LA RESPONSABILITA SOCIALE DEGLI ENTI NON PROFIT

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1 GRUPPO DI STUDIO IN MATERIA DI BILANCIO SOCIALE LA RESPONSABILITA SOCIALE DEGLI ENTI NON PROFIT Torino, 25 marzo 2014 Dott. Giuseppe Chiappero

2 Cap. IV - Il sistema di responsabilità sociale DECLINAZIONE DEL MODELLO ETICO Massimo Pollifroni PRINCIPI DELLA RESPONSABILITA SOCIALE Giuseppe Chiappero Anna Maria Mangiapelo STAKEHOLDER DIALOGUE Maria Carmela Scandizzo EVOLUZIONE VERSO IL REPORTING INTEGRATO Giuseppe Chiappero Federica Balbo CASE HISTORY: IL BILANCIO SOCIALE DI MADIAN ORIZZONTI ONLUS Carlo Maria Braghero Giuseppe Chiappero Silvia Cornaglia Lidia Di Vece Alberto Durando Luigina Pepe Maria Carmela Scandizzo Mariarosa Schembari Enrico Sorano VALIDAZIONE PROFESSIONALE DI PROCESSO Davide Barberis Margherita Spaini Gruppo Bilancio Sociale 2

3 Cap. IV - Il sistema di responsabilità sociale DECLINAZIONE DEL MODELLO ETICO Massimo Pollifroni PRINCIPI DELLA RESPONSABILITA SOCIALE Giuseppe Chiappero Anna Maria Mangiapelo STAKEHOLDER DIALOGUE Maria Carmela Scandizzo EVOLUZIONE VERSO IL REPORTING INTEGRATO Giuseppe Chiappero Federica Balbo CASE HISTORY: IL BILANCIO SOCIALE DI MADIAN ORIZZONTI ONLUS Carlo Maria Braghero Giuseppe Chiappero Silvia Cornaglia Lidia Di Vece Alberto Durando Luigina Pepe Maria Carmela Scandizzo Mariarosa Schembari Enrico Sorano VALIDAZIONE PROFESSIONALE DI PROCESSO Davide Barberis Margherita Spaini Gruppo Bilancio Sociale 3

4 La declinazione del modello etico afferibile all azienda non profit E = (R) (D) Fonte: Pollifroni M. Lineamenti di etica aziendale, Giappichelli, Torino, 2012 Gruppo Bilancio Sociale 4

5 La declinazione del modello etico afferibile all azienda non profit Etica aziendale quale intersezione tra la determinante della Responsabilità Sociale (R) e la determinante della durabilità (D): R capacità di soddisfare, in modo continuativo, le aspettative degli stakeholder D remunerazione del capitale sociale inteso non tanto come capitale economico, bensì come capitale umano, organizzativo e relazionale, ovvero le componenti che in ambito non profit (ma non solo) misurano la capacità dell azienda di perseguire, nel tempo, le proprie finalità ideali ed istituzionali CREAZIONE DI VALORE SOCIALE Gruppo Bilancio Sociale 5

6 Il contributo degli enti allo sviluppo sostenibile «Lo sviluppo sostenibile è un modello di sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni» (Rapporto Bruntland, WCED,1987) Gruppo Bilancio Sociale 6

7 Cap. IV - Il sistema di responsabilità sociale DECLINAZIONE DEL MODELLO ETICO Massimo Pollifroni PRINCIPI DELLA RESPONSABILITA SOCIALE Giuseppe Chiappero Anna Maria Mangiapelo STAKEHOLDER DIALOGUE Maria Carmela Scandizzo EVOLUZIONE VERSO IL REPORTING INTEGRATO Giuseppe Chiappero Federica Balbo CASE HISTORY: IL BILANCIO SOCIALE DI MADIAN ORIZZONTI ONLUS Carlo Maria Braghero Giuseppe Chiappero Silvia Cornaglia Lidia Di Vece Alberto Durando Luigina Pepe Maria Carmela Scandizzo Mariarosa Schembari Enrico Sorano VALIDAZIONE PROFESSIONALE DI PROCESSO Davide Barberis Margherita Spaini Gruppo Bilancio Sociale 7

