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1 A cura di Damiana Cosima Marchisi * DALLA PARTE DEI CONSUMATORI A cena con Frankenstein La breve, eppure intensa, vita degli OGM. Tra miti, paure, esaltazioni e normative, ma con un occhio particolare al consumatore. cienziato nato dalla fantasia di Mary Shelley, creatore di un essere al di fuori della normalità della natura, destinato, poi, ad una vita devastata dai mille pregiudizi e poche misteriose verità. Per le notevoli analogie con questa storia, gli alimenti OGM sono stati definiti cibo di Frankenstein, cioè frutto della volontà di superare i limiti umani. Nell immaginario collettivo e nell opinione pubblica, PRO OGM 1. I vegetali OGM sono meno deperibili (aumento della conservabilità del prodotto). 2. Sono più economici dei prodotti convenzionali. 3. Crescono potenzialmente più sani perché non trattati con insetticidi e diserbanti. la definizione degli OGM ha una forte connotazione negativa (tab.4). Pubblicizzati al loro esordio come la panacea per alcuni dei principali mali che affliggono i Paesi del Terzo Mondo, torturati dalla fame, con la creazione di colture in grado di resistere alla siccità, attualmente si osserva un diffuso odio-paura nei loro confronti: vengono guardati con sospetto, temuti, evitati. CONTRO OGM 1. Possibilità di trasferimento dell antibiotico-resistenza dal vegetale ai batteri della flora intestinale (ampicillina per mais Bt). 2. Possibilità di insorgenze di allergie alimentari. 3. Tossicità del prodotto del gene trasferito nel vegetale. 4. Rischio di infezioni o tumori. 5. Possibilità di trasferimento dei nuovi geni ai consumatori. Tabella 4 Principali idee, diffuse nell opinione pubblica, sui pregi e difetti (reali e fantasiosi) degli OGM. La media europea dei sostenitori degli OGM si attesta, nel 2005, sul 27%. Inoltre è emerso che il 38% degli europei non li accetterebbe nemmeno se fossero più sani, il 41% nemmeno se contenessero meno pesticidi o se fossero più eco-compatibili. L approvazione da parte di una autorità competente non riesce a far cambiare l opinione negativa del 48% del campione intervistato e neanche la maggiore convenienza economica (56%) sembra essere un incentivo alla benevolenza. pugliasalute - quaranta - ottobre 2006

2 CONTRO OGM 1. Possibile dispersione nell ambiente dei microrganismi utilizzati nelle biotecnologie 2. Possibile diffusione nell ambiente dei nuovi caratteri transgenici ad altri organismi, con ricaduta sugli equilibri ambientali 3. Potenziale rischio per i consumatori degli alimenti ottenuti da piante o animali transgenici 4. Timore per la trasmissione di geni della resistenza ad alcuni tipi di antibiotici. PRO OGM 1. Esistenza di sistemi di controllo che assicurano la gestione della manipolazione 2. Uso di ceppi batterici deboli, incapaci di sopravvivere nell intestino, una volta ingeriti 3. Ricorso a geni suicidi, che rendono i microrganismi dipendenti dal medium di coltura. Se questi geni fossero dispersi nell ambiente, non potrebbero sopravvivere 4. Utilizzo di mezzi diagnostici che controllano la diffusione dei microrganismi nell ambiente e sono in grado di arrestare subito l eventuale fuga. Tabella 1. Paure e rassicurazioni sugli OGM (da Concetto di sicurezza alimentare ed elementi di legislazione, Calabrese ) Il mondo scientifico appare nettamente diviso nel fronte pro OGM e Contro OGM (tab.1). Appunto questa incertezza e questo margine di dubbio aggravano le paure nei confronti di questi prodotti della biotecnologia. Tanto è vero che per loro, ma non solo, si è coniato un nuovo slogan, cioè from lab to fork (dal laboratorio in tavola ). Gli OGM sono organismi geneticamente modificati: sono degli organismi il cui genoma, cioè il patrimonio genetico, è stato, tramite le biotecnologie (tab.5), arricchito con dei geni, in grado di codificare alcuni caratteri vantaggiosi ai fini della maggiore facilità di coltivazione o maggiori pregi nutrizionali. L ingestione di soia, a cui erano stati aggiunti i geni per la codifica di un aminoacido essenziale, la metionina, presente nella noce brasiliana (fig.1), molto importante nell alimentazione dell uomo, suscitò