A b c dei Disturbi Specifici dell Apprendimento
|
|
- Lelia Bossi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 A b c dei Disturbi Specifici dell Apprendimento Sabrina Ravara Sentenza TAR Bolzano n. 185 del 2010 Sentenza TAR Lombardia n del 2010 annullamento giudizio di non ammissione alla classe successiva mancata attivazione da parte della scuola delle misure compensative e dispensative 1
2 NORMATIVA ESSENZIALE LEGISLAZIONE NAZIONALE LEGISLAZIONE REGIONALE AMMINISTRAZIONE REGIONALE AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA NAZIONALE (ordinanze ministeriali esami di stato, note svolgimento INVALSI) LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Gazzetta Ufficiale n ottobre 2010 NUOVE NORME IN MATERIA DI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO IN AMBITO SCOLASTICO Decreto Ministeriale N del 12 luglio 2011 LINEE GUIDA per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento allegate al decreto ministeriale 12 luglio
3 Decreto Ministeriale N. 144 del 14 dicembre 2010 COSTITUZIONE COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO Accordo Stato Regioni 25/07/2012 INDICAZIONI PER LA DIAGNOSI E LA CERTIFICAZIONE DEI DSA - Modello di Diagnosi e Profilo Funzionale per Disturbi Specifici di Apprendimento (Dsa) - Tabella codici ICD 10 (recepito dalla Regione Veneto con DGR n del 24 dicembre 2012) DM del 17 aprile 2013 LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROTOCOLLI REGIONALI PER LE ATTIVITÀ DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA 3
4 Legge regionale 4 marzo 2010, N. 16 INTERVENTI A FAVORE DELLE PERSONE CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) E DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SERVIZIO SANITARIO REGIONALE (DGR Veneto n 860/2011 Piano operativo per l applicazione della l. r. n 16/2010) DSA E BES DIRETTIVA 27 DICEMBRE 2012 STRUMENTI D INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 1.2 Alunni con disturbi specifici CM 8 del 6 MARZO 2013 INDICAZIONI OPERATIVE Alunni con DSA e disturbi evolutivi specifici Nota 22 novembre 2013 n Strumenti d intervento a favore dei BES. Chiarimenti. 4
5 5
6 PROTOCOLLO ACCOGLIENZA DSA/ADHD CTI Basso Polesine a.s. 2012/2013 Inclusione e Formazione 6
7 Principi guida per promuovere la qualità nella scuola inclusiva del 2009 ( ) Questi principi riportano le pari opportunità in termini di condizioni di vero accesso alle esperienze scolastiche, il rispetto per le differenze individuali e la qualità dell istruzione per tutti in base ai punti di forza personali piuttosto che sulle debolezze o carenze personali. Principi guida per promuovere la qualità nella scuola inclusiva. Raccomandazioni politiche, European Agency for Development in Special Needs Education, Odense, Danimarca, Viene delineato anche il profilo degli studenti a cui la scuola deve rivolgere la propria attenzione: L inclusione interessa un raggio sempre più ampio di studenti piuttosto che quegli studenti in possesso della certificazione per l handicap. Riguarda tutti gli studenti che rischiano di essere esclusi dalle opportunità scolastiche, a seguito del fallimento del sistema-scuola Non basta solo l accesso all istruzione comune. Partecipazione significa che tutti gli studenti prendono parte alle attività di apprendimento importanti per loro. 7
8 Per promuovere atteggiamenti positivi la scuola è chiamata a promuovere occasioni formative: La garanzia che tutti gli insegnanti siano ben formati e si sentano in grado di prendersi la responsabilità di tutti gli studenti, qualunque siano le loro esigenze personali. L. 170/2010, articolo 4 avviare programmi di formazione del personale docente e dirigenziale per consentire di avere un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate 8
9 Linee Guida 2011 Capitolo 7 Formazione «La formazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici è situazione fondamentale per la corretta applicazione della L. 170/2010.» «si pone in primo piano il tema della formazione in servizio» Vengono poi delineati i contenuti della formazione, cap. 7.1 «la conoscenza della legge consente di avere consapevolezza del percorso completo di gestione dei DSA all interno della scuola» Direttiva BES e CTS sugli Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica, 27/12/12 Va quindi potenziata la cultura dell inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative competenze degli insegnanti curricolari Capitolo 1.6 Formazione dei docenti ( ) urgente adottare una didattica per tutti gli alunni che non lasci indietro nessuno: una didattica inclusiva più che una didattica speciale. 9
10 Difficoltà e disturbo DIFFICOLTÀ condizione di basso rendimento scolastico dovuta a una generica difficoltà dello studente DISTURBO implica la presenza di un deficit specifico indagato attraverso un procedimento clinico - diagnostico 10
11 DISTURBO DIFFICOLTÀ Innato Non innato Resistente all intervento Resistente all automatizzazione Modificabile con interventi mirati Automatizzabile, anche se in tempi dilatati Dislessia e altri DSA, AA.VV., Erickson, 2013 Fattori alla base delle DIFFICOLTÀ FATTORI INDIVIDUALI rallentamento nello sviluppo delle competenze di base degli apprendimenti in base a età FATTORI DI CONTESTO situazione familiare di difficoltà istruzione inadeguata 11
12 CRITERI DI ESCLUSIONE DEL DISTURBO Non sono una malattia Non sono conseguenza di un blocco psicologico Non sono conseguenza di un blocco educativo Non sono conseguenza di un blocco emozionale Non sono dipendono da disabilità intellettive Non sono dovuti a deficit sensoriali Non dipendono da fattori esterni (es. svantaggio, irregolarità nella frequenza scol.) Disturbi Specifici dell Apprendimento Cosa sono? 12
