Il Servizio Nazionale di Protezione Civile Legislazione e normativa
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- Daniela Federici
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1 Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza OPEM Il Servizio Nazionale di Protezione Civile Legislazione e normativa Muggiò Alberto Radice 1 OPEM Muggiò
2 Cos è la Protezione Civile? CULTURA & INFORMAZIONE PREVENZIONE INSIEME DELLE ATTIVITA VOLTE A FRONTEGGIARE EVENTI STRAORDINARI CHE NON POSSONO ESSERE AFFRONTATI CON SINGOLE FORZE ORDINARIE COORDINAMENTO STRAORDINARIO DI FORZE ORDINARIE INTEGRAZIONE SOCIALE ORGANIZZAZIONE OTTIMA COMUNICAZIONE TUTELA DELL AMBIENTE GESTIONE ORDINATA DI RISCHI E RISORSE TECNOLOGIA AVANZATA: TELEMATICA RADIO & TELEFONIA INFORMATICA 4 OPEM Muggiò
3 Obiettivi della Protezione Civile CONOSCERE e FAR CONOSCERE i rischi (CULTURA DEL RISCHIO) DIFFONDERE le nozioni di comportamento EVITARE le emergenze prevedibili LIMITARE al massimo le conseguenze di una catastrofe inevitabile 5 OPEM Muggiò
4 La storia e la normativa 1963 ALLUVIONE DEL VAJONT (1917 morti, il problema della salvaguardia dello status quo naturale) 1966 ALLUVIONE DI FIRENZE (39 morti e gravissimi danni al patrimonio artistico e culturale) 1968 TERREMOTO DEL BELICE (296 morti) 1970 LEGGE n. 996 Norme sul soccorso e l assistenza alle popolazioni colpite da calamità 1976 TERREMOTO DEL FRIULI (977 morti) 1976 NUBE TOSSICA DI SEVESO (nessun decesso diretto, ma inquinamento del terreno e delle falde idriche irrimediabilmente compromessi per interi decenni) 1980 TERREMOTO IN IRPINIA (2734 morti) 1981 D.P.R. n. 66 Regolamento di attuazione della legge n. 996/ FRANA TESERO (269 morti) 1987 FRANA e ALLUVIONI VALTELLINA (40 morti, paesi interi isolati per settimane) 1988 LEGGE n 400 Istituzione del Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri 6 OPEM Muggiò
5 La storia e la normativa 1992 LEGGE n 225 Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile 1994 ALLUVIONE PIEMONTE (69 morti e migliaia di evacuati, la zona alluvionata è così vasta da essere visibile dallo Spazio) 1996 ALLUVIONI E FRANE IN VERSILIA (13 morti, eventi terribili per la potenza distruttiva) 1997 LEGGE n. 59 Conosciuta come la Legge Bassanini con cui si conferiscono funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali 1997 TERREMOTO UMBRIA MARCHE (11 morti, migliaia di evacuati, la pressione mediatica è fortissima) 1998 D.Lgs n. 112 Decreto attuativo della Legge n.59/ ALLUVIONE SARNO (160 morti) 2000 ALLUVIONE NORD ITALIA (4 morti) 2001 D.P.R. n. 194 Regolamento della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile 7 OPEM Muggiò
6 La storia e la normativa 2001 LEGGE n 401 La Protezione civile assume definitivamente lo stato di funzione in cui tutti gli Enti interessati si integrano in un azione comune 2001 TROMBA D ARIA ARCORE (nessun morto, ma evento meteorologico inaspettato) 2001 INCIDENTE AEREO LINATE (118 morti, trattamento salme e assistenza psicologica) 2002 INCIDENTE AEREO MILANO (3 morti, pressione mediatica fortissima) 2002 TERREMOTO MOLISE (40 morti, pressione mediatica fortissima anche a causa del crollo di una scuola) 2002 D.L. n 245 Anche prima dello stato di Emergenza le strutture di PC possono essere coinvolte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri 2005 FUNERALI PAPA GIOVANNI PAOLO II ROMA (stima di partecipanti solo in Piazza San Pietro) 2006 Crollo edificio via Lomellina Milano (4 morti, ogni evento che accade nelle metropoli ormai è sentito moltissimo dall opinione pubblica per la forte disponibilità di informazioni) 2007 ERUZIONE VULCANICA STROMBOLI 2008 INCIDENTE TRAM AUTOBUS MILANO (1 morto) 2008 Direttiva del DPC del : Direttiva Gestione Emergenze (SISTEMA, compiti, modello organizzativo, attivazioni, flussi informativi, sala situazione Italia) 2009 TERREMOTO ABRUZZO (287 morti, dopo anni di quiete un evento di grande portata colpisce l Italia) 2009 INCIDENTE FERROVIARIO VIAREGGIO (31 morti) 2009 DEBRIS FLOW MESSINA (35 morti) 2012 LEGGE 100: La riforma del Servizio Nazionale 8 OPEM Muggiò
