SICUREZZA E SALUTE NELL AMBIENTE DI LAVORO SETTORE AGRICOLO- AGRITURISTICO
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- Lazzaro Perri
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1 SICUREZZA E SALUTE NELL AMBIENTE DI LAVORO SETTORE AGRICOLO- AGRITURISTICO L attività nella ASL DI VARESE Dr.ssa Liliana Carcano PSAL Unità Operativa Nord Varese
2 L Agriturismo può definirsi un attività turistica a tutti gli effetti, benché si caratterizza per la necessaria posizione di connessione e complementarietà rispetto ad una attività agricola tradizionale.
3 L agriturismo si colloca tra le attività turistiche dirette a salvaguardare le risorse ambientali e le usanze locali anche ai fini di uno sviluppo turistico sostenibile. Tale è il motivo per cui tale impresa si colloca addirittura in posizione secondaria rispetto allo svolgimento dell attività agricola tradizionale che dovrà fornire in massima parte i prodotti impiegati per la ristorazione
4 Controlli negli agriturismi ASL di Varese anni 2010/ ,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0, IN PSR SANZIONI ART.21 LAV:DIP
5 D.LGS.81/08 PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO APPLICATO ALL ATTIVITA DI AGRITURISMO Imprese con lavoratori subordinati o equiparati
6 Documento di valutazione dei rischi; Nomina e formazione del RSPP; Piano delle misure di prevenzione; Gestione del Pronto Soccorso; Sorveglianza Sanitaria; DPI Informazione e formazione degli addetti
7 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Anche le aziende con meno di 10 addetti, che prima potevano autocertificare la valutazione dei rischi, dal 01.Giugno 2013, devono redigere un documento di valutazione secondo le procedure Standardizzate emanate con Decreto Interministeriale del
8 DECRETO LEGISLATIVO 81/08 ( SOLO ART.21) si applica: Componenti dell impresa famigliare ( ai sensi dell art.230-bis del Codice Civile). Coltivatori diretti del fondo (ai sensi dell art del Codice Civile). Soci delle SS operanti nel settore agricolo.
9 DECRETO LEGISLATIVO 81/08 (TUTTO IL DECRETO) si applica Aziende con lavoratori subordinati
10 CONTROLLI NELLE AZIENDE
11 ART. 21 Dlgs. 81/08 I componenti dell impresa famigliare, i lavoratori autonomi, i piccoli imprenditori e i Soci SS operanti nel settore agricolo devono: Utilizzare attrezzature di lavoro conformi al tit.iii Munirsi di DPI ed utilizzarli in conformità al tit.iii; Munirsi di tessera di riconoscimento quando operano presso terzi. Possono: beneficiare della sorveglianza sanitaria, partecipare all attività di formazione.
12 ART. 21 D.lgs 81/08 Sono perseguibili, ai sensi della legge, le violazioni che riguardano le attrezzature di lavoro, gli impianti ed il mancato utilizzo dei DPI. Gli impianti elettrici devono avere la dichiarazione di conformità,ma non è esigibile la verifica periodica dell impianto di terra (DPR 462/01). Non sono perseguibili le violazioni che riguardano i luoghi di lavoro (fienili, scale, vasche liquami).
13 REQUISITI MINIMI RICHIESTI (per tutte le aziende) Funzionalità e manutenzione dell impianto elettrico e di quello di messa a terradichiarazione di conformità o di rispondenza. Trattori e macchine agricole: protezione degli alberi cardanici e prese di potenza, telai ROPS, cinture, manuali, assenza di rischi palesi.
14 Fatture di acquisto e registri dei trattamenti con i prodotti fitosanitari e deposito dei fitosanitari all interno dell azienda. Rispetto di tutti gli adempimenti sull amianto: censimento e valutazione dello stato di manutenzione dei manufatti). Sicurezza degli impianti a gas delle cucine.
15 REQUISITI MINIMI RICHIESTI (per aziende agrituristiche con lavoratori a qualsiasi titolo, subordinati) E APPLICABILE TUTTO IL D.LGS 81/08
16 Servizi igienici (bagni, docce, spogliatoi) Protezione delle vasche dei liquami Sicurezza delle scale (fisse e portatili) DPI adeguati ai rischi Nomina delle figure obbligatorie Effettuazione della formazione Valutazione dei rischi (anche con la procedura standardizzata ) e valutazione rischio incendio Segnaletica di sicurezza. Sorveglianza sanitaria da parte del M.C.
17 Sicurezza nelle stalle Sicurezza nell impianto di mungitura Sicurezza nelle porcilaie Sicurezza nei sili di stoccaggio Sicurezza nel deposito macchine Sicurezza nel mangimificio Sicurezza nell officina Sicurezza ed igiene degli edifici inerenti l attività dell azienda.
