I danni dello storno all'agricoltura

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I danni dello storno all'agricoltura"

Transcript

1 Il prelievo in deroga dello storno: criticità e prospettive LARCIANO (PT) - 20 maggio 2011 I danni dello storno all'agricoltura Provincia di Pistoia Dott. Marco Ferretti ma.ferretti@provincia.pistoia.it

2 DIRETTIVA 2009/147/CE COMUNEMENTE CHIAMATA DIRETTIVA UCCELLI (ex Dir. UE 409/79) Art. 9 Lettera A E possibile attivare il prelievo in deroga di determinate specie di uccelli. Per prevenire gravi danni alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca e alle acque

3 Danni da storno a livello nazionale Specie Totale gruppo % sul totale Avifauna ,3 Altri ungulati ,0 Altro ,4 Cinghiale ,4 Corvidi ,3 Fagiano e Lepre ,7 Nutria ,8 Totale ,0

4 Danni da storno a livello nazionale REGIONE Anno Totale danni da fauna selvatica cinghiale % sul totale storno % sul totale Emilia Romagna Toscana Lombardia

5 Dati Toscana da Banca Dati Faunistica Regionale Danni da storno in Provincia di Pistoia: serie storica Danni da storno in Provincia di Pistoia: anno 2008 Produzione Danni in Euro % Frutti ,1 Cereali 480 3,7 Ortaggi 830 6,5 Uliveto ,7 Vigneto ,0 34% 18% 6% 4% 38% Frutti Cereali Ortaggi Uliveto Vigneto

6 Colture danneggiate dagli storni e periodo del danno (Pubblicazione ARSIA 2008) I danni maggiori sono a carico di piante da frutto, siano esse piante isolate o frutteti specializzati, mostrando una predilezioni per i frutti maturi o prossimi alla maturazione I danni maggiori registrano nel periodo autunnale, quando, terminato il periodo di nidificazione, gli storni (aduli e giovani) si riuniscono in stormi numerosi e rimangono uniti Nei mesi di settembre ed ottobre è frequente osservare grandi stuoli di storni girovagare nelle campagne alla ricerca incessante di cibo per fronteggiare i rigori invernali o per affrontare l impegnativo viaggio di migrazione

7 Tipologia dei danni provocati dallo storno (Pubblicazione ARSIA 2008) Le modalità con cui si manifesta il danno da storno variano in funzione della specie arborea coinvolta: in presenza di piante di olivo o ciliegio, lo storno si alimenta ingoiando l intero frutto (drupa) ed espellendo il nocciolo del frutto solo successivamente insieme alle deiezioni sulla vite il danno si manifesta con la sottrazione continua e ripetuta degli acini maturi che costituiscono il grappolo su piante come il diasporo o il fico il danno si manifesta con la sottrazione di una parte della polpa carnosa che costituisce il frutto, mediante ripetute beccate

8 Quantificare il danno reale da storno in agricoltura: problemi di stima La stima dei danni da storno è difficile e può risultare complessa: problemi di individuazione della specie/evento danneggiante per ottenere stime esaustive ci vogliono campionamenti accurati e sopraluoghi ripetuti (aumento dei costi di perizia). Esempio di calcolo del danno su colture arboree produttive (Ispra, in pubblicazione): PRODUZIONE PERSA = NUMERO PIANTE x PRODUZIONE DANNEGGIATE PER PIANTA x PERCENTUALE DI PRODOTTO DANNEGGIATO un danno lieve provocato dallo storno, se pur reale, può non essere valutato come tale dall agricoltore, ma come diminuzione naturale o fisiologica della produzione problemi a rendersi conto dell impatto del danno da parte dell agricoltore, prima che sia troppo tardi e il danno diventi da fisiologico a grave

9 Quantificare il danno reale da storno in agricoltura : problemi regolamentari In uno studio fatto dall ISPRA in fase di pubblicazione, sono stati analizzati i regolamenti per l indennizzo dei danni alle colture da parte di fauna selvatica in oltre 30 enti (ATC, Province, Regioni, Enti Parco). Emergono differenze importanti fra varie realtà: azione risarcitoria con priorità riservata ai produttori agricoli, muniti quindi di partita IVA, rispetto ai proprietari dei terreni esistenza o meno di un importo minimo indennizzabile o di una franchigia (di solito da 40 a 100 Euro) alcuni enti richiedono invece un pagamento fisso (da 26 a 70 Euro) per la domanda di indennizzo

10 Quantificare il danno reale da storno in agricoltura : problemi territoriali quota 20-30% a protezione della fauna selvatica (art. 10 comma 3 L. 157) quota 20-30% a protezione della fauna selvatica (art. 10 comma 3 L. 157) Sono Sono quindi quindi compresi (art. 10 comma 4 L. 157): compresi (art. 10 comma 4 L. 157): le le oasi oasi di di protezione protezione le le zone zone di di ripopolamento ripopolamento e e cattura cattura i centri pubblici di riproduzione di fauna selvatica allo stato naturale i centri pubblici di riproduzione di fauna selvatica allo stato naturale i i territori territori ove ove è è vietata vietata la la caccia caccia anche anche per per effetto effetto di di altre altre leggi leggi o o disposizioni disposizioni (art. (art comma comma 3 3 L. L. 157) 157) (parchi, riserve, demani, Anpil, fondi chiusi etc.) (parchi, riserve, demani, Anpil, fondi chiusi etc.) il il rimanente rimanente territorio territorio (55-65%) (55-65%) a a caccia caccia programmata programmata (art. (art comma comma 6 6 L. 157) L. 157) quota massima 15% (art. 10 comma 5 L. 157): quota massima 15% (art. 10 comma 5 L. 157): a caccia riservata a gestione privata (aziende faunisticovenatorie e agrituristico-venatorie) a caccia riservata a gestione privata (aziende faunisticovenatorie e agrituristico-venatorie) centri privati di riproduzione di fauna selvatica allo stato centri privati di riproduzione di fauna selvatica allo stato naturale naturale

11 Quantificare il danno reale da storno: altri tipi di danni Danni a strutture e costruzioni Competizione con altre specie Problemi igienici e sanitari

