più all interno dei disturbi d ansia sebbene in stretta continuità Il disturbo ossessivo compulsivo Il disturbo post traumatico da stress Scompaiono le limitazioni d età per l esordio Viene eliminato il criterio dell Insight per le fobie negli adulti Il disturbo da attacchi di panico ed il disturbo agorafobico vengono definitivamente resi indipendenti Viene inserito il criterio di durata di almeno sei mesi anche per gli adulti in tutti i disturbi

12 A. Ansia inappropriata ed eccessiva rispetto al livello di sviluppo che riguarda la separazione da casa e da coloro a cui il soggetto è attaccato, come evidenziato da tre (o più) dei seguenti elementi: 1. malessere eccessivo ricorrente quando avviene la separazione da casa o dai principali personaggi di attaccamento o quando essa è anticipata col pensiero; 2. persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo alla perdita dei principali personaggi di attaccamento o alla possibilità che accada loro qualche cosa di dannoso; 3. persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo al fatto che un evento spiacevole e imprevisto comporti separazione dai principali personaggi di attaccamento (per es. essere smarrito o essere rapito); 4. persistente riluttanza o rifiuto di andare a scuola o altrove per la paura della separazione; 5. persistente ed eccessiva paura o riluttanza a stare solo o senza i principali personaggi di attaccamento a casa oppure senza adulti significativi in altri ambienti; 6. persistente riluttanza o rifiuto di andare a dormire senza avere vicino uno dei personaggi principali di attaccamento o di dormire fuori casa; 7. ripetuti incubi sul tema della separazione; 8. ripetute lamentele di sintomi fisici (per es. mal di testa, dolori di stomaco, nausea o vomito) quando avviene o è anticipata col pensiero la separazione dai principali personaggi di attaccamento.

13 B. La durata dell'anomalia è di almeno 4 settimane 6 mesi per gli adulti C. L'anomalia causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell'area sociale, scolastica o di altre importanti aree del funzionamento. D. L'anomalia non si manifesta esclusivamente durante il decorso di un Disturbo Generalizzato dello Sviluppo, di Schizofrenia o di un altro Disturbo Psicotico e, negli adolescenti e negli adulti, non è meglio attribuibile ad un Disturbo di Panico Con Agorafobia. Specificare se: Esordio Precoce: se l'esordio avviene prima dei 6 anni di età.

14 Un periodo preciso di intensa paura o disagio durante il quale quattro (o più) dei seguenti sintomi si sono sviluppati improvvisamente ed hanno raggiunto il picco nel giro di 10 minuti: 1. palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia; 2. sudorazione; 3. tremori fini o a grandi scosse; 4. dispnea o sensazione di soffocamento; 5. sensazione di asfissia; 6. dolore o fastidio al petto; 7. nausea o disturbi addominali; 8. sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento; 9. derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da sé stessi); 10. paura di perdere il controllo o di impazzire; 11. paura di morire; 12. parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio); 13. brividi o vampate di calore.

15 A. Ansia relativa all essere in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile (o imbarazzante) allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto nel caso di un Attacco di Panico inaspettato o sensibile alla situazione o di sintomi tipo panico. I timori agorafobici riguardano tipicamente situazioni caratteristiche che includono essere fuori casa da soli; essere in mezzo alla folla o in coda; essere su un ponte e il viaggiare in autobus, treno o automobile. Nota: Prendere in considerazione la diagnosi di Fobia Specifica se l evitamento è limitato a una o solo a poche situazioni specifiche o la Fobia Sociale se l evitamento è limitato alle situazioni sociali. B. Le situazioni vengono evitate (per es. gli spostamenti vengono ridotti) oppure sopportate con molto disagio o con l ansia di avere un Attacco di Panico o sintomi tipo panico o viene richiesta la presenza di un compagno.

16 C le situazioni agorafobiche attivano sempre paura o ansia D sono evitate attivamente, richiedono la presenza di un accompagnatore o sono affrontate con intensa preoccpazione E non sono giustificati da altro disturbo

17 A. Paura marcata e persistente, eccessiva o irragionevole, provocata dalla presenza o dall attesa di un oggetto o di una situazione specifica (per es. volare, altezze, animali, ricevere un iniezione, vedere il sangue). B. L esposizione allo stimolo fobico quasi invariabilmente provoca una risposta ansiosa immediata, che può prendere forma di Attacco di Panico causato dalla situazione o sensibile alla situazione. Nota: Nei bambini, l ansia può essere espressa piangendo, con scoppi di ira, con l irrigidimento o con l aggrapparsi a qualcuno. C. La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole. Nota: Nei bambini questa caratteristica può essere assente. D. Le situazioni fobiche sono evitate o sopportate con intensa ansia o disagio. E. L evitamento, l ansia anticipatoria o il disagio nella/e situazione/i temuta/e interferiscono in modo significativo con la normale routine della persona, con il funzionamento lavorativo (o scolastico), o con le attività o le relazioni sociali oppure è presente disagio marcato per il fatto di avere la fobia. F. Negli individui al di sotto dei 18 anni la durata è di almeno 6 mesi.

18 G. L ansia, gli Attacchi di Panico o l evitamento fobico associati con l oggetto o situazione specifici non sono meglio giustificati da un altro disturbo mentale,come il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (per es. paura dello sporco in un individuo con ossessioni di contaminazione), Disturbo Post-traumatico da Stress (per es. evitamento degli stimoli associati con un grave evento stressante), Disturbo d Ansia di Separazione (per es. evitamento della scuola), Fobia Sociale (per es. evitamento di situazioni sociali per paura di rimanere imbarazzati), Disturbo di Panico con Agorafobia o Agorafobia senza Anamnesi di Disturbo di Panico. Specificare il tipo: Tipo Animali Tipo Ambiente Naturale (per es. altezze, temporali, acqua) Tipo Sangue-Iniezioni-Ferite Tipo Situazionale (per es. aeroplani, ascensori, luoghi chiusi) Altro Tipo (per es. evitamento fobico di situazioni che possono portare a soffocare o contrarre una malattia; nei bambini l evitamento dei rumori forti o dei personaggi in maschera).

19 A. Paura o ansia marcata e persistente di una o più situazioni sociali o prestazionali nelle quali la persona è esposta al possibile giudizio degli altri. L individuo teme di agire (o di mostrare sintomi di ansia) in modo umiliante o imbarazzante. Nota: Nei bambini deve essere evidente la capacità di stabilire rapporti sociali appropriati all età con persone familiari e l ansia deve manifestarsi con i coetanei e non solo nell interazione con gli adulti. B. L esposizione alla situazione temuta quasi invariabilmente provoca l ansia che può assumere le caratteristiche di un Attacco di Panico causato dalla situazione o sensibile alla situazione. Nota: Nei bambini l ansia può essere espressa piangendo, con scoppi di ira, con l irrigidimento o con l evitamento delle situazioni sociali con persone non familiari. C. La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole. Nota: Nei bambini questa caratteristica può essere assente. D. Le situazioni sociali o prestazionali temute sono evitate o sopportate con intensa ansia o disagio. E. L evitamento, l ansia anticipatoria o il disagio nella/e situazione/i sociale/i o prestazionale/i interferiscono significativamente con le abitudini normali della persona, con il funzionamento lavorativo (scolastico) o con le attività o relazioni sociali oppure è presente marcato disagio per il fatto di avere la fobia.

