ALLERGIE E ASMA LIBERATI DALLE BARRIERE. Federasma Onlus Via Ser Lapo Mazzei, Prato (PO) Tel. e fax

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1 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo opuscolo può essere riprodotta per qualsiasi motivo o in qualsiasi forma, elettronica o meccanica, comprese fotocopie, senza il permesso scritto di Federasma Onlus ALLERGIE E ASMA LIBERATI DALLE BARRIERE Federasma Onlus Via Ser Lapo Mazzei, Prato (PO) Tel. e fax La realizzazione del presente opuscolo è sostenuta attraverso un contributo educazionale di Schering-Plough

2 CAPITOLO 1 P 4 P 5 P 6 P 7 P 8 P 9 P 10 Inquinamento indoor fenomeno da controllare Italia a macchia di leopardo Tutti i pericoli degli ambienti chiusi Il nemico in agguato anche a casa Aule e uffici da curare Cosa respiri? I consigli per vincere l allergia indoor CAPITOLO 2 P 12 P 13 P 14 P 18 Allergia, fenomeno in crescita Troppa igiene! Così si diventa allergici Il corpo allergico CAPITOLO 3 P 20 P 21 P 22 P 23 P 24 P 25 P 26 P 28 P 29 P 30 Le allergie respiratorie Parlatene con il medico Relazioni pericolose Mi manca il respiro! La diagnosi: presto fa rima con bene Test irrinunciabili Il decalogo antipolline Naso libero! A pieni polmoni Lo sai o non lo sai? CAPITOLO 4 P 32 P 34 P 35 Federasma Onlus, dalla parte dei pazienti Indirizzi utili 5x1000 Si ringrazia la Prof.ssa Maria Pia Foschino Barbaro, Direttore Sezione di Malattie dell Apparato Respiratorio Dipartimento di Scienze Mediche e del Lavoro, Università degli Studi di Foggia INDICE NON SOLO POLLINI Quando si pensa all allergia, subito il pensiero corre ai pollini e alla primavera. In realtà oggi si sa che le patologie allergiche, siano esse a carico dell apparato respiratorio, della cute, degli occhi o del tubo digerente, vedono nella pollinosi stagionale o perenne solo un potenziale - pur se estremamente significativo - fattore causale. L ambiente in cui viviamo, sia all esterno sia nel chiuso di abitazioni, uffici e scuole, nasconde infatti numerose insidie per chi soffre di allergia; a tutte le età. Per questo motivo Federasma Onlus, che ha tra i suoi obiettivi quello di creare cultura e proporre soluzioni da discutere con gli interlocutori politici e istituzionali nell interesse della persona che soffre di allergia e dei suoi familiari, vuole, con questo agile volumetto, fare il punto su quanto si sa finora sui meccanismi che portano all allergia, e soprattutto sul ruolo dell ambiente nel determinare o scatenare il quadro patologico. Nelle prossime pagine faremo quindi insieme un percorso che, a partire dalle problematiche legate ai pericoli presenti negli ambienti in cui passiamo la maggior parte della giornata, ci porterà a capire meglio come nascono le allergie, come si possono riconoscere e quanto è importante la diagnosi precoce per ottimizzare il trattamento, come si affrontano sotto l aspetto terapeutico. Conoscendo il nemico si può infatti combatterlo al meglio e dominare sintomi che, oltre a risultare estremamente pesanti da sopportare sotto l aspetto della qualità di vita, possono anche assumere elevati livelli di gravità e rendere necessaria l ospedalizzazione, soprattutto in caso di asma. L informazione e la presa di coscienza da parte di tutti, di quanto le allergie possano incidere sulla vita di chi ne soffre, possono fare molto. Federasma Onlus ne è convinta, e per questo vuole offrire un contributo che mira a favorire una maggior conoscenza sulle malattie allergiche. Nella speranza che, insieme alle Istituzioni, si possano individuare percorsi in grado di aiutarci a superare le tante, troppe, barriere che ancora accompagnano il vivere quotidiano della persona allergica.

3 4 CAPITOLO 1 CAPITOLO 1 5 ALLERGIA INDOOR, FENOMENO DA CONTROLLARE ITALIA A MACCHIA DI LEOPARDO! e individua la sua origine proprio nella presenza di barriere allergologiche in questi ambienti. Più in particolare, lo studio dimostra chiaramente che solo il 5 per cento degli ambienti di lavoro e studio è considerato completamente esente da rischio, mentre nel 35 per cento di aule e uffici sono presenti fattori di rischio, la cui presenza viene correlata con un aumento dei fastidi per chi è allergico. LA CURIOSITÀ Secondo lo studio condotto da GfK-Eurisko, oggi il 20 per cento della popolazione dei lavoratori e degli studenti, e la metà degli allergici, soffre sul posto di lavoro e di studio. Più spesso il disturbo si manifesta con sintomi respiratori, come starnuti, congestione e prurito nasale, ma nei casi più gravi possono manifestarsi anche veri e propri sintomi asmatici o a carico degli occhi. Ma ecco, in sintesi, i principali dati dell indagine: LA CURIOSITÀ MA DOVE LAVORIAMO? L INQUINAMENTO INDOOR È DAVVERO PERICOLOSO PER CHI SOFFRE DI ALLERGIA? la sofferenza sui posti di lavoro/studio è più alta in alcune regioni come Liguria, Emilia Romagna, Campania e Calabria. Appare invece inferiore in altre regioni: Piemonte, Lombardia e Marche; Secondo un indagine condotta di recente da GfK-Eurisko in collaborazione con la Fondazione Charta e la Scuola Superiore Sant Anna di Pisa sulle percezioni degli italiani in tema di ambienti di lavoro e di studio liberi da allergia, in Italia si può parlare solo in un caso su venti di strutture allergy-free. Sotto accusa sono le aule scolastiche e gli uffici, in cui si annidano fattori visibili e invisibili in grado di peggiorare i disturbi allergici o addirittura di scatenarli. Dalla stessa ricerca emerge un altro dato allarmante: più di una persona su dieci soffre di allergia respiratoria indoor, che si manifesta soprattutto con naso chiuso, starnuti, rinorrea (naso che gocciola) Sicuramente sì. E ci sono già dimostrazioni chiare di questo fatto, che legano le moderne abitazioni a un maggior rischio di allergia. Non nel senso che queste abitazioni rendano allergici, quanto per il fatto che possono contribuire a portare in superficie o aggravare eventuali forme patologiche già presenti. Per capire quanto questo sia importante, oggi nelle camere da letto dei bambini ci sono quasi sempre condizioni ambientali che favoriscono lo sviluppo degli acari. La temperatura si aggira sui venti gradi e l umidità è intorno al 60 per cento. Questo significa creare un ambiente caldo-umido che contribuisce alla crescita dei dermatofagoidi (gli acari più comuni) e quindi ne amplifica l attività allergizzante nelle persone predisposte. il 43 per cento delle persone allergiche riferisce di sentirsi meno produttivo ed efficiente per i fastidi legati all allergia. La perdita lavorativa media è di 2,3 giorni l anno; a fare più paura sono le muffe (presenti nell 11 per cento degli ambienti di studio e lavoro), la condensazione di vapore acqueo alle finestre (13 per cento), l assenza di aerazione per assenza o malfunzionamento delle finestre (8 per cento), le polveri emesse dagli impianti di condizionamento (8 per cento), ma hanno il loro peso anche la scarsa pulizia e l elevata concentrazione di persone nella stessa stanza. Secondo la percezione degli italiani, solo il 5 per cento degli ambienti di lavoro/studio è totalmente allergy-free. Il 13 per cento di uffici e scuole presenta almeno una condizione di rischio, il 47 per cento ne ha due-tre e il 35 per cento raggiunge o supera le quattro. Il dato è estremamente significativo. Per gli italiani la somma delle condizioni a rischio allergia presenti negli ambienti di lavoro si dimostra direttamente correlata alla sofferenza.

