Piano esecutivo di gestione. Dott. Patrizio Monfardini
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1 Piano esecutivo di gestione Dott. Patrizio Monfardini
2 Riferimenti normativi Ha la funzione di porre in termini espliciti e diretti il legame tra obiettivi di gestione, dotazione di risorse e responsabilità gestionali correlative; Art.169 TUEL art. 11 D.Lgs. 77/95; La previsione del PEG ha reso possibile snellire la struttura del BPA; La redazione del PEG è facoltativa per gli enti locali con popolazione inferiore ai abitanti e per le Comunità montane ed isolane.
3 Riferimenti normativi (1) È predisposto dall organo esecutivo, prima dell inizio dell esercizio sulla base del BPA approvato dal Consiglio: Funzione di controllo; Funzione di autorizzazione di spesa per i dirigenti (responsabilità). Non è definita una forma generale ma deve riguardare tutte le attività, cioè tutte le entrate e le spese previste nel BPA; Nel PEG è previsto un maggiore dettaglio delle entrate e delle spese in capitoli e dei servizi in centri di costo.
4 Centralità degli obiettivi nelle APL
5 PEG E Budget Il PEG al pari del budget riguarda tutte le risorse direttamente od indirettamente gestite dal dirigente; Il PEG qualifica però la responsabilità dei dirigenti in termini di acquisizione delle risorse ma non in termini di utilizzo; Spesso nelle APL chi acquisisce le risorse è diverso da chi le spende quelle stesse risorse;
6 PEG E Budget (1) L assegnazione delle risorse, soprattutto quelle finanziarie, è fatta ai servizi mediante l approvazione del BPA da parte dell organo politico mentre nel processo di budget dopo aver individuato in modo maggiormente top-down gli obiettivi si procede dal basso verso l alto per processi reiterati di negoziazione e di aggregazione di budget settoriali di livello inferiore; Il PEG presuppone l individuazione all interno dell organizzazione dell ente dei centri di responsabilità (CdR); L efficace ed efficiente utilizzo del PEG presuppone l impianto di idonei strumenti di CdG tra cui la contabilità generale e quella dei costi.
7 La distinzione tra CdR impegnante e CdR utilizzatore al Comune di Genova
8 Struttura e contenuti del PEG Sebbene non è previsto un modello unico, nella redazione del PEG è necessario svilupparne i contenuti secondo quattro principali aspetti o dimensioni: assegnazione delle risorse finanziarie: evidenziando il collegamento ed assicurando la leggibilità congiunta con gli altri documenti di programmazione, in particolare con i bilanci di previsione annuale e pluriennale, attraverso l adozione dello stesso sistema di classificazione delle entrate e delle spese e l ulteriore approfondimento delle prime in capitoli e delle seconde in CdC e capitoli; assegnazione delle altre risorse: mediante la definizione di programmi di utilizzo economico dei vari stock di risorse (umane, strumentali, etc.) relativi ai CdR ed alle attività da questi svolte;
9 Struttura e contenuti del PEG (1) profili organizzativi: riferendo ai servizi ed alle unità organizzative esistenti il complesso delle entrate e delle spese; non solo avendo individuato, a monte, centri e relativi responsabili della gestione ma rendendo esplicita la distribuzione nella struttura organizzativa delle responsabilità in termini di funzioni, attività, macro-attività e progetti, comprendendo sia l attività ordinaria che quella volta alla realizzazione di programmi o progetti specifici o trasversali alle unità organizzative; definizione ed assegnazione degli obiettivi: relativi a tutta l attività dell ente ed a tutti i CdR, esplicitando il richiamo agli obiettivi degli altri documenti programmatori, ad esempio adottando la classificazione delle spese (ma anche delle entrate) per obiettivi, programmi e progetti.
10 PEG e struttura del BPA: il servizio In base al TUEL, nel BPA le assegnazioni finanziarie sono effettuate a favore dei servizi, vale a dire un unità organizzativa è correlato un reparto organizzativo semplice o complesso, composto da persone e mezzi, cui è preposto un responsabile» (art. 165, comma 8) ed al quale «è affidato, col bilancio di previsione, un complesso di mezzi finanziari, specificati negli interventi assegnati, del quale risponde il responsabile del servizio» (art. 165, comma 9). Il servizio funziona da elemento di correlazione tra struttura contabile ed organizzativa dell APL ed è col PEG che assume la configurazione di CdR essendo nel BPA solo un ulteriore graduazione della classificazione funzionale della spesa
11 PEG e struttura del BPA: il servizio (1) la ricerca di una corrispondenza tra l aggregato contabile chiamato servizio nel bilancio di previsione ed un reparto organizzativo, imposta dal legislatore, non costituirebbe un problema se l articolazione contabile e quella organizzativa fossero entrambe lasciate alla libera determinazione degli enti; Il problema può essere risolto sfruttando le possibilità di ulteriore disaggregazione e successiva riaggregazione di servizi e CdR;
12 PEG e struttura del BPA: il processo di correlazione definire all interno del PEG i CdR, in modo coerente con le caratteristiche della struttura organizzativa, definita in base alle caratteristiche peculiari ed alle esigenze operative dell amministrazione; isolare all interno del concetto di «servizio», definito dal legislatore, la dimensione di aggregato contabile di bilancio e ricercare la correlazione tra servizi e CdR attraverso l assegnazione dei primi - scomposti dapprima in interventi, capitoli e articoli e poi riaggregati in macro-attività, sotto-progetti, progetti e CdC - ai secondi.
13 PEG e struttura del BPA: esempio di processo di correlazione Il CdC quale elemento intermedio tra servizi e CdR
14 PEG e struttura del BPA: esempio di processo di correlazione (1) L individuazione di CdR di I e II livello
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