20 F. La dura ta deve essere di almeno sei mesi G. La paura o l evitamento non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una droga di abuso o un farmaco) o di una condizione medica generale e non sono meglio giustificati da un altro disturbo mentale (per es. Disturbo di Panico Con o Senza Agorafobia, Disturbo d Ansia di Separazione, Disturbo da Dismorfismo Corporeo, Disturbo Pervasivo dello Sviluppo o Disturbo Schizoide di Personalità). H. Se sono presenti una condizione medica generale o un altro disturbo mentale, la paura di cui al Criterio A non è ad essi correlabile, per es. la paura non riguarda la Balbuzie, il tremore nella malattia di Parkinson o il mostrare un comportamento alimentare abnorme nell Anoressia Nervosa o nella Bulimia Nervosa. Specificare se: è limitata a performance:

21 A. Ansia e preoccupazione eccessive (attesa apprensiva) che si manifestano per la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi, a riguardo di una quantità di eventi o di attività (come prestazioni lavorative o scolastiche). B. La persona ha difficoltà nel controllare la preoccupazione. C. L ansia e la preoccupazione sono associate con tre (o più) dei sei sintomi seguenti (con almeno alcuni sintomi presenti per la maggior parte dei giorni negli ultimi 6 mesi). Nota: Nei bambini è richiesto solo un item. 1) irrequietezza, o sentirsi tesi o con i nervi a fior di pelle; 2) facile affaticabilità; 3) difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria; 4) irritabilità; 5) tensione muscolare; 6) alterazioni del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno o sonno inquieto e insoddisfacente).

22 D. L oggetto dell ansia e della preoccupazione non è limitato alle caratteristiche di un disturbo in Asse I, per es. l ansia o la preoccupazione non riguardano l avere un Attacco di Panico (come nel Disturbo di Panico), rimanere imbarazzati in pubblico (come nella Fobia Sociale), essere contaminati (come nel Disturbo Ossessivo- Compulsivo), essere lontani da casa o dai parenti stretti (come nel Disturbo d Ansia di Separazione), prendere peso (come nell Anoressia Nervosa), avere molteplici fastidi fisici (come nel Disturbo di Somatizzazione), o avere una grave malattia (come nell Ipocondria) e l ansia e la preoccupazione non si manifestano esclusivamente durante un Disturbo Post-traumatico da Stress. E. L ansia, la preoccupazione, o i sintomi fisici causano disagio clinicamente significativo o menomazione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti. F. L alterazione non è dovuta agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una droga di abuso o un farmaco) o di una condizione medica generale (per es. ipertiroidismo) e non si manifesta esclusivamente durante un Disturbo dell Umore, un Disturbo Psicotico o un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo.

23 A) La persona è stata esposta ad un evento traumatico in cui erano presenti entrambi i seguenti elementi: 1. La persona ha vissuto, ha assistito o si è confrontata con un evento o con eventi che hanno comportato la morte o una minaccia per la vita o una grave lesione o una minaccia all integrità fisica propria o di altri; 2. La risposta della persona comprende paura intensa, sentimenti di impotenza o di orrore. B) Durante o dopo l esperienza dell evento stressante, l individuo presenta 3 o più dei seguenti sintomi dissociativi: 1. Sensazione soggettiva di insensibilità, distacco o assenza di reattività emozionale; 2. Riduzione della consapevolezza dell ambiente circostante; 3. Derealizzazione; 4. Depersonalizzazione; 5. Amnesia dissociativa (cioè incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma). C) L evento traumatico viene persistentemente rivissuto in almeno uno dei seguenti modi: immagini, pensieri, sogni, illusioni, flashback persistenti o sensazioni di rivivere l esperienza oppure disagio all esposizione a ciò che ricorda l evento traumatico.

24 D) Marcato evitamento degli stimoli che evocano ricordi del trauma (per es. pensieri, sensazioni, conversazioni, attività, luoghi, persone). E) Sintomi marcati di ansia o di aumento arousal (per es. difficoltà a dormire, irritabilità, scarsa capacità di concentrazione, ipervigilanza, risposte di allarme esagerate, irrequietezza motoria). F) Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o menomazione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti oppure compromette la capacità dell individuo di eseguire compiti fondamentali come ottenere l assistenza necessaria o mobilitare le risorse personali riferendo ai familiari l esperienza traumatica. G) Il disturbo dura da un minimo di 2 giorni e al massimo 4 settimane e si manifesta entro 4 settimane dall evento traumatico. H) Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una droga d abuso o un farmaco) o di una condizione medica generale, non è meglio giustificato da un Disturbo Psicotico Breve e non rappresenta semplicemente l esacerbazione di un disturbo preesistente di Asse I o Asse II.

25 A) La persona è stata esposta ad un evento traumatico nel quale erano presenti entrambe le caratteristiche seguenti: 1. la persona ha vissuto, assistito o si è confrontata con un evento o con eventi che hanno implicato morte, o minaccia di morte, o gravi lesioni, od una minaccia all'integrità fisica propria o di altri; 2. la risposta della persona comprendeva paura intensa, sentimenti di impotenza, o di orrore. Nota Nei bambini ciò potrebbe essere espresso con comportamento disorganizzato o agitato. B) L'evento "traumatico" viene rivissuto persistentemente in almeno uno dei seguenti modi: 1. ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell'evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni. Nota Nei bambini piccoli si possono manifestare giochi ripetitivi in cui vengono espressi temi o aspetti inerenti il trauma; 2. sogni spiacevoli ricorrenti dell'evento. Nota Nei bambini possono essere presenti sogni spaventosi senza un contenuto riconoscibile; 3. Reazioni dissociative in cui il soggetto agisce o sente come se l'evento "traumatico" si stesse ripresentando (ciò include sensazioni di rivivere l'esperienza, illusioni, allucinazioni, ed episodi dissociativi di flashback, compresi quelli che si manifestano al risveglio o in stato di intossicazione). Nota Nei bambini piccoli possono manifestarsi rappresentazioni ripetitive specifiche del trauma; 4. disagio psicologico intenso all'esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell'evento "traumatico"; 5. reattività fisiologica o esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliamo a qualche aspetto dell'evento "traumatico".

26 C) Evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma, come indicato da almeno 1 dei seguenti elementi: 1. sforzi per evitare pensieri, sensazioni o conversazioni associati al "trauma"; 2. sforzi per evitare attività, luoghi o persone che evocano ricordi del trauma; D) Modificazioni peggiorative nella cognizione e nell umore con inizio o peggioramento dopo l evento traumatico 1. incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma; 2. riduzione marcata dell'interesse o della partecipazione ad attività significative; 3. Distorsioni cognitive persistenti circa le cause e le conseguenze dell evento traumatico che portano l individuo a sentirsi in colpa 4. sentimenti di distacco o di estraneità verso gli altri 5. Persistente affettività negativa (rabbia, paura, colpa, vergogna) 6. affettività ridotta (per es., incapacità di provare sentimenti di amore); 7. sentimenti di diminuzione delle prospettive future (per es., aspettarsi di non poter avere una carriera, un matrimonio o dei figli, o una normale durata della vita). D) Sintomi persistenti di aumento di arousal (non presenti prima del "trauma"), come indicato da almeno due dei seguenti criteri: 1. difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno 2. irritabilità o scoppi di collera 3. difficoltà di concentrazione 4. ipervigilanza 5. esagerate risposte di allarme

27 E) La durata del disturbo è superiore ad un mese. F) Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo (o scolastico) o di altre aree importanti. Specificare se: Acuto: se la durata dei sintomi è inferiore ai tre mesi. Cronico: se la durata dei sintomi è di tre mesi o più. Specificare se: Ad esordio ritardato: se l'esordio dei sintomi avviene almeno sei mesi dopo l'evento stressante.