delle reazioni allergiche. L inizio della cattiva fama degli OGM, di questi prodotti alimentari moderni, ha inizio. Un inizio maldestro e sfortunato, ma che ha fatto capire l importanza dell estrema attenzione da prestare nella loro progettazione e presentazione. L altra grande paura suscitata dagli OGM è connessa al fatto che i geni trasferiti nel genoma del futuro alimento possono contenere anche un informazione per la resistenza ad alcuni antibiotici, uno dei quali utilizzato in passato in medicina umana. Figura 1. La noce brasiliana (Bertholletia excelsa) appare elencata nell allegato I del decreto legislativo 114/06 (legge sugli allergeni), quindi rientra tra le sostanze riconosciute, in maniera definitiva, come dotate del potere di scatenare allergie (nella sezione IV dello stesso allegato, invece, appaiono elencate le sostanze temporaneamente sospese dal precedente elenco). Più fantasiosa, poi, che reale è la possibilità che i geni manipolati possano passare ai germi intestinali o, ancora meno, nel DNA del consumatore. Nel mondo, le colture OGM più largamente diffuse sono essenzialmente due: il mais e la soia. Entrambe sono presenti, sottoforma di amido, lecitina, farina ed olio in più del 50% degli alimenti confezionati. Un buon 25% della soia mondiale è transgenica, inoltre il mais OGM è ampiamente coltivato nei Paesi produttori leaders. Nei 25 Paesi europei, ad oggi, sono state autorizzate per la Procedura classica per creazione delle piante transgeniche 1. Isolamento del gene che si vuole trasferire mediante l uso di enzimi di restrizione (una specie di forbici che tagliano un frammento specifico di DNA). 2. Inserimento del gene in un vettore molecolare (generalmente si chiama Plasmide). 3. Replicazione del vettore in modo da ottenere amplificazione, in molte copie, del gene da trasferire. 4. Trasferimento del vettore in una specie vegetale, ottenendo una nuova pianta con le caratteristiche desiderate. Tabella 5 Tecnica usata in laboratorio per la creazione di organismi transgenici pugliasalute - quarantuno - ottobre 2006

3 Legge Regione Puglia n. 26 del 4/12/ Divieto sull intero territorio regionale della coltivazione e dell allevamento di organismi geneticamente modificati, sia a fini commerciali-produttivi sia a fini sperimentali (fanno eccezione gli enti e organismi pubblici di ricerca scientifica) 2. Esclusione della possibilità di accedere ai marchi di qualità per le aziende agricole che utilizzano direttamente o indirettamente OGM, per esempio tramite l alimentazione del bestiame con mangimi OGM. 3. Somministrazione di alimenti non OGM, privilegiando i prodotti tradizionali pugliesi e quelli da agricoltura biologica, nelle attività di ristorazione collettiva scolastica e prescolastica, degli ospedali ed in molti altri luoghi. Un elemento utile per il consumatore, contenuto nella legge regionale, è che i prodotti contenenti OGM devono essere esposti in modo chiaramente ed inequivocabilmente identificabile in appositi ed esclusivi contenitori (art. 5, comma 2). Tabella 2 Alcune disposizioni stabilite dalla legge sugli OGM. 16% 32% OGM autorizzati in Europa (fonte: Consiglio dei diritti genetici) 52% Cautele, precauzioni e sanzioni nei confronti degli OGM a livello Comunitario Nazionale Regionale Per evitare una illecita immissione in commercio di OGM, è stato prevista una rigorosa procedura autorizzatoria, che inizia con la notifica agli Organismi Nazionali. La validità della autorizzazione, poi, è limitata a 10 anni. In Italia, il Ministero della Salute ha stabilito specifiche sanzioni, di natura penale, in caso di accertata violazione delle norme sulla immissione in commercio, sulla deliberata emissione nell ambiente e sui pericoli per la salute e l ambiente derivanti da OGM. alimentazione umana alimentazione animale coltivazione Grafico 1 Gli OGM autorizzati a livello comunitario sono in totale 38. Tabella 3 Schema riassuntivo di alcune delle principali misure cautelative e sanzionatorie attuate per gli OGM a livello europeo, nazionale e regionale. coltivazione 6 Piante geneticamente modificate, per l'alimentazione umana 20 prodotti derivati da Ogm e per l