RENDICONTAZIONE del PIANO LOCALE di PREVENZIONE della ASL di BIELLA ANNO 2015

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1 del PIANO LOCALE di PREVENZIONE della ASL di BIELLA ANNO Coordinatore del PLP: Dott. Maurizio Bacchi Direttore Dipartimento di Prevenzione: Dott. Luca Sala 1

2 1 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute 2

3 Azione Consolidamento dell alleanza scuola /sanità per le Scuole che promuovono Salute SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI Obiettivi dell azione Coinvolgere tutti gli attori interessati in un percorso di alleanza. Descrizione puntuale delle attività previste nell anno Le alleanze definite da atti formali e i gruppi di lavoro già esistenti saranno coadiuvati da iniziative di consultazione allargata su temi specifici e con periodicità utile. È quindi necessario che Scuola, Sanità, Enti Territoriali, Agenzie educative presenti sul territorio, famiglie e giovani cooperino per individuare priorità e modalità di intervento. Livello regionale Messa in atto del Protocollo interistituzionale Sanità-Scuola e redazione linee guida. Popolazione target: popolazione scolastica. Attori coinvolti/ruolo: componenti del Gruppo Tecnico Regionale. Livello locale Presso la ASL di Biella è attivo da diversi anni il CIP (Comitato Interistituzionale Provinciale). Questo comitato, di cui fanno parte la ASL BI, la Provincia di Biella, i Comuni di Biella e di Cossato, le Scuole rappresentate per ogni ordine (infanzia, primaria e secondaria), i rappresentanti degli studenti e l Ufficio Scolastico Provinciale, si è riunito normalmente due volte all anno: a fine anno scolastico (giugno) ed all inizio del successivo (settembre). Il comitato è presieduto e convocato dal Provveditore. Per l anno, stante la nomina del nuovo Provveditore Dott. Zanotti Marco dopo un periodo di scavalco da altre realtà locali, si prevede un rilancio dell attività, tenendo però presente che la Provincia sta vivendo un periodo di transizione e trasformazione. Il nuovo comitato sarà sostituito da un nuovo organismo in cui saranno presenti le figure dirigenziali di tutte le scuole biellesi. Durante la prima riunione che si svolgerà in data 29 giugno saranno presentate le proposte formative della nostra ASL rivolte agli insegnanti ed agli studenti delle scuole biellesi. La presentazione dei progetti avviene mediante l utilizzo di apposita modulistica in cui sono descritti: denominazione progetto, soggetti promotori, destinatari, contenuto, obiettivi, modalità di svolgimento e azioni, calendarizzazione, sede, relatori, valutazione/indicatori. Durante la seconda riunione, prevista per fine settembre, le proposte saranno discusse ed approvate e successivamente entreranno a far parte del Catalogo delle offerte formative della ASL di Biella. In questa seconda riunione saranno altresì esaminate le proposte eventualmente pervenute da altre agenzie presenti sul territorio biellese. In particolare risultano particolarmente attive sotto questo aspetto: la Fondazione Edo Tempia, la LILT Biella, l Unione Nazionale Ciechi, la Questura di Biella (corsi sulla sicurezza stradale). 3

4 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Anche nel corso del è proseguita l attività del gruppo di coordinamento locale con l Ufficio Scolastico Provinciale. Sono state effettuate tre riunioni del gruppo nel corso dell anno. Sono in corso contatti per migliorare ulteriormente la collaborazione. Presso la ASL Bi è stato istituito un gruppo di lavoro Guadagnare Salute. Nell ambito di questo gruppo sono invitati rappresentanti dell Ufficio Scolastico Provinciale ogni volta che la riunione ha all ordine del giorno interventi nel setting scuola. Due riunioni convocate Standard per l anno Risultanze Almeno 2 incontri del gruppo costituito a Effettuati tre incontri del gruppo locale livello locale 4

5 Azione Consolidamento e sviluppo di una formazione congiunta SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI Obiettivi dell azione Condividere i criteri per la definizione di Scuola che promuove salute e implementare le attività attraverso una formazione congiunta. Livello regionale Il Gruppo Tecnico regionale, in continuità con i risultati già ottenuti dal gruppo di lavoro che ha curato l avvio e la realizzazione della fase sperimentale, dovrà definire percorsi di formazione congiunta, sia in presenza che attraverso la lettura di materiali di autoapprendimento, a sostegno del percorso, con approfondimenti su temi e azioni prioritarie. Livello locale Si assicura da parte della ASL di Bella l adesione e la partecipazione alle iniziative regionali ed in particolare al percorso dei profili di salute della scuola, cui la ASL ha gia aderito e collaborato in passato. A livello locale il tavolo di lavoro corrisponde e si identifica con il tavolo già descritto nella scheda relativa alla azione Presso la ASL di Biella come tutti gli anni vengono organizzati incontri di formazione rivolti agli insegnanti su temi specifici. Anche per il questo programma è stato attuato e sono stati effettuate due giornate di formazione nella prima parte dell anno. Con la ripresa dell anno scolastico saranno offerti ulteriori interventi. I temi affrontati sono stati: - igiene orale (insegnanti di scuola materna ed elementare); - prevenzione degli incidenti domestici ed integrazione culturale (come destinatari finali le mamme di origina araba). In autunno saranno affrontati nuovi argomenti da concordarsi con l USP. Nell ambito nutrizionale vengono regolarmente organizzati incontri con le insegnanti delle classi coinvolte in specifici programmi di promozione della salute. Inoltre sono previsti in autunno i seguenti interventi di formazione rivolti agli insegnanti: - lettura delle etichette - pubblicità alimentare - piramide alimentare - approfondimento temi della territorialità, stagionabilità e sprechi in campo alimentare. Agli insegnanti viene inoltre offerta, in prosecuzione a progetti precedenti, la formazione prevista dal progetto Unplugged che viene realizzato anche quest anno. Inoltre è stata effettuata una specifica formazione di supporto alle scuole che aderiscono o vogliono attivare il progetto Pedibus. Anche questa è una attività in proseguimento rispetto ai PLP precedenti DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Sono stati effettuati interventi di formazione rivolti agli insegnanti di diverso ordine e grado con i seguenti argomenti: - igiene orale (insegnanti di scuola materna ed elementare); - pediculosi - prevenzione degli incidenti domestici ed integrazione culturale (come destinatari finali le mamme di origina araba). - lettura delle etichette 5

6 - pubblicità alimentare - piramide alimentare - approfondimento temi della territorialità, stagionabilità e sprechi in campo alimentare Standard per l anno Risultanze N. giornate di formazione Almeno 2 giornate annue 12 interventi 6

7 Azione Il catalogo: promozione e disseminazione di Buone Pratiche (BP) SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI Obiettivi dell azione Le scuole adottano Buone Pratiche per la promozione di stili di vita sani proposte nel catalogo e messe a disposizione di tutte le scuole interessate. Livello locale Produzione di un catalogo dell offerta formativa. Il lavoro di promozione e disseminazione di buone pratiche avverrà attraverso la formalizzazione di un Catalogo la cui costruzione sarà coordinata dai Referenti per la promozione della salute delle ASL in collaborazione con i Servizi Territoriali che lavorano con le scuole e dovrà: rispecchiare le scelte che la Regione riterrà prioritarie, definite nelle linee guida; essere basato sulle migliori prove di efficacia disponibili; reso facilmente accessibile a tutte le scuole del territorio. Le scuole a cui è stato presentato il catalogo sceglieranno tra le proposte educative e formative di buona pratica ciò che maggiormente risponde ai propri bisogni e/o viene definito prioritario affrontare a livello regionale o locale. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE E stato prodotto il Catalogo dell offerta formativa per l anno ed inviato a tutte le scuole. Si allega il Catalogo dell offerta formativa. Molte scuole hanno aderito a progetti prioritari inseriti nel catalogo 7

