Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 20/07/ REGIONEDEL VENETO. giunta regionale

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1 sii M Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 20/07/ Consiglio Regionale del Veneto ld^20/07/2016 Prot : Titolario CRV CRV spc-upa REGIONEDEL VENETO giunta regionale ^CjlfU?!*^ protocollo r 2"^^6 "^3 pass,; A Prat hasc ialìegati N" 1 Oggetto: Risposta alllnterrogazione A RISPOSTA SCRITTA n. 247 del 9 giugno 2016 presentata dal Consigliere Erika BALDIN "LA REGIONE DEL VENETO AFFIDA AI PRIVATI I CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE". Al Consigliere regionale Erika BALDIN e, p.c. Al Signor PRESIDENTE del Consiglio Regionale All'Assessore regionale ai Rapporti con il Consiglio regionale Ai sensi dell'articolo 111 del Regolamento consiliare, si trasmette la risposta approvata dalla Giunta all'interrogazione indicata in oggetto, da Lei presentata in data 9 giugno Distinti saluti. IL SEGRETARIO - aw. Mari' lunta Segreterìa delia Giunta Sezione Verìfica e gestione atti del Presidente e della Giunte P.O. Rapporti con il Consiglio s nomine Dorsoduro, Venezia-Tel. 041/ Fax 041/ Codice Univoco Ufficio IPA: 4Z9BKH uff.giunta.consiguo@regione.veneto.h protocollo.generale@pec.regione. veneto, it

2 REGIONE DEL VENETO giunta regionale X Legislatura PUNTO 22 DELL'ODG DELLA SEDUTA DEL 12/07/2016 ESTRATTO DEL VERBALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 172 / IIM del 12/07/2016 i! OGGETTO: I I Risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 247 del 9 giugno 2016 presentata dalla Consigliera Baldin, I ) avente per oggetto "La Regione del Veneto affida ai privati i Centri di Formazione Professionale". Mod. B - copia pag. 1

3 ttiéi COMPONENTI DELLA GIUNTA REGIONALE Presidente Luca Zaia Vicepresidente Gianluca Forcolin Assessori Luca Coletto Giuseppe Pan Roberto Marcato Gianpaolo E. Bottacin Manuela Lanzarin Elena Donazzan Federico Caner Elisa De Berti Cristiano Corazzari Segretario verbalizzante Mario Caramel j RELATORE ED EVENTUALI CONCERTI ( ELENA DONAZZAN STRUTTURA PROPONENTE i AREA CAPITALE UMANO E CULTURA { APPROVAZIONE: j Sottoposto a votazione, il provvedimento è approvato con voti unanimi e palesi. Mod. B - copia pag. 2 Dgrn.l72/IIM del 12 luglio 2016

4 OGGETTO: Risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 247 del 9 giugno 2016 presentata dalla Consigliera Baldin, avente per oggetto "La Regione del Veneto affida ai privati i Centri di Formazione Professionale". L'Assessore Elena Donazzan propone alla Giunta di adottare la seguente risposta: Il bando regionale approvato con DGR n. 678/2016, rivolto ad Organismi di Formazione accreditati o in fase di accreditamento presso la Regione del Veneto ai sensi della L.R. 19/2002 "Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati", èfinalizzatoa garantire la continuità didattica dei percorsi di istruzione e formazione professionale attivati presso gli ex Centri di Formazione Professionale (CFP) Provinciali del territorio regionale, sia con riguardo alle sedi delle lezioni, sia con riguardo al personale impiegato. Le disposizioni sulle sedi delle lezioni, per quanto afferente alla presente interrogazione, prevedono che le attività formative si svolgano esclusivamente in locali conformi alla normativa vigente in materia di agibilità, igiene e sicurezza e idoneità ai fini didattici. Eventuali variazioni della sede degli interventi, che devono comunque essere preventivamente autorizzate dalla Regione, devono avvenire in strutture ugualmente idonee. Tali disposizioni costituiscono una garanzia sia per la sicurezza degli allievi, sia sotto il profilo della continuità didattica, prevedendo la possibilità di una variazione di sede qualora quella originariamente individuata risulti per qualche ragione non più utilizzabile o congrua, eventualità che deve necessariamente essere contemplata. In linea generale si osserva che i genitori dei ragazzi iscritti ai CFP possono trasferire i figli in altre scuole come avviene per qualsiasi altro studente chefrequentascuole di ogni ordine e grado, senza necessità di autorizzazione regionale. In merito al secondo quesito, la previsione di clausole che impongano al concessionario di un servizio l'obbhgo di impiegare il personale già utilizzato dal precedente affidatario per il medesimo servizio è soggetta a stretti limiti di legge sui quali è più volte intervenuta la giurisprudenza, poiché la scelta del personale afferisce ad un ambito gestionale proprio del concessionario. Da ciò consegue il meccanismo premiale stabilito dal bando che conferisce un punteggio aggiuntivo all'organismo di Formazione che garantisca l'impiego di tutto il personale di ruolo dei CFP interessati dal subentro. Le attività di cui al bando in oggetto sonofinanziatemediante l'utilizzo di unità di costo standard approvate con DGR n. 671/2015 e determinate sulla base dell'analisi di serie storiche di dati che contemplano anche i costi per locazione degli immobili ed utenze. Ciò precisato, la verifica della sostenibilità delle attività finanziate deve essere fatta in autonomia dagli Organismi di formazione accreditati che intendano partecipare al bando. LA GIUNTA REGIONALE UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla defmizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto; Mod. B - copia pag. 3 Dgr n. 172/IIM _ del 12 luglio 2016