alimentazione animale 12 (graf.1). Tra le 6 piante geneticamente modificate autorizzate per la coltivazione ricordiamo 2 tipi di colza, 3 di mais e 1 tipo di tabacco. Invece, tra i 20 prodotti OGM destinati alla alimentazione umana (tab.6), si annoverano 7 tipi di colza, 2 di cotone, 10 di mais e 1 tipo di soia. Per l alimentazione animale, infine, sono stati autorizzati 4 tipi di colza, 7 di mais e 1 tipo di soia. La presenza di OGM in prodotti presenti sugli scaffali dei negozi europei è quindi possibile. Tali prodotti sono soprattutto salse, condimenti, cornflakes, oli, margarina, cioccolata, dolciumi e gelati. La loro presenza intenzionale nel prodotto deve essere chiaramente indicata in etichetta. Inoltre, nel caso di contaminazione accidentale, la dicitura è obbligatoria se il componente OGM è presente in una percentuale pari o superiore allo 0,9%, o allo 0,5% per gli OGM ancora in corso di verifica (si tratta di OGM che non hanno ancora ottenuto l autorizzazione, ma che hanno superato positivamente le sperimentazioni scientifiche). I prodotti che non possono essere assolutamente ottenuti con ingredienti OGM sono quelli da agricoltura biologica e quelli per i lattanti. Anche la Puglia ha deciso di essere una regione ogmfree, con l approvazione della Legge Regionale n. 26 del 4/12/2003 ai fini della tutela delle risorse genetiche del proprio territorio e della qualità, specificità, originalità, territorialità della propria produzione agro-alimentare ed a garanzia della sicurezza alimentare dei propri cittadini (art.1, comma 1 della legge regionale 26/2003) (tab.2). Si tratta di una legge con maglie molto strette, che applica in pieno il principio di cautela ed attenzione nelle decisioni sull uso di OGM e di prodotti derivati. Questa cautela si aggiunge a quella già applicata a livello comunitario e nazionale (tab.3). Tutto questo perché, sulla questione OGM nella alimentazione, occorre prestare grande attenzione ed essere lungimiranti, in modo da In Puglia, nel caso del mancato rispetto della legge regionale, le sanzioni oscillano da a e vengono irrogate dai NAS, Dal NOE (Nucleo Operativo Ecologico), dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato e dal personale dell Ispettorato per la prevenzione e la sicurezza del lavoro. prevenire possibili conseguenze negative, non solo dal punto di vista salutistico, ma anche in una visione socio-economica generalizzata. A questo proposito, occorre ricordare che, a livello comunitario, ogni triennio sono pubblicati degli studi sugli OGM e sul loro impatto sul sistema socio-economico della UE. Tutti i singoli Paesi sono tenuti a contribuire in merito agli studi sull etica dell uso di biotecnologie. Il sondaggio Eurobarometro Europei e Biotecnologie nel 2005: modelli e tendenze ha fatto registrare una netta prevalenza di giudizi negativi sui cibi transgenici. L opposizione è motivata da una percezione relativamente alta dei rischi : in Italia la percentuale dei sostenitori si attesta su una quota pari al 32%, superiore alla media europea (27%). La percentuale di consenso pugliasalute - quarantadue - ottobre 2006

4 Prodotti autorizzati Carattere inserito Riferimenti legislativi Colza Falcon GS40 Colza GT73 Colza MS1 / RF1 Colza MS1 / RF2 Colza Ms8, Rf3 e Ms8xRf3 Colza T45 Colza TOPAS 19/2 Cotone 1445 Cotone MON 531 Mais 1507 Mais Bt11 Mais Bt176 Mais dolce BT11 Mais GA21 Mais MON 809 Mais MON 863 Mais MON810 Mais NK603 Mais T25 Soia , resistenza, streptomicina Resistenza insetti (lepidotteri), resistenza, streptomicina insetti (lepidotteri) insetti (lepidotteri) lepidotteri, resistenza antibiotici: ampicillina lepidotteri, resistenza lepidotteri Resistenza insetti (coleotteri), resistenza Resistenza lepidotteri come alimento Autorizzato con Decisione 2006/197/CE 258/97/CEE, Decisione 2004/657/CE, iscritto Autorizzata 90/220/CEE con Decisione 97/98/CE 258/97/CEE, Decisione 2006/69/CE, iscritto 258/97/CEE, Decisione 2006/68/CE, iscritto Autorizzata 90/220/CEE con Decisione 96/281/CE Tabella 6 Elenco dei prodotti OGM autorizzati dall Unione Europea ai fini dell alimentazione umana. (fonte: Consiglio dei diritti genetici) per gli OGM nelle