Scuola Superiore di Protezione Civile

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1 Piano di formazione 2016 Scuola Superiore di Protezione Civile (D.G.R. 4709/2015) (ai sensi degli artt. 3 e 4 della Convenzione Quadro tra Regione Lombardia ed Éupolis Lombardia registrata in data 29 dicembre 2015, 19084/RCC) Riferimenti normativi: d.g.r. 14 febbraio n. X/1371 Promozione della cultura e percorso formativo inerenti la protezione civile per il triennio 2014/ standard formativi - adeguamento organizzativo della Scuola Superiore di Protezione Civile (art. 4, l.r. 16/2004) 3 febbraio 2016

2 Sommario 1. Contesto di riferimento 3 2. Destinatari 4 3. Finalità e obiettivi 4 4. Linee di attività 5 5. L agenda dei corsi proposti per l anno Funzioni trasversali e funzioni didattiche 15

3 1. Contesto di riferimento La Scuola Superiore di Protezione Civile (SSPC), costituita nel 2003 dalla Giunta regionale, dal 1 gennaio 2011 è attiva all interno di Éupolis Lombardia, dove opera in sinergia con le iniziative realizzate dall Accademia di Polizia locale e dalle altre Scuole dell Istituto e con un costante confronto con le attività di ricerca di Éupolis Lombardia sui temi territoriali. La Scuola è lo strumento mediante il quale è possibile sviluppare il sistema delle competenze di prevenzione e intervento in materia di Protezione civile, in modo da da realizzare percorsi formativi specifici. La DGR del 14 febbraio 2014 n. X/1371 ha segnato la tappa più recente nel processo di adeguamento organizzativo della SSPC, culminato con la definizione dei nuovi standard formativi in materia di Protezione civile e del percorso formativo triennale per il Sistema regionale di Protezione civile, che nel corso dell anno dovrà essere verificato e aggiornato. SSPC si giova del contributo Comitato Tecnico Scientifico che, sempre secondo la DGR X/1371: - dà impulso e individua gli indirizzi programmatici per SSPC; - contribuisce a delineare le linee guida per la progettazione e realizzazione di iniziative di informazione, formazione e addestramento in materia di Protezione civile e per la promozione e divulgazione della cultura di Protezione civile sul territorio lombardo; - fornisce spunti e osservazioni in merito al Piano annuale di formazione predisposto da SSPC; - propone e supporta la declinazione attuativa degli standard formativi, sulla base dei bisogni formativi e dell evoluzione del Sistema di Protezione civile; - provvede al riconoscimento delle iniziative formative e di addestramento in materia di Protezione civile ideate, progettate e realizzate da soggetti operanti sul territorio. Le attività della SSPC contribuiscono al raggiungimento dei risultati attesi dalla programmazione regionale nella missione del soccorso civile così come definiti dal Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura ( ). Tali obiettivi sono individuabili, in particolare, nella promozione della cultura di Protezione civile a cominciare dall educazione alla prevenzione e dall incentivo al volontariato, soprattutto nei più giovani e saranno declinati mediante iniziative di formazione da attuarsi nelle scuole, anche tramite il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, e nelle università. Parallelamente si intende investire sulla formazione sempre più qualificata e professionale degli operatori di protezione civile presenti all interno delle pubbliche amministrazioni, capitalizzando la positiva esperienza formativa realizzata nel 2015 per EXPO con la Prefettura di Milano e anche con altre Prefetture su esigenze specifiche del territorio.

