una guida per gestirla al meglio Asma: quale cura

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1 Asma: una guida per gestirla al meglio Asma: quale cura

2 I fascicoli della collana: 1: Conoscere l asma 2: Asma: quale cura 3: Evitare le crisi 4: Vivere con l asma Le informazioni fornite si riferiscono agli asmatici adulti e sono in linea con quanto dichiarato nel Progetto Mondiale Asma (Global INitiative for Asthma - GINA), versione Questo fascicolo non intende sostituirsi al medico e al personale sanitario. Nulla di quanto è scritto in queste pagine può essere usato per eseguire indagini cliniche e per formulare diagnosi su malattie o disturbi: è questo un compito che spetta solo al medico curante Masson SpA A MediMedia Company via Muzio Attendolo detto Sforza 7/ Milano tel fax info.med@masson.it http: Coordinamento redazionale: Valeria Brancolini Coordinamento grafico: Giorgio Merli Immagine: Grazia Neri - Corbis Finito di stampare: settembre 2003 Stampa: Everprint srl - via G. Rossa, Carugate (MI)

3 Obiettivo controllo L asma è una malattia cronica (cioè non è possibile curare i meccanismi di fondo che la causano) e variabile (cioè può manifestarsi con sintomi più o meno gravi, in base ai periodi dell anno o alla situazione personale). Per questo motivo, in molti casi, questa condizione necessita di una terapia regolare e continua che possa essere adattata alla variabilità dei sintomi. Tenere l asma sotto controllo è possibile e questo significa: ridurre al minimo i sintomi, compresi quelli notturni prevenire le riacutizzazioni ridurre al minimo il consumo di farmaci rendere normale la funzione respiratoria ridurre al minimo gli effetti collaterali dei farmaci condurre uno stile di vita normale che comprenda anche l attività fisica Per ottenere questi risultati, però, è necessario seguire scrupolosamente le istruzioni del proprio medico di famiglia, eventualmente confortate dal parere dello specialista. Una cura efficace per l'asma è infatti frutto, oltre che di una buona conoscenza della propria condizione e della costanza nel trattamento, anche di una stretta collaborazione con il curante. Conoscere i farmaci disponibili per trattare l asma, il loro funzionamento, quando e come devono essere utilizzati, può aiutare a seguire meglio le sue raccomandazioni.

4 I farmaci per l asma Per quanto riguarda la cura dell'asma bronchiale, i farmaci disponibili non hanno tutti la stessa funzione; ne esistono due tipi: i farmaci al bisogno o sintomatici e quelli di fondo o di mantenimento. I farmaci al bisogno o sintomatici riportano rapidamente alla normalità la situazione respiratoria in caso di sintomi e crisi di asma, ma non sono in grado di agire a lungo termine sulle sue cause. Per questa ragione è molto importante non affidarsi solo ai farmaci al bisogno, perché si può avere una temporanea sensazione di benessere, mentre la malattia continua a danneggiare le vie aeree (bronchi e polmoni). I farmaci di fondo agiscono sull infiammazione e sul broncospasmo e in quanto tali permettono di tenere a bada i sintomi, impedendone il peggioramento nel tempo. Sono da assumere sempre, come succede per altre malattie croniche quali il diabete e l ipertensione. Nella Tabella di seguito sono elencati i farmaci più comunemente prescritti con una spiegazione del loro funzionamento e la segnalazione dei possibili effetti collaterali. Non si tratta di una lista esaustiva, ma solo di indicazioni di massima. È bene discutere di eventuali altri farmaci o di effetti collaterali non elencati in questo schema con il proprio medico. Farmaci sintomatici Si assumono al bisogno in caso di sintomi e di crisi di asma Farmaci di fondo Sono da assumere sempre Controllano i sintomi e impediscono i peggioramenti