8 Indicatore sentinella: (REGIONALE) Presenza del catalogo Numero di scuole che hanno adottato almeno 1 progetto di buona pratica/numero di scuole a cui è stato inviato o presentato il catalogo Standard per l anno Risultanze 1 catalogo in 50% delle ASL Catalogo prodotto e diffuso in LA ASL di Biella si impegna a produrre il catalogo. Lo stesso tutte le scuole sarà inserito sul sito internet dell Ufficio Scolastico Provinciale, in libera consultazione per tutti gli insegnanti delle scuole biellesi. 56/169 Almeno 10% 8

9 Azione Programmazione annuale delle azioni prioritarie in coprogettazione SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI Obiettivi dell azione Individuare le azioni prioritarie che le scuole dovranno attivare nell anno scolastico. Livello regionale Indicazione di priorità all interno delle linee guida per almeno 3 dei temi individuati. Popolazione target: dirigenti scolastici, insegnanti e operatori di tutte le scuole e le ASL del territorio regionale. Attori coinvolti/ruolo: Gruppo Tecnico Regionale per la redazione e validazione delle linee guida. Livello locale Saranno indicati i temi prioritari da affrontare con interventi di promozione della salute e/o formazione nelle scuole. Tale indicazione sarà parte integrante del catalogo di cui alla precedente azione DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Sono stati individuati i seguenti temi prioritari: Alimentazione Prevenzione del tabagismo Prevenzione dei comportamenti a rischio negli adolescenti Attività fisica Presenza delle linee guida con indicazione di priorità per almeno 3 dei temi dichiarati nel piano Scuole che hanno attivato azioni su temi prioritari nelle classi target /classi target delle scuole partecipanti Standard per l anno Risultanze Sì/No SI Almeno il 20% 56/165 9

10 2 Programma 2 Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di vita Azione

11 Linee guida per l adozione della Carta di Toronto per la promozione dell attività fisica SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI Obiettivi dell azione Favorire l adozione della Carta di Toronto attraverso l elaborazione di Linee guida regionali, ricercando e studiando la trasferibilità delle esperienze locali e nazionali. Le attività di ricerca e scrittura delle Linee guida saranno realizzate da un gruppo di lavoro regionale formato da rappresentanti della Rete Attività fisica Piemonte (RAP) e dal gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP). Le Linee guida saranno diffuse attraverso i siti e i canali istituzionali. Livello regionale - definizione del gruppo di lavoro - scelta dei criteri per individuare e selezionare le esperienze locali e nazionali - ricognizione e analisi delle esperienze. Livello locale Partecipazione al gruppo regionale degli operatori coinvolti. Si garantisce la partecipazione alle riunioni regionali da parte degli operatori della ASL BI Tuttavia si segnala che nella ASL BI sono già state effettuate le seguenti attività inerenti a questa azione: - adozione della Carta di Toronto da parte del Consorzio dei Comuni dell area biellese e da parte delle giunte municipali di 8 comuni come strumento di condivisione per l adozione di progetti e strumenti atti a favorire l attività fisica sia nel contesto di comunità urbane che rurali; - diffusione di materiale promozionale in tutti i comuni del biellese mediante la distribuzione capillare di materiale informativo relativo alla campagna Cittadini in cammino verso la salute DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE L Adozione della Carta di Toronto è stata proposta al Consorzio dei Comuni del Biellese ed a tutti i Comuni dell area Biellese. Hanno deliberato 8 comuni oltre al Consorzio Standard per l anno Risultanze 11

12 Partecipazione alle riunioni gruppo di lavoro regionale quando saranno convocate Partecipazione al 100% delle riunioni convocate Permane la disponibilità dichiarata in assenza di riunioni convocate 12

13 Azione Ambienti sicuri SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI L azione nel si sviluppa soltanto sul livello regionale. Tuttavia si segnala che nella ASL BI è stato avviato un progetto di autocontrollo della sicurezza delle abitazioni attraverso una check list che viene distribuita e raccolta presso il Servizio di Igiene Pubblica nella sala di attesa delle vaccinazioni. Lo scopo del progetto è la crescita della cultura della sicurezza presso le famiglie. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Si allega in calce relazione di servizio relativa all obiettivo in oggetto Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Obiettivi Obiettivo 2: Azioni coerenti con i Piani Nazionale, Regionale e Locale della Prevenzione Rischi collegati all ambiente in-door Indicatore: Diffusione della check-list di autocontrollo per la verifica della sicurezza della casa: campagna informativa rivolta alla popolazione più esposta ai rischi di incidente domestico Valore atteso: Relazione di fine anno Relazione Il progetto è stato portato avanti nella prima fase in collaborazione con la SS di epidemiologia della ASL TO1 diretta dalla Dott.ssa Rosa D Ambrosio. Il lavoro di preparazione della check-list si è basato su alcuni presupposti teorici: - organizzare il lavoro per tipologia di rischio invece che per ambiente della casa ; - suddividere i rischi tra quelli strutturali e quelli comportamentali ; - corredare ogni capitolo di consigli utili contenenti principalmente norme di comportamento o inviti ad una regolare manutenzione; - utilizzare un linguaggio semplice e comprensibile a tutti, pur mantenendo un livello adeguato di precisione. 13

14 La check-list è sperimentata su un campione di 25 famiglie reclutate secondo un campione di convenienza a Biella e 25 a Torino. Il campione comprendeva famiglie di tutte le età, di diversa classe sociale e di diverso livello di istruzione. Un questionario predisposto appositamente ha permesso di raccogliere le osservazioni (disponibile il materiale agli atti del Servizio, per eventuali approfondimenti). La maggior parte delle osservazioni riguardava: - l eccessiva lunghezza della check-list; - la mancanza di rinvii interni alla check-list nel caso di parti da non compilare (per esempio: nella mia casa non c è una scala, pertanto posso saltare alla domanda n...); - osservazioni specifiche su alcune domande della check-list. Le osservazioni sono state in parte accolte, modificando la check-list in alcune parti La check-list validata di cui allego una copia in bianco per opportuna conoscenza è stata distribuita nel corso del a famiglie con bambini e a persone adulte al momento dell accesso ai Servizi del Dipartimento. In particolare per le famiglie al momento dell accesso per la vaccinazioni e per gli adulti al momento dell accesso a vario titolo a tutti i Servizi del Dipartimento. Trattandosi di una check-list di autocontrollo il ritiro del documento è libero (le copie sono depositate presso le sale d attesa dei Servizi). La check-list è dotata di una parte staccabile contenente informazioni sul gradimento della stessa da parte dell utenza ed alcune domande sui fattori di rischio relativi agli incidenti domestici. La restituzione di questa parte è del tutto facoltativa, in quanto lo scopo dell iniziativa è soprattutto quello di diffondere la cultura della sicurezza nella casa e non quella di raccogliere dati. Dalla lettura e compilazione della check-list deriva infatti, mentre ci si applica alla compilazione pensando alla situazione specifica della propria casa, una illustrazione completa ed esaustiva dei possibili fattori di rischio strutturali e gestionali responsabili della maggior parte degli incidenti domestici. Le copie della check-list prese dagli utenti sono state nel corso del, duecentotrentasette (237). Stante la non obbligatorietà del riscontro le copie della parte staccabile restituite al servizio sono state trentanove (39), pari al 16,45 % delle schede distribuite. Queste sono state restituite con le seguenti modalità: - direttamente nelle mani di operatori (alla successiva vaccinazione oppure portate allo sportello); - depositate nel cestello predisposto nelle sale d attesa. Si è provveduto ad una breve elaborazione dei dati, che si riassumono nelle tabelle seguenti: Distribuzione del campione per fascia d età: tot La fascia più numerosa è compresa tra i 25 ed i 44 anni e copre circa il 50%del campione. 14

