PROTOCOLLO D INTESA. Premesso che
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1 PROTOCOLLO D INTESA Il giorno 7 febbraio 2012 alle ore 11,00 presso la sede della Provincia di Massa Carrara, in Piazza Aranci a Massa, alla presenza dell Assessore Provinciale alle Politiche Sociali Domenico Ceccotti, sono intervenuti: Per la Casa di Reclusione di Massa la Direttrice dr.ssa Alessandra Beccaro Per l UEPE la Responsabile dr.ssa Elisabetta Bertagnini Per il Comune di Massa l Assessore alle Politiche Sociali Gabriella Gabrielli Per la ASL la dr.ssa Guglielmi Per la Commissione Provinciale Pari Opportunità dr.ssa Enrica Briganti Per l Istituto Penale per i Minorenni Femminile di Pontremoli il Direttore dr. Fiorenzo Cerruto Per Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni la Direttrice dr.ssa Anna Maria Scazzosi Per ARCI Comitato Carrara Lunigiana il Presidente Umberto Moisè Per Associazione Gruppo Volontariato Carcere di Massa la Presidente Paola Mari i quali hanno convenuto quanto segue: Premesso che 1) Ai sensi dell art. 27 della Costituzione "le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato"; 2) La riforma penitenziaria del 1975, la successiva Legge 10 ottobre 1986 n. 663 e il D.P.R. 448/88 sul processo penale a carico di imputati minorenni rappresentano un significativo cambio di cultura affinché la pena si declini non più esclusivamente secondo le modalità della custodia detentiva, ma soprattutto secondo percorsi trattamentali, anche alternativi al carcere, come peraltro ribadito dagli artt. 81 e seguenti delle Regole Minime sulla giustizia minorile dell O.N.U. del 1955, del Consiglio d Europa del 1973, della Raccomandazione R (87) del Comitato dei Ministri del Consiglio d Europa del 12 febbraio ) Ai sensi della legge 354/75, del DPR 230/2000, del DPR 448/88 e del D.L.vo 272/89, gli Enti Locali, il Privato Sociale, le Organizzazioni di Volontariato e del Terzo Settore, le Cooperative Sociali sono chiamate a promuovere azioni per favorire il reinserimento sociale delle persone detenute, che hanno scontato la pena o che si trovano in esecuzione penale esterna; 4) Gli Enti Locali rappresentano il livello istituzionale più vicino al cittadino per programmare e realizzare interventi integrati finalizzati a migliorare la qualità della loro vita; 5) Alla Provincia, avendo un ruolo intermedio tra Regioni e Comuni, spetta il compito di promuovere e coordinare attività, nonché di realizzare opere di rilevante interesse provinciale nel settore sociale (D.Lgs. 267/2000 art. 19 c.2). 6) Ai sensi dell art. 13 c. 4 e dell art. 40 c. 3 della L.R. 41/05 la Provincia concorre alla programmazione regionale e a quella zonale e cura il coordinamento con le politiche settoriali - abitative, dei trasporti, dell educazione, dell istruzione, della formazione professionale e del lavoro ecc. al fine di realizzare il sistema integrato di interventi e di servizi sociali volto a promuovere e garantire i diritti di cittadinanza sociale, la qualità della vita, l autonomia individuale, le pari opportunità, la non discriminazione, la coesione sociale, l eliminazione e le riduzioni di disagio e di esclusione; 7) I Comuni sono titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale ( L. 328/2000); 8) L ASL svolge il proprio compito di tutela della salute, attuando la prevenzione primaria secondaria e terziaria rivolta a tutti i cittadini anche con interventi mirati all interno della Casa di Reclusione di Massa e dell Istituto Penale per i Minorenni 1
