del negozio giuridico
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- Celia Testa
- 6 anni fa
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1 1. Generalità Parte settima Il negozio giuridico Capitolo 7 La patologia del negozio giuridico Sommario 1. Generalità L inesistenza del negozio La nullità del negozio L annullabilità del negozio La tutela dell affidamento Il principio di conservazione.- 7. Inefficacia in senso stretto L irregolarità. Ai negozi stipulati dai privati l ordinamento attribuisce valore se essi rispettano i limiti che l ordinamento stesso pone. In particolare la legge richiede che i negozi giuridici e gli altri atti di autonomia privata presentino determinati elementi o requisiti. Se uno di tali elementi (o requisiti) manca o è viziato, il negozio è difforme dalla legge: conseguenza immediata della difformità dalla legge è che il negozio non è in grado di produrre i suoi effetti o, se questi si producono egualmente, non possono permanere, per cui il negozio è destinato a divenire inefficace. L inefficacia viene distinta in due sottocategorie: a) inefficacia in senso ampio, che comprende i casi in cui la mancanza di effetti deriva da un fattore intrinseco, da un vizio, cioè, che inficia il negozio nella sua stessa struttura o consistenza e che consiste in una situazione permanente e patologica che può derivare: o dalla mancanza nell atto di quel minimum richiesto per la sua stessa esistenza: in tal caso si ha la figura dell inesistenza; o dal fatto che il negozio, pur giuridicamente esistente, è manchevole o viziato in qualcuno dei suoi elementi o requisiti essenziali: nel qual caso si ha la figura dell invalidità che, a seconda della gravità del difetto o vizio, può assumere l aspetto della nullità o dell annullabilità (v. par. 3, 4). I rimedi contrattuali della nullità e dell annullabilità reagiscono entrambi a vizi originari o genetici del contratto, rendendolo invalido. Si distinguono, peraltro, per il tipo di interesse che il legislatore intende tutelare; infatti, con la sanzione della nullità si vuole tutelare un interesse pubblico superindividuale, sicché il negozio non è vincolante e perde qualsiasi valore sin dalla sua conclusione. Il rimedio della annullabilità, invece, è posto a tutela dell interesse particolare di una parte nei confronti dell altra, in quanto colpisce quelle fattispecie negoziali viziate che possono risultare non convenienti per la stessa; pertanto, il negozio annullabile, a differenza di quello nullo, produce temporaneamente efficacia fin quando non sarà annullato su domanda della parte interessata, la quale può anche convalidarlo dandovi, ad esempio, volontaria esecuzione;
2 368 Parte settima Il negozio giuridico b) inefficacia in senso stretto, che comprende i casi in cui la mancanza di effetti deriva da un fattore estrinseco; si tratta di quei casi in cui si ha un inettitudine transitoria del negozio a produrre effetti per una qualunque ragione non patologica (es.: il negozio, pur essendo valido, non produce i suoi effetti perché è sottoposto ad una condizione sospensiva non ancora verificatasi). 2. L inesistenza del negozio Si ha inesistenza del negozio quando questo non è semplicemente viziato, ma manca addirittura di quel «minimum» di elementi necessari per poter essere concepito, qualificato o identificato come negozio giuridico. Così, ad esempio, se un testamento olografo è stato scritto a macchina non sarà inesistente ma solo nullo perché almeno è stato rispettato il minimo di forma che la legge richiede (scrittura) per quel negozio, anche se la forma non è quella prevista dalla legge (scrittura a mano); se, invece, il testamento stesso è stato fatto solo a voce, allora mancherà anche quel minimum di forma richiesto dalla legge ed il testamento, più che nullo, sarà addirittura inesistente, e cioè un non testamento. Allo stesso modo è inesistente, e non soltanto nullo, il matrimonio tra due persone dello stesso sesso. Quanto, poi, agli effetti della inesistenza, essi non sono identici a quelli derivanti dalla nullità; infatti: la nullità può eccezionalmente essere eliminata (v. infra); il negozio inesistente, invece, non ammette mai convalida; il negozio nullo può produrre, in alcuni casi, determinati effetti (cd. efficacia indiretta del negozio nullo: ad es., gli effetti del matrimonio putativo in caso di matrimonio nullo); il negozio inesistente, invece, non produce alcun effetto, nemmeno indiretto; il negozio nullo può convertirsi (v. infra); quello inesistente no. Si tenga presente che il concetto di inesistenza è vivamente dibattuto. Una parte della dottrina, infatti, nega l autonomia della categoria ed adopera il termine come sinonimo di nullità. 