15 MASCHI FEMMINE 13 (33%) 26 (66%) Prevalgono le femmine probabilmente in relazione alla maggior frequenza di mamme al servizio vaccinazioni. In 16 casi il paese di origine non è stato indicato. In 17 casi è dichiarata nazionalità italiana, in 3 casi Rumena ed i 3 casi Marocchina. Nella maggior parte dei casi il questionario è stato giudicato di difficile comprensione (22). Questo si spiega con il fatto che vengono affrontate tematiche tecniche la cui trasformazione in quesiti semplici non risulta agevole. Tuttavia la quasi totalità del campione trova che il questionario è stato utile (33 casi) per valutare i rischi presenti nella propria abitazione. Questo dato fa pensare che lo scopo di migliorare l empowerment della popolazione sul tema sicurezza in casa sia stato centrato. Esposto quanto sopra si ritiene l obiettivo: Obiettivo 2: Azioni coerenti con i Piani Nazionale, Regionale e Locale della Prevenzione Rischi collegati all ambiente in-door- Indicatore: Diffusione della check-list di autocontrollo per la verifica della sicurezza della casa: campagna informativa rivolta alla popolazione più esposta ai rischi di incidente domestico. - Valore atteso: Relazione di fine anno- Codice ISP02 raggiunto. Dicembre Dott. Maurizio Bacchi 15

16 Azione Come leggere l etichetta dei prodotti confezionati per bambini: una guida all uso SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI Obiettivi dell azione Favorire una lettura consapevole delle etichette attraverso: - l aggiornamento della Banca dati regionale delle etichette dei prodotti confezionati (raccolte nell ultima edizione di Okkio alla salute ). Livello regionale e locale L aggiornamento e manutenzione della Banca dati saranno effettuati dall ASL TO3 (ASL capofila) con la collaborazione di tutte le ASL piemontesi. Per quanto riguarda la ASL di Biella tutte le etichette (100%) sono già state caricate DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Indicatore sentinella: Etichette caricate in Banca dati Standard per l anno Risultanze Caricamento del 50% delle etichette Caricamento del 100% delle etichette raccolte nella Banca dati raccolte nella Banca dati 16

17 Azione Incidenti domestici: quali informazioni SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI Obiettivi dell azione Attivare percorsi informativi presso le strutture che accolgono gli anziani nel tempo libero ad esempio i centri ricreativi o presso le strutture residenziali, per aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi e delle misure di prevenzione. Livello locale - attivare contatti a livello locale con i potenziali stakeholders per programmare interventi informativi per la popolazione anziana; - individuare i luoghi e i tempi per effettuare gli incontri con gli anziani; - definire un calendario degli incontri. Per l anno si intende procedere al coinvolgimento dei centri d incontro degli anziani. Si partirà con un censimento delle strutture. Infatti se è noto che nella Città di Biella esistono alcuni centri di quartiere, che nella Città di Cossato e nella Città di Candelo esistono centri di incontro comunali, che nei comuni di Vigliano Biellese e di Cavaglià esistono centri di incontro comunali, non si conosce con esattezza la distribuzione delle strutture nel comuni minori. Si provvederà quindi ad avviare un primo contatto con i centri, raccogliendo le adesioni al progetto ed a predisporre opportuno materiale informativo. Si intende rinviare la definizione del calendario e del programma degli incontri all anno successivo. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE E stato effettuato un primo censimento delle strutture coinvolte (Centri Incontro per Anziani) e preso un primo contatto informale telefonico. Standard per l anno Risultanze Percorsi informativi attivati Primi contatti con le strutture interessate Effettuato censimento e primo contatto informale 17

18 Azione Con meno sale la salute sale SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI Obiettivi dell azione - definizione accordo Regione-Associazione di categoria - definizione poster e materiale informativo - attuazione di incontri di informazione/formazione indirizzati ai panettieri e addetti ristorazione collettiva finalizzati alla riduzione del contenuto di sale nelle preparazioni alimentari - informazione ai consumatori con il supporto dei MMG. Si prevede di attuare il progetto in tutte le ASL mediante l organizzazione di incontri informativi/formativi, documenti di indirizzo e di sostenerne l implementazione con azioni di sensibilizzazione/comunicazione. Livello regionale Definire e siglare accordo Regione-Associazione di categoria. Livello locale Realizzare incontri info/formativi nelle ASL per i panificatori. In data 23 giugno è previsto il primo incontro di formazione per i panificatori a cura del SIAN. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE In data 23 giugno è stato effettuato il primo incontro di formazione per i panificatori a cura del SIAN. Indicatore sentinella (REGIONALE): Definizione accordo e produzione materiale per la comunicazione Incontri di informazione/formazione nelle ASL indirizzati ai panificatori (LOCALE) Standard per l anno Risultanze Evidenza documentale Effettuato (vedi anche PAISA) Almeno un incontro nell anno Effettuato (vedi anche PAISA) 18

19 Azione Prevenzione del consumo dannoso di alcolici nel contesto del divertimento e Promozione della guida responsabile: Rete Regionale e Progetti multi-componente SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI Obiettivi dell azione - sviluppare una rete regionale che coordini e indirizzi programmi di empowerment di comunità locale per contrastare il consumo di alcol a rischio nei contesti del divertimento e i comportamenti di guida in stato di ebbrezza alcolica; - promuovere alleanze a livello locale tra gestori dei locali pubblici, prefettura, associazionismo, decisori e operatori della sanità al fine di sviluppare empowerment di comunità sul problema; - migliorare nei destinatari finali la percezione del proprio stato psicofisico dopo assunzione di alcol e modificare l intenzione di guidare anche se in stato di ebbrezza a seguito degli interventi di counselling e informativi realizzati nei contesti del divertimento. Livello regionale Costituzione e formalizzazione di una rete regionale di coordinamento e d indirizzo, in continuità con quanto realizzato dal coordinamento Safe Night Piemonte nato con il programma CCM GSA, che sulla base del lavoro di confronto tra esperienze territoriali diverse ha consentito la costruzione di una visione comune circa la mission e gli obiettivi degli interventi nei contesti del divertimento giovanile notturno. Pianificazione di progetti multicomponente coordinati a livello regionale che prevedono: - formazione-sensibilizzazione dei gestori del divertimento giovanile notturno; - advocacy con gli amministratori locali; - counseling individuali svolti da parte degli operatori delle postazioni mobili con l ausilio di etilometri, simulatori di guida, occhiali alcolemici, materiali informativi ecc. Si intende sperimentare in alcune ASL l utilizzo di Social Network e di APP specifiche, quali modalità comunicative innovative, all interno dei programmi in atto. Livello locale La ASL di Biella ha partecipato in passato al progetto Safe Night con propri operatori e con operatori delle cooperative Anteo e Progetto Giovane, in accordo con la Provincia di Biella. Il venire meno di finanziamenti dedicati e la riduzione progressiva del personale non ha però permesso di proseguire in tale attività. Non si prevede che la situazione possa mutare per quest anno e probabilmente anche per gli anni futuri. Tuttavia vengono portate avanti le seguenti attività, grazie all utilizzo degli operatori del Drop-in: - lavoro di formazione, informazione e promozione con i gestori di locali con l obiettivo di un utilizzo responsabile dell alcool. Incontri con i gestori di locali; - promozione di una guida responsabile, nell ambito di programmi di promozione della salute nelle scuole (vedi setting scuole), in collaborazione con la Questura di Biella (Polizia Stradale) e nell ambito del progetto Unplugged., 19