12 Criticità per la reale stima dei danni da storno all agricoltura: siamo o no di fronte ad un DANNO GRAVE? stima dei danni complessa, costosa con netta sottovalutazione del danno reale, dovuta alla estrema particellarizzazione del danno, che non viene molto spesso osservato e valutato (e richiesto all Ente di competenza) regolamenti degli indennizzi che, di fronte a risorse limitate, danno priorità ai danni più ingenti (di numero inferiore) rispetto a danni di poca entità (ma di estrema numerosità). I primi molto spesso corrispondono a quelli presenti in aziende specializzate dati territoriali molto disomogenei: abbiamo dati quasi esclusivamente dagli ATC, mentre mancano la maggior parte delle Aree Protette e la quasi totalità degli Istituti Privati (AFV, AATV) scarsità di dati uniformi (e quindi sintetizzabili e utilizzabili) a livello sovra-provinciale quantificazione ancora più difficile e complessa dei danni non agricoli

13 Proposte: metodi di stima standardizzati, cercando un equilibrio fra precisione della stima e tempo impiegato per farla raccolta dei dati per specie e non generica (es. storno e non avifauna) database dei danni aggiornati e standardizzati (si a portali web, no a fogli excell) regolamenti che tengano conto del danno periziato (anche di piccole quantità) e non solo del danno indennizzato PROGRAMMAZIONE!!! raccolta dei dati non solo in ATC, ma anche in Aree Protette e Istituti Privati prove sperimentali, ad esempio nel caso dell olivo, per verificare su appezzamenti campione, il reale danno dello storno valutazione da parte di Ente terzo dei danni non agricoli (USL)

14 Ringraziamenti Ufficio Caccia e Pesca Provincia di Pistoia Monica Capecchi Marco Ferretti (l altro) Annarita Merlini Melissa Oriolo Ufficio Aree Protette Provincia di Pistoia Fabrizia Fagnani Portale Web Provincia di Pistoia Angela Filippini Addetto stampa Provincia di Pistoia Silvia Innocenti Caramelli Polizia Provinciale di Pistoia ATC Pistoia 16 Lorenzo Vagaggini Thanks! E tutti i volontari che in qualche modo hanno contribuito a questa iniziativa Gli Atti del Convegno saranno disponibili al seguente link:

CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELL'INDENNIZZO DEI DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA E DOMESTICA INSELVATICHITA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE

CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELL'INDENNIZZO DEI DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA E DOMESTICA INSELVATICHITA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE PROVINCIA DI PAVIA Settore Faunistico Naturalistico CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELL'INDENNIZZO DEI DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA E DOMESTICA INSELVATICHITA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE art. 14 comma

Dettagli

AREA AMBIENTE E TERRITORIO

AREA AMBIENTE E TERRITORIO AREA AMBIENTE E TERRITORIO VERSO UNA GESTIONE SOSTENIBILE DEI GRANDI MAMMIFERI IN ITALIA: UNO SGUARDO OLTRE L EMERGENZA CINGHIALE di ANNALISA SACCARDO Workshop organizzato da: ASSOCIAZIONE TERIOLOGICA

Dettagli

INDENNIZZO E PREVENZIONE DEI DANNI DA FAUNA SELVATICA E DOMESTICA INSELVATICHITA REGOLAMENTO PROVINCIALE

INDENNIZZO E PREVENZIONE DEI DANNI DA FAUNA SELVATICA E DOMESTICA INSELVATICHITA REGOLAMENTO PROVINCIALE D.C.P. n 134 del 5.12.2001 D.C.P. n 159 del 4.12.2002 D.C.P. n 142 del 2.12.2004 D.C.P. n 54 del 3.05.2006 INDENNIZZO E PREVENZIONE DEI DANNI DA FAUNA SELVATICA E DOMESTICA INSELVATICHITA REGOLAMENTO PROVINCIALE

Dettagli

PROBLEMATICA CINGHIALE

PROBLEMATICA CINGHIALE PROBLEMATICA CINGHIALE Le problematiche legate alla presenza e diffusione della specie cinghiale sul territorio provinciale sono, da sempre, tra le principali questioni che l'amministrazione Provinciale

Dettagli

Indirizzi per la gestione faunistico venatoria degli ungulati in Toscana. Stagione venatoria

Indirizzi per la gestione faunistico venatoria degli ungulati in Toscana. Stagione venatoria Indirizzi per la gestione faunistico venatoria degli ungulati in Toscana Stagione venatoria 2014 2015 Allegato 11 Premessa In Toscana la presenza di specie ungulate è così diffusa e numericamente elevata

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO NONA LEGISLATURA PROGETTO DI LEGGE N. 71 PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei Consiglieri Cenci, Caner, Bassi, Bozza, Cappon, Ciambetti, Conte, Corazzari, Finozzi, Furlanetto,

Dettagli

Presentazione domande

Presentazione domande Danni prodotti dalla fauna selvatica e dall attività venatoria alle produzioni o alle attività agricole. LEGGE Regionale 6/ Riferimenti legislativi La Provincia, in base alla L. 157/92 (art. 26 Risarcimento

Dettagli

GIUNTA PROVINCIALE PROVINCIA DI TERNI DELIB. N 118 DEL 17/09/2014 PROVINCIA DI TERNI

GIUNTA PROVINCIALE PROVINCIA DI TERNI DELIB. N 118 DEL 17/09/2014 PROVINCIA DI TERNI Tit. PROVINCIA DI TERNI IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE ALLEGATI N OGGETTO: Calendario venatorio 2014/2015 - Individuazione dell'esercizio venatorio alla specie cinghiale e attività di controllo sulla specie

Dettagli

Cosa cambia: cultura della sicurezza pianificazione e programmazione regionale faunistico-venatoria nuovi organismi informativi e consultivi

Cosa cambia: cultura della sicurezza pianificazione e programmazione regionale faunistico-venatoria nuovi organismi informativi e consultivi 1 Cosa cambia: cultura della sicurezza pianificazione e programmazione regionale faunistico-venatoria nuovi organismi informativi e consultivi governance regionale istituti faunistici e faunistico-venatori

Dettagli

PROVINCIA DI BOLOGNA SEGRETERIA GENERALE

PROVINCIA DI BOLOGNA SEGRETERIA GENERALE PROVINCIA DI BOLOGNA SEGRETERIA GENERALE REGOLAMENTO DELL'ATTIVITA' DI CATTURA A SCOPO DI RIPOPOLAMENTO IN TALUNE AREE CONTIGUE DEL PARCO DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL'ABBADESSA. in vigore dal 05.09.1999

