NODO CRITICO: GZ01 Brescia

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1 NODO CRITICO: GZ01 Brescia CORSO D ACQUA: F. Mella T. Garza e reticolo idrografico minore TRATTO: dall abitato di Nave all autostrada A4 LUNGHEZZA DEL TRATTO: 18 km Brescia MILANO SUPERFICIE FASCIA FLUVIALE B: TORINO COMUNI INTERESSATI Prov. di Brescia: Concesio, Nave, Bovezzo, Collebeato, Brescia, Roncadelle POPOLAZIONE RESIDENTE* : NUMERO ISTITUZIONI* : 481 ABITAZIONI TOTALI* : NUMERO ADDETTI ISTITUZIONI* : NUMERO U.L. IMPRESE* : SAU (ha)* :.62,0 NUMERO ADDETTI IMPRESE* : * (riferiti all intero territorio dei Comuni interessati fonte dati Istat 1991) 1.1 Caratteri geomorfologici Vengono descritte le caratteristiche dei due corsi d'acqua principali che determinano la criticità del nodo di Brescia, rispettivamente il fiume Mella e il torrente Garza. Il fiume Mella, nel tratto in corrispondenza della città di Brescia (da Concesio a Castelmella), ha un alveo subrettilineo caratterizzato da un elevato grado di artificializzazione che lo rende pressoché canalizzato e morfologicamente stabile. Il torrente Garza nel tratto alto, a monte dell'abitato di Nave, ha un alveo monocursale che scorre incassato, con pendenza di fondo variabile dallo 0.5% al %, sponde che generalmente non denotano rilevanti processi di erosione in atto; non vi sono inoltre abbassamenti significativi del fondo alveo, anche per la presenza di opere di controllo del trasporto solido. Dall'abitato di Nave il fondovalle si allarga, con presenza di insediamenti produttivi; l'alveo, a struttura monocursale ed irregolare, ha andamento sinuoso, con sezioni che variano di dimensioni e forma e pendenza di fondo pari a circa 0.9%. A tratti risulta artificializzato con salti di fondo e sezione rivestita. Da Crocevia Nave fino all'autostrada A4, nell'attraversamento della città di Brescia, l'alveo diventa totalmente canalizzato. 1.2 Caratteri geografici e territoriali Nel tratto di percorso in corrispondenza della città di Brescia il fiume Mella attraversa un'area densamente urbanizzata con edifici e fabbricati anche nelle immediate vicinanze dell'alveo di piena, in massima parte protetti dalle opere di difesa esistenti. Numerose sono le infrastrutture viarie interferenti; le più importanti sono la SS 10, la linea ferroviaria MilanoVenezia e l'autostrada A4. (vedi Tav. Caratteri fisiografici e territoriali ). 1

2 Il torrente Garza ha un bacino idrografico che ha origine nel territorio prealpino sito a monte della città di Brescia. Esso percorre, nel tratto alto, la Val Bertone per poi divagare in un fondovalle che si allarga progressivamente da Caino all'abitato di Nave, ove, in prossimità dell'alveo, aumenta la presenza di aree urbanizzate che spesso sono coinvolte da fenomeni di esondazione; in prossimità di Crocevia Nave parte delle acque di piena sono scolmate nel fiume Mella. Il corso d'acqua entra poi nella città di Brescia, che percorre inizialmente in direzione sudovest e dopo la confluenza del torrente Garzetta, in direzione sud, fino ad uscire dall'abitato. Il corso d'acqua costituisce il ricettore principale della rete di smaltimento delle acque meteoriche della città e riceve numerosi affluenti secondo uno schema idrografico di notevole complessità; tra i principali tributari vi sono il Naviglio Grande Bresciano (dorsale principale delle acque provenienti da destra Chiese), la Roggia Vescovada e il Naviglio Cerca. 1. Caratteri idrologici e idraulici Le elaborazioni idrologiche forniscono per il sistema idrografico in prossimità della città di Brescia le seguenti portate riferite ai diversi tempi di ritorno. Corso d acqua Superficie Km 2 Q10 Q20 Q50 Q100 Q200 Q500 Garza a crocevia Nave Garzetta a P.ta Trento Bacini urbani di Brescia ,8 191,2 12, ,1 56,6 10, San Carlo 5, ,6 1,9 Rudone 9, ,8 48,2 Giava ,8 56, Musia ,4 66, Botticino 5, ,5 2,9 Carobbio 2, ,8 17,1 Aree urbane del Naviglio 24, Mella a Brescia Assetto attuale del sistema difensivo Il fiume Mella, nel tratto in corrispondenza della città di Brescia, è delimitato da arginature pressoché continue, di altezza compresa tra i 2 e m, protette a tratti da difese spondali; numerose opere trasversali, traverse, briglie o soglie rendono stabile il profilo di fondo. Il torrente Garza, a monte dell'abitato di Nave, risulta poco artificializzato, con presenza in alcuni tratti di opere di controllo del trasporto solido e di difese di sponda che, in corrispondenza di attraversamenti urbani, quali l'abitato di Caino, svolgono funzione anche di contenimento dei livelli di piena; lungo il corso d'acqua vi sono inoltre numerose opere di presa ad uso idroelettrico, molte delle quali sono dismesse. 2

