Verifiche triennali sui requisiti. Novità per i consorzi stabili

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1 Venerdì 4 Febbraio 2008 Le modifiche al sistema di qualificazione previste dalla bozza di regolamento in approvazione Attestato Soa valido cinque anni Verifiche triennali sui requisiti. Novità per i consorzi stabili Editoriale DI ALFREDO GHERARDI PRESIDENTE ANIEM Si stanno ultimando in queste ultime settimane le procedure di approvazione di provvedimenti riguardanti il sistema di qualificazione che andranno a incidere sostanzialmente sul settore e sul mercato dei lavori pubblici. Ci riferiamo, in particolare, alle norme che andranno a regolare la qualificazione del general contractor e al miniregolamento sulla revisione triennale dell attestazione. Il primo provvedimento conferma la tendenza, più volte sottolineata dalla nostra associazione, a valorizzare le capacità finanziarie rispetto a quelle tecnico-professionali. La capacità economica del general contractor dovrà essere fondata, fra l altro, sulla disponibilità di linee di credito rapportate alle classifiche di iscrizione e dimostrate attraverso dichiarazioni rilasciate da istituti di credito. Il regolamento modificativo e integrativo del dpr n. 34/2000 estende a cinque anni la validità dell attestazione Soa fissando criteri e modalità per la revisione triennale. Tali significativi interventi normativi si aggiungono al nuovo scenario che va configurandosi con la qualificazione delle società miste sulla quale ci siamo soffermati nel precedente numero di Aniem News. La possibilità di qualificare le aziende municipalizzate a eseguire lavori pubblici è riconosciuta in conseguenza dell eliminazione del principio di esternalizzazione secondo cui i lavori pubblici dovevano essere eseguiti esclusivamente mediante contratti di appalto o di concessione affidati a terzi. La soppressione di questa garanzia avrà ripercussioni sul mercato stante la possibilità per soggetti nuovi, quali le ex aziende municipalizzate, di partecipare all aggiudicazione di lavori pubblici attraverso i requisiti maturati in un contesto operativo nel quale agivano in regime di sostanziale monopolio. Sull evoluzione di questo scenario occorre vigilare e intervenire per impedire che il settore delle pmi venga ulteriormente penalizzato e relegato ai margini del mercato. ANIEM CONFAPI Il giornale delle piccole e medie imprese edili DI GIUSTINA DE MAIO in corso di approvazione la Èbozza del miniregolamento recante le modifiche al sistema di qualificazione per gli esecutori di lavori pubblici di cui al dpr 25 gennaio 2000, n. 34. Con tale provvedimento la durata dell efficacia dell attestazione viene estesa a cinque anni, con verifica, entro il terzo anno, di alcuni requisiti, anche con riguardo a tutte le qualificazioni conseguite prima dell entrata in vigore della legge 1 agosto 2002, n. 166, e quindi in data antecedente al 18 agosto Al contrario, gli attestati inerenti alla categoria dei lavori di restauro e manutenzione di beni mobili e superfici decorate di beni architettonici continuano ad avere validità pari a tre anni. La finalità delle verifiche intermedie è quella di accertare la sussistenza sia dei requisiti d ordine generale sia dei requisiti di capacità strutturale: i primi sono fissati dall art. 17 del regolamento 34/00 e in particolare riguardano i requisiti di affidabilità morale e professionale; i secondi, invece, sono indicati nell art. 18 del medesimo decreto e vertono sulla certificazione di qualità, le referenze bancarie, il patrimonio netto positivo, l idonea direzione tecnica, lo staff tecnico, l adeguata attrezzatura tecnica, nonché il costo del personale. Quanto alla verifica di congruità tra cifra d affari in lavori, costo delle attrezzature tecniche e costo del personale dipendente è stata prevista una tolleranza del 35%. L impresa ARTICOLO UNICO Al Regolamento approvato con dpr 25 gennaio 2000 n. 34 sono apportate le seguenti modificazioni: 1. All art. 12, il comma 3 è sostituito dal seguente: 3.«Ogni attestazione di qualificazione o di suo rinnovo nonché tutte le attività integrative di revisione o di variazione, sono soggette al pagamento di un corrispettivo determinato, in rapporto all importo complessivo e al numero delle categorie generali o specializzate cui si richiede di essere qualificati, secondo le formule di cui all allegato E». 2. Allo stesso art. 12, comma 4, le parole «l importo determinato ai sensi del comma 3 è considerato» sono sostituite dalla seguenti: «Gli importi determinati ai sensi del comma 3 sono considerati». 3. Allo stesso art. 12, dopo il comma 4, è aggiunto il seguente: Eurosoa si fonde nella Soanc Soanc spa ed Eurosoa spa, nell intento di potenziare la loro struttura e di sviluppare una qualità delle prestazioni sempre più aderente alle esigenze dell utenza, hanno provveduto a unificare nella Soanc spa le loro rispettive capacità tecnico-operative. In relazione alla conseguente procedura di aggiornamento delle attestazioni, la Soanc ha sostituito, in forma assolutamente gratuita, il certificato in possesso delle imprese con altro attestato avente la medesima validità temporale. Coerentemente con quanto disposto dall Autorità di vigilanza sui lavori pubblici (determinazione n. 13/2002 e comunicato alle Soa del 18/12/02) la stessa Soanc, infatti, deve procedere a sostituire con proprie attestazioni quelle già rilasciate dalla Eurosoa. L organismo partecipato dall Aniem ha altresì avviato un ulteriore iniziativa nei confronti di esecutrice deve sottoporsi alla verifica di mantenimento almeno 60 giorni prima dello scadere del termine triennale, nonché rivolgersi alla stessa Soa che ha rilasciato l attestazione originaria. Novità di rilievo riguarda, inoltre, il pagamento del corrispettivo per il quale vengono concesse dilazioni non superiori ai quattro mesi, con l obbligo delle Soa di procedere, entro 60 giorni dalla scadenza del termine di pagamento del saldo del corrispettivo, al recupero giudiziale del credito. Relativamente alle procedure di qualificazione, esse possono essere sospese per chiarimenti o integrazioni documentali per un periodo non superiore a 90 giorni; tale termine decorre, per le procedure già sospese, dall entrata in vigore del nuovo regolamento. L attività istruttoria deve essere effettuata entro 180 giorni dalla stipula del contratto con la Soa; quest ultima, decorso il periodo, dovrà rilasciare l attestazione di qualificazione o il diniego della stessa. Il nuovo schema di regolamento ha introdotto innovazioni anche nella qualificazione dei consorzi stabili; pertanto se il consorzio stabile intende conseguire la qualificazione per prestazioni di progettazione e costruzione, nonché la fruizione dei meccanismi premiali è sufficiente che almeno una delle imprese consorziate possieda detti requisiti. Analogo meccanismo è applicato per il conseguimento della qualificazione per la classifica di importo illimitato; in tal 4-bis «Per il pagamento del corrispettivo non possono essere concesse dilazioni di pagamento superiori ai quattro mesi. È fatto obbligo alle Soa di avviare entro i 60 giorni dalla scadenza del termine di pagamento del saldo del corrispettivo la procedura per il recupero giudiziale del credito e coltivarla sino alla fase esecutiva». 4. All art. 15, comma 3, sono aggiunti, alla fine, i seguenti periodi: «La procedura può essere sospesa per chiarimenti o integrazioni documentali per un tempo non superiore a 90 giorni; trascorsi 180 giorni dalla stipula del contratto la Soa è tenuta a rilasciare l attestazione o comunque il diniego di rilascio della stessa. Per le procedure già sospese, il termine di 90 giorni decorre dalla data di entrata in vigore della presente disposizione.» 