2 femminile di Pontremoli, proseguendo la presa in carico sanitaria delle persone anche quando hanno scontato la pena; 9) Il sistema integrato di interventi e servizi sociali si realizza anche attraverso l opera delle Associazioni di Volontariato e del Terzo Settore; 10) La Casa di Reclusione e l Istituto Penale per i Minorenni Femminile di Pontremoli tramite l èquipe di osservazione e trattamento elaborano il programma di trattamento individualizzato dei detenuti per rispondere ai diversi bisogni di quest ultimi e al fine di favorire il loro trattamento rieducativo e reinserimento sociale avvalendosi della collaborazione dei soggetti firmatari del presente Protocollo; 11) L Ufficio Esecuzione Penale Esterna e l Ufficio di Servizio Sociale per i minorenni all interno del carcere collaborano alla definizione del programma di trattamento individuale; all esterno gestiscono le misure alternative alla detenzione, quali affidamento in prova al servizio sociale, detenzione domiciliare, semilibertà, con specifici interventi di aiuto e controllo, al fine di favorire il reinserimento sociale dei soggetti nel contesto di appartenenza; 12) Le associazioni ARCI e Gruppo volontariato carcere oltre a svolgere molteplici azioni finalizzate al reinserimento sociale dei detenuti, stanno gestendo, con i finanziamenti dell amministrazione provinciale, presso gli uffici dell UEPE, uno sportello informativo (SP.IN) rivolto sia a persone sottoposte a misure alternative, ma anche più genericamente, a soggetti che hanno in qualche modo problemi con la giustizia e che richiedono di essere sostenuti e guidati alla ricerca di un percorso di reinserimento, nonché ai famigliari dei detenuti stessi. Lo SP.IN, in rete con i diversi servizi presenti sul territorio, fornisce un servizio di accoglienza ed ascolto attraverso il quale è possibile strutturare un intervento di sostegno tramite un analisi dei bisogni del soggetto. CONSIDERATO CHE a) È stata rilevata la necessità di svolgere una programmazione integrata degli interventi attuati dai vari soggetti al fine di un efficace azione per contrastare l esclusione sociale delle persone detenute, in esecuzione penale esterna ed ex detenute; b) Obiettivo condiviso dalle parti firmatarie il Protocollo è il reinserimento sociale dei soggetti in esecuzione di pena; c) Si ritiene necessario coinvolgere tutte le componenti pubbliche e private nonché il privato sociale, a diverso titolo competenti per il raggiungimento dei su indicati obiettivi istituzionali; PRESO ATTO del Protocollo d Intesa siglato il 27 gennaio 2010 fra la Regione Toscana e il Ministero della Giustizia; del documento Linee guida in materia di inclusione a favore delle persone sottoposte a provvedimento dell'autorità Giudiziaria approvato in data 19 marzo 2008 dal Ministero della Giustizia e dalla conferenza delle Regioni e Province autonome; TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: 1) Oggetto Il presente Protocollo d Intesa intende realizzare un proficuo rapporto fra i soggetti firmatari al fine di costruire una rete locale tesa a facilitare il reinserimento sociale dei detenuti e degli exdetenuti. Nello specifico il lavoro di rete sarà finalizzato a: 2
3 realizzare un positivo sostegno alle persone detenute presso la Casa di Reclusione di Massa e l Istituto Penale femminile per i Minorenni di Pontremoli e, attraverso l UEPE e l Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni, a quelle in misura alternativa e a coloro che hanno scontato la pena, riducendo l impatto sul territorio provinciale degli effetti negativi derivanti dalla devianza; favorire un reale inserimento socio-lavorativo finalizzato all'esercizio del diritto di cittadinanza, attraverso un percorso di sensibilizzazione alla responsabilità sociale delle imprese e un implementazione sul piano tecnico operativo delle risorse del territorio impegnate nelle politiche attive del lavoro, attraverso la progettazione di un piano operativo integrato dei servizi che organizzi risorse, azioni, incentivi economici e definisca prassi e metodologie definite; soddisfare le esigenze primarie dei detenuti o di coloro a cui è stata concessa una misura alternativa i quali, dopo un periodo di reclusione, si trovano soli e privi di punti di