Gruppo consiliare Partito della Rifondazione Comunista di Scandicci. Interrogazione

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1 Gruppo consiliare Partito della Rifondazione Comunista di Scandicci Interrogazione Oggetto: amianto negli edifici pubblici In relazione alla mia interrogazione sull amianto e alla sua risposta, dove mi dice: che è un materiale che integro non rappresenta rischio per la salute pubblica, in quanto la pericolosità del materiale dipende dalla dispersione delle fibre nell aria e nel suolo. Chiaramente essendo un materiale usato principalmente per la copertura degli edifici, oppure come si può vedere in diverse palestre come controsoffitto, è esposto in maniera diversa all usura. E esposto agli agenti atmosferici, alle intemperie, agli sbalzi di temperatura per quanto riguarda la copertura, mentre per gli interni l usura è causata dai vari urti delle pallonate mentre gli studenti fanno attività sportiva. Vorrei sapere: se l amministrazione intende rimuovere l amianto dagli edifici scolastici. Quali sono le opere di manutenzione e buona tenuta dei tetti in cementoamianto degli edifici scolastici. Quali sono i controlli dell ARPAT, come e quante volte viene a controllare lo stato di usura di questo materiale. Se l Amministrazione intenda rimuovere questo materiale indipendentemente dallo stato di conservazione, e se questo fosse, Quando intende farlo. La salute pubblica principalmente è responsabilità del Sindaco, e di chi è stato eletto a tutela dei cittadini. Si richiede risposta scritta Consigliere PRC Loretta Mugnaini Scandicci 29/4/2010

2 Alla Consigliera Loretta Mugnaini Oggetto: Risposta interrogazione Amianto negli edifici pubblici In merito all interrogazione in oggetto e scusandomi per il ritardo nei tempi di risposta, rendo noto che l amministrazione comunale è già intervenuta in numerosi casi a rimuovere le coperture in amianto, soprattutto nell ambito delle ristrutturazioni dei cimiteri e degli edifici scolastici effettuate in questi ultimi anni. Tuttavia, poiché il materiale, prima del divieto di utilizzo negli anni 90, è stato abbondantemente adoperato nell edilizia sia pubblica che privata, esistono ad oggi ancora alcune strutture comunali con coperture in amianto. Anche se gli studi disponibili non rilevano rischi per la salute in caso di buona conservazione e nonostante la normativa in vigore non imponga ai proprietari di rimuovere il materiale la dove non vi è dispersione nell aria di fibre, è intenzione dell amministrazione togliere il prima possibile tutto l amianto ancora presente, compatibilmente purtroppo con le risorse a disposizione (sempre più scarse a fronte di sempre maggiori necessità ed esigenze) che non ci consentono in questo preciso momento di preparare un piano d azione. Resta inteso allora che fondamentale in questa fase è il monitoraggio dello stato di conservazione dell amianto, soprattutto negli edifici scolastici. Per ora, alla luce delle analisi della qualità dell aria effettuate negli anni passati e che hanno riportato esiti di buona tenuta, in attesa di procedere nuovamente e a breve termine a seguito della recente normativa e prassi in materia, alla valutazione da parte di tecnico specializzato del rischio di rilascio di fibre, si è proceduto a proteggere con reti metalliche o con incapsulature i casi più esposti. Cordiali saluti. Simona Bonafè Assessore all Ambiente 11/06/2010

3 Amianto LaSinistraScandicci Sinistra per la Costituzione Federazione della Sinistra lasinistrascandicci.wordpress.com c.a. Ass. S. Bonafè p.c. Cons. L. Mugnaini Comune di Scandicci Oggetto: Amianto Ho avuto la possibilità di leggere la sua recentissima risposta alla interrogazione presentata dalla consigliera L. Mugnaini in merito al tema amianto. Fermo restando che il giudizio finale, quello che fa testo, compete al consigliere interrogante, debbo confessare come persona che si interessa del tema da anni (i primi interventi sono del marzo 1997) che la Sua risposta non solo è assolutamente insoddisfacente, ma dimostra chiaramente anche un insufficiente approfondimento delle informazioni che senz altro ha. Come prima cosa ritengo che anche se è giusto non fare allarmismo generico, non è neppure giusto tranquillizzare in modo altrettanto generico: un lavoro dell Ispesl (l istituto di ricerca in fase di chiusura da parte di Tremonti) parla di 664 morti in Toscana nele periodo (un morto alla settimana circa) ed afferma che ancorea non si vide la fine di questa tragedia che durerà ancora anni ed anni. La seconda carenza che rilevo nella Sua risposta è che trascura completamente due dati fondamentali che senz altro saranno stati esposti agli incontri tra ARPAT e comuni (dicembre 2009/gennaio 2010), e cioè: 1. tenuto conto del tempo trascorso da quando si è cessato di usare eternit nell edilizia stiamo entrando in un periodo critico 2. la mappatura degli immobili a richio in Toscana è, soprattutto per quanto riguarda quelli privati, ancora molto indietro Mi sarei perciò atteso che sulla base della data di costruzione dei vari edifici si fosse avviata, od almeno immaginata, una procedura per individuare immobili con possibili problematicità richiedendo ai proprietari di operare le verifiche del caso, ma di questo purtroppo non trovo traccia nella risposta da Lei fornita. In terzo luogo, e spiace dirlo, ho notato che nella Sua risposta manca anche completamente qualsiasi richiamo ad azioni intraprese (ed illustrazione dello stato dell arte) su problemi ben noti relativi alla possibile presenza di amianto (e non sto parlando delle scuole); cito due esempi: 1. il caso dell ex stabilimento Ciatti di cui la stampa ha recentemente parlato; giustamente Lei aveva preannunciato un Suo intervento nei confronti della proprietà. Sono passati da allora quasi tre mesi, la proprietà è stata contattata? Sono state chieste e fatte verifiche? Quali risultati hanno dato se sono state fatte? 2. alcuni anni or sono chiesi informazioni circa la possibile presenza di amianto nel capannone della ex caserma dei carabinieri (Via dei Rossi); la risposta che ebbi fu interlocutoria nel senso che, non essendo l oggetto nella disponibilità della amministrazione, la informazione andava richiesta ai prprietari. Da allora la sola informazione avuta è che erano previsti incontri, ma nessuna risposta chiara (... il vostro parlare sia no, si, si, no... ) 1