5. All art. 15, il comma 5 è sostituito dai seguenti commi: newsaderente alla CONFAPI Aniem - Via delle Sette Chiese, 146 Roma - Tel Fax aniem@confapi.it tutte le imprese già attestate al fine di consentire alle medesime aziende di avere un costante monitoraggio sui propri livelli di qualificazione. Tale verifica verrà svolta, in particolare, sul possesso dei requisiti tecnico-economici fissati dalla normativa vigente sia per la revisione triennale dell attestazione che per il rinnovo quinquennale. La Soanc, pertanto, ha invitato le imprese a trasmettere presso i propri uffici copia dell ultimo bilancio, dei certificati lavori conseguiti successivamente alla data di rilascio dell attestazione nonché eventuale autodichiarazione comprovante sopraggiunte modifiche nell organico (operai, impiegati, personale tecnico laureato) e nella dotazione delle attrezzature tecniche. La Soanc provvederà tempestivamente a informare le aziende sull evoluzione della propria posizione. caso, infatti, è necessario che almeno una delle consorziate già possieda tale qualificazione ovvero che tra le consorziate ve ne sia almeno una con qualificazione per classifica VII e almeno due con classifica V o superiore ovvero che vi siano almeno tre consorziate con classifica VI. La qualificazione, inoltre, viene acquisita nella classifica immediatamente inferiore o in quella immediatamente superiore alla somma delle classifiche possedute dalle imprese consorziate, a seconda che tale somma si collochi rispettivamente al di sotto, oppure al di sopra o alla pari della metà dell intervallo tra le due classifiche. Questi i principali mutamenti sul sistema di qualificazione ai sensi dell art. 8 della legge 11 febbraio 1994, n Così i cambiamenti introdotti nel dpr 34 del «La durata dell efficacia dell attestazione è pari a cinque anni con verifica entro il terzo anno del mantenimento dei requisiti di ordine generale nonché dei requisiti di capacità strutturale di cui al successivo art. 15-bis. La efficacia delle attestazioni già rilasciate alla data di entrata in vigore della legge 1 agosto 2002 n. 166 è prorogata a 5 anni. La validità dell attestazione resta pari a tre anni in riferimento alla qualificazione relativa alla categoria dei lavori di restauro e manutenzione di beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici sottoposti al decreto 03/08/00 n. 294 come modificato dal dm 24/10/01 n. 420». 5-bis «Almeno tre mesi prima della scadenza del termine, l impresa che intende conseguire il rinnovo dell attestazione deve stipulare un nuovo contratto con la medesima Soa o con un altra autorizzata» (segue a pagina 2)

2 2 Venerdì 4 Febbraio 2008 NEWS ANIEM-CONFAPI Segue dalla prima pagina Così i cambiamenti che saranno introdotti nel sistema di qualificazione 6. Dopo l art. 15 è aggiunto il seguente articolo: Art. 15-bis (verifica triennale) 1. Almeno 60 giorni prima della scadenza del previsto termine triennale, l impresa deve sottoporsi alla verifica di mantenimento dei requisiti presso la stessa Soa che ha rilasciato l attestazione oggetto della revisione; la Soa nei 30 giorni successivi compie l istruttoria». 2. «I requisiti di ordine generale necessari alla verifica triennale sono quelli previsti dall art. 17». 3. «I requisiti di capacità strutturale necessari alla verifica triennale sono quelli previsti dall art. 4 e dall art. 18 comma 2 lett. a), e c); comma 5 lett. a); comma 7; comma 8, 9, 10, 11, 12 e 13». 4. «La verifica di congruità tra cifra d affari in lavori, costo delle attrezzature tecniche e costo del personale dipendente, di cui all art. 18 comma 15 è effettuata con riferimento al rapporto tra costo medio del quinquennio fiscale precedente la scadenza del termine triennale e importo medio annuale della cifra d affari in lavori accertata in sede di attestazione, con una tolleranza del 35%. La cifra d affari è ridotta in proporzione alla quota di scostamento superiore al 35% con conseguente eventuale revisione della attestazione». 5. «Dell esito della procedura di verifica la Soa informa contestualmente l impresa e l autorità, inviando copia del nuovo attestato revisionato o comunicando l eventuale esito negativo; in quest ultimo caso l attestato perde validità dalla data di ricezione della comunicazione da parte dell Impresa». 6. «L osservatorio per i lavori pubblici provvede a inserire l esito della verifica nel casellario informatico». 7. L art. 20 è sostituito dal seguente: Art. 20 (Consorzi stabili) 1. «Il consorzio stabile è qualificato sulla base delle qualificazioni possedute dalle singole imprese consorziate. La qualificazione è acquisita, in riferimento a una determinata categoria di opera generale o specializzata, per la classifica corrispondente alla somma di quelle possedute dalle imprese consorziate. Per la qualificazione alla classifica di importo illimitato, è in ogni caso necessario che almeno una tra le imprese consorziate già possieda tale qualificazione, ovvero che tra le imprese consorziate ve ne sia almeno una con qualificazione per classifica VII e almeno due con classifica V o superiore, ovvero che tra le imprese consorziate ve ne siano almeno tre con qualificazione per classifica VI. Per la qualificazione per prestazioni di progettazione e costruzione, nonché per la fruizione dei meccanismi premiali di cui all articolo 8, comma 4, lettera e) della legge, è in ogni caso sufficiente che i corrispondenti requisiti siano posseduti da almeno una delle imprese consorziate. Qualora la somma delle classifiche delle imprese consorziate non coincida con una delle classifiche di cui all articolo 3 del presente regolamento, la qualificazione è acquisita nella classifica immediatamente inferiore o in quella immediatamente superiore alla somma delle classifiche possedute dalle imprese consorziate, a seconda che tale somma si collochi rispettivamente al di sotto, ovvero al di sopra o alla pari della metà dell intervallo tra le due classifiche.». 8. «L allegato E è sostituito dall allegato E al presente Decreto». (ancora non disponibile).

3 NEWS ANIEM- CONFAPI Venerdì4 Febbraio 2008 È quanto prevede il protocollo di intesa firmato dalle associazioni industriali con la provincia A Bologna alloggi a buon mercato Ai lavoratori delle imprese abitazioni in affitto a canoni bassi ettanta imprenditori, 20 mi- di euro di investimento, Slioni 170 alloggi da mettere a disposizione dei propri dipendenti a canone contenuto: è una partecipazione davvero importante quella delle aziende dell Api al progetto che, entro pochi anni, porterà alla creazione di alloggi a basso costo lungo tutto il territorio bolognese. Il protocollo d intesa che ha dato il via ai lavori è stato recentemente siglato dalla provincia e ha visto l adesione delle associazioni industriali, di molti comuni interessati e dei sindacati. «Da diverso tempo portavamo avanti quest iniziativa, nella quale crediamo molto», dice Carlo Alfei, segretario del Collegio edile dell Api, «sarà Api Casa a seguire tutte le fasi operative e a fare da collante tra le imprese, le amministrazioni e i vari soggetti che parteciperanno al programma». Il meccanismo che renderà possibile realizzare il tutto, a ben vedere, è anche relativamente semplice: in breve, i comuni e la provincia di Bologna dovrebbero collaborare per cambiare la destinazione d uso di aree attualmente agricole, riservando una metà della loro estensione alla realizzazione di alloggi per l affitto. Le imprese, da parte loro, si impegneranno a comprare gli immobili, concedendoli in locazione per un minimo di dieci anni ai loro dipendenti a un canone basso. Saranno proprio gli introiti derivati dagli affitti a consentire alle aziende, nel tempo, il pagamento del mutuo acceso per l acquisizione delle case. «Non c è nessuno che specula in questo progetto e sta qui la sua vera autenticità», continua Alfei. «Da una parte, i lavoratori potranno trovare una risposta adeguata al maggiore problema delle famiglie d oggi: la casa. Dall altra, le aziende, oltre a venire incontro alle necessità del proprio personale, potranno patrimonializzarsi in modo significativo. Per industrie di piccole