4 2. Destinatari Gli attori del sistema di Protezione civile lombardo sono molteplici e interfunzionali. Si tratta, infatti, di un sistema in cui convergono le strutture statali, le strutture regionali, gli Enti locali e le organizzazioni di volontariato, che coinvolgono in Lombardia oltre volontari. In questo contesto la SSPC risponde alla richiesta di formazione continua e specialistica di tutti coloro che sono direttamente coinvolti nel sistema di Protezione civile regionale: organizzazioni di volontariato, amministratori di Enti locali, responsabili e tecnici degli Enti locali e professionisti coinvolti nella stesura dei piani di emergenza comunali e nei programmi di previsione e prevenzione provinciali. La Scuola è quest anno soprattutto orientata a offrire formazione al personale degli Enti locali, a formare gli operatori impegnati nella gestione delle valanghe e a diffondere la cultura di protezione civile nella scuole e nelle Università. Inoltre sarà importante l impegno per la formazione dei formatori, strumento per l innalzamento della qualità del sistema e per il raggiungimento di nuovi volontari sul territorio. 3. Finalità e obiettivi La Scuola, attraverso il Piano formativo, persegue prioritariamente le seguenti finalità: - proporre un offerta formativa aggiornata costruita sulla base di una costante rilevazione dei fabbisogni formativi dei soggetti a vario titolo coinvolti nelle attività di Protezione civile e coerente con la delibera del febbraio 2014, che mette a sistema i corsi di formazione; - favorire la cooperazione interistituzione del sistema di protezione civile tramite iniziative formative ed esercitazioni che quest anno, per la prima volta, riguarderanno anche la gestione delle valanghe; - mantenere il positivo andamento della formazione in antincendio boschivo anche in presenza di cambiamenti istituzionali a livello nazionale sul presidio operativo di questo tema importante per la Lombardia che ha un ampio patrimonio forestale; - proseguire nella formazione dei formatori per mantenere alto il livello di formazione sul territorio; - coordinare e monitorare l erogazione delle attività formative gestite in forma diretta e indiretta e assicurare la definizione e il rispetto di standard formativi e didattici trasparenti e condivisi; - rendere sempre più professionale l azione degli operatori di Protezione civile sia appartenenti alle Istituzioni sia al mondo del volontariato; - progettare, aggiornare e raccogliere metodi e strumenti didattici; - promuovere l avvicinamento delle giovani generazioni alle attività di Protezione civile tramite iniziative mirate agli insegnanti e alle scuole. Il Piano formativo è elaborato annualmente da Éupolis Lombardia su incarico della Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione di Regione Lombardia. Gli indirizzi formativi per i prossimi anni sono orientati da alcune considerazioni:

5 - la SSPC ha ormai un bagaglio di esperienza e di attività ragguardevole e unico nel panorama nazionale rispetto alla formazione in Protezione civile. È opportuno pertanto consolidare e valorizzare le linee di formazione avviate negli ultimi anni, integrandole con la promozione di percorsi formativi particolarmente innovativi o di elevata specializzazione; - la revisione degli standard formativi, che si è resa necessaria per l adeguamento alla mutata realtà e alle nuove normative in materia di Protezione civile, richiede una gestione più flessibile dell offerta formativa, capace di rispondere rapidamente alle domande emergenti, e una standardizzazione dei materiali messi a disposizione degli enti per la realizzazione autonoma dei corsi; - i due punti precedenti conducono alla sistematizzazione dell offerta formativa in un percorso di formazione strutturato le cui caratteristiche sono la modularità e la flessibilità. Per attuare le finalità, nel 2016 SSPC si propone di ampliare e approfondire la collaborazione con le Università e i diversi soggetti istituzionali del territorio. 4. Linee di attività Nel Piano 2016 le principali linee di attività formativa riguarderanno: - iniziative rivolte agli operatori della Protezione civile appartenenti alla pubblica amministrazione, capitalizzando l esperienza di EXPO e approfondendo sia recenti normative e indirizzi operativi, quali ad esempio la direttiva grandi dighe, sia il tema della responsabilità in materia di Protezione civile; - iniziative di promozione della cultura di Protezione civile rivolte al mondo della scuola e dell università; - iniziative rivolte ai formatori di Protezione civile secondo una progressione modulare di combinazione di diversi moduli che dà vita a percorsi formativi standard - la realizzazione di un elenco dei formatori per la protezione civile - la prosecuzione dei corsi di Anti Incendio Boschivo (AIB), articolati in corsi di aggiornamento e corsi di specializzazione; - la produzione di sussidi e materiali didattici originali, anche con metodologie multimediali Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS), organo tecnico di supporto alla Scuola Superiore di Protezione civile proseguirà inoltre nel 2016 con la verifica delle richieste di riconoscimento dei corsi presentati alla SSPC e con l impegno nell aggiornamento della matrice dei corsi deliberata dalla Giunta nel 2014, contribuendo con proposte e idee in materia di formazione allo sviluppo del sistema.

