RIUNIONE PROGETTISTI 2012
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- Oliviero Caputo
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1 RIUNIONE PROGETTISTI 2012 Sistemi antincendio Le attuali prescrizioni Cenni UNI EN (Maggio 2009) UNI (Agosto 2008) UNI/TR (Febbraio 2012) Gruppi di pressurizzazione Situazione Normativa
2 Le sostanze estinguenti Le sostanze estinguenti vengono suddivise in funzione dell idoneità ad estinguere i diversi fuochi suddivisi in classi. - Classe A: fuochi da materiali solidi - Classe B: fuochi da liquidi o solidi liquefatti - Classe C: fuochi da gas - Classe D: fuochi di metalli 2
3 Le sostanze estinguenti l acqua: è la sostanza estinguente più comune e diffusa (anche per il suo basso costo). Risulta molto efficace sui fuochi di classe A (Fuochi da materiali solidi), può essere usata su fuochi di classe B (Fuochi da liquidi o solidi liquefatti) solo quando il combustibile ha una densità maggiore dell acqua. 3
4 I sistemi di estinzione che utilizzano acqua L acqua, quale sostanza estinguente più comune, viene utilizzata con diversi sistemi per il controllo ed estinzione dell incendio: - sistemi automatici sprinkler a secco o ad umido (EN 12845) - sistemi con idranti e manichette installati internamente e/o esternamente agli edifici (UNI UNI EN 671) - sistemi a schiuma (UNI EN 13565) - sistemi water mist (FprCEN/TS 14972) 4
5 La normativa Gli impianti antincendio ricadono tra gli impianti per i quali si applica il D.M. 22 Gennaio 2008 N 37 che riordina le disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici come indicato dal punto g) nell ambito di applicazione descritto all art. 1. In particolare il punto h) dell art. 2 del D.M definisce come impianti di protezione antincendio: gli impianti di alimentazione degli idranti, gli impianti di estinzione di tipo automatico e manuale, nonché gli impianti di rilevazione gas, di fumo e di incendio. 5
6 La normativa Per questi impianti il D.M. 37/08 richiede sia effettuata una progettazione da parte di un professionista iscritto negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta quando gli impianti antincendio sono inseriti in un'attività soggetta al rilascio del certificato prevenzione incendi e, comunque, quando gli idranti sono in numero pari o superiore a 4 o gli apparecchi di rilevamento sono in numero pari o superiore a 10. 6
7 La normativa Per la progettazione il D.M. 37/08 definisce che: I progetti degli impianti sono elaborati secondo la regola dell'arte. I progetti elaborati in conformità alla vigente normativa e alle indicazioni delle guide e alle norme dell'uni, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo, si considerano redatti secondo la regola dell'arte. 7
8 La normativa tecnica Le normative tecniche sono in continuo aggiornamento, con anche l inserimento di nuove norme sia a livello Europeo, sia a livello locale. Questo insieme di documenti tecnici rappresentano l attuale stato dell arte a cui ci si deve attenere per la realizzazione di sistemi antincendio. 8
9 La normativa tecnica - generale Per la definizione delle pompe ed i sistemi di pressurizzazione tutte le attuali norme di sistema rimandano a quanto contenuto e descritto nella norma tecnica EN relativa agli impianti sprinkler. Per questa norma è prevista una edizione della nuova rev. 1 della norma con l introduzione delle modifiche dell emendamento 3 è prevista per il E intanto allo studio una revisione generale completa della norma partendo dalla riclassificazione delle metodologie per l analisi del rischio Per questa nuova versione è stato suddiviso il lavoro in diversi sotto gruppi di lavoro. Il gruppo di lavoro italiano si sta occupando dei capitoli relativi alle alimentazioni idriche e pompe per cui è già stata discussa ed elaborata la bozza. 9