4 6 CAPITOLO 1 CAPITOLO 1 7 CONDIZIONATORI E DEUMIDIFICATORI POLVERE E ALLERGENI ARREDAMENTO UMIDITÀ PRODOTTI PER LA PULIZIA APPARECCHI E IMPIANTI ELETTRONICI TUTTI I PERICOLI DEGLI AMBIENTI CHIUSI Se non controllati, possono creare problemi. Nei filtri e nei condotti degli apparecchi possono annidarsi acari, polveri, muffe, allergeni batterici o di origine animale, responsabili di numerose allergie e problemi respiratori. Occorre assicurarsi che venga effettuata una regolare pulizia delle superfici su cui possono depositarsi polvere e allergeni (moquette, libreria, ecc.), oltre a evitare accumulo di carta, utilizzare i contenitori previsti per i rifiuti, non ostruire le grate dei condizionatori. In condizioni di cattiva gestione e manutenzione, gli arredi possono agire come serbatoi per muffe, microrganismi e allergeni. Per esempio, in caso di accumulo d acqua o di alta umidità ambientale è favorito lo sviluppo di muffe e funghi. Oltre ovviamente al rischio polvere. Se c è accumulo di umidità, si sviluppano più facilmente muffe e batteri per cui nell aria si disperdono spore e prodotti di scarto. Il controllo dell umidità rappresenta pertanto un parametro critico per proteggere tutti gli edifici dal potenziale sviluppo di muffe e batteri. La qualità dell aria indoor può essere influenzata da alcune sostanze presenti nei prodotti per la pulizia, come disinfettanti, detergenti, sgrassanti e lucidi per mobili, che possono rilasciare sostanze chimiche tossiche o irritanti. È buona norma ventilare gli ambienti in cui siano stati utilizzati tali prodotti. La presenza di numerosi apparecchi elettronici (specie se funzionanti ad alto voltaggio) negli ambienti dove si trascorre molto tempo comporta l emissione di campi elettromagnetici e ozono (ossigeno triatomico O 3 ) tali da determinare, a volte, effetti sul comfort e sulla salute. Chi l avrebbe detto? Anche i fornelli possono diventare un elemento di stimolo negativo, perché emettono effluvi che contribuiscono ad aumentare lo stato di infiammazione dei bronchi. E visto che proprio l infiammazione è l elemento sempre presente nell asma e nella rinite, anche se spesso non crea disturbi; aumentare la risposta infiammatoria delle mucose significa facilitare l insorgenza di sintomi. Il problema può essere significativo soprattutto per i bambini allergici, visto che almeno quattro piccoli su cinque vivono in case che hanno questo tipo di cucina: un elemento da tenere presente, soprattutto in chiave preventiva. È quindi meglio evitare che, almeno durante la cottura dei cibi, i piccoli rimangano nella stanza in cui i cibi vengono cotti. All interno della casa possono trovarsi composti organici e inorganici, idrocarburi policiclici, formaldeide e altre IL NEMICO IN AGGUATO ANCHE A CASA! sostanze che vengono prodotte da impianti di riscaldamento, di refrigerazione, di ventilazione, da stufe e cucine. Più in generale, tuttavia, le abitazioni sono sempre più sigillate, anche al fine di risparmiare energia. Una scelta corretta in termini energetici, ma che non consente quel ricambio di aria in grado di disperdere gas e allergeni. Per gli allergici l inquinamento indoor è quindi un problema sempre più grave, che si va a sommare all azione negativa dell inquinamento ambientale e delle infezioni virali nell irritare la mucosa delle vie respiratorie facilitando l insorgenza di sintomi. LA CURIOSITÀ GLI SPECIALISTI INSISTONO MOLTO SUL FUMO PASSIVO. MA È COSÌ PERICOLOSO? Sicuramente sì. Basta un dato per far capire quanto la sigaretta possa creare problemi. Secondo una recente ricerca, se in casa c è almeno un fumatore, il 35 per cento dei figli è sensibilizzato nei confronti dell acaro della polvere e il 9 per cento ha chiari sintomi asmatici. Se invece tra le mura domestiche non ci sono fumatori, risulta sensibilizzato agli acari solo un bambino su quattro e il 4 per cento dei bambini soffre di asma.

