UTMEA - Mitigazione e Adattamento ai Cambiamenti Climatici ENEA - C.R. Casaccia. Siena
|
|
- Adelmo Grandi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UTMEA - Mitigazione e Adattamento ai Cambiamenti Climatici ENEA - C.R. Casaccia Siena
2 Contenuti Gli inventari di emissioni inquinanti- definizioni a livello nazionale a livello regionale La preparazione di un inventario La metodologia Enea Le emissioni di CO 2 della Regione Toscana
3 Gli inventari delle emissioni Definizione e scopo inventario delle emissioni una serie organizzata di dati relativi alla quantità di inquinanti introdotti in atmosfera da sorgenti naturali e/o attività antropiche 1 Identificare le fonti principali di emissione antropiche sul territorio Sviluppare strategie di riduzione delle emissioni Verificare il rispetto dei limiti di emissione nazionali e degli impegni di riduzione intrapresi nei diversi contesti internazionali Fornire informazione confrontabile ed accessibile al pubblico attraverso opportuni indicatori Diventano poi essenziali al reporting internazionale in fatto di emissioni in atmosfera 1. DM del Criteri per l elaborazione dei piani regionali per il risanamento e la tutela della qualità dell aria
4 Gli inventari delle emissioni a livello nazionale
5 Le emissioni a livello regionale Manca una specifica legislazione ma di fatto le regioni vantano un ruolo progressivamente attivo I decreti che fanno riferimento alla qualità dell aria di fatto costituiscono un quadro di riferimento normativo per gli inventari locali, in genere: D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203; il D.M. 20 maggio 1991 Criteri per la redazione dei piani regionali di risanamento e tutela della qualità dell aria. legge Bassanini (n. 59/1997), che prevedeva il conferimento alle regioni ed enti locali di tutte le funzioni e compiti amministrativi relativi al settore dell energia segna un importante tappa del processo che decentralizza la politica energeticoambientale. Riforma del titolo V della costituzione le regioni conquistano funzioni relative alla formulazione degli obiettivi da raggiungere in politica energetica regionale, tra le varie funzioni, di sviluppo e valorizzazione delle fonti rinnovabili e conseguimento degli obiettivi di limitazione delle emissioni di gas serra. (2001)
6 Le emissioni a livello regionale La Conferenza dei Presidenti delle Regioni ha approvato nel giugno 2001 un Protocollo d intesa della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome per il Coordinamento delle Politiche finalizzate alla Riduzione delle Emissioni dei Gas Serra nell atmosfera con il quale le Regioni si impegnano a raggiungere alcuni obiettivi energetici ed ambientali nell ambito degli accordi internazionali. il DPEF 2008 (Documento di Programmazione economica e finanziaria ) nel capitolo obiettivi di Kyoto IX.11 pg 152 vi è indicata la volontà di istituzione di un mercato di scambio regionale di quote di emissione per interventi in settori non regolamentati dall ordinamento comunitario nello specifico i settori dei trasporti e dei consumi civili. In ambito delle fonti rinnovabili ed efficienza energetica, sono previsti degli sforzi regionali che indirettamente vanno a toccare la sfera delle emissioni di gas serra.
7 Le emissioni a livello regionale Più in concreto, in materia di fonti rinnovabili, la legge 13/09, modificando la legge finanziaria 2008 ha definito il cosiddetto burden-sharing regionale, cioè la ripartizione tra Regioni e Province autonome della quota minima di incremento dell'energia da fonti rinnovabili necessaria per raggiungere l'obiettivo europeo (17% di rinnovabili entro il 2020). Analogamente, per quanto riguarda l efficienza energetica, il D.Lgs. n.115 del 30 maggio 2006, che attua la direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici, ha stabilito la ripartizione fra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, degli obiettivi minimi di risparmio energetico. Strumenti che si affermano nella prassi: Inventario Regionale Ispra Esperienze Regionali INEMAR, IRSE, IREA, MicroKyoto Imprese, i sistemi informativi integrati che fanno i bilanci delle emissioni Esperienze in ambito di Agende 21 locali Progetto REGES per la provincia di Siena, metodologia di calcolo delle emissioni di gas serra per i comuni dell Appennino Bolognese (CISA) Vari software di calcolo delle emissioni a livello locale
8 Preparazione di un inventario Per inventario si intende una raccolta coerente dei valori delle emissioni ripartite per: attività (es. produzione di energia elettrica, trasporti, allevamenti); unità territoriale (es. regione, provincia, comune); periodo di tempo (es. anno, mese, ora); combustibile utilizzato (es. benzina, gasolio, metano); tipo di inquinante (es. NOx, CO); tipo di emissione (es. puntuali, diffuse, ecc.). SUDDIVISIONE TERRITORIALE La Nomenclatura delle Unità Territoriali Statistiche (NUTS - Nomenclature of Territorial Units of Statistics) adottata dal Servizio Statistico della Commissione della Comunità Europea. considera quattro livelli di unità territoriali e individua le entità geograficoamministrative corrispondenti. Per l Italia la classificazione è la seguente: livello 1: gruppi di regioni - Italia sett., centrale, mer./ insulare (NUTS 1); livello 2: regioni (NUTS 2); livello 3: province (NUTS 3); livello 4: comuni (NUTS 4).