13 gruppo eterogeneo di disturbi consistenti in significative difficoltà nell acquisizione e nell uso di abilità di lettura, scrittura e matematica D. Lucangeli sono disturbi neurobiologici dovuti a disfunzioni congenite del sistema nervoso centrale 13
14 deficit funzionale a livello dei meccanismi deputati all apprendimento caratteristiche per definire un DSA: SPECIFICITÀ Il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità In modo significativo e circoscritto DISCREPANZA Tra abilità nel dominio coinvolto e intelligenza generale Interdominio: tra prestazione attesa e livello misurato A livello intellettivo integro 14
15 Inoltre -COMORBILITÀ - Persistenza nel tempo - Compromissione EVOLUTIVA VELOCITÀ E CORRETTEZZA VELOCITÀ: rappresenta il livello di automatizzazione del processo. Viene espressa in sillabe per secondo. CORRETTEZZA: rappresenta il livello di adeguatezza. Viene espressa in numero di errori, rapportati alla media dell età scolare considerata 15
16 RESISTENZA AL TRATTAMENTO RTI model Fasi del potenziamento secondo il modello RTI 16
17 Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbo specifico di apprendimento ALLEGATE AL D.M. 12 LUGLIO 2011 Categorizzazione dei DSA 17
18 TIPOLOGIA DI DISTURBO COME SI CHIAMA COSA RIGUARDA CODICI ICD-10 Disturbo della lettura DISLESSIA EVOLUTIVA Accuratezza e velocità F81.1 Disturbo della scrittura DISGRAFIA Componente motoria F81.8 DISORTOGRAFIA Componente linguistica F81.1 Disturbo del calcolo DISCALCULIA Cognizione numerica Procedure Calcolo F81.2 L.170/2010 Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico. Art 3. comma 3: E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA. 18
19 Cosa osservare? Le prestazioni atipiche Gli stili di apprendimento Linee guida 2011, capitolo 2 DISLESSIA 19
20 DISLESSIA LETTURA STRUMENTALE -Difficoltà a riconoscere e a comprendere i segni associati alla parola = ASSOCIAZIONE GRAFEMA FONEMA -Difficoltà specifica nella lettura = SINTESI FONEMICA Non riguarda la capacità di comprendere quello che si legge 20
21 Da Con-pensare i DSA. Guida per gli insegnanti, F. Barbera, /12/2013 Come riconoscere l alunno con DISLESSIA in classe? Quando legge: è lento, si inceppa spesso confonde consonanti scritte in maniera simile che hanno diverso orientamento spaziale (p, b, q, d) ha difficoltà a leggere i gruppi consonantici (gn, sc ) sostituisce, inverte, aggiunge ed omette lettere non rispetta la punteggiatura, legge senza intonazione compie errori di anticipazione ( casetta per casa ) perde spesso il segno appare teso, tossisce, si schiarisce la voce di continuo 21
22 SCANSIONE DEI MOVIMENTI OCULARI NELLA LETTURA DISORTOGRAFIA PROVIAMO AD ASCOLTARE E SCRIVERE 22
23 DISORTOGRAFIA COMPETENZA ORTOGRAFICA -Disturbo nei processi di cifratura che compromettono la correttezza. -Numero di errori significativamente alto sia nella scrittura che sotto dettatura -Difficoltà nella strumentalità di scrittura: DISCRIMINAZIONE UDITIVA DEI FONEMI ANALISI DEI FONEMI CONVERSIONE FONEMA-GRAFEMA Come riconoscere l alunno con DISORTOGRAFIA? La grafia non è costante nel tempo Sostituisce lettere quando scrive (f/v, d/t, s/z, d/b, a/o/e) Commette errori tipo: folia per foglia, isalata per insalata, lacasa per la casa Si dimentica spesso di utilizzare le lettere maiuscole all inizio di frase o nei nomi propri Dimentica accenti e apostrofi Dimentica o usa in modo scorretto la punteggiatura Rende meglio nelle materie orali che in quelle scritte 23
24 Da Con-pensare i DSA. Guida per gli insegnanti, F. Barbera, /12/2013 DISGRAFIA 24
25 DISGRAFIA REALIZZAZIONE GRAFICA IN SCRITTURA - Riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici. -Disturbo di natura motoria. -Deficit nei processi di realizzazione grafo-esecutiva. Non riguarda il contenuto, riguarda SOLO la forma. Come riconoscere l alunno con DISGRAFIA? scarsa leggibilità del tracciato scrittura irregolare, incerta per forma e dimensione grafia disordinata lentezza nella scrittura pressione inadeguata o eccessiva sul foglio mancato rispetto dei margini del foglio 25
26 spazi irregolari tra lettere/parole (eccessivo, insufficiente) inadeguatezza nella postura e nella prensione frequente difficoltà di rilettura e, conseguentemente, di autocorrezione inoltre nelle LINEE GUIDA 26
27 SCUOLA DELL INFANZIA Fattori contestuali: Clima caldo, accogliente, sereno Collaborazione Utilizzare modalità differenziate, di carattere operativo Abilità da potenziare Capacità motorie, percettive, linguistiche, menmoniche, attentive con particolare attenzione a: aspetti fonologici, aspetti metafonologici grafismo e pregrafismo 27
28 Sperimentare la forma grafica con il corpo 28
29 Sperimentare la forma grafica e allenare la memoria visiva 29
30 Direzionalità del gesto e controllo dello spazio grafico L impugnatura La postura 30
31 Abilità visuo-percettive e visuo spaziali Lettura di base 2, Ed. Erickson Lavoro seriale da sinistra a destra, dall alto in basso 31
32 32
33 Parole che finiscono nello stesso modo 33
34 SCUOLA PRIMARIA Clima di classe e aspetti emotivi Predisporre un ambiente stimolante; Creare un clima sereno e favorevole ad una relazione positiva tra i membri del gruppo; Promuovere la ricerca e la scoperta personale motivando l apprendimento; Rispettare ritmi e stili di apprendimento Indicazioni metodologiche (lettura, scrittura, grafismo) Gratificazione dei piccoli successi; Apprendimento della letto-scrittura usando il metodo fonosillabico o solo sillabico; Far acquisire consapevolezza fonologica; Far costruire al bambino l immagine mentale del fonema; 34
