DISPOSITIVO DI MONITORAGGIO SISMICO E STRUTTURALE * * * La presente innovazione riguarda un dispositivo di monitoraggio sismico e
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- Raimonda Palla
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1 1 DISPOSITIVO DI MONITORAGGIO SISMICO E STRUTTURALE * * * La presente innovazione riguarda un dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale che è basato sull impiego di un modulo elettronico, cosiddetto elaboratore di segnali dinamici, nel seguito indicato come modulo ESD, installato su un manufatto ancorato rigidamente al terreno. Il suddetto modulo ESD è dotato di sensori in grado di rilevare le accelerazioni e le rotazioni alle quali lo stesso modulo è sottoposto, nonché di altri sensori opzionali in grado di rilevarne la posizione geografica, per esempio tramite un ricevitore di segnali GPS, e l orientamento rispetto al polo nord magnetico, per esempio tramite un sensore di campo magnetico. Dall analisi delle informazioni raccolte, il modulo ESD potrà desumere l eventuale occorrenza di fenomeni sismici o di possibili cedimenti strutturali, segnalando l evento ad una centrale operativa che, anche in base alle informazioni raccolte da sensori contigui, potrà decidere di tele-attivare segnali acustici o luminosi di allarme, o comandare l attivazione di altri dispositivi esterni di segnalazione. Tra le possibili applicazioni del dispositivo sono di particolare interesse quelle mirate alla protezione civile ed alla tempestiva conoscenza dei fenomeni che interessano i manufatti a destinazione abitativa, come edifici di abitazioni, uffici, scuole, ospedali, e quelli a destinazione viaria, come ponti, viadotti, gallerie, etc.. Il tutto allo scopo di evidenziare sia le sollecitazioni alle quali i suddetti manufatti sono sottoposti durante gli eventi sismici, sia gli eventuali mutamenti delle condizioni di integrità strutturale che possono comprometterne la sicurezza o l agibilità. In particolare, per la presente innovazione sono stati individuati quattro possibili applicazioni di particolare interesse, le cui caratteristiche generali sono riassunte qui di
2 2 seguito. Una prima applicazione è quella dell'analisi di propagazione delle onde di pressione (P) e delle onde di taglio (S) durante eventi sismici. Una pluralità di dispositivi installati su manufatti stradali ed edifici pubblici in una vasta area geografica, vengono programmati per registrare con continuità, nella memoria di massa interna, i diagrammi accelerometrici e giroscopici rilevati nei vari punti di installazione. In caso di evento sismico sarà possibile trasferire ad un server centrale i diagrammi rilevati nello stesso intervallo temporale, confrontandoli tra loro al fine di analizzare l'andamento della propagazione delle onda di pressione (P) e delle onde di taglio (S) sul territorio in esame. La sincronizzazione tra i riferimenti temporali dei diversi diagrammi, basata sul tempo GPS, è dell'ordine del centesimo di secondo. Una seconda applicazione è quella della rilevazione di micro-cedimenti strutturali. Singoli dispositivi installati su manufatti di pubblico interesse, sociale, artistico, logistico, etc., vengono programmati per analizzare con continuità lo spettro delle frequenze di oscillazione proprie del manufatto, apprendendo durante i primi giorni di esercizio quali sono i moti propri normali. Nel caso in cui il manufatto dovesse essere soggetto a micro-cedimenti strutturali, non visibili né rilevabili ad occhio nudo, il dispositivo sarà in grado di rilevare le alterazioni del comportamento elastico del manufatto dalla variazione repentina degli spettri oscillatori corrispondenti ai moti propri. I dispositivi, dotati di sistemi di trasmissione dati, potranno riportare le anomalie ad un centro di analisi che, nel caso, potrà disporre l'effettuazione di indagini più
3 3 approfondite. Una terza applicazione è quella della rilevazione tempestiva di fenomeni sismici. Singoli dispositivi installati su manufatti di pubblico interesse ed, in particolare, su edifici ad alta frequentazione, come scuole, uffici, ospedali, etc., vengono programmati per analizzare spettro di frequenza ed intensità delle sollecitazioni accelerometriche e giroscopiche al fine di fornire un preallarme, o early warning, dell'occorrenza di scosse sismiche. In caso di rilevazione di fenomeni anomali i dispositivi invieranno informazioni ad una centrale operativa che, dalla fusione dei dati ricevuti, sarà in grado di diffondere allarmi che verranno ricevuti e diffusi, per esempio tramite sirena acustica, dagli stessi dispositivi. Una quarta applicazione è quella della rilevazione post-sisma dello stato dei manufatti. Singoli dispositivi installati su manufatti di pubblico interesse vengono programmati per rilevare le variazioni di giacitura della propria terna di riferimento X Y Z. Nel caso in cui il manufatto dovesse essere soggetto a crollo o a significativi cambi di assetto, il dispositivo sarà in grado di rilevare le alterazioni della giacitura degli assi e di riportare le anomalie ad un centro di analisi che, anche dalla fusione con altre informazioni, sarà in grado di effettuare valutazioni sull'agibilità del manufatto oggetto di osservazione o sulla transitabilità delle vie di comunicazione alle quali il manufatto appartiene. Forma pertanto oggetto specifico della presente innovazione un dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale basato sull impiego di un modulo elettronico a microprocessore, cosiddetto modulo ESD, installato su un manufatto ancorato
