Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 30/03/ REGIONEDEL VENETO. giunta regionale

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1 ii,...i.iylì.ll Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 30/03/ ^ Consiglio Regionale del Veneto I del 30/03/2016 Prot.: Titolarlo CRV CRV spc-upa REGIONEDEL VENETO giunta regionale Data ProtocolloN" jclass.; A Prat Fase AllegatlN'1 Oggetto: Risposta alllnterrogazione A RISPOSTA SCRITTA n. 104 del 11 gennaio 2016 presentata dai Consiglieri Jacopo BERTI, Simone SCARABEL, Erika BALDIN, Patrizia BARTELLE e Manuel BRUSCO "CURA E PREVENZIONE DEL DIABETE". /VI Consigliere regionale Jacopo BERTI /U Consigliere regionale Simone SCARABEL Al Consigliere regionale Erika BALDIN Al Consigliere regionale Patrizia BARTELLE Al Consigliere regionale Manuel BRUSCO e, p.c. Al Signor PRESIDENTE del Consiglio Regionale All'Assessore regionede ai Rapporti con il Consiglio regionale Ai sensi dell'articolo 111 del Regolamento consiliare, si trasmette la risposta approvata dalla Giunta airinterrogazione indicata in oggetto, da Voi presentata in data 11 gennaio Distinti saluti. IL SEGRETARIO/tìELJ - aw./ Segreteria della Giunta Sezione Verifica e gestione atti del Presidente e della Giunta P.O. Rapporti con il Consiglio e nomine Dorsoduro, Venezia - Tei 041/ Fax 041/ Codice Univoco Ufficio IPA: 4Z9BKH uff. giunta, consigliot^regione. veneto, it Cod. Fise protocollo.generale@pec.regione. veneto.it P.IVA

2 REGIONE DEL VB.NETO^ giunta regionale X Legislatura PUNTO 24 DELL'ODO DELLA SEDUTA DEL 15/03/2016 ESTRATTO DEL VERBALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 68 / IIM del 15/03/2016 OGGETTO: Risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 104 dell'11 gennaio 2016 presentata dai consiglieri Jacopo Berti, Simone Scarabei, Erika Baldin, Patrizia Bartelle e Manuel Brusco avente per oggetto "Cura e prevenzione del diabete". Mod. B - copia pag. 1

3 COMPONENTI DELLA GIUNTA REGIONALE Presidente Vicepresidente Assessori Segretario verbalizzante Luca Zaia Gianluca Forcolin Luca Coletto Giuseppe Pan Roberto Marcato Gianpaolo E. Bottacin Manuela Lanzarin Elena Donazzan Federico Caner Elisa De Berti Cristiano Corazzarì Mario Caramel RELATORE ED EVENTUALI CONCERTI I LUCA COLETTO STRUTTURA PROPONENTE AREA SANITÀ" E SOCIALE L, APPROVAZIONE: Sottoposto a votazione, il prowedimento è approvato con voti unanimi e palesi. Mod. B - copia pag. 2 Dgrn. 68/11 M del 15 marzo 2016