20 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Operatori della ASL di Biella (SERT e/o DROP-IN) hanno garantito la partecipazione alle riunioni della rete Standard per l anno Risultanze N. riunioni annuali della Rete Partecipazione alle riunioni Effettuato 20

21 Azione Save the date SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI Obiettivi dell azione Promuovere azioni di sensibilizzazione in occasione delle giornate tematiche celebrate dall OMS (quali ad esempio la Settimana della salute mentale, la Settimana mondiale dell allattamento del seno, la Giornata mondiale dell attività fisica, fumo, ) per sviluppare l empowerment e mantenere viva l attenzione della popolazione, e non solo degli addetti ai lavori, su: - gli sviluppi della ricerca; - l importanza e la promozione di uno stile di vita salutare; - l importanza e la promozione del benessere mentale oltre a quello fisico, con particolare attenzione a contrastare lo stigma e l idea di inguaribilità che da sempre accompagna la sofferenza mentale. Livello regionale e locale Nella ASL di Biella si svolgono oramai da anni e quindi confermate anche per quest anno le seguenti attività informative alla popolazione in occasione di date e/o celebrazioni: - Incontri con la popolazione sulla malattia di Alzheimer a cura della Struttura di Geriatria - Incontri con la popolazione sulla prevenzione dell osteoporosi presso i C.C. Gli Orsi ed Esselunga - Giornata mondiale del malato, - Giornata europea della logopedia - Giornata mondiale del rene, - Fiera biellese del lavoro, - Giornata mondiale del sollievo, - Obesity day, - Giornata del diabete. - Giornata mondiale senza fumo - Giornata mondiale per la prevenzione dell AIDS - Settimana In-forma presso il C/C Gli Orsi di Biella. Incontri informativi con la popolazione, inerenti argomenti di salute e prevenzione a tutto campo. 21

22 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Tutti gli eventi programmati sono stati effettuati Azioni di sensibilizzazione (eventi e/o materiali su siti istituzionali) Standard per l anno Risultanze - almeno 1 evento - pubblicazione di almeno 1 documento divulgativo di approfondimento/aggiornamento 13 eventi, tutti corredati da materiale informativo e documentale pubblicato 22

23 Azione Walking programs SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLA ATTIVITA PROGRAMMATE Obiettivi dell azione Sostenere la pratica dell attività fisica e contribuire al raggiungimento dei livelli raccomandati per fascia di età attraverso i walking programs fit o nordic walking, gruppi di cammino attività spontanee e accessibili a tutti. I walking programs sono la tipologia di intervento più diffusa per la promozione dell attività fisica a livello locale. Con quest azione si vuole mettere a disposizione dei professionisti, sanitari e non, strumenti di progettazione e di valutazione per la realizzazione di walking programs destinati alla popolazione adulta e, in particolare, agli ultra 64enni e favorirne l attivazione su tutto il territorio regionale. In particolare si prevede di: - elaborare, nell ambito delle attività della Rete Attività fisica Piemonte (RAP), un modello di piano di valutazione, articolato in più fasi e corredato di strumenti per la sua applicazione, da sperimentare nei progetti di walking programs attivati a livello locale; - aumentare l offerta di gruppi di cammino da parte di ASL e Comuni attivando gruppi di cammino in tutte le ASL della Regione in collaborazione con i Comuni, le circoscrizioni, i centri per anziani o altri enti/associazioni che lavorano con loro. Livello regionale Elaborare il piano di valutazione a cura della RAP. Livello locale Prevedere incontri con enti/associazioni per la programmazione di gruppi di cammino. Da tre anni nella ASL di Biella si svolgono regolarmente a cadenza bisettimanale uscite dei gruppi di cammino (si vedano per dettagli i PLP e le relative rendicontazioni degli anni scorsi). Si sta organizzando un corso presso il comune di Cossato per la formazione di figure di walkjing leader aziendali in grado di gestire gruppi di cammino in quel territorio DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Continuano anche per l anno le attività dei Gruppi di Cammino in numero di due nella città di Biella ed uno nella Città di Cossato. Standard per l anno Risultanze N. di gruppi di cammino attivati Almeno due gruppi di cammino Attivi tre gruppi di cammino 23

24 Azione Rapporto uomo-animale: strategie d informazione e attività di controllo SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLA ATTIVITA PROGRAMMATE Obiettivi dell azione - Educare, informare e sensibilizzare la popolazione sulle tematiche relative al fenomeno del randagismo, al corretto rapporto uomo/animale e alle zoonosi. - Armonizzare a livello regionale l utilizzo dell anagrafe canina per migliorarne le performance. - Attuare attività programmata di controllo sulle strutture che accolgono cani senza proprietario (canili e rifugi). Livello regionale e locale Si prevede di: - realizzare attività di informazione e divulgazione. Queste attività saranno organizzate, su base pluriennale, in sinergia con gli altri programmi di settore che si occupano di promozione della salute, al fine di conseguire, nel quadriennio, gli obiettivi specifici regionali di comunicazione dei principi di prevenzione e di rilancio dell incentivazione all iscrizione all anagrafe canina. I destinatari di questa attività saranno: proprietari di animali, professionalmente e non professionalmente esposti, popolazione sensibile; - analizzare il sistema Anagrafe degli animali da affezione al fine individuare le criticità nelle registrazioni ed interrogazioni armonizzandone l impiego a livello regionale; - attuare un piano di controllo delle strutture. Negli ultimi mesi del 2014 e a partire da gennaio si è attivato un progetto di sensibilizzazione dei Comuni e dei proprietari di cani in merito agli obblighi previsti dall anagrafe canina. Si è partiti comunicando ai singoli Comuni (89 nella nostra ASL), le zone geografiche, gli ambiti territoriali, i territori comunali, indicati dal servizio di accalappiamento nel corso dell anno 2014, sui quali sono stati catturati cani privi d identificativo anagrafico. Tale segnalazione è stata accompagnata da una nota riportante i costi determinati da queste catture e dalla detenzione dei cani stessi imputati ai Comuni di competenza. 1) Il progetto, di cui è stata data informativa al livello regionale, prevede che i Comuni rivolgendo apposita domanda al SSPV dell ASL di Biella, richiedano l intervento di Collaboratori per svolgere attività di formazione/informazione presso i Cittadini che possedendo cani non abbiano ancora adempiuto la loro iscrizione all anagrafe. 2) I Collaboratori sono stati da noi reclutati fra persone che essendo iscritte ad Associazioni Animaliste, nello specifico ad ASPA, abbiano dimostrato interesse, capacità di comunicazione, conoscenza delle tematiche inerenti al randagismo canino, equilibrio e interesse a collaborare a titolo gratuito; a questi sono tate fornite informazioni aggiuntive e materiale utile allo scopo di approfondire, se necessario, le proprie conoscenze sull argomento. 3) Messi in contatto i Comuni con i Collaboratori si è provveduto a stilare una sorta di protocollo d intervento da adottare sul campo: il Comune tramite proprio personale individua quartieri, vie, frazioni, nelle quali sono concentrate abitazioni in cui sono ospitati cani di proprietà; il Collaboratore dell Associazione accompagnato da personale del Comune stesso effettua, presentandosi in modo appropriato ai proprietari, sopralluoghi casa per casa, durante i quali verifica la presenza di cani, lo stato d iscrizione all anagrafe e le condizioni di detenzione, indicando se necessario le sedi e i recapiti del SSPV utili per normalizzare situazioni non appropriate; il Collaboratore, di questi rilievi, da comunicazione al SSPV mediante apposita modulistica che si fa carico di porre in atto, in tempi successivi, le misure di controllo relative alla normalizzazione della situazione riscontrata. 24