5 1 DELIBERA 1. di approvare, nel testoriportato in premessa, la risposta all'mtenogazione arispostascritta n. 247 del 9 giugno 2016 presentata dalla Consigliera Baldin, allegata, avente per oggetto "La Regione del Veneto affida ai privati i Centri di Formazione Professionale"; 2. di incaricare dell'esecuzione del presente atto la Segreteria della Giunta- Direzione Verifica e gestione atti del Presidente e della Giunta. IL VERBALIZZANTE Segretario della Giunta Regionale F.to Aw. Mario Caramel Mod. B - copia pag. 4 Dgrn. 172/IIM del 12 luglio 2016

6 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA N. 247 LA REGIONE DEL VENETO AFFIDA AI PRIVATI I CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE presentata il 9 giugno 2016 dalla Consigliera Baldin Premesso che: la legge regionale n.l9 del stabilisce che alle Province e alla Città metropolitana di Venezia sono attribuite le funzioni non fondamentali, esercitate fino all'entrata in vigore della legge e che dette funzioni sono esercitate dal personale provinciale addetto alle stesse, nei limiti previsti dalla legge regionale stessa e dall'ordinamento; la funzione della fomiazione professionale, già svolta quindi dai Centri di formazione professionale della Città metropolitana di Venezia e delle Province, alla data di entrata in vigore della L.R. 19/2015, dovrebbe quindi continuare ad essere svolta, con il personale ex provinciale, inquadrato ora nel ruolo regionale e assegnato a tale fimzione, nei limiti previsti dalla legge 19/2015; la quasi totalità del personale assegnato alla funzione della formazione professionale nei CFP e inquadrato nel ruolo di docente, ricopre incarichi di insegnamento nell'area tecnico-professionale, restano scoperti l'area delle competenze di base e gli insegnamenti obbligatori della religione cattolica e delle attività motorie. I vincoli finanziari imposti alla Città metropolitana, alle Province e alla Regione del Veneto non consentono di assumere i docenti necessari a realizzare i percorsi di istruzione e formazione professionale e adempiere all'obbligo istituzionale di salvaguardare la continuità didattica e il diritto allo studio di centinaia di minori. Premesso altresì che: la Regione del Veneto ha adottato con deliberazione della Giunta Regionale n 678 dei il "Piano annuale di formazione iniziale 2016/2017. Programmazione interventi formativi nei centri di formazione Professionale provinciali. Attivazione procedura di individuazione di Organismi di Formazione (OdF) accreditati nell'obbligo formativo idonei a realizzare gli interventi di formazione iniziale programmati nei Centri di Formazione Professionale delle Provincie di Treviso, Verona e Vicenza e nella Città metropolitana di Venezia";