Dettagli

ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE DIREZIONE GENERALE DELL AMBIENTE Servizio Tutela della Natura Istituto Regionale Fauna Selvatica (IRFS)

ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE DIREZIONE GENERALE DELL AMBIENTE Servizio Tutela della Natura Istituto Regionale Fauna Selvatica (IRFS) ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE DIREZIONE GENERALE DELL AMBIENTE Servizio Tutela della Natura Istituto Regionale Fauna Selvatica (IRFS) Prima del 1977 la fauna selvatica veniva definita res nullius

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA MC 2 Val di Chienti

AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA MC 2 Val di Chienti AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA MC 2 Val di Chienti ******* REGOLAMENTO DELLE AREE DI RISPETTO (2016) 1 1. PREMESSA La Legge regionale 18 luglio 2011, n.15 concernente modifiche alla legge regionale 5 gennaio

Dettagli

(approvato con deliberazione consiliare n. 131 del )

(approvato con deliberazione consiliare n. 131 del ) IX SETTORE TUTELA DELL AMBIENTE Area Flora e Fauna REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E PER L ATTIVITA DI CONTROLLO DELLA FAUNA IN SOVRANNUMERO (approvato con deliberazione consiliare n. 131 del 13.12.2004)

Dettagli

Ambito Territoriale di Caccia MS 13

Ambito Territoriale di Caccia MS 13 Il Comitato di Gestione dell ATC MS 13 gestisce il territorio a caccia programmata della Provincia di Massa Carrara. L ente nasce nel 1996 con l eredità di un patrimonio agro forestale che, per lo spopolamento

Dettagli

PROVINCIA DI PISA. Cinghiale. Premessa

PROVINCIA DI PISA. Cinghiale. Premessa PROVINCIA DI PISA Documento sulle linee applicative del Protocollo Tecnico tra la Provincia di Pisa e l'istituto Nazionale per la Fauna Selvatica relativamente ad alcune specifiche azioni di controllo

Dettagli

Il cacciatore produttore primario:

Il cacciatore produttore primario: Il cacciatore produttore primario: realtà bresciana e composizione del carniere 5 ottobre 2010 a cura di Michela Giacomelli PROVINCIA DI BRESCIA PREMESSA In provincia di Brescia si effettua la caccia agli

Dettagli

Sito ufficiale di informazione turistica della Provincia di Piacenza. Location. piacenza

Sito ufficiale di informazione turistica della Provincia di Piacenza. Location. piacenza Sito ufficiale di informazione turistica della Provincia di Piacenza Location piacenza Questi i periodi di raccolta di tutte le specie di tartufo che si possono trovare da noi: - Tuber magnatum

Dettagli

LE CARTE DI IMPATTO DEL CINGHIALE IN REGIONE PIEMONTE

LE CARTE DI IMPATTO DEL CINGHIALE IN REGIONE PIEMONTE LE CARTE DI IMPATTO DEL CINGHIALE IN REGIONE PIEMONTE Assessorato Agricoltura, Tutela della fauna e della flora Direzione Agricoltura Osservatorio regionale sulla fauna selvatica Perché le carte di impatto

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 29-08-2011 (punto N 16 ) Delibera N 734 del 29-08-2011 Proponente GIANNI SALVADORI DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE

Dettagli

FONDI CHIUSI E AREE SOTRATTE ALLA CACCIA PROGRAMMATA (LRT 3/94 art. 25)

FONDI CHIUSI E AREE SOTRATTE ALLA CACCIA PROGRAMMATA (LRT 3/94 art. 25) PIANO FAUNISTICO VENATORIO 2006-2010 Provincia di Grosseto FONDI CHIUSI E AREE SOTRATTE ALLA CACCIA PROGRAMMATA (LRT 3/94 art. 25) pg-124 RIEPILOGO DATI E VALUTAZIONI La possibilità da parte di un proprietario

Dettagli

Francesca Ossola ERSAF Lombardia. ERSAF Ente regionale per i servizi all agricoltura e alle foreste

Francesca Ossola ERSAF Lombardia. ERSAF Ente regionale per i servizi all agricoltura e alle foreste EXPERIENCES OF CONSERVATION AND INCREASE OF BIODIVERSITY IN FOREST PLANT PRODUCTION IN LOMBARDIA REGION CENTRO VIVAISTICO FORESTALE REGIONALE DI CURNO per la conservazione della biodiversità forestale

Dettagli

I metodi ecologici e i piani di controllo per lo Storno

I metodi ecologici e i piani di controllo per lo Storno Provincia di Pisa I metodi ecologici e i piani di controllo per lo Storno Larciano,, 20 maggio 2011 Vito Mazzarone Ufficio Difesa Fauna - Provincia di Pisa Interventi di controllo e applicazione di metodi

Dettagli

Allegato A. 1. Soggetti interessati e riparto

Allegato A. 1. Soggetti interessati e riparto Allegato A Criteri in ordine all accertamento e alla liquidazioni dei danni alle colture agrarie causati dalla fauna selvatica e dall attività venatoria (art. 55 L.R. 70/96) 1. Soggetti interessati e riparto

Dettagli

ALCUNE ATTIVITA DEGLI AGRONOMI E FORESTALI

ALCUNE ATTIVITA DEGLI AGRONOMI E FORESTALI Progettazioni e Pratiche per finanziamenti: Esempi di progetti redatti Varie Misure tra cui: da Agronomi e Forestali Misura 1.1.3 (p) Agriturismo Ristrutturazioni fabbricati e acquisto beni mobili Agriturismo

Dettagli

AZIENDE AGRITURISTICO VENATORIE

AZIENDE AGRITURISTICO VENATORIE PIANO FAUNISTICO VENATORIO 2006-2010 Provincia di Grosseto AZIENDE AGRITURISTICO VENATORIE pg-88 RIEPILOGO DATI, VALUTAZIONI E PROPOSTE La legge 157/92 e la rispettiva Legge Regionale Toscana n. 3 del

Dettagli

CAPITOLO I Principi generali. Art.1

CAPITOLO I Principi generali. Art.1 REGOLAMENTO PROVINCIALE PER LA PREVENZIONE, L ACCERTAMENTO ED IL RISARCIMENTO DEI DANNI CAUSATI ALLE OPERE ED ALLE COLTURE AGRICOLE E FORESTALI DALLA FAUNA SELVATICA E DALL ATTIVITÀ VENATORIA CAPITOLO