e medie dimensioni, infatti, avere uno o più appartamenti di proprietà non è cosa da poco. Senza contare che nessuno chiede interventi o sovvenzioni pubblici». Il fattore sul quale si può intervenire per abbattere i prezzi degli immobili è, infatti, proprio l alto costo delle aree edificabili, dal momento che costruire una casa, nel rispetto di alti standard di qualità, ha sostanzialmente costi fissi. Il protocollo, così, prevede che le singole aziende, dopo avere valutato il numero degli appartamenti che intendono acquistare e mettere a disposizione dei dipendenti, segnalino alle Amministrazioni le aree agricole, ben collegate dalle vie di comunicazione, che possono cambiare destinazione d uso. Saranno i comuni a dare il permesso o a proporre altre aree più appetibili, riservando il 50% della loro estensione all edilizia convenzionata e l altro 50% a quella libera. Il risultato? Il valore di un metro quadrato di terreno non dovrebbe superare i euro, contro un valore di mercato non inferiore ai La risposta degli imprenditori dell Api non ha tardato a farsi sentire. «Sono 70 le aziende che hanno dato la loro disponibilità», afferma Alfei. «L investimento complessivo ammonta a circa 40 miliardi delle vecchie lire: una cifra che, suddivisa per un totale di 170 appartamenti richiesti, fa circa 120 mila euro per unità abitativa. Le aziende anticiperanno soltanto una parte della cifra per la costruzione degli immobili. Il resto sarà sostenuto tramite l accensione di un mutuo, che verrà pagato grazie alla riscossione degli affitti». Quali saranno adesso i tempi per la messa in atto? «Se la disponibilità dei comuni e della provincia verrà confermata dai fatti, entro due, massimo tre anni le case saranno realizzate», Il giorno 7 dicembre 2002 si è tenuto un convegno organizzato da Alleanza nazionale dal titolo «Le grandi opere della legge obiettivo a Bologna» al quale ha partecipato il presidente dell Api di Bologna Giancarlo Raggi. Nel corso della manifestazione Raggi ha sostenuto che le scelte non compiute negli ultimi decenni nel campo della mobilità e della sosta in concomitanza anche della maggiore capacità di attrazione che deriverà dall alta velocità, potrebbero essere davvero la causa dell implosione del sistema viario cittadino se non si dovessero avviare degli interventi infrastrutturali ad hoc. A Bologna l attuale amministrazione comunale di centrodestra ha ereditato dalle amministrazioni precedenti la scelta di far coincidere la stazione dell alta velocità o alta capacità con la stazione ferroviaria esistente. Essa, essendo collocata ai margini del centro storico dove lo stato di congestione della circolazione è altissimo, non è in grado di ricevere ulteriore traffico. Quindi, per il presidente dell Api è fondamentale far divenire la stazione ferroviaria una piastra di interscambio tra le diverse modalità e tipologie di Carlo Alfei, segretario Collegio edile Api Bologna conclude Alfei. «Bisogna rispettare le varie trafile burocratiche relative alle varianti dei piani regolatori generali, naturalmente, e queste non si fanno in pochi giorni. Ma quello che importa è che la macchina, finalmente, è stata messa in moto, in un clima di forte condivisione degli obiettivi da parte di tutti gli enti, economici e politici, che hanno dato la loro adesione. E questo, in un momento non certo ottimale per l industria qual è quello attuale, dà al progetto un valore ancora più significativo». Veneto, in arrivo il buono-casa Il comparto edile nel suo insieme, almeno per quanto riguarda il Nordest, sta godendo di una congiuntura molto favorevole: gli scarsi guadagni, o peggio le perdite in borsa e dunque il dirottamento di denaro verso investimenti più sicuri, uniti alla maggiore disponibilità delle banche a erogare mutui (una situazione che si sta protraendo ormai da parecchio tempo) hanno avuto un effetto molto positivo sull edilizia residenziale dove si respira un trend che non è esagerato definire alquanto positivo. Ovunque sono sorte nuove zone residenziali che hanno dato un apporto ad arricchire il territorio. Ragion per cui negli ultimi tempi il mercato abitativo ha subito una continua rincorsa al rialzo. Tutto ciò ha contribuito alla realizzazione della meta, tante Per evitare il collasso del sistema stradale con l avvento dell Alta velocità Nella città di S. Petronio urgono nuove opere viarie trasporto (taxi, autobus, metrò) per scongiurare un blocco della città in uno dei suoi gangli vitali che sono i viali di circonvallazione. In questa ottica il metrò, nel tracciato previsto dall amministrazione comunale, oltre a soddisfare questa esigenza costituisce anche un biglietto da visita per la città. Bologna, ha inoltre proseguito Raggi, è carente nell assetto anulare della circolazione con l aggravante che negli anni 70 si sono formati a ridosso del confine amministrativo della città una serie di insediamenti industriali caratterizzati da un forte traffico che si concentra sulla tangenziale creando notevoli problemi alla viabilità cittadina. Giancarlo Raggi, presidente Collegio edile Api Bologna Sarebbe auspicabile, quindi, la creazione di una struttura in grado di collegare le aree industriali, già esistente in buona parte: i nodi costituiti dall attraversamento del fiume Reno e l autostrada A 13. A tal riguardo, il presidente dell Api sottolinea che l Associazione ha formulato una precisa proposta. Ultima nota dolente sottolineata da Raggi è il tema del passante autostradale, del quale sembra essere ancora in corso di definizione il tracciato definitivo, che potrebbe permettere di ampliare l attuale tangenziale, allontanare dal centro il traffico di attraversamento autostradale e infine collegare logisticamente le aree di futuro sviluppo industriale. 3 volte del sogno, di molta parte della nostra popolazione, che ambisce fondamentalmente a una casa di proprietà e in seconda istanza a un miglioramento continuo di questa situazione con la vendita della propria residenza per passare a strutture migliori o più ampie. Questi continui scambi abitativi hanno di fatto liberato alloggi che sono sicuramente appetibili anche per i cittadini con un reddito medio-basso. E per di più hanno incentivato all acquisto di una casa propria pure quella parte di popolazione (sempre crescente anche a causa della recente immigrazione) che prima non riusciva a reperire alloggi adatti alle sue disponibilità economiche nel mercato esistente. In questo contesto è da rendere plauso al programma della regione Veneto che ha recentemente messo a punto un progetto finalizzato all erogazione di un buono casa. Un piano che dedica una particolare attenzione a realtà con un reddito medio-basso e che hanno la necessità di strutture abitative semplici e razionali al tempo stesso. Il primo bando è indirizzato a chi intende realizzare ex novo, ma anche recuperare, alloggi destinati alla cessione in proprietà a prezzo convenzionato. Mentre il secondo ha l obiettivo di favorire il recupero di alloggi da assegnare in locazione, venendo incontro così alle esigenze della parte economicamente più svantaggiata e debole della popolazione non solo lavorativa, ma esterna al comparto produttivo per motivazioni varie (anziani, disabili, immigrati in cerca di occupazione ecc). Un discorso a parte merita il terzo bando. Quest ultimo è rivolto infatti all assegnazione di contributi per l acquisizione o la costruzione della prima casa e incentiva quindi di fatto il recupero e il restauro dell abitazione principale, ossia di strutture già esistenti. L obiettivo della regione Veneto è quello di coniugare un esigenza sentita da una grande parte della popolazione alla necessità di garantire il recupero edilizio del nostro patrimonio abitativo. Un obiettivo fondamentale per un paese come il nostro, che è ricco di strutture di considerevole interesse architettonico ma carenti sotto il profilo della funzionalità e soprattutto della sicurezza abitativa.