28 Disturbo d Ansia Dovuto ad una Condizione Medica Generale (293.89). I sintomi ansiosi fondamentali presenti in questo Disturbo d Ansia sono direttamente attribuibili agli effetti fisiologici di una condizione medica generale (varie condizioni endocrine, cardiovascolari, respiratorie, metaboliche e neurologiche) come rivelato dall anamnesi, dall esame fisico o dai reperti di laboratorio. Disturbo d Ansia Indotto da sostanze (-). Questa categoria descrive casi in cui rilevanti sintomi ansiosi sono etiologicamente correlati agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (droga d abuso, un farmaco o una sostanza tossica) e al contesto in cui il sintomo si manifesta (durante intossicazione o astinenza). Disturbo d Ansia Non Altrimenti Specificato (300.00). Questa categoria è usata per quei casi di ansia rilevante o di evitamento fobico che non soddisfano i criteri per un altra diagnosi specifica.

29 Sesso femminile è universalmente considerato un fattore di rischio per lo sviluppo di un disturbo d ansia Il livello educativo più basso è riscontro costante nei disturbi d ansia ma difficile definirne se possa avere un valore predittivo o al contrario essere solo correlato al disturbo sensa chiaro legame causale

30 Figli di genitori con disturbo d ansia hanno un maggior rischio di sviluppare un disturbo dello stesso spettro Per alcuni disturbi sembra esservi una trasmissione omotipica (Fobie e disturbi di panico) Vi e con la depressione una parziale sovrapposizione nell ereditarietà della predisposizione Gli studi sui gemelli hanno dimostrato che i fattori genetici pesano solo per il 30-40% sul rischio successivo. Negli studi sui gemelli è emersa una area di sovrapposizione significativa nella predisposizione genetica tra Depressione e GAD

31 Modello tripartito di Gray: livelli elevati di affettività negativa, bassa affettività positiva e Hyperaurasal Studi sul fattore nevroticismo di Eyesenck mostrano una alta correlazione tra questo fattore e sia i disturbi d ansia che la depressione Inibizione comportamentale Kagan mostra correlazione di rischio più specifica per i disturbi d ansia

32

33 Farmacoterapia Psicoterapia del bambino Psicoeducazione del genitore

34 Aiuto nella comprensione del disturbo e dei suoi meccanismi psicologici Modificazione di atteggiamenti educativi di potenziale rinforzo al disturbo. Modellamento degli stili di vita del bambino

35 La terapia cognitivocomportamentale è quella con maggiore documentazione d efficacia Esistono numerosi trattamenti manualizzati (coping CAT program Kendall 1990) Efficacia dimostrata in numerosi studi controllati: CIRCA I 2/3 DEI BAMBINI SUPERIORI A 7 ANNI HANNO UN MIGLIORAMENTO (Walkup, 2008) La combinazione di psicoterapia e terapia farmacologica è più efficace di qualsiasi monoterapia con una risposta sul 80% del campione (Walkup, 2008)

36 Tutti i farmaci al momento sono off-label per i disturbi d ansia Sertralina, fluoxetina, fluvoxamina e paroxetina in bambini e adolescenti con disturbi d ansia (Wagner 2004; Walkup 2008) Al contrario che nella depressione anche la Venlaflaxina ha mostrato efficacia in questi disturbi (Rynn 2007) Negli studi controllati il farmaco risulta superiore con un effetto da moderato a grande ed un NNT di 3

37 Farmaco Dose terapeutica Efficacia dimostrata Sertralina 6-12 aa: aa: DAG-DAS-Sociale Fluoxetina 7-17 aa: 20 DAG-DAS-Sociale Fluvoxamina 6-12 aa: DAG-DAS-Sociale aa: Paroxetina 8-17aa: Disturbo d ansia sociale Venlafaxina kg: 37,5-112, kg: 37,5-150 >50 kg: 37,5-225 Disturbo d ansia sociale

38 Sintomi somatici blandi nella prima fase: mal di testa, stanchezza, secchezza Sintomi emotivocomportamentali di agitazione: irritabilità, insonnia, irrequietezza motoria Suicidalità: prime 8-12 settimane rischio aumentato pari al 1% contro0,2% placebo (Bridge 2007) INCREMENTO LENTO DEL DOSAGGIO E MONITORAGGIO FREQUENTE NEL PERIODO DI RISCHIO

39 Attenta rivalutazione clinica al fine di valutare accuratezza diagnostica e disturbi in comorbidità (ADHD e Depressione vanno trattati per primi) Nessuno studio controllato sulle benzodiazepine, efficaci sulla gestione di sintomi acuti ma sedative e potenzialmente disinibenti Uno studio di efficacia ha mostrato efficacia Imipramina ( mg) in Ansia sociale Come per la depressione si può passare ad altro SSRI o Venlafaxina Prendendo spunto dagli studi sugli adulti si può provare Buspirone

40 Trattamento solo in caso di intensità importante dei sintomi e interferenza delle strategie di evitamento Trattamento di elezione terapia Cognitivocomportamentale : esposizione graduale e desensibilizzazione allo stimolo fobico Non vi è indicazione alla terapia farmacologica a meno di comorbidità con altri disturbi d ansia

41 Trattamento psicoterapeutico con orientamento Cognitvo-comportamentale: recente adattamento agli adolescenti (pincus 2010) NON VI SONO STUDI CONTROLLATI SU ETA EVOLUTIVA L esperienza clinica mostra una risposta analoga a quella delle popolazioni adulti Serotoninergici utilizzando i livelli più alti del range terapeutico In caso di inefficacia nortriptillina e Imipramina possono essere utilizzati Benzodiazepine possono essere utili nel controllo dei sintomi acuti

42 Pochi sono gli studi su questo disturbo da cui però si evidenzia una maggiore resistenza al trattamento I dati disponibili indicano terapia cognitivocomportamentale basata su graduale esposizione come primo trattamento (Bergman 2013) Nell intervento vanno sempre coinvolti Genitori ed insegnanti Aggiunta di SSRI ha mostrato in qualche studio efficacia Sertralina 100 mg/die (Carlson 1999)

43 Interventi psicoeducativi: Mostrano importanza fondamentale in questo disturbo Intervento farmacologico Interventi di supporto Sociale: interventi di protezione Psicologico

44 Aiuto nella comprensione del disturbo Esplicazione dei meccanismi di reazione agli eventi traumatici e loro implicazioni psicologiche Spiegazione significato dei sintomi Destigmatizzazione Modulazione delle abitudini (ritmi sonno veglia, abitudini alimentari, attività sportiva)

45 Negli studi sugli adulti la psicoterapia cognitivocomportamentale e EMDR hanno mostrato un efficacia sia nel breve che medio termine (Bisson 2013) Nei Bambini e adolescenti gli studi sono minori ma hanno confermato l efficacia dei medesimi interventi prevalentemente in fase acuta (Gillies 2012) Studi di valutazione della superiorità di trattamenti combinati farmacoterapia e psicoterapia hanno dato risultati al momento poco significativi (Hetrick 2010)

46 Valutazione attenta del quadro di presentazione e comorbidità SSRI farmaci di prima scelta Trattare insonnia se presente Componente prominente di irritabilità, rabbia aggiungere uno stabilizzatore dell umore In caso di inefficacia Passaggio ad altro antidepressivo/venlafaxina Aggiunta di stabilizzatore dell umore

47

48 Stile genitoriale iperprotettivo Situazioni avverse: fattore piuttosto aspecifico per psicopatologia Life event: eventi di perdita e danno sembrano avere una maggiore specificità per i disturbi d ansia Asociazione tra separazione parentale e disturbo d ansia Lutti e fobie

49 TSCYC Trauma Simptom Checklist for Young Children ( J.Briere, 2005) Compilato dall adulto di riferimento (3-12a) TSCC Trauma Symptom Checklist for Children (J. Briere,1996) Compilato dal bambino (8-16a) CSBI Child Sexual Behavior Inventory (Friedrich,1998) Compilato dall adulto di riferimento (2-12 anni) PSI Parenting Stress Index ( R. R. Abidin, 1995) Compilato dall adulto di riferimento (1 mese-12a)

50 E un questionario standardizzato che valuta la presenza di sintomi relativi alla esperienza traumatica dell infanzia. Valuta le manifestazioni sintomatologiche post-traumatiche acute e croniche nei bambini tra i 3 e i 12 anni. E un test autosomministrato che viene compilato dal genitore che si prende cura del bambino. Il questionario fa riferimento al mese precedente la compilazione e rileva la frequenza di comportamenti osservati nel bambino. Ogni item (90 in totale) è valutato secondo una scala Likert da 1 (mai) a 4 (molto spesso). Il profilo si ottiene confrontando i punteggi relativi al bambino con i dati normativi derivati da ampi campioni di riferimento dello stesso sesso e della stessa età (3 fasce di età). Un apposito foglio di lavoro consente di valutare la diagnosi di DPTS secondo il DSM - IV.