35 Presentare prima le sillabe che si scrivono da sinistra (P, B, D, R, L, F, M, N,..), poi quelle scritte da destra(c, G, S), lasciando per ultime Q e H; Usare lo stampato maiuscolo; Dare indicazioni sulla corretta impugnatura della penna, sul movimento della mano da compiere, sulle dimensioni delle lettere rispetto allo spazio del foglio, scrivere procedendo dall alto. Associazione fonema-grafema 35
36 Attività di analisi/scansione: Trova la parola che inizia con la stessa lettera/sillaba Analisi fonologica. Sequenza e conteggio di suoni e lettere della parola 36
37 Impostare una corretta sequenza del movimento della mano Attività di manipolazione: Segmentazione Fusione 37
38 Facilitazioni e strumenti Non richiedere la lettura ad alta voce (o solo su brani in cui l alunno si è già esercitato) Fornire strategie di studio personalizzate 38
39 DISCALCULIA RIGUARDA LE ABILITÀ NELL AREA MATEMATICA DISCALCULIA Due profili della discalculia evolutiva: Deficit nelle componenti di cognizione numerica Deficit delle procedure esecutive e di calcolo 39
40 Come riconoscere l alunno con DISCALCULIA? Errori nella lettura e/o scrittura dei numeri (processi lessicali) Errori nella sintassi del numero (valore posizionale) nella transcodifica da codice arabico e verbale e viceversa. Difficoltà nel recupero dei fatti aritmetici Errori nel mantenimento, recupero e applicazione di procedure Errori visuo-spaziali Difficoltà a memorizzare i segni aritmetici inoltre nelle LINEE GUIDA 40
41 SCUOLA DELL INFANZIA Prevenzione delle difficoltà di apprendimento del calcolo screening con appropriati strumenti; potenziamento con attività didattiche. Attività fondate sui processi che stanno alla base della costruzione del concetto di numero: aspetti semantici (quantitativi) del numero aspetti lessicali (nome) del numero aspetti pre-sintattici (struttura interna) del numero abilità di conteggio (relativi alla conta) 41
42 CORRISPONDENZA NUMERO - QUANTITÀ 42
43 CORRISPONDENZA NUMERO - QUANTITÀ 43
44 GIOCHI CON LA LINEA DEI NUMERI SCUOLA PRIMARIA Attività fondate sui processi che stanno alla base della costruzione del concetto di numero: aspetti semantici (quantitativi) del numero aspetti lessicali (nome) del numero aspetti sintattici (struttura interna) del numero abilità di conteggio (relativi alla conta) calcolo a mente e scritto 44
45 Confronto di quantità: dove ce ne sono di più? dove ce ne sono di meno? 45
46 Manipolare le quantità attraverso il subitizing della quantità 5 46
47 Cosa fare? Osservazione rilevazione di difficoltà e di prestazioni atipiche Prove con strumenti per lo screening analisi delle competenze e del livello di sviluppo di abilità Analisi dell errore per delineare il profilo: analisi quantitativa e qualitativa Intervento didattico lavorare su un abilità alla volta lavorare su una difficoltà alla volta, partendo dall errore più frequente o più grave 47
48 INDICATORI nella SCUOLA DELL INFANZIA difficoltà di linguaggio es. sostituisce parole, usa parole inappropriate per il contesto difficoltà nell analisi visiva nella copia da modello e nello spazio sul foglio difficoltà a trattenere informazioni difficoltà a memorizzare informazioni in sequenza es. ordine alfabetico, giorni settimana, mesi, filastrocche, poesie scarse competenze nei giochi fonologici e metafonologici impaccio nella motricità fine es. allacciarsi scarpe, vestirsi, impugnare matita difficoltà nel riprodurre ritmi difficoltà di attenzione 48
49 Alcuni indicatori da osservare nella SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA scarse competenze fonologiche e metafonologiche difficoltà di tipo visuo-spaziali (es.: p, q, b, d) scorretta associazione grafema/fonema e fonema/grafema mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura eccessiva lentezza in lettura e scrittura difficoltà nel riprodurre le lettere in stampato maiuscolo difficoltà a memorizzare informazioni in sequenza es. ordine alfabetico, giorni settimana, mesi, filastrocche, poesie difficoltà a ricordare termini specifici delle discipline, categorie grammaticali difficoltà nel copiare dalla lavagna difficoltà nel riconoscere gli allografi difficoltà nel tenere il segno omissioni, aggiunte, inversioni, sostituzioni di lettere, sillabe, numeri difficoltà nel riprodurre le lettere in stampato maiuscolo difficoltà nell imparare le tabelline difficoltà nel memorizzare procedure delle operazioni difficoltà nel calcolo mentale e nel numerare in senso regressivo 49
50 Prove per la valutazione dei livelli di sviluppo PROVE E SCREENING Analisi dell errore Esempio tabella rilevazione per dettato IL DIRITTO ALL ERRORE Analisi dell errore come processo valutativo del livello di sviluppo Fonte di riflessione sulla conoscenza delle modalità di apprendimento e sulle strategie (processo meta-cognitivo) Scoperta dell errore per il superamento 50
51 IL RECUPERO/POTENZIAMENTO permette di modificare le prestazioni sfruttando la plasticità cerebrale = CAMBIAMENTO DI FUNZIONE anche in presenza di disturbo: mantenimento e stabilizzazione Plasticità neurale Le esperienze postnatali influenzano la formazione di ramificazione dendritiche e sinapsi. Le relazioni umane influenzano la connessione di relazioni sinaptiche tra le cellule nervose (plasticità neurale) 51
52 Intervento didattico - Prospettiva maturazionale : tre livelli di intervento ESPOSIZIONE al compito FACILITAZIONE con tecniche di supporto AIUTO/POTENZIAMENTO per sostenere lo sviluppo dei processi - ZPS CHI FA CHE COSA cap. 6 Linee guida
53 53
