2013: le novità su pensioni, fisco, ammortizzatori sociali

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1 DIPARTIMENTO POLITICHE SOCIALI 2013: le novità su pensioni, fisco, ammortizzatori sociali Con l approvazione della legge di stabilità sono state introdotte alcune modifiche sulle precedenti leggi che dispiegheranno i loro effetti a partire dal in materia di pensioni, fondi bilaterali, fisco, ammortizzatori sociali, congedi parentali. Di seguito riportiamo un sunto delle più importanti novità con le quali dovremo confrontarci. Pensioni Dal primo gennaio per ottenere la pensione di vecchiaia bisognerà avere compiuto un età di 66 anni e tre mesi, se uomini; 62 e tre mesi se lavoratrici del settore privato; 66 e tre mesi se dipendenti pubbliche (ex INPDAP); in tutti i casi occorre aver maturato un anzianità contributiva di almeno 20 anni. Indipendentemente dall età anagrafica, si potrà ottenere l assegno pensionistico solo se in possesso, per le donne, di 41 anni e 5 mesi di contributi; mentre gli uomini dovranno aver maturato 42 e 5 mesi. Attenzione che se l età anagrafica è minore di 62 anni scattano le penalizzazioni dell 1% per i primi due anni antecedenti i 62, che passano al 2% per quelli successivi. Ad esempio se si vuole andare in pensione a 59 anni l assegno sarà decurtato, in via permanente, del 4%. Rimane invariata la possibilità per le donne, fino al , di avere la pensione con 57 anni di età e 35di contributi. In tal caso l assegno sarà calcolato utilizzando solo il sistema contributivo esteso a tutta la vita lavorativa, a partire dal primo contributo versato. La maturazione dei requisiti dovrà avvenire entro il in quanto, per tale opzione, l Inps impone che debba trascorrere anche la finestra di 12 mesi. I lavoratori dipendenti che svolgono lavorazioni usuranti per accedere al pensionamento nel biennio dovranno possedere almeno 61 anni e tre mesi di età e una contribuzione minima di 35 anni e comunque raggiungere quota 97 più tre mesi (età + contributi). Ciò non sarà ancora sufficiente perché, per avere l assegno, si dovranno sommare anche i 12 mesi di finestra mobile, che per tale tipologia di lavoratori rimane in vigore come prevedevano le norma precedenti. Dal primo di gennaio entreranno in vigore i nuovi coefficienti di trasformazione per il calcolo con il sistema contributivo, che sostanzialmente ridurranno gli assegni di circa un 3%. Comunque, chi al aveva maturato il diritto al calcolo con il sistema retributivo si vedrà incrementare la pensione della quota contributiva che ha iniziato a maturare dal primo gennaio del Va ricordato che vigono ancora le norme di maggior favore per i lavoratori iscritti al fondo volo, per il personale viaggiante autoferrotranviario, per i marittimi che comunque saranno soggette all aumento del periodo di tre mesi legato all incremento dell aspettativa di vita. Per il personale di macchina, bordo, manovra, iscritto al Fondo speciale Fs le regole per ottenere l assegno pensionistico rimangono quelle previste per la generalità dei lavoratori.