7 La storia e la normativa 1992 LEGGE n 225 Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile 1994 ALLUVIONE PIEMONTE (69 morti e migliaia di evacuati, la zona alluvionata è così vasta da essere visibile dallo Spazio) 1996 ALLUVIONI E FRANE IN VERSILIA (13 morti, eventi terribili per la potenza distruttiva) 1997 LEGGE n. 59 Conosciuta come la Legge Bassanini con cui si conferiscono funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali 1997 TERREMOTO UMBRIA MARCHE (11 morti, migliaia di evacuati, la pressione mediatica è fortissima) 1998 D.Lgs n. 112 Decreto attuativo della Legge n.59/ ALLUVIONE SARNO (160 morti) 2000 ALLUVIONE NORD ITALIA (4 morti) 2001 D.P.R. n. 194 Regolamento della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile 19 OPEM Muggiò
8 Finalità del Sistema di Protezione Civile Il sistema di Protezione Civile nasce al fine di tutelare l integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri grandi eventi che determinino grave rischio Attraverso le Attività di Protezione Civile 20 OPEM Muggiò
9 Il ciclo dell emergenza Previsione Prevenzione Soccorso Superamento emergenza Pre-evento Durante evento o subito dopo l evento Medio lungo termine dopo l evento Conoscenza Formazione Informazione alla popolazione Organizzazione Attività volte a garantire ogni forma di primo intervento e messa in sicurezza Ricostruzione tessuto ambientale, sociale e produttivo Assistenza alla popolazione 21 OPEM Muggiò
10 Previsione Analisi delle cause degli eventi calamitosi Analisi dei rischi e della loro storicità e frequenza Quantificazione dei possibili danni Censimento delle risorse alternative 23 OPEM Muggiò
11 Prevenzione Attività volte ad evitare o ridurre la pericolosità di un evento Azioni che comportano degli accorgimenti tendenti a diminuire la vulnerabilità cui siamo soggetti a seguito di un evento 24 OPEM Muggiò
12 Soccorso Attuazione degli interventi tecnici e sanitari diretti ad assicurare l assistenza alle popolazioni colpite 25 OPEM Muggiò
13 Superamento e Ripristino Svolgimento delle attività necessarie alla ripresa delle normali condizioni di vita 26 OPEM Muggiò
14 Tipologia di Rischi SISMICO IDROGEOLOGICO ALLUVIONI ESONSAZIONI FRANE NATURALE VULCANICO IDROLOGICO MAREGGIATE NEVICATE VALANGHE URAGANI SICCITA ATTIVITA INDUSTRIALI RADIOATTIVITA COLLASSO SISTEMI TECNOLOGICI RISCHIO ANTROPICO RILASCIO RADIOATTIVITA INCIDENTI NEI TRASPORTI: AEREI STRADALI FERROVIARI INCENDI INCIDENTI CHIMICI E BIOLOGICI COLLASSI EDIFICI INDUSTRIALI GRANDI EVENTI MANIFESTAZIONI DI MASSA TERRORISMO 27 OPEM Muggiò
15 Formula per il Rischio R = P x V RISCHIO = grado di perdite (numero atteso di perdite umane, feriti, danni alle proprietà, interruzione delle attività, ecc.) in conseguenza di un fenomeno naturale o artificiale; PERICOLOSITA = probabilità che un fenomeno potenzialmente dannoso si verifichi in un dato tempo e in una data area; VULNERABILITA = attitudine a subire danni di un elemento o gruppo di elementi esposti al rischio derivante da un fenomeno di determinata pericolosità. 28 OPEM Muggiò