9 Preparazione di un inventario Le sorgenti di emissioni Puntuali - costituite da singoli impianti che emettono quantità di inquinanti superiori a determinate soglie (DM ) Areali - che emettono in misura inferiore alle soglie stabilite per la definizione di sorgente puntuale e vanno necessariamente stimate statisticamente sulla base del dato di attività riferito a tutta l area considerata, e del fattore di emissione. continue e discontinue sorgenti fisse o mobili 2. (DPR 203/88; D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 )
10 Preparazione di un inventario L approccio di stima per un inventario delle emissioni si basa su una relazione lineare fra l'attività della sorgente e l'emissione, secondo una relazione che a livello generale può essere ricondotta alla seguente: Ei = A FEi dove: Ei = emissione dell'inquinante i (anno t); A = indicatore dell'attività, ad es. quantità prodotta, consumo di combustibile (ton/anno); FEi = fattore di emissione dell'inquinante i (ton di prodotto). Approcci metodologici all inventario di emissioni: BUTTOM UP L approccio bottom-up analizza un flusso di informazioni che risale dalla realtà produttiva locale a livelli di aggregazione maggiori. Occorrono informazioni dettagliate su indicatori di attività, processi e le tecnologie e sulle emissioni. fattori di emissione,
11 Preparazione di un inventario TOP DOWN rielabora informazioni che partono dalla scala spaziale più grande e discendono a livelli inferiori utilizzando specifiche variabili di disaggregazione. Le variabili surrogato o variabili proxy, fortemente correlate all attività delle sorgenti emissive l ipotesi che la quantità inquinante emessa sull'intera area abbia la stessa distribuzione spaziale della variabile surrogato Occorrono informazioni dettagliate su emissioni da disaggregare variabili surrogato per la disaggregazione spaziale delle emissioni.
12 Preparazione di un inventario La criticità di un approccio Top down risiede proprio nell affidabilità delle variabili, nel processo di stima di questi indicatori che si usano per correlare un unità spaziale grande ad una più piccola. MISTI Per questo motivo spesso nella prassi delle elaborazioni di inventari si usa combinare un approccio top down solo per alcuni settori, in quelli dove sono noti i dati di emissioni a più livelli territoriali, ad un approccio bottom up per i rimanenti settori. Gli approcci misti forniscono il miglior compromesso tra la raccolta dati e la loro affidabilità nelle stime. L approccio misto, oltre a combinare i vantaggi dei due approcci classici, si presta convenientemente alla specificità delle stime di emissioni per studi locali particolareggiati
13 Metodologia Enea per la contabilizzazione delle emissioni E = A FE dove: E = emissione dell'inquinante A = consumo di combustibile FE = fattore di emissione dell'inquinante Le stime Enea di emissioni di anidride carbonica su scala regionale utilizzano una metodologia che si basa sui dati contenuti nei BER (Bilanci Energetici Regionali), che a loro volta sono forniti dal Sistema Informativo Economico Regionale (SIER) I fattori di emissione utilizzati, nel presente studio sono dati medi nazionali impiegati nel progetto Corinair[1]. Il periodo analizzato è la serie storica dal 1990, anno di riferimento per le riduzioni di CO 2 del Protocollo di Kyoto, al 2007, anno ultimo di aggiornamento dei dati del SIER, elaborati da Enea.
14 Metodologia Enea per la contabilizzazione delle emissioni Livello territoriale scelto è il livello 2: regioni (NUTS 2); Indicatore di attività scelto è il consumo di combustibile I settori di attività sono quelli previsti dai BER:
15 Metodologia Enea per la contabilizzazione delle emissioni Il sistema energetico (derivante da BER) si riferisce a: Settore termoelettrico-produzione di energia (prod di energia da centrali elettriche, carbonaie, cokerie, raffinerie, include i consumi e le perdite ) Settore industria (estrattiva, agroalimentare, tessile e abbigliamento, produzione della carta, chimica e petrolchimica, produzione di materiale da costruzione, vetro e ceramica, siderurgia e metalli non ferrosi, meccanica, manifatturiera, costruzioni. ) Settore trasporti (ferroviari, i trasporti stradali sia urbani che extraurbani, la navigazione aerea, ed il trasporto aereo nazionale ) Settore civile (residenziale/domestico, terziario e Pubblica Amministrazione ) Settore agricoltura (oltre all agricolo comprende silvicoltura e pesca)
16 BER TOSCANA 200
17 Fonte Enea Serie storica delle emissioni regionali di CO 2 da sistema energetico
18 Emissioni di gas serra - Italia ITA , v1, CRF-Submission April 2010
19 Emissioni di gas serra - Italia ITA , v1, CRF-Submission April 2010
20 Metodologia Enea per la contabilizzazione delle emissioni Il vantaggio di questo tipo di approccio deriva dalla concorrenza di due fattori determinanti, in fatto di inventari locali: la disponibilità di dati e i bassi costi nel reperirli. La stima delle emissioni regionali di CO 2 risulta confrontabile rispetto ai dati ufficiali consistente, poiché copre il settore maggiormente responsabile dell effetto serra
21 Emissioni di gas serra - Italia ITA , v1, CRF-Submission April 2010
22 Emissioni di CO 2 Toscana
23 Emissioni di CO 2 Toscana
24 Emissioni regionali per classi di CO 2 emessa
25 Emissioni di CO 2 della Toscana
26 Conclusioni Queste informazioni consentono alle Amministrazioni regionali di avere una base dati sufficientemente affidabile, una rappresentazione chiara delle proprie emissioni e stabilire, nell ambito dei propri programmi, obiettivi per l attenuazione degli impatto ambientali dei propri sistemi energetici. E auspicabile, ai fini di un armonizzazione delle metodologie a livello regionale (locale), una legislazione mirata e specifica, che vincoli gli enti locali alla rendicontazione delle proprie emissioni, seguendo l impianto coerente, definito a livello nazionale per gli impegni presi.