5 8 CAPITOLO 1 CAPITOLO 1 9 AULE E UFFICI DA CURARE COSA RESPIRI? I fornelli a gas possono esalare ossido nitroso e monossido di carbonio. Fumo passivo e radon sono considerati inquinanti tipici degli ambienti interni, l esposizione al radon avviene, per la maggior parte delle persone, principalmente nelle abitazioni, nei luoghi di lavoro e nelle scuole. La Sick Building Syndrome, o sindrome dell edificio malato, è un quadro che può interessare quanti passano molte ore della giornata in un ambiente chiuso ed è estremamente temibile per chi soffre di allergia, visto che in uffici e aule scolastiche possono albergare sia allergeni veri e propri sia inquinanti che favoriscono l infiammazione, peggiorando i sintomi. Questa condizione è particolarmente frequente alla nostra epoca, perché le costruzioni sono sempre più sigillate, anche al fine di ridurre i consumi energetici, e per l elevato numero di ore che una persona passa in questi ambienti. Per gli allergici, l inquinamento indoor rappresenta ovviamente una minaccia per la salute ed è evidente che, per tentare di ottenere le opportune contromisure, diventa necessario conoscere le situazioni a maggior rischio. Ecco, in sintesi, i punti da far controllare con particolare attenzione. ARREDI, MOBILI E PAVIMENTI La presenza di poltrone o arredi imbottiti che possono accumulare polvere, la moquette, i materiali da costruzione, alcuni composti utilizzati per la costruzione degli arredi (per esempio la formaldeide), sono in grado di mettere a rischio la situazione respiratoria di chi soffre di rinite o asma. IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E CONDIZIONAMENTO Il condizionatore deve essere regolarmente controllato, per evitare che si formino al suo interno allergeni che potrebbero essere immessi nell aria che respiriamo. Il termosifone può rendere l aria troppo secca e impedire quindi l azione di umidificazione delle vie respiratorie. MATERIALI PER PULIZIA E DI IMPIEGO QUOTIDIANO Numerose sostanze chimiche possono risultare allergizzanti o comunque irritanti per le vie respiratorie: stessa azione possono avere sostanze esalate da strumenti come le fotocopiatrici o semplicemente da un cancellino per lavagna. Ci sono pochi dati riguardanti gli effetti di un esposizione a lungo termine ai composti organici volatili (VOC). Per questo occorre prestare attenzione alla qualità dell aria degli ambienti confinati, in particolare nelle abitazioni, nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Rimanere per ore, tutti i giorni, in ambienti che possono creare disturbi è sicuramente un problema, e lo è soprattutto per chi è allergico, perché si facilita l insorgenza o il peggioramento dei sintomi respiratori. LA CURIOSITÀ QUANTO INCIDE L INQUINAMENTO INDOOR SULLA SALUTE? Anche se non ci si pensa, si tratta di un insidia che può interessare molte persone. Secondo stime dell Agenzia statunitense per la Protezione dell Ambiente (EPA), sembra che il 20 per cento di tutti gli impiegati abbia una malattia importante, come allergie, asma, malattie autoimmuni e altri quadri, legata alla presenza di inquinamento indoor. I prodotti utilizzati per le pulizie negli ambienti interni costituiscono una crescente e importante fonte di inquinamento indoor e una pericolosa fonte di tossicità. Anche l utilizzo di deodoranti e di altri prodotti come colle, adesivi, solventi determina la presenza di VOC negli ambienti interni. L apertura delle finestre durante le operazioni di pulizia o di lavorazione, grazie a una aumentata aerazione, può ridurne il livello. Il mobilio può rilasciare formaldeide (mobili fabbricati con legno truciolare o trattati con antiparassitari, rivestimenti ecc.). Nei materiali da costruzione possono essere presenti composti organici volatili, come ad esempio la formaldeide. Ozono e altri composti organici volatili possono essere rilasciati negli ambienti da fotocopiatrici e stampanti laser. Agenti biologici come funghi, muffe, batteri o virus possono essere riversati nell ambiente dai condizionatori non adeguatamente puliti e manutenuti.

6 10 CAPITOLO 1 CAPITOLO I CONSIGLI PER VINCERE L ALLERGIA INDOOR RIDURRE AL MINIMO LE MUFFE Le muffe attecchiscono in luoghi bui e umidi, per cui occorre mantenere la casa asciutta. Per esempio usando un deumidificatore, asciugando le pareti della doccia dopo il bagno e togliendo subito gli indumenti bagnati dalla lavatrice. 3 ATTENZIONE A FIDO Un importante fonte di allergeni negli ambienti interni è rappresentata dagli animali domestici. I loro allergeni, causati da fonti quali la forfora, il pelo e la saliva, rappresentano un importante fattore di rischio di allergie, non solo in ambiente domestico, ma anche negli uffici, nelle scuole e in tutti gli ambienti comunitari. In particolare, l allergene del gatto rimane a lungo sospeso nell aria e, una volta depositato, permane per lungo tempo negli ambienti anche dopo l allontanamento dell animale. Se l allontanamento non è possibile, è importante ridurre la forfora degli animali domestici possibilmente lavandoli una volta la settimana, al fine di rimuovere il più possibile gli allergeni dal loro pelo e tenerli lontano dai mobili imbottiti e dalla camera da letto. 2 ELIMINARE GLI ACARI Gli acari della polvere si riproducono in punti in cui la polvere tende ad accumularsi. Meglio ricoprire i materassi e i cuscini con fodere anallergiche e scegliere mobili in materiali che non attirano la polvere (come vinile, legno, metallo o pelle) e che possono essere lavati facilmente, anziché articoli imbottiti. 4 STOP AGLI SCARAFAGGI Gli scarafaggi depositano uova ed escrementi che possono scatenare l insorgenza di allergie. Per prevenire il problema bisogna eliminare regolarmente i residui alimentari in cucina e conservare gli alimenti in contenitori ermetici.