altre nazioni europee è di circa il 13% in Lussemburgo, il 14% in Grecia, il 15% in Lettonia e Cipro, il 18% in Estonia, il 20% in Francia, il 21% in Austria e Germania. Fra i maggiori sostenitori, invece, la Repubblica Ceca, con un buon 46% di consensi, il Portogallo (38%), Malta (36%) e Finlandia (35%). Maggiore fiducia è invece riservata alle biotecnologie in campo medico: il 59% si dice favorevole all uso di cellule embrionali e il 65% all uso di cellule staminali provenienti dal cordone ombelicale. Non si può negare che nei confronti degli OGM si stia, quindi, instaurando una neofobia alimentare, cioè quello stesso atteggiamento di paura irrazionale che nel 600 ostacolò l accettazione della patata nell alimentazione umana, perché la si riteneva causa di lebbra e scrofolosi. Frankeinstein avrebbe sicuramente trovato interessanti questi prodotti, li avrebbe addirittura anche amati. Forse questo personaggio letterario avrebbe effettivamente offerto per cena ai propri ospiti un menù transgenico, ma lo avrebbe potuto fare solo leggendo attentamente le etichette che scortano gli alimenti! pugliasalute - quarantatre - ottobre 2006

5 A quando gli animali geneticamente modificati? Forse i primi animali transgenici ad essere immessi sul mercato saranno i pesci, a patto che superino tutte le verifiche di biosicurezza, sia per l ambiente che per la salute del consumatore. Si tratterà di carpe, trote e salmoni, in grado di svilupparsi più rapidamente e con dimensioni maggiori rispetto agli animali normali, proprio per una sovraespressione dell ormone della crescita. Le ricerche per ottenere linee genetiche di animali da reddito (bovini, suini, ovini e polli) in grado di produrre di più e con una migliore qualità non hanno portato molti successi. Non sembra quindi esserci un ulteriore interesse ad investire in ricerche. Figura 3 (foto tratta dal sito Figura 5 Le Regioni che hanno detto NO agli OGM (foto da: In Italia hanno adottato provvedimenti contro la coltivazione di piante OGM 11 regioni, 2355 comuni, 41 province e 50 comunità montane. Latte privo di lattosio, cioè delattosato, munto direttamente da bovine transgeniche, in grado di esprimere l enzima lattasi a livello della ghiandola mammaria. Questo è un altro possibile traguardo della biotecnologia, a patto di una massima attenzione per la biosicurezza e la sicurezza del consumatore. Figura 4 Animali transgenici per la produzione di alimenti speciali o anche dei functional food? (foto tratta dal sito Cereali e Legumi OGM: MAIS SOIA RISO FRUMENTO SEGALE FAGIOLI PISELLI Frutta e Ortaggi OGM: POMODORI PATATE LATTUGA CAROTE BROCCOLI CAVOLI CETRIOLI SEDANO BARBABIETOLA MELANZANA ASPARAGO FRAGOLA COCOMERO PERA MELA UVA NOCI PAPAIA KIWI e altri erbicidi insetti antibiotici alimentazione umana alimentazione animale coltivazione Figura 2 (foto tratta dal sito Tra questi prodotti OGM, che si consumano in vari Paesi del mondo e soprattutto negli Stati Uniti, in Canada, Argentina, Cina e India, i primi due prodotti approvati nei Paesi UE per la sola commercializzazione (ne è vietata la semina in molti Paesi) sono: Mais Bt, resistente agli insetti (la piralide) Soia, resistente agli insetticidi (il glifosato) Siti consultati: Grafico 2 Quali sono i caratteri che più spesso vengono inseriti nelle nuove colture OGM? Tutte le manipolazioni genetiche mirano a rendere le colture più forti verso gli insulti o le situazioni avverse ambientali. Negli OGM autorizzati in Europa, il carattere di resistenza più frequente è, quindi, quello agli erbicidi (glufosinato), seguito da quello agli insetti (coleotteri o lepidotteri) e agli antibiotici (kanamicina, ampicillina, streptomicina). Inoltre sono introdotti anche i geni per la sterilità maschile delle coltivazioni e del ripristino della fertilità (sempre associati). In una stessa coltura, infatti, possono essere aggiunti anche più geni contemporaneamente. Indirizzi utili: ADOC sede regionale della Puglia. P.zza Aldo Moro, Bari sito: adocpuglia@adoc.org * Responsabile settore alimentazione ADOC Puglia Sede di Bari pugliasalute - quarantaquattro - ottobre 2006

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