8 È socialmente responsabile l ente non profit che volontariamente considera nella definizione delle proprie scelte strategiche e di gestione valori etici, sociali ed ambientali, andando oltre il semplice rispetto degli obblighi di legge ( le leggi mirano ai valori, ma non li esauriscono );... dimostra un livello di attenzione equilibrato nei confronti di tutti gli interlocutori interni ed esterni, in quanto portatori di interessi legittimi, ancorché diversificati, nei confronti dell organizzazione (stakeholders)... si dota di strumenti idonei per organizzare, gestire e comunicare responsabilmente l impatto delle proprie attività non solo in termini economico-finanziari, ma anche sul piano sociale ed ambientale, facendo proprio, incorporandolo nella propria mission / finalità istituzionale, il principio della sostenibilità. Gruppo Bilancio Sociale 8

9 I principi della responsabilità sociale per ISO AMBIENTE E SOCIETA Responsabilità Trasparenza Comportamento etico Ascolto delle parti interessate Rispetto delle leggi Rispetto delle norme internazionali di comportamento Rispetto dei diritti umani PROCESSI DECISIONALI RESPONSABILITA SOCIALE: Volontà di includere l ambiente e la società fra i parametri che influenzano i processi decisionali di un organizzazione, nonché di dare conto dell impatto che le sue decisioni e la sua attività producono su tali elementi in ragione delle (legittime) aspettative degli stakeholder Gruppo Bilancio Sociale 9

10 1. Responsabilità Descrizione del principio Un organizzazione deve essere responsabile per le conseguenze delle sue decisioni e delle sue attività sulla società e sull ambiente. Declinazione in ambito non profit Nell ente no profit l assenza di filtri tra i membri dell organizzazione e gli outcome dei processi rendono il senso di responsabilità normalmente più avvertito rispetto alle società di capitali caratterizzate da una più netta individuazione del perimetro aziendale. L ente non profit, in altre parole, è per definizione socialmente responsabile e misura questo impegno attraverso la capacità di attuazione in modo responsabile ed efficiente delle proprie finalità istituzionali. Gruppo Bilancio Sociale 10

11 2. Trasparenza Descrizione del principio Un organizzazione deve essere trasparente nelle sue decisioni e nelle sue attività che hanno un impatto sulla società e sull ambiente. Declinazione in ambito non profit Trattandosi di ambiti non o scarsamente regolamentati, le sfere di azione degli enti no profit richiedono necessariamente un forte impulso di auto-disciplina, che richiede a priori una netta e consapevole adesione ai principi di responsabilità sociale. È quindi sempre più diffuso l uso di strumenti di trasparenza quali la relazione di missione e il bilancio sociale, che si rivelano ottimi approcci di legittimazione sociale nei confronti di una vasta schiera di interlocutori. Gruppo Bilancio Sociale 11

12 3. Comportamento etico Descrizione del principio Un organizzazione deve tenere costantemente un comportamento etico, basato su onestà, equità e integrità. Declinazione in ambito non profit L assenza di finalità lucrativa non nobilita di per se la finalità dell organizzazione no profit, che deve auto-legittimarsi dichiarando i valori e principi che informano la propria mission, declinandoli nel proprio operato quotidiano. Gruppo Bilancio Sociale 12

13 4. Rispetto per le attese degli stakeholder Descrizione del principio Un organizzazione deve rispettare, considerare e rispondere agli interessi degli stakeholder, ciò anche se i suoi obiettivi sono limitati agli interessi propri dell organizzazione medesima o dei rispettivi titolari, soci, clienti o componenti, di altri individui o gruppi che abbiano interessi specifici. Declinazione in ambito non profit L ascolto delle legittime attese dei portatori d interesse e l impegno a realizzare con gli stessi un effettivo canale di comunicazione e sistema di coinvolgimento, sono principi imprescindibili della buona gestione degli enti non profit; essi infatti, per definizione, non essendo lucrativi, misurano principalmente il raggiungimento della propria mission attraverso la valutazione della qualità delle relazioni con gli stakeholder interni ed esterni. Gruppo Bilancio Sociale 13