51 Il questionario si avvale di 2 scale di validità: 1. Livello di sensibilità/responsività (RL): l adulto compilatore tende a negare o a minimizzare alcuni aspetti del comportamento del bambino. 2. Risposte atipiche (ATR): indica la tendenza dell adulto compilatore a sovrastimare i sintomi citati negli item.

52 Ansia (ANX): misura il livello di paura e preoccupazione osservate nel bambino. Depressione (DEP): indica le sensazioni, i pensieri, le azioni e i comportamenti associati a tristezza, mancanza di felicità osservate nel bambino. Rabbia/Aggressività (ANG): indica ostilità, irritabilità, aggressività ed in alcuni casi disturbo della condotta. Post traumatic Stress Intrusion (PTS-I): misura l intrusività dei ricordi traumatici. Post-traumatic Stress Avoidance (PTS-AV): misura la presenza di strategie cognitive e emotive per eludere i ricordi traumatici. Post traumatic stress Arousal (PTS-AR): valuta l ipereccitabilità del bambino. Post traumatic stress Total (PTS-TOT): permette una valutazione globale dello stress provato dal bambino. Dissociation (DIS): indica la presenza di distacco, tendenza al fantasticare o alla disattenzione del bambino. Sexual Concern (SC): misura il malessere e le preoccupazioni riguardanti il sesso presenti nel bambino e preoccupazioni atipiche rispetto all età.

53

54 Scala ANX (Tscore 84): Il punteggio indica la presenza di paure e preoccupazioni date da specifici traumi o di iperattività associati al DPTS. Scala PTS-I (Tscore 93): Presenti pensieri e comportamenti collegati alla memoria intrusiva del trauma (incubi notturni, reazioni di paura a stimoli ambientali, pianto immotivato, urla o rabbia senza motivo). Scala PTS-AV (Tscore 109): Il bambino utilizza strategie cognitive, emotive e comportamentali di elusione del trauma (tende ad evitare persone, luoghi o situazioni, presenza di chiusura e apatia sociale). Scala PTS-TOT (Tscore 84): E una scala di sintesi, fornisce meno informazioni delle scale PTS individuali ma può essere utilizzata per una valutazione complessiva dei sintomi post-traumatici. Scala SC (Tscore 109): Il punteggio elevato indica la presenza di pensieri o sensazioni sessuali che, sebbene non sintomatici, sono atipici per l età.

55 Il profilo TSCYC è valido: la madre non ha né esagerato né ha sottovalutato i sintomi della figlia. Si è rilevata un importante sintomatologia nelle Scale PTS-I, PTS-AV, PTS-TOT, SC e nella Scala ANX. Inoltre il punteggio nella Scala DIS è ai limiti (T=67). Questo profilo segnala alti livelli di stress e di ansia compatibili con un Disturbo post-traumatico.

56

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing.

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Episodio Depressivo Maggiore. Cinque o più dei seguenti sintomi sono presenti da almeno due settimane comportando un cambiamento rispetto al precedente

Dettagli

Università Degli Studi Di Sassari

Università Degli Studi Di Sassari Università Degli Studi Di Sassari CLINICA PSICHIATRICA Dir. Prof. GianCarlo Nivoli I DISTURBI D ATTACCO DI PANICO Prof.ssa Lorettu Epidemiologia. Il disturbo di panico è comune: ha una prevalenza compresa

Dettagli

Tecniche di intervento per l elaborazione dei traumi psicologici: E.M.D.R.

Tecniche di intervento per l elaborazione dei traumi psicologici: E.M.D.R. Tecniche di intervento per l elaborazione dei. Eye Movement Desensitazion and Reprocessing Dr.ssa Laura Testa Trauma Psicologico La parola trauma deriva dal greco trayma e significa ferita, lacerazione,

Dettagli

L'ANSIA, UN EMOZIONE UNIVERSALE.

L'ANSIA, UN EMOZIONE UNIVERSALE. L'ANSIA, UN EMOZIONE UNIVERSALE. ELEMENTO FONDANTE DELLO SVILUPPO E DELLA MATURAZIONE DELLA PERSONALITA DEI NOSTRI FIGLI, PUO MANIFESTARSI NEGLI ATTACCHI DI PANICO COME UNA FIAMMATA IMPROVVISA CHE TRAVOLGE

Dettagli

Dott.ssa M.Versino 1

Dott.ssa M.Versino 1 Dott.ssa M.Versino 1 Stress lo stress è inteso come risposta aspecifica dell organismo a tutto ciò che lo costringe ad uno sforzo di adattamento lo stress è la risposta a una o più stimolazioni fisiche

Dettagli

Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza

Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza CORPOrat(t)ivaMENTE. Confronti e prospettive sulle pratiche di lavoro integrato in età evolutiva IL CASO CLINICO CHE NON TI ASPETTI Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza A. è giunto

Dettagli

Definizione di ansia. Formula cognitiva dell ansia

Definizione di ansia. Formula cognitiva dell ansia Definizione di ansia L apprensione innescata da una minaccia a qualche valore che l individuo ritiene essenziale alla sua esistenza come individuo. La minaccia può essere alla vita fisica (minaccia di

Dettagli

M. Lang - Una persona nervosa 13/11/2011. Una persona nervosa

M. Lang - Una persona nervosa 13/11/2011. Una persona nervosa Una persona nervosa 1 Caso: Una persona nervosa modificato da DSM-IV-TR CASI CLINICI, p. 235 Un tappezziere coniugato di 27 anni lamenta vertigini, tremore alle mani, palpitazioni e ronzii alle orecchie

Dettagli

Ansia/Paura. Possibilità di affrontare con successo lo stimolo che lo ha indotto

Ansia/Paura. Possibilità di affrontare con successo lo stimolo che lo ha indotto Ansia patologica Ansia/Paura Stato emotivo generale e radicato nella natura umana che implica l attivazione delle risorse individuali contro uno stimolo Possibilità di affrontare con successo lo stimolo

Dettagli

Università Degli Studi Di Sassari CLINICA PSICHIATRICA. Dir. Prof. GianCarlo Nivoli DISTURBO COMPULSIVO. Prof.ssa Lorettu

Università Degli Studi Di Sassari CLINICA PSICHIATRICA. Dir. Prof. GianCarlo Nivoli DISTURBO COMPULSIVO. Prof.ssa Lorettu Università Degli Studi Di Sassari CLINICA PSICHIATRICA Dir. Prof. GianCarlo Nivoli DISTURBO OSSESSIVO- COMPULSIVO Prof.ssa Lorettu DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO Caratteristica essenziale di questo disturbo

Dettagli

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.