2 Fondi bilaterali di solidarietà L obbligo di stipulare accordi e contratti collettivi ai fini della costituzione dei fondi di solidarietà bilaterali è stato prorogato di 6 mesi, la nuova scadenza è fissata al 18 luglio Non sono stati, invece, prorogati, i termini per la costituzione del fondo residuale, per la costituzione dei fondi secondo il modello alternativo, nonché quelli per l adeguamento alle nuove regole dei fondi già esistenti, anche se in via interpretativa si potranno considerare conseguentemente prorogati tali termini. Altre modifiche riguardano le prestazioni che potranno erogare i Fondi. Si prevede che debbano assicurare, in relazione alle causali previste dalla normativa in materia di cassa integrazione ordinaria o straordinaria, la prestazione di un assegno ordinario di importo almeno pari all'integrazione salariale, la cui durata massima sia non inferiore (la precedente dizione era di durata non superiore ) a un ottavo delle ore complessivamente lavorabili da computare in un biennio mobile. Inoltre i fondi, tra le finalità aggiuntive, potranno avere non solo l erogazione di prestazioni integrative rispetto alle prestazioni pubbliche previste in caso di cessazione dal rapporto di lavoro, ma anche prestazioni integrative in relazione alle integrazioni salariali. Fisco Vengono prorogate a tutto il 2013 le misure per la detassazione degli accordi per il miglioramento della produttività all interno dei seguenti limiti di spesa: 950 milioni nel 2013, di 1 miliardo nel 2014, di 200 milioni nel 2015, per un totale di 2, 15 miliardi nel triennio. La determinazione delle modalità di attuazione dell'agevolazione è demandata a un Dpcm, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Nell accordo interconfederale firmato lo scorso novembre le parti hanno chiesto che la detassazione del salario di produttività, attraverso un imposta sostitutiva dell Irpef e delle addizionali con aliquota al 10%, sia applicabile ai redditi da lavoro dipendente fino a 40 mila euro lordi annui. Ove il decreto attuativo non sia emanato entro il 15 gennaio 2013, il Governo promuoverà, previa comunicazione alle Camere, un'apposita iniziativa legislativa per destinare le risorse: a politiche per l incremento della produttività; al rafforzamento del sistema dei confidi per migliorare l accesso al credito delle piccole e medie imprese, e per incrementare le risorse del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Altro provvedimento di carattere fiscale, contenuto nella legge di stabilità, preso atto che non è stato possibile diminuire le aliquote Irpef per i redditi fino a euro annui, è quello relativo all aumento delle detrazioni per figli a carico, così ripartiti: 320 euro sulla detrazione base per i figli con età inferiore a 3 anni; 150 euro per gli altri figli, con una maggiorazione aggiuntiva di 180 euro per i portatori di handicap. Sono, inoltre, state incrementate le deduzioni Irap per le imprese che assumono a tempo indeterminato e nel Mezzogiorno.

3 Ammortizzatori sociali in deroga E prevista la possibilità di finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga nelle Regioni dell Obiettivo Convergenza, in relazione a misure di politica attiva e ad azioni innovative e sperimentali di tutela dell'occupazione, attraverso la riprogrammazione dei programmi cofinanziati dai Fondi strutturali 2007/2013 oggetto del Piano di Azione e Coesione. Le Regioni interessate hanno già destinato la somma complessiva di 530 milioni di euro. Il Fondo per l Occupazione è stato inoltre finanziato con ulteriori 200 milioni di euro da destinare agli ammortizzatori in deroga per l anno 2013, provenienti dal fondo per la decontribuzione versate all Inps e non destinate ai Fondi Interprofessionali. Entro il 30 aprile 2013 tra Ministro del lavoro e parti sociali è prevista una verifica per determinare l eventuale fabbisogno aggiuntivo e le possibilità di reperimento delle risorse per coprire tale fabbisogno. Cigs per cessazione attività Viene prorogata per il 2013 la possibilità, da parte del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concedere proroghe dei trattamenti di integrazione salariale straordinaria per crisi aziendale, nel caso di cessazione dell'attività dell'intera azienda, di un settore di attività, di uno o più stabilimenti o parte di essi. Norme non prorogate Non è stato invece possibile, a causa della scarsità di risorse, prorogare alcune delle altre norme che, di anno in anno, vengono rifinanziate con legge di stabilità. Tra queste segnaliamo quella relativa all iscrizione nelle liste di mobilità per i lavoratori licenziati dalle imprese fino a 15 dipendenti; la corresponsione anticipata di Cigo e Cigs per auto impiego; gli incentivi all assunzione dei percettori di ammortizzatori in deroga, la norma che consentiva il rientro dei cassintegrati in azienda in attività formative, l autorizzazione all Inps per l anticipazione del pagamento dei trattamenti, in attesa dell emanazione dei provvedimenti di autorizzazione per le casse in deroga con richiesta di pagamento diretto. Aspi Dal primo gennaio sarà operativa l Aspi che sostituirà gradualmente le attuali prestazioni di disoccupazione ordinaria non agricola a requisiti normali e a requisiti ridotti (dal 2013); quelle di disoccupazione speciale edile e indennità di mobilità (dal 2017). Ricordiamo che i destinatari sono tutti i lavoratori dipendenti, ivi compresi gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperativa che abbiano stabilito un rapporto di lavoro in forma subordinata, i dipendenti a termine delle Pubbliche Amministrazioni, il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato. Restano esclusi: a. i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni; b. gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato che conservano la specifica normativa dettata dalla legge n.247/07;