4 4 Venerd 4 Febbraio 2008 NEWS ANIEM-CONFAPI Le trattative con i sindacati sono state avviate in quasi tutte le sedi territoriali dell associazione Contratti, via ai rinnovi integrativi Siglate le intese in Toscana e a Bologna, Reggio E., Modena ono state avviate in quasi tutte Sle sedi territoriali le trattative per il rinnovo dei contratti integrativi provinciali o regionali del settore edile. Il rinnovo riguarda le materie menzionate dall art. 40 del Ccnl edili: per l elemento economico territoriale l incremento è previsto nella misura massima dell 11% dei minimi di paga e di stipendio con decorrenza non anteriore all 1/1/03 e del 14% con decorrenza non anteriore all 1/12/03, secondo quanto stabilito dall accordo di rinnovo della parte economica II biennio del Ccnl edili 22 giugno In Toscana e nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia i contratti sono stati sottoscritti. Toscana: decorrenza e durata 1/1/02-31/12/05. L importo da erogare quale Eet. al 3 livello è di 71,93 all 1/1/03, che viene elevato a 91,54 dall 1/12/03. L indennità di Cemento, calce, gesso (1/1/03) Livello Paga base Contingenza Edr Totale AS 1.007,64 533,43 10, ,40 A 919,19 530,24 10, ,76 B 766,79 523,11 10, ,23 CS 702,87 519,55 10, ,75 C 669,02 519,46 10, ,81 D 624,90 517,65 10, ,88 E 560,97 515,49 10, ,79 F 492,11 513,24 10, ,43 Al gruppo F viene confermato l importo di 7,75 lordi mensili, corrisposto quale superminimo collettivo di gruppo da valere agli effetti di tutti gli istituti contrattuali come paga base. Per il gruppo F l indennità di contingenza è calcolata tenendone conto Lapideo, minimi (1/10/02) Livello Paga Base Contingenza Edr Totale 1 998,01 531,45 10, , ,23 528,25 10, , ,67 521,53 10, , ,60 518,48 10, , ,95 518,39 10, , ,13 516,77 10, , ,04 514,82 10, , ,78 512,39 10, ,25 Al gruppo 8 viene confermato l importo di 7,75 lordi mensili, come superminimo collettivo da valere agli effetti di tutti gli istituti contrattuali come paga base. MACROAZIENDA mensa è incrementata del 16% a decorrere dal-l 1/9/02. Il costo del pasto caldo è aumentato del 15% dall 1/9/03 e di un ulteriore 1% dall 1/9/03. Gli importi dell indennità di trasporto vengono elevati del 16% a decorrere dall 1/9/02. Bologna: decorrenza e durata 1/1/03-31/12/05. L importo da erogare quale Eet al 3 livello è di 71,30 all 1/1/03, che viene elevato a 90,74 dall 1/1/04. Con le retribuzioni di gennaio 2003 ( 60,00) e gennaio 2004 ( 40,00) viene erogata una «una tantum» in relazione all anzianità maturata dal lavoratore nel corso del 2002 e del A decorrere dall 1/1/03, per ciascun pasto consumato l impresa concorrerà al pagamento del costo complessivo, pari a 5,20, con un contributo pari ai tre quarti (per un massimo di 3,90) e un quarto del costo sarà a carico del lavoratore. L indennità di trasporto per gli operai sarà di: 0,20 orari per gli operai di produzione dall 1/1/03 e di 0,22 dal-l 1/10/04; 0,18 orari per custodi, guardiani ecc., art. 6, tab. A lett. b) Ccnl 22/06/00 dall 1/1/03, e di 0,20 dall 1/10/04; 0,16 orari per custodi, guardiani con alloggio, art. 6, tab. A, lett. c) Ccnl 22/06/00 dall 1/1/03 e di 0,18 dall 1/10/04. Per gli impiegati l indennità è pari a 21,31 dall 1/1/03 e a 22,50 dall 1/10/04. Sono state ridefinite le indennità di cui all art. 21, gruppo B) commi 3 e 4. Reggio Emilia: 1/1/2003 (durata da definire). L importo da erogare quale Eet al 3 livello è di 71,927 all 1/1/03, che viene elevato STUDIOSPERINI INNOVAZIONE & SVILUPPO ELLEPI CONSULTING SCHEDA DI ADESIONE La nostra filosofia ed i nostri principi di base I principi che ispirano quotidianamente il nostro lavoro sono rivolti prevalentemente a migliorare la qualità della vita degli Attori che operano nelle aziende pubbliche e private. Organizzare, secondo i nostri principi, significa aiutare a vivere meglio la realtà aziendale e di conseguenza migliorare i rapporti con la famiglia, gli amici e la collettività. Organizzazione aziendale *sistemi qualità a norma UNI EN ISO 9000 serie *sistemi di gestione ambientale a norma UNI EN ISO serie *consulenza per la certificazione di prodotto Direzione aziendale e strategie Finanza aziendale e progetti di finanziamento La società offre servizi reali di consulenza finalizzati al miglioramento ed innovazione delle aziende pubbliche e private. Le attività di consulenza riguardano le seguenti aree: Organizzazione aziendale *Qualità totale in conformità alla norma UNI EN ISO 9000 *Sistemi di gestione ambientale a norma UNI EN ISO *Consulenza rivolta alla semplificazione dei sistemi qualità e ambiente *Consulenza per la certificazione di prodotto *Formazione ed addestramento (dirigenti, quadri, responsabili) Direzione aziendale e strategie *Consulenza di direzione aziendale *Consulenza tecnico gestionale *Affiancamento alle grandi committenti per piani qualità di controllo dei lavori *Piani di qualità lavori ed aziendali Una grande esperienza al servizio delle Imprese Edili - Impiantistiche La Struttura della Macroazienda in partnerschip con lo Sudio Sperini è la società che vanta il maggior numero di clienti edili ed impiantistici accompagnati alla certificazione ISO 9000 e consulenziati (circa 350 clienti ad oggi). La struttura è composta da soli consulenti diretti con esperienza specifica nel settore delle costruzioni. Questa peculiarità permette alle aziende consulenziate di ottenere un sistema di gestione qualità calzante alle proprie specifiche attività ed iscrizioni di qualifica SOA. Il sistema qualità conforme alle ISO è progettato con le procedure interne dell azienda e nulla quindi è imposto, ma tutto adeguato alle reali esigenze. Una servizio su misura *Rilevazione e ridisegno dei processi e flussi aziendali, finalizzati al raggiungimento di un equilibrata organizzazione interna *Accompagnamento fino al raggiungimento della certificazione *Adozione di piani della qualità specifici per commessa *Supporto alla visita di certificazione da ente accreditato SINCERT Sedi Territoriali L organizzazione opera su tutto il territorio nazionale italiano, in particolare nelle seguenti regioni ha una struttura di base con sede operativa: CAMPANIA, MOLISE, LAZIO, ABRUZZO, MAR- CHE, TOSCANA, UMBRIA. Campobasso Via Elena Campobasso Tel Fax Isernia Via Gorizia Isernia Tel Fax Roma Via Visitina Roma Tel Fax Teramo Via V. Irelli Teramo Tel Fax Teramo Corso Cerulli n Teramo Tel Fax Roma Via Diano Marina n Roma Tel Azienda Certificata UNI EN ISO quality@macroazienda.it Altre sedi Benevento Firenze studiosperini@tin.it Edili, i minimi del 2003 Impiegati LIivello Paga base Contingenza Edr Totale ,96 535,12 10, , ,37 530,79 10, , ,49 524,31 10, , ,17 522,15 10, , ,88 520,00 10, , ,49 517,16 10, , ,99 513,46 10, ,78 Operai (paga oraria) LIivello Paga base Contingenza Edr Totale 4 4,07 522,15 0,06 7,15 3 3,78 520,00 0,06 33,94 2 3,40 517,16 0,06 6,45 1 2,91 513,46 0,06 5,94 Laterizi, calcestruzzo (1/1/03) Livello Paga base Contingenza Edr Totale AS 1.069,39 534,84 10, ,56 A 899,22 528,01 10, ,56 B 733,97 521,40 10, ,70 CS 670,86 517,59 10, ,78 C 641,62 517,52 10, ,47 D 601,88 515,99 10, ,20 E 556,07 514,04 10, ,44 F 487,95 511,74 10, ,15 Al gruppo F viene confermato l importo di 4,13 lordi mensili, corrisposto quale superminimo collettivo di gruppo da valere agli effetti di tutti gli istituti contrattuali come paga base. a 91,543 dall 1/1/04. Ridefinizione delle fasce chilometriche e importi relativi alla trasferta e rivalutazione degli importi relativi al trasporto e all indennità giornaliera di disagio. L indennità sostitutiva di mensa è di 3,41 a decorrere dall 1/1/03 e di 3,56 dall 1/1/04. Modena: decorrenza 1/1/03 (durata da definire). L importo da erogare quale Eet al 3 livello è di 91,54. Il costo del pasto caldo è per il 90% a carico dell azienda e per il 10% del lavoratore. Ridefinizione delle fasce chilometriche e importi relativi alla trasferta e rivalutazione del 2% circa degli importi di trasporto (casa/lavoro). Per i lavoratori di 350 imprese dell Api Anche a Matera negoziati in corso Sono state avviate presso la sede dell Api di Matera le procedure per il rinnovo della parte economica e normativa del contratto integrativo dell edilizia per circa lavoratori delle 350 imprese del settore aderenti all Api della provincia. Le parti stipulanti, la Sezione edili dell Api aderente all Aniem-Confapi, guidata dal presidente Molinari e dal presidente dell associazione Nuzzaci, e le organizzazioni sindacali di categoria, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil, dopo un esame degli istituti contrattuali hanno rinviato a un successivo incontro la trattativa per la definizione del contratto di secondo livello. I principali temi trattati riguardavano la lotta al lavoro sommerso e alla concorrenza sleale; la diffusione della cultura della sicurezza nei cantieri; l andamento del mercato dei lavori pubblici; la qualificazione delle imprese, la qualità del prodotto immobiliare e la formazione continua e di base per le maestranze, con particolare cura per la riqualificazione dei livelli più bassi. Le parti hanno discusso anche di istituti quali mensa, indennità di trasferta e trasporto, salario legato alla produttività, documento unico di regolarità contributiva. I sindacati hanno chiesto l istituzione del rappresentante territoriale della sicurezza, figura innovativa nel quadro legislativo in materia, con la necessità di valorizzare l Ente scuola per la formazione e il Comitato paritetico territoriale per la sicurezza, costituiti in Edilcassa. I rappresentanti dell Api, preso atto della piattaforma sindacale, hanno evidenziato l esigenza di dare un particolare impulso alla formazione continua, cioè all aggiornamento dei lavoratori e a una maggiore diffusione della cultura antinfortunistica, sia tra i datori sia tra i prestatori di lavoro, condizione indispensabile per lavorare in sicurezza e aumentare la produttività del lavoro, assicurando un clima sereno alle maestranze.