Dettagli

di conoscenza transitoria: diagnosi e terapia

di conoscenza transitoria: diagnosi e terapia Le cause psichiatriche di perdita di conoscenza transitoria: diagnosi e terapia Alessandra Alciati U.O. Psichiatria I Ospedale Universitario L.Sacco, Milano L IPOTESI PSICHIATRICA DELLA Subentra quando

Dettagli

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016 Psicopatologia dell anziano 02 marzo 2016 Invecchiamento e Psicopatogia Salute mentale dell anziano: nuovo campo della psicopatologia. Affinamento dei criteri di diagnosi, costruzione e validazione di

Dettagli

ADIS-R Sezione attacchi di panico* (Anxiety Disorders Interview Schedule-R)

ADIS-R Sezione attacchi di panico* (Anxiety Disorders Interview Schedule-R) ADIS-R Sezione attacchi di panico* (Anxiety Disorders Interview Schedule-R) Adattamento italiano di Mario Di Pietro PARTE I VALUTAZIONE GENERALE E DIAGNOSI DIFFERENZIALE 1. Le è accaduto di provare un

Dettagli

L avversario invisibile

L avversario invisibile L avversario invisibile Riconoscere i segni della depressione www.zentiva.it www.teamsalute.it Cap.1 IL PERICOLO NELL OMBRA Quei passi alle mie spalle quelle ombre davanti a me il mio avversario la depressione

Dettagli

I DISTURBI D ANSIA. Franco Nardocci San Marino 17 febbraio 2005

I DISTURBI D ANSIA. Franco Nardocci San Marino 17 febbraio 2005 I DISTURBI D ANSIA Franco Nardocci San Marino 17 febbraio 2005 L ansia L ansia può considerarsi un esperienza normale del genere umano e come tale anche nel bambino e nell adolescente. L ansia quale esperienza

Dettagli

M.K. Shear, E. Frank, A. Fagiolini, V.J. Grochocinsky, G.B. Cassano SCI-SAS. Structured Clinical Interview for Separation Anxiety Symptoms

M.K. Shear, E. Frank, A. Fagiolini, V.J. Grochocinsky, G.B. Cassano SCI-SAS. Structured Clinical Interview for Separation Anxiety Symptoms M.K. Shear, E. Frank, A. Fagiolini, V.J. Grochocinsky, G.B. Cassano SCI-SAS Structured Clinical Interview for Separation Anxiety Symptoms Expanded Separation Anxiety Interview Ansia di separazione in età

Dettagli

IL DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO E LE FOBIE: CHE COSA SONO E COME SI MANIFESTANO

IL DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO E LE FOBIE: CHE COSA SONO E COME SI MANIFESTANO Il disturbo da attacchi di panico è una patologia tra le più frequenti dal punto di vista clinico, soprattutto tra coloro che soffrono già di un altro disturbo d ansia, come il disturbo d ansia generalizzato

Dettagli

Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare. Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it

Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare. Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it Epidemiologia Disturbi dell Umore Prevalenza Maschi/ femmine Età di esordio Depressione

Dettagli

DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività

DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività Regolazione deficitaria in tre aree Attenzione Inibizione della risposta Livello di attività

Dettagli

Indice. n IntroduzIone...5. n LA.dIGeStIone...7. n IL.SeCondo.CerVeLLo...11

Indice. n IntroduzIone...5. n LA.dIGeStIone...7. n IL.SeCondo.CerVeLLo...11 3 Indice n IntroduzIone...5 n LA.dIGeStIone...7 n IL.SeCondo.CerVeLLo...11 n L APPArAto.dIGerente...15 Stomaco... 18 Intestino... 23 Ghiandole salivari... 29 Fegato... 30 Cistifellea... 32 n Le.CoMPLICAnze.deLLA.dIGeStIone...

Dettagli

DISTURBI D ANSIA. Comprendono dodici disturbi caratterizzati dall ansia o dall evitamento fobico come sintomi dominanti.

DISTURBI D ANSIA. Comprendono dodici disturbi caratterizzati dall ansia o dall evitamento fobico come sintomi dominanti. DISTURBI D ANSIA Comprendono dodici disturbi caratterizzati dall ansia o dall evitamento fobico come sintomi dominanti. - Fobia Specifica - Fobia sociale - Disturbo d Ansia Generalizzato - Disturbo Ossessivo-Compulsivo

Dettagli

EFFETTI A LUNGO TERMINE DELLO STRESS LAVORATIVO : IL BURN OUT

EFFETTI A LUNGO TERMINE DELLO STRESS LAVORATIVO : IL BURN OUT EFFETTI A LUNGO TERMINE DELLO STRESS LAVORATIVO : IL BURN OUT E BUONA NORMA NON SOTTOVALUTARE NESSUN CASO PERCHÉ: In una percentuale significativa di essi si potrebbe andare incontro a patologie ad insorgenza

Dettagli

Le Dipendenze Patologiche. Dott. Vincenzo Balestra

Le Dipendenze Patologiche. Dott. Vincenzo Balestra Le Dipendenze Patologiche Dott. Vincenzo Balestra C è dipendenza e dipendenza L essere umano, per sua natura, è dipendente Esiste, pertanto, una dipendenza che è naturale, fisiologica Quando la dipendenza

Dettagli

VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO SOCIALE 3_ questionari. Rilevazione dei problemi di disregolazione emotiva

VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO SOCIALE 3_ questionari. Rilevazione dei problemi di disregolazione emotiva VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO SOCIALE 3_ questionari. Rilevazione dei problemi di disregolazione emotiva Problemi internalizzanti Tratti salienti: 1. Sintomi di ipercontrollo 2. Sviluppo e manifestazione

Dettagli

Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI

Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI Le difficoltà emotivo-relazionali in ambito evolutivo Tutti quei segnali di disagio e di sofferenza, che coinvolgono la dimensione emotiva e

Dettagli

I disturbi d ansia nel bambino. La fobia sociale ed il mutismo selettivo dott.ssa Federica Trivelli

I disturbi d ansia nel bambino. La fobia sociale ed il mutismo selettivo dott.ssa Federica Trivelli I disturbi d ansia nel bambino La fobia sociale ed il mutismo selettivo dott.ssa Federica Trivelli Fobia Sociale Disturbo internalizzante Paura marcata, persistente e irrazionale relativa a situazioni

Dettagli

LA DEPRESSIONE NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI

LA DEPRESSIONE NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI Che cos è la depressione? LA DEPRESSIONE NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI La depressione è un disturbo caratterizzato da un persistente stato di tristezza che può durare mesi o addirittura anni. Può manifestarsi

Dettagli

LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI:

LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO NELLA SCUOLA DELL INFANZIA 5 dicembre 2012 Federica Vandelli, Fabiana Zani STRUTTURA DELL

Dettagli

Effetti a breve e a lungo termine delle varie forme di maltrattamento e abuso sulla salute fisica e mentale dei bambini

Effetti a breve e a lungo termine delle varie forme di maltrattamento e abuso sulla salute fisica e mentale dei bambini Effetti a breve e a lungo termine delle varie forme di maltrattamento e abuso sulla salute fisica e mentale dei bambini Caserta, 10 Gennaio 2014 Psicologa/Psicoterapeuta Consultorio Istituto Toniolo Napoli

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

dell organismo a richieste esterno Dott. Giuseppe Marmo Ordine degli Psicologi di Basilicata

dell organismo a richieste esterno Dott. Giuseppe Marmo Ordine degli Psicologi di Basilicata SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO Risposta generale aspecifica dell organismo a richieste provenienti dall ambiente esterno Ordine degli Psicologi di Basilicata Ad un stimolo stressogeno si risponde con:

Dettagli

Disturbi d ansia. Questo foglio descrive I disturbi d ansia e come cercare aiuto.