4 Amianto Non entro nel merito di una altra serie di problemi come ad esempio la mancanza di siti di stoccaggio e smaltimento sicuro; siamo all assurdo che se si trovassero finanziamenti (e concordo con Lei sulla mancanza di fondi) per eliminare l eternit non sapremmo poi dove metterlo. (informazione ripresa dal dossier di Legambiente) la mancanza di qualsiasi proposta (nemmeno troppo innovativa) che (e la cosa per inciso avrebbe qualche attinenza con un altro problema locale, quello dello stabilimento ISI) favorisca la sostituzione di coperture in eternit (dove esistono) con pannelli fotovoltaici (un po quello che è stato fatto per diversi immobili di edilizia residenziale popolare) Colgo l occasione per comunicarle che, come prassi consueta, malgrado le Sue gentili parole non ho mai avuto cenni di riscontro da parte della Agenzia per l Energia alle osservazioni che Le avevo mandato; ma che ci vuol fare, c est la vie Resto in attesa di un cenno di riscontro, Scandicci, 16 giugno 2010 ALLEGAT1 articolo sulla possibile presenza di amianto alla ex-ciatti articolo relativo alla ex caserma carabinieri interrogazioni varie su ex caserma carabinieri Recapiti 1. Francesco Mencaraglia Questo documento é stato prodotto con LATEX 2ε 2

5 Caro Francesco, capisco il tuo rammarico ma mi corre l'obbligo di ricordarti che ho risposto (in ritardo e mi sono scusata) ad un'interrogazione ben precisa fin dal titolo, in cui mi venivano richieste delicidazioni in merito allo stato di conservazione dell'amianto e alla volontà o possibilità di attivare interventi per rimoverlo dagli EDIFICI PUBBLICI, non si faceva alcun cenno alle strutture private. Non sto a rigirarti per conoscenza l'interrogazione perchè immagino che tu l'abbia già in mano. Ti suggerirei pertanto cortesemente, ma altrettanto fermamente, di rileggere per bene il testo ed evitare la prossima volta di accusarmi di rispondere in modo "assolutamente insoddisfacente". Capisco che fai parte di una forza politica di opposizione a cui spetta la critica e il controllo sugli atti dell'amministrazione, ma poichè ti riconosco onestà intellettuale, le accuse gratuite non ti fanno onore. Tuttavia, proprio perchè non ho nessuna intenzione di non rispondere, per quanto riguarda la presenza di amianto nelle strutture private, ti informo che l'amministrazione non è in grado di avviare una mappatura totale e completa dei casi ad oggi presenti per diversi motivi: innanzitutto perchè, e dovresti saperlo visto che dici di occuparti da tanto tempo di amianto, spetta (decreto ministero sanità del punti 2 e 4a) in primo luogo ai proprietari effettuare una valutazione del rischio di rilascio delle fibre redatto da tecnico qualificato e noi non ci possiamo sostituire al privato, ammesso poi di avere le risorse umane ed economiche per farlo (e sai benissimo, dopo questa manovra, quali saranno i problemi per gli enti locali, ahimè). Inoltre la recente procedura concordata da asl e arpat propone alle amministrazioni di richiedere al proprietario di produrre idonea valutazione del rischio, ma solo su segnalazioni ricevute, cosa che peraltro abbiamo iniziato a fare a partire dalla Ciatti. Ci tengo infine a precisare che non sto assolutamente "tranquillizando" nessuno e per di più in modo "generico". Se mi permetti ho sempre svolto questo impegno con grande senso di responsabilità, soprattutto da quando ho la delega all'ambiente e mi capitano tra le mani questioni che possono riguardare la salute dei cittadini: cerco sempre di documentarmi e studiare ma per evitare di generare facili allarmismi mi rifaccio alle normative in vigore e agli studi ufficiali perchè mi fido delle istituzioni e non potrebbe essere diversamente visto che ne faccio parte. Con stima, Simona Bonafè

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