10 UNI EN (2009) Cap. 10 Pompe 10.1 Premessa La pompa deve avere una curva stabile H(Q), cioè una curva in cui la prevalenza massima e la prevalenza a mandata chiusa sono coincidenti e la prevalenza totale diminuisce in maniera continua con l aumento della portata (fare rif. a EN 12723). Le pompe devono essere conformi con le indicazioni del pren L ultimo Draft pren del Maggio 2012, relativo alle pompe per sistemi sprinkler indica i criteri costruttivi di test e marcatura indicando che: le pompe per impianti sprinkler dovranno essere approvate da apposito ente terzo 10
11 UNI EN (2009) Cap. 10 Pompe 10.1 Premessa Le pompe devono essere azionate da motori elettrici o diesel, capaci i fornire almeno la potenza richiesta in accordo con quanto segue: a) per le pompe con curve caratteristiche senza sovraccarico, la massima potenza richiesta al picco della curva di potenza; b) per le pompe con curve caratteristiche della potenza crescenti, la potenza massima per qualsiasi condizione del carico della pompa, dalla portata nulla alla portata corrispondente ad un NPSH richiesto uguale a 16 m o alla massima prevalenza di aspirazione più 11 metri, quale delle due sia maggiore. 11
12 UNI EN (2009) Cap. 10 Pompe 100 CURVA CON POTENZA CRESCENTE H[m] NPSHr 16m 100 CURVA CON POTENZA SENZA SOVRACCARICO H[m] Q[m 3 /h] NPSHr[m] Q[m 3 /h] P[kW] 25 P. MAX Per scelta motore 50 Q[m 3 /h] NPSHr[m] Q[m 3 /h] P[kW] Q[m 3 /h] Q[m 3 /h]
13 pren (maggio 2012) Potenza per scelta motore NPSHr =16 m a Massimo punto di progetto per imp. calcolati integralmente Grafico tipo con limiti di funzionamento estratto da: pren ; Progetto di norma di prodotto per le pompe per uso antincendio in impianti conformi a norma EN NPSHR in m 2 P in kw 3 H in m 4 Q in l/min 5 Girante diam. Ø 1 in mm 6 Girante diam. Ø 2 in mm 7 Girante diam. Ø 3 in mm 8 Girante diam. Ø 4 in mm 9 Portata limite Q r (corrispondente a NPSHR di 5m) 10 Punto di richiesta dell installazione, area operativa più sfavorita 11 Punto di richiesta dell installazione, area operativa più favorita 12 Curva di richiesta dell area più sfavorita 13 Curva di richiesta dell area più favorita 14 Portata richiesta massima Figure B.2 Curva caratteristica tipica per sistemi calcolati idraulicamente HHP and HHS a La pompa deve fornire almeno 0,5 Bar in più di quanto richiesto dall area più sfavorita. Vedi EN
14 UNI EN (2009) Cap. 10 Pompe 10.1 Generalità Il giunto tra il motore e la pompa dei gruppi di pompaggio ad asse orizzontale deve essere tale da assicurare che entrambi possano essere rimossi indipendentemente ed in modo tale che le parti interne della pompa possano essere ispezionate o sostituite senza coinvolgere le tubazioni di aspirazione o di mandata. Le pompe con aspirazione assiale (end suction) devono essere del tipo con la parte rotante estraibile dal lato motore (back pull-out). Le pompe con aspirazione assiale (end suction) devono essere del tipo con la parte rotante estraibile dal lato motore (back pull-out). 14
15 UNI EN (2009) Cap. 10 Pompe Le tubazioni devono essere sostenute indipendentemente dalla pompa. Nelle tubazioni di aspirazione e mandata si devono contenere le velocità dell acqua entro limiti indicati e quindi sono necessari coni per le tubazioni Nelle installazioni sopra battente è necessario connettere le pompe ad un serbatoio di adescamento 15
