CONCETTO DI SALUTE. La salute è uno stato di ottimale rendimento produttivo, ottenuto nel rispetto dell uomo, dell ambiente e degli animali stessi

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1 CONCETTO DI SALUTE La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia o di infermità (Atto di Fondazione O.M.S., 1948) La salute è uno stato di ottimale rendimento produttivo, ottenuto nel rispetto dell uomo, dell ambiente e degli animali stessi (Atto di Fondazione O.M.S., 1948) CONCETTO DI SALUTE UOMO: stato di completo benessere fisico, mentale, sociale ANIMALI DA REDDITO: la produttività è un buon indicatore dello stato di salute salute = produttivita 1

2 CONCETTO DI MALATTIA Stato di non-salute; assenza di salute Alterazione dello stato fisiologico e psicologico dell'organismo, capace di ridurre, modificare negativamente o persino eliminare le funzionalità normali del corpo Qualsiasi condizione del corpo e della mente che diminuisce la probabilità di sopravvivenza dell individuo o della specie Manifestazioni anormali presentate dai soggetti di una popolazione, che li pone in uno stato di svantaggio biologico rispetto agli individui sani della stessa specie (Campbell et al., 1979) In passato: la linea di demarcazione tra stato di salute e malattia punto 2 Attualmente: la linea di demarcazione tra salute e malattia punto 1 Esposizione a fattori di rischio fattori che potenzialmente inducono malattie 2

3 Il concetto di determinante di malattia una malattia è prodotta da una sola causa EZIOLOGIA MONOFATTORIALE Es. un trauma produce una ferita, una sostanza velenosa causa avvelenamento una malattia è prodotta da alcune cause EZIOLOGIA MULTIFATTORIALE Interazione complessa di fattori, esterni ed interni determinante di malattia MALATTIE TRASMISSIBILI spesso ad eziologia multifattoriale Es. rinite atrofica del suino, causata da Bordetella bronchiseptica e da Pasteurella multocida Es. colibacillosi del pollo: interazione tra E. coli e fattori ambientali (sovraffollamento, cattiva qualità dell aria ecc) Es. malattie respiratorie dei bovini: interazione tra agente eziologico (virus IBR) e fattori ambientali (microclima) Razza, sesso, età possono condizionare lo sviluppo o meno di certe MT DETERMINANTI: fattori la cui alterazione induce un cambiamento nella frequenza o nei caratteri della malattia; in grado di influenzare la comparsa e/o l andamento della malattia 3

4 CAUSA e DETERMINANTE CAUSA: si intende un qualsiasi fattore, elemento, circostanza che dà origine alla MALATTIA DETERMINANTE: fattore che incrementa la probabilità della malattia RISCHIO: probabilità che la malattia si verifichi in un dato momento o in un dato periodo di tempo 4

5 Malattie diffusive Malattie trasmissibili Malattie sostenute da un agente biologico (agente eziologico), che si trasmette da un individuo ad un altro (ospiti) in natura in modo diretto o indiretto 5

6 Malattie trasmissibili Infezioni e malattie infettive, sostenute da microrganismi (virus, batteri, miceti, protozoi) Infestazioni (malattie infestive è poco usato), sostenute da organismi pluricellulari (elminti ed artropodi) MICRORGANISMI: organismi talmente piccoli da non poter essere visti chiaramente ad occhio nudo (< 1 mm) sei gruppi tassonomici: protozoi, funghi, alghe, batteri, cianobatteri, virus subcellulari, unicellulari e pluricellulari procarioti, eucarioti e acellulari Microscopio di van Leewenhoek ( ) 6

7 Malattie trasmissibili Malattie infettive, sostenute da virus, batteri, (miceti) Malattie parassitarie o parassitosi, sostenute da protozoi, elminti ed artropodi, cioè infestazioni + alcune infezioni Zoonosi malattie ed infezioni naturalmente trasmesse tra (altri) animali vertebrati e l uomo (OMS, 1959) qualsiasi malattia e/o infezione che possa essere trasmessa naturalmente, direttamente o indirettamente, tra gli animali e l'uomo (Direttiva 2003/99/CE e D.l.vo 2006/191) qualsiasi danno alla salute e/o alla qualità della vita umana causato da relazione con (altri) animali vertebrati o invertebrati commestibili o tossici (Mantovani, 2000) 7