16 Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della protezione civile Regioni Province/Uffici Territoriali di Governo-Prefetture Comuni Associazioni di Comuni altri Enti pubblici e privati Cittadini Servizio Nazionale di Protezione Civile: Componenti Istituzionali 29 OPEM Muggiò
17 Servizio Nazionale di Protezione Civile: Strutture Operative Nazionali Vigili del Fuoco Forze Armate Forze dell Ordine Corpo Forestale dello Stato Servizi Tecnici Nazionali Gruppi Nazionali di Ricerca Scientifica Croce Rossa Italiana Servizio Sanitario Nazionale Associazioni di Volontariato Soccorso Alpino 30 OPEM Muggiò
18 Tipologia degli eventi ed ambiti di competenze (art.2 L.225/92) A eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria PIANIFICAZIONE COMUNALE DI EMERGENZA B eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria PIANIFICAZIONE PROVINCIALE DI EMERGENZA C calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari PIANIFICAZIONE NAZIONALE DI EMERGENZA 31 OPEM Muggiò
19 Emergenze di tipo A Eventi che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili da singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria. Competenza Comunale / Inter-Comunale Attivazione: Unità di Crisi Locale COM / COI / COC 32 OPEM Muggiò
20 Emergenze di tipo B Eventi che per loro natura ed estensione comportano l intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria. Competenza Provincie e/o Regioni Attivazione: CCS - Prefettura COP / COM 33 OPEM Muggiò
21 Emergenze di tipo C Calamità naturali, catastrofi o altri eventi che debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari. Competenza allo Stato Gestione: DPC COMITATO OPERATIVO - CCS DI.COMA.C. (sul posto) 34 OPEM Muggiò
22 LIVELLO NAZIONALE Eventi di tipo c LIVELLO PROVINCIALE Eventi di tipo b LIVELLO COMUNALE Eventi di tipo a Modello di Intervento Area Strategia Funzione decisionale C.O.C. Sala Operativa Funzione operativa C.O.M. Sala Operativa funzione operativa decentrata C.O.M. Sala Operativa funzione operativa decentrata C.O.M. Sala Operativa funzione operativa decentrata C.C.S. Area strategia funzione decisionale S.O.U.P. Dichiarazione dello Stato di Emergenza DI.COMA.C Da allestire in loco in caso di grande emergenza funzione operativa 35 OPEM Muggiò
23 Direzione di Comando e Controllo (DI.COMA.C) Dipende dal Commissario Delegato, nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, o dal Ministro o Sottosegretario per il Coordinamento della P.C. che ha pieni poteri su tutte le operazioni di P.C. ed esercita, sul luogo dell evento, il coordinamento nazionale. è articolata con una struttura di 14 funzioni di supporto con a capo altrettanti responsabili, e da settori operativi diretti da dirigenti civili e/o militari. Deve essere ubicata in una struttura pubblica in posizione baricentrica rispetto alle zone di intervento. Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.) Gestisce gli interventi a livello provinciale e individua le strategie e le modalità di intervento da mettere in atto per il superamento dell emergenza con il coordinamento dei C.O.M., di cui decide anche la posizione; viene costituito dal prefetto e opera con 14 funzioni di supporto. All interno del C.C.S. agiscono i responsabili di tutte le strutture operative presenti sull intero territorio provinciale. 36 OPEM Muggiò
24 Centro Operativo Misto (C.O.M.) Coordina le strutture operative del Sistema Nazionale di Protezione Civile, nel proprio territorio di competenza; Agisce a livello comunale e intercomunale; Per ogni C.O.M. il Prefetto nomina e delega con pieni poteri un Responsabile, che si avvale delle 14 funzioni di supporto. Centro Operativo Comunale (C.O.C.) Presieduto dal Sindaco, quale prima autorità di Protezione Civile per la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione. Deve essere ubicato in strutture antisismiche e in aree di facile accesso. Opera attraverso 9 funzioni di supporto. Per le città con popolazione superiore a 35/40 mila abitanti il C.O.C. coincide con il C.O.M.. 37 OPEM Muggiò