Disturbi d ansia. Questo foglio descrive I disturbi d ansia e come cercare aiuto. Disturbi d ansia Questo foglio descrive I disturbi d ansia e come cercare aiuto. Molte persone che soffrono di depressione, hanno anche problemi di ansia. Esempi comuni di problemi d ansia comprendono

Dettagli

La Terapia Farmacologica. giovedì 26 novembre 15

La Terapia Farmacologica. giovedì 26 novembre 15 La Terapia Farmacologica Introduzione - Non esistono farmaci specifici per la cura dell autismo: non esistono cioé farmaci attivi sul disturbo dello sviluppo in sé; - L approccio farmacologico ha valenza

Dettagli

Gruppo eterogeneo di disordini caratterizzati da una molteplicità di sintomi che si manifestano attraverso un comportamento alimentare disturbato

Gruppo eterogeneo di disordini caratterizzati da una molteplicità di sintomi che si manifestano attraverso un comportamento alimentare disturbato Insieme delle condizioni cliniche che manifestano un disagio espresso attraverso un rapporto alterato con il cibo e con il proprio corpo tali da compromettere la qualità della vita e le relazioni sociali

Dettagli

DISTURBI D ANSIA D.A.P.

DISTURBI D ANSIA D.A.P. DISTURBI D ANSIA D.A.P. Incontri Uni-ATENeO dr.ssa Anna Galeotti 22 novembre 2012 Che ansia quest ansia! L ansia è un'emozione di base. E uno stato di attivazione dell organismo in presenza di una situazione

Dettagli

Aspetti psicologici della vulvodinia. Dott.ssa Chiara Micheletti Consulente per la psicoterapia H San Raffaele - Resnati Milano. obiettivi Quando deve intervenire lo psicoterapeuta. Cosa deve fare. Cosa

Dettagli

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Menomazione dell integrità da esiti psichici di lesioni cerebrali Pubblicata dai medici dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione

Dettagli

Tristezza delle lacrime del latte Depressione post parto Psicosi post parto. 50 84 % frequenza. 10-20 % frequenza. 3-5 % frequenza

Tristezza delle lacrime del latte Depressione post parto Psicosi post parto. 50 84 % frequenza. 10-20 % frequenza. 3-5 % frequenza Tristezza delle lacrime del latte Depressione post parto Psicosi post parto 50 84 % frequenza 10-20 % frequenza 3-5 % frequenza Ogni anno oltre 100.000 italiane soffrono di depressione durante la gravidanza

Dettagli

I criteri del DSM-IV

I criteri del DSM-IV La diagnosi ADHD in età evolutiva I criteri del DSM-IV Dott.ssa Galati Monia Azienda Ospedaliera G. Salvini Servizio Territoriale N.P.I. Garbagnate Milanese Un Po Di Storia. Nel 1925 alcuni autori individuano

Dettagli

IL DOLORE ONCOLOGICO VALUTAZIONE

IL DOLORE ONCOLOGICO VALUTAZIONE IL DOLORE ONCOLOGICO CARATTERISTICHE E VALUTAZIONE 1 LE CURE CONTINUATIVE Il dolore del paziente oncologico varia nel tempo, anche rapidamente, in relazione all evoluzione della malattia Necessità di frequente

Dettagli

INDICE. PARTE PRIMA Premesse metodologiche

INDICE. PARTE PRIMA Premesse metodologiche INDICE PARTE PRIMA Premesse metodologiche IL PROFILO GIURIDICO E MEDICOLEGALE DEL DANNO BIOLOGICO DI NATURA PSICHICA PROIETTATO NEL CONTESTO DEL DSM-5 E DEL PDM... 3 LE PECULIARITÀ EZIOPATOGENETICHE DEL

Dettagli

Dai comportamenti aggressivi al bullismo

Dai comportamenti aggressivi al bullismo Dai comportamenti aggressivi al bullismo Ricercatore e Docente di Psicopatologia Clinica Università degli Studi di Udine I LIVELLI DEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO Livello 1. irritabile Livello 2. indisciplinato

Dettagli

La Depressione nell infanzia di S. Di Salvo, M. Marino e A. Martinetto

La Depressione nell infanzia di S. Di Salvo, M. Marino e A. Martinetto Associazione per la Ricerca sulla Depressione C.so G. Marconi 2 10125 Torino Tel. 011-6699584 Sito: www.depressione-ansia.it La Depressione nell infanzia di S. Di Salvo, M. Marino e A. Martinetto I sintomi

Dettagli

Dispensa La Violenza assistita. Associazione Le Onde Onlus Dott.ssa Immordino Anna

Dispensa La Violenza assistita. Associazione Le Onde Onlus Dott.ssa Immordino Anna Dispensa La Violenza assistita Associazione Le Onde Onlus Dott.ssa Immordino Anna DEFINIZIONI DI VIOLENZA ASSISTITA L esposizione dei bambini alla violenza tra i genitori avviene quando i bambini vedono

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciano a SCUOLA STRESS LAVORO-CORRELATO

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciano a SCUOLA STRESS LAVORO-CORRELATO LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciano a SCUOLA STRESS LAVORO-CORRELATO COSA E LO STRESS Lo stress è una risposta naturale dell organismo che permette di affrontare situazioni percepite come problematiche

Dettagli

MODULO 01. DIMENSIONI, SINTOMI ANSIA E DEPRESSIONE DEPRESSIONE SOTTOSOGLIA Donatella Alesso Alfonsino Garrone

MODULO 01. DIMENSIONI, SINTOMI ANSIA E DEPRESSIONE DEPRESSIONE SOTTOSOGLIA Donatella Alesso Alfonsino Garrone MODULO 01 DIMENSIONI, SINTOMI ANSIA E DEPRESSIONE DEPRESSIONE SOTTOSOGLIA Donatella Alesso Alfonsino Garrone STATO DEPRESSIVO: dimensione e sintomi 2 Su 10 pazienti che si presentano nello studio di un

Dettagli

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie

Dettagli

gabriele.giacomelli@asf.toscana.it simone.bacherini@asf.toscana.it IL CONFINE tra di!coltà e malattia Programma

gabriele.giacomelli@asf.toscana.it simone.bacherini@asf.toscana.it IL CONFINE tra di!coltà e malattia Programma gabriele.giacomelli@asf.toscana.it simone.bacherini@asf.toscana.it IL CONFINE tra di!coltà e malattia Programma Obiettivi e punti di vista e presentazioni Ansia Pensiero irrazionale e psicosi Impulsività

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

attacchi di panico, agorafobia, fobia sociale, comportamento

attacchi di panico, agorafobia, fobia sociale, comportamento L ansia, è ciò che permette all uomo di sopravvivere: parleremo in questo caso di ansia reale che viene utilizzata per segnalare un pericolo interno (proveniente dal mondo inconscio), o esterno (proveniente

Dettagli

Disturbi dell Alimentazione

Disturbi dell Alimentazione Disturbi dell Alimentazione Annamaria Petito Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Foggia Disturbi dell Alimentazione Sono caratterizzati da macroscopiche alterazioni del comportamento

Dettagli

DDAI. DDAI:diagnosi differenziale e associata DDAI DDAI DDAI DDAI

DDAI. DDAI:diagnosi differenziale e associata DDAI DDAI DDAI DDAI :diagnosi differenziale e associata Renata Rizzo Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Pediatria, Università di Catania è una sindrome neurocomportamentale. I sintomi principali sono classificati

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Stop alla Paura! Programma di riduzione dell ansia per ragazzi con disturbo dello spettro autistico. Associazione Un Futuro per l Autismo

Stop alla Paura! Programma di riduzione dell ansia per ragazzi con disturbo dello spettro autistico. Associazione Un Futuro per l Autismo Stop alla Paura! Programma di riduzione dell ansia per ragazzi con disturbo dello spettro autistico Dott.ssa Maria Cristina Amato Dott.ssa Giovanna Azzara Dott.ssa Giorgia Curcuruto Associazione Un Futuro

Dettagli

Rapporto ansia-depressione (R utter et al. 2006)

Rapporto ansia-depressione (R utter et al. 2006) Rapporto ansia-depressione (R utter et al. 2006) Disturbi d Ansia in età prescolare Disturbi d Ansia in età di latenza Depressione in adolescenza Depressione in età di latenza ANSIA DEPRESSIONE Disturbi

Dettagli

APPLICAZIONE DI UN TRATTAMENTO METACOGNITIVO DI GRUPPO PER BAMBINI AFFETTI DA DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE CON

APPLICAZIONE DI UN TRATTAMENTO METACOGNITIVO DI GRUPPO PER BAMBINI AFFETTI DA DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE CON APPLICAZIONE DI UN TRATTAMENTO METACOGNITIVO DI GRUPPO PER BAMBINI AFFETTI DA DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE CON IPERATTIVITÀ E DI UN PERCORSO DI PARENT TRAINING RIVOLTO AI GENITORI Laura Vanzin,

Dettagli

DATI ANAGRAFICI ANAMNESI. Tabaccologia 4/2010. NOME... COGNOME...data di nascita... LUOGO DI NASCITA...Residente in via... n...