14 5. Rispetto delle norme di legge (compliance) Descrizione del principio Un organizzazione deve accettare l obbligatorietà ed il rispetto delle norme di legge. Declinazione in ambito non profit L impegno alla compliance è un forte elemento di consapevolezza talvolta assente o insufficiente negli enti non profit. Operare con spirito mutualistico non significa disinteresse o peggio oblio delle normative che necessariamente regolano attività complesse quali si riscontrano frequentemente nel mondo degli enti non profit. Gruppo Bilancio Sociale 14

15 6. Rispetto delle norme internazionali Descrizione del principio Un organizzazione deve rispettare le norme internazionali di comportamento. Declinazione in ambito non profit L ente no profit aderisce a un ambito sovranazionale regolato da valori e principi che sovraintendono e travalicano le normative dei singoli Paesi. Gruppo Bilancio Sociale 15

16 7. Rispetto dei diritti umani Descrizione del principio Un organizzazione deve rispettare i diritti umani e riconoscere la loro importanza e la loro universalità. Declinazione in ambito non profit L ente non profit opera con finalità istituzionali che abbracciano i canoni della legalità e del rispetto dei principi di umanità e dignità della persona. Gruppo Bilancio Sociale 16

17 Principi di RS nelle OdV Identità Governance e risorse umane Rappresentazione dei risultati economici Rappresentazione degli impatti sociali Rappresentazione delle attività strumentali Forte orientamento all ascolto e al coinvolgimento degli stakeholder Gruppo Bilancio Sociale 17

18 Cap. IV - Il sistema di responsabilità sociale DECLINAZIONE DEL MODELLO ETICO Massimo Pollifroni PRINCIPI DELLA RESPONSABILITA SOCIALE Giuseppe Chiappero Anna Maria Mangiapelo STAKEHOLDER DIALOGUE Maria Carmela Scandizzo EVOLUZIONE VERSO IL REPORTING INTEGRATO Giuseppe Chiappero Federica Balbo CASE HISTORY: IL BILANCIO SOCIALE DI MADIAN ORIZZONTI ONLUS Carlo Maria Braghero Giuseppe Chiappero Silvia Cornaglia Lidia Di Vece Alberto Durando Luigina Pepe Maria Carmela Scandizzo Mariarosa Schembari Enrico Sorano VALIDAZIONE PROFESSIONALE DI PROCESSO Davide Barberis Margherita Spaini Gruppo Bilancio Sociale 18

19 La mappatura degli stakeholder G.A.S. MAG Reti di Economia Solidale - RES BANCA ETICA D.E.S. ECONOMIA DEL BENE COMUNE Gruppo Bilancio Sociale 19

20 Peculiarità delle relazioni con gli stakeholder STAKEHOLDER BENEFICI ATTESI Personale interno / lavoratori intesi sia come stipendiati sia come volontari Ambiente di lavoro salubre e in condizioni di sicurezza; Prospettive di crescita professionale; Formazione; Gratificazione dell apporto volontaristico. POLITICHE Rispetto delle normative; Coinvolgimento nei processi decisionali. OUTCOME Ruolo determinante per l attuazione del servizio a beneficio dell utente; Forte senso di appartenenza attraverso la condivisione di valori fondanti; Legame stretto con la comunità di riferimento. Gruppo Bilancio Sociale 20

21 Peculiarità delle relazioni con gli stakeholder STAKEHOLDER BENEFICI ATTESI Pubblica amministrazione Capacità progettuale; Trasparenza e completezza nella rendicontazione; Compliance. POLITICHE Professionalità nella gestione dei rapporti; Verificabilità/ attendibilità dell informativa. OUTCOME L ente non profit tende a riempire sempre più spazi rientranti nelle politiche istituzionali e nella mission degli enti che operano sul territorio. Gruppo Bilancio Sociale 21