3. La nullità del negozio A) Nozione e casi La nullità è uno dei due aspetti (il più grave) che può assumere l invalidità del negozio. La dottrina prevalente (BIANCA, GAZZONI) individua il fondamento della nullità nell esigenza di approntare una forma di sanzione a tutela di interessi generali dell ordinamento, tra i quali rientra anche quello di tutela delle categorie più deboli ed esposte, perciò, all abuso contrattuale. Per il codice il negozio è nullo quando (art. 1418): manca uno degli elementi essenziali, indicati dall art (accordo, causa, oggetto, forma prescritta dalla legge a pena di nullità); la causa è illecita;
3 Capitolo 7 La patologia del negozio giuridico 369 il motivo è illecito ai sensi dell art. 1345; l oggetto è impossibile, illecito, indeterminato e indeterminabile; è contrario a norme imperative, nonché negli altri casi stabiliti dalla legge. Più in generale si può dire che causa di nullità è la contrarietà del negozio a norme di legge. Si tenga presente che le ipotesi di nullità non sono tutte testuali, ma possono desumersi dal sistema normativo nel suo complesso per via di interpretazione (nullità virtuale). Essa trova il suo fondamento nella portata generale della nullità, che si produce ogni qualvolta una norma imperativa risulti violata, anche se la legge non la dispone espressamente. B) Gli effetti della nullità a) Effetti tra le parti Il negozio nullo non produce effetti. Di conseguenza, se il negozio è stato eseguito, le prestazioni già effettuate costituiscono un indebito (indebito oggettivo: art. 2033) in quanto prive di titolo e pertanto devono essere restituite. Eccezione a tale principio, si ha nel caso del negozio immorale (art. 2035). In ogni caso, il diritto alla ripetizione è soggetto al termine ordinario di prescrizione, mentre l azione di rivendica, al pari dell azione di nullità, è imprescrittibile. L azione di nullità può accompagnarsi alla domanda di risarcimento del danno se ricorrono gli estremi della responsabilità precontrattuale. In tale evenienza il risarcimento è dovuto nei limiti del cd. interesse negativo. b) Effetti nei confronti dei terzi La dichiarazione della nullità di regola ha rilievo anche nei confronti dei terzi. Infatti, se un terzo ha acquistato un diritto da colui al quale il diritto stesso è stato trasferito in base ad un negozio nullo, la sentenza che ha dichiarato la nullità del negozio di trasferimento travolge anche il diritto del terzo (resoluto iure dantis resolvitur et ius accipientis). Tuttavia, se la domanda di nullità di un atto relativo ad un bene immobile (o ad un bene mobile registrato) è stata trascritta dopo cinque anni (o tre in caso di bene mobile registrato) dalla trascrizione del negozio nullo, la sentenza dichiarativa della nullità non pregiudica il diritto del terzo che ha acquistato in buona fede in base ad un atto trascritto o iscritto prima della trascrizione della domanda di nullità (art n. 6). In tal caso si ha un eccezione alla regola secondo cui il negozio nullo non produce effetti, giustificata dall esigenza di tutelare la buona fede del terzo e dall affidamento creato dalla situazione. Esempio: se A vende a B un immobile con un atto nullo il quale viene trascritto il 1 febbraio 1980, e la domanda di nullità viene trascritta entro il 1 febbraio 1985, la nullità che poi sarà dichiarata sarà opponibile a tutti i terzi; se, viceversa, la domanda di nullità viene trascritta dopo il 1 febbraio 1985, allora la nullità non sarà opponibile ai terzi di buona fede che abbiano trascritto il loro atto di acquisto prima della trascrizione della domanda di nullità.