6 5. L agenda dei corsi proposti per l anno 2016 Si propone di seguito la gamma di iniziative che compongono il Piano SSPC Il Piano 2016 propone una serie coordinata di corsi, coerente con il nuovo sistema di standard regionali, declinato secondo ruoli e progressione verticale e coerente con le nuove modalità amministrative e organizzative che Éupolis Lombardia ha elaborato. Totale tipologie di corso:17 Totale edizioni: 30 Giornate: 40 Totale persone formate:1.010 Area Pubblica Amministrazione. Le attività formative del 2015 hanno coinvolto in maniera importante le funzioni di Protezione civile della Pubblica amministrazione. Anche per il 2016 si propone una serie di iniziative formative che coinvolgono vari livelli istituzionali sui temi della gestione delle valanghe, coordinamento dei soccorsi, rischio idrogeologico, pianificazione delle emergenze e livello locale, direttiva dighe e responsabilità in Protezione civile. 1) Corso per tecnici di protezione civile per la gestione della criticità valanghe Il rinnovo dell accordo interistituzionale fra Regione Lombardia, Province interessate, ARPA Lombardia ed, eventualmente, Prefetture interessate, Comunità montane e Comandi provinciali del Corpo Forestale dello Stato, compresi nei territori a rischio prevede la necessità di organizzare corsi sulla gestione delle valanghe. Destinatari: 1 Partecipanti: massimo 25 Periodo previsto: I quadrimestre 6 giornate (3 giorni alla settimana) tecnici degli Enti delle Province di Bergamo, Brescia e Sondrio partecipanti al Nucleo Tecnico Operativo e sottoscrittori del Protocollo valanghe , di cui alla DGR X/3914 del 24/7/2015 2) Corso per i centri di coordinamento soccorsi Nel corso del 2015 sono stati svolti corsi a Milano e Monza Brianza relativamente alla gestione dei Centri di coordinamento Operativi Misti (COM) durante le emergenze, in collaborazione con le Prefetture. I buoni risultati raggiunti e i bisogni emersi suggeriscono di continuare su questa linea di formazione coinvolgendo aree territoriali non coperte nelle passate edizioni. 1 giornata Destinatari: dirigenti/responsabili/funzionari provinciali e regionali, Ster

7 2 edizioni una per area Partecipanti: complessivamente circa 100 Periodo previsto: dal II quadrimestre 3) Corso sul rischio idrogeologico e idraulico Il corso si rivolge al personale dei territori a rischio (comuni, capoluoghi, prefetture) per promuovere conoscenza, competenze, responsabilità e coinvolgere gli attori di riferimento nella gestione del rischio idrogeologico e idraulico. Si tratta di una sperimentazione per promuovere e veicolare, qualora approvato, il cosiddetto Attestato del territorio. Il corso coinvolge oltre alla Protezione civile regionale, compreso il Sistema Integrato di Prevenzione, anche la Direzione Generale Territorio, urbanistica e Difesa del Suolo, compreso il Sistema Informativo Terrioriale. 1 giornata Destinatari: 2 delegati per ente (prefettura, comune capoluogo, VF, Polizia, 118) 2 edizioni una per area Partecipanti: complessivamente circa 100 Periodo previsto: 4) Workshop/laboratorio per la pianificazione di emergenza dell unità di crisi locale L iniziativa si struttura in: workshop iniziale, con la presenza di testimoni (es: sindaco che abbia esperito una crisi nel suo territori) che introducendo le loro esperienze pratiche mettono a tema uno specifico problema. I testimoni sono guidati da un docente; laboratorio esercitativo nel quale i partecipanti si costituiscono come UCL/COC per affrontare lo scenario di simulazione proposto; momento plenario conclusivo per la rendicontazione e discussione dei risultati. 1 giornata Destinatari: Componenti dell Unità di Crisi Locale dei Comuni individuati nelle aree, Sindaci, tecnici comunali, Comandanti di Polizia locale, responsabili di organizzazioni comunali di volontariato di Protezione civile, eventuali altri funzionari comunali ove indicati nel Piano di Emergenza Comunale; UCL 2 Partecipanti: circa 50 per edizione Periodo previsto: 5) Corso pratico/laboratorio per l attuazione degli Indirizzi operativi inerenti l'attività di protezione civile nell'ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe. - Direttiva del presidente del consiglio dei ministri 8 luglio 2014