Dettagli

Silvano Toso. LA PIANIFICAZIONE FAUNISTICO-VENATORIA in applicazione della legge 157/92

Silvano Toso. LA PIANIFICAZIONE FAUNISTICO-VENATORIA in applicazione della legge 157/92 Silvano Toso LA PIANIFICAZIONE FAUNISTICO-VENATORIA in applicazione della legge 157/92 DESTINAZIONE DEL TERRITORIO legge 157/92, art. 10 Tutto il territorio agro-silvo-pastorale nazionale è soggetto a

Dettagli

della Regione Toscana Parte Seconda n. 13 del Supplemento n. 43 mercoledi, 30 marzo 2016

della Regione Toscana Parte Seconda n. 13 del Supplemento n. 43 mercoledi, 30 marzo 2016 Anno XLVII Repubblica Italiana BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Parte Seconda n. 13 del 30.3.2016 Supplemento n. 43 mercoledi, 30 marzo 2016 Firenze Bollettino Ufficiale: piazza dell'unità Italiana,

Dettagli

Azienda Agro-Turistica Venatoria Viano San Pietro

Azienda Agro-Turistica Venatoria Viano San Pietro Azienda Agro-Turistica Venatoria Viano San Pietro Relazioni tecniche 2014 Relazione sui risultati produttivi venatori e di vigilanza 2013/2014 Piano di gestione 2014/2015 Relazione sui risultati produttivi,

Dettagli

PIANO DI PREVENZIONE DEI DANNI ALL AGRICOLTURA. Anno 2013

PIANO DI PREVENZIONE DEI DANNI ALL AGRICOLTURA. Anno 2013 Provincia di Massa Carrara AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA MS 13 PIANO DI PREVENZIONE DEI DANNI ALL AGRICOLTURA Anno 2013 Procedura per l accesso alla fornitura di attrezzature o concessione di incentivi

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-20 Misura 11 Agricoltura biologica Sottomisura 11.1 Introduzione dell agricoltura biologica Descrizione della sottomisura La sottomisura vuole sostenere nelle aziende

Dettagli

PROCEDURE PER LA RICHIESTA DI INDENNIZZO DEI DANNI ALLE COLTURE AGRARIE CAUSATI DA SELVAGGINA

PROCEDURE PER LA RICHIESTA DI INDENNIZZO DEI DANNI ALLE COLTURE AGRARIE CAUSATI DA SELVAGGINA COMITATO DI GESTIONE AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA N. 16 PISTOIA ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N. 70 del 10.11.2005 PROCEDURE PER LA RICHIESTA DI INDENNIZZO DEI DANNI ALLE COLTURE AGRARIE CAUSATI DA SELVAGGINA

Dettagli

STATUS E GESTIONE DEGLI UNGULATI SELVATICI I PIEMONTE. Luca Picco Osservatorio regionale sulla fauna selvatica

STATUS E GESTIONE DEGLI UNGULATI SELVATICI I PIEMONTE. Luca Picco Osservatorio regionale sulla fauna selvatica STATUS E GESTIONE DEGLI UNGULATI SELVATICI I PIEMONTE Luca Picco Osservatorio regionale sulla fauna selvatica Qualche accenno di storia Sino alla metà del XVIII gli ungulati selvatici erano ampiamente

Dettagli

Allegato 1) Determinazione Dirigenziale n. 41 del 29/06/2011. Avviso pubblico

Allegato 1) Determinazione Dirigenziale n. 41 del 29/06/2011. Avviso pubblico Allegato 1) Determinazione Dirigenziale n. 41 del 29/06/2011 Avviso pubblico Modalità per l accesso ai contributi relativi all annualità 2011 per i danni causati dalla fauna stanziale e dall attività venatoria,

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEL CINGHIALE NEL PARCO REGIONALE DI VEIO

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEL CINGHIALE NEL PARCO REGIONALE DI VEIO La biodiversità del Parco di Veio a 10 anni dalla sua istituzione I risultati degli studi e delle ricerche Formello (RM) Teatro J.P Velly, 14 novembre 08 LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEL CINGHIALE NEL PARCO

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA VENATORIA DELLA CACCIA AL CINGHIALE E DELLA ISCRIZIONE DELLE SQUADRE CINGHIALISTE. Art.

REGOLAMENTO INTERNO PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA VENATORIA DELLA CACCIA AL CINGHIALE E DELLA ISCRIZIONE DELLE SQUADRE CINGHIALISTE. Art. REGOLAMENTO INTERNO PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA VENATORIA DELLA CACCIA AL CINGHIALE E DELLA ISCRIZIONE DELLE SQUADRE CINGHIALISTE. Art. 1 Consistenza della Specie Il Comitato di Gestione dell ATC

Dettagli

BANDO PREVENZIONE DANNI 2012

BANDO PREVENZIONE DANNI 2012 Provincia di Massa Carrara AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA MS 13 BANDO PREVENZIONE DANNI 2012 Bando per l accesso all utilizzo in comodato d uso di attrezzature per la prevenzione danni alle produzioni agricole

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 21-06-2016 (punto N 41 ) Delibera N 602 del 21-06-2016 Proponente MARCO REMASCHI DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE Pubblicita

Dettagli

1) Caccia al cinghiale in area non vocata

1) Caccia al cinghiale in area non vocata Piano per la caccia di selezione al cinghiale nelle aree non vocate alla specie della Provincia di Firenze In attuazione del Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2012-2015 1) Caccia al cinghiale in area

Dettagli

Decreto Deliberativo del Presidente IL PRESIDENTE. N. 102 del 18 Giugno 2015

Decreto Deliberativo del Presidente IL PRESIDENTE. N. 102 del 18 Giugno 2015 Decreto Deliberativo del Presidente N. 102 del 18 Giugno 2015 Oggetto: Modifiche al D.D.P. n. 91 del 29.05.2015 Caccia in selezione al cinghiale in provincia di Siena per la stagione venatoria 2015-2016