25 4) L obiettivo è quello di mantenere alto il livello di attenzione alle problematiche dell anagrafe canina e del randagismo, tanto per le Amministrazioni Comunali quanto per i Proprietari ancora inadempienti; il valore aggiunto nasce dal coinvolgimento di Associazioni che sentendosi parte attiva e fondamentale nel progetto rilevano il loro fondamentale ruolo nella lotta al randagismo canino e alla salvaguardia del benessere animale. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Il controllo periodico dei dati forniti nell anagrafe regionale degli animali d affezione ha permesso di elaborare l elenco dei proprietari con un numero di cani iscritti superiore a quanto previsto dalla norma. Ai proprietari in questione è stata inviata lettera di invito alla verifica della situazione anagrafica per l eventuale regolarizzazione o per l inoltro di istanza autorizzativa alla detenzione di un numero di cani adulti superiore a cinque. I casi critici e le eventuali autorizzazioni sono vagliate dal personale del Servizio anche a seguito di sopralluoghi mirati. Proporzione cani identificati ed iscritti all anagrafe regionale, restituiti al proprietario, rispetto al numero di cani catturati Standard per l anno Risultanze Consolidamento dei risultati /547 pari al 74,4 % Proporzione controlli effettuati rispetto al numero di canili/rifugi presenti sul territorio Almeno 33% dei controlli previsti dal programma Sono stati effettuati 46 controlli in due canili 25

26 ALTRE ATTIVITA 1) Nell ambito del setting Comunità e ambienti di vita è stato realizzato un corso per utilizzatori di prodotti fito-sanitari. Questa attività può essere considerata trasversale (setting Comunità, Setting Lavoro, Sicurezza Alimentare). 2) prosegue il progetto Lettura in vitro, per la cui descrizione ed approfondimento si rimanda alla banca dati ProSa ed alla lettura dei PLP e relative rendicontazioni degli anni precedenti. Questa attività può essere considerata trasversale (setting Comunità, Setting Scuola, Setting Sanitario). 26

27 3 Programma 3 Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro 27

28 Azione Dalle prove di efficacia alle buone pratiche SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI PROGRAMMATE Obiettivi dell azione Effettuare un approfondimento dei dati di contesto per settore lavorativo e una ricerca e analisi di prove di efficacia, esperienze promettenti, buone pratiche, metodi e strumenti per la promozione di stili di vita salutari nei luoghi di lavoro a livello locale, nazionale e internazionale. La ricerca e l analisi saranno effettuate dal gruppo di lavoro regionale Guadagnare Salute Piemonte (GSP). Livello regionale Definizione del gruppo di lavoro e delle attività di ricerca ed analisi. Livello locale Partecipazione al gruppo di lavoro degli operatori coinvolti. Si garantisce la partecipazione al gruppo di lavoro di operatori della ASL BI DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Nessuna riunione è stata convocata Partecipazione alle riunioni del gruppo di lavoro quando sarà costituito Standard per l anno Risultanze Partecipazione a tutte le riunioni che Nessuna riunione è stata convocata saranno convocate 28

29 Azione Corso FAD WHP per operatori sanitari SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI PROGRAMMATE Obiettivo dell azione Progettare e realizzare un percorso di formazione a distanza, accreditato ECM, sulla WHP destinato agli operatori dei servizi sanitari. Il corso prevede 3 moduli tematici: - Modelli e strategie di WHP (ad esempio il modello del The Health Comunication Unit del Centre of Health Promotion dell Università di Toronto, l Healthy workplace model dell OMS); - Quali interventi (ad esempio per promuovere l attività fisica, favorire e migliorare il benessere organizzativo, promuovere uno stile di vita salutare nel periodo pre-concezionale e durante la gravidanza); - Quali strumenti per informare e progettare in WHP (ad esempio questionari, check list, schede progetto, piani di valutazione, opuscoli). Il corso sarà progettato dal gruppo di lavoro regionale Guadagnare Salute Piemonte (GSP) in sinergia con altri soggetti o gruppi regionali opportunamente individuati sulla base delle competenze specifiche necessarie. Livello regionale Definizione del gruppo di lavoro. Definizione della struttura dei moduli tematici e selezione dei contenuti. Livello locale Partecipazione al gruppo di lavoro degli operatori coinvolti. Si garantisce la partecipazione di operatori ASL BI alle riunioni del gruppo di lavoro. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Nessuna riunione convocata Partecipazione al gruppo di lavoro Standard per l anno Risultanze Partecipazione a tutte le riunioni che Nessuna riunione è stata convocata saranno convocate 29

30 Azione Studio di fattibilità Rete WHP Piemonte SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI PROGRAMMATE Obiettivo dell azione Effettuare uno studio di fattibilità per la creazione di una Rete WHP piemontese. Lo studio prevederà: - la ricerca e l analisi delle esperienze in atto a livello nazionale e locale; - la consultazione dei diversi portatori d interesse, parti sociali (imprese e sindacati), medici competenti,..., a partire dal coinvolgimento del Comitato Regionale di Coordinamento (CRC); - l elaborazione di un Report con i risultati dello studio. Lo studio sarà realizzato dal gruppo di lavoro regionale Guadagnare Salute Piemonte (GSP) in sinergia con altri soggetti o gruppi regionali opportunamente individuati sulla base delle competenze specifiche. Se lo studio di fattibilità avrà un esito positivo, nel 2018, si avvierà la costruzione della Rete WHP Piemonte. Livello regionale Costituzione del gruppo di lavoro. Livello locale Partecipazione al gruppo di lavoro degli operatori coinvolti. Si garantisce la partecipazione di operatori ASL BI alle riunioni del gruppo di lavoro. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Nessuna riunione convocata Standard per l anno Risultanze 30

31 Partecipazione alla riunione qualora convocata da parte di un operatore della ASL BI Almeno 1 riunione Nessuna riunione è stata convocata 4 Programma 4 Guadagnare Salute Piemonte Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario 31

32 Azione Sostegno all allattamento al seno SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI Obiettivi dell azione Dare continuità al Progetto Regionale di Protezione, promozione e sostegno all allattamento al seno. Livello regionale A) Formazione secondo le indicazioni OMS (corso delle 20 ore) per gli operatori nuovi assunti nei DMI: individuazione operatori e organizzazione di almeno un corso ogni 25 nuovi assunti. B) Programmazione dell aggiornamento degli operatori dei Punti di sostegno con formazione sul campo sugli allattamenti difficili: calendarizzazione incontri. Livello locale 1) I corsi per il personale dei DMI inerenti all argomento sostegno dell allattamento al seno, nella ASl di Biella vengono già attualmente regolarmente organizzati e frequentati. 2) La formazione delle mamme verso l'allattamento al seno avviene nel corso preparto verso l'ottavo mese di gravidanza per il 70-80% delle gravide che afferiscono alla SOC di Ginecologia con due incontri, di cui uno per la mamma e uno per la coppia. A tre mesi dal parto, solo il 50-60% continua l'allattamento al seno. Nel 2014 sono state reclutate 291 donne a fronte di 900 parti. La mancata partecipazione è dovuta a: - plurigravide che già sanno cos'è l'allatamento al seno; - gravide straniere. Presso il Consultorio l'azione di sostegno all'allattamento al seno avviene negli ambulatori di Vigliano e Cossato con circa 50 casi l'anno. 32