3 Dall'abitato di Nave all'entrata nella città di Brescia le opere in alveo hanno carattere diffuso e spesso la sezione d'alveo diventa rivestita o tombinata, per la presenza di aree produttive e insediamenti in prossimità del corso d'acqua; in località Crocevia Nave, in destra del Garza, è presente uno scolmatore di piena, in galleria, che trasferisce i deflussi (90 m /s) nel fiume Mella. Nell'attraversamento della città di Brescia l'alveo è canalizzato con opere di sponda a carattere continuo. Sono numerosi i tratti in cui la sezione è a cielo chiuso. 1.5 Fenomeni di dissesto nel corso di piene recenti Settembre 2000 Tale evento ha generato esondazioni di media intensità in vari punti in ambito urbano del reticolo idrografico, che svolge funzioni di rete principale di smaltimento delle acque meteoriche. Novembre 1994 Il fenomeno di piena ha interessato in modo marginale l'area del nodo critico senza produrre dissesti di rilievo. Lungo il fiume Mella il grado di protezione fornito dal sistema arginale continuo non è completamente adeguato per le piene più gravose e permane un rischio di esondazione a livello diffuso che interessa l'area urbanizzata di Brescia. Sul torrente Garza le principali condizioni di criticità si concentrano in corrispondenza di Brescia, con rischio di allagamenti principalmente per effetto di: concentrazioni dei deflussi di piena anche per eventi di basso tempo di ritorno a causa dell'urbanizzazione intervenuta in anni recenti in modo diffuso nei bacini del Garza e del Naviglio Bresciano; opere idrauliche di sistemazione del reticolo idrografico fortemente inadeguate; interferenze con opere di attraversamento inadeguate..1 Assetto morfologico e idraulico di progetto L'assetto di progetto per il fiume Mella conferma le condizioni di sistemazione esistenti, per le quali devono essere attuati gli interventi di adeguamento necessari al conseguimento della totale funzionalità per una piena di progetto corrispondente al tempo di ritorno di 200 anni.

4 L'assetto di progetto per il torrente Garza prevede un modello di funzionamento idraulico adeguato a garantire la sicurezza per la città di Brescia che risponda ai seguenti criteri: limitazione degli apporti di piena nella rete idrografica da parte delle aree contribuenti entro valori compatibili con la capacità di deflusso limite della rete stessa; contenimento dei volumi di deflusso di piena in corrispondenza delle aree in cui vengono generati; distribuzione diffusa degli interventi sul territorio volta a non concentrare deflussi in corrispondenza di nodi o tratti di rete che possono altrimenti diventare critici; limitazione delle portate nei vari tronchi della rete idrografica in modo da contenere gli interventi strutturali di aumento della capacità di deflusso; recupero ambientale di aree degradate; valorizzazione di opere di interesse storico e paesaggistico. La portata di progetto rispetto alla quale dimensionare il sistema difensivo è variabile tra i 2 e i 10 anni di tempo di ritorno per i sistemi di drenaggio urbano e tra i 50 e 100 anni per i corsi d'acqua.. 2 Interventi principali di piano L'assetto di progetto per il fiume Mella richiede la realizzazione dei seguenti interventi strutturali: a) adeguamento strutturale e in quota delle arginature esistenti in tutto il tratto di corso d'acqua; b) integrazione e completamento di opere di difesa spondale esistenti per il mantenimento della stabilità dell'alveo. Per il reticolo scolante in corrispondenza della città di Brescia sono necessari numerosi interventi sul torrente Garza, Naviglio Grande Bresciano e affluenti. Si elencano nel seguito gli interventi principali individuati, le cui caratteristiche dovranno essere ulteriormente precisate in base ai risultati di una progettazione preliminare sull'intera rete idrografica. Torrente Garza: adeguamento idraulico delle opere di attraversamento mediante realizzazione di canale diversivo in destra idraulica; aumento della capacità di deflusso in corrispondenza dell'abitato di Nave, mediante interventi di ricalibratura, in modo compatibile con l'interferenza idraulica costituita dal sottopasso del torrente Garza da parte del torrente Miniera; tali interventi richiedono la riprogettazione del sifone del canale Miniera; realizzazione di casse di espansione a difesa degli abitati di valle e della città di Brescia, con capacità di invaso dell'ordine di m³, in corrispondenza delle aree adiacenti alla centrale elettrica; aumento della capacità di deflusso mediante risezionamento e ricalibratura dell'alveo dalla cassa di espansione in progetto (centrale elettrica) alla vasca di sedimentazione esistente, in corrispondenza dello scolmatore in Mella. 4