7 a questo proposito il Direttore alla Formazione Santo Romano, ha comunicato' che la sezione Formazione individuerà, attraverso una procedura di evidenza pubblica, un organismo di Formazione accreditato idoneo a gestire i percorsi formativi individuati. All'Organismo di Formazione verrà richiesto un partenariato obbligatorio con la Provincia/Città metropolitana, in modo da assicurare l'utilizzo nei percorsi di lefp del personale assegnato alla formazione professionale; in pratica si ha una totale dismissione dei CFP, di Marghera, San Donà e Chioggia, nel veneziano, frequentati da circa 400 studenti, oltre a quello di Lancenigo a Treviso (circa 300 studenti), Chiampo a Vicenza e Zevio (Verona), frequentati complessivamente da circa 200 studenti. Considerato che: nella relazione della proposta dell'atto deliberativo viene ribadito che la funzione della formazione debba continuare ad essere svolta con il personale ex provinciale inquadrato nel ruolo regionale e assegnato a tale funzione. Viene altresì ribadito che il collegamento con le province, anche in vista dell'utilizzo del personale assegnato alla funzione della fonnazione professionale nei percorsi di lefp, sarà comprovato attraverso il partenariato operativo con la Provincia/Città metropolitana di riferimento; queste affermazioni programmatiche non trovano però pieno riscontro con quanto scritto nel testo della delibera: Al punto 4 "Requisiti dei docenti e incompatibilità con la funzione di tutor d'aula" si scrive: "Per tutelare gli studenti minori iscritti ai percorsi triennali di lefp, programmati presso i CFP provinciali, e garantirne il diritto allo studio in una condizione che favorisca il più possibile la continuità formativa, in attuazione dei livelli essenziali dell'offerta formativa stabiliti dall'art. 16 del D.Lgs. 226/2005, e al fme di assicurare un efficace utilizzo delle risorse pubbliche destinate alla funzione della formazione professionale nei CFP provinciali ai sensi della L.R. 19 del 29/10/2015, ai progetti che prevedano di impegnare, nella realizzazione degli interventi, il personale inquadrato nei ruoli regionali e assegnato alla funzione della formazione professionale dei CFP provinciali verrà riconosciuto un punteggio premiale" (sottolineato della scrivente); altra questione, potenzialmente critica, stavolta dall'ottica degli studenti si ha al punto 5 "Requisiti delle sedi" al secondo capoverso in cui si scrive "Per tutelare gli studenti minori iscritti ai percorsi triennali di lefp, programmati presso i CFP provinciali, e garantire il diritto allo studio in una condizione che favorisca il più possibile la continuità formativa, ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. 226/2005, sarà valutata come condizione ottimale la localizzazione del progetto nelle stesse sedi formative utilizzate dai CFP provinciali nel 2015/2016.". Questa asserzione è tradotta, nella griglia della scheda di valutazione, al parametro 8, Prossimità e accessibilità delle sedi formative proposte alle sedi di realizzazione degli interventi originariamente previste (sede del CFP provinciale a cui si riferisce il progetto), con l'attribuzione da 0 a 10 punti. Si parla quindi di ragazzi che hanno già frequentato la classe l'^ e 2'^nei vari CFP e di quelli che hanno scelto di frequentare la classe l'^ presso il CFP in base soprattutto alla vicinanza della sede alla loro residenza e, non ponendo la delibera l'obbligo della localizzazione nelle sedi precedenti ma solo definendo la localizzazione come "condizione ottimale" c'è il rischio di pendolarismi onerosi per gli studenti; al Punto 11 " Forme di partenariato" si scrive: "In ragione della specifica finalità del presente avviso, ai progetti che presentino un partenariato operativo

8 con la Provincia in cui devono essere attuati gli interventi, verràriconosciutoun punteggio premiale." Anche qui si evidenzia una non corrispondenza con quanto dichiarato in precedenza. Lo stesso si ha nella griglia per la scheda di valutazione che, al parametro 5 sul Partenariato con la Province nel cui territorio deve essere realizzato il progetto si dice che, se presente, saranno assegnati 15 punti; al parametro 6 "L'impiego nella realizzazione del progetto del 100% del personale inquadrato nei ruoli regionali e assegnato alla funzione della formazione professionale nei CFP provinciali se presente saranno assegnati 15 punti", anche qui l'assorbimento del personale ex provinciale è solo eventuale e soggetto a maggior punteggio e non si evidenzia alcuna tutela per il personale precario. La sottoscritta consigliera interroga la Giunta regionale per conoscere se: per quantoriguarda il pxmto 5 della delibera sopra citata, ovvero la possibilità di cambio di sede dei centri di formazione, sono state preventivamente informate le famiglie, se le famiglie stesse sono state poste nelle condizioni di iscrivere eventualmente i loro figli in altre scuole e che tipo di garanzie hanno le famiglie degli studenti di frequentare, se non la stessa scuola, scuole comunque poste a distanze ragionevoli; per quantoriguardai punti 4 e 11 si chiede alla Giunta di chiarire se l'utilizzo del personale ex provinciale (anche al fme di non disperdere le professionalità acquisite e favorire la continuità formativa degli allievi) e il partenariato con la Provincia/Città metropolitana costituiscono obblighi come dichiarato a più riprese o semplici meccanismi di attribuzione di maggior punteggio, come pare invece evincersi. Un meccanismo solo premiale non appare adeguato a tutelare la continuità didattica, diritto degli studenti e delle loro famiglie e a porre un'adeguata attenzione alla tutela di quei lavoratori che per decenni hanno fatto i docenti nei C^; e infine per sapere: se la Regione, prhna dell'emanazione della delibera ha effettuato delle analisi sui costi degli affitti degli immobili non di sua proprietà attualmente destinati ai CFP e sui costi delle utenze, per avere un quadro aggiornato economicofinanziario delle spese di funzionamento attuali da confrontare con le spese future, non chiaramente attribuite ai vincitori del bando dalla delibera.

9 XLegalmail Pagina 1 di 1 Oggetto: Allegato/i: Mar 19/07/ :54 protocoilo.generale@pec.regione.veneto.lt protocoilo@consiglioveneto.legalmail.it, fotoatti@consiglioveneto.it Risposta all?interrogazione A RISPOSTA SCRITTA n. 247 del 9 giugno 2016presentata dal Consigliere Eril<a BALDIN"LA REGIONE DEL VENETO AFFIDA AI PRIVATI I CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE" PDFCd/mens/one 573 KB) segnatura.xrr\\(dimensione 1 KB) kiittps://webmail.legalmail.infbcert.it/webmail/^^ 19/07/2016