RELAZIONE TECNICA PROGETTO MIGLIORATIVO
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- Edoardo Olivieri
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1 RELAZIONE TECNICA PROGETTO MIGLIORATIVO RIORGANIZZAZIONE AREA A VERDE DI COMPENSAZIONE AMBIENTALE IMPIANTO DI MANIAGO L azienda Bioman spa opera nel settore del recupero dei rifiuti organici- scarti da cucina da raccolte differenziate ed ha in corso la presente proposta di riorganizzazione delle aree aziendali destinate alle attività di compensazione ambientale a prato stabile. Il giudizio di compatibilità ambientale sull impianto di compostaggio di Maniago espresso con Deliberazione 1310/2008 prescriveva la realizzazione di un area di mitigazione ambientale pari a circa 8,6 ha a prato stabile. Figura 1 attuale area di compensazione a prato stabile da 8,6 ha Con il presente progetto migliorativo, l azienda propone come area di compensazione ambientale che integra e sostituisce quella precedentemente approvata pari a circa 8,6 ha, nuove aree per circa 15 ha a prato stabile in nuove aree di maggior pregio ambientale. La proposta migliorativa di riorganizzazione delle aree di compensazione prevede un aumento delle aree e la loro riqualificazione secondo le indicazioni della Regione- Direzione centrale infrastrutture e territorio _ Servizio paesaggio e biodiversità. Le aree proposte, di proprietà BIOMAN spa sono: 1. Circa 4,6 ha in Comune di Maniago in area definita A.R.I.A. (area di rilevante interesse ambientale) 2. Circa 7 ha in Comune di Maniago Loc. Madonna di Strada, in prossimità di prati stabili 3. Circa 3,5 ha in Comune di Spilimbergo in adiacenza a prati stabili
2 Figura 2 Ambito 1. Estratto mappa catastale fogli 27 e 16, Comune di Maniago (fonte: tavola 10a Progetto Preliminare) Figura 3 Ambito 2. Estratto mappa catastale foglio 25, Comune di Maniago (fonte: tavola 10a Progetto Preliminare)
3 Figura 4 Ambito 3. Estratto mappa catastale foglio 4, Comune di Spilimbergo (fonte: tavola 10a Progetto Preliminare) Tali aree saranno valorizzate naturalizzandole, inserendosi così nel contesto paesaggistico locale dei magredi ed essendo limitrofe ad aree già tutelate e/o di rilevante interesse ambientale vanno a creare un collegamento con l area naturale dei prati stabili - magredi. L area di cui al punto 1 essendo un area tutelata sarà mantenuta in buono stato di conservazione e sarà eseguito regolare sflacio secondo le indicazioni della Regione- Direzione centrale infrastrutture e territorio _ Servizio paesaggio e biodiversità. Nelle aree di cui ai punti 2 e 3 conformemente alle indicazioni dei Piani Regolatori Comunali, al fine di ricreare un collegamento funzionale con le aree ad elevata naturalità dei prati stabili verranno mantenute le caratteristiche naturali dei magredi-prati stabili, valorizzando i boschetti che perimetrano naturalmente i terreni e mantenendo in buono stato di conservazione i prati, che occupano la parte centrale, se necessario anche mediante semina di specie erbacee provenienti da prati stabili naturali presenti sul territorio regionale e/o mediante spargimento di fieno maturo ricco di sementi. La vegetazione arborea e arbustiva perimetrale sarà oggetto di manutenzione e miglioramento, se necessario anche mediante integrazione con specie conformi al progetto sottoposto alla procedura di VIA del 2008 e alle indicazioni di settore al fine di tutelare la biodiversità e la lotta all inquinamento genetico che sono obiettivi prioritari delle aree Rete Natura In particolare le specie autoctone scelte rispettano le caratteristiche paesaggistiche, ecologiche e di stabilità dei siti e sono: Tabella1. Specie arbustive selezionate : NOME SCIENTIFICO NOME COMUNE PORTAMENTO ALTEZZA (m) Prunus spinosa prugnolo arbustivo 1-2 Rosa canina Rosa canina arbustivo 0,5-2 Fraxinus ornus orniello arbustivo 3-8 Ostrya carpinifolia carpino nero arbustivo 3-8
4 Crataegus monogyna biancospino arbustivo 2-3 La presenza della fascia arbustiva-arborea (siepe) perimetrale vuole ricreare la naturale disposizione in piccoli nuclei da parte degli esemplari arborei che spontaneamente si formano in queste aree. Il progetto mira a ricreare una situazione ecotonale che sia in grado di ricreare un paesaggio vegetale il più possibile naturale Le aree arbustive sono del resto importantissimi punti di rifugio per svariati animali e rappresentano gli unici punti di discontinuità nell orizzonte uniforme dei magredi. Per quanto riguarda le aree a verde prativo, che caratterizzano la parte centrale delle aree di cui al punto 2 e 3, verranno mantenute in buono stato di conservazione mediante opportuni sfalci periodici e se necessario semina di specie già approvate dalla Regione che ricordano i magredi circostanti. Le specie ritenute più idonee