riferimento, al fine di supportarli nella ricerca di una collocazione durante i giorni di permesso, nel reperimento di vestiario, di pasti, di inserimento in attività di socializzazione (ricreative, culturali e sportive), ecc. prevedere e sostenere la nascita di figure educative capaci di dialogare e di fare raccordo fra il personale socio-educativo impiegato presso la Casa di Reclusione e l Istituto Penale per i Minorenni quello socio-educativo del territorio, al fine di costruire progetti di reinserimento sociale sinergici in modo da accompagnare i soggetti in carico dalla fase di prima entrata nella struttura penitenziaria e/o detentiva fino alla fase di uscita sul territorio. A questo scopo i soggetti che rappresentano la rete locale si costituiscono tra loro in un tavolo tecnico permanente di lavoro che d ora in poi verrà chiamato Tavolo Interistituzionale per l Esecuzione Penale. Tale rete è composta dai seguenti soggetti: - Provincia di Massa Carrara - Ministero della Giustizia Casa di Reclusione di Massa - Ministero della Giustizia U.E.P.E. Massa - Ministero della Giustizia Istituto Penale per i Minorenni Femminile di Pontremoli - Ministero della Giustizia- Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni di Genova - Comune di Massa - ASL - ARCI - Associazione Gruppo Volontariato Carcere 2) Obiettivi Le parti convengono di cooperare, ciascuna nell ambito delle proprie competenze e delle proprie finalità istituzionali, alla predisposizione e alla realizzazione di azioni e progetti integrati finalizzati a favorire il reinserimento nella propria comunità di vita delle persone detenute, in esecuzione penale esterna ed ex detenute, accompagnandole nelle diverse fasi della detenzione, dimissione e reinserimento sociale. Le aree di intervento su cui i vari soggetti si impegnano a operare sono quelle delle attività socioassistenziali, culturali e ricreative, dell ascolto e del sostegno, dello sport, della formazione professionale e avvio al lavoro, della casa, del tempo libero, dell assistenza sanitaria e, per le persone extracomunitarie, sia detenute che in misura alternativa, dell interpretariato e della mediazione culturale. Le parti si riservano inoltre di realizzare azioni di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema della detenzione, dell esecuzione penale esterna e del reinserimento sociale delle persone che 3
4 hanno commesso reati, in modo che questi, la Casa di Reclusione e l Istituto Penale per i Minorenni di Pontremoli siano considerati come parte integrante della comunità. I firmatari si impegnano a prevedere e sostenere la figura di un educatore ponte capace di dialogare e di fare da raccordo fra il personale socio-educativo impiegato presso la Casa di Reclusione e l Istituto Penale per i Minorenni di Pontremoli e quello socio-educativo del territorio, al fine di costruire progetti di reinserimento sociale sinergici con lo scopo di accompagnare i soggetti in carico dalla fase di prima entrata nella struttura penitenziaria e/o detentiva fino alla fase di uscita sul territorio. Per il perseguimento degli obiettivi sopra delineati i soggetti aderenti al protocollo, oltre ad individuare al proprio interno uno o più referenti qualificati per l attuazione delle procedure previste dal presente atto, si impegnano, a partecipare al Tavolo Interistituzionale per l esecuzione penale svolgendo, ciascuno per la parte di propria competenza, i compiti di seguito elencati: COMPITI DELL AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE: 1) La Provincia di Massa - Carrara si farà carico del coordinamento delle iniziative indicate nel presente protocollo promovendo periodici momenti di verifica e di analisi congiunta; 2) La Provincia convoca periodicamente il Tavolo Interistituzionale, al fine di una verifica delle attività svolte e del loro monitoraggio; 3) In sinergia con le parti firmatarie promuove