4 OGGETTO: Risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 104 dell'11 gennaio 2016 presentata dai consiglieri Jacopo Berti, Simone Scarabei, Erika Baldin, Patrizia Bartelle e Manuel Brusco avente per oggetto "Cura e prevenzione del diabete". L'Assessore Luca Coletto propone alla Giunta di adottare la seguente risposta: nell'ambito delle Cure Primarie, fin dal 2009, con l'approvazione del Progetto Obiettivo sul Diabete (DGR n. 3485/2009), è stata posta particolare attenzione alla qualifica del percorso assistenziale e all'individuazione delie prestazioni più appropriate per la gestione del cittadino affetto da malattia diabetica o esposto alrischio di essa. Nel 2011, vista l'alta prevalenza ed incidenza della patologia diabetica e la rilevanza dei suoi costi medici, sociali ed economici, è stata approvata la L.R. n. 24/2011, contenente le norme per la prevenzione, la diagnosi e la cura del diabete mellito in età adulta e pediatrica, i cui contenuti sono stati in seguito recepiti e consolidati nel Piano Socio-Sanitario Regionale Successivamente, con DGR n. 2245/2014, è stato approvato il modello di rete regionale per l'assistenza diabetologica organizzato su tre livelli di intensità di cure,finalizzatoad un utilizzo appropriato delle risorse. Nel 2015, con DGR 751/2015, la gestione integrata del diabete è stata inserita tra gli obiettivi del Contratto di Esercizio dei Medici di Medicina Generale afferenti alle Medicine di Gruppo Integrate (modello veneto delle Unità Complesse di Cure Primarie del cosiddetto "decreto Balduzzf: L. 189/2012). In particolare l'attivazione delle Medicine di Gruppo Integrate, quali team multiprofessionali in cui i MMG sono affiancati dagli infermieri e dagli specialisti, pone l'accento sulle attività della presa in carico integrata dei pazienti diabetici ma anche sulle attività di promozione della salute, favorendo le azioni di promozione di stili di vita sani (alimentazione, attività fisica, ecc.) e di counselling. Inoltre, con DGR n. 759/2015, è stato approvato il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) regionale per la gestione integrata della persona con Diabete Tipo 2, il quale descrive in modo puntuale e dettagliato obiettivi ed azioni condivise tra le varie componenti coinvolte nella presa in carico, privilegiando un'ottica di processo piuttosto che di singoli episodi di cura. L'introduzione di tali percorsi porta con sé l'implementazione, nella pratica quotidiana, della medicina d'iniziativa che faciliterà l'adesione dei pazienti al PDTA, con il loro inserimento in Programmi di Assistenza Individuale (PAI) e il monitoraggio del percorso di cura attraverso l'utilizzo di indicatori specificatamente determinati. Attualmente, come disposto con DGR 530/2014 e in linea con il progetto di sperimentazione già attuato per il PDTA della BPCO (DGR 206/2015), si sta dando avvio al progetto di implementazione del modello di PDTA regionale per la gestione integrata della persona con Diabete Tipo 2, all'interno di alcime realtà territoriali al fine di concretizzare azioni migliorative relativamente all'ambito organizzativo, informativoinformatico e formativo, da allargare poi all'intero Sistema Veneto in un'ottica di sostenibilità ed equità. Inriferimentoalla domandariguardanteazioni e risorse da mettere in campo per attuare efficaci programmi di prevenzione e diagnosi precoce dell'insorgenza delle malattie croniche, il Settore di Promozione e Sviluppo di Igiene e Sanità Pubblica, sezione Attuazione Programmazione Sanitaria, ha tra i suoi principali obiettivi la riduzione del carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili. (Questo aspetto è diventato uno dei macro obiettivi presenti nel Piano Regionale Prevenzione (DGR. n. 749 del 14/05/2015): macro obiettivo che proprio per la sua ampia estensione tiene conto sia delle tematiche correlate alla morbosità, mortalità e disabilità, sia delle strategie preventive sottese. La struttura del nuovo Piano Regionale Prevenzione (PRP) - Area Sanità Pubblica è il risultato della visione di sistema del Piano, ragionata e condivisa tra il livello centrale, regionale e locale; tale sistema riflette la vi- Mod. B - copia pag. 3 Dgr n. 68/IIM del 15 marzo 2016