54 RIFLESSIONI CONCLUSIVE -La mancanza di automatizzazione porta ad un dispendio di risorse cognitive e attentive. - Formulare anche oralmente le consegne dei compiti e delle verifiche scritte -Le attività proposte devono essere graduate - Dedicare del tempo anche al momento dell assegnazione dei compiti per casa -Scrivere in modo chiaro alla lavagna - Durante le interrogazioni: Porre domande precise. Dare tempo per rispondere (esigenza di elaborare la domanda). Porre le domande con un linguaggio chiaro, senza doppie negazioni. Non rivolgersi all alunno in difficoltà per primo. 54
55 -Utilizzare strategie di tipo metacognitivo. Ad es. : pensare ai contenuti del testo che si sta per leggere; usare le informazioni del titolo per creare delle anticipazioni. -È utile creare un quaderno degli aiuti con indicazioni su: ortografia, lessico, grammatica, formule, procedure, 55
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO dott.ssa Silvia Ceccaroli dott.ssa Nicoletta Staffa Associazione Strategicamente Insieme PROGETTO «IMPARARE E» Comune di Cervia 1 incontro 08.09.2016 DISTURBI SPECIFICI
DettagliI disturbi specifici dell Apprendimento:DSA
I disturbi specifici dell Apprendimento:DSA Disturbo Specifico di Apprendimento Difficoltà di apprendimento La categoria dei Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento viene convenzionalmente identificata
DettagliDifficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici. Marzia L. Bizzaro
Difficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici Marzia L. Bizzaro Università Milano-Bicocca, 15 novembre 2010 Disabilità: limitazione o perdita (conseguente a menomazione) delle capacità
DettagliDisturbi di origine neurobiologica che si possono manifestare con: DISLESSIA DISCALCULIA DISORTOGRAFIA DISGRAFIA Da non confondere con handicap
Disturbi di origine neurobiologica che si possono manifestare con: DISLESSIA DISCALCULIA DISORTOGRAFIA DISGRAFIA Da non confondere con handicap ! Formazione docenti e dirigenti! Misure educative e didattiche
DettagliLA LEGGE 170 DELL 8 OTTOBRE 2010 RICONOSCE
LA LEGGE 170 DELL 8 OTTOBRE 2010 RICONOSCE: LA DISLESSIA LA DISGRAFIA LA DISORTOGRAFIA LA DISCALCULIA DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO DSA PROMUOVE IL DIRITTO ALLO STUDIO DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA
DettagliI D.S.A.: L ALLEANZA EDUCATIVA CASA-SCUOLA
Aderente all Associazione Europea Dislessia I D.S.A.: L ALLEANZA EDUCATIVA CASA-SCUOLA www.aiditalia.org Relatore: CHIARA BARAUSSE Formatore A.I.D. Insegnante Pedagogista Feltre, 14 dicembre 2010 Elementi
DettagliDISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce
TUTTI A BORDO! PROGETTO IRIDE DI INTERCETTAZIONE PRECOCE IN RETE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce Dr.ssa Campioni Annamaria
DettagliUn modello organizzativo autogestito
26 Marzo 2012 Progetto sperimentale di individuazione precoce dei DSA nella prima classe della Scuola Primaria Un modello organizzativo autogestito Responsabile della formazione: Dott.ssa Barbara Peroni
DettagliPROGETTO SCREENING a.s. 2010-2011
PROGETTO SCREENING a.s. 2010-2011 Definizione, criteri diagnostici ed eziologia DSA=DISTURBI EVOLUTIVI E SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Disturbi delle abilità scolastiche: Dislessia Disortografia Discalculia
DettagliI disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo
I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall
DettagliPRONTI,INFANZIA VIA!
PRONTI,INFANZIA VIA! ISTITUTO COMPRENSIVO N. 3 BELLUNO Centro Territoriale per l Integrazione di Belluno I. C. S. Stefano di Cadore Centro Territoriale per l Integrazione del Cadore FormArte Centro Studi
DettagliL interazione tra i servizi socio-sanitari, gli specialisti (psicologi, logopedisti, ecc ) e l organizzazione scolastica
L interazione tra i servizi socio-sanitari, gli specialisti (psicologi, logopedisti, ecc ) e l organizzazione scolastica Individuare i più adeguati interventi didattico-educativi Formazione referente coordinatore
DettagliDisturbi specifici dell apprendimento. Elena Bortolotti
Disturbi specifici dell apprendimento Elena Bortolotti I DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) NORMATIVA ITALIANA la Consensus Conference La legge 170/2010 Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida non solo
DettagliDALLA PAROLA E DAL GESTO GRAFICO ALLA LETTO-SCRITTURA
Centro Territoriale per l Inclusione TREVISO SUD PROGETTO SCUOLA DELL INFANZIA DALLA PAROLA E DAL GESTO GRAFICO ALLA LETTO-SCRITTURA Logopedista L. Di Natale Az. ULSS 2 Marca Trevigiana 29 maggio 1017
DettagliDiagnosi e ruoli dei vari attori coinvolti nell ottica di un lavoro di rete DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Diagnosi e ruoli dei vari attori coinvolti nell ottica di un lavoro di rete DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONDIZIONI CLINICHE EVOLUTIVE DISLESSIA/LETTURA (intesa come abilità di decodifica del testo)
DettagliIgnazia Caruso. Nuova legge 170/2010 sui Disturbi Specifici di Apprendimento
Ignazia Caruso Nuova legge 170/2010 sui Disturbi Specifici di Apprendimento LINEE GIUDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI CON DSA La legge 8 ottobre N.170 riconosce: la dislessia,la disortografia
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)
ISTITUTI COMPRENSIVI SANDRO PERTINI 1 SANDRO PERTINI 2 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) 1 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO. Cognome. Nome Data e
DettagliFormazione CTS. Terni Direzione Didattica G. Mazzini
Formazione CTS. Terni Direzione Didattica G. Mazzini I DSA sono disturbi neurobiologici, che riguardano SOLO SPECIFICHE AREE di apprendimento (LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO) senza compromettere l intelligenza
