ATTIVIT DI FLUPYRADIFURONE (SIVANTO ) NELLA DIFESA DAGLI AFIDI DEL MELO IN EMILIA-ROMAGNA.

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1 ATTI Giornate Fitopatologiche, 216, 1, ATTIVIT DI FLUPYRADIFURONE (SIVANTO ) NELLA DIFESA DAGLI AFIDI DEL MELO IN EMILIA-ROMAGNA E. PASQUALINI 1, M. SCANNAVINI 2, M. PRETI 2 1 DipSA, Università di Bologna V.le G. Fanin, Bologna (BO) 2 Astra Innovazione e Sviluppo - Via Tebano , Faenza (RA) edison.pasqualini@unibo.it RIASSUNTO Gli afidi del melo, e in particolare Dysaphis plantaginea, sono specie molto temute per i danni che possono causare. La difesa insetticida si basa in genere su due interventi, in epoca rispettivamente pre- e post-fiorale, che sono sufficienti a contenere le infestazioni di questa e altre specie presenti anche contemporaneamente. Scopo di questo studio è stata la valutazione di diverse strategie di difesa, di cui una con flupyradifurone (Sivanto ). Dai risultati di tre anni di prove, le tattiche comprendenti tale insetticida hanno mostrato un attività comparabile a quella più utilizzata. Flupyradifurone, in strategia con spirotetramat (Movento 48 SC ), ha inoltre evidenziato un accettabile e prolungato contenimento anche per l afide lanigero, mentre meno consistente sembra quello sugli afidi verdi. Dai risultati di questo studio emerge anche una buona persistenza di flupyradifurone, che ha permesso di proteggere a lungo la coltura e ritardare o mitigare lo sviluppo di altre specie di afidi presenti nei meleti in prova nello stesso periodo. Parole chiave: Dysaphis plantaginea, Eriosoma lanigerum, Aphis pomi, Aphis spiraecola, prove di efficacia SUMMARY FIELD TRIALS WITH FLUPYRADIFURONE AGAINST APPLE APHIDS IN EMILIA- ROMAGNA (ITALY) Aphids, and in particular rosy apple aphid (Dysaphis plantaginea), can cause serious damage on apple. The control strategy is generally based on two sprays at pre- and post-blooming respectively, which are normally able to control the infestations. The aim of this study was the evaluation of different traditional strategies, one of which based on flupyradifurone (Sivanto ). In the three years of trials, the flupyradifurone based strategy provided good control of the rosy apple aphid, comparable to that of the commonly used tactics, while lower control was observed for the green aphids. The strategy based on flupyradifurone (pre-bloom) and spirotetramat (Movento 48 SC ) (after blossoming), showed a good activity for the woolly apple aphid too. The results obtained also showed good persistence of flupyradifurone, that seems to protect the crop for a long time and delays or mitigates the development of other aphid species of apple orchards. Keywords: Dysaphis plantaginea, Eriosoma lanigerum, Aphis pomi, Aphis spiraecola, efficacy trials INTRODUZIONE Il melo ospita molte specie di afidi dannosi, tra le quali quelle maggiormente temute e trattate sono l afide grigio Dysaphis plantaginea (Passerini) (Rhyncota Aphididae) e l afide lanigero Eriosoma lanigerum (Hausmann) (Rhyncota Aphididae). In Emilia-Romagna la prima è presente in pratica in ogni frutteto, mentre la seconda è più sporadica e nella maggior parte dei casi contenuta con successo dal parassitoide Aphelinus mali (Haldeman) (Hymenoptera

2 Aphelinidae). Altre specie presenti e potenzialmente dannose sono gli afidi verdi: Aphis pomi (De Geer) e Aphis spiraecola (Patch). D. plantaginea è ritenuta una specie chiave del melo, richiedendo sempre e comunque interventi di contenimento (chimici o di altra origine) pena danni gravi o gravissimi alla produzione. È una specie dioica poiché oltre al melo (ospite primario insieme al cotogno sui quali compie da 3 fino a 6 generazioni), migra tra la fine della primavera e l inizio dell estate su piante spontanee del genere Plantago spp. (sulle quali compie tra 3 e 8 generazioni) per poi tornare sul melo. Sverna come uovo isolato