27 GRAZIE DELL ATTENZIONE UTMEA - Mitigazione e Adattamento ai Cambiamenti Climatici ENEA - C.R. Casaccia
IL PATTO DEI SINDACI. Incontro pubblico LEIVI (26/01/2011) Dario Miroglio
IL PATTO DEI SINDACI Incontro pubblico LEIVI (26/01/2011) Dario Miroglio miroglio@provincia.genova.it 010 5499888 Cos è il Patto dei Sindaci? L Unione Europea si è impegnata ad andare oltre gli obiettivi
DettagliINVENTARIO REGIONALE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA (IREA)
DATI E INFORMAZIONI DI INTERESSE AMBIENTALE E TERRITORIALE Seconda edizione INVENTARIO REGIONALE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA (IREA) Daniela Rampone Simona Costamagna CSI-Piemonte Direzione Ambiente e
DettagliGli Addetti e Reddito per Settore in Italia (ASIA )
Gli Addetti e Reddito per Settore in Italia (ASIA 25-212) Gianluca Iarocci gianluca.iarocci@isprambiente.it Italian National Institute for Environmental Protection and Research Environment Department Monitoring
DettagliL inventario delle emissioni in atmosfera, uno strumento di pianificazione
L inventario delle emissioni in atmosfera, uno strumento di pianificazione Settore aria clima e gestione integrata rifiuti Lidia Badalato Le emissioni Le emissioni rappresentano il "fattore di pressione"
DettagliTorino, 3 novembre IREA Piemonte. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera. Consultazione su web dell inventario
IREA Piemonte Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera Consultazione su web dell inventario IREAWEB È il servizio che permette la consultazione in rete dei dati dell inventario Accesso libero
DettagliL inventario delle emissioni INEMAR. ARPAV - Verona
ARPAV Verona L inventario delle emissioni INEMAR Francesca Predicatori INVENTARIO DELLE EMISSIONI Archivio in grado di organizzare i dati relativi alle emissioni, sia in termini di quantità sia per quanto
Dettagli1. INTRODUZIONE. I dati raccolti e implementati nel catasto Inemar comprendono:
1. INTRODUZIONE La Convenzione per la realizzazione dell inventario delle fonti di inquinamento atmosferico sul territorio della Provincia di Trieste, della durata di mesi 8 e stipulata il giorno 25 febbraio
DettagliStogit QUADRO PROGETTUALE IL GAS NATURALE IN ITALIA. Capitolo 3. Stoccaggi Gas Italia S.p.A. Sede operativa di Crema BF.LA.
Doc. Nº Revisioni Area (CR) Doc. N 1 / 8 Capitolo 3 IL GAS NATURALE IN ITALIA Doc. Nº Revisioni Area (CR) Doc. N 2 / 8 INDICE 3 IL GAS NATURALE IN ITALIA...3 3.1 Situazione attuale di mercato... 3 3.2
DettagliIL CONTRIBUTO EMISSIVO PERCENTUALE DI PM10 TOTALE PER I VARI MACROSETTORI INQUINANTI
IL CONTRIBUTO EMISSIVO PERCENTUALE DI PM10 TOTALE PER I VARI MACROSETTORI INQUINANTI Febbraio 2007 ARPAV Area Tecnico Scientifica Dipartimento Provinciale di Venezia Direttore Generale Andrea Drago Direttore
DettagliPEC Comune di Cesena. Forum. 8 giugno 2010
PEC Comune di Cesena Forum 8 giugno 2010 copyright-rinnova-forlì-italia-26/1/2010. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e a norma delle convenzioni internazionali. Contenuti Analisi PEC Consumi
DettagliObiettivi di efficienza energetica al 2020 in energia finale e primaria (Mtep/anno)
Settore Obiettivi di efficienza energetica al in energia finale e primaria (/anno) Misure previste nel periodo 11- Articolo 7 Direttiva Efficienza Energetica Regime obbligatorio Certificati Bianchi Misure
DettagliC.Trozzi, E. Piscitello, R. Vaccaro, S. Villa (Techne Consulting srl)
Il nuovo modello E 2 Road (Energy Environment Road) è l evoluzione del modello Sets E 2 Road è uno dei nuovi modelli di Techne finalizzati a superare gli strumenti limitati alla sola valutazione delle
DettagliANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO
ANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO PM10 PM2.5 Emissioni di NO x del riscaldamento residenziale (t/a) Ripartizione % delle
DettagliLE EMISSIONI IN ATMOSFERA
LE ESSIONI IN ATSFERA E. URINO, M. BULTRINI, A. PU, R. DE LAURETIS, M. FATINTI, F. LE AT Dipartimento Stato dell Ambiente e Metrologia Ambientale Introduzione Vengono presentate le emissioni dei più importanti
DettagliQuadro conoscitivo energetico
Quadro conoscitivo energetico Marcello Antinucci Contenuti del quadro conoscitivo del territorio Bilancio Serra Analisi della domanda/offerta di energia per fonte e per settore finale d utilizzo e del
DettagliInfluenza del comparto turistico sulla qualità dell aria
Università di Bologna A.A. 2006-2007 - Facoltà di Economia - TURISMO E TUTELA DEL TERRITORIO Influenza del comparto turistico sulla qualità dell aria Dott.ssa Merlo Luciana Cos è un inquinante? Qualsiasi
DettagliBiomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli
Biomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli I COMBUSTIBILI DA RISCALDAMENTO IN ITALIA Riflessi economici ed ambientali Assogasliquidi Roma, 14 febbraio 2013 14 febbraio
