PROGRAMMAZIONE OPERATIVA
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- Gabriella Fantini
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1 MIUR DIREZIONE SCOLASTICA REGIONALE SICILIA U. S. P. PALERMO OSSERVATORIO SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA DISTRETTO 10 C/O I.T.G. F. PARLATORE Tel /Fax 091/ Piazza Montevergini, PALERMO Coordinatore Dirigente Scolastico Francesco Santonocito PROGRAMMAZIONE OPERATIVA ANNO SCOLASTICO 2010/11 Operatrici Psicopedagogiche Territoriali Domenica Blando Daniela Cecchini Carla Cordaro Maria Antonietta Diana Enrica Salvioli 1
2 1. PREMESSA Il Team degli Operatori Psicopedagogici Territoriali dell Osservatorio del Distretto 10, in seguito alla costituzione definitiva del gruppo, avvenuta all inizio dell anno scolastico 20010/11, ha avviato una rilettura, sia delle problematiche del Territorio sia della situazione all interno delle singole Unità Scolastiche, e delle R. E. P. Ciò, con il duplice obiettivo, da una parte, di verificare lo stato delle cose prima di stabilire le azioni prioritarie di intervento e, dall altra, di mettere in situazione la nuova O. P. T. e condividere un modello operativo comune. Dall analisi generale dei bisogni del vasto territorio del Distretto 10 è emerso quanto segue: Condizioni ambientali e abitative precarie (specie nei quartieri del Centro Storico); Diffusa condizione di illegalità/criminalità (macro e micro, adulta e minorile; Alta percentuale di famiglie multiproblematiche (analfabetismo o semianalfabetismo, prole numerosa, carcerazioni, promiscuità, confusione di ruoli, uso e abuso di alcool e di sostanze stupefacenti); Scarsa tutela dei minori: precoce attribuzione di responsabilità adulte, lavoro minorile, diritto all istruzione calpestato, incuria, violenze, abusi e maltrattamenti, esperienze precoci e adultizzanti (prostituzione, fuitine, corse ippiche clandestine, ecc..); Elevato numero nelle scuole d immigrati provenienti da diverse etnie. La carenza dei processi di attenzione, concentrazione, riflessione, innesca meccanismi d incertezza, di difficoltà e demotivazione nei confronti dell apprendimento; Il disagio degli studenti spesso si manifesta attraverso comportamenti iperattivi, inosservanza delle regole, aggressività e intolleranza, difficoltà a relazionarsi nel gruppo dei pari in maniera prosociale, atteggiamenti bullistici, disorientamento, sfiducia nelle Istituzioni, frequenza irregolare fino ad abbandonare il percorso di studi se non vengono tempestivamente rimotivati alla frequenza; Modelli relazionali improntati al nascondimento, all arroganza, alla violenza; 2
3 LIVELLO TERRITORIALE Osservatorio di Area (Servizio Psicopedagogico Territoriale) Centro Territoriale Risorse per l Handicap (CTRH) ASP (Servizio di Neuropsichiatria infantile) Volontariato organizzato Genitori precedentemente formati dalle OOPPTT Assessorato Comunale PI Gruppo Operativo Interistituzionale contro l Abuso e il Maltrattamento infantile (G. O. I. A. M. Distretto 10) LIVELLO INTERSCOLASTICO Rete di Educazione Prioritaria (REP) Progettazione integrata e interistituzionale Progettazione interscolastica (attraverso i Piani Operativi Regionali) LIVELLO SCOLASTICO (singola Scuola) Dirigente Scolastico Team dei Docenti Operatrici Psicopedagogiche Territoriali riconosciute come punto di riferimento e supporto delle attività della Scuola P.O.F. Docenti componenti dei Gruppi Operativi di Supporto Psicoeducativo (GOSP) Progetti (PON) A conclusione dell analisi su esposta il Servizio Psicopedagogico ha elaborato una proposta organizzativa di lavoro che è stata concordata con i Dirigenti delle singole Unità Scolastiche e delle REP di scuole aderenti all Osservatorio del Distretto 10. Tale proposta, in continuità con le linee-guida contenute nel Piano Regionale, che prevedono prioritariamente la realizzazione di interventi finalizzati alla lotta contro la Dispersione Scolastica all interno delle singole scuole, tenendo conto della complessità delle variabili all origine di tale fenomeno, non può che articolarsi su più livelli di intervento: 3
4 Un livello che vedrà il lavoro di ogni OPT svolgersi all interno delle singole unità scolastiche: - con gli alunni (colloqui di indagine psicopedagogica, di contenimento emozionale, di riorientamento alla scelta scolastica, di rimotivazione allo studio, colloqui in piccolo gruppo volti alla gestione nonviolenta dei conflitti, osservazione delle dinamiche del gruppo-classe, ecc..); - con gli insegnanti (raccordo con i Docenti componenti del GOSP, counseling psicopedagogico su situazioni problematiche, supporto formativo per l utilizzo di metodologie didattico -educative volte a favorire un clima di classe cooperativo e a sviluppare negli allievi abilità metacognitive; - con i genitori (colloqui di indagine anamnestica, consulenza su problematiche inerenti la relazione con i figli, invio alla ASP nei casi di disagio conclamato, ecc..). Un livello che coinvolgerà le OOPPTT nell ambito di un lavoro di rete, in una dimensione interscolastica (attraverso la progettazione e realizzazione di percorsi integrati e in continuità tra i diversi ordini di scuola); Un livello interistituzionale (attraverso la partecipazione alle REP, ai GOIAM e agli incontri distrettuali). 