Dettagli

ATTIVITA DEL SETTORE AGRICOLTURA

ATTIVITA DEL SETTORE AGRICOLTURA ATTIVITA DEL SETTORE AGRICOLTURA 1 COLTIVAZIONI AGRICOLE, ORTICOLTURA, FLORICOLTURA 1.01 Coltivazione di cereali e di altri seminativi 1.02 - Coltivazione di cereali (compreso il riso) 1.03 - Coltivazioni

Dettagli

CAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017. Articolo 1 (Caccia programmata)

CAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017. Articolo 1 (Caccia programmata) CAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017 Articolo 1 (Caccia programmata) 1. Ai fini della razionale gestione delle risorse faunistiche sull intero territorio della Liguria si applica

Dettagli

Il biologico in Toscana

Il biologico in Toscana Logicamente Bio Dove va l agricoltura l biologica? 23 Novembre 2007 Torino Il biologico in Toscana Regione Toscana - D.G. dello Sviluppo Economico Settore Agricoltura Sostenibile Dott. Leonardo Calistri

Dettagli

LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016

LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016 LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016 Il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte: una risorsa per la biodiversità? Il punto di vista di agricoltori e ornitologi. Bruno e Gabriella

Dettagli

Interventi di Polizia Ambientale

Interventi di Polizia Ambientale Attività 2012 Interventi di Polizia Ambientale TOTALE N. 272 INTERVENTI N. 31 in materia di rifiuti (abbandoni, discariche e gestione illegale ecc.) N. 2 controlli per spedizioni transfrontalieri di rifiuti

Dettagli

PROGRAMMA PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA - ANNO 2009

PROGRAMMA PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA - ANNO 2009 PROGRAMMA PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA - ANNO 2009 L art. 3, comma 55 e comma 56 della legge n. 244/2007 legge finanziaria 2008 come modificati dall art. 46 D.L. 112/2008

Dettagli

Processo Legislazione e studi - Sezione Analisi e istruttoria documentale

Processo Legislazione e studi - Sezione Analisi e istruttoria documentale Processo Legislazione e studi - Sezione Analisi e istruttoria documentale SCHEDA DOCUMENTALE La classificazione della superficie delle agro-silvo-pastorale ai sensi delle leggi nn. 394/1991 e 157/1992

Dettagli

ALLEGATO E TIPOLOGIE D INTERVENTO

ALLEGATO E TIPOLOGIE D INTERVENTO ALLEGATO E TIPOLOGIE D INTERVENTO INTERVENTO 1- Predisposizione di recinzioni elettrificate permanenti per la prevenzione dei danni da Cervidi Tipologia dell intervento - Si tratta di strutture permanenti

Dettagli

Modalità di calcolo della quota protetta di TASP (territorio agro-silvo-pastorale)

Modalità di calcolo della quota protetta di TASP (territorio agro-silvo-pastorale) II Modalità di calcolo della quota protetta di TASP (territorio agro-silvo-pastorale) 1. Premessa giuridica. La sentenza n. 1532 del 9.04.2010 del TAR Lombardia, Brescia, ha accolto la censura relativa

Dettagli

Provincia di Latina Settore Attività Produttive

Provincia di Latina Settore Attività Produttive RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA DANNI CAUSATI DA CINGHIALE (SUS SCROFA) IN PROVINCIA DI LATINA PREVENZIONE E CONTENIMENTO PREVISIONE DI SPESA Sulla base della delega di funzioni attribuite dalla Regione

Dettagli

VII Zone di allenamento e addestramento dei cani e per le prove e gare cinofile.

VII Zone di allenamento e addestramento dei cani e per le prove e gare cinofile. VII Zone di allenamento e addestramento dei cani e per le prove e gare cinofile. L art. 13 della L.R. 16.08.1993, n. 26, nel disciplinare la destinazione del territorio agrosilvo-pastorale, prevede che

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento agricoltura, turismo, formazione e lavoro Politiche della montagna e della fauna selvatica - Settore

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento agricoltura, turismo, formazione e lavoro Politiche della montagna e della fauna selvatica - Settore REQUISITI E MODALITA PER IL RILASCIO ED IL RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA CACCIA DA APPOSTAMENTO FISSO EX ART. 29 DELLA L.R. 29/94 ISTANZE DI AUTORIZZAZIONE Le autorizzazioni alla costituzione degli

Dettagli

PIANO DI CONTROLLO DEL CINGHIALE NELL OASI DI PROTEZIONE FAUNISTICA E DI CATTURA AZIENDA CRAS SAN MICHELE DONORI USSANA

PIANO DI CONTROLLO DEL CINGHIALE NELL OASI DI PROTEZIONE FAUNISTICA E DI CATTURA AZIENDA CRAS SAN MICHELE DONORI USSANA PROVINCIA DI CAGLIARI PROVINCIA DE CASTEDDU Assessorato Politiche Ambientali, Energia e Tutela del Territorio Settore Ambiente e Servizio Antinsetti Ufficio Protezione Fauna Selvatica Caccia - Agricoltura

Dettagli

ALLEGATO A1 Dgr n. 3173 del 10.10.2006 pag. 1/9

ALLEGATO A1 Dgr n. 3173 del 10.10.2006 pag. 1/9 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO A1 Dgr n. 3173 del 10.10.2006 pag. 1/9 GUIDA METODOLOGICA ALLA VALUTAZIONE D INCIDENZA RIFERITA A PIANI DI TIPO FAUNISTICO - VENATORIO In considerazione della specificità

Dettagli

Città Metropolitana di Bologna ATTO DEL SINDACO METROPOLITANO

Città Metropolitana di Bologna ATTO DEL SINDACO METROPOLITANO Città Metropolitana di Bologna ATTO DEL SINDACO METROPOLITANO L'anno 2015, il giorno ventinove Aprile, alle ore 11:00 presso gli uffici della Città Metropolitana, il Sindaco VIRGINIO MEROLA ha proceduto

Dettagli

Decreto n. 140 del 15 settembre 2015

Decreto n. 140 del 15 settembre 2015 giunta regionale X Legislatura Decreto n. 140 del 15 settembre 2015 OGGETTO: Stagione venatoria 2015/2016. Divieto di caccia ai sensi dell art. 17, c. 1 della L.R. 50/1993. Area ex base militare denominata

Dettagli

L AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA AN1

L AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA AN1 Via Ramazzani, 77/79 60011 Arcevia (AN) Tel. e Fax 0731.9067 http://www.atcan1.it e-mail: info@atcan1.it AVVISO PER L ACCESSO AI CORSI PER L ABILITAZIONE DELLE FIGURE TECNICHE PREVISTE PER LA GESTIONE