22 Peculiarità delle relazioni con gli stakeholder STAKEHOLDER BENEFICI ATTESI Finanziatori Solvibilità; Adeguata forza/capacità organizzativa; Adeguato sistema di governance; Accreditamento dell ente negli ambiti di competenza (associazioni di categoria, club di servizio, ecc.). POLITICHE Continuo stimolo alla proposta di soluzioni innovative per stimolare la finanza etica; Adozione di modelli organizzativi adeguati, codice etico /modelli di comportamento (es. D. Lgs. 231/2001); Partecipazione a reti e gruppi. OUTCOME Ruolo crescente degli operatori finanziari specializzati (Banca Prossima, Banca Etica, sistema delle cooperative MAG nelle reti di economia solidale, ecc.). Gruppo Bilancio Sociale 22

23 Peculiarità delle relazioni con gli stakeholder STAKEHOLDER BENEFICI ATTESI Donatori Informativa trasparente e periodica sull impiego delle risorse conferite. POLITICHE Diffusione di report integrati tali da soddisfare dette specifiche esigenze, quali bilancio sociale, relazione di missione, ecc. OUTCOME Evidenza che le spese di gestione assorbono una quota ragionevolmente non elevata ovvero marginale dei conferimenti effettuati. Gruppo Bilancio Sociale 23

24 Peculiarità delle relazioni con gli stakeholder STAKEHOLDER BENEFICI ATTESI Comunità di riferimento Focalizzazione sulla mission; Legalità; Mitigazione di eventuali impatti negativi derivanti dalle attività svolte. POLITICHE Iniziative pubbliche di sensibilizzazione finalizzate (anche) alla raccolta di risorse. OUTCOME Affermazione del ruolo dell ente non profit nella comunità di riferimento. Gruppo Bilancio Sociale 24

25 Cap. IV - Il sistema di responsabilità sociale DECLINAZIONE DEL MODELLO ETICO Massimo Pollifroni PRINCIPI DELLA RESPONSABILITA SOCIALE Giuseppe Chiappero Anna Maria Mangiapelo STAKEHOLDER DIALOGUE Maria Carmela Scandizzo EVOLUZIONE VERSO IL REPORTING INTEGRATO Giuseppe Chiappero Federica Balbo CASE HISTORY: IL BILANCIO SOCIALE DI MADIAN ORIZZONTI ONLUS Carlo Maria Braghero Giuseppe Chiappero Silvia Cornaglia Lidia Di Vece Alberto Durando Luigina Pepe Maria Carmela Scandizzo Mariarosa Schembari Enrico Sorano VALIDAZIONE PROFESSIONALE DI PROCESSO Davide Barberis Margherita Spaini Gruppo Bilancio Sociale 25

26 Evoluzione verso il global reporting TRASPARENZA L attivazione di efficaci canali di comunicazione con gli stakeholder costituisce il presupposto imprescindibile di un adeguato sistema organizzativo e informativo dell azienda non profit Bilancio sociale Bilancio ambientale Bilancio di genere DIALOGO BILANCIO DI MISSIONE Gruppo Bilancio Sociale 26

27 La rendicontazione sociale nel sistema di accountability (2) SISTEMA DI ACCOUNTABILITY RENDICONTAZIONE SOCIALE BILANCIO SOCIALE BILANCIO DI GENERE BILANCIO DI MISSIONE Elaborazione propria da Rendere conto ai cittadini (2004), Cantieri In ogni forma di organizzazione è in atto la tendenza ad avvicinarsi sempre più, attraverso opportune scelte organizzative e di dialogo/comunicazione, alle legittime aspettative dei portatori d interessi (stakeholder) per un informativa di bilancio incentrata sui principi della responsabilità e della comprensibilità, trasparenza e completezza dell informazione. Gruppo Bilancio Sociale 27

28 Standard e linee guida Assenza di uno standard setter di riferimento. Pluralità di riferimenti metodologici, in continua evoluzione, basati su dottrina della CSR e buone pratiche di rendicontazione sociale. Gruppo Bilancio Sociale 28