4 c. i lavoratori extracomunitari entrati in Italia con permesso di soggiorno di lavoro stagionale per i quali resta confermata la specifica normativa. L'indennità è riconosciuta in presenza dei seguenti requisiti: A) stato di disoccupazione che deve essere involontario, con esclusione, quindi, dei lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o di risoluzione consensuale. Continuano a dare diritto alla prestazione le dimissioni qualora avvengano: durante il periodo tutelato di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del figlio); per giusta causa. Per quanto attiene alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, essa non è ostativa al riconoscimento della prestazione qualora sia intervenuta: 1. per trasferimento del dipendente ad altra sede della stessa azienda distante più di 50 km dalla residenza del lavoratore e\o mediamente raggiungibile in 80 minuti o più con i mezzi pubblici; 2. nell ambito della procedura di conciliazione da tenersi presso la Direzione Territoriale del Lavoro; B) almeno due anni di assicurazione: devono essere trascorsi almeno due anni dal versamento del primo contributo contro la disoccupazione. C) almeno un anno di contribuzione contro la disoccupazione nel biennio precedente l'inizio del periodo di disoccupazione. Come già avviene per l indennità ordinaria di disoccupazione, non sono considerati utili, anche se coperti da contribuzione figurativa, i periodi di: 1. malattia e infortunio sul lavoro solo nel caso non vi sia integrazione della retribuzione da parte del datore di lavoro ovviamente nel rispetto del minimale retributivo; 2. cassa integrazione straordinaria e ordinaria con sospensione dell'attività a zero ore; 3. assenze per permessi e congedi fruiti dal coniuge convivente, dal genitore, dal figlio convivente, dai fratelli o sorelle conviventi di soggetto con handicap in situazione di gravità. Dal 2017, quando l indennità di mobilità sarà definitivamente sostituita dall Aspi, la non computabilità dei periodi di cassa integrazione ai fini del calcolo dell anno di contribuzione, rischia di avere effetti dirompenti, perché potrebbe impedire ai lavoratori provenienti da periodi di Cig o da Fondi di sostegno di fruire dell Aspi. Per le nuove tipologie di lavoratori assicurati, che non hanno precedente contribuzione per l indennità di disoccupazione, poiché il nuovo contributo Aspi è dovuto a partire dal 1 gennaio 2013, solo da tale data iniziano a maturare l anzianità assicurativa e il requisito contributivo. L eventuale e precedente contribuzione contro la disoccupazione, versata o dovuta, continua a produrre i suoi effetti ai fini dell accertamento dei requisiti soggettivi per l ammissione alla nuova indennità di disoccupazione. La misura dell'indennità mensile è rapportata alla retribuzione media mensile ed è pari al 75 per cento nei casi in cui quest ultima sia pari o inferiore per il 2013 all'importo di euro mensili, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati, intercorsa nell'anno precedente. Nei casi in cui sia superiore al predetto importo, l'indennità è pari al 75 per cento di euro incrementata di una somma pari al 25 per cento del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo. Nelle ipotesi di frazione di mese, il valore giornaliero dell indennità è determinato dividendo l importo così ottenuto per il divisore 30.