25 Esempio C.O.M. Provincia di Verona COM 2 COM 18 COM 16 COM 15 COM 19 COM 14 COM 1 COM 3 COM 17 COM 8 COM 4 COM 13 COM 5 COM 12 COM 10 COM 6 COM 9 COM OPEM Muggiò
26 La storia e la normativa 2001 LEGGE n 401 La Protezione civile assume definitivamente lo stato di funzione in cui tutti gli Enti interessati si integrano in un azione comune 2001 TROMBA D ARIA ARCORE (nessun morto, ma evento meteorologico inaspettato) 2001 INCIDENTE AEREO LINATE (118 morti, trattamento salme e assistenza psicologica) 2002 INCIDENTE AEREO MILANO (3 morti, pressione mediatica fortissima) 2002 TERREMOTO MOLISE (40 morti, pressione mediatica fortissima anche a causa del crollo di una scuola) 2002 D.L. n 245 Anche prima dello stato di Emergenza le strutture di PC possono essere coinvolte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri 2005 FUNERALI PAPA GIOVANNI PAOLO II ROMA (stima di partecipanti solo in Piazza San Pietro) 2006 Crollo edificio via Lomellina Milano (4 morti, ogni evento che accade nelle metropoli ormai è sentito moltissimo dall opinione pubblica per la forte disponibilità di informazioni) 2007 ERUZIONE VULCANICA STROMBOLI 2008 INCIDENTE TRAM AUTOBUS MILANO (1 morto) 2008 Direttiva del DPC del : Direttiva Gestione Emergenze (SISTEMA, compiti, modello organizzativo, attivazioni, flussi informativi, sala situazione Italia) 2009 TERREMOTO ABRUZZO (287 morti, dopo anni di quiete un evento di grande portata colpisce l Italia) 2009 INCIDENTE FERROVIARIO VIAREGGIO (31 morti) 2009 DEBRIS FLOW MESSINA (35 morti) 2012 LEGGE 100: La riforma del Servizio Nazionale 39 OPEM Muggiò
27 Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze (1) Procedure nate al fine di ottimizzare le capacità del Servizio Nazionale di Protezione civile in termini di: Allertamento Attivazione Intervento 40 OPEM Muggiò
28 Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze (2) Disciplinano la: Gestione del flusso delle informazioni L attivazione e il coordinamento delle componenti del Servizio Nazionale di P.C. Descrivono il modello organizzativo Indicano per ciascuno gli interventi prioritari da mettere in atto a livello nazionale per supportare e integrare la risposta locale 41 OPEM Muggiò
29 SISTEMA - Sala situazioni ITALIA Attiva 24 ore su gg. l anno con personale del Dipartimento della Protezione Civile e delle seguenti Strutture Operative: Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Forze Armate (attraverso Comando Operativo di Vertice Interforze) Polizia di Stato Arma dei Carabinieri Guardia di Finanza Corpo Forestale dello Stato Capitaneria di porto Guardia Costiera Croce Rossa Italiana Previo accordo o se la situazione emergenziale lo richiede la struttura modulare permette l integrazione con la postazione per il rappresentante delle Regioni e Province Autonome e per le altre strutture operative. 42 OPEM Muggiò