29 Principali standard di riferimento Internazionali: Principi AccountAbility emanati da ISEA secondo il modello SEAAR (standard di processo) Sustainability Reporting Guidelines (G4) - emanate dal GRI (standard di reporting) Gruppo Bilancio Sociale 29

30 Principali standard di riferimento (2) Italiani: Principi GBS di redazione del bilancio sociale - Documento di ricerca n. 10 La rendicontazione sociale delle aziende non profit Principi generali e linee guida per l adozione del bilancio sociale nelle aziende no profit, emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti (Raccomandazione n. 7) Linee guida Osservatorio sull economia civile Linee guida ministeriali per la realizzazione del bilancio sociale nelle Amministrazioni pubbliche (Direttiva della Funzione Pubblica del 17 febbraio 2006) Linee guida per la redazione del bilancio sociale delle organizzazioni non profit (Agenzia per le onlus) Modello per il bilancio sociale dei centri di servizio per il volontariato (linee guida CSV) Gruppo Bilancio Sociale 30

31 Principi guida e reporting standard Principi guida Reporting guidelines ITA Progetto CSR-SC (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) Progetto Q-RES ITA GBS CSV Impresa sociale Agenzia per le Onlus UE Libro verde UE Linee guida OCSE Dichiarazioni OIL UE CSR Europe The Copenaghen Charter INT Global Compact AA 1000 INT GRI Guidelines G3 ISO IIRC GRI G4 Gruppo Bilancio Sociale 31

32 Cos è il Bilancio sociale Il Bilancio sociale assume dunque la duplice valenza di: strumento di gestione della CSR, orientato alle aspettative degli stakeholder (dimensione di processo); strumento di rendiconto globale della gestione quale esito del processo (dimensione informativa e comunicativa). Gruppo Bilancio Sociale 32

33 Le variabili di processo SCELTA DEL CORRETTO RIFERIMENTO METODOLOGICO INTEGRAZIONE NEI PROCESSI GESTIONALI COINVOLGIMENTO STAKEHOLDER LIVELLI E MODALITA DI CONTROLLO Gruppo Bilancio Sociale 33

34 Le caratteristiche di processo Sistema innovativo di comunicazione relazionale/organizzativa Strumento partecipativo basato sulla definizione consapevole degli stakeholder, individuati in base al grado di influenza attiva/passiva nei confronti dell organizzazione, e sul loro coinvolgimento nei processi decisionali (stakeholder engegement) Forte motivazione delle maestranze, lavoro di squadra (approccio endogeno) Coincidenza delle aree di rendicontazione con le linee di business e con i settori di attività coerenza interna Accreditamento scientifico e validazione professionale Gruppo Bilancio Sociale 34

35 La dimensione informativa e comunicativa Sistema innovativo di comunicazione relazionale/organizzativa Strumento partecipativo basato sulla definizione consapevole degli stakeholder, individuati in base al grado di influenza attiva/passiva nei confronti dell organizzazione, e sul loro coinvolgimento nei processi decisionali (stakeholder engegement) Forte motivazione delle maestranze, lavoro di squadra (approccio endogeno) Coincidenza delle aree di rendicontazione con le linee di business e con i settori di attività coerenza interna Accreditamento scientifico e validazione professionale Gruppo Bilancio Sociale 35

36 Schema di rendicontazione sociale NOTA METODOLOGICA Sperimentazione Metodo Piemonte nell ambito degli enti non profit IDENTITÀ Analisi organizzativa e strategica RENDICONTO RESPONSABILITA ECONOMICA Analisi degli indicatori economici e finanziari per area di rendicontazione RELAZIONE SOCIALE RESPONSABILITA SOCIALE RESPONSABILITA AMBIENTALE Evidenza delle esternalità ambientali e sociali prodotte ORIENTAMENTO PER LA FUTURA GESTIONE GIUDIZIO DI VALIDAZIONE Il bilancio sociale nel percorso di miglioramento della governance di processo Gruppo Bilancio Sociale 36