5 sione, i principi, le priorità e la struttura del Piano Nazionale Prevenzione, ma garantisce allo stesso tempo la continuità con quanto realizzato in Veneto nel precedente PRP e successive proroghe. La maggior parte dei Programmi si concentrano nel cosiddetto Macro Obiettivo 1, che si articola nel Piano Regionale Guadagnare Salute e nel Piano Regionale Screening Oncologici. Il Piano Guadagnare Salute comprende a sua volta i Piani Regionali per la Promozione dell'attività motoria nel Veneto, per ambienti e persone libere dal fumo di tabacco, per la promozione della salute matemoinfantile, il programma per la promozione di una corretta alimentazione e il programma sulla prevenzione dei problemi alcol-correlati. Il Piano regionale Guadagnare Salute comprende anche attività trasversali cheriguardanoazioni a supporto di più Programmi all'interno del Piano: i Laboratori multimediali per la promozione della salute che propongono ad alunni e studenti percorsi sui quattro principali fattori dirischioper la salute: alcol, fumo, attività motoria e alunentazione. Programma Guadagnare Salute a supporto delle attività delle Az.ULSS nell'ambito di Guadagnare Salute attraverso l'organizzazione di eventi formativi e divulgativi oltre che produzione di materiale specifico. I programmi sopra citati si articolano a seconda del setting di riferimento: Scuola: programmi che vanno a promuovere coretti stili di vita, compresa la prevenzione degli incidenti domestici e stradali, nei giovani studenti dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di secondo grado; in questo modo viene soddisfatta la vision regionale secondo la quale è importante coinvolgere gli a- lunni delle scuole di ogni ordine e grado lungo tutto il continuum di studi con l'obiettivo di implementare la rete regionale delle Scuole che promuovono la Salute in stretta sinergia con l'ufficio Scolastico Regionale per il Veneto. Comunità: programmi di promozione di una vita attiva, libera dal fumo, di una corretta alimentazione, anche attraverso la chiamata attiva dello screening Cardio 50, di una prevenzione degli incidenti domestici e stradali in tutte le fasce d'età, dai 0 armifinoai 65 ed oltre. Ambienti Sanitari: programmi che prevedono, attraverso il coinvolgimento diretto e il qualificato contributo degli operatori sanitari dei Dipartimenti di Prevenzione e di vari Servizi Ospedalieri e territoriah veneti, unaricadutamultiforme sulla promozione di sani stili di vita nella popolazione fin dal periodo preconcezionale, lungo tutto l'arco della vita. Siriconosce il ruolo fondamentale del personale sanitario che, opportunamente formato anche sul counselling breve per la promozione di corretti comportamenti possono dare un importante contributo all'empowerment individuale e collettivo promuovendo scelte salutari di vita e ambienti sanitari che promuovono la salute. Da tutto questo ne consegue che nel nuovo PRP è stata prestata particolare attenzione per questa fascia di popolazione a rischio: sono al vaglio lo studio di percorsi specifici per questa tipologia di persone, in modo tale da potenziare le risorse personali per favorire un'adozione consapevole di corretti stili di vita, nello specifico, riguardo l'attività fisica e la corretta alimentazione. Il programma "Prescrizione dell'esercizio fisico" attualmente in fase sperimentale, ad esempio, si propone di diffondere la pratica di prescrivere l'esercizio fisico strutturato come strumento di prevenzione e terapia nei soggetti portatori di patologie croniche non trasmissibili, prescrizione che può essere fatta da operatori sanitari adeguatamente formati. Ugualmente sono pensati programmi specifici negli ambulatori nutrizionali per questa tipologia di pazienti. Rispetto alle vaccinazioni le persone affette da diabete saranno inserite nelle popolazioni a rischio così da avere diritto alla vaccinazione gratuita. LA GIUNTA REGIONALE Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto Mod. B - copia pag. 4 Dgrn. 68/IIM del 15 marzo 2016

6 DELIBERA 1. di approvare, nel testoriportato in premessa, larispostaall'interrogazione arispostascritta n. 104 dell' 11 gennaio 2016 presentata dai consiglieri Jacopo Berti, Simone Scarabei, Erika Baldin, Patrizia Bartelle e Manuel Brasco, allegata, avente per oggetto "Cure e prevenzione del diabete"; 2. di incaricare dell'esecuzione del presente atto la Segreteria della Giunta- Sezione verifica e gestione atti del Presidente e della Giunta. IL VERBALIZZANTE Segretario della Giunta Regionale F. to Aw. Mario Caramel Mod. B - copia pag. 5 Dgr n. 68 / IIM del 15 marzo 2016