7 12 CAPITOLO 2 CAPITOLO 2 13 TROPPA IGIENE! ALLERGIA FENOMENO IN CRESCITA attivati soprattutto dal contatto con i batteri. La seconda, invece, passa attraverso i T-helper 2 (Th2), la cui attività è stimolata da parassiti come la tenia o i vermi dei bambini. Negli ultimi tempi, grazie agli antibiotici e alle vaccinazioni, lo stimolo alla produzione di Th1 è calato, portando a uno sviluppo eccessivo dei Th2. Prendete la predisposizione genetica, aggiungete l inquinamento ambientale interno ed esterno, mescolate con un pizzico di virus. È questo il cocktail che dà origine all allergia, con i virus che entrano in gioco soprattutto nelle forme respiratorie. Per capire l importanza del fattore genetico basta prendere ad esempio l asma. Normalmente nella popolazione infantile risulta malato un bambino su dieci. Ma se la mamma è asmatica il rischio che il bambino manifesti la stessa malattia è del 40 per cento, mentre scende al 30 per cento se è il papà ad essere malato. Se entrambi i genitori sono malati il rischio che lo sia anche il bambino sale al 70 per cento. La predisposizione genetica all allergia, chiamata scientificamente atopia, non è limitata a una sola malattia, quanto piuttosto a una sorta di predestinazione allergica, per cui il bambino nato da genitori allergici può comunque sviluppare quadri clinici diversi, come orticaria, rinite o congiuntivite. L altro grande nemico delle vie respiratorie è l inquinamento. Basta vivere in campagna, o comunque lontani dalle aree urbane, per ridurre il rischio di ammalarsi di patologie allergiche a carico delle vie respiratorie. Se allo smog prodotto dai motori, in particolare diesel, si aggiungono poi gli elementi classici dell inquinamento indoor, come acari della polvere, detergenti e sostanze chimiche disperse, muffe, si ottiene un effetto moltiplicativo che mette a rischio di rinite e asma un gran numero di persone. Infine i virus possono risultare un fattore scatenante delle allergie respiratorie. In media quasi in quattro casi su cinque nei bambini ricoverati per asma, è in corso un infezione virale delle prime vie aeree, capace di irritare e quindi di peggiorare la situazione clinica. Viviamo sempre di più in ambienti chiusi in cui pullulano gli acari della polvere, consumiamo cibi più sicuri, ma forse eccessivamente sterili. E siamo sempre meno esposti alle infezioni. Se da un lato questi fattori hanno migliorato la qualità di vita e lo stato di salute generale della popolazione, dall altro l eccessiva igiene può aprire la porta all incremento delle allergie. Ecco, in sintesi, i passaggi della teoria igienica. Il miglioramento degli standard igienici ha, come contraltare, una minore esposizione a virus, batteri e parassiti che avrebbero il compito di far crescere il sistema immunitario. La scarsa stimolazione del sistema immunitario porterebbe a un alterazione del suo completo sviluppo. Oggi si pensa che lo sviluppo del sistema immunitario possa avvenire attraverso due strade. La prima passa attraverso speciali globuli bianchi, i linfociti T-helper 1 (Th1), che vengono Per questo squilibrio invisibile i bambini che si ammalano di meno delle comuni infezioni infantili sarebbero più esposti al rischio di asma, perché l eccesso di Th2 favorirebbe la produzione di IgE, le immunoglobuline implicate nell allergia (reagine). LA CURIOSITÀ È VERO CHE CHI È ALLERGICO AGLI ACARI LA NOTTE RISCHIA MOLTO? Durante il sonno il processo può avvenire anche in altri momenti della giornata, ma quando ci troviamo a letto è particolarmente intenso l epidermide umana perde diverse cellule che si disperdono nel letto sotto forma di polvere. Se sono presenti anche funghi che sfruttano al meglio l ambiente caldo-umido creato dal sudore corporeo e dal calore emanato da chi riposa, gli acari si riproducono a grandissima velocità e ovviamente, nutrendosi a dovere, producono grandi quantità di escrementi. Queste deiezioni contengono un particolare allergene, chiamato DER P1, che rappresenta uno stimolo fortissimo per il sistema immunitario e quindi può dar luogo a crisi respiratorie.

8 14 CAPITOLO 2 CAPITOLO O 2 15 COSÌ SI DIVENTA ALLERGICI 1 allergia è un errore del sistema immunitario che reagisce in maniera sbagliata ed eccessiva, fino a provocare disturbi, nei confronti di sostanze innocue per le persone normali. Queste sostanze si chiamano allergeni e sono in grado di stimolare la reazione allergica. Possono essere inalati con il respiro, come avviene per i pollini, i peli di animali e gli acari, ingeriti, come accade con i farmaci e gli alimenti, possono penetrare con punture, come il veleno di insetti, oppure scatenare fastidi semplicemente entrando in contatto con la pelle e le mucose, come accade per metalli e cosmetici. Per quanto riguarda le allergie indoor, i pericoli sono molteplici. Tanti sono infatti gli elementi che possono scatenare sintomi, da quelli della rinite fino alla classica crisi asmatica. Per questo motivo è fondamentale che gli allergici facciano attenzione agli ambienti di scuola e lavoro, oltre che ovviamente in casa. Proprio negli uffici e nelle aule, infatti, possono annidarsi diversi allergeni, a partire dal classico acaro della polvere, che vedono aumentare i propri effetti anche a causa di altri elementi, come le muffe e lo scarso ricambio d aria. L LA SENSIBILIZZAZIONE Perché una persona diventi allergica è necessario che sia sensibilizzata, cioè occorre che l organismo entri in contatto almeno una volta con l allergene e lo riconosca come estraneo. L allergene è dotato di un antigene esterno, cioè di una molecola riconoscibile dall apparato difensivo. Quando entra nell organismo, l antigene viene riconosciuto da particolari cellule del sistema immunitario, i macrofagi, chiamati anche istiociti. Una volta fagocitato dalla cellula, l allergene viene spezzato e alcuni frammenti, dotati di capacità antigenica (cioè potenzialmente riconoscibili dall organismo) vengono portati all esterno della cellula, dove si legano ai linfociti T.