8 La direttiva avviata richiede la diffusione di competenze specifiche, in particolare sui seguenti argomenti: sviluppo delle capacita di lettura delle informazioni e dei dati tecnici disponibili. Le competenze sono reperibili soprattutto presso: Arpa Lombardia, Ufficio Idrometeo, autorità idrauliche a valle delle dighe (Ster e Aipo), Autorità di Bacino, Regione Lombardia - Centro Funzionale Monitoraggio Rischi sviluppo condivisione delle modalità operative di gestione delle dighe e piani di laminazione preventiva. Le competenze sono reperibili soprattutto presso: tecnici responsabili delle dighe selezionate, gestori delle acque in uscita dalla diga, altre Regioni o soggetti pubblici che hanno già elaborato uno o più piani di laminazione (es. Veneto-diga Ravedis, Piemonte-diga Ingagna). 2 giornate Destinatari: i soggetti di cui alle singole dighe della Lombardia individuate nel documento approvato dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni in priorità 1 per l'attuazione della Direttiva Dighe (in particolare Sindaci, Prefetture e Province coinvolte, Regione - Ufficio Pianificazione emergenze, Ufficio dighe del MIT di Milano e/o di Roma) 1 Partecipanti: complessivamente circa 100 Periodo previsto: 6) Corso sulla responsabilità nel lavoro di protezione civile Il tema della responsabilità in capo al responsabile delle attività di protezione civile è in questi ultimi anni al centro degli sviluppi della normativa. Il corso vuole mettere a punto le responsabilità specifiche nei diversi ruoli, affrontati sia nel più ampio contesto dell organizzazione pubblica sia in quello specifico di protezione civile. Il corso prevede l intervento di responsabili del personale, di un magistrato e di alcune testimonianze. Destinatari: mezza giornata personale delle pubbliche amministrazioni e gestori delle OOV invitati 1 Partecipanti: complessivamente circa 90 Éupolis Lombardia Periodo previsto: Area mondo della Scuola e Università Quest area riveste un particolare interesse nella programmazione di SSPC: per il mondo della scuola in questi ultimi anni, infatti, sono state numerose le iniziative che hanno preparato i volontari di Protezione civile a promuovere la protezione civile medesima nelle scuole piuttosto che a formare i giovani a comportamenti di autoprotezione, oltre a iniziative che hanno sviluppato strumenti specifici per fare cultura di protezione civile. Obiettivo del triennio è di mettere a sistema i progetti

9 sviluppati rispondendo a una domanda precisa che viene dagli operatori: associare alle competenze didattiche e comunicative utili a chi interviene nelle scuole anche strumenti adeguati di supporto. Il programma 2016 mantiene l obiettivo prioritario di promuovere la cultura di protezione civile tra i giovani delle scuole lombarde e favorire l avvicinamento e il reclutamento tra gli studenti più grandi. Il nuovo sistema di formazione proposto prevede inoltre il rafforzamento del legame diretto con il mondo della scuola attraverso docenti e dirigenti della scuola, in continuità con l iniziativa realizzata nel settembre 2015 da SSPC e dalla Protezione civile regionale, in collaborazione con la Direzione Generale regionale Istruzione, formazione e lavoro e l Ufficio Scolastico Regionale. Per il mondo universitario si intende consolidare le relazioni strette negli ultimi anni tramite nuovi progetti e alcuni incontri con referenti universitari, anche nell ambito delle sedute del Comitato Tecnico Scientifico(CTS) di SSPC. 7) La Protezione civile incontra l Università L attività del 2016 prosegue, rielaborando la presentazione della protezione civile regionale nelle università lombarde con l obiettivo di avviare forme di reclutamento e collaborazione concrete. Il Piano prevede il contatto diretto con alcuni docenti delle università che hanno partecipato alle attività 2014 e 2015, selezionati rispetto a disponibilità e competenze funzionali alla protezione civile. L attività si articola in: richiesta di una lezione, con il docente referente, per introdurre e illustrare la protezione civile; lanciare, nel corso della medesima lezione, un tema progettuale da sviluppare da parte degli studenti, sotto la supervisione del docente referente. I temi progettuali saranno elaborati sulla base delle necessità della protezione civile, delle competenze specifiche degli studenti e dell università coinvolta (es: architettura: progetto di pianificazione di un campo; architettura/ingegneria: sistemi di alloggiamento provvisori; scienze politiche: protocolli e strumenti di comunicazione; ecc.) partecipazione ad una giornata di formazione in collaborazione con un docente identificato, organizzata in Università Destinatari: studenti universitari 2 edizioni Partecipanti: Università lombarde Prodotti: lezione e lancio del progetto Periodo previsto: in base all agenda delle Università 8) La Protezione civile incontra la Scuola Si potranno attivare alcune iniziative tra le quali a titolo di esempio si segnalano:

10 1. sviluppo delle relazioni con l Ufficio Scolastico Regionale, in particolare per favorire progetti di alternanza scuola-lavoro all interno di enti di Protezione civile; 2. verifica dalla diffusione del progetto Scuola multimediale del Dipartimento Nazione di Protezione Civile; 3. sviluppo dei contatti e dei progetti con le scuole che si sono coinvolte con Regione Lombardia e SSPC a seguito del convegno organizzato nel settembre 2015; l obiettivo del 2016 è consolidare i rapporti che si sono instaurati avviando attività specifiche che siano test per mettere a regime l offerta di collaborazione con gli istituti scolastici. L ambito in cui concretizzare l azione potrebbe essere la condivisione con gli insegnati di un programma di incontri e lezioni e iniziative sulla protezione civile, nell ambito di un progetto elaborato insieme (Protezione civile e Scuola) fornendo le risorse umane per la realizzazione (esperti di Protezione civile formati nei corsi della SSPC, etc). I differenti programmi sono personalizzati rispetto al livello della scuola interessata e, per quanto riguarda gli istituti tecnici, hanno l obiettivo di fare leva sulle competenze professionalizzanti che gli studenti stanno acquisendo; Area sistema di formazione della Protezione civile Il sistema lombardo della Protezione civile potrà professionalizzarsi e rendersi sempre più efficace e efficiente quanto più la formazione degli operatori e dei volontari sarà coerente e capillare. In questo un ruolo fondamentale è assolto dalla formazione dei formatori e di chi sul territorio organizza la formazione, nel quadro delle linee guida e degli standard formativi condivisi con Regione Lombardia. Si configura quindi un percorso articolato, anche a step successivi, per la formazione formatori che si svilupperà in più tappe nel triennio ) I profili dei formatori e gli obiettivi della loro formazione Anche alla luce delle sperimentazioni realizzate nel 2014 e i percorsi avviati nel 2015, il 2016 prevede la continuazione della formazione per formatori avviata nel 2015 prevedendo: la realizzazione dei moduli che o concludono profili avviati e ancora aperti o avviano la formazione specifica per i profili definiti prioritari dal CTS le prime sessioni di esame per i profili conclusi nel 2015 o a conclusione nel 2016, prevedendo anche la possibilità di partecipazione alla sola sessione d esame da parte di soggetti esperti predisposizione dei primi elenchi di docenti formati ed esaminati nell ambito del nuovo percorso I moduli della formazione Ogni modulo è previsto di mezza giornata si rivolge a 20 persone, se non altrimenti specificato.

11 è condotto da un docente esperto di SSPC per lo specifico tema affrontato a seconda del livello di precorso in cui è inserito tende ad avere finalità più operative o più teoriche solo un percorso modulare completo porta al raggiungimento del profilo previsto, come esplicitato nella tabella percorsi formativi. Nel 2016 si realizzeranno 8 moduli differenti Destinatari: Partecipanti: Periodo previsto: mezza giornata per ogni modulo personale di Protezione civile, volontari e professionisti secondo i profili regionali 8 edizioni (1 per modulo) da 15 a 30 a secondo del modulo Éupolis Lombardia Sarà inoltre progettato il sistema di valutazione, la composizione delle commissioni d esame e saranno realizzati gli esami a coloro che hanno concluso il percorso più eventuali altre persone che per profilo professionale si ritiene possano accedere alla valutazione finale. 10) I profili dei formatori e gli obiettivi della loro formazione: laboratorio per la sperimentazione dell'elaborazione di standard formativi in antincendio boschivo Ripercorrendo il metodo dell iniziativa I profili dei formatori e gli obiettivi della loro formazione sarà realizzata la progettazione di un modulo di formazione formatori dedicato all antincendio boschivo con l organizzazione di un laboratorio che sperimenterà l elaborazione di standard formativi in antincendio boschivo. mezza giornata Destinatari: personale di Regione Lombardia e degli Enti che si occupano di antincendio boschivo, volontari e professionisti secondo i profili regionali 1 edizione Partecipanti: 30 Éupolis Lombardia Periodo previsto:

12 Area Alta Specializzazione di Anti Incendio Boschivo (AIB) Regione Lombardia ha approvato, con DGR X/967 del 22 novembre 2013, il Piano regionale delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi per il triennio : in coerenza con il Piano, si sviluppano le attività formative di aggiornamento e di specializzazione, come di seguito descritte. Il 2016 sarà un anno particolarmente importante per la formazione AIB sia per i cambiamenti istituzionali che stanno interessando il settore sia per la necessità di avviare la revisione del Piano Triennale di AIB. Le attività formative proposte in questa area e l iniziativa I profili dei formatori e gli obiettivi della loro formazione: laboratorio per la sperimentazione dell'elaborazione di standard formativi in antincendio boschivo, saranno realizzate e declinate sulla base dei riassetti istituzionali in corso. Corsi di abilitazione 11) Corso base per aspiranti DOS 10 giornate (di cui 1 di test di abilitazione) Destinatari: Personale appartenente alla Regione, alle Province, alle Comunità Montane, ai Parchi e Riserve Naturali, all Associazione Nazionale Alpini (ANA) e personale Volontario AIB formalmente delegato dagli stessi Enti in Regione Lombardia. 1) Possesso dell attestato di superamento del corso AIB di primo livello; 2) Quattro anni di operatività nell antincendio boschivo, opportunamente documentati. 1 Partecipanti: 20 Comune di Canzo (CO) presso il Centro di Educazione Ambientale Prim Alpe 12) Corso per Capi Squadra 3 giornate Destinatari: Volontari e Responsabili AIB degli Enti locali (o loro sostituti) che hanno compiti di responsabilità e di coordinamento di una o più squadre AIB; possono partecipare al corso coloro che hanno superato il corso di specializzazione di primo livello ed hanno acquisito almeno 3 (tre) anni di operatività nell antincendio boschivo 1 Partecipanti: 50 per edizione

13 13) Corso per volontari AIB Elitrasportati 2 giornate Destinatari: Volontari che operano in elitrasporto AIB nonché ai Responsabili AIB (o loro sostituiti) che coordinano questa attività; possono partecipare al corso coloro che hanno superato il percorso formativo di specializzazione di primo livello ed hanno acquisito almeno 3 (tre) anni di operatività nell antincendio boschivo 2 Partecipanti: 50 per edizione basi elicotteristi che Aggiornamento obbligatorio previsto dal Piano AIB Sarà necessario rivedere i corsi alla luce dei piani di aggiornamento e della revisione de Piano Triennale di AIB che sarà avviata. In particolare si prevedono: 14) Corso di aggiornamento per Direttori delle Operazioni di Spegnimento 1 giornata Destinatari: DOS soggetti ad aggiornamento obbligatorio 2 edizioni Partecipanti: 40 per edizione Sede 15) Corso di aggiornamento per Capi Squadra Attraverso questo seminario di aggiornamento verranno delineati il profilo, le competenze, le attività fondamentali e il contesto lavorativo con particolare attenzione al significato di essere Capo Squadra volontario. L obiettivo è quindi far acquisire sia competenza tecnico professionale sia di ruolo per il primo coordinamento di risorse umane ed attrezzature a disposizione. 1 giornata Destinatari: Capi Squadra soggetti ad aggiornamento 1 edizione Partecipanti: 50 per edizione Sede 16) Corso di aggiornamento per volontari con specializzazione di 2 Livello L obiettivo del seminario è mettere a sistema ed aggiornare, dal punto di vista tecnico e procedurale, figure del Sistema AIB altamente specializzate per la lotta agli incendi boschivi che sono punto di forza e di supporto nella strategia d'intervento in scenari complessi. Verranno inoltre tracciati e presi in esame, in modo approfondito, il profilo, le competenze, le attività fondamentali e il contesto lavorativo previsti dal vigente Piano AIB. 1 giornata Destinatari: Volontari AIB con spec. 2 liv. 2 edizioni Partecipanti: 50 per edizione Sede