4 370 C) Nullità parziale e nullità totale Parte settima Il negozio giuridico Nullità totale: è quella che riguarda l intero negozio. Nullità parziale (art. 1419): si riferisce ad una o più clausole del negozio. In particolare quest ultima può essere: oggettiva, quando colpisce una parte del contenuto del negozio; in tal caso il negozio resta valido quando la clausola invalida viene sostituita di diritto da norme imperative (art. 1419, 2 comma), ovvero quando risulta che le parti avrebbero egualmente concluso il negozio anche senza quella clausola. Dottrina La giurisprudenza e la dottrina dominanti ritengono che il giudizio in ordine al valore condizionante della clausola invalida debba fondarsi su una valutazione oggettiva, avendo riguardo agli interessi dedotti ed alla perdurante utilità del negozio nonostante la eliminazione di una parte del suo contenuto. Secondo una diversa opinione, invece, l indagine dovrebbe essere condotta in una prospettiva soggettiva, avendo riguardo alla volontà ipotetica delle parti quale si sarebbe determinata se queste avessero conosciuto della invalidità; soggettiva, quando nei negozi plurilaterali colpisce il vincolo di una delle parti: in questo caso non vi è nullità dell intero negozio, salvo che la partecipazione di essa debba considerarsi essenziale. D) I caratteri tipici della nullità Essi sono: improduttività di effetti: il negozio non produce gli effetti della categoria cui appartiene; assolutezza: la nullità può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse: esistono, però, ipotesi eccezionali di nullità che può essere fatta valere solo da specifici soggetti (cd. nullità relativa); rilevabilità di ufficio: la nullità può essere rilevata di ufficio dal giudice, senza domanda di parte (art. 1421); insanabilità: il negozio nullo non può sanarsi né per convalida (art. 1423), né per prescrizione dell azione (art. 1422). Dottrina La dottrina e la giurisprudenza hanno individuato nelle ipotesi di conferma della donazione (art. 799) e del testamento (art. 590) nulli un eccezione alla regola della non convalidabilità del negozio nullo. In realtà, come è stato opportunamente rilevato (GAZZONI), le citate disposizioni non configurano un ipotesi di convalida (che presuppone necessariamente la coincidenza soggettiva tra autore dell atto e parte del negozio), trattandosi piuttosto di una conferma da parte degli eredi o aventi causa del donante dopo la sua morte;
5 Capitolo 7 La patologia del negozio giuridico 371 imprescrittibilità: l azione di nullità non è soggetta a limiti di tempo, salvi gli effetti della usucapione e della prescrizione delle azioni di ripetizione; efficacia retroattiva della dichiarazione di nullità: l accertamento della nullità di un negozio ha effetto retroattivo (ex tunc) nei confronti delle parti e dei terzi; natura dichiarativa (non costitutiva) dell azione di nullità: infatti, essa non modifica la situazione giuridica preesistente, ma si limita ad accertarla e dichiararla; la nullità, infatti, opera di diritto. In concreto Si ricordi, però, che l eccezione di annullamento è, invece, imprescrittibile. Si faccia il seguente esempio: un soggetto è stato convenuto in giudizio da un altro per l esecuzione di un contratto tra gli stessi stipulato. Il consenso del primo era stato carpito dal secondo con dolo, ma l azione di annullamento del contratto si è prescritta, ciò nonostante il deceptus può opporsi all esecuzione eccependo l annullabilità del contratto. L eccezione di annullamento, una volta opposta e accolta, comporta l annullamento del contratto. E) La conversione del negozio nullo (art. 1424) La conversione è il fenomeno per cui un negozio nullo può produrre gli effetti di un negozio diverso, del quale contenga i requisiti di sostanza e di forma. Il fondamento di essa si deve ravvisare nel principio di conservazione del negozio (v. infra par. 5). I requisiti della conversione sono: un elemento soggettivo: deve potersi presumere che le parti avrebbero voluto il negozio cui dà luogo la conversione, se fossero state a conoscenza della nullità del negozio che hanno posto in essere. Si richiede, quindi, un indagine interpretativa della ipotetica volontà delle parti e dello scopo che esse volevano perseguire; un elemento oggettivo: il negozio deve contenere i requisiti di sostanza e di forma del negozio in cui dovrà essere convertito. Esempi di conversione sono: la dichiarazione cambiaria nulla può valere come «promessa di pagamento» o ricognizione di debito; la girata cambiaria nulla può valere come «cessione del credito». Da non confondersi con la conversione vera e propria (sostanziale) è la conversione formale, che si ha quando un negozio può compiersi in due forme diverse, per cui, se esso è invalido in quella in cui è stato compiuto e contiene i requisiti dell altra, vale come se fosse effettuato in quest altra forma: ad esempio, il testamento segreto mancante di qualche requisito può valere come testamento olografo (v. art. 607). Approfondimenti La nullità di protezione Trattasi di una categoria di nullità diffusa soprattutto nella legislazione speciale, per cui un contratto viene qualificato come nullo non per interesse generale o contrarietà all ordine pubblico economico, ma a tutela di una delle parti che è l unica a potersi avvalere della nullità stessa. È quanto accade, ad esempio, nei contratti del consumatore: l art. 36 del Codice del consumo ha ad oggetto la nullità di protezione. Altri esempi si rinvengono nei contratti bancari, in quelli relativi alla prestazione di servizi finanziari, nella subfornitura (art. 9, L. 192/1998) ecc.