5 DI GIUSTINA DE MAIO certamente nota ormai la Èdistinzione tra i consorzi stabili e le associazioni temporanee di imprese, caratterizzate queste ultime dalla mancanza di una struttura permanente, il che implica anche il venir meno di un organizzazione con rilevanza esterna e di un patrimonio comune. Nelle associazioni di imprese, inoltre, emerge la contitolarità del rapporto obbligatorio verso la stazione appaltante scaturente dalla stipula del contratto di appalto; infatti, la presentazione delle offerte è consentita attraverso tutte le imprese associate. In caso di aggiudicazione le associate dovranno conferire mandato collettivo speciale con rappresentanza ad una di esse identificata come capogruppo. Ed è proprio in capo a quest ultima che incombe la stipulazione del contratto in nome e per conto proprio e delle mandanti. La compagine associativa temporanea ha, quindi, natura ben diversa dal consorzio stabile, il quale, dotato di personalità giuridica autonoma rispetto ai consorziati, viene a essere l unico titolare del rapporto con l ente appaltante. Ne consegue che i lavori possono essere eseguiti dai consorziati solo per il tramite del patto consortile preesistente al rapporto consorziocommittente. Questa è la ragione per cui la distribuzione dell esecuzione delle opere fra i consorziati non è considerata subappalto fatta salva, però, la responsabilità sussidiaria e solidale delle singole imprese consorziate nei confronti della stazione appaltante. Responsabilità, peraltro, che non risulta del tutto chiara nella sua accezione giuridica: se cioè deve essere intesa nel senso che occorre previamente rivolgersi giudizialmente al consorzio e poi ai singoli consorziati ovvero nel senso che i singoli consorziati chiamati in causa dalla stazione appaltante debbano indicare i beni su cui quest ultima può rivalersi. La previsione regolamentare (art. 97 dpr 554/1999) nella quale si sancisce che «i consorzi stabili di imprese hanno la facoltà di far eseguire i lavori dai consorziati senza che ciò costituisca subappalto» andrebbe tuttavia integrata legittimando la possibilità anche per le imprese singole di affidare l esecuzione dei lavori assunti nell appalto agli stessi consorzi stabili dei quali fanno parte. A tal fine, in sede di gara, le imprese dovrebbero dichiarare di voler affidare al consorzio i lavori eventualmente aggiudicati. Il consorzio stabile, come noto, assume le caratteristiche di NEWS ANIEM-CONFAPI Venerdì 4 Febbraio 2008 Tutte le novità previste dagli interventi legislativi che hanno cambiato il settore dei lavori pubblici Premi di qualità anche ai consorzi Basta che una delle imprese sia in possesso di certificazione una comune struttura d impresa. L affidamento dei lavori da parte del singolo consorziato al consorzio stabile non dovrebbe, pertanto, configurarsi come un ipotesi di cessione del contratto né di subappalto. Diversa è la configurazione delle responsabilità delle imprese riunite in associazione temporanea. A tal proposito è opportuna una distinzione tra Ati ad assetto orizzontale e Ati ad assetto verticale. Nella prima configurazione si determina una responsabilità solidale di tutte le imprese riunite, le quali sono tenute a rispondere per le obbligazioni derivanti dal vincolo contrattuale; nella seconda ipotesi la responsabilità è limitata alle sole mandanti in relazione alle categorie di opere di propria competenza. Queste due forme di cooperazione temporanea si diversificano anche sul piano della qualificazione, infatti, il consorzio partecipa alle gare d appalto attraverso la propria qualificazione, e ciò, proprio in virtù di una propria autonoma personalità giuridica. Qualificazione che viene conseguita secondo le modalità e i tempi previsti dalla nuova legge quadro e dalle determinazioni dell Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici. Nel caso di associazione, viceversa, tutte le imprese facenti parte dell associazione devono essere in possesso dell attestato di qualificazione, che, come è noto, è la condizione necessaria per poter concorrere ai pubblici appalti. Accanto a queste figure la Lq.109/94 ha ammesso nel settore dei lavori pubblici un altra possibile compagine associativa, meglio nota come Geie (Gruppo europeo di interesse economico) il cui fine è quello di favorire l aggregazione fra imprese appartenenti a diversi stati membri (le imprese devono appartenere almeno a due diversi paesi). Ciò che però contraddistingue il Geie dai consorzi stabili è il numero dei suoi membri che devono essere almeno due; i medesimi possono essere sia imprenditori sia liberi professionisti. È evidente il carattere misto dell associazione che secondo lo spirito della norma dovrebbe condurre a sinergie più ampie con un più ampio indice di efficienza finale. La responsabilità solidale e illimitata di ogni membro, tuttavia, oltre ad avere carattere attuale è anche postuma, ovvero permane anche dopo la cessazione della partecipazione del singolo al gruppo e fino a cinque anni dallo scioglimento di esso. In termini comparati si deve rilevare che contrariamente a quanto previsto per il Geie, per il consorzio stabile il tema della responsabilità è soggetto alla disciplina civilistica, in particolare all art comma 1) c.c., in base al quale lo stesso consorzio risponde per le obbligazioni con il proprio fondo consortile. Tornando al Geie, va sottolineato che nelle gare d appalto l offerta è presentata da tutti i rappresentanti legali delle imprese appartenenti al Gruppo, non potendosi conferire il mandato collettivo speciale. PARTECIPAZIONE DEI CONSORZI ALLE PROCEDURE DI AFFIDAMENTO DEI LAVORI PUBBLICI La nuova legge quadro in materia di lavori pubblici, abrogando l ultimo periodo dell art. 12 comma 5) della Merloni-ter, ha consentito ai consorziati di costituire associazioni temporanee di imprese e consorzi; in ogni caso permane il divieto dei medesimi di partecipare a più di un consorzio stabile. Non solo, ma è esclusa in modo assoluto la possibilità per i consorziati di presentare le offerte alla stessa gara d appalto cui partecipa il consorzio. All inosservanza di tale preclusione consegue l irrogazione della sanzione di cui all art. 353 c.p., poiché viene a configurarsi il reato di turbata libertà degli incanti. Altra disposizione innovativa è quella contenuta nel comma 8-bis dell art.12 della Lq. 109/94 e successive modificazioni, riferita all incremento della cifra d affari quinquennale delle imprese consorziate. Di fatto, la somma delle cifre d affari realizzate dalle singole imprese nei cinque anni antecedenti la pubblicazione del bando di gara viene a essere incrementata del 20% nel primo anno, del 15% nel secondo anno e del 10% nel terzo anno, quarto e quinto anno. A regime i consorzi stabili parteciperanno alle gare d appalto di importo illimitato avvalendosi della sola somma della cifra d affari delle consorziate. Tale previsione normativa è applicabile agli appalti di importo superiore a euro (pari a quaranta miliardi di vecchie lire) secondo quanto disposto dalla determinazione n.27 emanata dall Autorità di vigilanza in data 16 ottobre REVISIONATE ANCHE LE MODALITÀ DI QUALIFICAZIONE Nondimeno la L. 166/02 ha revisionato anche le modalità di qualificazione dei consorzi stabili, già previste nell art.20 del Dpr 25 gennaio 2000, n.34. Il nuovo comma 8-ter dell art.12 della nuova legge quadro ha, infatti, delineato i presupposti indispensabili che il consorzio stabile deve possedere per conseguire l attestazione di qualificazione, sia per classifiche di importo illimitato, sia per prestazioni di progettazione e costruzione. Nel primo caso è necessario che almeno una tra le imprese consorziate possieda la Cs, autorizzazioni illeggitime annullabili Il Consiglio di Stato sez. VI con la sentenza n del 23 settembre 2002 stabilisce che il ministero per i beni e le attività culturali, nell esaminare l autorizzazione