Dettagli30/01/2012. Disturbi Specifici dell Apprendimento. A. Formica Dislessia Disortografia Disgrafia Discalculia
Disturbi Specifici dell Apprendimento Dislessia Disortografia Disgrafia Discalculia 1 È il disturbo specifico di lettura che si caratterizza per la difficoltà di effettuare una lettura accurata e fluente
DettagliNuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
L. 8 ottobre 2010, n. 170 (1). Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. (1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 18 ottobre 2010, n. 244. La Camera dei deputati ed il
Dettagli{ http://www.dafont.com/open-dyslexic.font Il presente materiale didattico è protetto dalle norme vigenti in materia di diritto d autore, ogni uso diverso, difforme dalla semplice consultazione per finalità
DettagliDAGLI INDICATORI DI RISCHIO DEI DISTURBI SPECIFICI DI
DAGLI INDICATORI DI RISCHIO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO AGLI STRUMENTI COMPENSATIVI. SABATO 14 MAGGIO 2016 Dott.ssa Stella Totino SOS Dislessia- San Raffaele Roma Cell: 349 24 47 607 Mail:
DettagliIL MONDO DELLE PAROLE
IL MONDO DELLE PAROLE Percorso formativo, di ricerca-azione e laboratorio rivolto agli insegnanti, per la valutazione delle abilità linguistiche e visuo-spaziali nei bambini iscritti all ultimo anno della
DettagliALLEGATO _A5_ Dgr n. del pag. 1/7
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO _A5_ Dgr n. del pag. 1/7 OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE PRECOCE E ATTIVITA DI MIRATO (PRIMARIA)- Allegato A5 Le Osservazioni Sistematiche di Rilevazione
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Ministero della Pubblica Istruzione Istituto Comprensivo Statale G.Rodari Via Aquileia,1 - Baranzate (Mi) Tel/fax 02-3561839 Cod. mecc. MIIC8A900C Anno Scolastico 2012/2013 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
DettagliLegge n. 170 dell 8/10/2010
DSA Legge n.170 8/10/2010 D. M. 5669 del 12/07/2011 Linee guida Legge n. 170 dell 8/10/2010 DISTURBI SPECIFICI APPRENDIMENTO DSA - Michele Ciliberti - Istituto Comprensivo - Nereto - (TE) 2 Riconoscimento
DettagliSTUDENTI E ISTRUZIONE:
STUDENTI E ISTRUZIONE: URP - UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA 1 Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce
DettagliPROTOCOLLO DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE E MONITORAGGIO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
PROTOCOLLO DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE E MONITORAGGIO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA DI SCREENING Istituto Comprensivo Statale Rita Levi-Montalcini SUISIO PREMESSA La legge 8 ottobre, n
DettagliDisturbi e difficoltà della scrittura
Disturbi e difficoltà della scrittura di Caeran, Carrelli, Cazzaniga, Ferrara, Friso, Russo A cura di C. Cornoldi edizioni Giunti Scuola Giornata di studio Scuola e scrittura: è sempre facile imparare?
DettagliDIFFICOLTÀ D APPRENDIMENTO E DSA. Indicatori precoci. 14 Gennaio 2012 Dott.ssa Valentina Di Trapani
DIFFICOLTÀ D APPRENDIMENTO E DSA Indicatori precoci 14 Gennaio 2012 Dott.ssa Valentina Di Trapani CHE DIFFERENZA C È TRA DIFFICOLTÀ E DISTURBO? (LUCANGELI, UNIVERSITÀ DI PADOVA) DIFFICOLTÀ D APPRENDIMENTO
DettagliDISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO
DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO la dislessia e gli altri D.S.A. sono disturbi che ostacolano l acquisizione di abilità strumentali che la stragrande maggioranza degli alunni conquista senza sforzo,
DettagliLICEO SCIENTIFICO GALEAZZO ALESSI PERUGIA ANNO SCOLASTICO
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA PER ALUNNI CON D.S.A. / A.D.H.D LICEO SCIENTIFICO GALEAZZO ALESSI PERUGIA ANNO SCOLASTICO ALUNNO:. 1. Dati generali Nome e cognome Data di nascita Classe
DettagliI^ GIORNATA DI FORMAZIONE
Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Direzione Generale I^ GIORNATA DI FORMAZIONE Regione MARCHE ASCOLI PICENO San Benedetto del Tronto MARTEDI 20 MARZO 2007 PIANO
DettagliArt. 6 Misure per i familiari. Art. 4 Formazione nella scuola. Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto. Art. 3 Diagnosi
Art.1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia Art. 2 Le FINALITA a) garantire il diritto allo studio; b) favorire il successo scolastico; c) ridurre i disagi legati
DettagliNormativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia. Elena Dal Pio Luogo
Normativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia Elena Dal Pio Luogo LEGGE 170 8 ottobre 2010 Art. 1 Riconoscimento e definizione di: Dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Garantire
DettagliDislessia Disturbo Specifico dell'apprendimento
Dislessia Disturbo Specifico dell'apprendimento DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dell apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà di effettuare
DettagliAbstract presentato al convegno internazionale " La Qualità dell'integrazione scolastica "!
L Istituto Wolpe vanta, anche grazie alla sua lunga collaborazione con le scuole, esperienza pluriennale di intervento su soggetti con disturbi dell apprendimento, nell ambito dei quali ha sviluppato elevata
DettagliLegge 8 ottobre 2010 n Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
Legge 8 ottobre 2010 n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Interventi di identificazione precoce casi sospetti Attività di recupero didattico mirato
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE BOTTACCHI Via Juvarra, 7/A - 28100 Novara tel. 0321-457780 e-mail: noic83100g@istruzione.it C.F. 94068580037 ...