5 Farmaci al bisogno o sintomatici Questi farmaci si assumono per alleviare i sintomi, agiscono rapidamente aprendo le vie aeree e facilitano la respirazione. Farmaci di fondo o di mantenimento Questi farmaci aiutano a tenere l asma sotto controllo e riducono i rischi di ricadute. Vanno assunti ogni giorno. Gli antinfiammatori prevengono o riducono l infiammazione. I broncodilatatori a lunga azione, per via inalatoria, sono utilizzati insieme ai cortisonici e rilasciano i muscoli bronchiali. Sono oggi disponibili combinazioni dei due farmaci che si sono dimostrate molto efficaci. Attenzione! Un farmaco di questa categoria non riuscirà a risolvere immediatamente una crisi già in corso perché il tempo di azione è prolungato. Tipo di farmaco Broncodilatatori a rapida azione (beta 2 agonisti a rapida azione, anticolinergici e teofillina a breve durata d azione) Rilassano la muscolatura dei bronchi Aiutano in caso di crisi Prevengono gli attacchi da sforzo fisico Cortisonici per via sistemica Si usano in caso di crisi asmatiche gravi Cortisonici per via inalatoria Sono antinfiammatori molto efficaci, anche a basse dosi Proteggono le vie aeree dagli irritanti e dagli allergeni Cortisonici per via sistemica Si usano in caso di crisi asmatiche gravi Broncodilatatori a lunga azione (beta 2 agonisti a lunga azione, teofillina a lento rilascio) Sono utilizzati insieme ai cortisonici per ottenere un risultato migliore Aiutano a prevenire le crisi Possono prevenire i sintomi notturni e quelli indotti dall esercizio fisico Antileucotrieni per via orale Bloccano la risposta ad alcuni fattori scatenanti, riducendo i sintomi e le riacutizzazioni Cromoni Sono antinfiammatori meno potenti dei cortisonici usati soprattutto nei bambini Possono prevenire i sintomi indotti dall esercizio fisico Note Se si ha bisogno frequentemente di questi farmaci è necessario parlarne col proprio medico perché in alcuni casi, specie con l abuso, possono verificarsi effetti collaterali, (tremori, nervosismo, vertigini e palpitazioni). I cortisonici inalati possono provocare raucedine, secchezza della bocca o infezioni fungine della bocca (mughetto). Per evitare quest ultimo effetto, è necessario sciacquarsi la bocca dopo ogni somministrazione. I cortisonici per via sistemica usati in modo prolungato possono provocare ritenzione di liquidi, acne e alterazioni dell umore. In alcuni casi possono provocare mal di testa, vertigini, insonnia, nervosismo, palpitazioni. Le metilxantine (teofillina, aminofillina) possono provocare nausea, vomito, tachiaritmia, disturbi nervosi; è necessario misurarne la concentrazione nel sangue periodicamente. In pochi casi possono provocare mal di testa, vertigini, nausea. In pochi casi possono provocare bocca secca e nausea (raramente). Alcuni ne percepiscono un sapore sgradevole.

6 A ogni stadio una terapia L asma bronchiale può manifestarsi con diversi livelli di gravità e per questo viene suddivisa in: lieve intermittente, lieve persistente, persistente di media gravità e grave persistente. Questa classificazione ha una funzione fondamentale: consentire l'uso del farmaco più adatto all intensità dei sintomi. Per questo gli esperti utilizzano un sistema a gradini: al livello più basso vi sono le terapie in grado di contenere le forme più lievi di asma, mentre su quelli più alti vi sono le terapie che controllano le forme più gravi. Il medico stabilisce di volta in volta a che livello di gravità ci si trova (se si è migliorati o, viceversa, peggiorati dall'ultima visita) e quindi prescrive il farmaco più adatto. Non solo: dato che l'asma si presenta in modo variabile in relazione, per esempio, a fattori ambientali come l'inquinamento e la presenza di pollini, lo schema a livelli permette di ricorrere in anticipo a una terapia un poco più forte nei momenti di maggior rischio, senza aspettare che i sintomi peggiorino, per tornare a un trattamento meno forte quando il momento critico è passato. A questo proposito sono disponibili farmaci che permettono di adattare la terapia allo stadio in cui ci si trova in modo semplice.

7 I farmaci inalatori Anche se in alcuni casi i farmaci per l asma vengono assunti per bocca o per iniezione, oggi si preferisce la somministrazione per via inalatoria. In questo modo, infatti, è possibile far arrivare elevate concentrazioni di farmaco direttamente nelle vie aeree, ottenendo così una efficacia terapeutica con dosi minori e con scarsi effetti collaterali. Le modalità con cui i farmaci per via inalatoria vengono somministrati sono diverse: erogatori di polvere, aerosol predosati in bombolette pressurizzate (gli spray), aerosol predosati attivati dal respiro e nebulizzatori. Gli erogatori di polvere Da alcuni anni sono disponibili farmaci inalatori in polvere, utilizzati per la maggior parte nella terapia di fondo, che hanno due grossi vantaggi. Grazie alla loro finezza, hanno la capacità di depositarsi nel polmone fin nelle parti più lontane, agendo quindi proprio dove serve. Inoltre la loro inalazione è molto semplice, perché le polveri vengono aspirate con un normale atto inspiratorio. Per lo più non hanno alcun sapore, perché le dosi di farmaco sono minime e si depositano direttamente nei polmoni e non in bocca. Non bisogna avere dubbi: se si seguono correttamente le istruzioni, il farmaco è sicuramente inalato e giunge a destinazione. Se si hanno domande o dubbi su questo aspetto, è bene rivolgersi al proprio medico curante. Come usare il dispositivo di erogazione per i farmaci in polvere Aprire l erogatore e caricare il farmaco secondo le istruzioni Espellere l aria dolcemente dalla bocca, inserire il boccaglio tra le labbra e inspirare il più profondamente possibile. È molto probabile che non sentiate alcun sapore Togliere l erogatore dalla bocca e trattenere il respiro per circa secondi, quindi respirare normalmente Chiudere l erogatore dopo aver pulito il boccaglio con un panno