14 17) Corso di aggiornamento per volontari Elicooperanti Attraverso questo momento di aggiornamento si vuole dare maggiore consapevolezza al personale che interviene in prima fase sull evento incendio boschivo conclamato, attraverso l utilizzo di metodologie pratiche per una lettura dinamica del territorio e la conoscenza dei combustibili in funzione delle potenzialità evolutive del fuoco nelle prime fasi di sviluppo. La tempestiva e ponderata decisione sul fronte fuoco nella fase iniziale, consente di fatto un ragionevole impiego delle risorse umane e strumentali nella fase successiva che è poi l obiettivo finale a cui tende la squadra in elicooperazione. L aggiornamento è rivolto ai volontari specializzati in elicooperazione Da realizzare presso le quattro Basi elicotteristiche contestualmente all apertura delle stesse per inizio operatività AIB. 1 giornata Destinatari: Volontari AIB specializzati in elicooperazione 1 edizioni Partecipanti: 100 per edizione Sede Sedi decentrate Periodo previsto: Area materiali, servizi e staff a supporto della formazione Nel corso del 2016, oltre all erogazione della offerta formativa di cui sopra, SSPC continuerà a realizzare materiali e servizi a supporto delle attività di formazione quali: Rielaborazione del materiale didattico utilizzato in aula per una fruizione più ampia sui corsi che verranno concordati con la committenza; Progettazione specifica e coordinamento dei corsi, realizzata da esperti/docenti Disponibilità dei contributi didattici che fanno parte della Biblioteca Digitale di SSPC, unica in Italia per quantità di documenti e specificità sulla Protezione civile. In oltre dieci anni di attività, SSPC ha collezionato un rilevante numero di dispense specifiche, prodotte per i corsi, oltre a paper, articoli e materiale multimediale che nel suo insieme costituisce una raccolta importante in Italia sui temi della Protezione civile. Nel 2016 si intende ampliare la Biblioteca Digitale, continuando a mettere a disposizione i materiali e a diffonderne l impiego elaborando nuovi materiali anche realizzando in proprio supporti alla docenza di genere multimediale; Riprese video e montaggio a supporto delle attività d aula, sui corsi che verranno concordati con la committenza; Attività di istruttoria dei corsi riconosciuti dal CTS, progettazione di programmi di corsi standard, relazioni con il mondo dell università, sistematizzazione di programmi di corsi approvati; Diffusione corsi, raccolta iscrizioni, segreteria organizzativa, promozione delle iniziative tramite sito web; Condivisione tra Regione Lombardia e SSPC delle banche dati disponibili quali ad esempio: bisogni formativi; registro dei corsi riconosciuti; partecipanti ai corsi per formatori; albo del volontariato.

15 6. Funzioni trasversali e funzioni didattiche Si riepilogano di seguito le funzioni della Scuola Superiore di Protezione Civile, distinte in funzioni trasversali e funzioni didattiche. Funzioni trasversali coordinamento generale, supervisione dell'attività formativa, programmazione, gestione, ricerca e analisi, documentazione generale; reporting all U.O. regionale competente in merito alla realizzazione delle attività, secondo le scadenze concordate; attività di coordinamento e raccordo tra Scuola e Direzione generale regionale competente; sviluppo e gestione attività sub-convenzionali con enti terzi; promozione relazioni e contatti con istituzioni e scuole pubbliche nazionali e internazionali, valorizzazione best practice; segreteria generale e gestione analisi fabbisogno formativo, relazioni e contatti con Amministrazioni locali, Associazioni, ecc; individuazione delle strutture formative decentrate, gestione sedi e attrezzature didattiche, incluso l'eventuale rimborso di spese di utilizzo, pulizia, noleggio, ecc.; funzioni di Customer satisfaction e Customer care; aggiornamento bibliografico, acquisto, distribuzione materiale didattico (progetti editoriali, dispense, sussidi e supporti multimediali); redazione, editing, coordinamento e diffusione materiale didattico ad hoc (dispense, slide, sussidi, ecc.). Funzioni didattiche direzione scientifica, progettazione, ricerca e coordinamento didattico; docenza, incluso addestramento pratico, accompagnamento e coaching; verifica e valutazione formativa; valutazione dell apprendimento nelle tipologie formative prescritte dalla normativa regionale; tutorship professionale; supporto alla revisione ed evoluzione degli standard formativi del settore della protezione civile; supporto e monitoraggio al CTS per le funzioni di riconoscimento e qualificazione di attività formative realizzate da soggetti terzi rispetto a SSPC.

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