7 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA N. 104 CURA E PREVENZIONE DEL DIABETE presentata I'll geimaio 2016 dai Consiglieri Berti, Scarabei, Baldin, Bartelle e Brusco Premesso che: con la LR n. 24/2011 la regione Veneto ha definito un sistema regionale di prevenzione, diagnosi e cura del diabete mellito dell'età adulta e dell'età pediatrica con i seguenti obiettivi: a) l'incremento delle conoscenze sul diabete mellito e i fattori dirischiodella malattia e delle sue complicanze; b) la prevenzione primaria e secondaria del diabete mellito, attraverso interventi che riguardino particolarmente i soggetti esposti al rischio maggiore di contrarre la malattia, sin dall'età pediatrica; c) la diagnosi precoce e la cura ottimale della malattia diabetica, al fine di prevenirne le complicanze acute e croniche; d) la cura tempestiva ed efficace delle complicanze acute, presso i soggetti operanti nella rete di servizi di cui alla presente legge; e) la cura per il rallentamento, la stabilizzazione e, ove possibile, la regressione delle complicanze croniche della malattia diabetica; f) il perseguimento di un buon livello di qualità e durata della vita dei soggetti affetti da malattia diabetica; g) l'erogazione ai soggetti affetti da malattia diabetica di prestazioni conformi agli standard raccomandati dalle linee guida nazionali ed intemazionali sulla terapia del diabete, uniformemente osservate nel territorio regionale ed ai livelli essenziali di assistenza; h) l'ottimizzazione della terapia della malattia diabetica, nelle condizioni di ricovero presso ogni strutttu-a sanitaria; i) l'adeguata assistenza ai soggetti diabetici ospiti delle residenze sanitarie assistenziali (RSA) di cui all'articolo 4 della legge regionale 6 settembre 1991, n. 28, "Provvidenze a favore delle persone non autosufficienti assistite a domicilio e norme attuative delle residenze sanitarie assistenziali" e successive modificazioni, o che ricevano l'assistenza domiciliare (SAD) o assistenza domiciliare integrata (ADI), o si trovino in stato di detenzione presso le case circondariali; 1) l'integrazione dei soggetti diabetici nelle attività scolastiche, lavorative, ricreative e sportive ed il reinserimento sociale dei cittadini colpiti dalle complicanze croniche della malattia; m) l'addestramento e l'educazione sanitaria dei soggetti diabetici e dei loro familiari, per l'adeguata