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE BOTTACCHI Via Juvarra, 7/A - 28100 Novara tel. 0321-457780 e-mail: noic83100g@istruzione.it C.F. 94068580037 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA O BES A CURA
DettagliI disturbi specifici dell apprendimento
I disturbi specifici dell apprendimento DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO Basso rendimento scolastico causato da una bassa potenzialità intellettiva Basso livello socioculturale Particolari caratteristiche familiari
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. NARBONE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. NARBONE CALTAGIRONE < ALUNNI con DSA > Scuola Infanzia e Primaria Anno scolastico 2014-2015 Alunni con disturbi specifici dell Apprendimento: DSA I DSA si caratterizzano
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA I GRADO
All. 8. Modello P.D.P., Piano Didattico Personalizzato per alunni DSA della Scuola secondaria di primo grado Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria I Grado Via Aldo Moro n.
DettagliASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA Sezione Belluno. I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) Didattica della matematica
ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA www.dislessia.it Sezione Belluno I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) Didattica della matematica Maria Rita Cortese Docente Pedagogista Formatore AID Pieve di Cadore,
DettagliAPPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA. 4 settembre 2014 Alessandra Scabia
APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia L apprendimento della letto-scrittura presuppone l acquisizione di: competenze fonologiche: produzione di tutti i suoni, ripetizioni
DettagliSTRATEGIE PRATICHE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA. Relatore: Matteo Sclafani
STRATEGIE PRATICHE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA Relatore: Matteo Sclafani La didattica inclusiva e la personalizzazione dell insegnamento come concetti non nuovi - Decreti delegati del 77 (organi collegiali)
DettagliDSA caratteristiche del disturbo e metodologie di intervento. Maristella Scorza Università di Modena e Reggio Emilia maristella.scorza@unimore.
DSA caratteristiche del disturbo e metodologie di intervento Maristella Scorza Università di Modena e Reggio Emilia maristella.scorza@unimore.it DSA Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento disturbi
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO)
PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO) di cui all art. 7, c.1, della Legge 8 ottobre 2010, n. 170 tra REGIONE DEL
DettagliDSA L apprendimento un diritto di tutti
Istituto Comprensivo statale Via Roma Spirito Santo DSA L apprendimento un diritto di tutti settembre 2014 Associazione Potenziamenti Potenziamenti nasce con l obiettivo di accogliere e indirizzare le
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO per alunni con DSA
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO per alunni con DSA 1. INFORMAZIONI GENERALI DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Anno Scolastico Data e luogo di nascita Residenza e via Telefono ed e-mail Scuola Plesso
DettagliIstituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza
Istituto Tecnico Industriale Statale Antonio Monaco di Cosenza PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (Legge 170/2010) Allievo: Classe...Sezione... A.S. 2011/2012 Docente Coordinatore di Classe Referente DSA di
DettagliCOMITATO PROMOTORE (AID) M. Marchiori, R. Iozzino, E. Savelli, C. Termine, C. Turello
COMITATO PROMOTORE (AID) M. Marchiori, R. Iozzino, E. Savelli, C. Termine, C. Turello Associazione Culturale Pediatri Associazione Federativa Nazionale Ottici Optometristi Associazione Italiana Ortottisti
DettagliBISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE LABORATORIO 1 FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI a.s. 2016-17 Grosseto Paola Brunello Dirigente Scolastico
DettagliPiano Didattico Personalizzato per alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA ISTITUTO COMPRENSIVO NINNI CASSARA' CENTRO TERRITORIALE RISORSE PER L HANDICAP VIA MAGGIORE GUIDA,S.N.C.
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON D.S.A.
1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di BORGORICCO Comuni di Borgoricco e Villanova di Camposampiero Viale Europa, 14 350 Borgoricco (PD) PIANO
DettagliD.S.A. Individuazione degli alunni, accoglienza e intervento
D.S.A. Individuazione degli alunni, accoglienza e intervento Tononi Maria Angela mariaangelatononi@gmail.com anno scolastico 2013/2014 RIFERIMENTI NORMATIVI - Nota MIUR n 4798 del 27.07.2005: Coinvolgimento
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI BELGIOIOSO. PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA SCUOLA SECONDARIA DI I^ GRADO Anno Scolastico 2011/2012
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELGIOIOSO PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA SCUOLA SECONDARIA DI I^ GRADO Anno Scolastico 2011/2012 NORMATIVA DI RIFERIMENTO - DPR 275/99 Regolamento recante norme
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA Anno Scolastico 2015/16
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE SASSETTI-PERUZZI 50127 Firenze Via San Donato, 46/48 - Tel: 055-366809 Fax: 055-331155 E-mail: fiis02900l@istruzione.it Pec: fiis02900l@pec.istruzione.it Codice ministeriale:fiis02900l
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA)
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) DATI DELL ALUNNO/A Cognome e nome: Classe: Coordinatore: Diagnosi: Redatta da: Presso: DESCRIZIONE DELLE ABILITÀ
DettagliI DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) NORMATIVA ITALIANA. La legge 170/2010 Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida
I DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) NORMATIVA ITALIANA La legge 170/2010 Il DM 12 luglio 2011 e Linee Guida non solo DSA I BES (Bisogni Educativi Speciali) LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme
DettagliNUOVO TESTO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO ADOTTATO COME TESTO BASE
ALLEGATO 7 Nuove norme in materia di disturbi specifici d'apprendimento (C. 2459 Senatore Franco Vittoria ed altri, approvata in un testo unificato dalla 7 a Commissione permanente del Senato, C. 479 Anna
DettagliGriglia osservativa per la rilevazione di prestazioni atipiche finalizzata al riconoscimento di situazioni a rischio di DSA
Griglia osservativa per la rilevazione di prestazioni atipiche finalizzata al riconoscimento di situazioni a rischio di DSA nella Scuola Da Secondaria compilarsi a di cura Primo dei e docenti Secondo Grado
DettagliPROGETTO DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEL RISCHIO DIFFICOLTA DI LETTOSCRITTURA IN ETA PRESCOLARE
PROGETTO DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEL RISCHIO DIFFICOLTA DI LETTOSCRITTURA IN ETA PRESCOLARE Dicembre 2015 C/o Centro Commerciale Azzurro II piano Via M. Moretti, 23 apprendiamorsm@gmail.com Progetto
DettagliPiano Didattico Personalizzato per alunni con Bisogni Educativi Speciali
ISTITUTO COMPRENSIVO -ASSISI 1 Via Sant'Antonio, 1-06081 Assisi (PG) Piano Didattico Personalizzato per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES-Dir. Min. 27/12/2012; C.M. n. 8 del 6/03/2013) Anno Scolastico
DettagliDISORTOGRAFIA. La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici. Dott.