18 PROBLEMATICHE PARTICOLARI NEGLI AGRITURISMI Presenza di pubblico nei luoghi di lavoro,cioè di persone non informate dei rischi, in situazioni caratterizzate da un contatto molto ravvicinato con la realtà produttiva, composta da luoghi di lavoro, animali, macchinari ed a volte anche in concomitanza di lavori in svolgimento. Presenza di bambini con i genitori Presenza di bambini ed insegnanti nelle fattorie didattiche.
19 PROBLEMATICHE LEGATE AL PARTICOLARE CONTESTO Problemi di sicurezza connessi alle caratteristiche dei luoghi (vasche liquami, scale, impilamento delle rotoballe). Problemi di sicurezza ed igiene (rischio biologico) legato al contatto con gli animali. Problemi di sicurezza connessi alle macchine. QUINDI
20 Cercare di sensibilizzare le aziende agricole, anche non soggette all obbligo, a realizzare luoghi di lavoro sicuri. Garantire scrupolose condizioni di igiene dei luoghi di lavoro.
21 Garantire la sicurezza delle macchine e degli impianti Non effettuare attività con uso di macchine in presenza di visitatori, soprattutto bambini delimitando l accesso alle aree contenenti i macchinari ed i luoghi pericolosi.
22 In caso di dimostrazioni riguardanti le attività lavorative, usare esclusivamente macchine sicure, mantenere gli ospiti a distanza di sicurezza e curare la sorveglianza dei bambini.
23 Evitare il contatto diretto ed autonomo con animali di grossa taglia da parte dei bambini Limitare e comunque sorvegliare direttamente (da parte di persona esperta e formata) il contatto diretto con i piccoli animali
24 SORVEGLIANZA SANITARIA RISCHI
25 1 - RISCHIO RUMORE Fonti di pericolo: Il principale è il rumore emesso dalle macchine operatrici (trattori, mietitrebbia etc) e da quelle trainate dai trattori nel corso delle diverse lavorazioni. Molto rumorose risultano anche alcune delle attrezzature portatili.
26 La trasmissione di vibrazioni al corpo umano può essere determinato dall utilizzo di macchine. La trasmissione di vibrazioni agli arti superiori può essere dovuta all utilizzo di attrezzi e/o utensili manuali vibranti. 2- RISCHIO VIBRAZIONI Fonti di pericolo:
27 3- RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Fonti di pericolo: Presente in qualsiasi lavorazione che comporti il sollevamento manuale di pesi.
28 4 - RISHIO DA AGENTI CHIMICI Fonti di pericolo: In agricoltura sono tre le tipologie di sostanze che espongono al rischio chimico Sostanze naturali Sostanze prodotte per degradazione e fermentazione biologica della materia organica Prodotti e sostanze sintetiche : concimi, fertilizzanti, disinfettanti, disinfestanti chimici, antisettici, prodotti fitosanitari.
29 5- RISCHIO BIOLOGICO Fonti di pericolo Il contatto con agenti biologici (batteri, virus etc) può avvenire per interazione con: il terreno, gli animali selvatici (ratti e volpi) o randagi (cani e gatti selvatici) i loro parassiti (zecche e pulci) gli insetti e i serpenti. Rappresentano un pericolo anche le fosse biologiche e i depositi di letame e liquame e tutte le lavorazioni di concimazione che prevedono il loro uso.
30 DECRETO INTERRMINISTERIALE Semplificazione in materia di formazione / informazione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori stagionali del settore agricolo. Art.1 (campo di applicazione) Le disposizioni del presente decreto si applicano nei confronti dei lavoratori stagionali che svolgono presso la stessa azienda un numero di giornate non superiore a 50 anno limitatamente a lavorazioni generiche e semplici non richiedenti specifici requisiti professionali
31 Art.2 (semplificazione in materia di sorveglianza sanitaria) La visita medica preventiva di cui al comma 1 ha validità biennale e consente al lavoratore idoneo di prestare, senza la necessità di ulteriori accertamenti medici, la propria attività di carattere stagionale nel limite di 50 giornate l anno effettuate anche presso altre imprese agricole senza la necessità di ulteriori accertamenti medici.
32 Art.3 (semplificazione in materia di informazione e formazione) 1. Gli adempimenti relativi alla informazione e formazione, limitatamente ai lavoratori individuati dal presente decreto, si considerano assolti mediante consegna al lavoratore di appositi documenti certificati dalla ASL,ovvero dagli enti bilaterali e dagli organismi paritetici del settore agricolo e della cooperazione di livello nazionale o territoriale, che contengano indicazioni idonee a fornire conoscenze per l identificazione la riduzione e la gestione dei rischi nonché a trasferire conoscenze e procedure utili all acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e all identificazione ed eliminazione, ovvero alla riduzione e gestione dei rischi in ambiente di lavoro. 2. Ai lavoratori provenienti da altri paesi deve essere garantita la comprensione della lingua utilizzata nei documenti relativi alla informazione e formazione.
33 Grazie dell attenzione
34
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