4 4 rigidamente al terreno, detto modulo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: - una serie di sensori in grado di rilevare le accelerazioni e le rotazioni alle quali lo stesso modulo ESD è sottoposto, nonché altri sensori opzionali in grado di rilevarne la posizione geografica, per esempio tramite un ricevitore di segnali GPS, e l orientamento rispetto al polo nord magnetico, per esempio tramite un sensore di campo magnetico; - una serie di canali di comunicazione con l'esterno, comprendenti a loro volta: un modem di comunicazione GPRS per la comunicazione a distanza con una centrale operativa; un modem per la comunicazione radio locale in banda ISM MHz o 868 MHz, con sensori o attuatori periferici; un modem per le comunicazioni locali WiFi o Bluetooth per le comunicazioni con terminali smartphone, tablet o telecamere; un driver per comunicazione su linea dati locale, in modo tale che dall analisi delle informazioni raccolte, il modulo ESD potrà desumere l eventuale occorrenza di fenomeni sismici o di possibili cedimenti strutturali, segnalando l evento ad una centrale operativa che, anche in base alle informazioni raccolte da sensori contigui, potrà decidere di tele-attivare segnali acustici o luminosi di allarme, o comandare l attivazione di altri dispositivi esterni di segnalazione. La presente innovazione sarà ora descritta a titolo illustrativo, ma non limitativo, con particolare riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui: la figura 1 è una vista di uno schema a blocchi di un modulo ESD secondo la presente innovazione; la figura 2 è una vista di uno schema a blocchi di un dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale, secondo la presente innovazione, nel suo complesso. Si vuole sottolineare come nel seguito saranno illustrate, a titolo
5 5 esemplificativo, ma non limitativo, soltanto alcune delle possibili varianti esecutive della presente innovazione, essendo possibile descriverne molte altre sulla base delle particolari soluzioni tecniche individuate. Nella figura 2 è rappresentato un dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale 200 che è basato sull impiego di un modulo elettronico a microprocessore 100, cosiddetto modulo ESD, come quello illustrato nella figura 1. Tale modulo 100 è installato su un elemento ancorato rigidamente al terreno e comprende: - una serie di sensori 104 in grado di rilevare le accelerazioni e le rotazioni alle quali lo stesso modulo ESD 100 è sottoposto, nonché altri sensori opzionali in grado di rilevarne la posizione geografica, per esempio tramite un ricevitore di segnali GPS 103, e l orientamento rispetto al polo nord magnetico, per esempio tramite un sensore di campo magnetico; - una serie di canali di comunicazione con l'esterno, comprendenti a loro volta: un modem di comunicazione GPRS 102 per la comunicazione a distanza con una centrale operativa 114; un modem per la comunicazione radio locale 116 in banda ISM MHz o 868 MHz, con sensori o attuatori periferici; un modem per le comunicazioni locali WiFi o Bluetooth 117 per le comunicazioni con terminali smartphone, tablet o telecamere; un driver per comunicazione 111 su linea dati locale. In questo modo, dall analisi delle informazioni raccolte, il modulo ESD 100 potrà desumere l eventuale occorrenza di fenomeni sismici o di possibili cedimenti strutturali, segnalando l evento ad una centrale operativa 114 che, anche in base alle informazioni raccolte da sensori contigui, potrà decidere di tele-attivare segnali acustici o luminosi di allarme, o comandare l attivazione di altri dispositivi esterni di segnalazione. Inoltre, lo stesso modulo 100 comprende:
6 6 - mezzi di elaborazione dei segnali provenienti da sensori accelerometrici e giroscopici che vengono campionati ad intervalli di T millisecondi e da essi viene ricavato sia il valore medio dell energia associata ad una sollecitazione dinamica corrente sia il corrispondente spettro dell energia nel campo di frequenza di interesse; - mezzi di elaborazione e memorizzazione sia di valori limite superiori raggiunti dal suddetto spettro di energia alle varie frequenze, nelle varie ore del giorno, sia di valori di picco dell energia rilevata nelle varie ore del giorno; questi valori sono determinati nel corso del primo periodo di esercizio dopo l installazione del dispositivo, detto periodo di apprendimento; - mezzi di elaborazione e memorizzazione dei valori correnti dello spettro di energia confrontando, nel corso dei periodi di esercizio successivi al periodo di apprendimento, tali valori correnti con i suddetti valori limite registrati nello spettro di riferimento valido per l ora corrente. E ancora, lo stesso modulo 100 comprende: - mezzi di definizione e trasmissione di un messaggio di avviso alla suddetta centrale operativa 114, se rileva un sostanziale cambiamento dello spettro corrente rispetto allo spettro di riferimento, sia per superamento dei valori limite sia per mutamento significativo della distribuzione dell energia tra le diverse parti dello spettro stesso; il messaggio diretto alla centrale operativa 114 conterrà sia lo spettro di riferimento che lo spettro corrente che ha dato origine alla segnalazione. In questo modo, i cambiamenti dello spettro di energia, qualora non sia intervenuta un accertata variazione delle condizioni di carico della struttura sulla quale il modulo è installato, possono rappresentare un indice di avvenuti cambiamenti strutturali dovuti a cedimenti o stress degli elementi portanti. Il modulo 100 comprende ulteriormente:
7 7 - mezzi di definizione e trasmissione di un messaggio di avviso alla suddetta centrale operativa 114, se rileva un sostanziale cambiamento del valore corrente dell energia associata alla sollecitazione dinamica, confrontandola con il valore registrato in precedenza come limite di riferimento per l ora corrente; il messaggio diretto alla centrale operativa 114 conterrà il riferimento temporale e l andamento nel tempo delle forme d onda accelerometriche estese per tutto il periodo di integrazione che ha dato luogo alla segnalazione. In questo modo tale informazione, unitamente alle informazioni relative alle coordinate di installazione, e all orientamento geografico degli assi geometrici del dispositivo, permetteranno alla centrale di analizzare la sollecitazione e, nel caso si trattasse di sollecitazione sismica, di ricavare la direzione del fronte d onda della sollecitazione dinamica, scomponendo altresì la sollecitazione nelle direzioni di compressione e taglio, cioè nei fronti delle rispettive onde di pressione (P) e delle onde di taglio (S). Qualora la centrale operativa 114 dovesse riscontrare, dall analisi delle segnalazioni provenienti da più dispositivi, l occorrenza di un evento sismico, potrà inviare, tramite mezzi di definizione e trasmissione, un messaggio di inizio allarme verso i dispositivi installati sul territorio che è o che sarà, probabilmente, interessato dall evento; tale messaggio di inizio allarme, ricevuto dai dispositivi destinatari, attiverà delle segnalazioni acustiche e visive 202, se predisposte, che potranno essere utilizzate dai residenti per mettere in atto le necessarie misure di auto-protezione da adottare nel corso delle scosse sismiche e negli istanti immediatamente seguenti. Le segnalazioni relative all eventuale superamento delle soglie di energia successive alla prima verranno ripetute dai dispositivi ad intervalli non inferiori ai 30 secondi l una dall altra al fine di permettere alla centrale operativa 114 di determinare l istante più opportuno per inviare a tutti i dispositivi una segnalazione di fine allarme; tale
8 8 messaggio disattiverà le segnalazioni acustiche e visive attivate in precedenza. Tutti i dispositivi di monitoraggio sismico e strutturale 200 comprendono ulteriormente: - mezzi di memorizzazione su supporto non volatile dei valori di accelerazione e velocità di rotazione rilevati tramite i suddetti sensori, opportunamente filtrati e depurati dei valori di offset; tali valori saranno registrati su file contigui che, su richiesta della centrale operativa 114, potranno essere trasferiti attraverso l infrastruttura di trasmissione dati, al fine di consentire una ulteriore analisi a posteriori delle sollecitazioni rilevate nei vari punti durante i periodi di interesse. In questo modo la conoscenza puntuale delle sollecitazioni registrate da una molteplicità di dispositivi 200 dislocati estensivamente in un territorio, consentirà di analizzare le modalità di propagazione dell onda sismica contribuendo sensibilmente alla conoscenza sia del fenomeno che ha causato l evento, sia della struttura del territorio nel quale il fenomeno dinamico si è propagato. Il modulo 100 può comprendere ulteriormente: - mezzi di rilevazione con continuità della giacitura del vettore gravità rispetto agli assi geometrici del dispositivo e, ove equipaggiati con sensori magnetici, anche la giacitura del vettore campo magnetico terrestre rispetto agli stessi assi; tali valori di giacitura, unitamente alle coordinate geografiche ricavate dai segnali ricevuti dai satelliti GPS, saranno comunicati periodicamente dai dispositivi come parte dei messaggi di diagnostica che i dispositivi stessi inviano periodicamente alla centrale operativa. In questo modo tali informazioni verranno utilizzate sia per l analisi della propagazione delle onde sismiche, sia per la determinazione presuntiva dei danni subiti dagli edifici a causa delle sollecitazioni subite. In particolare, da tali informazioni sarà possibile rilevare l occorrenza di eventuali cedimenti o crolli che hanno pregiudicato la stabilità o l agibilità del fabbricato o del manufatto dove il dispositivo è stato installato.