16 UNI EN (2009) Cap. 10 Pompe Nella tubazione di mandata deve essere installata una valvola di ritegno ed una saracinesca. Deve essere previsto un sistema per assicurare un flusso continuo di acqua attraverso la pompa sufficiente a prevenire il surriscaldamento quando la pompa funziona a mandata chiusa Saracinesca in mandata Stacco circuito per assicurare un flusso continuo di acqua Valvola di ritegno in mandata 16
17 UNI EN (2009) Cap. 10 Pompe 10.3 Locali per gruppi di pompaggio Premessa I gruppi di pompaggio devono essere installati in locali aventi una resistenza al fuoco non inferiore a 60 minuti, utilizzati unicamente per la protezione antincendio. Deve essere uno dei seguenti (in ordine di preferenza): a) un edificio separato; b) un edificio adiacente ad un edificio protetto da sprinkler con accesso diretto dall esterno; c) un locale entro un edificio protetto da sprinkler con accesso diretto dall esterno Per chiarire meglio agli attori del mercato italiano i requisiti minimi di un locale per gruppi di pompaggio per impianti antincendio e per evitare installazioni non sicure l ente normatore italiano UNI ha emesso la norma UNI (2008) 17
18 Pompa di mantenimento pressione Una pompa di mantenimento pressione può essere installata per evitare l inopportuno avviamento di una delle pompe principali o per mantenere l impianto in pressione sino alle stazioni di controllo nel caso in cui l alimentazione idrica come nel caso di acquedotti abbia fluttuazioni di pressione. UNI EN (2009) Cap. 10 Pompe La pompa di mantenimento pressione deve essere dimensionata e predisposta in modo da non risultare in grado di fornire pressione e portata sufficienti ad alimentare un singolo erogatore sprinkler aperto e quindi evitare l avviamento della/e pompa/e principale/i. In caso di pompa di mantenimento pressione installata soprabattente, la tubazione di aspirazione e la raccorderia/valvolame devono essere indipendenti da quella della/e pompa/e principale/i 18
19 UNI EN (2009) Cap. 10 Pompe 10.9Gruppi pompa azionati da motore diesel Il motore diesel deve essere in grado di funzionare continuamente a pieno carico alla quota di installazione del sito con una potenza nominale continua in conformità alle indicazioni della norma ISO La pompa deve essere completamente operativa entro 15 secondi dall inizio della sequenza di azionamento. Il motore deve essere in grado di funzionare temperatura ambiente di 5 C. ad una Il tubo di scarico deve essere dotato di un adeguato silenziatore e la resistenza totale allo scarico non devono superare le raccomandazioni del fornitore del motore. 19
20 20 UNI EN (2009) Cap. 20 Manutenzione 20.2 Programma di ispezione e di controllo dell utente Premessa L installatore deve supportare l utente con una documentazione relativa alle procedure di ispezione e di controllo per l impianto. Il programma deve comprendere le istruzioni sulle azioni da intraprendere per quanto concerne i guasti, il funzionamento dell impianto, con particolare attenzione alla procedura per l azionamento manuale di emergenza delle pompe ed i dettagli del controllo periodico settimanale. Le routine di ispezione e controllo e di manutenzione previste con diverse e sempre più complete operazioni sono: Settimanale e mensile per i controlli (che possono essere eseguiti dall utilizzatore), trimestrale, semestrale, annuale, triennale, di 10 anni per le manutenzioni (che devono essere contrattualizzate con l installatore o azienda egualmente qualificata).