5 Torrente San Carlo (affluente Naviglio Grande Bresciano): realizzazione di canale scolmatore a monte dell'opera di attraversamento in prossimità della cava di argilla; realizzazione di cassa di laminazione in corrispondenza della cava di argilla; sistemazione dell'alveo mediante interventi di ingegneria naturalistica al fine di aumentare la capacità di deflusso; destinazione di aree di pianura alla laminazione naturale delle piene. Torrente Rudone: sistemazione mediante interventi di ingegneria naturalistica del tratto a monte della confluenza con il torrente Pospesio. Torrente Pospesio: aumento della capacità di deflusso dell'alveo tramite interventi di ricalibratura, a difesa degli insediamenti del fondovalle; sistemazione del nodo di confluenza Rudone Pospesio e laminazione delle piene mediante casse di espansione (volume di invaso di circa m³; tempo di ritorno 20 anni); aumento della capacità di deflusso dello scolmatore della Ponticella. Gli interventi indicati hanno l'obiettivo di limitare le portate a valle della cassa con riduzione dei deflussi sugli scolmatori Nuvolento e Canale Abate e conseguente eliminazione del rischio di inondazione delle aree in comune di Paitone. Torrente Giava: realizzazione di opere di laminazione controllata del colmo di piena (volume di invaso di circa m³); ricalibratura e sistemazione mediante opere di ingegneria naturalistica. La soluzione proposta può essere considerata alternativa alla realizzazione dello scolmatore del canale Abate e del Naviglio. Scolmatore canale Abate: realizzazione di uno scaricatore laterale che trasferisca l'intero deflusso della piena nel Naviglio Grande (tempo di ritorno 20 anni). Scaricatore di Nuvolera: realizzazione di uno scaricatore dal canale Naviglio Grande al fiume Chiese (tempo di ritorno 20 anni) o, in alternativa, realizzazione di un canale scolmatore di minore capacità di deflusso e di una cassa di espansione, anche utilizzabile come invaso per uso irriguo. 5

6 Torrente Rino di Virle: sistemazione idraulica mediante interventi di controllo del trasporto solido e adeguamento delle opere di attraversamento a difesa delle urbanizzazioni comprese tra gli abitati di Mazzano, Rezzato e Rino di Virle. Torrente Musia: sistemazione degli affluenti mediante: 1. ricalibratura dei torrenti Rino e Fontanone al fine di limitare le esondazioni in prossimità della loro confluenza in comune di Botticino Mattina; 2. realizzazione di casse di espansione sul torrente Rino a monte della località Molinetto o in alternativa realizzazione di argini locali;. realizzazione di casse di espansione sul torrente Botticino; realizzazione di un canale scolmatore sul torrente Musia, per la difesa degli abitati di Caionvico e Botticino, che da monte della località Molino dei Prati trasferisca l'esubero della portata al canale Naviglio. Naviglio Grande Bresciano: realizzazione di opere di laminazione controllata del colmo di piena per piene ventennali, lungo le rogge Vescovada e Resegotta (Naviglio Cerca) al fine di garantire all'interno delle stesse una portata compatibile con la loro capacità di deflusso. 6

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