9 16 CAPITOLO 2 CAPITOLO AUMENTANO ENTAN LE IGE Questa unione stimola la produzione uzione dell interleuchina 4, una sostanza zione dei precursori ori delle che a sua volta favorisce la trasformazione men chiave: nascono immunoglobuline (i linfociti B) in anticorpi. È il m momento le immunoglobuline E specifiche (IgE), i cui valori ri n nel sangue sa aumentano nelle persone allergiche. Queste si legano ai linfociti linfo e aii mastociti, ma sensibilizzandoli definitivamente. Quandoo si eseguono i test per vvalutare la ropr l incremento delle IgE tota presenza di allergia, si cerca infatti proprio totali e, mico se si ipotizzano specifici allergeni,i, an anche di quelle specifiche per il nemico individuato. 3 IL NUOVO CONTATTO E I SINTOMI Al successivo contatto con l allergene, l organismo è pronto a dare il via alle manifestazioni allergiche. Il nuovo incontro ravvicinato tra allergene e mastocita sensibilizzato crea una serie di reazioni chimiche che portano alla degranulazione, cioè alla fuoriuscita dalla cellula di granuli che contengono sostanze che scatenano l infiammazione, come l istamina, le prostaglandine e i leucotrieni. Un processo che si sviluppa in una manciata di minuti dal contatto con l allergene, dando il via ai disturbi. In qualche caso i sintomi intervengono molto rapidamente e durano pochi minuti. Ma in molte persone l esposizione all allergene crea una sorta di danno permanente, che si automantiene nel tempo con un infiammazione ridotta anche in presenza dello stimolo.

10 18 CAPITOLO 2 CAPITOLO 2 19 IL CORPO ALLERGIC0 ASMA La difficoltà respiratoria, con la classica sensazione di fame d aria è il segno più tipico della malattia. I problemi sono dovuti al fatto che l aria entra nei bronchi e quindi arriva ai polmoni, ma ha difficoltà a uscirne per il restringimento dei bronchi stessi. In alcune circostanze il primo segnale d allarme è una tosse stizzosa, che può indicare lo spasmo della trachea. Più tardi, nelle forme gravi, può comparire addirittura difficoltà respiratoria. CONGIUNTIVITE Il prurito agli occhi è il fastidio preminente. Obbliga a sfregarsi continuamente gli occhi, aumentando l arrossamento delle congiuntive. In più c è spesso una lacrimazione inarrestabile, cui si associa l insofferenza per la luce forte (fotofobia). RINITE Si comincia spesso con una salva di starnuti, accompagnati da una forte produzione di muco liquido, quasi acquoso. In alcuni casi, tuttavia, il muco può anche essere assente. Spesso è presente anche un forte prurito al naso associato ad ostruzione delle narici. Questo problema dà spesso la sensazione di non percepire gli odori e costringe a dormire con la bocca aperta, perché non si riesce a respirare attraverso il naso. BOCCA E LABBRA In qualche caso l allergia può provocare anche disturbi alle labbra e alla bocca, che si gonfiano e si arrossano. PELLE Il sintomo più tipico è il prurito. Spesso compaiono anche chiazze arrossate o piccole macchioline rosse, come quelle dell orticaria. APPARATO DIGERENTE Mal di pancia e diarrea possono indicare un allergia alimentare che non va confusa con le intolleranze alimentari. In casi particolarmente gravi l allergia alimentare, può essere causa di shock anafilattico.

11 20 CAPITOLO 3 CAPITOLO 3 21 LE ALLERGIE RESPIRATORIE PARLA CON IL MEDICO Naso che cola, starnuti ripetuti, prurito. Chi pensa alla rinite individua questi sintomi come classici, ma non si tratta degli unici disturbi che la patologia può portare. E solo il medico può aiutarci a capire di quale forma di rinite soffriamo. Sul fronte clinico la rinite allergica si può presentare con sintomatologia di intensità e durata diverse. In genere, prendendo a prestito le definizioni inglesi, i rinitici vengono distinti in sneezer and runner e blocker. Nel primo caso sono presenti sintomi più facilmente collegabili alla rinite allergica, come starnuti, naso che cola, prurito e ostruzione nasale, cui spesso si associa congiuntivite. Nei cosiddetti blocker, invece, sono presenti quasi esclusivamente ostruzione nasale, catarro e solo occasionalmente starnuti. Inoltre, nei pazienti con rinite possono essere presenti edemi periorbitali (le classiche occhiaie) legati alla congestione venosa nella zona oculare e il cosiddetto saluto allergico, ovvero la tendenza a sfregare il naso con il dorso della mano per facilitare la respirazione. LA CURIOSITÀ Non tutte le riniti sono uguali. C è chi non riesce a fermare un irrefrenabile salva di starnuti e chi invece deve fare i conti con naso chiuso e altri fastidi legati all ostruzione nasale. Per questo la patologia allergica, che spesso viene scatenata o comunque acuita dalla presenza di allergeni indoor, deve essere affrontata con grande attenzione: e non da soli. La visita del medico è un passaggio fondamentale, per identificare con certezza le caratteristiche della malattia e ricevere le necessarie indicazioni terapeutiche. Deve insomma essere il medico a indicare l approccio terapeutico più adatto per ogni singolo caso, al fine di evitare trattamenti inadeguati o comunque poco efficaci e limitare al massimo gli effetti indesiderati dei farmaci, effetti che possono manifestarsi soprattutto quando il paziente si lascia andare al faida-te, con il rischio di assumere principi attivi in quantità eccessiva. È VERO CHE QUANDO SI STARNUTISCE SI PERDE IL CONTROLLO? Pare proprio di sì. Secondo alcuni ricercatori, nel momento in cui si starnutisce si perde il perfetto controllo del corpo. Ovviamente lo starnuto dura pochi secondi, ma chi guida a 90 chilometri l ora, percorre in due secondi 50 metri! DI CHE RINITE SEI? SNEEZER AND RUNNER Starnuti Muco acquoso (naso gocciolante) Rinorrea Prurito nasale Ostruzione nasale Spesso associata a congiuntivite BLOCKER Pochi/assenti starnuti Muco nasale denso (catarro) Più spesso rinorrea posteriore Prurito assente Ostruzione nasale spesso grave Non associata a congiuntivite