37 Coerenza delle azioni con i valori di riferimento Risorse umane Sistema degli organismi partecipati Regione Piemonte Il modello proposto di bilancio sociale per gli enti non profit I. Nota metodologica Valori Missione Strategie, politiche e scelte qualificanti ASSI DI RENDICONTAZIONE Unione Europea Enti locali e altre istituzioni Stakeholder Dialogue - rilevazione del consenso Orientamenti per la futura gestione VI. Validazione di processo Fornitori Enti territoriali Collettività / Ambiente V. Obiettivi di miglioramento II. Identità III. Rendiconto: determinazione e distribuzione del Valore Aggiunto IV. Relazione Sociale Gruppo Bilancio Sociale 37

38 Nota metodologica Una chiara definizione dei principi metodologici costituisce il presupposto per consentire ai soggetti responsabili della validazione professionale di svolgere efficacemente il loro ruolo nell ambito del processo di bilancio sociale. All individuazione di un unico riferimento metodologico, è preferibile effettuare una scelta diversificata rispetto a specifiche esigenze di rendicontazione (ad esempio: seguire i principi GBS per definire lo schema del bilancio sociale, rinviando invece ai principi AA1000 per l identificazione degli stakeholder e per la definizione delle relative modalità di coinvolgimento e di inclusione). Gruppo Bilancio Sociale 38

39 L Identità Fonti: Atto costitutivo Statuto Codice etico Modello 231 (parte generale) Rappresenta un profilo completo dell basato sia sulla dimensione valoriale che ne caratterizza la cultura, sia su elementi di carattere organizzativo (qualità e assetto dell organizzazione) Si articola nei seguenti contenuti base: Storia e valori di riferimento (carta dei valori) Missione e visione Adeguatezza della struttura organizzativa Piano strategico e impegni programmatici Scelte qualificanti mappatura degli stakeholder Individuazione delle Aree di rendicontazione Emerge da questa sezione il carattere identitario dell ente, la sua cultura aziendale, la sua capacità di suscitare senso di appartenenza da parte di tutti gli interlocutori, ecc. Gruppo Bilancio Sociale 39

40 Il rendiconto Fonti: Bilancio e rendiconto Relazione di missione Indicatori di gestione (KPI specifici)... Evidenzia, attraverso prospetti fra loro bilancianti predisposti a seguito di riclassificazioni dei dati contabili, il valore aggiunto prodotto e la sua distribuzione agli stakeholder (GBS). Costituisce un set di indicatori di performance capaci di rendere conto della dimensione economica della sostenibilità (GRI). Trovano collocazione in questa sezione una serie significativa di indicatori gestionali di efficacia e di efficienza (economici e non economici) ad integrazione dell informativa contabile già predisposta in sede di rendiconto di gestione (sistema di contabilità sociale). Gruppo Bilancio Sociale 40

41 La relazione sociale Fonti: Relazioni dei responsabili per area di rendicontazione per settore operativo per progetto di intervento Descrive e qualifica i rapporti con i diversi gruppi di portatori d interessi, nell ambito delle aree di rendicontazione individuate nella Sezione Identità (coerenza interna); Evidenzia i flussi di scambio con i principali gruppi di stakeholder, quale volano di partecipazione e coinvolgimento (rilevazione del consenso); Rende conto, attraverso un adeguato set di indicatori di gestione, della qualità del rapporto instaurato con gli stakeholder (coerenza delle linee politiche con i valori di riferimento). E la parte più qualitativa del Bilancio sociale, che deve essere il più possibile orientata alle aspettative di partecipazione e di informativa da parte degli stakeholder. Elemento chiave è costituito dalla scelta appropriata degli indicatori di performance (non financial KPI) Gruppo Bilancio Sociale 41

42 Obiettivi di miglioramento E la parte conclusiva del Bilancio sociale, in cui l ente non profit definisce nuovi obiettivi nel processo di rendicontazione sociale, avviando in concreto un circolo virtuoso di miglioramento continuo basato sulla qualità delle relazioni con gli stakeholder. E previsto nel percorso di miglioramento un utilizzo mirato del Bilancio sociale nei confronti degli stakeholder, per renderlo sempre più strumento di dialogo e di partecipazione (principio di inclusione). Progetti di miglioramento.. 1 BS Impegno programmatico dell ente 2 BS Obiettivi di miglioramento Gestione orientata alla responsabilità sociale Gruppo Bilancio Sociale 42