regionale a costruire in una zona a vincolo paesistico, può motivatamente valutare se la gestione del vincolo sia avvenuta con atto legittimo e annullarla se risulta illegittima senza ricorrere in sede giurisdizionale. I giudici hanno inizialmente ricordato che «il Legislatore ha previsto una concorrenza di poteri dello stato e della regione (o del comune) in relazione al procedimento di esame della domanda di autorizzazione paesistica sulla base di scelte discrezionali non manifestatamene irragionevoli che hanno tenuto conto dei valori in conflitto ed hanno comunque ribadito in materia la rilevanza dei principi di legalità e del buon andamento dell azione amministrativa». Pur tuttavia ha creato un sistema «peculiare» attribuendo «ampi poteri al Ministero, che, pur non potendo sovrapporre le proprie determinazioni a quelle della Regione o dell Ente da questa individuato, può salvaguardare l ambiente e il paesaggio mediante il motivato annullamento dell autorizzazione che risulti illegittima, anche per eccesso di potere e pure per gli specifici profili di inadeguata valutazione delle circostanze o per insufficiente motivazione, illogicità manifesta e violazione del principio di leale collaborazione per mancata considerazione degli interessi nazionali». Va detto che questi principi sono stati espressi in una decisione nella quale non è stato accolto il ricorso del ministero perché come sostengono i giudici «ha formulato un giudizio sulla non compatibilità dell intervento con le esigenze di salvaguardia dell area vincolata, con alcune osservazioni sul pregiudizio ambientale che non sono idonee a evidenziare l esistenza di vizi dell autorizzazione comunale». 5 qualificazione per un importo illimitato; in alternativa la classifica di tale importo può essere conseguita dal consorzio anche con la presenza di almeno un impresa consorziata con la classifica VII e almeno due con la classifica V o superiore, oppure, con la presenza di almeno tre imprese con qualificazione per la classifica VI. Lo stesso criterio è stato adottato per il secondo caso. Il consorzio stabile, dunque, può acquisire la qualificazione per prestazioni di progettazione e costruzione, a condizione che una delle imprese possieda tale qualificazione. È del tutto chiara la ratio della norma, ossia, assicurare che all interno della compagine consortile sia presente comunque la specifica capacità, indipendentemente dal consorziato che la possiede. I PREMI DEL SISTEMA DI QUALITÀ Con riguardo poi, al sistema di qualità, obbligatorio dal 1 gennaio 2003 per tutti gli appalti di importo superiore al miliardo, anche i consorzi stabili hanno la possibilità di usufruire dei meccanismi premiali; è sufficiente che almeno una tra le consorziate sia in possesso della certificazione o della dichiarazione di esistenza di elementi. L Autorità di vigilanza, inoltre, con la determinazione n.15/2002, ha stabilito che il possesso di tale requisito viene riconosciuto anche se in capo al consorzio stesso. In ogni caso è riaffermato il principio secondo il quale i consorzi stabili si qualificano sulla base delle qualificazioni possedute dai consorziati. La qualificazione viene acquisita nella classifica immediatamente inferiore o in quella immediatamente superiore alla somma delle classifiche possedute dalle imprese consorziate, a seconda che tale somma si collochi rispettivamente al di sotto, oppure al di sopra o alla pari della metà dell intervallo tra le due classifiche. Ai fini della qualificazione, va sottolineato inoltre che un aspetto di notevole importanza è rappresentato, infine, dal divieto di duplicazione della direzione tecnica del consorzio: la direzione tecnica deve essere anch essa autonoma e diversa da quella delle singole imprese. È, invece, ammesso che la rappresentanza legale del consorzio coincida con quella di una delle consorziate; anche se si ritiene opportuno non creare una tale coincidenza di organi amministrativi (amministratori con poteri di rappresentanza), al fine di evitare l esclusione del concorrente dalla gara per la riconduzione delle offerte a un unico centro decisionale.

6 6 Venerdì 4 febbraio 2008 NEWS ANIEM CONFAPI Le priorità evidenziate nel corso di un incontro tra l Api locale e l amministrazione provinciale A Matera urgono le infrastrutture Indispensabile intervenire su edilizia scolastica e rete viaria Carlo Nuzzaci, presidente dell Api Matera l 5 dicembre l Api di Ma- nel corso di un incontro Itera, con l amministrazione provinciale, ha evidenziato gli interventi ritenuti prioritari per uno sviluppo del sistema infrastrutturale provinciale. L amministrazione provinciale, da alcuni anni, si trova di fronte a una situazione paradossale, perché alle nuove e maggiori competenze affidatele dalla legislazione nazionale e regionale non corrispondono adeguate risorse. L esiguità delle risorse finanziarie a disposizione non deve sfociare in una decisione tra le alternative: investimenti o manutenzione. Se, infatti, la situazione dell edilizia scolastica è tale da far propendere per interventi di adeguamento alla 626 e di manutenzione, la condizione della viabilità provinciale è ben più seria, per cui occorrono entrambi i tipi di intervento. Anche gli stanziamenti per gli interventi nel settore dell ambiente sono sotto il livello di guardia. La Basilicata, infatti, è distante anni luce da altre regioni del Centro-Nord dove la cultura dell ambiente è maggiormente sviluppata. In questa situazione di grande precarietà finanziaria, la provincia deve puntare sul miglioramento del modello organizzativo, degli uffici e dei servizi. Ecco le priorità segnalate dal sistema imprenditoriale delle piccole e medie imprese. Manutenzione delle strade provinciali. La scarsa manutenzione delle strade provinciali, unitamente ai sistemi di aratura dei terreni, crea disagio alla viabilità e danni alle attività produttive a ogni pioggia consistente. È indispensabile una gestione più oculata della viabilità attraverso la manutenzione costante delle strade. Se è vero che il tallone d Achille della provincia è costituito dall infrastrutturazione viaria, è necessario dedicare particolare cura alla viabilità esistente. Da non trascurare le possibili occasioni di lavoro per le pmi locali. Nuovi progetti. In considerazione dei ridotti trasferimenti di risorse finanziarie provenienti dallo stato, occorre una migliore finalizzazione della spesa pubblica e l accelerazione di ogni procedura utile all impiego dei fondi medesimi. Il problema non è tanto di reperire risorse aggiuntive, quanto di spendere nel migliore dei modi quelle che ci sono. È importante, tuttavia, anche velocizzare le procedure per gli impegni di spesa e le erogazioni effettive, per evitare di perdere anche quei pochi soldi disponibili. È fondamentale razionalizzare la spesa provinciale, orientarla agli obiettivi di sviluppo e migliorare il modello organizzativo. Global service. La società global service che la provincia ha intenzione di creare dovrà tenere conto della diffusa e capillare presenza di pmi, che sono in grado di offrire le professionalità richieste. Pagamenti. Il fenomeno dei mancati o ritardati pagamenti alle imprese esecutrici di lavori o fornitrici di materiali per conto delle pubbliche amministrazioni sta assumendo proporzioni molto vaste. Lo snellimento delle procedure burocratiche è un esigenza imprescindibile soprattutto per le imprese del settore delle costruzioni, già in allarme a causa dei tagli operati dal governo e dei ritardi nel trasferimento delle risorse dal centro alla periferia. Le imprese edili che operano nel mercato delle opere pubbliche vivono una condizione particolare rispetto alle aziende di produzione, lavorando per stati di avanzamento. Prusst. Riteniamo che le rinunce di alcuni investitori privati siano state causate dal ritardo accumulato, dal 1999 a oggi, dal Prusst della provincia di