9 9 In aree a rischio sismico o a rischio inondazioni, il suddetto modulo 100 può comprendere ulteriormente: mezzi di rilevazione equipaggiati con sensori esterni di immersione in acqua o di concentrazione di gas; tali sensori, connessi al dispositivo attraverso uno dei suoi canali di collegamento, consentiranno di raccogliere informazioni in tempo reale circa l occorrenza degli eventi di interesse e saranno inviati alla centrale con messaggi di segnalazione attraverso l infrastruttura di trasmissione dati; tali informazioni, in particolare, saranno di estrema importanza in caso di eventi sismici in quanto permetteranno di valutare l esistenza e la ampiezza di situazioni secondarie di pericolo, derivanti da fughe di gas o da inondazioni. Nel dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale 200, il collegamento dei sensori esterni potrà avvenire via radio attraverso il canale radio a 433 MHz o via filo attraverso il canale dati, essendo la scelta tra l una o l altra soluzione determinata dalle specifiche condizioni di installazione. La presente innovazione è stata descritta a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo alcune varianti esecutive preferite, ma è da intendersi che eventuali variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti del settore senza per questo uscire fuori dal relativo ambito di protezione, così come definito dalle rivendicazioni allegate. * * *
10 10 RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale (200) basato sull impiego di un modulo elettronico a microprocessore (100), cosiddetto modulo ESD, installato su un manufatto ancorato rigidamente al terreno, detto modulo (100) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: - una serie di sensori (104) in grado di rilevare le accelerazioni e le rotazioni alle quali lo stesso modulo ESD (100) è sottoposto, nonché altri sensori opzionali in grado di rilevarne la posizione geografica, per esempio tramite un ricevitore di segnali GPS (103), e l orientamento rispetto al polo nord magnetico, per esempio tramite un sensore di campo magnetico; - una serie di canali di comunicazione con l'esterno, comprendenti a loro volta: un modem di comunicazione GPRS (102) per la comunicazione a distanza con una centrale operativa (114); un modem per la comunicazione radio locale (116) in banda ISM MHz o 868 MHz, con sensori o attuatori periferici; un modem per le comunicazioni locali WiFi o Bluetooth (117) per le comunicazioni con terminali smartphone, tablet o telecamere; un driver per comunicazione (111) su linea dati locale; in modo tale che dall analisi delle informazioni raccolte, il modulo ESD (100) potrà desumere l eventuale occorrenza di fenomeni sismici o di possibili cedimenti strutturali, segnalando l evento ad una centrale operativa (114) che, anche in base alle informazioni raccolte da sensori contigui, potrà decidere di tele-attivare segnali acustici o luminosi di allarme, o comandare l attivazione di altri dispositivi esterni di segnalazione. 2. Dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale (200) basato sull impiego di un modulo ESD, secondo la precedente rivendicazione 1, detto modulo (100) essendo
11 11 caratterizzato dal fatto di comprendere: - mezzi di elaborazione dei segnali provenienti da sensori accelerometrici e giroscopici che vengono campionati ad intervalli di T millisecondi e da essi viene ricavato sia il valore medio dell energia associata ad una sollecitazione dinamica corrente sia il corrispondente spettro dell energia nel campo di frequenza di interesse; - mezzi di elaborazione e memorizzazione sia di valori limite superiori raggiunti dal suddetto spettro di energia alle varie frequenze, nelle varie ore del giorno, sia di valori di picco dell energia rilevata nelle varie ore del giorno; questi valori sono determinati nel corso del primo periodo di esercizio dopo l installazione del dispositivo, detto periodo di apprendimento; - mezzi di elaborazione e memorizzazione dei valori correnti dello spettro di energia confrontando, nel corso dei periodi di esercizio successivi al periodo di apprendimento, tali valori correnti con i suddetti valori limite registrati nello spettro di riferimento valido per l ora corrente. 3. Dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale (200) basato sull impiego di un modulo ESD, secondo la precedente rivendicazione 2, detto modulo (100) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: - mezzi di definizione e trasmissione di un messaggio di avviso alla suddetta centrale operativa (114), se rileva un sostanziale cambiamento dello spettro corrente rispetto allo spettro di riferimento, sia per superamento dei valori limite sia per mutamento significativo della distribuzione dell energia tra le diverse parti dello spettro stesso; il messaggio diretto alla centrale operativa (114) conterrà sia lo spettro di riferimento che lo spettro corrente che ha dato origine alla segnalazione, in modo tale che i cambiamenti dello spettro di energia, qualora non sia intervenuta un accertata variazione delle condizioni di carico della struttura sulla quale il modulo è
12 12 installato, possono rappresentare un indice di avvenuti cambiamenti strutturali dovuti a cedimenti o stress degli elementi portanti. 4. Dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale (200) basato sull impiego di un modulo ESD, secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, detto modulo (100) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: - mezzi di definizione e trasmissione di un messaggio di avviso alla suddetta centrale operativa (114), se rileva un sostanziale cambiamento del valore corrente dell energia associata alla sollecitazione dinamica, confrontandola con il valore registrato in precedenza come limite di riferimento per l ora corrente; il messaggio diretto alla centrale operativa (114) conterrà il riferimento temporale e l andamento nel tempo delle forme d onda accelerometriche estese per tutto il periodo di integrazione che ha dato luogo alla segnalazione, in modo tale che tale informazione, unitamente alle informazioni relative alle coordinate di installazione, e all orientamento geografico degli assi geometrici del dispositivo, permetteranno alla centrale di analizzare la sollecitazione e, nel caso si trattasse di sollecitazione sismica, di ricavare la direzione del fronte d onda della sollecitazione dinamica, scomponendo altresì la sollecitazione nelle direzioni di compressione e taglio, cioè nei fronti delle rispettive onde di pressione (P) e delle onde di taglio (S). 5. Dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale (200) basato sull impiego di un modulo ESD, secondo la precedente rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che: - qualora la centrale operativa (114) dovesse riscontrare, dall analisi delle segnalazioni provenienti da più dispositivi, l occorrenza di un evento sismico, potrà inviare, tramite mezzi di definizione e trasmissione, un messaggio di inizio allarme verso i dispositivi installati sul territorio che è o che sarà, probabilmente, interessato dall evento; tale
13 13 messaggio di inizio allarme, ricevuto dai dispositivi destinatari, attiverà delle segnalazioni acustiche e visive (202), se predisposte, che potranno essere utilizzate dai residenti per mettere in atto le necessarie misure di auto-protezione da adottare nel corso delle scosse sismiche e negli istanti immediatamente seguenti. 6. Dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale (200) basato sull impiego di un modulo ESD, secondo la precedente rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che: - le segnalazioni relative all eventuale superamento delle soglie di energia successive alla prima verranno ripetute dai dispositivi ad intervalli non inferiori ai 30 secondi l una dall altra al fine di permettere alla centrale operativa (114) di determinare l istante più opportuno per inviare a tutti i dispositivi una segnalazione di fine allarme; tale messaggio disattiverà le segnalazioni acustiche e visive attivate in precedenza. 7. Dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale (200) basato sull impiego di un modulo ESD, secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, detto modulo (100) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente: - mezzi di memorizzazione su supporto non volatile dei valori di accelerazione e velocità di rotazione rilevati tramite i suddetti sensori, opportunamente filtrati e depurati dei valori di offset; tali valori saranno registrati su file contigui che, su richiesta della centrale operativa (114), potranno essere trasferiti attraverso l infrastruttura di trasmissione dati, al fine di consentire una ulteriore analisi a posteriori delle sollecitazioni rilevate nei vari punti durante i periodi di interesse, in modo tale che la conoscenza puntuale delle sollecitazioni registrate da una molteplicità di dispositivi (200) dislocati estensivamente in un territorio, consentirà di analizzare le modalità di propagazione dell onda sismica contribuendo sensibilmente alla conoscenza sia del fenomeno che ha causato l evento, sia della struttura del territorio nel quale il fenomeno dinamico si è propagato.