iniziative volte al reinserimento sociale dei detenuti/affidati, alla formazione e aggiornamento degli operatori. COMPITI DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI: 1) Le amministrazioni comunali, partecipano con un loro rappresentante agli incontri del tavolo sopra citato; 2) Collaborano con gli altri soggetti firmatari e con la figura dell educatore ponte, mettendo a disposizione le loro risorse umane, per garantire l'informazione sui servizi di competenza comunale e favorire, attraverso il lavoro di rete, il reinserimento sociale dei detenuti, exdetenuti, affidati. COMPITI DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - CASA DI RECLUSIONE DI MASSA, UFFICIO DI ESECUZIONE PENALE ESTERNA, ISTITUTO PENALE PER I MINORENNI FEMMINILE DI PONTREMOLI e UFFICIO DI SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI: 1) Partecipano con un proprio rappresentante agli incontri del tavolo sopra citato; 2) Sviluppano adeguate politiche sociali volte a favorire l'inserimento dei soggetti in misura alternativa o in uscita dal carcere sul territorio favorendo l'accesso ai servizi esistenti in relazione ai propri bisogni o ai bisogni dei propri familiari; 3) Promuovono e valorizzano iniziative di sostegno ai soggetti di cui sopra in sinergia con i soggetti del terzo settore e degli enti; 4) Promuovono azioni che prevedano il raccordo, anche istituzionale, fra le azioni sociali volte al sostegno delle persone detenute e quelle previste per le persone ex detenute al fine di prevedere un'azione di sostegno continuativa e raccordata anche nel passaggio dal fine pena al territorio; 5) Garantire l accesso e l attività all interno della struttura penitenziaria della figura dell educatore ponte collaborando con esso al fine di accompagnare i soggetti in carico dalla fase di prima entrata nella struttura penitenziaria e/o detentiva fino alla fase di uscita sul territorio. COMPITI DELLA ASL 4
5 1) La ASL, partecipa con un proprio rappresentante agli incontri del tavolo sopra citato; 2) Collabora con gli altri soggetti firmatari e con la figura dell educatore ponte, mettendo a disposizione le proprie risorse umane, per garantire l'informazione sui servizi di propria competenza e favorire, attraverso il lavoro di rete, il reinserimento sociale dei detenuti, exdetenuti, affidati. COMPITI DELLE ASSOCIAZIONI FIRMATARIE 1) Partecipano con un proprio rappresentante agli incontri del tavolo sopra citato; 2) Promuovono iniziative ricreative, culturali e sportive a favore della popolazione carceraria; 3) Promuovono corsi di formazione sui temi legati al carcere; 4) Assicurano, attraverso lo SPIN, i servizi di orientamento e di informazione ai detenuti, agli affidati e alle loro famiglie; 5) Sostengono, con l'aiuto di mediatori culturali, soggetti detenuti o in affidamento stranieri. Le parti firmatarie convengono altresì che: - il presente accordo sia aperto ad ulteriori contributi che nel tempo potranno essere forniti da altre Associazioni o Istituzioni operanti nel territorio provinciale sul medesimo tema. Per la Provincia di Massa Carrara L Assessore alle Politiche Sociali Domenico Ceccotti Per la Commissione Provinciale Pari opportunità La Presidente dr.ssa Enrica Briganti Per il Ministero di Giustizia Casa di Reclusione di Massa La direttrice dr.ssa Alessandra Beccaro Per il Ministero di Giustizia U.E.P.E. Massa La Responsabile dr.ssa Elisabetta Bertagnini Per il Comune di Massa L Assessore alle Politiche Sociali Gabriella Gabrielli Per la ASL Dr.ssa Guglielmi Per l Istituto Penale per i Minorenni Femminile di Pontremoli Il Direttore dr. Fiorenzo Cerruto Per il Ministero delle Giustizia- Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni La Direttrice Dr.ssa Anna Maria Scazzosi Per l ARCI Umberto Moisè Per l Associazione Gruppo Volontariato Carcere Paola Mari 5
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