6 372 Parte settima Il negozio giuridico Caratteri delle nullità di protezione sono: operano solo a vantaggio del consumatore; sono rilavabili d ufficio solo se operano a vantaggio del consumatore; colpiscono solo le clausole vessatorie, mentre il contratto rimane valido per il resto. È ammissibile la conversione di un negozio nullo per contrarietà ad una norma imperativa? L art dichiara applicabile la conversione al negozio nullo senza porre distinzione tra le varie cause di nullità; tuttavia, premesso che l istituto della conversione ha la funzione di mantenere in vigore un negozio per consentire alle parti il perseguimento di un loro intento pratico, non può considerarsi suscettibile di conversione un negozio che persegue uno scopo vietato dall ordinamento giuridico. La legge infatti non può favorire il raggiungimento di uno scopo illecito. La Corte di Cassazione (sentenza 18 aprile 1953, n. 1036) ha al riguardo affermato che «il negozio giuridico che tenda a perseguire uno scopo vietato dall ordinamento giuridico ovvero contrastante con gli interessi fondamentali della società o con i principi etici che costituiscono la morale sociale non è suscettibile di conversione, giacché la nullità è inerente non già allo strumento scelto dalle parti, bensì all intento pratico da queste avuto di mira». Presupposto della conversione, pertanto, è la valutazione positiva, da parte dell ordinamento giuridico, dell interesse perseguito dalle parti. Se la valutazione è negativa, come nel caso in cui il negozio è illecito, viene meno tale presupposto e manca così la stessa ragion d essere della conversione (così DI BLASI). F) Sostituzione automatica di clausole Può succedere che l ordinamento, in caso di clausole nulle, anziché vanificare l intero regolamento negoziale, si sostituisca alle parti imponendo un regolamento negoziale diverso (es. settori sottoposti ad una disciplina di prezzi imposti dalla legge). Il fenomeno della inserzione automatica di clausole trova la sua fonte normativa nell art che dispone che le clausole, i prezzi di beni o di servizi imposti dalla legge sono di diritto inseriti nel contratto anche in sostituzione delle clausole difformi apposte dalle parti. Dunque, in questi casi, la clausola negoziale difforme dalla legge è nulla, ma ciò non comporta la nullità dell intero negozio che resta in vita modificato con le clausole inserite o sostituite automaticamente dalla legge. 4. L annullabilità del negozio A) Nozione e casi L annullabilità è l altro aspetto che può assumere l invalidità del negozio e si ha per quei negozi che, pur essendo difformi dall ordinamento, non meritano una sanzione grave come la nullità. Essa, di regola, deriva dalla violazione di norme che mirano a tutelare particolarmente una delle parti, che versi in una posizione di menomazione a causa delle sue condizioni o della sua situazione individuale; per proteggere l interesse del soggetto tutelato l ordinamento gli concede la facoltà di scegliere se mantenere o meno in vita il negozio (proponendo o meno l azione di annullamento). Si tenga presente che tra gli atti inter vivos i casi di annullabilità (a differenza di quelli di nullità) sono soltanto testuali: l annullabilità, cioè, sussiste solo nei casi previsti espressamente dalla legge.