33 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Si integra quanto descritto sopra nella relazione delle attività che si svolgono a livello locale, precisando che l attività si svolge sia all interno del presidio ospedaliero che sul territorio. In particolare l attività si è svolta presso le sedi di Biella, Cossato, Ponzone, Vallemosso e Vigliano Biellese. Sono stati effettuati in totale 1077 interventi di sostegno all allattamento al seno sul territorio della ASL di Biella. I corsi di aggiornamento per le ostetriche su Sostegno all allattamento al seno vengono regolarmente organizzati e frequentati. Indicatore sentinella: Numero di nuovi operatori formati entro 6 mesi dalla assunzione (anche in collaborazione tra DMI) Standard per l anno Risultanze Almeno 40% dei nuovi assunti dedicati Tutti i nuovi assunti del DMI vengono indirizzati allo specifico corso di formazione 33

34 Azione Allattamento al seno: monitoraggio dell andamento SINTESI DI OBIETTIVI E ATTIVITA PROGRAMMATI Obiettivi dell azione Raccogliere sistematicamente e inserire nel profilo di salute materno-infantile i dati che consentono di monitorare localmente e a livello regionale le curve di decadimento dell allattamento al seno. Livello regionale Elaborazione e somministrazione del questionario sulle modalità di raccolta dati, in confronto con le modalità attivate in realtà extraregionali. Definizione del set di indicatori da raccogliere all interno del profilo di salute materno-infantile. Proposta e validazione del set da parte dei DMI. Livello locale 1) Collaborazione alla ricognizione e partecipazione alla consultazione sul set di indicatori. Si assicura la collaborazione della ASL di Biella alle attività previste. 2) E' auspicabile l'elaborazione di un questionario per individuare numero di operatori dedicati all'allattamento al seno e gravide reclutate, attualmente non c'è una ricognizione sistematica dei dati relativi al tema all'allattamento al seno quindi non c'è un profilo di andamento; si può solo ipotizzare per ora un andamento stazionario sulla base delle prestazioni fatte dal 2007 al 2014, come allegato. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE In attesa che la Regione attui un coordinamento dell azione a livello locale si raccolgono i dati relativi alle azioni di sostegno all allattamento al seno. Sono stati effettuati in totale 1077 interventi di sostegno all allattamento al seno sul territorio della ASL di Biella. 34

35 Collaborazione alla ricognizione Standard per l anno Rilevazione Partecipazione alla consultazione Vedi descrizione 35

36 Azione Sostegno/implementazione degli interventi di prevenzione/riduzione/cessazione tabagismo realizzati dalle ASL/ASO in autonomia e/o nell ambito di progetti regionali consolidati SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLE ATTIVITA PROGRAMMATE Obiettivo e descrizione dell azione Implementare gli interventi di prevenzione e contrasto del tabagismo realizzati dalle ASL e dalle ASO, rivolti a specifici target, autonomi e/o afferenti a progetti regionali consolidati. Livello regionale Programmazione e avvio ricognizione interventi. Pianificazione corsi di formazione. Livello locale 1) Verifica della costituzione/formalizzazione dei gruppi fumo aziendali. L'ASL BI, con delibera n. 53 del , ha istituito il Gruppo di Coordinamento Aziendale. Successivamente ha attivato una ricognizione dei dipendenti fumatori che si attesta intorno al 16%. 2) La ASL BI aderisce al progetto Aziende Sanitarie senza fumo, nell ambito del quale sono state effettuate azioni per il cui approfondimento si rimanda alla lettura del Piani Locali della Prevenzione degli ultimi tre anni ed alla relativa rendicontazione. 3) E prevista l organizzazione di un corso di formazione che si terrà entro fine anno o nei primi mesi del 2016, rivolto agli operatori individuati per le attività di vigilanza del rispetto del divieto di fumare. 4) Rispetto a quest ultimo è stato adottato il nuovo Regolamento Aziendale. 36

37 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Il Gruppo aziendale è stato costituito. E stato adottato il nuovo Regolamento Aziendale. Tra Novembre e Dicembre sono stati organizzati due corsi di formazione destinati agli accertatori che sono stati individuati Indicatore sentinella: (REGIONALE) Ricognizione: programmazione, realizzazione, diffusione di interventi di prevenzione e contrasto del tabagismo Corsi di formazione Costituzione/formalizzazione gruppi fumo aziendali/asl Standard locale per l anno Risultanze Partecipazione alla ricognizione, quando richiesto Pianificazione di un corso di formazione per operatori addetti alla vigilanza del rispetto del divieto di fumare Già raggiunto: il gruppo è costituito Vedi sopra la descrizione delle attività locali Effettuate due edizioni del Corso con trenta partecipanti Gruppo costituito 37

38 Azione Progettazione e realizzazione di percorsi formativi aziendali sull identificazione precoce del consumo rischioso e dannoso di alcol e di interventi specifici brevi, col coordinamento del gruppo di lavoro regionale alcol SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLE ATTIVITA PROGRAMMATE Obiettivi e descrizione dell azione Livello regionale Costituire un gruppo di lavoro alcol interdisciplinare con la presenza di operatori dei dipartimenti Patologie delle dipendenze, medici di medicina generale, esperti del settore, rappresentanti del privato sociale, per il coordinamento e lo sviluppo di eventi formativi per la prevenzione del consumo rischioso e dannoso di alcol a livello regionale: avviare i contatti e condividere gli obiettivi. Livello locale Partecipazione al gruppo di lavoro degli operatori coinvolti. Si assicura la partecipazione degli operatori ASL BI interessati al progetto. Attori coinvolti Operatori SERT, referenti della Promozione della Salute, rappresentanti MMG, rappresentanti Terzo Settore. Popolazione target Operatori sanitari, pazienti dei Servizi di alcologia (destinatari finali). 38

39 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Standard locale per l anno Risultanze Indicatore sentinella: (REGIONALE) Coordinamento delle iniziative di prevenzione Partecipazione al gruppo di lavoro alcol, quando convocato Operatori della ASL BI assicureranno la partecipazione, se e quando convocati Non risulta che il gruppo regionale sia attivo 39

40 Azione Diffusione e messa in pratica all interno delle ASL degli interventi specifici brevi per la riduzione del consumo rischioso e dannoso di alcol SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLE ATTIVITA PROGRAMMATE Obiettivi e descrizione dell azione L azione vuole: - incrementare il numero di soggetti con consumo rischioso e dannoso di alcol che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di bere meno (durante interventi di counseling breve); - ridurre, di conseguenza, la prevalenza di consumatori di alcol a maggior rischio: acquisizione dati locali e reportistica regionale/nazionale. Livello regionale Acquisizione reportistica regionale/nazionale. Livello locale Acquisizione reportistica locale. Standard per l anno Risultanze Proporzione di consumatori di alcol a rischio che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di bere meno Acquisizione dati locali e report A tutti i pazienti che si presentano al SERT viene offerto il couseling breve. Prevalenza dei consumatori di alcol a maggior rischio Acquisizione dati locali e report non rilevato 40