DISORTOGRAFIA La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici Dott.ssa Mirella Carosi Aspetti linguistici Disordine di codifica del testo scritto
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI BES
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI BES Anno Scolastico 2014-2015 Classe: Sezione: Coordinatore di classe: Prof 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Diagnosi specialistica:
DettagliLinee Guida della Regione Toscana sui DSAp: individuazione precoce dei casi a rischio
Cittadella della Salute Campo di Marte Lucca Linee Guida della Regione Toscana sui DSAp: individuazione precoce dei casi a rischio dott.ssa Beatrice Milianti Responsabile dell UFSMIA Lucca Data : 29/09/2017
DettagliL importanza del profilo funzionale in ambito clinico, scolastico e legale. Christina Bachmann, Centro Risorse, Prato
L importanza del profilo funzionale in ambito clinico, scolastico e legale, Prato MAPPA SUIDSA CODICI NOSOGRAFICI Tratto da I DSA e gli altri BES. Indicazioni per la pratica professionale, documento del
DettagliI disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo
I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall
DettagliSCHEDA PER LA RACCOLTA DI INFORMAZIONI FINALIZZATA ALLA REDAZIONE DEL
SCHEDA PER LA RACCOLTA DI INFORMAZIONI FINALIZZATA ALLA REDAZIONE DEL Piano Didattico Personalizzato per alunni con DSA DSA = Disturbi Specifici di Apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia
DettagliCarmen Piscitelli - Laboratorio L.I.Di.A.
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)...e la Scuola Secondaria... 1ª parte Argomenti trattati Cosa è un DSA: Definizioni e concetti base del Disturbo Evolutivo Specifico di Apprendimento (DSA) Perché
DettagliGriglia osservativa per la rilevazione di prestazioni atipiche finalizzata al riconoscimento di situazioni a rischio di DSA
sempre Griglia osservativa per la rilevazione di prestazioni atipiche finalizzata al riconoscimento di situazioni a rischio di DSA Alunno classe sez Coordinatore organizzazione 1 Ha difficoltà a gestire
DettagliOgnuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l intera vita a credersi stupido
Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l intera vita a credersi stupido Albert Einstein D.S.A. Disturbi Specifici dell Apprendimento Disturbi
DettagliCiclo di incontri con operatori scolastici: struttura
Ciclo di incontri con operatori scolastici: struttura 1. Incontri teorico/pratici: tutti gli insegnanti 2. Incontri pratici: gruppo tecnico Ciclo di incontri con operatori scolastici: gli argomenti 1.
DettagliIstituto Sicurezza Sociale
R e p u b b l i c a d i S a n M a r i n o Istituto Sicurezza Sociale Dipartimento del Servizio Sociosanitario, Salute Mentale e Cure Primarie U.O.C. del Servizio Minori 9 Convegno Internazionale Imparare:
DettagliPROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Istituto Comprensivo di Santo Stino di Livenza PROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Premessa La legge 8 ottobre 2010, riconosce
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AGGIORNAMENTO Anno Scolastico 20 / 20
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AGGIORNAMENTO Anno Scolastico 20 / 20 Scuola primaria Scuola secondaria Classe Sezione Referente DSA o coordinatore di classe 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Rapporti
DettagliScuola, BES e DSA (cosa ci azzecca con me???)
Istituto d Istruzione Superiore Via Romana 11/13 Sedi di Ciampino e di Marino Marzo - Maggio 2015 Scuola, BES e DSA (cosa ci azzecca con me???) Dr. Cristian Nocco Psicologia, Psicoterapia, Consulenza Sito.
DettagliStabilisce cos è un Disturbo Specifico di Apprendimento. Descrive le principali caratteristiche di dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia.