su rami di 1-2 anni e i primi esemplari (fondatrici) compaiono in marzo. Si riproduce in questa fase per partenogenesi e ogni fondatrice può deporre fino a 7 elementi rendendo questa specie potenzialmente pericolosa e difficilmente controllabile, dato lo straordinario incremento di popolazione teorico possibile. I danni sono evidenti sulle foglie (arrotolamenti bollosi trasversali che contengono le colonie e la melata) e sui getti (blocco della crescita), ma quelli più gravi, che possono interessare anche tutta la produzione, sono a carico dei frutti nel periodo compreso tra l allegagione e la fase di frutto-noce; i frutti si sviluppano con vistose malformazioni a carico delle foglie originate da sostanze tossiche immesse in circolo durante l attività trofica dell afide (Bonnemaison, 1959; Pasqualini et al., 1982; Tremblay, 1988; Barbagallo et al., 1997, 27). La difesa da questa specie è pertanto una pratica abituale e raramente non necessaria. In sostanza le tattiche (o strategie) di contenimento sono basate su trattamenti pre-fiorali con ribattute post-fiorali, quando necessarie (Pasqualini et al., 28; Baldessarri et al., 29; Pollini, 29). Nei Disciplinari di Produzione Integrata dell Emilia-Romagna del 215 i prodotti raccomandati sono imidacloprid, acetamiprid, thiamethoxam e clothianidin (neonicotinoidi, IRAC MoA 4A), fluvalinate (piretroide, MoA 3A), azadiractina (agonista dell ecdisone/moulting disruptor, MoA unknown), pirimicarb (carbammato, MoA 1A), flonicamid (piridine carbossammidi, MoA 9C) e spirotetramat (acidi tetramici, MoA 23) (IRAC, 215) e i sali potassici di acidi grassi. Il loro uso è accuratamente regolamentato da norme di varia origine. Il numero di trattamenti è mediamente di circa due per azienda e i risultati sono quasi sempre soddisfacenti. Questa indagine è stata impostata per valutare l attività di flupyradifurone (Sivanto ) inserito in uno schema di difesa a confronto con tattiche da tempo consolidate nel contenimento di questa specie in Emilia-Romagna. In sostanza sono state valutate strategie di difesa basate su due interventi: timing pre-fiorale e post-fiorale con differenti combinazioni di prodotti. MATERIALI E METODI Sono state condotte tre prove di campo, in tre anni consecutivi ( ) e in due differenti meleti situati in Emilia-Romagna (tabella 1). Per tutte le prove il disegno sperimentale adottato è stato a blocchi randomizzati con quattro ripetizioni/tesi e cinque piante/ripetizione. I trattamenti sono stati effettuati con nebulizzatore pneumatico spalleggiato (mod. Stihl SR 42) in pre-fioritura (indicato come epoca A) e in post-fioritura (epoca B); l applicazione è stata effettuata simulando volumi di 15 L/ha per le prove 213 e 214 e di 125 L/ha per la prova del 215. Le caratteristiche dei prodotti utilizzati e il protocollo sperimentale sono riportati rispettivamente in tabella 2 e tabella 3. Tabella 1. Principali condizioni operative Anno Azienda Varietà Allevamento Età Sesto (m) Orientamento 213 Borgo Faina (RA) Fuji (M9) Palmetta 9 4, x 1, N/S 214 Mordano (BO) Pink Lady Palmetta 6 4,1 x 1,5 N/S 215 Mordano (BO) Pink Lady Palmetta 7 4,1 x 1,5 N/S 76

3 Flupyradifurone (Sivanto ), prodotto sperimentale di Bayer CropScience, è un insetticida sistemico attivo su insetti succhiatori (e.g. afidi, cicaline e aleirodidi, oltre a psillidi e coccidi). Prende origine da sostanze naturali (stemafoline) isolate da foglie e piccioli di Stemona japonica (Blume) (pianta medicinale orientale) conosciuta come potente agonista dei recettori nicotinici dell acetilcolina (nachr). La sostanza attiva flupyradifurone appartiene al gruppo chimico dei butenolidi (MoA 4D) (IRAC, 215) che agisce come Nicotinic acetylcholine receptor (nachr) competitive modulators, ma in modo differente da altri nachr-agonisti quali i neonicotinoidi N-cyanoamidine (acetamiprid, thiacloprid), nitroenamine (nitenpyram), N-nitroguanidine (imidacloprid, clothianidin, thiamethoxam e dinotefuran) o sulfoxamine (sulfoxaflor) (Jeschke et al., 215). Gli standard di riferimento sono stati Movento 48 SC (p.a. spirotetramat), Teppeki (p.a. flonicamid), Confidor O-Teq (p.a. imidacloprid), Actara 25 WG (p.a. thiamethoxam), applicati in diverse strategie pre- e post-fioritura. In ogni prova era presente una tesi non trattata. Tabella 2. Principali caratteristiche dei prodotti insetticidi utilizzati Prodotto (f.c.) Formulazione p. a. Concentrazione Dosaggio p.a. f.c./hl Sivanto SL flupyradifurone 2 g/l 75 ml Movento 48 SC SC spirotetramat 48 g/l 25 ml Teppeki WG flonicamid 5% 1 g Confidor O-Teq OD imidacloprid 2 g/l 5 ml Actara 25 WG WG thiamethoxam 25 % 3 g Tabella 3. Strategie adottate ed epoche di intervento nei tre anni Prodotto Epoca Testimone non trattato 2 Sivanto A 17/4 25/3 7/4 Movento 48 SC B 29/4 14/4 22/4 3 Teppeki A 17/4 25/3 7/4 Movento 48 SC B 29/4 14/4 22/4 4 Teppeki A 17/4 25/3 7/4 Confidor O-Teq B 29/4 14/4 22/4 5 Teppeki A 17/4 25/3 - Actara 25 WG B 29/4 14/4-6 Teppeki A - - 7/4 Sivanto B /4 I rilievi sono stati visivi, stimando il numero e la dimensione delle colonie normalizzate per getto su 25 getti/parcella. Le colonie sono state normalizzate come riportato in tabella 4. Le osservazioni sono state condotte per D. plantaginea e, laddove presenti, anche per le altre specie di afidi (E. lanigerum, A. pomi e A. spiraecola). La frequenza dei rilievi è stata ad intervalli flessibili (in funzione delle condizioni climatiche) per un periodo di oltre due mesi. I dati sono stati sottoposti ad analisi della varianza (Anova) e le medie confrontate con il test di Duncan con p,5). L efficacia (grado di azione %) è stata calcolata con la formula di Abbott. Tabella 4. Normalizzate delle colonie di afidi Numero di afidi Classe Valore della colonia normalizzata, /3 =, /2 =,5 > 2 3 1/1 = 1, 77

4 RISULTATI E DISCUSSIONE I risultati ottenuti nel 213 per D. plantaginea sono riassunti in tabella 5. Fino all inizio di giugno si sono osservate differenze fra tutte le tesi e il testimone, mentre successivamente sono stati rilevati scostamenti anche fra le diverse strategie. I risultati sono apparsi consistenti per tutte le strategie dato il livello di infestazione rilevato. Nel complesso l efficacia delle strategie è stata sempre molto elevata e anche duratura nel tempo. sembra essere determinante per la persistenza degli effetti nel tempo, mentre sono meno duraturi per i neonicotinoidi (tesi 4 e 5), sebbene i valori siamo comunque elevati. Flupyradifurone o flonicamid come trattamento pre-fiorale non influiscono complessivamente sul risultato finale della strategia, sebbene per flonicamid l infestazione sia stata osservata il 29 aprile, segnalando una probabile minore persistenza rispetto a flupyradifurone. Tabella 5. Prova 213: numero di colonie normalizzate di D. plantaginea/1 getti (in parentesi il grado d azione % secondo Abbott) 19/4 29/4 1/5 2/5 27/5 4/6 1/6 29/6 1 Testimone n. t. 4,5 b * 9,3 b 19, b 23, b 31, b 46, b 42,5 c 39,5 c,3 a (96,7),5 a (97,8) 2,5 ab (94,1) 1,5 ab (96,2) Thiamethoxam,3 a (96,7),5 a (97,8),5 a (98,9) 5, b (88,2) 2,5 b (93,7) *Valori della stessa colonna contrassegnati da lettere diverse risultano statisticamente differenti (Test di Duncan, p,5). Valori con la stessa lettera o senza lettera non presentano differenza significativa Nella prova nel 213 era presente a livelli considerevoli anche E. lanigerum, sul quale sono pertanto stati condotti rilievi per circa quattro mesi (tabella 6). I risultati hanno mostrato un attività di rilievo delle due strategie contenenti spirotetramat post-fiorale, sebbene non statisticamente differenti dalle altre e dal testimone. Tale effetto è stato osservato per lungo tempo. Tabella 6. Prova 213: numero di colonie normalizzate di E. lanigerum/1 getti (in parentesi il grado d azione % secondo Abbott 1/5 2/5 27/5 4/6 1/6 29/6 1/7 5/8 5/9 1 Testimone n. t. 7, 3, 15, 24,2 41,2 61,2 48,8 18,5 1,3 (94,5) 11, (73,3) 14,7 (76,) 19,3 (6,5) 2,8 (8,8) 4,5 (89,1) 14,5 (76,3) 17,5 (64,1) 13,8 (87,3) 2,3 (9,5) 28,3 (31,3) 52,3 (14,5) 42,8 (12,3) 67, (38,3) Thiamethoxam 17, (58,7) 24, (6,8) 23,7 (51,4) 43,7 (59,7) 78