8 gestione della malattia; n) la formazione e raggiomamento professionale del personale sanitario impiegato nelle attività di prevenzione, diagnosi e cura della malattia diabetica; o) ilriconoscimentodel ruolo di collaborazione svolto dalle associazioni dei pazienti diabetici con il sistema regionale di prevenzione, diagnosi e cura del diabete mellito; con DGR n del 28 giugno 2013, la regione Veneto disponeva di nuovi indirizzi in materia di prescrizione e dispensazione a carico del Servizio sanitario regionale (SSR) di dispositivi per l'autocontrollo e l'autogestione di soggetti affetti da diabete mellito e approvava un "Programma di Cura per la fornitura di dispositivi a favore di pazienti affetti da diabete residenti nella Regione del Veneto" da redigersi da parte di tutti i medici prescrittori; con DGR n del 29 dicembre 2014 la regione ha modificato i quantitativi di alcuni dispositivi erogabili a carico del SSR, relativi al nimiero di reattivi rapidi per la determinazione della glicosuria e della chetonuria da utilizzarsi da parte del paziente affetto da diabete mellito insuline-trattato; le strisce per la glicemia capillare e le lancette ptmgi dito per la determinazione della presenza di diabete temporaneo insorto a seguito della presenza di altre patologie; il numero di aghi per iniettore di insulina a penna/armo per l'autocontrollo e autogestione da parte del paziente in terapia insulinica basal-bolus. Considerato che: pur essendo la legge regionale nella sua stesura molto valida, prevedendo una rete regionale assistenziale che dovrebbe garantire lo stesso servizio per ogni paziente affetto da diabete su tutto il territorio, purtroppo l'applicazione ha parziale riscontro nella realtà a causa della mancanza di fondi adeguati; in casi di malattie croniche come il diabete (che si può considerare quasi una malattia pandemica per la velocità di crescita a livello mondiale negli ultimi anni) la prevenzione nel caso di diabete tipo 2 e soprattutto la corretta gestione sono elementi fondamentali per determinare un reale, sensibile e consistente risparmio di risorse nel futuro. La questione fondamentale - poiché non è possibile la prevenzione in caso di diabete di tipo 1 - risulta essere il controllo e la gestione corretta della patologia per evitare le complicanze, che sono il vero "dramma" sia dal pimto di vista mnano che dal punto di vista sanitario. Poter garantire (art. 3 comma 5 della LR 24/2011) a tutti i pazienti malati di diabete imo staff qualificato e diversificato e il poter disporre "dellerisorsenecessarie, la necessaria dotazione organica, gli spazi e le attrezzature adeguati, rispetto alle funzioni di assistenza da svolgere ed al numero dei pazienti assistiti" costituirebbe la soluzione a molteplici problemi. La possibilità per i pazienti di poter avere tutta la strumentazione e tutti i dispositivi (e relativo materiale di consumo) in quantità congrua per riuscir a garantire ima corretta gestione della patologia, insieme alla garanzia del servizio previsto dalla legge ed erogato dalla struttura sanitaria, è fondamentale non solo per ilrisultatofinalee principale (evitare complicanze) ma anche per la qualità della vita di tutta la famiglia; anche di fronte ai continui tagli e alla spendig review, una valida politica sanitaria che punti alla prevenzione primaria per giovani ed anziani, consentirebbe di ridurre l'insorgenza nel tempo di malattie croniche, che possono andare in fiituro ad incidere nuovamente sui costi della Sanità pubblica: si dovrebbero introdurre programmi di educazione alla salute nelle strutture scolastiche, con indicazioni sulla corretta alimentazione mediante anche la collaborazione con i pediatri di base, effettuare il monitoraggio di infanzia ed adolescenza, incentivare l'attività di prevenzione in ambito geriatrico, promuovere l'attività fisica nella

9 lotta all'obesità infantile, anticamera di molte malattie come il diabete, quelle cardiovascolari, il tumore. Tutto ciò premesso i sottoscritti consiglieri interrogano la Giunta regionale per sapere: se sono a conoscenza del problema e che azioni intendano mettere in campo, e con quali tempistiche, per garantire fondi e prestazioni adeguate ai malati di diabete, anche per evitare l'insorgenza di complicanze legate alla patologia; che azioni e quali risorse intendano mettere in campo per attuare efficaci programmi di prevenzione e diagnosi precoce dell'insorgenza delle malattìe croniche per evitare ulteriori aggravi di costi futuri alla sanità pubblica.

10 . XLegalmail Pagina 1 di 1 Oggetto: Allegato/i: Lun 21/03/ :43 protocollo.generale@pec.regione.veneto.it protocollo@consiglioveneto.legalnnail.it, fotoatti@consiglioveneto.it Risposta all?interrogazione A RISPOSTA SCRITTA n. 104 del 11 gennaio 2016presentata dai Consiglieri Jacopo BERTI, Simone SCARABEL, Erika BALDIN, Patrizia BARTELLE e l^anuel BRUSCO"CURA E PREVENZIONE DEL DIABETE" PDFCd/mens/o/ie 715 KB) segnatura.xm\(dimensione 1 KB) fi 24/03/2016