DettagliAPPLICAZIONE IN VENETO DEL SISTEMA INEMAR
Gli inventari regionali delle emissioni: l esperienza e i risultati del sistema INEMAR 21/11/2011 c/o Regione Lombardia, Milano APPLICAZIONE IN VENETO DEL SISTEMA INEMAR Laura Susanetti (ARPA Veneto) 1
Dettagli1 L inventario delle emissioni
Convegno di presentazione del rapporto sullo stato dell ambiente della Provincia di Firenze Villa Demidoff, Parco Mediceo di Pratolino Vaglia (FI), 10 Ottobre2003 L inventario provinciale delle emissioni
DettagliIncontri con i Sindaci
Fasi per il raggiungimento degli obiettivi al 2020 Nomina di un team management per l energia e il clima all interno del comune. L inventario delle emissioni di CO 2. Sviluppo del Piano d Azione per l
DettagliEMISSIONI CLIMALTERANTI
FINALITÀ INDICATORE Emissioni di Anidride Carbonica equivalente (CO 2 eq.) totali e per macrosettore Quantificare le emissioni in atmosfera dei gas climalteranti che contribuiscono all'effetto serra UNITÀ
DettagliLa zonizzazione del territorio ai fini della valutazione della qualità dell aria ambiente e strumenti per la valutazione della QA
DATI E INFORMAZIONI DI INTERESSE AMBIENTALE E TERRITORIALE Prima sessione: DATI E INFORMAZIONI INERENTI LO STATO DELL AMBIENTE La zonizzazione del territorio ai fini della valutazione della qualità dell
DettagliComune di Rapporto Ambientale Introbio
7.5 I consumi energetici ENERGIA Comune di Rapporto Ambientale L'energia nella sua complessità è determinante per la ricerca e lo sviluppo sostenibile le indagini sul consumo energetico permette di valutare
DettagliIl Programma Energetico Comunale e il nuovo Piano Strutturale del Comune di Bologna
Associazione Nazionale Coordinamento Agende 21 Locali Italiane Seminario Nazionale IL CLIMA DELLE CITTA Città e territori nel cambiamento climatico: esperienze partecipative di mitigazione e adattamento
DettagliEdifici comunali Edifici terziario Edifici residenziali Agricoltura Industria Illuminazione pubblica Veicoli comunali Trasporto
Edifici comunali Edifici terziario Edifici residenziali Agricoltura Industria Illuminazione pubblica Veicoli comunali Trasporto GRAFICO 4.3 - DOMANDA DI ENERGIA NEL COMUNE DI CASTROLIBERO, INCIDENZA PERCENTUALE
DettagliInventari regionali di gas serra e politiche di riduzione
Inventari regionali di gas serra e politiche di riduzione Riccardo De Lauretis APAT Inventari gas serra e piani di risanamento Necessità di elaborare inventari di gas serra a livello regionale consistenti
DettagliPiano Energetico della Provincia di Roma
1 Seminario AGENDA 21 5 MAGGIO 2006 PROVINCIA DI ROMA Dip. IV Servizi di Tutela Ambientale - Servizio 3 Tutela Aria ed Energia Responsabile del procedimento: Arch. S. Nicoletti Coordinamento generale:
DettagliComune di Rivalta di Torino 24/11/2014
Comune di Rivalta di Torino 24/11/2014 Non è solo una questione di «temperature», ma di disastri e fenomeni sempre più estremi. Bisogna ridurre l emissione di CO2. 2 Per ovviare a questo andamento negativo
DettagliComune di Rapporto Ambientale Introbio
75 INDIVIDUAZIONE RETE ACQUEDOTTO E RETE FOGNARIA L ambito territoriale della Valsassina, anche per la sua collocazione montana, presenta una percentuale di popolazione servita pari all 80,3%, decisamente
DettagliPIANO REGIONALE DEI TRASPORTI
REGIONE CALABRIA ASSESSORATO AI TRASPORTI PIANO REGIONALE DEI TRASPORTI LINEE GUIDA ALLEGATO A9 CRITICITÀ DEL SISTEMA DI TRASPORTO REGIONALE Luglio 2013 SOMMARIO A9. CRITICITÀ DEL SISTEMA DI TRASPORTO
DettagliEmissioni. Seminario INCONTRARE IL CTN_ACE. IL Seminario INCONTRARE CTN_ACE IL CTN_ACE. Autori: Gioia Bini, Silvia Magistro,, Elisabetta Angelino
Seminario INCONTRARE IL CTN_ACE IL Seminario INCONTRARE CTN_ACE IL CTN_ACE Emissioni Autori: Gioia Bini, Silvia Magistro,, Elisabetta Angelino I contenuti della presentazione Chi ha partecipato e partecipa
DettagliIREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera
IREA Piemonte Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale Ing. Francesco Matera Regione Piemonte DIREZIONE AMBIENTE Sett. Risanamento
DettagliCambiamenti climatici, inventari delle emissioni e assorbimenti di CO 2
Indice Cambiamenti climatici, inventari delle emissioni e assorbimenti di CO 2 Cambiamenti climatici e sink forestali L inventario INEMAR e la collaborazione fra 7 regioni Attività svolte e da svolgere
Dettagli3 / I consumi energetici provinciali
Piano energetico-ambientale provinciale 2013/2020 3 / I consumi energetici provinciali Provincia autonoma di Trento 1,4% 1,4% 1,4% 0,8% 0,8% 27 Provincia autonoma di Trento Piano energetico-ambientale
DettagliLE STATISTICHE DELL ENERGIA E DELL AMBIENTE IN ITALIA