sono state selezionate a partire dall elenco contenuto nella LEGGE REGIONALE (n. 29) approvata dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 23 marzo 2005 Norme regionali per la tutela dei prati stabili naturali. Sono state suddivise in 3 gruppi: specie tipiche delle formazioni magredili primitive, specie tipiche delle formazioni magredili evolute e specie tipiche dei prati polititi permanenti e gestiti dell ambiente dell alta pianura friulana. Se reperibili sarà garantita la provenienza da vivai locali di tutte le specie utilizzate per gli interventi a verde, in alternativa tale provenienza sarà assicurata tramite fiorume o, fieno ricco di sementi, prevenienti dallo sfalcio dei prati magredili locali. Tabella.2. Specie erbacee selezionate Specie tipiche delle formazioni magredili primitive friulane Specie tipiche delle formazioni magredili evolute friulane Specie tipiche dei prati polititi permanenti e gestiti dell ambiente dell alta pianura friulana Stipa eriocaulis Dianthus sanguineus Arrhenatherum elatius Bromus condensatus Chrysopogon gryllus Dactylis glomerata Chrysopogon gryllus Bromus erectus Poa pratensis Globularia punctata Filipendula vulgaris Centaurea nigrescens aggr. Cytisus pseudoprocumbens Rhinanthus freynii Trisetum flavescens Artemisia alba Orchis morio Ranunculus acris Plantago holosteum Prunella laciniata Trifolium pratense Scorzonera austriaca Serapias vomeracea Galium album Koeleria lobata Centaurea scabiosa ssp. fritschii Pimpinella maior Thesium divaricatum Betonica serotina Plantago lanceolata Carex humilis Trifolium montanum Salvia pratensis Brachypodium rupestre Asperula cynanchica Rumex acetosa Festuca rupicola Peucedanum oreoselinum Lolium multiflorum Viola hirta Bromus hordeaceus Campanula glomerata Leontodon hispidus Thymus pulegioides Silene vulgaris Ononis spinosa Festuca pratensis Orchis ustulata Onobrychis arenaria Salvia pratensis La realizzazione dell intervento consiste nella semina delle specie erbacee autoctone ed ecologicamente coerenti. Le modalità di semina possono essere diverse (a spaglio, idrosemina) in funzione dello spazio a disposizione, dei mezzi e della stagione in cui sarà effettuata. Particolare attenzione verrà posta al periodo della semina, al fine di evitare l ingresso di specie infestasti a maggior competitività ecologica iniziale, come ad esempio le specie nitrofile. Infine l azienda con la presente manifesta il proprio interesse a collaborare con la Regione nell ambito del Progetto Life Magredi Grasslands, rendendosi disponibile ad eseguire lo sfalcio su
5 circa 72 ha di prati stabili in località Dandolo di Maniago, su cui il la Regione stessa ha già avviato alcuni interventi di ripristino delle praterie aride. Tale impegno riguarderà i 2 anni che mancano al termine di chiusura del Progetto Life Magredi Grasslands fino al dicembre 2017 e i successivi 5 anni indispensabili a consolidare i risultati conseguiti in ambito progettuale. Secondo le informazioni assunte presso la Regione si tratta di una superficie di ex incolti derivati dall abbandono di aree agricole (di circa 72 ha) già avviate a ripristino e che presentano un mosaico di vegetazione erbacea costituita in parte da specie ruderali ed in parte da fasce e macchie già colonizzate da specie magredili. Gli sfalci saranno praticati in 3 campagne di circa 10 giorni ciascuna (rispettivamente): verso fine giugno luglio settembre/agosto (come da cronoprogramma della Regione) e possono subire piccole variazioni e spostamenti che dipendono anche dall andamento meteorico e dallo sviluppo (fioritura) della vegetazione. L attività di sfalcio si prefiggono di colpire le principali specie ruderali-infestanti prima che esse incomincino a liberare e diffondere i propri semi. In particolare gli sfalci intendono anticipare la disseminazione delle seguenti associazioni di specie invasive quali: Erigeron annuus Melilotus albus/ambrosia artemisifolia Sorghum halepense Rubus caesius, Rubus ulmifolius, Clematis vitalba Le attività di ripristino e sfalcio comporteranno i seguenti impegni: 1. sfalcio con falciatrice a barra o a dischi portati da trattrice (a seconda dell area più o meno sassosa o sconnessa gli sfalci saranno svolti ad un altezza variabile di cm, cercando di avvicinarsi il più possibile alla superficie del terreno) 2. ranghinatura (eventuale imballatura) 3. raccolta e allontanamento di tutta la biomassa sfalciata. L azienda si propone di eseguire i lavori sotto stretto controllo del Servizio regionale competente con cui se necessario la stessa si rende disponibile a sottoscrivere una convenzione al fine di dettagliare in modo formale e scritto i contenuti dell intesa secondo le indicazioni di massima sopra evidenziate.
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