Matera. Adesso che sono state acquisite nuove candidature, chiediamo che si acceleri la fase di rimodulazione del programma e, quindi, i tempi della sua attuazione, nonché l individuazione dei possibili Toscana, formazione sulla sicurezza Nell ambito delle attività preventive dell Inail in tema di sicurezza il Collegio edile regionale Aniem della Toscana ha concluso un corso di formazione e informazione finanziato dagli incentivi previsti dall art. 23 del dlgs n. 38/2000. Il corso, cominciato il 25 marzo 2002, si è sviluppato secondo un calendario di lezioni di circa 600 ore e si è concluso il 25 novembre Le lezioni si sono svolte nella provincia di Pisa impegnando 25 imprese edili e coinvolgendo circa 350 lavoratori dipendenti delle imprese aderenti all Aniem-Confapi. Il corso ha visto impegnate le aziende in un processo formativo sviluppato in azienda intorno alla presenza di un tutor qualificato, sperimentando un approccio formativo diverso dalle forme tradizionali. In questa esperienza la formazione è avvenuta direttamente in azienda con formatori che hanno accompagnato i lavoratori nelle varie fasi dei loro compiti intervenendo, quando necessario, per correggere comportamenti del lavoratore o della squadra che avrebbero potuto compromettere la sicurezza. Settore escavazione e lavorazione marmo. Oggi tutti gli esperti attribuiscono alla piccola e media industria la capacità di creare occupazione e di produrre ricchezza, oltre a Nuovo esecutivo per l Aniem Toscana Il Collegio edile regionale Aniem della Toscana ha concluso le nomine del nuovo gruppo dirigente che avrà il compito di guidare la categoria per i prossimi tre anni. Il presidente Avisiano Pellegrini, eletto dall assemblea del 26 novembre scorso, ha voluto accanto a sé i due vicepresidenti Primo Genovesi e Fabrizio Spagnoli. È stata nominata una giunta di presidenza di cui fanno parte, oltre al presidente e ai due vicepresidenti, i signori: Luca Benedettini, Lapo Borghi, Raffaello Gianfranceschi, Andrea Macchia e Massimo Murarolli. Il nuovo gruppo dirigente ha esaminato ampiamente le problematiche del settore individuando alcuni punti di maggiore criticità per le piccole e medie imprese di costruzione e ricevendo il compito di riconoscere i tratti organizzativi e le strategie proprie della piccola e media impresa che la differenziano dalla grande impresa. Da tutti vengono riconosciute la sensibilità, che gli imprenditori delle pmi dimostrano verso il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro, l importanza di operare in una logica di «prevenzione condivisa», basata sulla stretta cooperativa fra le diverse parti in gioco, non solo interne all azienda ma anche esterne. Inoltre, la scelta di integrare il sistema «sicurezza e prevenzione sul lavoro» nei processi aziendali, prevede un ruolo centrale della dirigenza aziendale stessa. Nell ambito dell applicazione e realizzazione di quanto previsto dalla legge 236/93, l Api di Massa Carrara ha realizzato un progetto formativo per la sicurezza nel settore della escavazione e lavorazione del marmo. Il progetto ha coinvolto i lavoratori dipendenti delle aziende addette all escavazione e alla trasformazione e lavorazione del marmo, e si è articolato su più moduli, ciascuno di 20 ore e con un limite di 20 partecipanti per modulo. Le 20 ore, che costituiscono il processo formativo di ciascun dipendente, sono state organizzate in un arco di tempo tale da non arrecare alterazioni traumatiche nel processo produttivo delle aziende. canali di finanziamento per la realizzazione degli interventi inseriti nel Prusst. Patto Territoriale. Recuperare urgentemente il gravissimo ritardo, costituendo al più presto la Svimat, agenzia di sviluppo che guardi anche oltre al Patto territoriale e sostenere maggiormente i «vecchi» investitori, perché si raggiunga al più presto il 50% della spesa onde poter attivare il protocollo aggiuntivo che riserva ben 68 miliardi di vecchie lire al territorio. Politiche attive del lavoro. Queste devono riguardare anche adeguati strumenti di incentivazione degli investimenti imprenditoriali oltre ai piani di stabilizzazione degli Lsu e all attività formativa dell Ageforma. Nel corso di un nuovo incontro con la regione e l Anas, l Api Matera ha analizzato la situazione del sistema viario. Durante il confronto, al quale hanno partecipato il presidente dell Api Claudio Nuzzaci, il direttore Franco Stella, i responsabili del compartimento Anas della Basilicata e i portare a sintesi il dibattito emerso nell assemblea per elaborare un programma di lavoro serio e sostenibile facendo scelte di priorità sulle quali far convergere le capacità e gli sforzi della categoria. Per fare questo, ha concluso il presidente, «bisogna partire innanzitutto da una valutazione sul ruolo che deve svolgere un associazione di categoria il cui obbiettivo primario deve essere quello di tutelare e rappresentare le imprese di piccole e medie dimensioni. Successivamente stabilire che cosa può essere utile alle imprese e come quest ultime possano a loro volta contribuire allo sviluppo della propria associazione attraverso un rapporto sinergico, che valorizzi l impegno e gli sforzi di tutti. dirigenti regionali Vietro e Greco, l assessore alle infrastrutture, Carlo Chiurazzi, ha preannunciato svariati milioni di euro per ammodernare le strade e dotare il territorio di un sistema viario adeguato. Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente dell Api che ha parlato di «un occasione storica per il territorio in cui contemporaneamente nel 2003 si apriranno una serie di cantieri per l ammodernamento del sistema viario. Se la viabilità e i collegamenti sono una condizione per lo sviluppo economico, sociale e per l integrazione tra le comunità e le economie la città di Matera e la provincia, senza queste opere, sarebbero destinate a un futuro di corto respiro. Inoltre», ha proseguito Nuzzaci, «la notizia che finalmente le risorse ci sono e, soprattutto, che le procedure burocratiche saranno velocizzate al massimo, grazie alla volontà politica della regione e all impegno dell assessore Chiurazzi, è ciò che la comunità materana attendeva da tempo». Massa, ancora Borghini Le problematiche dei settori dell edilizia e dell impiantistica sono state al centro dell attenzione dell assemblea di Massa Carrara che si è svolta a dicembre nella nuova sede di via San Giuseppe Vecchio. Si è trattato di un assemblea molto partecipata, ricca di spunti interessanti e di proposte. I numerosi interventi delle aziende presenti hanno sottolineato l importanza e la necessità di un maggior raccordo con le amministrazioni pubbliche del territorio che, dopo lo scioglimento del Comitato provinciale sugli appalti, hanno dimostrato un totale disinteresse per lo sviluppo dell imprenditoria edile locale. È stata, inoltre, evidenziata da quasi tutti i partecipanti l inadeguatezza dei capitolati usati nelle gare di appalto. E particolare accento è stato posto sull abuso dello strumento del ribasso, che secondo le imprese pone forti ipoteche sia sulla buona riuscita dei lavori sia sui livelli di sicurezza garantiti agli addetti. Di fatto risultano così privilegiati quegli operatori che compaiono occasionalmente sul territorio e vengono invece penalizzate le aziende locali che attribuiscono una grande importanza ai parametri della sicurezza. L assemblea, a conclusione del dibattito, ha eletto il presidente provinciale della categoria edile riconfermando l ingegnere Roberto Borghini, rappresentante legale dell impresa Vita & Rossi, il quale ha dichiarato che il primo compito su cui si impegnerà sarà di promuovere una serie di incontri con le amministrazioni locali. Il nuovo presidente ha infine sottolineato l importante risultato raggiunto dalla categoria con l apertura della sede provinciale della Edilcassa cert e ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di tale obiettivo.