LE STATISTICHE DELL ENERGIA E DELL AMBIENTE IN ITALIA Giovanni Perrella Pier Giorgio Catoni Con la collaborazione di C. Ardi; G. Iorio; M. Ciarallo COMPOSIZIONE DEL SISTAN MAP APAT ENEA GRTN IL PROGRAMMA
DettagliENERGIA CAPITOLO 2. Autori: Antonio CAPUTO 1, Domenico GAUDIOSO 1, Francesca GIORDANO 1, Giulia IORIO 2. Coordinatore statistico: Alessandra GALOSI 1
ENERGIA CAPITOLO 2 Autori: Antonio CAPUTO 1, Domenico GAUDIOSO 1, Francesca GIORDANO 1, Giulia IORIO 2 Coordinatore statistico: Alessandra GALOSI 1 Coordinatore tematico: Domenico GAUDIOSO 1 1) ISPRA,
DettagliCambiamenti Climatici E Piano Energetico Regionale
Cambiamenti Climatici E Piano Energetico Regionale A cura di Regione Emilia Romagna, Alessandro Di Stefano, Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale Bologna, 11 Marzo 2016 PRESUPPOSTI
DettagliDall inventario base. le azioni e gli sviluppi sul territorio
Dall inventario base delle emissioni comunali le azioni e gli sviluppi sul territorio Il contesto regionale dell incentivazione delle fonti rinnovabili e dell'uso razionale dell'energia ing. Fabio Fior
DettagliIndicatore CI- 45: GHG emissions from agriculture ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale
Luogo e data Eleonora Di Cristofaro Indicatore CI- 45: GHG emissions from agriculture ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale Emissioni totali nette di gas serra del settore agricoltura
Dettagli"Efficienza energetica, rinnovabili, mobilità sostenibile: ricette per la riduzione integrata di CO2 e NOx in ambito urbano"
"Efficienza energetica, rinnovabili, mobilità sostenibile: ricette per la riduzione integrata di CO2 e NOx in ambito urbano" Organizzato dal Kyoto Club nell ambito della Campagna di sensibilizzazione del
DettagliEnergiebilanz Südtirol S Adige. 3. Tag der Energie in Südtirol S 3ª giornata dell energia. energia in Alto Adige
Abteilung 29 Landesagentur für Umwelt Ripartizione 29 Agenzia per l ambiente Energiebilanz Südtirol S 2008- Bilancio energetico dell Alto Adige 3. Tag der Energie in Südtirol S 3ª giornata dell energia
DettagliINTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO
INDICE GENERALE INDICE CAPITOLO 1 1. PREMESSA 1.1 INQUADRAMENTO GENERALE 1.2 MOTIVAZIONI E FINALITÀ DELLO STUDIO 1.3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1.3.1 Compatibilità ambientale 1.3.2 Tutela delle acque 1.3.3
DettagliPIANO ENERGETICO PROVINCIALE
PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA V Dipartimento I U. D. Politiche energetiche e Tutela dell Ambiente PROTOCOLLO D INTESA PER LA REDAZIONE DEL PIANO ENERGETICO PROVINCIALE della PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA
DettagliRegione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.
PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO
DettagliBILANCIO ENERGETICO NAZIONALE 2014
Direzione generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e le infrastrutture energetiche DIV. VI - Strategie ed analisi energetiche BILANCIO ENERGETICO NAZIONALE 2014 Definitivo BILANCIO DI SINTESI
DettagliPRIA - PIANO REGIONALE DEGLI INTERVENTI PER LA QUALITÀ DELL ARIA
PRIA - PIANO REGIONALE DEGLI INTERVENTI PER LA QUALITÀ DELL ARIA È lo strumento di pianificazione e programmazione per la qualità dell aria in Regione Lombardia sino al 2020 Definisce gli obiettivi da
DettagliIl Piano di tutela e risanamento della qualità dell aria
Il Piano di tutela e risanamento della qualità dell aria Ing. Paola Magri della CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE sesta seduta - 14 settembre 2006 Strategie di Pianificazione Obiettivi riduzione emissioni al
DettagliRapporto Energia e Ambiente 2004 Capitolo I Il quadro internazionale
Rapporto Energia e Ambiente 2004 Capitolo I Il quadro internazionale Maria Rosa VIRDIS ENEA- Casaccia Roma, 2 dicembre 2004 Temi trattati Il contesto economico: L evoluzione dell economia mondiale L evoluzione
Dettagli6. EMISSIONI, QUALITÀ DELL ARIA E PIANI DI RISANAMENTO
6. EMISSIONI, QUALITÀ DELL ARIA E PIANI DI RISANAMENTO EMISSIONI IN ATMOSFERA R. De Lauretis, E. Taurino - ISPRA; E. Angelino, F. Antognazza, S. Caserini - ARPA Lombardia; M. Clemente - ARPA Piemonte;
DettagliAmbiente, Salute e Sviluppo in Puglia
Ambiente, Salute e Sviluppo in Puglia L impegno dei Medici e delle Istituzioni nella Provincia di Brindisi e in Puglia Dott. Emanuele VINCI Presidente OMCeO Brindisi Rapporto sulle emissioni in atmosfera
DettagliBilancio energetico cantonale 2015
Rapporto di sintesi Committente Repubblica e Cantone Ticino Ufficio dell Energia Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo Estensori del rapporto Linda Soma Nerio Cereghetti Coordinamento
DettagliLOCALITA REGIONE SARDEGNA
Doc. RT-009 Pag. di 5 INDICE LISTA DELLE TABELLE... 2 LISTA DELLE FIGURE... 3 INTRODUZIONE... 4 2 QUANTIFICAZIONE BENEFICI ECONOMICI DEL PROGETTO... 6 3 CONFRONTO AMBIENTALE FRA DIVERSE FONTI FOSSILI...