41 Azione Consolidamento delle modalità operative del MET (modello operativo di esercizio-terapia) e ampliamento delle integrazioni con i Servizi specialistici per le MCNT SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLE ATTIVITA PROGRAMMATE Obiettivi dell azione Implementare e sviluppare il modello operativo di esercizio-terapia (MET) già definito e applicato in due ASL piemontesi (TO1 e TO2). Si precisa che anche nella ASL di Biella è in corso di attuazione dal 2014 un modello operativo di MET che coinvolge la Diabetologia, l Oncologia e la Medicina dello Sport Livello regionale Le attività previste sono: - prosecuzione e raccolta delle attività di prescrizione e somministrazione dell esercizio fisico per pazienti con MCNT dei Servizi specialistici delle ASL TO1 e TO2: ricognizione percorsi; - collaborazione con il Coordinamento Regionale Trapianti per l avvio operativo del Progetto Nazionale di ricerca Trapianto e adesso Sport : completamento test di valutazione clinico-funzionale e avvio somministrazione dell esercizio fisico; - collaborazione con la Rete Oncologica Piemonte e Valle d Aosta per l avvio di attività di prescrizione e somministrazione dell esercizio fisico secondo il MET: organizzazione corsi e relativi report; - attivazione di un gruppo di lavoro multi-disciplinare presso il Centro di esercizio-terapia ASL TO1 per lo sviluppo delle attività del MET; - definizione di una modalità sistematica di raccolta dati per la valutazione dei risultati clinici e funzionali: format di presentazione attività e del piano di intervento, report. Livello locale Nella ASL di BIella è attivo dal mese di settembre 2014 un centro di esercizio terapia presso il Servizio di Medicina dello Sport. Il centro si rivolge a soggetti inviati dalla diabetologia e dall oncologia per la prescrizione o la somministrazione di esercizio terapia sia in regime ambulatoriale (frequenza bisettimanale per due mesi) sia in regime domiciliare con monitoraggio informatizzato in entrambi i casi di quantità e qualità del livello di attività fisica quotidiana DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE Si riporta di seguito il progetto in atto 41

42 ASL BI Azienda sanitaria locale di Biella DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Direttore: Dott. Luca Sala Via Don Sturzo BIELLA MEDICINA DELLO SPORT Referente : Dr. Giuseppe Graziola Biella Poliambulatorio Via Fecia di Cossato n10 TERAPIA IN MOVIMENTO Progetto di esercizioterapia per le patologie croniche eserciziosensibili Autori del progetto: Dr. Giuseppe Graziola Medico dello Sport Dr. Franco Giuseppe Giuliano Scrivano Chinesiologo specialista in AMPA Responsabile del progetto: Giuseppe Graziola Indirizzo graziola.g@tiscali.it giuliano.scrivano@gmail.com 42

43 Nome della struttura: Medicina dello sport ASL Biella Indirizzo della struttura: Via P. Maffei, 59 Cossato Titolo del progetto: TERAPIA IN MOVIMENTO Descrizione del progetto: Il progetto TERAPIA IN MOVIMENTO, che ha avuto inizio nel mese di ottobre 2014 presso l ambulatorio di Medicina dello Sport (MdS) dell ASL BI sede di Cossato (BI) e prevede un equipe multidisciplinare costituita dal Medico dello Sport e dal Chinesiologo specialista in Attività Motorie Preventive e Adattate (AMPA), si caratterizza per la prescrizione e la conduzione dell esercizio fisico come efficace strumento di prevenzione e terapia nelle patologie croniche non trasmissibili (MCNT) che traggono beneficio dalla pratica motoria regolare (patologie esercizio-sensibili), in particolare nel diabete mellito di tipo 1 e 2 in condizioni di comorbidità e negli esiti di tumore. Il reclutamento dei pazienti avviene attraverso la Rete Intra-aziendale costituita dai servizi di Medicina dello Sport, Diabetologia ed Oncologia dell ASL BI. I pazienti inviati presso la MdS seguono un percorso che ha inizio con una prima valutazione funzionale dello stato di salute e di efficienza fisica, a cui segue una prescrizione motoria estremamente individualizzata che prevede 2 sedute settimanali di esercizioterapia per una durata complessiva di 12 settimane. È direttamente la persona assistita che, compatibilmente con il parere del personale esperto, decide se intraprendere il percorso ambulatoriale (lo svolgimento delle sedute avviene presso la palestra della MdS) oppure quello extra-ambulatoriale (lo svolgimento delle sedute avviene direttamente sul territorio). In entrambi i casi e per tutta la durata del periodo di intervento, ciascun assistito viene gratuitamente dotato di un innovativo e validato sistema di monitoraggio della quantità e della qualità dell attività fisica svolta quotidianamente (mywellness key di Technogym ), allo scopo di favorire l adesione ad uno stile di vita più attivo che vada oltre le sedute di esercizioterapia previste dalla prescrizione individualizzata. Alla conclusione del periodo di intervento, si effettua una nuova valutazione funzionale per evidenziare i benefici ottenuti dalla pratica motoria regolare e se ne discutono i risultati insieme alla persona assistita in modo che ciò serva da rinforzo positivo per il proseguimento autonomo dell attività motoria. Ciascun assistito, inoltre, riceve una nuova prescrizione individualizzata di esercizio fisico, in modo da agevolarne la continuità sul territorio, e viene mensilmente contattato per il monitoraggio a lungo termine dello stile di vita e dei risultati ottenuti (follow-up). Obiettivi del progetto e stato dell arte: In linea con le più recenti evidenze scientifiche, il progetto TERAPIA IN MOVIMENTO promuove l utilizzo dell esercizio fisico come strumento di prevenzione 43

44 e terapia nelle MCNT e favorisce l adesione a stili di vita più attivi per il miglioramento del benessere bio-psico-sociale degli assistiti. Nei soggetti affetti da diabete mellito si intende migliorare il compenso glicemico e ridurre tutti i fattori di rischio per l incidenza delle complicanze croniche legate alla patologia; negli assistiti con esiti di tumore si intende migliorare la capacità aerobica e la forza muscolare - parametri spesso compromessi nei pazienti oncologici - molto importanti per la riduzione dell incidenza della disabilità, il mantenimento dell autonomia nelle ADL ed il miglioramento della qualità di vita salute-correlata. In tutti i pazienti, inoltre, si promuove l adesione a stili di vita più attivi caratterizzati dal raggiungimento dei volumi minimi di attività fisica indicati dalle linee guida internazionali al fine di prevenire il circolo vizioso dettato dalla sedentarietà. Alla data odierna sono stati trattati 44 pazienti, 9 trattati a domicilio, per lo più provenienti dalla diabetologia, dall oncologia e dalla dietologia o dimessi dalla chirurgia bariatrica. Si veda sotto la tabella riassuntiva dei pazienti trattati da Settembre 2014 a Dicembre ( mancano in questa tabella 7 pazienti che attualmente stanno effettuando il trimestre di frequenza alla nostra palestra ed i 4 in terapia domiciliare) Dr. G. Graziola Dr. F. G. G. Scrivano, MSc Specialista in Medicina dello Sport Chinesiologo specialista in A.M.P.A. F.M.S.I U.N.C Cossato 15 marzo