43 ACOUNTABILITY Il sistema di indicatori STRATEGIE E POLITICHE SISTEMA DI ACCOUNTABILITY PROCESSI KPI KPI FINANZIARI KPI KPI SOCIALI KPI AMBIENTALI OUTCOMES KPI KPI MODELLO 231 CODICE ETICO STAKEHOLDERS REPORT INTEGRATO GRI - G4 Gruppo Bilancio Sociale 43

44 <IR> - Il sistema di relazioni CAPITALI PROCESSI OUTCOMES Fonte: Consultation Draft of the International <IR> Framework, April Gruppo Bilancio Sociale 44

45 Attuali obblighi della rendicontazione non financial in Italia Imprese sociali Cooperative sociali L informativa ambientale e sociale nella relazione sulla gestione ex D. Lgs. 32/2007 CLASSIFICAZIONE DELLE INFORMAZIONI SECONDO L ANALISI DEL CNDCEC (*) OBBLIGATORIE FACOLTATIVE ATTINENTI AI RISCHI * Doc. MARZO 2009 Gruppo Bilancio Sociale 45

46 Evoluzione della normativa comunitaria ( direttive contabili ) e nazionale DIRETTIVE 78/660/CE 83/349/CE DIRETTIVA 2003/51/CE DIRETTIVA 2013/34/UE PROPOSTA DI MODIFICA DEL 16/04/2013 DA ADOTTARE ENTRO IL 2014 D.L 32/2007 ART C.C NUOVA FORMULAZIONE Avente ad oggetto la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune società e taluni gruppi di grandi dimensioni DOCUMENTO DI RICERCA IRDCEC N. 28 (DIC. 2013) INFORMAZIONI DI SOSTENIBILITA NELLA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA D IMPRESA Gruppo Bilancio Sociale 46

47 Ambiti dell informativa non finanziaria nella comunicazione obbligatoria d impresa Rispetto dei diritti sociali ambientali umani Lotta alla corruzione attiva e passiva RESPONSABILITA SOCIALE D IMPRESA Politica di diversità nella composizione degli organi direttivi e di controllo APPROCCIO COMPLY OR EXPLAIN Gruppo Bilancio Sociale 47

48 Timing 16/04/2013 Proposta di direttiva Primavera 2014 Adozione nel diritto dell Unione Europea 2016 Recepimento da parte degli Stati membri 2017 Pubblicazione primi report nella nuova cornice normativa Gruppo Bilancio Sociale 48

49 Cap. IV - Il sistema di responsabilità sociale DECLINAZIONE DEL MODELLO ETICO Massimo Pollifroni PRINCIPI DELLA RESPONSABILITA SOCIALE Giuseppe Chiappero Anna Maria Mangiapelo STAKEHOLDER DIALOGUE Maria Carmela Scandizzo EVOLUZIONE VERSO IL REPORTING INTEGRATO Giuseppe Chiappero Federica Balbo CASE HISTORY: IL BILANCIO SOCIALE DI MADIAN ORIZZONTI ONLUS Carlo Maria Braghero Giuseppe Chiappero Silvia Cornaglia Lidia Di Vece Alberto Durando Luigina Pepe Maria Carmela Scandizzo Mariarosa Schembari Enrico Sorano VALIDAZIONE PROFESSIONALE DI PROCESSO Davide Barberis Margherita Spaini Gruppo Bilancio Sociale 49

50 La validazione professionale di processo Valutazione di un insieme di requisiti specifici che qualificano il processo di CSR, analizzato nelle fasi tipiche del processo di Amministrazione Razionale applicato al bilancio*: Pianificazione delle attività (plan) Gestione del processo di rendicontazione (act) Controllo e verifica degli impegni di accountability (check) Implementazione (do) Ruolo di garanzia e di accreditamento rispetto alle esigenze, tipiche del bilancio sociale, di trasparenza, correttezza metodologica e rigore d approccio * Luigi Puddu, Manuale di ragioneria pubblica, ed. Eutekne Gruppo Bilancio Sociale 50