5 I risultati del 214 compaiono in tabella 7 e sono sostanzialmente paragonabili a quelli osservati nel 213. Le popolazioni di D. plantaginea si sono presentate con un certo anticipo in risposta alle favorevoli condizioni climatiche e si sono sviluppate con regolarità. L efficacia delle diverse strategie è stata sempre molto elevata e duratura nel tempo e anche in questo caso spirotetramat ha dimostrato la sua persistenza in particolare quando preceduto da flupyradifurone. Questa strategia (tesi 2) rispetto a quelle canoniche sembra contenere le popolazioni dell afide grigio per più lungo tempo. Tabella 7. Prova 214: numero di colonie normalizzate di D. plantaginea/1 getti (in parentesi il grado d azione % secondo Abbott) 7/4 12/4 21/4 3/4 6/5 13/5 2/5 29/5 4/6 1 Testimone n. t.,4,9,9 7,2 b* 9,9 b 11,3 c 51,6 d 58,2 d 58,3 c /,2 a (99,7),5 a (99,1),1 a (99,1),2 b (99,6) 4,3 b (92,6) 7, b (88,),1 a (99,),1 a (99,1) 3,4 c (93,4) 8,4 c (85,6) 6,2 b (89,4) Thiamethoxam,1 a (99,) 2,6 b (77,) 5,9 c (88,6) 8,3 c (85,7) 4, b (93,1) Nel 214 sono state osservate anche infestazioni di A. pomi, sebbene di limitata intensità. I risultati per questa specie compaiono nella tabella 8. I risultati mettono in luce una maggiore attività della strategia flupyradifurone e spirotetramat (tesi 2) rispetto alle altre, sebbene l ultimo rilievo non abbia evidenziato differenze statisticamente significative. Tabella 8. Prova 214: numero di colonie normalizzate di A. pomi/1 getti (in parentesi il grado d azione % secondo Abbott) 6/5 13/5 2/5 29/5 4/6 1 Testimone n. t.,6 1,8 21,7 b * 14,2 b 2,5 3,2 a (85,3) 2,8 a (8,3) 6,2 (69,8),1 (83,3),3 (83,3) 8,8 ab (59,4) 5,3 ab (62,7) 14,7 (28,3),5 (16,7) 1,8 () 17,8 ab (18,) 1,4 b (26,8) 16,8 (18,) Thiamethoxam 1,2 (33,3) 13,5 ab (37,8) 13,9 b (2,1) 17,2 (16,1) I risultati del 215 relativi a D. plantaginea sono riportati in tabella 9. La popolazione di afide grigio ha preso avvio con leggero in ritardo rispetto alle attese a causa di probabili avverse condizioni climatiche nella prima parte della primavera e forse per effetto della competizione con altre specie. La prima specie osservata è stata infatti A. spiraecola, quindi D. plantaginea e poi A. pomi, tutte presenti negli stessi siti (apici dei germogli). In tabella 1 si riportano i risultati dei rilievi condotti anche su queste due specie considerate assieme per l impossibilità operativa 79

6 di separarle. Si può osservare che flupyradifurone applicato in prefioritura o in post fioritura con due diversi partner fornisce risultati comparabili su D. plantaginea, mentre su A. pomi/a. spiraecola le strategie con spirotetramat postfiorale sembrano le più efficaci data l alimentazione prevalentemente floematica di questa specie e la maggiore e peculiare diffusione del prodotto anche attraverso tale tessuto che è esterno ai vasi xilematici e che pertanto può essere raggiunto più agevolmente per primo, oltre che preferito per le sostanze elaborate trasposrtate. Tabella 9. Prova 215: numero di colonie normalizzate di D. plantaginea/1 getti (in parentesi il grado d azione % secondo Abbott) 29/4 8/5 13/5 21/5 27/5 1/6 1 Testimone n. t. 4,5 a * 21, b 27, b 43,8 b 77,2 b 59, b,3 a (99,3) 2,2 a (97,2) 11,3 a (8,8) 5,2 a (88,1) 8,5 a (89,) 15,8 a (73,2),7 a (84,4),7 a (96,7),7 a (97,4) 3,3 a (92,5) 6, (92,2) 9,3 a (84,2) Flupyradifurone,5 a (98,9) 11,2 a (85,5) 17,5 a (7,3) Tabella 1. Prova 215: numero di colonie normalizzate di A. spiraecola e A. pomi/1 getti (in parentesi il grado d azione % secondo Abbott) 29/4 8/5 13/5 21/5 27/5 