LEGGE n. 170/2010 Stabilisce cos è un Disturbo Specifico di Apprendimento. Descrive le principali caratteristiche di dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Propone disposizioni volte a garantire
DettagliInterventi di compenso / dispensa
Correlazione fra D.S.A. e interventi compensativi e dispensativi Peculiarità dei processi cognitivi lentezza ed errori nella lettura cui può conseguire difficoltà nella comprensione del testo Interventi
DettagliLALLO PROGETTO: GIOCHI LINGUISTICI E FONOLOGICI BAMBINI GRANDI SCUOLA DELL INFANZIA COLLODI CASETTE ANNO SCOLASTICO 2013/14
LALLO PROGETTO: GIOCHI LINGUISTICI E FONOLOGICI BAMBINI GRANDI SCUOLA DELL INFANZIA COLLODI CASETTE ANNO SCOLASTICO 2013/14 PROGETTO: GIOCHI LINGUISTICI E FONOLOGICI GIOCHIAMO CON LE PAROLE E I SUONI DELLE
DettagliDSA. Formazione referenti Scuola secondaria. Milano, 17 marzo Riccarda Dell'Oro
DSA Formazione referenti Scuola secondaria Milano, 17 marzo 2008 DISLESSIA DISORTOGRAFIA DISCALCULIA DISGRAFIA DISTURBO DELLA FUNZIONE MOTORIA DISTURBO DEL LINGUAGGIO Incidenza generale delle difficoltà
DettagliAssociazione Disturbi Specifici dell'apprendimento Trieste. Per i docenti della Scuola Primaria ANNO SCOLASTICO 2017/18 RESPONSABILE CORSO:
Associazione Disturbi Specifici dell'apprendimento Trieste Comunicazione avvio corso di aggiornamento riconosciuto dal M.I.U.R. del Friuli Venezia Giulia D.M. 170/2016 Per i docenti della Scuola Primaria
DettagliAREA DI APPRENDIMENTO: ITALIANO
AREA DI APPRENDIMENTO: ITALIANO A. ascoltare e comprendere semplici messaggi e comunicazioni degli insegnanti Competenza n. 1: INTERAGIRE E COMUNICARE VERBALMENTE IN CONTESTI DI DIVERSA NATURA ASCOLTO
DettagliPeriodo della scuola dell infanzia
Fattori predittivi per la diagnosi di dislessia Già dalla scuola dell infanzia esistono degli indicatori di rischio: bambini con difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche,
DettagliUno sguardo alle diff f ifcoltà t s colas a titche
Uno sguardo alle difficoltà scolastiche UNO STUDENTE ITALIANO SU CINQUE, INCONTRA, NELLA SUA CARRIERA SCOLASTICA, UN MOMENTO DI PARTICOLARE DIFFICOLTA NEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO DOVUTO A CAUSE DIVERSE
DettagliWorkshop tematico: Metodologie e strategie che favoriscono l apprendimento
Workshop tematico: Metodologie e strategie che favoriscono l apprendimento degli alunni con DISCALCULIA EVOLUTIVA Relatrice: dottoressa Mary Farruggia L ACQUISIZIONE DELLA COMPETENZA NUMERICA nei bambini
DettagliLEGGE 8 ottobre 2010, n. 170
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. (10G0192) Vigente al: 02-11-2010 La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno
DettagliElena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà
Elena Bortolotti L area logico-matematica e le difficoltà Il calcolo Il calcolo fa riferimento ai processi che consentono di operare sui numeri tramite operazioni aritmetiche Le prime informazioni da elaborare
DettagliPiano Didattico Personalizzato
1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. STRADELLA - NEPI - Anno Scolastico... Scuola...... Classe... 2 A)
DettagliLA VALUTAZIONE LOGOPEDICA Giovanna Benedetti e Daniela Pala
LA VALUTAZIONE LOGOPEDICA Giovanna Benedetti e Daniela Pala A COSA SERVE LA VALUTAZIONE LOGOPEDICA? SE UN BAMBINO NON VEDE BENE VA DALLO SPECIALISTA CHE GLI MISURA LA VISTA (DIAGNOSI) E GLI PRESCRIVE GLI
DettagliLa didattica del concreto II parte AMBITO LINGUISTICO
La didattica del concreto II parte AMBITO LINGUISTICO 24 Gennaio 2012 A cura di Francesca Bonafini Di che cosa abbiamo già parlato di osservazione sistematica finalizzata alla descrizione precisa delle
DettagliLegge n ottobre 2010
Legge n 170 8 ottobre 2010 PRIMA E ADESSO... LA LEGGE RENDE DOVUTO CIO' CHE PRIMA ERA SOLO CONCESSO PRIMA... TUTTE LE CIRCOLARI E LE NOTE MINISTERIALI EMANATE DAVANO DEI SUGGERIMENTI, DELLE LINEE GUIDA.
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DSA SCUOLA SECONDARIA
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO G.M.SACCHI Scuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via Mazzini n.1 c.a.p. 26034 PIADENA (CR) Tel.: 0375/98294
DettagliI PROTAGONISTI DEL PDP
Master Didattica e psicopedagogia per i Disturbi Specifici di Apprendimento anno accademico 2015/2016 Il piano didattico personalizzato Valeria Rossini valeria.rossini@uniba.it I PROTAGONISTI DEL PDP Dirigente
DettagliScuola dell'infanzia, linguaggio e fattori protettivi
Scuola dell'infanzia, linguaggio e fattori protettivi Guido Dell Acqua DG per lo Studente, l Integrazione e la Partecipazione MIUR NORMATIVA Legge 170/2010, art. 2 (Finalità) 1. La presente legge persegue,
DettagliP.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) Per allievi con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA-Legge 170/2010)
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE «G.GALILEI» Via della Concordia, 92 61100-PESARO tel.0721/283030 fax 0721/450756 e-mail: info@icsgalilei.it - pec: PSIC828007@pec.istruzione.it web:www.icsgalilei.it NORMATIVA
DettagliI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. Dr Valerio Corsi (Psicologo) Tecnico Associazione Italiana Dislessia
I DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Dr Valerio Corsi (Psicologo) Tecnico Associazione Italiana Dislessia DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO SECONDARIE A RITARDO MENTALE DISTURBO NON SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
DettagliALUNNI B. E. S. azione. GLI Lurago d Erba 17 marzo 2014
ALUNNI B. E. S. Normativa e documenti di riferimento Direttiva ministeriale 27/12/2012 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali Circolare ministeriale n.8n.8,, 06/03/2013 Direttiva
DettagliRUOLO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
RUOLO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA LUCIANA VENTRIGLIA Docente specializzata in pedagogia clinica Perfezionamento sul lavoro clinico nelle difficoltà di apprendimento FORMATORE ARGOMENTI n Strumenti per individuazione
DettagliRiconoscere i SEGNALI DI RISCHIO nella scuola dell infanzia-indicatori. prescolari generali
Riconoscere i SEGNALI DI RISCHIO nella scuola dell infanzia-indicatori prescolari generali NOTA MIUR 4099/A4 del 5.10.2004 direttore Generale M. Moioli Presenta la dislessia come DSA che riguarda il leggere
Dettagli