51 La validazione professionale di processo (2) La validazione professionale ha quindi lo scopo di esprimere una valutazione sulla qualità del processo di rendicontazione sociale, individuando, per ciascuna fase, gli elementi qualitativi specifici (derivanti sia da scelte strategiche che da modalità di gestione) su cui fondare il giudizio; Sono previste diverse tipologie di giudizio professionale, che individuano, attraverso fasce di punteggio, i risultati raggiunti e le necessità di miglioramento. SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI RENDICONTAZIONE SOCIALE * Luigi Puddu, Manuale di ragioneria pubblica, ed. Eutekne Gruppo Bilancio Sociale 51

52 Dal Modello Torino Comune di Torino (vincitore Oscar di Bilancio 2003) Fondazione CRT Regione Piemonte Mondo camerale/ imprese MODELLO TORINO Istituzioni/ Mondo Associativo Unioncamere Piemonte SCR Piemonte Environment Park Finpiemonte Finpiemonte Partecipazioni Università Professione Madian Orizzonti Onlus Integrazione del mondo accademico, della professione, delle imprese, del mondo associativo e delle istituzioni per la definizione di un modello virtuoso di rendicontazione sociale Gruppo Bilancio Sociale 52

53 al Metodo Piemonte Comune di Torino (vincitore Oscar di Bilancio 2003) Fondazione CRT Regione Piemonte Finpiemonte Finpiemonte Partecipazioni Regione Piemonte Dipartimento di Management METODO PIEMONTE Ires Piemonte Gruppo Bilancio Sociale / ODCEC Torino Unioncamere Piemonte SCR Piemonte Environment Park Madian Orizzonti Onlus Manuale Metodo Piemonte per la redazione del Bilancio Sociale Gruppo Bilancio Sociale 53

54 Cap. IV - Il sistema di responsabilità sociale DECLINAZIONE DEL MODELLO ETICO Massimo Pollifroni PRINCIPI DELLA RESPONSABILITA SOCIALE Giuseppe Chiappero Anna Maria Mangiapelo STAKEHOLDER DIALOGUE Maria Carmela Scandizzo EVOLUZIONE VERSO IL REPORTING INTEGRATO Giuseppe Chiappero Federica Balbo CASE HISTORY: IL BILANCIO SOCIALE DI MADIAN ORIZZONTI ONLUS Carlo Maria Braghero Giuseppe Chiappero Silvia Cornaglia Lidia Di Vece Alberto Durando Luigina Pepe Maria Carmela Scandizzo Mariarosa Schembari Enrico Sorano VALIDAZIONE PROFESSSIONALE DI PROCESSO Davide Barberis Margherita Spaini Gruppo Bilancio Sociale 54

55 Case history IL BILANCIO SOCIALE DI MADIAN ORIZZONTI ONLUS Gruppo Bilancio Sociale 55

56 Case history Madian Orizzonti onlus Sperimentazione del Metodo Piemonte nell ambito del non profit finalizzato alla validazione professionale Modello di collaborazione istituzionale fra ambito professionale, accademico e aziendale Progressivo coinvolgimento degli stakeholder per orientare il processo in modo innovativo, creativo e rispondente alle loro legittime attese Scelta del bilancio sociale quale strumento di dialogo e di comunicazione strategica dell associazione viaggio di Madian verso nuovi orizzonti Gruppo Bilancio Sociale 56

57 Case history Madian Orizzonti onlus il viaggio... continua... Fonte: bilancio sociale 2012 Madian Orizzonti onlus Gruppo Bilancio Sociale 57

58 Se vuoi costruire una barca non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini ma insegna loro la nostalgia verso il mare vasto e profondo (Antoine de Saint-Exupéry) Per ulteriori approfondimenti: Gruppo di Lavoro Bilancio Sociale gchiappero@vds.it Gruppo Bilancio Sociale 58

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