30 SISTEMA: Funzioni in situazione ordinaria Ricevere, richiedere, raccogliere, elaborare e verificare le notizie riguardanti situazioni emergenziali previste o in atto e seguirne le evoluzioni, Assumere informazioni sugli interventi posti in essere e sulle misure adottate a livello locale e regionale, Mantenere un raccordo informativo con le sale operative nazionali delle forze istituzionali preposte al soccorso e/o pubblica utilità, le sale operative di protezione civile delle regioni e delle province autonome, quelle delle amministrazioni provinciali, gli UTG, le sale operative nazionali e le strutture di controllo centrale degli enti ed amministrazioni che gestiscono le reti e le infrastrutture di servizi, All interno del Dipartimento opera in raccordo con i diversi uffici e servizi competenti e mantiene un collegamento informativo ed operativo costante con il Centro Funzionale Centrale, il Centro Operativo Emergenze Marittime (COEM) e il Centro Operativo Aereo Unificato (COAU), Produrre un Notiziario quotidiano pubblicato su internet con accesso riservato. 43 OPEM Muggiò
31 SISTEMA: Funzioni in emergenza Oltre a svolgere attività di monitoraggio e sorveglianza ha il compito di allertare e, se necessario, attivare le diverse componenti e strutture del Servizio, Nel caso di emergenza di carattere eccezionale si configura come struttura di ausilio all unità di crisi, la cui attività è organizzata per Funzioni di supporto a cui partecipano i diversi Uffici/Servizi del Dipartimento e se necessario le diverse componenti e strutture operative del Servizio, I partecipanti all Unità di Crisi devono possedere delega di potere decisionale, Garantire la propria attività di supporto al Comitato Operativo di protezione civile nelle prime ore dell evento. 44 OPEM Muggiò
32 Le Funzioni di SISTEMA Mantiene il raccordo con il COAU e il CFC (Centro Operativo Aereo Unificato Centro Funzionale Centrale) Riceve, richiede elabora e verifica le notizie Garantisce la diffusione delle informazioni alle componenti e strutture operative Allerta le componenti e le strutture operative In emergenza si configura come struttura di supporto al comitato operativo 45 OPEM Muggiò
33 Flusso delle informazioni CFC SALE OPERATIVE NAZIONALI SALE OPERATIVE REGIONALI E PROVINCIALI SALA SITUAZIONE ITALIA - SISTEMA SALE OPERATIVE NAZIONALI DEI SERVIZI 46 OPEM Muggiò Prefetture - UTG
34 Le procedure operative Risorse disponibili (caratteristiche, quantità, dislocazione e tempistica) SALA SITUAZIONE ITALIA - SISTEMA Comunicazione della notizia verificata 47 OPEM Muggiò
35 La storia e la normativa 2001 LEGGE n 401 La Protezione civile assume definitivamente lo stato di funzione in cui tutti gli Enti interessati si integrano in un azione comune 2001 TROMBA D ARIA ARCORE (nessun morto, ma evento meteorologico inaspettato) 2001 INCIDENTE AEREO LINATE (118 morti, trattamento salme e assistenza psicologica) 2002 INCIDENTE AEREO MILANO (3 morti, pressione mediatica fortissima) 2002 TERREMOTO MOLISE (40 morti, pressione mediatica fortissima anche a causa del crollo di una scuola) 2002 D.L. n 245 Anche prima dello stato di Emergenza le strutture di PC possono essere coinvolte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri 2005 FUNERALI PAPA GIOVANNI PAOLO II ROMA (stima di partecipanti solo in Piazza San Pietro) 2006 Crollo edificio via Lomellina Milano (4 morti, ogni evento che accade nelle metropoli ormai è sentito moltissimo dall opinione pubblica per la forte disponibilità di informazioni) 2007 ERUZIONE VULCANICA STROMBOLI 2008 INCIDENTE TRAM AUTOBUS MILANO (1 morto) 2008 Direttiva del DPC del : Direttiva Gestione Emergenze (SISTEMA, compiti, modello organizzativo, attivazioni, flussi informativi, sala situazione Italia) 2009 TERREMOTO ABRUZZO (287 morti, dopo anni di quiete un evento di grande portata colpisce l Italia) 2009 INCIDENTE FERROVIARIO VIAREGGIO (31 morti) 2009 DEBRIS FLOW MESSINA (35 morti) 2012 LEGGE 100: La riforma del Servizio Nazionale 48 OPEM Muggiò
