Verbale incontro. VI^ Consulta Piccoli Comuni. Sala riunioni ANCI PIEMONTE - 16 giugno 2010 ore 15.00
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- Renato Sasso
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1 Verbale incontro VI^ Consulta Piccoli Comuni Sala riunioni ANCI PIEMONTE - 16 giugno 2010 ore PRESENTI Foglio firme ORDINE DEL GIORNO 1) Relazione introduttiva del Presidente sulle numerose tematiche di maggior rilevanza ed interesse per i Piccoli Comuni (Carta Autonomie, Manovra finanziaria, attuazione federalismo); 2) Costituzione gruppo di lavoro per definire una piattaforma da presentare alla nuova Giunta Regionale; 3) Assemblea della Consulta Roma 22 giugno Informativa; 4) Conferenza Nazionale Piccoli Comuni, Riccione settembre 2010 Informativa; 5) Varie ed eventuali. La seduta si apre alle ore VERBALE INCONTRO PUNTI UNO, TRE E QUATTRO Celeste Martina (Presidente della Consulta e Vice Presidente ANCI PIEMONTE) ritiene che i Comuni stiano attraversando un momento politico difficile peggiorato dalla manovra finanziaria che colpisce soprattutto gli enti locali; è necessario fare pressioni sul Governo perché possano essere previste delle modifiche in sede di conversione del decreto in legge. La riunione della Consulta è di tipo organizzativa in vista dell Assemblea che si svolgerà il 22 giugno a Roma e tenuto conto della Conferenza Nazionale Piccoli Comuni del 23, 24 settembre in cui verranno discusse una serie di tematiche di un certo rilievo. Per quanto concerne l incontro a Roma l ANCI PIEMONTE assicura il rimborso delle spese che verranno debitamente documentate dai partecipanti. La forza contrattuale dei piccoli Comuni si è molto ridotta, soprattutto in seguito alla forte ricentralizzazione che si sta verificando (basti pensare al federalismo demaniale). Per quanto riguarda la manovra finanziaria è necessario presentare una contro-proposta in quanto emerge una forte violazione dell autonomia degli enti locali: a questo proposito chiede ai presenti se ritengono che la manovra debba essere rovesciata come metodo o se sono necessari dei correttivi. Gianfranco Ludovici (Comune di Basaluzzo) ritiene possano essere fatti dei correttivi alla manovra in quanto uno stravolgimento sarebbe difficile: l ANCI nazionale, in ogni caso, può dare delle indicazioni in merito. Francesco Garino (Comune di Castelnuovo Belbo), per quanto concerne il precedente incontro che si è svolto a Roma, precisa che erano presenti i rappresentanti dei Comuni del nord e non quelli del sud. In quell occasione è emerso che ci sono problemi di lesione dell autonomia degli enti e problematiche sul personale e sui gettoni di presenza previsti per gli amministratori. 1
2 E necessario, in ogni caso, interloquire in maniera decisa con il Governo: sulla manovra sono necessarie forti provocazioni. Ernesto Berra (Comune di Occimiano) ritiene importante capire con la Regione che cosa significa concretamente la manovra per gli enti locali anche perché in quest ultima emerge, per esempio, che per le Province l attuazione di varie norme è rinviata ai regolamenti mentre per i Comuni non è previsto ciò. Richiede, anche, che ci sia una riflessione sulle Unioni di Comuni e sulle Convenzioni: occorre capire la linea che l ANCI ha in merito a qual è la forma associata migliore. Ritiene, in ogni caso, che la Convenzione con un Comune capofila sia l opzione da privilegiare. Bruno Bonetto (Comune di Macello) rileva le difficoltà in cui si trovano i piccoli Comuni che non ricevono i pagamenti che gli spettano dalle Province vincolate dal rispetto del Patto di stabilità. Elvio Rostagno (Comune di Usseaux) ritiene che la manovra presenti degli aspetti inaccettabili altri meno; l ANCI, come organo sindacale dei Comuni e in vista dell incontro che si svolgerà il 22 giugno a Roma, dovrebbe individuare una piattaforma con poche tematiche sulle quali trattare. I presenti concordano su tale proposta; si prevede, inoltre, di individuare una persona che viene delegata per esprimere le varie criticità dei piccoli Comuni in occasione dell incontro a Roma. I problemi riguardano: 1) La manovra è un attacco all autonomia e ha degli aspetti non accettabili 2) E necessario eliminare delle duplicazioni nel caso di trasferimento delle funzioni. 3) Ci sono degli aspetti, per esempio in merito ai consorzi e alle unioni di comuni, sui quali ci sono varie interpretazioni: è necessario chiarirli. Edda Basso (Comune di Piscina) evidenzia le difficoltà di lettura della manovra che non rispecchia quali siano le reali situazioni dei Comuni; per esempio si prevede una diminuzione dei gettoni di presenza ai consiglieri nei piccoli Comuni che sono già estremamente irrisori. PUNTO DUE: Costituzione gruppo di lavoro per definire una piattaforma da presentare alla nuova Giunta Regionale Celeste Martina (Presidente della Consulta e Vice Presidente ANCI PIEMONTE ) propone, per quanto riguarda la costituzione del gruppo di lavoro, di prevedere 3-4 incontri con un approfondimento preliminare di documenti di carattere giuridico al fine di elaborare, entro fine luglio, una piattaforma da presentare alla Giunta regionale ed eventualmente a livello nazionale. Concorda, inoltre, sulla necessità di approfondire l organizzazione dei servizi da parte dei Comuni, tenuto conto delle novità sulle Comunità montane; occorre, inoltre, chiarire il ruolo che devono avere le Unioni di Comuni ed accelerare sulla necessità di dare attuazione a strumenti forti associativi. Il gruppo di lavoro è composto da: Gianfranco Ludovici (Comune di Basaluzzo) Elvio Rostagno (Comune di Usseaux) Ernesto Berra (Comune di Occimiano) Francesco Garino (Comune di Castelnuovo Belbo) Agnese Ugues (Comune di Sangano) Edda Basso (Comune di Piscina) Franco Francesio (Comune di Trausella) Ezio Martina (Comune di Lusernetta) 2
3 Coloro che non partecipano al gruppo di lavoro possono inoltrare i propri contributi all ANCI PIEMONTE. La seduta si conclude alle ore PROPOSTE, DECISIONI, CONCLUSIONI 3
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