45 La seguente tabella evidenzia la provenienza dei pazienti ed il tipo di esercizio terapia messo in atto. PAZIENTE GENERE ETA SERVIZ. DI TIPOLOGIA DI DATA INIZIO DATA FINE PROVENIENZA PERCORSO 1 A. S. M 54 Oncologia Ambulatoriale 04/11/ /03/ 2 B. C. M 64 Diabetologia Ambulatoriale 27/10/ /03/ 3 B. G. M 61 Diabetologia Domiciliare 24/11/2014 Dropout 4 B. L. F 74 Oncologia Ambulatoriale 22/09/ In corso 5 B. R. F 52 Oncologia Ambulatoriale 13/10/ In corso 6 B. S. F 64 Diabetologia Ambulatoriale 14/10/ /03/ 7 C. P. M 44 Diabetologia Ambulatoriale 21/10/2014 Dropout 8 C. G. F 59 Diabetologia Domiciliare 24/11/2014 Dropout 9 C. G. P. M 78 Diabetologia Ambulatoriale 13/10/ In corso 10 C. R. M 61 Diabetologia Ambulatoriale 21/04/ 27/07/ 11 D. L. M 68 Diabetologia Ambulatoriale 29/09/ In corso 12 D. R. M 66 Diabetologia Ambulatoriale 02/12/ /05/ 13 D. M. F 62 Diabetologia Ambulatoriale 28/10/ /02/ 14 F. G. F 17 Diabetologia Ambulatoriale 13/10/ /02/ 15 F. N. F 49 Oncologia Ambulatoriale 10/11/ /03/ 16 F. R. F 64 Diabetologia Ambulatoriale 05/05/ 27/07/ 17 G. D. F 49 Diabetologia Ambulatoriale 28/04/ 27/07/ 18 G. G. F 63 Diabetologia Ambulatoriale 02/12/ /05/ 19 G. O. O. F 39 Oncologia Ambulatoriale 22/09/ In corso 20 L. C. F 63 Diabetologia Ambulatoriale 23/09/ In corso 21 M. F. F 59 Oncologia Ambulatoriale 23/03/ 27/07/ 22 M. G. M 58 Diabetologia Ambulatoriale 22/09/ In corso 23 N. C. F 71 Diabetologia Ambulatoriale 24/10/ /03/ 24 O. F. M 66 Diabetologia Ambulatoriale 20/01/ 26/05/ 25 P. M. F 56 Diabetologia Domiciliare 04/11/2014 Dropout 26 P. R. F 68 Diabetologia Domiciliare 17/11/ In corso 27 P. S. M 69 Oncologia Ambulatoriale 29/09/ In corso 28 P. S. F 70 Diabetologia Ambulatoriale 22/09/ In corso 29 S. G. F 57 Diabetologia Ambulatoriale 19/05/ 27/07/ 30 S. S. M 58 Diabetologia Domiciliare 23/03/ In corso 31 VT. G. M 59 Diabetologia Ambulatoriale 20/01/ 25/05/ 32 V. R. M 57 Diabetologia Ambulatoriale 02/02/ 26/05/ 33 Z. P. F. M 58 Oncologia Domiciliare 24/11/ In corso 45

46 Per tutto il l attivita è proseguita con cadenza trisettimanale presso la sede di Cossato della ASL Standard per l anno Risultanze Numero di pazienti coinvolti almeno 30/anno Sono stati trattati 33 pazienti nel 46

47 Azione Inserimento della tematica dell esercizio fisico a scopo terapeutico nei percorsi educativi dedicati agli stili di vita per pazienti con patologie croniche e per operatori dei relativi servizi SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLE ATTIVITA PROGRAMMATE Obiettivi e descrizione dell azione Livello regionale Inserire la tematica dell esercizio fisico a scopo terapeutico nei percorsi educativi dedicati agli stili di vita per pazienti con patologie croniche e per operatori dei relativi servizi: realizzazione di interventi sul tema. Livello locale Il medico dello Sport Dott. Giuseppe Graziola partecipa attivamente ai group-care dei pazienti oncologici e diabetici. Pertanto la tematica dell esercizio fisico a scopo terapeutico è già inserita nei percorsi educativi dedicati agli stili di vita dei pazienti affetti da tali patologie crìoniche. Standard per l anno Risultanze N. riunioni Almeno 5 Effettuate 5 riunioni 47

48 Azione Ricognizione dei percorsi educativo-terapeutici attivati localmente nelle strutture diabetologiche, nell ambito del PDTA-DM Si veda la scheda precedente 48

49 Azione Sperimentazione di un modello di lavoro ospedale-territorio con interventi di promozione di corretti stili di vita per pazienti ricoverati SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DELLE ATTIVITA PROGRAMMATE Livello regionale e Locale Sperimentare percorsi di reclutamento, somministrazione di counseling motivazionale ed avvio di percorsi di modificazione degli stili di vita in pazienti ricoverati. Questa azione fa riferimento al progetto europeo Empowering Hospital con capofila l ospedale di Biella. Il progetto mira a valutare efficacia e scalabilità dell intervento, che individua come setting principale l ospedale, definito di rigenerazione in stretto collegamento con i servizi territoriali e le risorse della comunità locale. Il counseling motivazionale sarà affiancato da tecniche specifiche adattate alla tipologia di paziente, sulle tematiche alcool, fumo, alimentazione sana, attività fisica. Le attività previste per il sono: produzione del sito del progetto. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA SVOLTA Si riporta in calce estratto di una relazione interna che da conto della attività svolta nel corso del Empowering Hospital Emp-H 1.1 OBIETTIVI E ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO Il progetto Emp-H è stato approvato a inizio dall Agenzia Europea CHAFEA (Consumers, Health, Agriculture and Food Executive Agency) nell ambito del terzo Programma Sanità Pubblica ( ) in risposta alla prima call sulla priorità tematica 1: Innovation to prevent and manage chonic diseases (Topic PJ ). Il progetto si propone di introdurre a livello ospedaliero e territoriale, sotto forma di sperimentazione, tecniche evidence-based di promozione della salute integrandole tra loro in modo da offrire piani personalizzati a tre campioni di popolazione: pazienti affetti da malattie cronico-degenerative, familiari dei pazienti ed operatori sanitari. L obiettivo è ottenere duraturi cambiamenti negli stili di vita dei soggetti coinvolti rispetto a quattro tematiche fondamentali: corretta alimentazione, attività fisica, cessazione dell abitudine al fumo, cessazione dell uso di alcool, seguendo I soggetti reclutati attraverso la rete territoriale, anche dopo la loro 49

50 dimissione (nel caso di pazienti e familiari) e/o dopo l intevento (nel caso del personale sanitario). Da un punto di vista metodologico, con il supporto delle Università di Novara e Dublino, lo studio viene organizzato sotto forma di RCT (Randomized Control Trial) e prevede la suddivisione dei campioni di soggetti in gruppo di controllo e gruppo di intervento presso due siti ospedalieri differenti: ospedale di Biella (anche coordinatore del progetto europeo) e ospedale La Fè di Valencia in Spagna (partner di progetto). La Liss (associazione lituana sclerosi multipla) introdurrà strumenti ed elementi della sperimentazione presso le proprie strutture (avendo caratteristiche organizzative e cliniche non assimibili scientificamente a quelle tipiche delle strutture ospedaliere). Il progetto ha durata di tre anni e si articola principalmente in quattro fasi: tre riconducibili ad attività consequenziali di natura clinico-organizzativa ed una fase trasversale ai tre anni di progetto di natura gestionale e di coordinamento tecnico-finanziario. Come graficamente rappresentato nello schema sottoriportato: Fase I di preparazione assimibile al primo anno di progetto. Durante la quale, con il supporto metodologico delle Università e attraverso il coordinamento clinico degli ospedali, verranno definite sotto forma di protocollo di studio, le procedure atte al reclutamento e alla individuaizone del target di soggetti da avviare alla sperimentazione. Sulla base di uno strumento di profilazione Profiling tool elaborato nei primi mesi di progetto (volto a favorire la classificazione dei soggetti in funzione dei fattori di rischio) verranno elaborati profili personalizzati e integrati di intervento per favorire il cambiamento degli stili di vita. In questa 50

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