8 Modello di malattia trasmissibile Agente eziologico Ospite Ambiente determinanti secondari interni all ospite (endogeni) OSPITE specie, razza, sesso, età, immunità AGENTE EZIOLOGICO tipo, numero, virulenza, tropismo determinante primario (necessario ma non sufficiente) AMBIENTE Ricoveri, clima, microclima, alimentazione determinanti secondari esterni all ospite (esogeni) 8

9 Agente eziologico (A.E. A.E.) determinante primario Agente biologico (batterio, virus, micete, protozoo, elminta, artropode), che penetra (o è già presente) e/o attecchisce all interno o all esterno di un ospite Fattore primario indispensabile ma non sufficiente ad evocare un evento morboso. Può, ma non necessariamente, determinare sintomatologia. Raffaella Baldelli DSPVPA malattia clinica malattia subclinica esposizione senza malattia 9

10 CONCETTO DELL ICEBERG Percezione clinica del problema Stato reale della mandria Infezione subclinica Infezione e Malattia Infezione: penetrazione e moltiplicazione dell A.E. nell ospite. Malattia: risposta dell ospite all infezione con evidente modificazione del suo stato fisiologico sintomatologia di diversa gravità lesioni anatomo-patologiche ripercussioni produttive (diminuzione o cessazione delle produzioni) 10

11 Periodo di incubazione: intervallo tra il momento dell esposizione all agente eziologico e l inizio delle manifestazioni cliniche Malattia clinica: l animale manifesta disfunzioni rilevabili dall osservatore SEGNI CLINICI Malattia subclinica: anomalie anatomiche e/o funzionali evidenziabili solo attraverso test diagnostici Infezione e Malattia A seconda dell evoluzione nell ospite: iperacuta, acuta, subacuta, cronica A seconda dell andamento temporale di insorgenza: sporadica, endemica, epidemica sporadica: si verifica raramente e senza regolarità. endemica: si manifesta con frequenza regolarmente prevedibile e con fluttuazioni di modesta entità. epidemica: si manifesta con una frequenza in eccesso rispetto a quella prevedibile. andamento epidemico andamento endemico 11

12 definizioni Periodo di incubazione: intercorre tra l instaurarsi dell infezione e la comparsa dei sintomi. Periodo di prepatenza: intercorre tra l instaurarsi dell infezione e l eliminazione dell A.E. all esterno dell ospite (di solito riferito a parassiti) Batteriemia, viremia, parassitemia: presenza di batteri, virus o parassiti nel torrente circolatorio. Setticemia: attiva replicazione di un A.E. nel sangue. Recettività: potenzialità di un soggetto ad ospitare un A.E. e a permetterne la replicazione. definizioni Infezione subclinica: causa sintomi clinicamente non rilevabili Infezione abortiva: in ospiti scarsamenti recettivi; A.E. si moltiplica localmente e viene poi eliminato (Afta epizootica nell uomo) Infezione latente: perdura senza segni clinici anche per lunghi periodi (inf. da herpesvirus) Infezione locale: limitata ad un singolo distretto dell organismo Infezione sistemica: l A.E. in attiva moltiplicazione viene disseminato in tutto l organismo 12

13 MODELLO DI STUDIO DELLE MALATTIE TRASMISSIBILI EZIOLOGIA: studia gli agenti causali (virus, batteri, miceti, protozoi, elminti, artropodi) EPIDEMIOLOGIA: studia la distribuzione e la diffusione delle malattie nelle popolazioni, il loro andamento temporale e i fattori che ne condizionano l insorgenza, la diffusione e il mantenimento in natura PATOGENESI: studia il comportamento degli agenti stessi all interno dell ospite colpito (tropismo per determinati organi o tessuti ecc..) SINTOMATOLOGIA: studia i sintomi, se presenti, dei soggetti malati (es. febbre, tosse, dimagramento, difficoltà respiratorie, diarrea, lesioni cutanee,...) ANATOMIA PATOLOGICA: studia le lesioni macro e microscopiche rilevabili nei soggetti morti (naturalmente o a seguito di abbattimento) DIAGNOSI: studia i metodi che permettono la diagnosi della malattia (anamnesi, visita clinica, esami di laboratorio...) TERAPIA: studia i farmaci che vengono o possono essere utilizzati per la cura di una malattia PROFILASSI studia i metodi di prevenzione e controllo delle malattie 13

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