21 UNI (2008) La norma Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio dell Agosto 2008 definisce più in dettaglio le caratteristiche che deve avere il locale. La norma detta le regole per: - Ubicazione; Accesso (Cap. 4) - Tipologia Costruttiva; Dimensioni minime; Pavimentazione; Aerazione (Cap. 5) Impianti elettrici; Drenaggi; Temperatura ed umidità; Scarico fumi; Sistemi di fissaggio a terra (Cap. 6) Tipologie di serbatoi combustibile; sistemi di riempimento e sfiati; protezioni antinquinamento (Cap. 7) Regole per locali esistenti (App. A) 21
22 UNI (2008) 4.2 Accesso L accesso deve essere garantito per le persone ed i macchinari. Per le persone deve essere dalla strada esterna.. In caso di scale la larghezza deve essere almeno 0,8m per le rettilinee e 0,9 m per quelle a chiocciola. Non sono ammissibili scale verticali, a pioli o removibili. I macchinari o le loro parti principali devono poter essere sempre inseriti o estratti dalla sala agevolmente. 5.2 Dimensioni minime Le dimensioni minime dei locali devono essere tali da consentire interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria in sicurezza per il personale. Altezza minima 2,4m (possibili riduzioni localizzate a 2,0m) Spazio di lavoro secondo indicazioni del costruttore delle unità di pompaggio con un minimo intorno alle macchine 0,8m (possibili riduzioni localizzate a 0,6m) 22
23 UNI (2008) 4.2 Accesso L accesso deve essere garantito per le persone ed i macchinari. Per le persone deve essere dalla strada esterna.. In caso di scale la larghezza deve essere almeno 0,8m per le rettilinee e 0,9 m per quelle a chiocciola. Non sono ammissibili scale verticali, a pioli o removibili. I macchinari o le loro parti principali devono poter essere sempre inseriti o estratti dalla sala agevolmente. 5.2 Dimensioni minime Le dimensioni minime dei locali devono essere tali da consentire interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria in sicurezza per il personale. Altezza minima 2,4m (possibili riduzioni localizzate a 2,0m) Spazio di lavoro secondo indicazioni del costruttore delle unità di pompaggio con un minimo intorno alle macchine 0,8m (possibili riduzioni localizzate a 0,6m) 23
24 Altre norme UNI - Technical Report A completamento della norma UNI-EN per evitare che interpretazioni di parte traggano in inganno clienti e progettisti l organismo normatore nazionale ha deciso di elaborare dei Technical Report con interpretazioni ufficiali di aiuto alla corretta progettazione dei sistemi. Il primo già pubblicato come UNI/TR dell Agosto 2010 raccoglie le risposte ai quesiti interpretativi della Norma UNI-EN inoltrati all ente normatore Italiano UNI. Nel Febbraio di quest anno è stato pubblicato anche l UNI/TR che fornisce indicazioni su come deve essere realizzato il sistema di pompaggio e sulle tipologie di pompe di cui è consentito l uso. E in fase di studio un documento TR o norma per definire la situazione relativa all applicazione dei tubi a parete sottile. Il documento è per ora in stand-by in attesa dell esito delle inchieste CEN sui pren e E inoltre previsto lo studio un documento tecnico che riguarderà i requisiti aggiuntivi per impianti fissi antincendio in zona sismica a completamento delle linee di indirizzo del Ministero d. Interni. 24
25 UNI/TR Il Technical Report UNI/TR non modifica le indicazioni della norma UNI EN ma fornisce spiegazioni e chiarimenti per una corretta interpretazione ed applicazione della parte relativa alla tipologia dimensionamento del sistema di pompaggio. 25
26 26 UNI EN e UNI/TR Alcuni quesiti che ci sono stati posti a cui il TR da risposta: D. E consentito l utilizzo dei pozzi per l alimentazione idrica? R. I pozzi non sono previsti come alimentazione idrica dalla norma UNI EN ed è confermato nel TR. D. Come deve essere realizzata la riserva idrica, capacità, frazionamento delle capacità R. La riserva idrica deve essere intesa come unica riserva e la capacità deve essere definita in base alla tipologia dell impianto e alla classe di rischio relativa. Il frazionamento della riserva in più parti tra loro connesse è da evitare. Situazioni diverse dalla riserva unica devono essere ingegnerizzate verificando la garanzia della portate, pressioni dell impianto continuità ed affidabilità. D. Qual è il rating di pressione dei componenti dell alimentazione idrica. R. Per solo sprinkler vedi punto della UNI-EN 12845:2009. La UNI richiede almeno 1,2 MPa e quindi minimo PN12.