Dettagli

CAPRIOLO PIANO DI GESTIONE E CALENDARIO VENATORIO NEI DISTRETTI E AZIENDE FAUNISTICHE DELLA REGIONE TOSCANA **** ANNATA VENATORIA

CAPRIOLO PIANO DI GESTIONE E CALENDARIO VENATORIO NEI DISTRETTI E AZIENDE FAUNISTICHE DELLA REGIONE TOSCANA **** ANNATA VENATORIA CAPRIOLO PIANO DI GESTIONE E CALENDARIO VENATORIO NEI DISTRETTI E AZIENDE FAUNISTICHE DELLA REGIONE TOSCANA **** ANNATA VENATORIA 2016-2017 1) Introduzione Dopo il trasferimento delle funzioni Caccia,

Dettagli

Analisi del Territorio Agricolo - Forestale del Comune di Follonica. G.B.G. studio associato Agrario forestale ambientale

Analisi del Territorio Agricolo - Forestale del Comune di Follonica. G.B.G. studio associato Agrario forestale ambientale Analisi del Territorio Agricolo - Forestale del Comune di Follonica Obiettivo del progetto Scopo di questo settore del progetto è analizzare il territorio comunale con caratteristiche prevalentemente agricole

Dettagli

Ambito Territoriale di Caccia VT 2 Associazione TUSCIA SUD Per la gestione faunistica, ambientale e venatoria

Ambito Territoriale di Caccia VT 2 Associazione TUSCIA SUD Per la gestione faunistica, ambientale e venatoria Ambito Territoriale di Caccia VT 2 Associazione TUSCIA SUD Per la gestione faunistica, ambientale e venatoria Corso Abilitazione di Coadiutori al controllo degli animali opportunisti (Cinghiale, Volpe,

Dettagli

Risposte a quesiti frequenti sull uso del tesserino per l esercizio venatorio

Risposte a quesiti frequenti sull uso del tesserino per l esercizio venatorio Risposte a quesiti frequenti sull uso del tesserino per l esercizio venatorio 1. Come devo contrassegnare l ATC? Con una indelebile ben evidente (no pennarello) nella casella del numero corrispondente

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 31 08 2009 (punto N. 7 )

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 31 08 2009 (punto N. 7 ) REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 31 08 2009 (punto N. 7 ) Delibera N.727 del 31 08 2009 Proponente CLAUDIO MARTINI DIREZIONE GENERALE SVILUPPO ECONOMICO Pubblicita

Dettagli

Atto del Sindaco Metropolitano N. 41 del 17/06/2015

Atto del Sindaco Metropolitano N. 41 del 17/06/2015 Atto del Sindaco Metropolitano N. 41 del 17/06/2015 Classifica: 011.02.01 (6232009) Oggetto ATTUAZIONE DEL PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE - APPROVAZONE DEI PIANI PER LA CACCIA DI SELEZIONE ALLE

Dettagli

REGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 02-11-2016 (punto N 21 ) Delibera N 1074 del 02-11-2016 Proponente MARCO REMASCHI DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI ALLEVAMENTI DI FAUNA SELVATICA

REGOLAMENTO DEGLI ALLEVAMENTI DI FAUNA SELVATICA REGOLAMENTO DEGLI ALLEVAMENTI DI FAUNA SELVATICA Approvato con deliberazione Consiliare n. 66 del 30 dicembre 2013 Pag. 1 di 5 ART 1. FINALITA 1. Il presente Regolamento disciplina l allevamento, la detenzione,

Dettagli

GIUNTA REGIONALE - Deliberazioni

GIUNTA REGIONALE - Deliberazioni 44 27.5.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 21 GIUNTA REGIONALE - Deliberazioni Dato atto quindi della situazione di emergenza dovuta all esuberante presenza di ungulati sul territorio;

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana

BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Anno XLVII Repubblica Italiana BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Parte Prima n. 10 mercoledì, 9 marzo 2016 Firenze Bollettino Ufficiale: piazza dell'unità Italiana, 1-50123 Firenze - Fax: 055-4384620

Dettagli

PROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL

PROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL PROVINCIA DI BIELLA Deliberazione della Giunta Provinciale Verbale N 12 SEDUTA DEL 23-01-2009 L anno Duemilanove addì Ventitre del mese di Gennaio alle ore 9:30 in Biella presso la sede della Provincia,

Dettagli

SETTORE ATTIVITÀ FAUNISTICO VENATORIA, PESCA DILETTANTISTICA, PESCA IN MARE

SETTORE ATTIVITÀ FAUNISTICO VENATORIA, PESCA DILETTANTISTICA, PESCA IN MARE REGIONE TOSCANA DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE SETTORE ATTIVITÀ FAUNISTICO VENATORIA, PESCA DILETTANTISTICA, PESCA IN MARE Il Dirigente Responsabile: BANTI PAOLO Decreto non soggetto a controllo

Dettagli

CURRICULUM DEL PROFESSIONISTA SANDRO PAGNINI. Dottore agronomo esperto in tecniche agricole e perizie estimative

CURRICULUM DEL PROFESSIONISTA SANDRO PAGNINI. Dottore agronomo esperto in tecniche agricole e perizie estimative CURRICULUM DEL PROFESSIONISTA SANDRO PAGNINI Dottore agronomo esperto in tecniche agricole e perizie estimative DATI AGGIORNATI AL 31-12-2012 1.. DATI PERSONALI Nome Luogo e data di nascita Pistoia, 30

Dettagli

Disposizioni per la caccia al cinghiale UDGNC ATC Pistoia stagione venatoria Periodo 1 ottobre - 31 dicembre 2016

Disposizioni per la caccia al cinghiale UDGNC ATC Pistoia stagione venatoria Periodo 1 ottobre - 31 dicembre 2016 Allegato Delibera 79 del 30. 09.2016 Disposizioni per la caccia al cinghiale UDGNC ATC Pistoia stagione venatoria 2016-2017 - Periodo 1 ottobre - 31 dicembre 2016 1. Premessa L'approvazione della L.R.