12 22 CAPITOLO 3 CAPITOLO 3 23 RELAZIONI PERICOLOSE MI MANCA IL RESPIRO! La rinite può essere l anticamera dell asma, o addirittura accompagnare, come un fido scudiero, la più grave malattia respiratoria. Le due condizioni patologiche, infatti, vanno spesso in coppia e possono rappresentare due volti della stessa predisposizione allergica. Almeno il 60 per cento degli asmatici soffre di rinite e circa il per cento dei malati di rinite allergica soffre anche di asma. Perché questo legame? Innanzitutto la struttura della mucosa nasale e quella dei bronchi sono ovviamente molto simili tra loro. Solo il naso è particolarmente irrorato dai vasi sanguigni ce ne accorgiamo non appena sanguina e questo spiega come mai, quando inizia l infiammazione legata alla rinite, il naso tenda a chiudersi bloccando la possibilità di respirare. Nei bronchi, invece, in caso di asma si verificano spasmi provocati dai muscoli, che riducono le possibilità di respirare normalmente. Anche in questo caso l infiammazione è un elemento fondamentale, e proprio l infiammazione sembra essere la chiave di congiunzione dei due fenomeni patologici. LA CURIOSITÀ COME AGISCONO I POLLINI? I pollini provocano allergia perché, una volta inalati, vengono distrutti esternamente. L involucro protettivo viene cioè sciolto dagli enzimi delle secrezioni mucose di naso e occhi, per cui si liberano le proteine interne. Queste, entrando in contatto con il sistema immunitario dell organismo, danno il via alle reazioni che portano all insorgenza dei sintomi. L asma bronchiale è la forma più temuta di allergia. Ma a volte nasce anche per l esposizione a sostanze irritanti, oltre che ai classici allergeni, che in qualche modo attivano i recettori presenti lungo le vie respiratorie; e in ultima analisi, portano alla condizione anatomica tipica dell asma: il restringimento dei bronchi più piccoli. È proprio questo meccanismo che conduce ai sintomi tipici della malattia, come la difficoltà di respirare che può portare anche alla tipica fame d aria, al respiro affannoso e alla tosse insistente. IL POLMONE, UN MANTICE MIRACOLOSO. È capace di inspirare ed espirare ogni giorno, senza che nemmeno ce ne accorgiamo, quasi 19mila litri di aria. Bastano queste cifre per capire quanto lavoro fanno quotidianamente i nostri polmoni. Grazie a questi organi, che svolgono il loro lavoro in silenzio e senza dare alcun segno della loro attività, il corpo funziona. Con la respirazione infatti, riusciamo a svolgere due funzioni fondamentali per la sopravvivenza del nostro organismo. Da un lato, con l aria che entra attraverso il naso e la bocca, scende lungo le vie dell apparato respiratorio e arriva fino ai polmoni, introduciamo l ossigeno necessario per la produzione di energia e il benessere delle cellule. Dall altro, nella via di ritorno, viene espulsa l anidride carbonica, il prodotto di scarto dell organismo. Il fenomeno si ripete mediamente volte ogni minuto, più di 25mila volte ogni giorno.

13 24 CAPITOLO 3 CAPITOLO 3 25 LA DIAGNOSI: PRESTO FA RIMA CON BENE Nella lotta alle malattie respiratorie, siano esse legate a sostanze presenti all interno di abitazioni, uffici e aule scolastiche o piuttosto ai classici pollini o ad allergeni che si diffondono nell ambiente, è fondamentale innanzitutto riconoscere che cosa faccia insorgere i sintomi. Per questo, in presenza di fastidi, occorre anzitutto parlarne con il proprio medico, evitando di sottovalutare il quadro clinico e magari di lasciarsi andare a soluzioni tampone, sotto forma di farmaci scelti sulla base di indicazioni avute da amici o affidandosi a un pericoloso fai-da-te, che può soltanto peggiorare la situazione, esponendosi a rischi davvero pericolosi. Per questi motivi il passaggio chiave nella lotta alle allergie respiratorie è una diagnosi corretta. Occorre quindi identificare le sostanze che stimolano le reazioni anomale dei bronchi, i cosiddetti allergeni, e quindi evitarne il contatto o almeno cercare di ridurne le presenza, soprattutto negli ambienti chiusi. LA CURIOSITÀ SI PUÒ SAPERE QUANTI ALLERGENI SONO PRESENTI IN UN AMBIENTE? Questo dato si può ottenere grazie a uno specifico test ambientale, chiamato valutazione quantitativa degli aeroallergeni. Il conteggio si effettua di solito sulle spore delle muffe e tre tipi di polline: erbe, alberi e piante infestanti. Il conteggio si esprime in milligrammi per metro cubo di aria e viene quindi sintetizzato in quattro livelli: assente, basso, medio o elevato. TEST IRRINUNCIABILI Pochi, semplici esami consentono di capire a quali fattori si è sensibili e quindi di prendere le opportune contromisure, in accordo con il medico, che deve sempre essere il protagonista del percorso di diagnosi e cura. Ecco, in sintesi, alcuni controlli che non possono essere tralasciati quando si sospettino rinite o asma di origine allergica. PRICK TEST Si tratta di un test specifico per le allergie che consiste nel collocare una piccola quantità del sospetto allergene e di soluzione fisiologica su due lievi scarificazioni della cute poste l una accanto all altra. La differente risposta da parte della scarificazione esposta al sospetto allergene denota positività a quest ultimo e quindi permette di capire a cosa si è allergici. RAST Il Radio Allergo Sorbent Test (RAST) è usato per misurare la presenza e la quantità di anticorpi nel sangue. Attraverso il RAST si possono identificare e quantificare nel sangue del paziente le Immunglobuline E (IgE) relative ad almeno 45 antigeni noti. SPIROMETRIA È un test molto semplice, del tutto indolore, che viene effettuato per valutare quanto le vie del respiro siano ostruite e quanto il polmone riesca a riempirsi e svuotarsi durante un atto respiratorio. L indagine si esegue inspirando ed espirando in un boccaglio collegato a una macchina (lo spirometro) che registra i diversi parametri del respiro, trasformando ogni atto respiratorio in valori numerici. I risultati sono fondamentali per valutare lo stato di gravità di malattie che portano a parziale occlusione delle vie respiratorie, come appunto l asma bronchiale.