2. OBIETTIVI Il Team delle OOPPTT dell Osservatorio Distretto 10 svolgerà il proprio lavoro tenendo conto dei seguenti elementi essenziali già individuati nelle lineeguida del Piano Provinciale dello scorso anno: Prevenire e contenere le diverse fenomenologie della Dispersione Scolastica; Qualificare i bisogni psico-sociali e formativi dell utenza; Sostenere la realizzazione di modelli organizzativi finalizzati alla prevenzione del disagio scolastico; Progettare azioni e percorsi di integrazione e di recupero del disagio scolastico; Promuovere efficaci azioni educativo-didattiche ed esperienze di insegnamento-insegnamento volte a favorire il successo formativo per tutti; Mettere in atto azioni di prevenzione/intervento sui fenomeni di abuso, maltrattamento minorile e bullismo; 4
5 Promuovere ed incentivare rapporti di collaborazione scuola famiglia; Promuovere la continuità psico-educativa fra le Istituzioni Scolastiche dei vari ordini; Promuovere azioni volte alla realizzazione di un efficace raccordo tra reti di scuole; Facilitare la collaborazione fra le scuole e le altre Istituzioni presenti nel Territorio (Servizi sociali territoriali, Servizi Socio-Sanitari, Volontariato Sociale Organizzato); Favorire iniziative interistituzionali nel Territorio e supportare le REP; Elaborare progetti di percorsi formativi destinati ad alunni, genitori e docenti da realizzare all interno delle singole scuole e/o in rete (PON, POR, etc.). 3. ARTICOLAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTO NEI DIVERSI CONTESTI OPERATIVI 3.1 Singole Unità Scolastiche Monitoraggio della dispersione scolastica; Analisi quanti/qualitativa dei dati relativi alla Dispersione Scolastica; Consulenza Psico-pedagogica rivolta a docenti e genitori; Colloqui di contenimento rivolti ad alunni in situazione di disagio psicoeducativo; Osservazioni sistematiche individuali e/o grippali; Indagine psicopedagogia attraverso l uso di strumenti testologici; Attivazione di laboratori socio-relazionali rivolti a gruppi di alunni con problematiche psico - affettive; Partecipazione, ove si ritenga necessario, alle attività di programmazione e agli organi Collegiali (Collegi dei docenti, Consigli di classe, Consigli di Interclasse). 3.2 Livello di rete interscolastica REP Raccolta, elaborazione e analisi dei dati della D.S.; Individuazione delle situazioni e delle cause di dispersione e di insuccesso scolastico con particolare attenzione alle classi-ponte; 5
6 Promozione di percorsi di continuità/orientamento al fine di favorire un continuum socio-psicoeducativo fra i diversi ordini scolastici; Condivisone di interventi didattico-educativi e modelli organizzativi efficaci per il raggiungimento del successo formativo dei vari ordini di scuola; Costituzione di gruppi di lavoro formati dai docenti di vari ordini di scuole per organizzare spazi di ricerca e di condivisione di linguaggi comuni e per facilitare la circolarità delle informazioni; Elaborazione di Progetti d intervento fra reti di scuole finalizzati alla prevenzione del disagio e al raggiungimento del successo formativo (POR, POR, etc ); Raccordo con i centri territoriali (CTRH, etc ); Attività di formazione e coordinamento rivolta ai docenti componenti dei gruppi di supporto (GOSP). 3.3 Reti interistituzionali e Territoriali Riunioni di Osservatorio per il raccordo intra ed interistituzionale; Raccordo con i Servizi Sociali, con i Servizi Socio-sanitari territoriali e con gli Enti Locali per elaborare e realizzare progetti di intervento interistituzionali; Progettazione di percorsi formativi destinati ad alunni, genitori e docenti da realizzare all interno delle singole scuole (PON, POR, etc ); Promozione e partecipazione a Gruppi di lavoro interistituzionali (es. GOIAM) per progetti di intervento a favore di minori in situazione di disagio; Attivazione di gruppi di lavoro per singole scuole situate in zone del territorio particolarmente a rischio ; Partecipazione all Accordo di Programma-Quadro per lo Sviluppo dell Area Centro Storico ; Partecipazione al Gruppo Operativo Interistituzionale Abuso e maltrattamento (GOIAM); Costituzione di Banca Dati (monitoraggio D. S., documentazione didattico -educativa, progetti, etc ). 6
7 4. VERIFICA / VALUTAZIONE Monitoraggio mensile della dispersione scolastica; Valutazione quanti/qualitativa finale (dati D:S:, efficacia dei percorsi formativi, etc ); Verifica, all interno delle singole scuole su azioni/risultati; Verifica, all interno degli incontri di coordinamento fra i gruppi di supporto, sulle attività intraprese all interno delle singole scuole; Verifica a livello di gruppi interistituzionali; Relazione finale e diffusione dei risultati e degli esiti scolastici. Le Operatrici Psicopedagogiche Territoriali Blando Domenica Cecchini Daniela Cordaro Carla Diana Maria Antonietta Enrica Salvioli Il Coordinatore Dirigente scolastico Prof. Santonocito Francesco 7
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