DettagliNORMATIVA E SISTEMI INCENTIVANTI IN CAMPO ENERGETICO NELLA REALTA LOCALE
NORMATIVA E SISTEMI INCENTIVANTI IN CAMPO ENERGETICO NELLA REALTA LOCALE la Commissione Europea ha adottato il 23 Gennaio 2008 il Pacchetto clima energia che tra gli obiettivi generali della stessa, all
DettagliHOLDING POWER BIOLIQUID
HOLDING POWER BIOLIQUID IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA - MOTORI ENDOTERMICI ALIMENTATI DA BIOMASSE AGRICOLE - SICILIA LE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Nel 2020 l aumento dei consumi di energia
DettagliBilancio energetico cantonale 2014
Rapporto di sintesi Committente Repubblica e Cantone Ticino Ufficio dell Energia Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo Estensori del rapporto Linda Soma Nerio Cereghetti Coordinamento
DettagliUn analisi del contributo del settore agro-alimentare alle emissioni di gas-serra
Un analisi del contributo del settore agro-alimentare alle emissioni di gas-serra Parma 13 Maggio 2010 Prof. Riccardo Valentini Rete Rurale Nazionale Università degli Studi della Tuscia RIK@UNITUS.IT Gas
Dettagli"Un nuovo clima - verso la 1 a Conferenza regionale sui cambiamenti climatici" Ancona, 13 ottobre 2007
"Un nuovo clima - verso la 1 a Conferenza regionale sui cambiamenti climatici" Ancona, 13 ottobre 2007 Andamento delle emissioni di gas serra in Italia e Protocollo di Kyoto Riccardo De Lauretis, Domenico
DettagliIl ruolo del sistema produttivo in Emilia-Romagna per l attuazione degli obiettivi europei e nazionali in materia di energia
Il ruolo del sistema produttivo in Emilia-Romagna per l attuazione degli obiettivi europei e nazionali in materia di energia Roberto Righetti, Direttore ERVET 2 marzo 2016 - Sala Poggioli, viale Della
DettagliIBE. Inventario base delle Emissioni. QUARTO D ALTINO Piano d Azione per l Energia Sostenibile 43
IBE Inventario base delle Emissioni QUARTO D ALTINO Piano d Azione per l Energia Sostenibile 43 Metodologia adottata In qualità di struttura di coordinamento e supporto la Provincia di Venezia ha interagito
Dettagli2. Le polveri fini analisi delle principali sorgenti di emissione
2. Le polveri fini analisi delle principali sorgenti di emissione Nella regione Umbria, la qualità dell aria costantemente misurata dalle stazioni fisse di monitoraggio mette in evidenza che l inquinante
DettagliI dati Namea regionali
Workshop Conti Namea regionali delle emissioni atmosferiche Istat, Conti economici nazionali integrati con conti ambientali vetrella@istat.it Roma, 13 ottobre 2009, Istat Finalità principale della Namea
DettagliLe emissioni di gas ad effetto serra e Delibera CIPE La Motta Sergio ENEA CLIM-ASS
Le emissioni di gas ad effetto serra e Delibera CIPE 2002 La Motta Sergio ENEA CLIM-ASS Inventari delle emissioni I GAS AD EFFETTO SERRA DEL PROTOCOLLO DI KYOTO I Gas ad effetto serra del Protocollo di
DettagliSostenibilità e uso efficiente delle risorse: il Programma Nazionale per la Valutazione dell Impronta Ambientale per le Pubbliche
Sostenibilità e uso efficiente delle risorse: il Programma Nazionale per la Valutazione dell Impronta Ambientale per le Pubbliche Amministrazioni Stefania Grillo - Unità AT Sogesid S.p.A. presso Direzione
DettagliLa dimensione europea dell inquinamento. Cosa fare per non produrlo
CITTÀDI VENEZIA Ciclo di conferenze Arte del Consumatore La dimensione europea dell inquinamento. Cosa fare per non produrlo Patrizio Mazzetto Centro culturale Candiani - Venezia, Mestre - 3/10/2008 1
DettagliComune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO. Valutazione Ambientale Strategica
Comune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO Valutazione Ambientale Strategica 1 PARTE I - INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE. pag. 9 1.1. Il concetto di sostenibilità e la sua valutazione... pag. 9 1.2.
