INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL SECONDO TRIMESTRE 2014

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Massimo Ferrari
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1 INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL SECONDO TRIMESTRE 2014 Le previsioni delle imprese manifatturiere liguri segnalano il proseguire di una tendenza di lento recupero dell attività, con alcuni distinguo a livello territoriale. Nel complesso gli indicatori qualitativi, escluso quello riferito all occupazione, registrano progressi rispetto alla scorsa rilevazione. In particolare, la dinamica della produzione sembra potersi agganciare all accelerazione delle esportazioni: le attese delle aziende che operano sui mercati esteri sono ricominciate a salire dopo la flessione di inizio anno. Ciò può essere spiegato dall andamento del commercio mondiale, spinto dalla ripresa americana, dal solito contributo delle economie emergenti e dal miglioramento complessivo dell economia dell Eurozona. Il contesto internazionale influenza positivamente il giudizio sulle commesse estere: tuttavia l incertezza sul proseguimento della crescita globale potrebbe esporre gli ordini a ripetuti stop & go, come rilevato in passato (vedi grafico corrispondente). Infatti, la domanda interna, ancora debole, costringe le aziende a dipendere dal ritmo di crescita globale. Ciò detto, per i prossimi tre mesi l indicatore riferito agli ordini totali segnala un miglioramento delle aspettative. La maggior fiducia delle imprese liguri si riflette anche nelle previsioni a breve termine del fatturato, con il saldo tra ottimisti e pessimisti che registra il dato più elevato da inizio La ripresa è però frenata dal continuo depauperamento di posti di lavoro; l indicatore riferito all occupazione è in cronica diminuzione da 24 mesi e non vi

2 sono segnali di inversione del trend, con ovvie implicazioni sulle decisioni di consumo presenti e future. La difficoltà del mercato del lavoro, a fronte del parziale recupero di attività evidenziato, è spiegato da due motivi: innanzitutto le aziende in ripresa non hanno ancora raggiunto un livello di produzione tale da giustificare assunzione di personale, mentre continua la ristrutturazione e riorganizzazione di altre realtà in difficoltà. In secondo luogo, la creazione di nuovi posti di lavoro è frenata dal riassorbimento dei dipendenti in Cassa integrazione che aziende non più in difficoltà devono operare. Infine il razionamento del credito e l incertezza sulla tenuta della ripresa rimandano le decisioni di investimento degli imprenditori. A questo proposito la percentuale di quanti ha in cantiere interventi di ampliamento della capacità produttiva rimane basso, sebbene in aumento rispetto allo scorso trimestre. In netto calo gli interventi di sostituzione previsti. A livello territoriale si segnala la versione di tendenza verificatasi nelle province di Imperia e La Spezia: il settore manifatturiero sembra incominciare il percorso di ripartenza che finora era stato rimandato. In provincia di Savona ripartono le esportazioni e l indicatore della produzione registra un deciso progresso. Tuttavia i giudizi sugli ordini entrano in territorio negativo e ciò potrebbe frenare il trend di ripresa. L occupazione è attesa in contrazione. Le aziende genovesi ridimensionano le attese al rialzo della scorsa rilevazione; tutte le voci mantengono segno positivo ma ritracciano rispetto ai valori precedentemente rilevati. La fiducia sulla tenuta degli organici cala ulteriormente. All interno del contesto provinciale le aziende del Tigullio registrano saldi migliori, ma in diminuzione rispetto a quelli del primo trimestre dell anno. Con riferimento ai comparti produttivi, l edilizia rimane il settore più in sofferenza: fatturato, ordini e occupazione sono in netta diminuzione e nel breve termine non potrà esserci una ripresa. Analoghe difficoltà colpiscono le aziende dell impiantistica e manutenzione, mentre quelle operanti nel settore dell high tech registrano attese stazionarie per produzione e fatturato, e una flessione dell export.

3 Nel settore della gomma-plastica le imprese segnalano un leggero aumento di export e ordini; nel complesso il giro di affari appare stabile. Le imprese della metalmeccanica esprimono giudizi ottimisti sui prossimi tre mesi: produzione e ordini registrano saldi positivi e una tenuta degli organici. Buone notizie arrivano anche dai settori della chimica e farmaceutica, alimentare e tessile: le attese di maggiori esportazioni spingono al rialzo la produzione e le aspettative sugli ordini sono in miglioramento. Ottimisti % Pessimisti % Saldo Produzione 38,9 21,2 +17,7 Fatturato 42,5 23,9 +18,6 Ordini 33,6 21,2 +12,4 Esportazioni* Occupazione 7,1 10,6-3,5 Intende investire per: ampliamenti 15,9% sostituzioni 20,4% Dati definitivi relativi a 113 imprese manifatturiere *dato relativo a 80 imprese manifatturiere esportatrici Saldi per suddivisione territoriale IMPERIA SAVONA GENOVA GE - TIGULLIO La SPEZIA Produzione +55,6 +26,3 +5, ,2 Fatturato +55,6 +10,5 +9, ,2 Ordini +55,6-5,3 +5, ,8 Esportazioni* +11, , ,8 Occupazione -11,1-5,3-5, ,4 *dato relativo a imprese manifatturiere esportatrici GF, GC

4 SCHEDA TECNICA Nel secondo trimestre 2014, è salito il numero di aziende ottimiste sul futuro andamento della produzione (+ 10,9 punti percentuali), sebbene sia aumentata anche la percentuale di quelle pessimiste. Complessivamente il saldo è così passato da +11,1 a +17,7. Migliora anche l indicatore riferito al fatturato: la differenza tra il numero di ottimisti e pessimisti si attesta a +18,6 contro il +16,1 dello scorso trimestre. Il risultato è da attribuirsi soprattutto all aumento degli imprenditori che hanno indicato attese positive sull andamento del fatturato. Con riferimento agli ordini, giudizi positivi sono stati espressi dal 33,6% del campione (in aumento di circa 2 punti percentuali), mentre è calata la percentuale di quanti nei prossimi mesi si aspettano un minor numero di commesse (a 21,2% da 23,7%). Il saldo totale aumenta quindi di 4,7 punti percentuali, da +7,7 a +12,4. Per quanto riguarda l export, il 35% del campione di aziende che operano sui mercati internazionali si dichiara fiduciosa su un aumento delle esportazioni. Rispetto alla scorsa rilevazione il dato è in aumento di 5 punti percentuali e il saldo passa da +17,5 a +25. L indicatore riferito all occupazione continua a far registrare segno negativo: la percentuale di aziende che intendono ampliare i propri organici scende dal precedente 10,2% al 7,1%. Contestualmente diminuisce di 3 punti percentuali il numero di imprenditori pessimisti, cosicché il saldo finale resta sostanzialmente invariato ( da -3,4 a -3,5 ). Infine, le dichiarazioni di investimento delle imprese manifatturiere rimangono su livelli bassi: in particolare diminuisce di circa 8 punti percentuali il numero di quante prevedono di effettuare interventi di semplice sostituzione. Per quanto riguarda gli investimenti di ampliamento si registra un lieve miglioramento.

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