7 DI VINCENZO DE LISO e combinate condizioni po- dall articolo 4 del dpr Lste 34/2000 e allegato 4) e la deliberazione n. 139 dell Autorità di vigilanza per i lavori pubblici fanno sì che le imprese dotate di attestazione di qualificazione in classifica d importi III, IV e V, per l anno 2003 dovranno essere in possesso di un sistema di controllo qualità certificato Iso 9000 (Vision 2000), o dimostrare di possedere gli elementi del sistema di qualità. Indifferibile, quindi, assolvere ai disposti della normativa. Hanno dato vita al convegno promosso dal collegio edile dell Api di Torino relatori di alto livello, appartenenti a organizzazioni di spicco nel settore del controllo della qualità. La formula scelta, ossia il confronto fra i rappresentanti delle diverse categorie coinvolte, ha portato a un utile contraddittorio che ha avuto il pregio di analizzare il problema della qualità da prospettive diverse. Il che, se da un lato ha mostrato quanta strada sia stata già percorsa in tema di qualità, ANIEM-CONFAPI NEWS Venerdì 4 Febbraio 2008 Sull argomento si è discusso nel corso del convegno organizzato da Api Torino nel corso di Restructura La certificazione diventa obbligatoria Il controllo di qualità ISO 9000 è diventato un requisito chiave dall altro ha evidenziato aree non del tutto definite, come in apertura del convegno ha sottolineato il presidente del Collegio edile dell Api Torino Ing. Alessandro Frascarolo, il quale ha subito posto in luce i nodi ancora da sciogliere, ovvero: una maturità non ancora raggiunta da parte di alcune fasce di operatori dei lavori pubblici in tema di qualità, a cui, nondimeno, fanno riscontro procedure di gestione dei sistemi ancora complesse, che comportano un considerevole incremento di burocratizzazione, nonostante l introduzione delle Vision Aspetto che diviene ancor più oneroso se si tiene conto dei caratteri distintivi dell impresa di costruzioni, cioè: basso indice di industrializzazione, distribuzione satellitare dei siti produttivi (cantieri) e natura composita e originale del prodotto finale. Tuttavia, come è stato evidenziato, la semplificazione delle procedure, sia pur legittima istanza, trova comunque il suo limite naturale nella misura in cui non viene ridotto il grado di efficacia del sistema di controllo qualità. Il tutto, quindi, deve trovare equilibrio fra standard di riferimento e migliore modello di sistema interno, il quale diviene, così, elemento proprio di ogni impresa. I relatori che si sono avvicendati hanno fra l altro posto in piena evidenza la relazione fra sistema qualità e attestazione di qualificazione; binomio ormai inscindibile per tutti coloro che intendono operare nel settore dei lavori pubblici. Il sistema qualità, quindi, non va visto come strumento accessorio, bensì integrato. Di tant è che per il committente pubblico esso costituisce vero e proprio elemento di garanzia, oltre a essere un parametro premiante nella valutazione dei requisiti necessari per l ottenimento dell attestazione di qualificazione. La domanda di qualità da parte del fruitore finale, sia esso pubblico o privato, è ormai incalzante e, come è stato rilevato a conclusione del convegno, un fatto è certo: in un mondo che tende alla qualità globale, da un lato, e un mercato 7 che propone beni sempre più complessi, dall altro, non è più accettabile l interruzione della catena del controllo della qualità ai vari stadi produttivi. Mentre da più parti si invoca l introduzione di un sistema di regole che possa garantire, al pari del committente pubblico, anche quello privato. Il convegno si è concluso con una relazione sul contenzioso; in particolare sull applicazione dell articolo 31-bis della legge 109/94 alla luce delle ultime modifiche introdotte. Il tema, che solo apparentemente sembra essere lontano dalla problematica qualità, in realtà è strettamente connesso, come ha evidenziato il relatore. Infatti, una significativa percentuale del contenzioso è riconducibile a mancate conformità qualitative rilevate sia in corso d opera che in sede di collaudo. Oggetto di più puntuale analisi è stata la nuova conformazione dell art. 31-bis (accordo bonario) che vede l introduzione dell organo collegiale (la commissione). (riproduzione riservata) La nuova regolamentazione sta creando confusione per le opere sottosoglia Appalti in Sicilia, necessario un chiarimento dalla regione A seguito dell entrata in vigore in Sicilia della legge regionale 2 agosto 2002, n. 7, concernente le norme in materia di opere pubbliche, si sta attraversando una fase di grande confusione nella gestione delle gare di appalto sottosoglia per le difficoltà e le difformità interpretative di alcuni articoli della legge medesima da parte delle stazioni appaltanti. A distanza di pochi mesi infatti, in quasi tutte le gare espletate con la nuova normativa, sono sorte contestazioni e ricorsi da parte di imprese singole e associate. Il problema più spinoso riguarda la norma introdotta dall art. 24, comma 1, della precitata legge n. 7/2002 che introduce all art. 30 del testo coordinato con la legge 109/94 e successive modifiche, il comma 1- bis che così recita: «Per i lavori d importo a base d asta inferiori alla soglia comunitaria e superiori a 150 mila euro la cauzione di cui al comma 1 è ridotta dello 0,50% da prestarsi a mezzo di fideiussione bancaria. Per i lavori d importo a base d asta fino a 150 mila euro la cauzione non è richiesta». L interpretazione di tale comma ha scatenato una serie di comportamenti diversi da parte delle stazioni appaltanti che possono riassumersi nelle seguenti fattispecie: a) polizza bancaria dell importo richiesto contenente anche l impegno della stessa banca a rilasciare, in caso di aggiudicazione dell appalto, la fideiussione definitiva; b) polizza bancaria dell importo richiesto con l impegno a parte di istituto o compagnia di assicurazioni di rilasciare polizza fideiussoria in caso di aggiudicazione dell appalto; c) quietanza di versamento dell importo richiesto e impegno della compagnia di assicurazioni di rilasciare polizza fideiussoria in caso di aggiudicazione del appalto; d) quietanza di versamento dell importo richiesto e impegno assunto direttamente dalla stessa ditta partecipante di rilasciare polizza fideiussoria in caso di aggiudicazione dell appalto; e) polizza fideiussoria assicurativa dell importo richiesto contenente anche l impegno, in caso di aggiudicazione dell offerente, a rilasciare polizza definitiva. Al fine di evitare lo sviluppo di un diffuso contenzioso, l Aniem Sicilia ha insistentemente sollecitato l assessore regionale ai lavori pubblici all emanazione di una circolare esplicativa. La richiesta dell Aniem trova peraltro conforto nel parere dell Autorità di vigilanza sui lavori pubblici del 20 novembre u.s. nel quale si afferma «che il disposto dell art. 30, comma 1, della legge 109/94 e dell art.100, comma 2, del dpr 554/99, relativo all obbligo di corredare la cauzione provvisoria, anche se prestata in numerario, con il previsto impegno di un fideiussore a rilasciare in caso di aggiudicazione garanzia fideiussoria definitiva non è stato modificato dalla legge regionale 7/2002 che ha previsto, invece, per gli appalti di importo inferiore alla soglia comunitaria e superiori a 150 mila euro, in caso di presentazione della cauzione provvisoria tramite fideiussione, esclusivamente quella bancaria. La cauzione definitiva dovrà invece essere prestata esclusivamente mediante fideiussione bancaria o assicurativa». Purtroppo l assessorato regionale non ha ancora assunto alcuna deliberazione in merito. Sembra tuttavia che l orientamento del governo regionale sia quello di chiarire questo aspetto della norma con altra disposizione interpretativa da inserire nella legge finanziaria regionale. Giurisprudenza in breve ESCLUSIONE DEL CONCORRENTE NEL CA- SO IN CUI IL CAPITOLATO SPECIALE PRESCRIVE REQUISITI INDEROGABI- LI INESISTENTI NELL OF- FERTA (Tribunale amministrativo regionale Emilia Romagna sez. II 13/1/2003 n. 10) È legittima l esclusione del concorrente nel caso in cui il capitolato speciale d oneri prescrive requisiti inderogabili, inesistenti nell offerta; né assume rilevanza, ai fini dell ammissibilità dell offerta medesima, la previsione di capitolato che consente eventuali migliorie rispetto al progetto-guida, laddove ciò sia previsto unicamente «per quanto non espressamente e dettagliatamente normato». ESCLUSIONE DELL IM- PRESA NEL CASO IN CUI NON ATTESTI LA PERMA- NENZA DEI REQUISITI GE- NERALI Il Tar per la Sicilia, sezione prima di Palermo, con la sentenza 4488 del 9 dicembre 2002, stabilisce che un impresa sebbene in possesso dell attestazione Soa, è comunque obbligata a certificare l attualità e la permanenza del possesso dei requisiti di ordine generale se è previsto nella lex specialis. Infatti, sentenziano i giudici «la previsione del disciplinare appare inequivoca nel richiedere, a pena di esclusione, che le imprese partecipanti alla gara documentassero l attualità e permanenza del possesso dei citati requisiti; peraltro lo stesso disciplinare reca, con riferimento ad altri requisiti di partecipazione, previsioni differenziate in relazione al possesso (o meno) dell attestazione Soa, mentre formula al punto 12) una prescrizione generale per tutte le imprese partecipanti». ESCLUSIONE DELL IM- PRESA NEL CASO IN CUI MANCHI L AUTENTICA DI FIRMA Il Tar per la Sicilia, Sezione II di Palermo, con la sentenza numero 3801 dell 8 novembre 2002, stabilisce che nel sorteggio per la dimostrazione dei requisiti di ordine speciale, se esplicitamente richiesta nel bando di gara, è necessaria l autentica di firma e l incompletezza dei documenti richiesti non comporta l escussione della cauzione provvisoria, ma solo l esclusione dalla gara pubblica. Infatti sostengono i giudici «la giurisprudenza ha avuto modo di affermare che le cause di applicazione delle menzionate sanzioni non coincidono con tutte le ipotesi di esclusione dalla gara per carenza dei requisiti di capacità economicofinanziaria e tecnico-organizzativa, ben potendo residuare fattispecie per le quali, mentre va disposta l esclusione dalla gara per carenza dei requisiti medesimi, non risultano viceversa applicabili le sanzioni previste per le più gravi ipotesi di palese difformità o falsità o di mancata comprovazione di quanto a suo tempo dichiarato».

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