36 La riforma del Servizio Nazionale Le attività della Protezione Civile vengono ricondotte principalmente a fronteggiare le calamità e a rendere più incisivi gli interventi nella gestione delle emergenze. Viene ribadito il ruolo di indirizzo e coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile delle attività delle diverse componenti e strutture operative del Servizio Nazionale. OGGI (settembre 2017) È in corso un ulteriore riforma del Servizio Nazionale di Protezione Civile. Il 17/03/2017 è stata approvata la LEGGE n. 30 con la quale il Governo ha tempo 9 mesi per adottare gli opportuni Decreti Legislativi. 49 OPEM Muggiò
37 Normativa Regionale L.r. 16/2004 Funzioni della Regione (Art.4) La Regione coordina l'organizzazione e cura l'attuazione degli interventi di protezione civile svolgendo in particolare le seguenti attività: previsione e prevenzione dei rischi, secondo quanto previsto dal programma regionale di previsione e prevenzione; partecipazione al soccorso, per l'attuazione degli interventi urgenti; superamento dell'emergenza, secondo quanto previsto dalla vigente normativa regionale in materia di pubbliche calamità; definizione di indirizzi e principi direttivi in materia di protezione civile a cui devono attenersi gli enti locali. 50 OPEM Muggiò
38 Normativa Regionale L.r. 16/2004 Funzioni dei comuni singoli od associati (Art. 2) Al verificarsi di una situazione di emergenza nell'ambito del territorio comunale, il sindaco assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari, avvalendosi delle organizzazioni di volontariato operanti a livello comunale o intercomunale, dandone immediata comunicazione alla provincia e alla Regione. Inoltre i comuni curano la predisposizione dei piani comunali o intercomunali di emergenza, l'attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi urgenti necessari a fronteggiare l'emergenza. 51 OPEM Muggiò
39 Normativa Regionale l.r. n. 16 del 22 maggio 2004 Testo unico delle disposizioni regionali in materia di Protezione Civile l.r. n. 22 del 24 luglio 1993 Legge regionale sul Volontariato l.r. n. 54 del 12 maggio 1990 Organizzazione e interventi di competenza regionale in materia di Protezione Civile dgr n.8753 del 22 dicembre 2008 Determinazione in merito alla gestione organizzativa e funzionale del sistema di allerta per i rischi naturali ai fini di Protezione Civile dgr n del 16 maggio 2007 Revisione della "Direttiva Regionale per la Pianificazione di Emergenza degli Enti Locali dgr n del 1 agosto 2006 Modifiche e integrazioni alla dgr 19723/2004 di approvazione del protocollo d'intesa con le Province lombarde per l'impiego del volontariato di Protezione Civile nella prevenzione del rischio idrogeologico dgr n del 29 dicembre 1999 Linee guida sui criteri per l'individuazione e la costituzione dei Centri Polifunzionali di Emergenza in attuazione dell'art. 21, comma 1,2,3 l.r.54/90 e successive modifiche r.r. n. 9 del 18 ottobre 2010 Regolamento di attuazione dell'albo Regionale del Volontariato di Protezione Civile Decreto Dirigente Unità Operativa (d.d.u.o.) n del 30 dicembre 2013: "Aggiornamento tecnico della direttiva per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allerta per i rischi naturali ai fini di protezione civile (d.g.r. 8753/2008)" Delibera Giunta (d.g.r.) n.581 del 2 agosto 2013: "Determinazioni in ordine all attivazione del volontariato di protezione civile, in attuazione della Direttiva PCM del 9 novembre 2012" 52 OPEM Muggiò
40 Impariamo bene la normativa! GRAZIE per l attenzione! Alberto Radice N.O.I.E. Bresso (MI) Cel alberto.radice@crimilano.it 53 OPEM Muggiò
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