DettagliEconomia e ambiente Contesto socioeconomico e pressioni ambientali in Toscana Renata Caselli
IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica omica Toscana Economia e ambiente Contesto socioeconomico e pressioni ambientali in Toscana Renata Caselli Prato 25 settembre 28 ECONOMIA E AMBIENTE Il
DettagliTAV. B.1 - CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA PER CATEGORIA DI UTILIZZAZIONI DATI IN MILIONI DI KWh
TAV. B.1 - CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA PER CATEGORIA DI UTILIZZAZIONI ANNI AGRICOLTURA INDUSTRIA TERZIARIO USI TOTALE SERVIZI SERVIZI TOTALE DOMESTICI VENDIBILI NON VENDIBILI SARDEGNA 2001 198 7.165 1.136
DettagliLe fonti statistiche. Le fonti statistiche. e le banche dati Istat. Le fonti statistiche. Le fonti statistiche
Quando ci si attinge ad effettuare uno studio e di qualsiasi tipo e su qualsiasi aspetto della realtà di un territorio, DEMOGRAFICO, SOCIALE, ECONOMICO, la prima cosa da fare è individuare, raccogliere,
DettagliIng. Stefano Caserini. 15 novembre 2007 APAT Roma
Condivisione delle metodologie e degli strumenti informatici per la realizzazione degli inventari regionali delle emissioni. L esperienza di INEMAR per 7 Regioni italiane Ing. Stefano Caserini 15 novembre
DettagliLe emissioni di gas serra nell industria agroalimentare
FIERAGRICOLA VERONA BIOENERGY EXPO 4 febbraio 2010 ENERGIA RINNOVABILE ED EMISSIONI: CERTIFICARE PER UN AMBIENTE MIGLIORE Le emissioni di gas serra nell industria agroalimentare Ing. Francesco Zepparelli
DettagliSTIMA CONSUMI DI BIOMASSA PER RISCALDAMENTO CIVILE IN REGIONE PIEMONTE
STIMA CONSUMI DI BIOMASSA PER RISCALDAMENTO CIVILE IN REGIONE PIEMONTE Adriano Mussinatto(*), Gianluigi Truffo (*), Daniela Rampone (**), Tatiana De Carli (**) * Regione Piemonte ** CSI-Piemonte Dicembre
DettagliEfficienza Energetica al 2020
Venezia Marghera, 28 Giugno 2016 Efficienza Energetica al 2020 Studio Gallian Sas Via dell Industria, 9 35040 Boara Pisani (PD) Tel. 0425/410697 email: info@studiogallian.net sito: www.studiogallian.it
DettagliPremessa: l inventario regionale delle emissioni in atmosfera - INEMAR Veneto 2013
Premessa: l inventario regionale delle emissioni in atmosfera - INEMAR Veneto 2013 L inventario delle emissioni in atmosfera rappresenta uno degli strumenti conoscitivi a supporto della gestione della
DettagliREGIONE ABRUZZO DIREZIONE RIFORME ISTITUZIONALI ENTI LOCALI CONTROLLI SERVIZIO SISTEMI LOCALI E PROGRAMMAZIONE SVILUPPO MONTANO
REGIONE ABRUZZO DIREZIONE RIFORME ISTITUZIONALI ENTI LOCALI CONTROLLI SERVIZIO SISTEMI LOCALI E PROGRAMMAZIONE SVILUPPO MONTANO Mod.2 Bando per la concessione di contributi ai Comuni singoli o associati
DettagliWORKSHOP. La tracciabilità dei rifiuti e certificazione dei flussi riciclati
Mercoledì 30 Settembre 2009 WORKSHOP La tracciabilità dei rifiuti e certificazione dei flussi riciclati In collaborazione con Bureau Veritas Italia 1 Perché parlare di tracciabilità dei rifiuti? Il problema
Dettagli3.1 Il meccanismo di formazione dell ozono
3 I PRECURSORI DELL OZONO 3.1 Il meccanismo di formazione dell ozono L'ozono si forma nella troposfera e nello strato limite inquinato, che si estende dalla superficie terrestre a un'altitudine compresa
DettagliIL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
DECRETO 10 settembre 2010. Linee guida per l autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA
DettagliLa qualità dell aria nell area metropolitana di Torino
La qualità dell aria nell area metropolitana di Torino Analisi e prospettive Alessandro Bertello Servizio qualità dell aria e risorse energetiche La gestione della qualità dell aria La gestione della qualità
DettagliIl PAES del Comune di Verona Andrea Bombieri, Comune di Verona
IL PATTO DEI SINDACI: UN IMPEGNO PER L ENERGIA SOSTENIBILE VERSO IL 2020 Seminario sulla redazione dei Piani di Azione per l Energia Sostenibile (PAES) dei Comuni aderenti al Patto dei Sindaci. Verona,
DettagliLA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI
EUROPA E AMBIENTE LA TUTELA DELL AMBIENTE NEI TRATTATI n 1957: Trattato di Roma, istitutivo della CEE riferimento indiretto all ambiente nel preambolo (misure di tutela da inserire nell ambito delle azioni
DettagliStrumenti per la valutazione della Qualità dell Aria
Strumenti per la valutazione della Qualità dell Aria ARPA PIEMONTE Dipartimento Sistemi Previsionali Comune di Torino 10 febbraio 2017 MODELLISTICA DISPERSIVA Il sistema modellistico in uso presso Arpa
Dettagli19 Maggio 2016 Stima dei livelli urbani di NOx e PM 10 con un sistema modellistico ibrido
19 Maggio 2016 Stima dei livelli urbani di NOx e PM 10 con un sistema modellistico ibrido Guido Pirovano, Nicola Pepe, Alessandra Balzarini, Anna Toppetti, Maurizio Riva, Giovanni Lonati, Marco Bedogni
DettagliAppunti sul monitoraggio energetico e delle emissioni nella Provincia autonoma di Trento
con la collaborazione di APPA Agenzia provinciale per l ambiente Appunti sul monitoraggio energetico e delle emissioni nella Provincia autonoma di Trento Corso di formazione PAES, 12 Dicembre 2012, Trento
DettagliCalcolo dell inflazione per differenti tipologie di famiglie milanesi
Settore Statistica e S.I.T Servizio Statistica Calcolo dell inflazione per differenti tipologie di famiglie milanesi Introduzione L Indagine sui consumi delle famiglie milanesi realizzata dalla Camera
DettagliVerso la Strategia energetico-ambientale regionale
Verso la Strategia energetico-ambientale regionale 2014-2020 La produzione da Fonti Energetiche Rinnovabili in Umbria SEAR 2014-2020 Dirigente Servizio Energia qualità dell ambiente rifiuti attività estrattive
Dettagli2. Individuazione dei settori. 3. Fonti.