DATI ANAGRAFICI ANAMNESI. Tabaccologia 4/2010. NOME... COGNOME...data di nascita... LUOGO DI NASCITA...Residente in via... n... Tabaccologia 4/2 STP for smoking cessation CARTELLA CLINICA DATI ANAGRAFICI NOME... COGNOME...data di nascita... LUOGO DI NASCITA...Residente in via... n... Città... Tel.... Nome del medico di base...

Dettagli

4.1. La migliore relazione affettiva con la figura di riferimento principale

4.1. La migliore relazione affettiva con la figura di riferimento principale 4.1. La migliore relazione affettiva con la figura di riferimento principale Nella seguente tabella sono riassunte le frequenze dei dati sensibili ottenute dallo spoglio dei dati raccolti nella parte preliminare

Dettagli

Affettività. disponibilità individuale a rispondere con modificazioni soggettive affettivo-emotive a eventi sia esterni che interni

Affettività. disponibilità individuale a rispondere con modificazioni soggettive affettivo-emotive a eventi sia esterni che interni Affettività disponibilità individuale a rispondere con modificazioni soggettive affettivo-emotive a eventi sia esterni che interni Semeiotica psichiatrica - 6 TIZIANA SCIARMA Affettività conscia inconscia

Dettagli

TEMPI, LUOGHI, PERSONE E FARMACI NELLA CURA DEI CASI CON DOPPIA DIAGNOSI. GIUSEPPE ZANDA www.psichiatragiuseppezanda.com

TEMPI, LUOGHI, PERSONE E FARMACI NELLA CURA DEI CASI CON DOPPIA DIAGNOSI. GIUSEPPE ZANDA www.psichiatragiuseppezanda.com TEMPI, LUOGHI, PERSONE E FARMACI NELLA CURA DEI CASI CON DOPPIA DIAGNOSI GIUSEPPE ZANDA www.psichiatragiuseppezanda.com Lucca, 7 settembre 2013 Definizione Problemi correlati Modelli di trattamento Principi

Dettagli

Dott.ssa G. Barbero. Dott.ssa M.Colombo

Dott.ssa G. Barbero. Dott.ssa M.Colombo Dott.ssa G. Barbero Dott.ssa M.Colombo DSM I : 1952 DSM II : 1968 DSM III : 1980 DSM III- R : 1987 DSM IV : 1994 DSM IV TR : 2000 DSM V Versione inglese: maggio 2013 www.dsm5.org versione italiana prevista

Dettagli

INDICATORI DI ABUSO SESSUALE E MALTRATTAMENTO. Rose Galante, Centro di Terapia Relazionale 095.221178 www.psicoterapiactr.it

INDICATORI DI ABUSO SESSUALE E MALTRATTAMENTO. Rose Galante, Centro di Terapia Relazionale 095.221178 www.psicoterapiactr.it Indicatori fisici Lividi, ustioni, lacerazioni, fratture Ritardo o arresto della crescita Lesioni traumatiche dell apparato genitale ed anale Denutrizione Aspetto gravemente sofferente Abbigliamento inadeguato

Dettagli

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.

Dettagli

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCONTRO GENITORI CHIUSA PESIO Aprile 2015 Dott. ALESSANDRO MARANGI CORRELAZIONE (provvisoria) TRA MINORAZIONE e HANDICAP Legge 104/1992: è persona handicappata colui che presenta

Dettagli

Quando un sintomo non è solo fisico

Quando un sintomo non è solo fisico SEMINARIO Quando un sintomo non è solo fisico Luciana Biancalani & Alessandra Melosi 16 Convegno Pediatrico Firenze 11-12 novembre 2011 Disturbi non solo fisici problemi psicologici conseguenti a disturbi

Dettagli

1 novembre 2004 - a cura di Antonio d'amore, Psicologo e Psicoterapeuta

1 novembre 2004 - a cura di Antonio d'amore, Psicologo e Psicoterapeuta 1 novembre 2004 - a cura di Antonio d'amore, Psicologo e Psicoterapeuta E esperienza comune trovarsi di fronte ad un pericolo o in situazioni, come per esempio fare un esame o un colloquio di lavoro, e

Dettagli

I DISTURBI COMPORTAMENTALI

I DISTURBI COMPORTAMENTALI IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE

Dettagli

SEMINARIO CONOSCERE E AFFRONTARE IL PANICO E GLI STATI D ANSIA

SEMINARIO CONOSCERE E AFFRONTARE IL PANICO E GLI STATI D ANSIA SEMINARIO CONOSCERE E AFFRONTARE IL PANICO E GLI STATI D ANSIA Che cos è l ansia? L ansia è uno stato di attivazione fisiologica e cognitiva in previsione di un pericolo futuro. E un termine che deriva

Dettagli

Studio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa

Studio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa Studio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa Dal 1998 al 2005 Attivecomeprima ha realizzato, in tempi diversi, due studi per valutare con metodi quantitativi

Dettagli

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. Informazioni per i giovani. www.droganograzie.it

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. Informazioni per i giovani. www.droganograzie.it DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA? y s a t ecs Informazioni per i giovani www.droganograzie.it ECSTASY Anno 2009 A cura di: Dipartimento Politiche Antidroga - Presidenza del Consiglio dei Ministri Tratto

Dettagli

Approccio Clinico ai Disturbi del Comportamento Alimentare

Approccio Clinico ai Disturbi del Comportamento Alimentare Approccio Clinico ai Disturbi del Comportamento Alimentare Disturbi del Comportamento Alimentare DCA Anoressia Nervosa Bulimia Nervosa Binge Eating Disorder DCA Non Altrimenti Specificati Anoressia Nervosa

Dettagli

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali

Dettagli

! Alterazione nella regolazione degli affetti che presentano caratteristiche stereotipate e rigide, senza essere motivate.

! Alterazione nella regolazione degli affetti che presentano caratteristiche stereotipate e rigide, senza essere motivate. Disturbi dell Umore Definizione! Alterazione nella regolazione degli affetti che presentano caratteristiche stereotipate e rigide, senza essere motivate.! Alterazione dell umore, come caratteristica principale,

Dettagli

Educazione Emotiva. Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE

Educazione Emotiva. Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE Educazione Emotiva Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE REBT = Rational Emotive Behavior Therapy Ideata da

Dettagli

Docente: Paolo Barelli. Disturbi d ansia

Docente: Paolo Barelli. Disturbi d ansia Docente: Paolo Barelli Disturbi d ansia Funzioni Della Vita Psichica (Rappresentazione Del Modo Di Essere Della Persona) Controllo e soddisfazione istinti Controllo attività motoria Intelligenza Ansia

Dettagli

Disturbi d ansia. Vanessa De Leonardis

Disturbi d ansia. Vanessa De Leonardis Disturbi d ansia Vanessa De Leonardis L ANSIA è una reazione istintiva di difesa, un allarme proprio dell istinto di conservazione, che anticipa un potenziale pericolo. STIMOLI ESTERNI processi COGNITIVI