1/6 1 Testimone n. t. 5,8 b * 7,3 ns 25,2 a 57, 4,8 ab 79,3 b,3 a (94,8) 3,7 ns (49,3) 2,3 b (9,9) 24,2 b (57,5) 2,3 c (5,2) 43,5 a (45,1) 1, (82,6) 1,7 ns (76,7) 5, b (8,2) 2,7 b (63,7) 33,2 bc (18,6) 44, (44,5) 6,2 b 7,5 ns 22,3 a (11,5) 65,7 a 63,5 a 79, b (,4) Flupyradifurone 4,8 b (17,2) 5,7 ns. (21,9) 16,5 a (34,5) 62,5 a 47,3 ab 85, b CONCLUSIONI D. plantaginea conferma le indicazioni di precedenti esperienze che ne hanno messo in evidenza l efficacia nei confronti di questa specie. In particolare ne viene ribadita la durata di attività rispetto agli altri prodotti (imidacloprid e thiamethoxam) quando applicato in postfioritura dopo un primo trattamento a base di altro aficida specifico (in questo caso flonicamid) in una strategia già comunemente e ampiamente utilizzata. Nei tre anni di prove la combinazione flupyradifurone pre-fiorale e spirotetramat post-fiorale è risultata analoga a quella con flonicamid pre-fiorale. Le ragioni di questo buon risultato di flupyradifurone non sono facilmente definibili, ma la prontezza di azione insieme a una maggiore persistenza potrebbero essere quelle più verosimili, sebbene da dimostrare. 8

7 E. lanigerum La prova del 213, dove è stato possibile valutare le strategie anche nei confronti dell afide lanigero del melo, ha permesso di osservare in termini numerici la migliore attività delle strategie flupyradifurone o flonicamid prefiorale e spirotetramat postfiorale rispetto a quelle con i due neonicotinoidi (imidacloprid e thiamethoxam) applicati in post-fioritura. Tali risultati necessitano di conferme, considerando che le popolazioni di E. lanigerum sono influenzate da numerosi importanti fattori fra cui quelli climatici, geografici, varietali e biologici. A. spiraecola e A. pomi Flupyradifurone (prefiorale) in combinazione con spirotetramat (postfiorale) ha mostrato per gli afidi verdi un attività superiore alle altre a confronto, sebbene il suo contributo non sia facilmente separabile. Conclusioni generali In conclusione i dati confermano quelli di precedenti esperienze e mettono in evidenza una buona efficacia delle strategie contenenti flupyradifurone sull afide grigio e lanigero, e una attività complementare simile a quella dei prodotti di riferimento nei confronti degli afidi verdi. In sostanza la strategia basata su flupyradifurone (Sivanto) e spirotetramat (Movento 48 SC) si è dimostrata un efficace soluzione per il contenimento degli afidi del melo, paragonabile a quelle già in uso. LAVORI CITATI Baldessari M., Giuliani G., Angeli G., 29. Strategie per il controllo dell'afide cenerognolo del melo. L Informatore Agrario, 65, (9), Jeschke P., Nauen R., Gutbrod O., Beck M. E., Matthiesen S., Haas M., Velten R., 215. Flupyradifurone (Sivanto ) and its novel butenolide pharmacophore: Structural considerations. Pesticide Biochemistry and Physiology, 121, Barbagallo S., Cravedi P., Pasqualini E., Patti I., Aphids of the principal fruit-bearing crops, Bayer, Milan, 123 pp. Barbagallo S., Cocuzza G., Cravedi P, Komazaki S., 27. IPM case studies: deciuous fruit trees. CAB International 27, Aphids as Crop pests (ed. H van Hemden and K. Harrington); 651. Bonnemaison L., Le puceron cendré du pommier (Dysaphis plantaginea Pass.) morphologie et biologie - méthodes de lutte. Ann. epiphyties, IRAC, Pasqualini E., Briolini G., Memmi M., Monari S., Prove di lotta guidata contro gli afidi del melo. Boll. Ist. Ent. Univ. Bologna, 36, Pasqualini E., Civolani S., Musacci S., 28. Confidor O-Teq: innovativa tecnologia formulativa per imidacloprid nella difesa da Dysaphis plantaginea (Afide grigio del melo). Atti Giornate Fitopatologiche, 1, Pollini A., 29. Intervenire gia in pre-fioritura contro gli afidi del melo. L Informatore Agrario, Supplemento, 14, Tremblay E., Entomologia applicata. Ed. Liguori, Napoli, II (parte I),

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