7 Il negozio è annullabile in caso di: Capitolo 7 La patologia del negozio giuridico 373 vizio del consenso (artt ); incapacità legale o naturale della parte (art. 1425); in tutti gli altri casi previsti dalla legge. B) Caratteristiche dell annullabilità Esse sono: a) l efficacia interinale (o temporanea) del negozio annullabile: il negozio, finché non viene annullato, produce tutti i suoi effetti; b) la relatività: l annullamento può essere domandato, di regola, soltanto dalla parte nel cui interesse è stabilito dalla legge; talvolta, però, esso può essere domandato da chiunque vi abbia interesse (ad esempio per gli atti dell interdetto legale); c) l irrilevabilità d ufficio: il giudice non può, senza domanda di parte, rilevare l annullabilità; d) la sanabilità: il negozio annullabile può sanarsi: per effetto della prescrizione dell azione di annullamento; per effetto di convalida (art. 1444); e) la prescrittibilità (art. 1442): l azione di annullamento è soggetta a prescrizione quinquennale, il cui termine comincia a decorrere dal giorno in cui è cessata la causa che ha dato luogo al vizio del negozio; oppure dal giorno in cui questo è stato concluso, negli altri casi di annullabilità (es.: incapacità naturale); f) la natura costitutiva dell azione di annullamento: in quanto questa mira a modificare una situazione giuridica preesistente: il negozio aveva prodotto i suoi effetti e la sentenza di annullamento li elimina. C) Effetti dell annullamento 1) Efficacia retroattiva (ex tunc) tra le parti: la sentenza di annullamento distrugge gli effetti prodotti dal negozio annullabile, precedentemente posto in essere, come se questi non si fossero mai verificati. Da ciò deriva che: colui che ha ricevuto una prestazione in base a negozio annullabile è tenuto a restituirla per l intero; l incapace (nel caso di negozio annullato per incapacità) deve restituire solo quanto della prestazione è stato rivolto a suo vantaggio (art. 1443); 2) effetti della retroattività nei confronti dei terzi: se l annullamento dipende da incapacità legale, gli effetti retroattivi dell annullamento si esplicano anche nei confronti dei terzi; se l annullamento deriva da altre cause (es.: vizi della volontà), la sentenza di annullamento non pregiudica i diritti acquistati a titolo oneroso dai terzi in buona fede (che, cioè, ignoravano il vizio del negozio: art. 1445), salvo che prima del loro acquisto sia stata trascritta la domanda di annullamento ai sensi dell art. 2652, n. 6.
8 374 Parte settima Il negozio giuridico D) La convalida del negozio annullabile (art. 1444) Il negozio annullabile può essere sanato con una successiva manifestazione di volontà: la convalida. La convalida è il negozio col quale il soggetto legittimato a proporre l azione di annullamento rinunzia al diritto di annullamento, sanando il negozio stesso. La convalida può essere: espressa: quando la parte manifesta la volontà di confermare il negozio con un apposita dichiarazione. Essa deve contenere: l indicazione del negozio annullabile; l indicazione del motivo di annullabilità; la dichiarazione che si intende convalidare il negozio; tacita: quando la parte dà esecuzione volontaria al negozio conoscendo il motivo di annullabilità. Essenziale al fine della convalida è che non sia più operante il vizio che ha cagionato l annullabilità (es.: sia chiarito l errore, sia cessata la violenza morale etc.). La convalida è un negozio unilaterale, accessorio, a forma libera, non recettizio. Differenze tra nullità ed annullabilità Nella nullità, il negozio è improduttivo di effetti; nell annullabilità, produce i suoi effetti, pur trovandosi in uno stato di pendenza; la nullità può essere contenuta anche virtualmente nel sistema; i casi di annullabilità sono solo testuali; la nullità opera di diritto ed è rilevabile d ufficio; l annullamento può essere dichiarato solo su domanda di parte, e non è rilevabile d ufficio; la legittimazione ad esperire l azione di nullità è assoluta; l azione di annullamento può essere proposta dalla sola parte nel cui interesse è stabilita (ma vedi la regola dell annullabilità assoluta e della nullità relativa); la sentenza di nullità ha natura dichiarativa; la sentenza di annullamento ha natura costitutiva; l azione di nullità è imprescrittibile; l azione di annullamento si prescrive in cinque anni; la nullità è, di regola, insanabile; l annullabilità viene sanata per effetto della prescrizione dell azione di annullamento o per effetto della convalida; la nullità è opponibile ai terzi aventi causa; l annullabilità non è opponibile ai terzi aventi causa tranne nel caso in cui derivi da incapacità legale. Può un negozio nullo essere sanato mediante convalida? Solo il negozio annullabile può essere sanato mediante la convalida. Va precisato che la convalida non ha effetto se chi l esegue non è in condizione di concludere validamente il contratto: in altri termini la convalida non ha effetto se persiste lo stesso vizio che ha cagionato l annullabilità del negozio (es.: se il negozio è stato posto in essere da un minore, è necessario che questi abbia raggiunto la maggiore età).