Dettagli

TERAPIA DI COPPIA. Rita Gagliardi. 27 aprile 2013

TERAPIA DI COPPIA. Rita Gagliardi. 27 aprile 2013 TERAPIA DI COPPIA Rita Gagliardi 27 aprile 2013 TERAPIA DI COPPIA Nella relazione terapeutica con una coppia ci si deve occupare in contemporanea sia delle rappresentazioni interne di ciascun partner della

Dettagli

REGINA CETTOLIN INFERMIERA COMITATO OSPEDALE SENZA DOLORE U.O.S TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE U.O. ANESTESIA RIANIMAZIONE

REGINA CETTOLIN INFERMIERA COMITATO OSPEDALE SENZA DOLORE U.O.S TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE U.O. ANESTESIA RIANIMAZIONE REGINA CETTOLIN INFERMIERA COMITATO OSPEDALE SENZA DOLORE U.O.S TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE U.O. ANESTESIA RIANIMAZIONE OSPEDALE CIVILE DI CONEGLIANO AZIENDA U.L.S.S N.7 REGIONE DEL VENETO IL DOLORE

Dettagli

Staff. Services Academics & Research Progetto Aita. Director: Prof. Domenico Mazzone Medical Doctors, trainer doctors, Phd, psychologist,

Staff. Services Academics & Research Progetto Aita. Director: Prof. Domenico Mazzone Medical Doctors, trainer doctors, Phd, psychologist, Home Staff Services Academics & Research Progetto Aita Director: Prof. Domenico Mazzone Medical Doctors, trainer doctors, Phd, psychologist, ANSIA deriva dal latino ANXĬUS" (inquieto, affannato, penoso)

Dettagli

Data di pubblicazione. ottobre 2011. Data di aggiornamento. ottobre 2015

Data di pubblicazione. ottobre 2011. Data di aggiornamento. ottobre 2015 Data di pubblicazione ottobre 2011 Data di aggiornamento ottobre 2015 LINEA GUIDA Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti Critiche infondate Critiche pertinenti

Dettagli

Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5.

Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. I disturbi pervasivi dello sviluppo si caratterizzano per la presenza di disabilità almeno

Dettagli

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione

Dettagli

ALLEGAT0 CODICI ICD IX CM AGGIORNAMENTO 2007 Disturbi psichici

ALLEGAT0 CODICI ICD IX CM AGGIORNAMENTO 2007 Disturbi psichici ALLEGAT0 CODICI ICD IX CM AGGIORNAMENTO 2007 Disturbi psichici Disturbi psichici (nuovi 2) Codice Descrizione codice 291.82 Disturbi del sonno indotti da alcool 292.85 Disturbi del sonno indotti da droghe

Dettagli

Disturbo d ansia generalizzato

Disturbo d ansia generalizzato Dal sito : Terzocentro di psicoterapia Cognitiva (Roma) http://www.terzocentro.it Disturbo d ansia generalizzato Che cos è il disturbo d'ansia generalizzato Il disturbo d ansia generalizzato è un disturbo

Dettagli

WORKSHOP TRATTAMENTO IN ETA EVOLUTIVA : UN' INTEGRAZIONE TRA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE ED EMDR. ROMA, 21-22 ottobre 2016

WORKSHOP TRATTAMENTO IN ETA EVOLUTIVA : UN' INTEGRAZIONE TRA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE ED EMDR. ROMA, 21-22 ottobre 2016 Scuola di Psicoterapia Cognitiva s.r.l Scuole di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale Direttore: Prof. Francesco Mancini WORKSHOP Associazione di Psicologia Cognitiva TRATTAMENTO

Dettagli

Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile?

Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile? Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile? Studio condotto presso i 5 Istituti di cura per anziani della Città di Lugano. Giornata RAI 2011 Lugano 27

Dettagli

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?

Dettagli

TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE. Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta

TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE. Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta SOPRAGGIUNGE LA MALATTIA ROTTURA DELL EQUILIBRIO La scoperta della malattia comporta uno scompenso omeostatico nei diversi

Dettagli

Minnesota Multiphasic Personality Inventory. MMPI: un test per valutare le principali caratteristiche della personalità.

Minnesota Multiphasic Personality Inventory. MMPI: un test per valutare le principali caratteristiche della personalità. Minnesota Multiphasic Personality Inventory MMPI: un test per valutare le principali caratteristiche della personalità. APPLICABILITA CONDIZIONI MMPI MMPI-2 Età >16 anni >18 QI >80 >70 Scolarizzazione

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:

Dettagli

GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO

GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO Quello che un datore di lavoro deve sapere per effettuare una corretta valutazione dello stress lavoro correlato STRESS LAVORO CORRELATO: di cosa si

Dettagli

Anxiety Sensitivity Index (ASI) Reiss et al., 1986; Peterson e Reiss 1993

Anxiety Sensitivity Index (ASI) Reiss et al., 1986; Peterson e Reiss 1993 Anxiety Sensitivity Index (ASI) Reiss et al., 1986; Peterson e Reiss 1993 Nel 1985 Reiss e collaboratori reinterpretarono la paura della paura come dovuta ad una sensibilità specifica all ansia. Valuta

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

Le nuove sfide dell educazione. Dott.ssa Sara Nappi Psicologa Psicoterapeuta 16 Aprile 2013

Le nuove sfide dell educazione. Dott.ssa Sara Nappi Psicologa Psicoterapeuta 16 Aprile 2013 Le nuove sfide dell educazione Dott.ssa Sara Nappi Psicologa Psicoterapeuta 16 Aprile 2013 Vivere le emozioni difficili La sofferenza nell età evolutiva Educare bambini e adolescenti al dolore emotivo

Dettagli

DIARIO BORDO ISTITUTO COMPRENSIVO 2 LODI - PER LE ANNOTAZIONI DEGLI INSEGNANTI

DIARIO BORDO ISTITUTO COMPRENSIVO 2 LODI - PER LE ANNOTAZIONI DEGLI INSEGNANTI DIARIO DI BORDO PER LE ANNOTAZIONI DEGLI INSEGNANTI ISTITUTO COMPRENSIVO 2 LODI - MALTRATTAMENTO FISICO FUNZIONE E FINALITA La funzione del documento è di supportare gli insegnanti nell osservazione di

Dettagli

I Disturbi d ansia in età evolutiva. Dott.ssa Manuela Pintor Clinica di Neuropsichiatria Infantile Azienda Mista Ospedaliero Università di Cagliari

I Disturbi d ansia in età evolutiva. Dott.ssa Manuela Pintor Clinica di Neuropsichiatria Infantile Azienda Mista Ospedaliero Università di Cagliari I Disturbi d ansia in età evolutiva Dott.ssa Manuela Pintor Clinica di Neuropsichiatria Infantile Azienda Mista Ospedaliero Università di Cagliari Disturbi d ansia in età evolutiva 10% dei bambini e adolescenti

Dettagli

NEUROPSICOLOGIA DEL DEFICIT

NEUROPSICOLOGIA DEL DEFICIT Cagliari Iglesias - Olbia NEUROPSICOLOGIA DEL DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA Dr.ssa Sabrina Cesetti Qualsiasi bambino (e la gran parte degli adulti) tende a distrarsi e a commettere

Dettagli

Come gestire le emozioni in classe

Come gestire le emozioni in classe Fiorenzuola, 25 febbraio 2015 Come gestire le emozioni in classe Dott.ssa Elena Miboli La qualità dell esistenza di ogni bambino è influenzata dal modo in cui egli apprende, fin dai primi anni di vita,

Dettagli

NEVROSI. Di Italo Dosio

NEVROSI. Di Italo Dosio NEVROSI Sindromi caratterizzate da sintomi psicologici, comportamentali e vegetativi, senza alcun substrato organico, determinate da situazioni conflittuali intrapsichiche o ambientali e legate a strutture

Dettagli