5 L'indennità mensile non può in ogni caso superare un importo mensile massimo che sarà determinato annualmente con circolare Inps: per il 2012 il suo valore è stato di euro. All'indennità non si applica il prelievo contributivo di del 5,84%. Dopo o primi sei mesi, l Aspi viene ridotta del 15% a cui si aggiunge un ulteriore 15% si applica una dopo il dodicesimo mese di fruizione. Le nuove norme prevedono un graduale aumento della durata della prestazione, collegata all età. Le durate dell Aspi relative agli eventi di disoccupazione intercorsi nell'anno 2013 sono: - otto mesi per i soggetti con età inferiore a cinquanta anni; - dodici mesi per i soggetti con età pari o superiore a cinquanta anni; La presentazione della domanda va effettuata all INPS esclusivamente in via telematica, entro il termine di due mesi dalla data di spettanza del trattamento. In caso di nuova occupazione con contratto di lavoro subordinato, l'indennità è sospesa d'ufficio, sulla base delle comunicazioni obbligatorie, fino ad un massimo di sei mesi. In caso di attività lavorativa sia in forma autonoma che parasubordinata, dalla quale derivi un reddito inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione, il beneficiario deve informare l'inps entro un mese dall'inizio dell'attività, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarre da tale attività. La procedura provvede, qualora il reddito da lavoro autonomo sia inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione, a ridurre il pagamento dell'indennità di un importo pari all'80 per cento dei proventi preventivati. La riduzione di cui al periodo precedente è conguagliata d'ufficio al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Per i periodi di fruizione dell ASpI sono riconosciuti d ufficio i contributi figurativi pari alla media delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi due anni. Mini Aspi La mini-aspi sostituisce l indennità di disoccupazione ordinaria non agricola a requisiti ridotti ed è erogata per i nuovi eventi di disoccupazione che si verificano dal 1 gennaio Alla mini-aspi si applica la stessa disciplina dell Aspi per quanto attiene a destinatari, stato di disoccupazione, retribuzione di riferimento per il calcolo della prestazione, misura della prestazione, decorrenza della prestazione, modalità e tempi di presentazione della domanda, svolgimento di attività di lavoro autonomo e di lavoro accessorio durante la percezione della prestazione, decadenza dall indennità,anticipazione dell indennità. L'indennità è riconosciuta ai lavoratori che, a partire dal 1 gennaio 2013, abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che presentino i seguenti requisiti: a. possano far valere lo status di disoccupato ai sensi dell'articolo 1, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, e successive modificazioni; b. possano far valere almeno 13 settimane di contribuzione da attività lavorativa negli ultimi 12 mesi precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione, per la quale siano stati versati o siano dovuti contributi per l assicurazione obbligatoria. Non è richiesto il requisito dell anzianità assicurativa. Agli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato non trovano applicazione le disposizioni relative alla mini-aspi.

6 L'indennità è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione nei dodici mesi precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro, detratti i periodi di indennità eventualmente fruiti nel periodo. In caso di nuova occupazione del soggetto assicurato con contratto di lavoro subordinato, l'indennità è sospesa d'ufficio sulla base delle comunicazioni obbligatorie fino ad un massimo di cinque giorni. Anche per la mini-aspi sono riconosciuti d ufficio i contributi figurativi pari alla media delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi due anni. Congedi parentali Viene modificato l articolo 32 del Dlgs n. 151/2001 (T.U. maternità e paternità) relativo ai congedi parentali, in recepimento della direttiva 2010/18/UE dell'8 marzo 2010, che attua l accordo quadro europeo. La nuova norma attribuisce alla contrattazione collettiva di settore, fermo restando quanto attualmente previsto dal T.U. sul congedo parentale, il potere di stabilire le modalità di fruizione del congedo su base oraria, nonché i criteri di calcolo della base oraria e l equiparazione di un determinato monte ore alla singola giornata lavorativa. Precisa, in ordine al periodo di preavviso da osservare ai fini dell'esercizio del diritto al congedo parentale, che, restando fermo il periodo quindicinale per il preavviso, debba essere indicato l inizio e la fine del periodo di congedo. Prevede che il lavoratore e il datore di lavoro possano mantenersi in contatto durante il periodo di congedo, al fine di concordare adeguate misure di ripresa dell attività lavorativa, tenendo conto di quanto eventualmente previsto dalla contrattazione collettiva. Incentivi per le assunzioni di giovani e donne In materia di incentivi per l incremento in termini quantitativi e qualitativi dell occupazione giovanile e delle donne viene confermato il disposto del D.M. interministeriale del 5 ottobre 2012 all interno del limite di spesa, per il 2013, di 36 milioni di euro. Il Dipartimento Politiche Sociali

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