D.P.R. 21 settembre 1995, n. 472. Regolamento di attuazione dell art. 10 della L. 29 dicembre 1993, n. 580, concernente i criteri generali per la ripartizione dei consiglieri delle camere di commercio,
DettagliIl quadro delle biomasse in Italia Giuseppe Caserta ITABIA Italian Biomass Association
MEGALIA Convegno AIEE Il ruolo e le prospettive delle bioenergie in Italia Verona 24 ottobre 2007 Il quadro delle biomasse in Italia Giuseppe Caserta ITABIA Italian Biomass Association ITABIA 1 Origini
DettagliFirenze, 11 Giugno 2009
Firenze, 11 Giugno 2009 Presentazione Risultati Finali del Progetto Pilota per lo Sviluppo integrato delle Energie Rinnovabili del Settore Agricolo Progetto S.I.En.A. Sottoprodotto Filiera Biodiesel Sala
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI
PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI Le elaborazioni seguenti, frutto della collaborazione tra i Settori della Giunta Regionale della Campania Opere Pubbliche e Sistemi Informativi,
DettagliI dati L evoluzione L obiettivo La risposta delle istituzioni La proposta dell industria
La posizione dell industria 23 Maggio 2011 GS-001 1/4/00-1 I dati L evoluzione L obiettivo La risposta delle istituzioni La proposta dell industria 2 1 I dati La struttura del settore Nel settore Caminetti
DettagliCONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE
CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE Il monossido di carbonio è un inquinante da traffico caratteristico delle aree urbane a circolazione congestionata. CLASSIFICAZIONE TEMA SOTTOTEMA
DettagliPROSSIMI PASSI NEL SETTORE DELLE BIOENERGIE IN TEMA DI SOSTENIBILITÀ
PROSSIMI PASSI NEL SETTORE DELLE BIOENERGIE IN TEMA DI SOSTENIBILITÀ Livia Carratù - Roma, 18 marzo 2016 Contributo delle singole fonti ai consumi totali di energia da FER(Mtep) - Anni 2013-2014 (Fonte
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA, FACOLTÀ DI ARCHITETTURA
UNIVERSITA DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA, FACOLTÀ DI ARCHITETTURA Legislazione edilizia ed urbana, a.a. 2011/2012 PIANO ENERGETICO Prof. Maria Ferrara dott. Pietro Tebala dott. Pasquale Romeo
DettagliL impegno formativo e informativo della Provincia di Cremona
Edifici a basso consumo: un impegno improrogabile L impegno formativo e informativo della Provincia di Cremona Mara Pesaro Settore Ambiente della Provincia di Cremona Palazzo Cattaneo 17 aprile 2007 Il
DettagliI cambiamenti climatici: COP21, Under2Mou e la Strategia regionale di adattamento
I cambiamenti climatici: COP21, Under2Mou e la Strategia regionale di adattamento Arch. Giovanni Paludi Direzione Ambiente Governo e Tutela del territorio I cambiamenti climatici I cambiamenti climatici,
DettagliIBE, AZIONI, MONITORAGGIO: LA GESTIONE SINERGICA DEI DATI MASSIMO GATTOLIN DIRIGENTE ANNA MARIA PASTORE RESPONSABILE
PRIMO INCONTRO DEI COORDINATORI TERRITORIALI DEL PATTO DEI SINDACI IN ITALIA IBE, AZIONI, MONITORAGGIO: LA GESTIONE SINERGICA DEI DATI MASSIMO GATTOLIN DIRIGENTE ANNA MARIA PASTORE RESPONSABILE SETTORE
DettagliAnalisi sull Industria
Sardegna Analisi sull Industria Alcuni spunti di discussione dai dati ISTAT Il PIL in 6 anni è cresciuto del 6,1% PIL - valori concatenati - anno di riferimento 2000 28.000,0 27.500,0 27.546,8 27.000,0
DettagliCapitolo 14. Industria
Capitolo 14 Industria 14. Industria Per saperne di più... ISTAT. Banche dati e sistemi informativi. Roma. http://www.istat.it. Questo capitolo raccoglie informazioni sul settore dell industria in senso
Dettaglil'approccio del GdL nello scenario della riforma della contabilità e finanza pubblica e a confronto con altri approcci
l'approccio del GdL nello scenario della riforma della contabilità e finanza pubblica e a confronto con altri approcci Gruppo di lavoro per la sperimentazione della contabilità ambientale nelle Province
Dettagli13. Consumi di energia elettrica
13. Consumi di energia elettrica Il processo di sviluppo dei cosiddetti Paesi industrializzati tende a promuovere in misura sempre maggiore comportamenti di consumo energivori; in un tale contesto, l Italia
Dettagli