27 UNI EN e UNI/TR D. Vi sono chiarimenti nel UNI/TR sulle tipologie di pompe, curve caratteristiche, campo di impiego e limiti R. Il TR riprende in modo identico le prescrizioni della UNI-EN Vedi estratto 27
28 UNI EN e UNI/TR
29 UNI EN e UNI/TR
30 UNI EN e UNI/TR D. Come devono essere le installazioni con più pompe nelle alimentazioni idriche singole o singole superiori R. L UNI/TR al punto 6.2 chiarisce come devono essere le tipologie di pompe per le installazioni con più pompe 30
31 UNI EN e UNI/TR D. Quali sono le tipologie di pompe ammesse per l applicazione antincendio. R. L UNI/TR fornisce indicazioni e disegni tipici di pompe consentite riprendendo quanto indicato dalla norma UNI EN Solo per impianti ad alto sviluppo verticale 31
32 Le problematiche sismiche Il ministero dell interno col dipartimento dei vigili del fuoco ha emesso un documento per i problemi dei sistemi antincendio in caso di terremoto. La guida LINEE DI INDIRIZZO PER LA RIDUZIONE DELLA VULNERABILITA SISMICA DELL IMPIANTISTICA ANTINCENDIO fornisce indicazioni generali sulla richiesta di requisiti degli impianti per far fronte alle problematiche relative in caso di sisma. Nella appendice A indica in particolare per gli impianti antincendio le possibili criticità per i vari elementi dell impianto in caso di sisma e le contromisure da prevedere ed ingegnerizzare. 32
33 Le problematiche sismiche Estratto dalla Guida Tecnica: LINEEE DI INDIRIZZO PER LA RIDUZIONE DELLA VULNERABILITA SISMICA DELL IMPIANTISTICA ANTINCENDIO ed. Dic pubblicata dal Ministero dell Interno dipartimento VVFF dir. Centrale prevenzione e sicurezza tecnica 33
34 Le problematiche sismiche Estratto dalla Guida Tecnica: LINEEE DI INDIRIZZO PER LA RIDUZIONE DELLA VULNERABILITA SISMICA DELL IMPIANTISTICA ANTINCENDIO ed. Dic pubblicata dal Ministero dell Interno dipartimento VVFF dir. Centrale prevenzione e sicurezza tecnica 34
35 Le problematiche sismiche Estratto dalla Guida Tecnica: LINEEE DI INDIRIZZO PER LA RIDUZIONE DELLA VULNERABILITA SISMICA DELL IMPIANTISTICA ANTINCENDIO ed. Dic pubblicata dal Ministero dell Interno dipartimento VVFF dir. Centrale prevenzione e sicurezza tecnica 35
36 Le strutture turistico alberghiere D.M. 16 marzo Piano straordinario biennale adottato ai sensi dell'art. 15, co. 7 e 8, del dl , n. 216, convertito, con modificazioni, dalla l , n. 14, adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi delle strutture ricettive (G.U. n. 76 del ) concernente l'adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi delle strutture ricettive turisticoalberghiere con oltre venticinque posti letto, esistenti alla data di entrata in vigore del decreto del Ministro dell'interno 9 aprile 1994, che non abbiano completato l'adeguamento alle suddette disposizioni di prevenzione incendi. Il piano decorre dalla data di entrata in vigore del presente decreto (30 gg. dopo il 30 Marzo 2012 data di pubblicazione sulla G.U.R.I.) ed indica il programma dell'adeguamento alle vigenti disposizioni di prevenzione incendi che gli enti e i privati responsabili delle strutture ricettive di cui all'art. 1, di seguito denominati enti e privati responsabili, devono realizzare entro il termine di scadenza del 31 dicembre Ministero dell'interno - DECRETO 15 maggio 2012 Differimento di termini per la presentazione della domanda di ammissione al piano straordinario di adeguamento antincendio per le strutture ricettive turistico-alberghiere, con oltre venticinque posti letto. (12A05731) (GU n. 116 del ). Il termine per la presentazione della domanda di ammissione al piano straordinario di adeguamento antincendio per le strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre venticinque posti letto.. è differito al 31 ottobre
37 RIUNIONE PROGETTISTI 2012 Grazie a tutti 37
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