14 26 CAPITOLO 3 CAPITOLO 3 27 IL DECALOGO ANTIPOLLINE Consultare regolarmente le informazioni sui pollini presenti nell aria della propria località di residenza. Evitare gite o passeggiate in campagna nel periodo di fioritura delle piante alle quali si risulta essere allergici. Non sdraiarsi sui prati e non rimanere in vicinanza di luoghi in cui è stata tagliata da poco l erba. Soggiornate in località marine nei periodi di rischio, rimanendo all esterno quando spira il vento di mare che non trasporta pollini Non viaggiate in auto o in treno con i finestrini aperti. C è il rischio che l abitacolo o lo scompartimento diventino vere e proprie trappole per i pollini; se usate l aria condizionata, adottate un filtro antipolline. Non fate sport all aperto ed evitate di uscire nelle ore centrali della giornata quando la concentrazione dei pollini è massima, specie se fa caldo e c è vento; meglio uscire la mattina presto. Non aprite la finestre nelle ore più calde e aerate le stanze di notte. Riducete al minimo il contatto con la polvere e le sostanze irritanti, che possono irritare la mucosa delle vie respiratorie scatenando i fastidi. 5 Se siete allergici alla parietaria, prendetevi un periodo di riposo in montagna: sopra i mille metri la pianta non cresce. 10 In ufficio o in casa usate condizionatori d aria o generatori di anioni, che abbassano la concentrazione di pollini.

15 28 CAPITOLO 3 CAPITOLO 3 29 Oltre alle regole di prevenzione per le allergie, anche i farmaci possono aiutare chi soffre di allergie respiratorie. I medicinali vanno prescritti dal medico e vanno assunti secondo le sue indicazioni. Ecco, in sintesi, le caratteristiche dei medicinali più usati in caso di rinite. VASOCOSTRITTORI Chiamati anche decongestionanti, agiscono sulle arterie più piccole della mucosa nasale. Facendole restringere, riducono la fuoriuscita di liquido facendo sgonfiare la mucosa e quindi evitando che il naso coli. L effetto è rapido, ma dura poco se si usano gli spray, è leggermente più lento e prolungato se si assumono compresse. Questi farmaci, tuttavia, non vanno assunti per periodi prolungati, perché il loro impiego protratto può far alzare la pressione. NASO LIBERO! CORTISONICI La loro azione porta all inibizione sia della produzione dei mediatori dell infiammazione sia dell aumentata attività delle cellule dell apparato immunitario. Esistono formulazioni utilizzabili attraverso spray, che limitano gli effetti indesiderati sull organismo legati all impiego di questi farmaci nel tempo. ANTISTAMINICI Agiscono bloccando la liberazione dell istamina, uno dei principali mediatori dell allergia. L effetto si protrae per diverse ore. Gli antistaminici di ultima generazione, come ad esempio desloratadina e altri, sono privi di effetti sedativi e quindi superano il limite dei farmaci più datati che invece potevano avere ripercussioni sui riflessi. A PIENI POLMONI Oltre all immunoterapia specifica (il vaccino che punta a desensibilizzare progressivamente l individuo nei confronti dell allergene e va assunto per periodi prolungati), esistono farmaci in grado di controllare i sintomi dell allergia, in particolare per le forme respiratorie. DERIVATI DEL CORTISONE: sono gli unici farmaci che agiscono in tutte le fasi della risposta immunitaria, riducendo l infiammazione. Dilatano i bronchi in caso di asma e riducono l intensità della risposta nasale agli stimoli infiammatori. SIMPATICOMIMETICI: vengono impiegati in caso di asma, perché hanno azione broncodilatatrice, cioè allargano il calibro dei bronchi migliorando la respirazione. Agiscono sui recettori beta2, che si trovano appunto lungo le vie respiratorie. ANTIMUSCARINICI: dilatano i bronchi, ma agendo sui recettori M1, dove hanno un azione opposta a quella di un mediatore nervoso, l acetilcolina. ANTILEUCOTRIENICI: agiscono abbassando gli effetti dei leucotrieni, mediatori del processo infiammatorio. ANTICORPI MONOCLONALI: si tratta di missili diretti esclusivamente contro le IgE innalzate in caso di grave allergia, da impiegare solo nei casi più gravi.

16 30 CAPITOLO 3 CAPITOLO 3 31 LO SAI O NON LO SAI? Si tratta di una reazione inappropriata o esagerata del sistema immunitario a sostanze che, nella maggioranza delle persone, non causano segni né sintomi. I segni e i sintomi delle malattie allergiche possono essere causati dall esposizione della pelle a sostanze chimiche, da quella dell apparato respiratorio a particelle di polvere, di polline o di altri aeroallergeni o da quella dello stomaco o dell intestino a particolari cibi.?che COS È L ALLERGIA? COSA SIGNIFICA ALLERGENE? Con questo termine si può definire qualunque sostanza o antigene che causa ipersensibilità o reazione allergica. Tra gli allergeni più comuni ci sono pollini, erba, acari della polvere, forfora degli animali domestici, piume, latte di vacca, uova e arachidi. Questi, come altri, sono composti allergenici e quindi predisposti a scatenare allergie o sintomi nelle persone allergiche. COSA SUCCEDE QUANDO SI VERIFICA UNO SHOCK ANAFILATTICO? Lo shock anafilattico è una reazione allergica grave e potenzialmente letale, che si manifesta con un spasmo delle vie respiratorie a cui fa seguito un brusco calo della pressione arteriosa. Questa reazione, per quanto rara, può venire in seguito alla puntura di un insetto o all iniezione di un farmaco, per esempio penicillina o siero antitetanico di cavallo. Più raramente la reazione può avvenire in seguito all assunzione per bocca di un particolare alimento o di un farmaco al quale si è allergici.?? È VERO CHE PER MOLTE PIANTE IL PERIODO A RISCHIO È?? PARTICOLARMENTE LUNGO? Sì. Capita per esempio con il polline della parietaria, che può rimanere anche per molti mesi l anno. Per altre piante, invece, il periodo della fioritura è maggiormente limitato. Conviene quindi sempre fare riferimento al calendario pollinico relativo alla propria regione, per poter meglio comprendere quali possano essere i pollini maggiormente diffusi nell ambiente. COME MAI CHI È ALLERGICO AI POLLINI PUÒ RISENTIRE ANCHE DI ALTRI FATTORI? Analizzando la popolazione dei pazienti sensibilizzati ai pollini ci si accorge che spesso manifestano un allergia anche ad altri allergeni perenni come il dermatofagoide (l acaro più comune) e l epitelio di cane e gatto. Ma non basta. In alcuni casi possono comparire allergie crociate con gli alimenti, per cui i sintomi compaiono dopo che si è mangiato un determinato cibo. In pratica ciò avviene perché esiste una spiccata similitudine chimica tra le proteine presenti nel polline e nell alimento, che quindi porta a una risposta da parte del sistema immunitario. GLI ANTISTAMINICI POSSONO INTERFERIRE CON I RIFLESSI? Questo rischio esiste soprattutto per i farmaci di prima generazione. Oggi il rischio sembra superato grazie all impiego degli antistaminici di seconda generazione che non hanno effetti sulla vigilanza e sui riflessi, pur assicurando un efficace protezione dai sintomi.