8 Gli spray I farmaci in spray sono utilizzati sia per la terapia di fondo, sia per quella sintomatica. La loro assunzione richiede una buona capacità di coordinazione, perché è necessario aspirare esattamente nel momento in cui il farmaco esce dalla bomboletta. Per l utilizzo degli spray è raccomandato l uso del distanziatore, un dispositivo dalla forma di un tubo che, collegato alla bomboletta, impedisce che il farmaco si disperda nell aria finché non viene interamente respirato. Per usarlo basta seguire le istruzioni indicate qui a fianco. Gli aerosol predosati attivati dal respiro Questo tipo di erogatore è attivato automaticamente quando si respira. La bomboletta, quindi, non deve essere premuta perché l inalatore entra in funzione quando si inspira con forza sufficiente. I nebulizzatori In alcune situazioni bambini piccoli o persone anziane che non sanno usare lo spray o un altro tipo di inalatore si ricorre ai nebulizzatori che, usando aria compressa o ultrasuoni, trasformano la soluzione acquosa contenente le particelle di farmaco in una nube di aerosol che viene inalata dal paziente. Si tratta di dispositivi piuttosto ingombranti e costosi. Poiché ne esistono molti modelli in commercio, è bene chiedere il parere del proprio medico prima di acquistarli. Come usare l erogatore spray con il distanziatore Agitare bene l erogatore Inserire l erogatore nell apposita fessura del distanziatore Espirare normalmente, quindi inserire il boccaglio del distanziatore tra i denti e stringere le labbra tenendo alta la fronte Spruzzare una dose di farmaco nel distanziatore e inspirare lentamente ma il più profondamente possibile (si dovrebbero impiegare 3-4 secondi per riempire i polmoni) Trattenere il respiro per secondi, quindi respirare normalmente togliendo il distanziatore dalla bocca

9 Il piano terapeutico scritto Gestire l asma sarà più facile con un programma preciso: è questo il piano terapeutico che verrà consegnato dal medico. Non si tratta della "solita" ricetta, ma di un'indicazione preziosa su come modulare la propria cura in relazione ai sintomi che si manifestano. Lo scopo è quello di curarsi con la dose minima necessaria in ogni fase, ovvero con la più piccola quantità di medicine in grado di consentire di respirare normalmente e di condurre una vita libera da sintomi. Questa dose può variare nel tempo come già spiegato nelle pagine precedenti. Ecco che aspetto avrà il piano terapeutico consegnato dal medico. TERAPIA DI FONDO trattamento dose quando assumerlo TERAPIA AL BISOGNO ALTRO NOTE Il suo medico potrà consigliarle, quando i sintomi sono sotto controllo, di ridurre la terapia di fondo e, nei periodi di ricomparsa dei sintomi, di tornare alla posologia iniziale Nello stesso piano sarà possibile trovare le istruzioni per gestire le situazioni di emergenza. Quando un attacco d asma è un emergenza? ➊ Quando il broncodilatatore a rapida azione non migliora la situazione ➋ Quando i sintomi peggiorano (tosse, mancanza d aria, sibili, senso di oppressione al petto) ➌ Quando non si riesce a parlare, perché manca l aria Cosa fare in questi casi? ➊ Continuare a prendere il broncodilatatore a rapida azione ➋ Se la situazione non migliora entro 5 minuti, chiamare il medico o Nome rivolgersi al Pronto Soccorso Tel. Medico Tel. Pronto Soccorso ASMA: Piano di azione

10 Alcune raccomandazioni Come già ricordato nelle prime pagine, chi soffre di asma può aspirare a ottenere un ottimo controllo della sua condizione. Le terapie oggi disponibili per questa malattia, infatti, permettono di raggiungere tutti gli obiettivi del controllo, compresa la riduzione dei sintomi al minimo. Perché questo sia possibile, però, è necessario: collaborare in modo stretto con il proprio medico seguendo il piano terapeutico concordato aderire alla terapia anche nei momenti di benessere, quando si è liberi da sintomi riferire l eventuale presenza di sintomi riferire un uso di farmaci al bisogno (broncodilatatori a rapida azione) maggiore rispetto a quanto prescritto: in questo caso, infatti, il medico potrebbe cambiare la terapia.

11 REALIZZATO DA FEDERAZIONE ITALIANA CONTRO LE MALATTIE POLMONARI SOCIALI E LA TUBERCOLOSI