14 14 8. Dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale (200) basato sull impiego di un modulo ESD, secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, detto modulo (100) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente: - mezzi di rilevazione con continuità della giacitura del vettore gravità rispetto agli assi geometrici del dispositivo e, ove equipaggiati con sensori magnetici, anche la giacitura del vettore campo magnetico terrestre rispetto agli stessi assi; tali valori di giacitura, unitamente alle coordinate geografiche ricavate dai segnali ricevuti dai satelliti GPS, saranno comunicati periodicamente dai dispositivi come parte dei messaggi di diagnostica che i dispositivi stessi inviano periodicamente alla centrale operativa, in modo tale che tali informazioni verranno utilizzate sia per l analisi della propagazione delle onde sismiche, sia per la determinazione presuntiva dei danni subiti dagli edifici a causa delle sollecitazioni subite; in particolare da tali informazioni sarà possibile rilevare l occorrenza di eventuali cedimenti o crolli che hanno pregiudicato la stabilità o l agibilità del fabbricato o del manufatto dove il dispositivo è stato installato. 9. Dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale (200) basato sull impiego di un modulo ESD, secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, detto modulo (100) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente, in aree a rischio sismico o a rischio inondazioni: mezzi di rilevazione equipaggiati con sensori esterni di immersione in acqua o di concentrazione di gas; tali sensori, connessi al dispositivo attraverso uno dei suoi canali di collegamento, consentiranno di raccogliere informazioni in tempo reale circa l occorrenza degli eventi di interesse e saranno inviati alla centrale con messaggi di segnalazione attraverso l infrastruttura di trasmissione dati; tali informazioni, in particolare, saranno di estrema importanza in caso di eventi sismici in quanto
15 15 permetteranno di valutare l esistenza e la ampiezza di situazioni secondarie di pericolo, derivanti da fughe di gas o da inondazioni. 10. Dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale (200) basato sull impiego di un modulo ESD, secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, detto modulo (100) essendo caratterizzato dal fatto che: - il collegamento dei sensori esterni potrà avvenire via radio attraverso il canale radio a 433 MHz o via filo attraverso il canale dati, essendo la scelta tra l una o l altra soluzione determinata dalle specifiche condizioni di installazione. * * *
16 16 RIASSUNTO Dispositivo di monitoraggio sismico e strutturale (200) basato sull impiego di un modulo elettronico a microprocessore (100), cosiddetto modulo ESD, installato su un manufatto ancorato rigidamente al terreno, detto modulo (100) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: - una serie di sensori (104) in grado di rilevare le accelerazioni e le rotazioni alle quali lo stesso modulo ESD (100) è sottoposto, nonché altri sensori opzionali in grado di rilevarne la posizione geografica, per esempio tramite un ricevitore di segnali GPS (103), e l orientamento rispetto al polo nord magnetico, per esempio tramite un sensore di campo magnetico; - una serie di canali di comunicazione con l'esterno, comprendenti a loro volta: un modem di comunicazione GPRS (102) per la comunicazione a distanza con una centrale operativa (114); un modem per la comunicazione radio locale (116) in banda ISM MHz o 868 MHz, con sensori o attuatori periferici; un modem per le comunicazioni locali WiFi o Bluetooth (117) per le comunicazioni con terminali smartphone, tablet o telecamere; un driver per comunicazione (111) su linea dati locale; in modo tale che dall analisi delle informazioni raccolte, il modulo ESD (100) potrà desumere l eventuale occorrenza di fenomeni sismici o di possibili cedimenti strutturali, segnalando l evento ad una centrale operativa (114) che, anche in base alle informazioni raccolte da sensori contigui, potrà decidere di tele-attivare segnali acustici o luminosi di allarme, o comandare l attivazione di altri dispositivi esterni di segnalazione. * * *
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