Dettagli

R E G I O N I DELLA REPUBBLICA ITALIANA SOMMARIO 3ª SERIE SPECIALE P ARTE PRIMA. Roma - Sabato, 1 ottobre Anno Numero 40

R E G I O N I DELLA REPUBBLICA ITALIANA SOMMARIO 3ª SERIE SPECIALE P ARTE PRIMA. Roma - Sabato, 1 ottobre Anno Numero 40 3ª SERIE SPECIALE Spediz. abb. abb. post. post. - art. 45% 1, comma - art. 12, comma 20/b Legge 27-02-2004, 23-12-1996, n. n. 46 662 - Filiale - Filiale di Romadi Roma GAZZETTA Anno 157 - Numero 40 UFFICIALE

Dettagli

Commercializzazione carni di selvaggina cacciata D.G.R. N. 13-3093 3093 del 12/12/2011. Alessandria 18 Maggio 2012

Commercializzazione carni di selvaggina cacciata D.G.R. N. 13-3093 3093 del 12/12/2011. Alessandria 18 Maggio 2012 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO VETERINARIO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE AREA B Commercializzazione carni di selvaggina cacciata D.G.R. N. 13-3093 3093 del 12/12/2011 Alessandria 18 Maggio 2012 GESTIONE

Dettagli

PROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL

PROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL PROVINCIA DI BIELLA Deliberazione della Giunta Provinciale Verbale N 56 SEDUTA DEL 18-03-2008 L anno Duemilaotto addì Diciotto del mese di Marzo alle ore 9:30 in Biella presso la sede della Provincia,

Dettagli

Art. 6 Norma transitoria

Art. 6 Norma transitoria 4 3.8.2005 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 za pari a mille metri dai valichi montani interessati da rotte di migrazione individuati dalla Regione;. Art. 6 Norma transitoria 1. Entro

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA A.T.C. PROVINCIA DI FOGGIA

AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA A.T.C. PROVINCIA DI FOGGIA AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA A.T.C. PROVINCIA DI FOGGIA (Approvato con deliberazione del Comitato di Gestione n. 66/12 del 22 giugno 2012 e successive modiche ed integrazioni effettuate in data 30/01/2014

Dettagli

SETTORE ATTIVITÀ FAUNISTICO VENATORIA, PESCA DILETTANTISTICA, PESCA IN MARE

SETTORE ATTIVITÀ FAUNISTICO VENATORIA, PESCA DILETTANTISTICA, PESCA IN MARE REGIONE TOSCANA DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE SETTORE ATTIVITÀ FAUNISTICO VENATORIA, PESCA DILETTANTISTICA, PESCA IN MARE Il Dirigente Responsabile: BANTI PAOLO Decreto non soggetto a controllo

Dettagli

L esercizio venatorio nella stagione 2014/2015, è consentito con le seguenti modalità:

L esercizio venatorio nella stagione 2014/2015, è consentito con le seguenti modalità: ALLEGATO A CALENDARIO VENATORIO PER LA STAGIONE 2014/2015 L esercizio venatorio nella stagione 2014/2015, è consentito con le seguenti modalità: 1) SPECIE E PERIODI DI ATTIVITA' VENATORIA 1.1. Ai fini

Dettagli

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL LAZIO E DELLA TOSCANA M. ALEANDRI

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL LAZIO E DELLA TOSCANA M. ALEANDRI ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL LAZIO E DELLA TOSCANA M. ALEANDRI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n.. 475. del 23.11.2016 OGGETTO: Evento formativo: CORSO PER SPECIALISTI DEL SOPRALLUOGO

Dettagli

CORSI DI PREPARAZIONE ALLA GESTIONE FAUNISTICA DI CUI ALLA L.R. N. 8/1994, ART. 16, COMMA 3 E SUCCESSIVE MODIFICHE

CORSI DI PREPARAZIONE ALLA GESTIONE FAUNISTICA DI CUI ALLA L.R. N. 8/1994, ART. 16, COMMA 3 E SUCCESSIVE MODIFICHE (Dalla DGR n. 1104/2005) CORSI DI PREPARAZIONE ALLA GESTIONE FAUNISTICA DI CUI ALLA L.R. N. 8/1994, ART. 16, COMMA 3 E SUCCESSIVE MODIFICHE I corsi vengono istituiti per il controllo delle specie maggiormente

Dettagli

MODALITA E PRESCRIZIONI PER IL RECUPERO DEGLI UNGULATI FERITI.

MODALITA E PRESCRIZIONI PER IL RECUPERO DEGLI UNGULATI FERITI. Provincia di Ravenna Settore Agricoltura Caccia e pesca MODALITA E PRESCRIZIONI PER IL RECUPERO DEGLI UNGULATI FERITI. Art 1 Recupero degli ungulati feriti 1. Il recupero degli ungulati feriti, in azione

Dettagli

Capitolo 16. Stima dei danni

Capitolo 16. Stima dei danni Capitolo 16 Stima dei danni Definizione di danno Il danno può essere definito come un fatto in grado di determinare una variazione anormale nel valor capitale di un bene e nella sua capacità di produrre

Dettagli

Valori assoluti Variazioni % Superficie totale SAU Aziende

Valori assoluti Variazioni % Superficie totale SAU Aziende Aziende agricole, superficie totale e superficie agricola utilizzata per provincia.. Anno 2000 e variazioni percentuali 2000-1990 (superficie in ettari). Valori assoluti Variazioni % 2000-1990 Province

Dettagli

L esercizio venatorio, nella stagione 2013/2014, è consentito con le seguenti modalità:

L esercizio venatorio, nella stagione 2013/2014, è consentito con le seguenti modalità: ALLEGATO A La Giunta regionale Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 Visto l art. 11- quaterdecies della legge 2 dicembre 2005, n. 248 Visto l art. 40 della l.r. 4 maggio 2012, n. 5 Vista la D.G.R. n.