9 5. La tutela dell affidamento Capitolo 7 La patologia del negozio giuridico 375 L affidamento è uno dei principi generali del nostro ordinamento ed indica la preferenza accordata alla buona fede del destinatario di una dichiarazione negoziale che sia viziata nella volontà. In base a tale principio non può opporsi l invalidità del negozio a colui che ha fatto legittimo affidamento sulla sua perfezione ed efficacia. Tale impostazione è, però, prevalente solo in materia di negozi patrimoniali inter vivos a titolo oneroso, poiché nei negozi patrimoniali a titolo gratuito, nei negozi mortis causa e nei negozi familiari, si tutela maggiormente l autore della dichiarazione. 6. Il principio di conservazione È un principio generale dell ordinamento secondo il quale il prodotto dell autonomia negoziale deve mantenersi in vigore il più possibile. In altri termini, la legge tende ad evitare che l autonomia negoziale, una volta esercitata, resti improduttiva di effetti, e che il negozio concluso sia posto nel nulla. Applicazioni di tale principio sono contenute negli artt (conversione del negozio nullo), 1444 (convalida), 1419 (nullità parziale), 1367 (in tema di interpretazione del contratto) etc. 7. Inefficacia in senso stretto Esaminate le ipotesi di inefficacia in senso ampio, prendiamo ora in considerazione le ipotesi di inefficacia in senso stretto caratterizzate da una inettitudine transitoria e non patologica: inefficacia relativa: si ha quando un negozio è valido, ma non produce i suoi effetti nei confronti di alcuni soggetti (art. 2901) (si parla anche di inopponibilità); inefficacia per la presenza di cd. requisiti volontari di efficacia: si ha quando le parti abbiano apposto elementi accidentali (condizione e termine); inefficacia per mancanza di legittimazione (es.: vendita di cosa altrui); inefficacia per mancanza dei requisiti legali di efficacia. 8. L irregolarità Il negozio giuridico si dice irregolare quando, pur essendo perfettamente valido ed efficace, abbia tuttavia violato qualche comando legislativo, la cui sanzione non si riflette sull atto, ma consiste in una pena per chi lo ha posto in essere. Così è per alcune norme del diritto matrimoniale: mancata pubblicazione (art. 134), inosservanza del lutto vedovile (art. 140) etc. È altresì il caso in cui le parti, in violazione della legge, non abbiano fatto uso della carta da bollo, ovvero non abbiano provveduto a registrare un atto. In tutte queste ipotesi, la reazione dell ordinamento è diversa dall eliminazione del negozio dal mondo del diritto e si risolve in una sanzione irrogabile agli autori dell atto.
10 376 Inefficacia in senso ampio (È permanente e patologica) produce effetti inte- rinali irrilevabile d ufficio sanabile convalidabile costitutiva prescrittibile (5 anni) Inefficacia in senso ampio (È permanente e patologica) Inefficacia in senso stretto (È transitoria e non patologica) Irregolarità Parte settima Il negozio giuridico INEFFICACIA E IRREGOLARITÀ DEL NEGOZIO Inesistenza Invalidità Invalidità Tipi si ha se manca qualsiasi elemento di identificazione del negozio effetti Nullità Annullabilità inconvalidabilità assoluta impossibilità di produrre effetti inconvertibilità ricorre nelle ipotesi previste dall art c.c. caratteri della figura e della azione di nullità rilevabile d ufficio insanabile eccezionalmente convalidabile dichiarativa assoluta imprescrittibile efficacia ex tunc ricorre nelle ipotesi singolarmente ed espressamente previste dalla legge caratteri della figura e della azione di annullamento presupposto: negozio esistente, valido, inoppugnabile Inopponibilità Inefficacia per non è opponibile verso alcune categorie di terzi (frode ai creditori) presenza di elementi accidentali condizionanti mancanza di legittimazione mancanza di requisiti legali di efficacia Negozio efficace in tutti i sensi; viola norme la cui sanzione non si riflette sull atto, ma consiste in una pena per chi lo ha posto in essere.
11 Questionario 1. In quali casi si parla di negozio inefficace? (par. 1) 2. È possibile convalidare un negozio inesistente? (par. 2) 3. Quando un negozio può definirsi nullo? (par. 3) Capitolo 7 La patologia del negozio giuridico Che effetti produce la nullità nei confronti dei terzi? (par. 3) 5. Per rilevare giudizialmente la nullità di un negozio è sempre necessaria la domanda di parte? (par. 3) 6. Che cosa si intende per conversione del negozio nullo? (par. 3) 7. Chi è legittimato a far valere l annullabilità di un negozio? (par. 4) 8. Che effetti produce la annullabilità tra le parti? (par. 4) 9. Quando un negozio può dirsi irregolare? (par. 8)
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