17 32 CAPITOLO 4 CAPITOLO 4 33 FEDERASMA ONLUS, DALLA PARTE DEI PAZIENTI Più di tre milioni di individui in Italia vivono il disagio di essere asmatici, con sintomi che spesso interferiscono con la normale vita quotidiana e con un costo, per paziente medio annuo, che supera gli 800 euro. Più in generale l allergia costituisce la terza causa di malattia cronica nel nostro Paese e riguarda circa dieci milioni di persone. Si tratta di cifre oltremodo allarmanti e inaccettabili, se si considera che gran parte di tali sofferenze e molti decessi potrebbero essere evitati. Federasma Onlus è impegnata costantemente nel promuovere iniziative volte a sollecitare le Istituzioni e conseguire decisioni politico-sanitarie a tutela dei pazienti attraverso l informazione, la gestione e il controllo della malattia. A sostegno di questi tre punti essenziali, e per conseguire il suo principale obiettivo - ossia contribuire ad accrescere una consapevolezza pubblica sull asma e sull allergia - Federasma Onlus opera per elaborare informazioni rivolte al paziente, divulgandole attraverso pubblicazioni, incontri pubblici di prevenzione (soprattutto nelle scuole), incontri di formazione rivolti al personale sanitario e manifestazioni volte a sensibilizzare l opinione pubblica. Federasma Onlus è membro della Federazione europea delle Associazioni di pazienti asmatici e allergici (EFA) e lavora in rete con le associazioni di tutela dei cittadini. Federasma Onlus è inoltre impegnata nel Gruppo di lavoro per la CRC, per il monitoraggio dell attuazione della Convenzione dei diritti dell infanzia e dell adolescenza, che vede la partecipazione di numerose associazioni di volontariato e ONG nazionali e internazionali. FEDERASMA ONLUS Numero Verde AL SERVIZIO DEI PAZIENTI CON MALATTIE RESPIRATORIE E ALLERGICHE. Il servizio è attualmente attivo lunedì e martedì dalle 11:00 alle 13:00 e giovedì dalle 15:00 alle 17:00. Un gruppo di dieci medici specialisti e uno psicologo, con supporto legale, hanno confermato il loro appoggio agli operatori telefonici di Federasma, per approfondire eventuali quesiti specifici.

18 34 CAPITOLO 4 CAPITOLO 4 35 INDIRIZZI UTILI Sede e Segreteria: Via Ser Lapo Mazzei 33, Prato - Palazzo Datini tel e fax segreteria@federasma.org ASSOCIAZIONI ADERENTI A FEDERASMA ONLUS A.AG.AS.A. - Associazione Agrigentina Asma e Allergia - Favara (AG) Associazione ASMA Sardegna ONLUS - Cagliari A.I.S.A. - Associazione Italiana Studi Asmatici ONLUS - Bari A.L.A. Associazione Ligure Allergici - Genova A.LA.M.A. Associazione laziale Asma e malattie Allergiche ONLUS - Roma A.M.A./Reg. Umbria - Associazione Malati Allergici della Regione Umbria - ONLUS - Perugia A.N.G.E.A. Associazione Nazionale Genitori Eczema Atopico e Allergie Alimentari ONLUS - Torino A.P.A.R. - Associazione Piacentina per l Assistenza Respiratoria - Piacenza A.R.G.A.B. - Associazione Regionale Genitori Bambini Asmatici - Padova A.R.I.-A.A.A.3 Associazione per la Ricerca nell Infanzia in materia di Asma Allergia Ambiente ONLUS - Palermo A.S.M.A. - Associazione di Sostegno ai Malati di Asma - Tradate (VA) Sez. Concordia Sagittaria - Concordia Sagittaria (VE) Sez. Fiumicino - Roma Sez. Viareggio - Viareggio (LU) A.S.P.A. - Associazione di Sostegno per i Pazienti Allergici ONLUS - Sorrento (NA) As.P.As. - Associazione Pro Asmatici - Rovigo A.T.A. Associazione Toscana Asmatici Allergici ONLUS - Prato F.B.A. Associazione Famiglie Bambini Allergici ONLUS - Misurina (BL) Food Allergy Italia - Padova IL PUNGIGLIONE - Associazione Allergici al Veleno degli Imenotteri - Verona Associazione Io e l Asma ONLUS - Pachino (SR) L.I.A.M.A.R. Lega Italiana per la lotta contro l Asma bronchiale e le Malattie Respiratorie - Milano DAI VOCE AL TUO RESPIRO! SOSTIENI LE ATTIVITÀ DI FEDERASMA ONLUS Numero Verde PROGETTI INFORMATIVI ED EDUCAZIONALI NELLE SCUOLE E NEL LAVORO PROMOZIONE DI PROGETTI EDUCAZIONALI PER I PAZIENTI 5X1000 Mario Rossi OPPURE CON UN VERSAMENTO A FEDERASMA ONLUS CONTO CORRENTE POSTALE NR.:

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