Dettagli

Oggetto: Domanda di contributo per l indennizzo dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole DICHIARA

Oggetto: Domanda di contributo per l indennizzo dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole DICHIARA Oggetto: Domanda di contributo per l indennizzo dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole IL SOTTOSCRITTO NATO A IL RESIDENTE A IN TELEFONO CELLULARE CODICE FISCALE PARTITA IVA

Dettagli

DISCIPLINARE PER LA CACCIA DI SELEZIONE AL CINGHIALE E PER LE PROCEDURE DI ABILITAZIONE

DISCIPLINARE PER LA CACCIA DI SELEZIONE AL CINGHIALE E PER LE PROCEDURE DI ABILITAZIONE DISCIPLINARE PER LA CACCIA DI SELEZIONE AL CINGHIALE E PER LE PROCEDURE DI ABILITAZIONE (Approvato con Deliberazione G.P. n. del ) A cura del Servizio Risorse Faunistiche DISCIPLINARE PER LA CACCIA DI

Dettagli

Un piano strategico per la riduzione del randagismo canino. degli assalti ai greggi e le seconde che difendono il diritto di sopravvivenza

Un piano strategico per la riduzione del randagismo canino. degli assalti ai greggi e le seconde che difendono il diritto di sopravvivenza ORDINE DEL GIORNO L OMV DI GROSSETO E I PROGETTI LIFE IBRIWOLF E MEDWOLF Un piano strategico per la riduzione del randagismo canino La sinergia tra Ordine ed enti istituzionali valorizza il ruolo dei liberi

Dettagli

Dal campo alla tavola. Come ridurre lo spreco alimentare?

Dal campo alla tavola. Come ridurre lo spreco alimentare? MENÙ FUNZIONALI E SOSTENIBILI PER LA SALUTE DELL UOMO E DEL PIANETA Expo Milano, 14 ottobre 2015 Dal campo alla tavola. Come ridurre lo spreco alimentare? Francesca Giarè Iniziamo dallo spreco Perdite

Dettagli

MODIFICHE AL DOCUMENTO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA (DAF) DEL PSR approvato con DGR n.314/2014 e s.m.i.

MODIFICHE AL DOCUMENTO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA (DAF) DEL PSR approvato con DGR n.314/2014 e s.m.i. ALLEGATO A MODIFICHE AL DOCUMENTO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA (DAF) DEL PSR 2007-2013 approvato con DGR n.314/2014 e s.m.i. 1. Paragrafo 2.2 Ripartizione della spesa pubblica per asse e per anno la tabella

Dettagli

La prevenzione dei danni da fauna selvatica esempi di difesa passiva e attiva

La prevenzione dei danni da fauna selvatica esempi di difesa passiva e attiva Piacenza, 25 Novembre 2016 La prevenzione dei danni da fauna selvatica esempi di difesa passiva e attiva Roberto Cocchi la RER è un territorio ad elevata connotazione agricola la RER è un territorio ricco

Dettagli

La nuova Politica Agricola Comune e la protezione dell'ambiente

La nuova Politica Agricola Comune e la protezione dell'ambiente La nuova Politica Agricola Comune e la protezione dell'ambiente stage formativo per studenti universitari presso la sede della Regione Sicilia a Bruxelles 26 Marzo 2015 DG Agricoltura e Sviluppo Rurale

Dettagli

Le fonti statistiche sull'agricoltura biologica: indagini strutturali e dati amministrativi

Le fonti statistiche sull'agricoltura biologica: indagini strutturali e dati amministrativi Le fonti statistiche sull'agricoltura biologica: indagini strutturali e dati amministrativi Parte 2 Un punto di vista statistico Elena Catanese Cecilia Manzi Roma 17 Dicembre 2015 Regolamento Europeo:

Dettagli

Bando di selezione per formulazione di graduatorie per assunzioni a tempo determinato

Bando di selezione per formulazione di graduatorie per assunzioni a tempo determinato Bando di selezione per formulazione di graduatorie per assunzioni a tempo determinato materie d esame Per tutti i profili professionali: 1. Ordinamento degli Enti Locali 2. Elementi di Diritto Amministrativo

Dettagli

PIANO FAUNISTICO VENATORIO

PIANO FAUNISTICO VENATORIO Provincia di Lodi PIANO FAUNISTICO VENATORIO - L.R. 26/93 e succ. modifiche - VOLUME 2 DISTRIBUZIONE E FENOLOGIA DELLE SPECIE DI PRINCIPALE INTERESSE VENATORIO E GESTIONALE INDICE Premessa 3 Distribuzione

Dettagli

PIANO PER LA GESTIONE DEL CINGHIALE IN TERRITORIO NON VOCATO Stagione Venatoria

PIANO PER LA GESTIONE DEL CINGHIALE IN TERRITORIO NON VOCATO Stagione Venatoria Dec. di Medaglia d oro al V.M. Provincia di Massa-Carrara Settore Pianificazione Rurale Forestale-Protezione civile Ufficio Caccia Via Marina Vecchia 78-54100 Massa Tel. 0585816579-581 Fax 0585816550 ALL

Dettagli

TORDO SASSELLO Turdus iliacus. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn.

TORDO SASSELLO Turdus iliacus. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn. TORDO SASSELLO Turdus iliacus Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn

Dettagli

Corso di Produzioni animali e controllo della fauna selvatica (sede a Bologna)

Corso di Produzioni animali e controllo della fauna selvatica (sede a Bologna) Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (DISTAL) Corso di Produzioni animali e controllo della fauna selvatica (sede a Bologna) http://corsi.unibo.it/laurea/produzionianimali/ Corso di Produzioni

Dettagli

Il cacciatore produttore primario

Il cacciatore produttore primario Direzione Generale Sanità Il cacciatore produttore primario Possibilità di commercializzazione in Lombardia F. Castoldi - Brescia, 5 Ottobre 210 Il cacciatore come produttore primario (ai sensi dei Reg.

Dettagli

D.C.P. n. 26 del 05.05.2006

D.C.P. n. 26 del 05.05.2006 Provincia di Latina 1 REGOLAMENTO PROVINCIALE D.C.P. n. 26 del 05.05.2006 Accertamento, valutazione e liquidazione dei danni causati all agricoltura da fauna selvatica e/o da sconosciuti nel TITOLO I FINALITA

Dettagli

Classificazione degli interventi. fauna03 - gestione.odp 01-02/03/16. Le autorizzazioni necessarie per l allevamento di selvaggina

Classificazione degli interventi. fauna03 - gestione.odp 01-02/03/16. Le autorizzazioni necessarie per l allevamento di selvaggina Le autorizzazioni necessarie per l allevamento di selvaggina fauna03 - gestione.odp 01-02/03/16 La selvaggina è patrimonio indisponibile dello stato e pertanto la sua detenzione è soggetta ad autorizzazione

Dettagli