n Iv. Pa. Kiener Nellen. Limitare nel tempo l'autodenuncia esente da pena. Incentivare l'onestà fiscale con l'amnistia individuale

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1 Nationalrat Conseil national Consiglio nazionale Cussegl naziunal n Iv. Pa. Kiener Nellen. Limitare nel tempo l'autodenuncia esente da pena. Incentivare l'onestà fiscale con l'amnistia individuale Rapporto della Commissione dell'economia e dei tributi del 12 gennaio 2015 Riunitasi il 12 gennaio 2015, la Commissione dell economia e dei tributi ha esaminato l iniziativa parlamentare presentata il 20 giugno 2014 dalla consigliera nazionale Margret Kiener Nellen. L iniziativa parlamentare chiede di limitare nel tempo la possibilità dell autodenuncia esente da pena nella legge federale sull imposta federale diretta (LIFD) e nella legge federale sull armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni (LAID), ad eccezione della semplificazione del recupero d'imposta in caso di successione. Proposta della Commissione La Commissione propone, con 17 voti contro 6, di non dare seguito all iniziativa. La minoranza (Pardini, Birrer-Heimo, Jans, Leutenegger Oberholzer, Maire Jacques-André, Marra, Schelbert) propone di darle seguito. Relatori: Amstutz (ted.), Darbellay (franc.) In nome della Commissione: Il presidente Ruedi Noser Contenuto del rapporto: 1 Testo e motivazione 2 Considerazioni della Commissione La maggioranza della Commissione non vuole limitare nel tempo la possibilità dell autodenuncia esente da pena che incoraggia i contribuenti a dichiarare gli elementi di reddito e della sostanza rispettivamente di utile e di capitale sinora dissimulati. In tal modo è possibile aumentare il substrato fiscale, permettendo all amministrazione pubblica di incrementare le entrate. Difatti, una volta dichiarato, ciascun bene sottratto all autorità fiscale sottostà all imposta sulla sostanza cantonale e comunale, fruttando di regola redditi imponibili. La /14.432n/WAK--CER

2 maggioranza della Commissione ritiene che l autodenuncia esente da pena non sia da confondere con l amnistia fiscale, poiché a differenza di quest ultima non vi è un esenzione dall imposta non pagata, ma piuttosto l obbligo di pagare un interesse di mora. Non si può dunque parlare di incitamento alla sottrazione d imposta. Occorre inoltre considerare che si può beneficiare solo una volta nella vita di un autodenuncia esente da pena. La persistente sottrazione d imposta è suscettibile di una multa. L autodenuncia esente da pena è inoltre subordinata ad alcuni criteri: al momento della denuncia essa non può essere nota ad alcuna autorità fiscale svizzera e il contribuente deve collaborare senza riserve con l amministrazione delle contribuzioni per determinare l ammontare dell imposta dovuta (recupero d imposta) e impegnarsi inoltre seriamente a pagare l importo dovuto. La maggioranza della Commissione sottolinea che l autodenuncia esente da pena sia possibile anche nelle imposte indirette come dimostrano la legge federale sull imposta preventiva (LIP, RS ) e la legge sulle dogane (RS 631.0). Essa non vede perché tali regole non debbano valere anche per le imposte sul reddito e sulla sostanza. 2

3 1 Testo e motivazione 1.1 Testo Fondandomi sull'articolo 160 capoverso 1 della Costituzione federale e sull'articolo 107 della legge sul Parlamento, presento la seguente iniziativa: A più di quattro anni dalla loro introduzione, il numero di autodenunce esenti da pena non diminuisce, anzi, nel 2014 è addirittura in aumento. Per incentivare l'onestà fiscale dei contribuenti in Svizzera e attuare in modo coerente la strategia volta a far emergere il denaro non dichiarato occorre limitare nel tempo la possibilità dell'autodenuncia esente da pena, sia nella LIFD che nella LAID, ad esempio sino a fine Si elimina così a medio termine un incentivo errato, che può indurre i contribuenti a far persistere una sottrazione d'imposta o a crearne di nuove con conseguenti perdite fiscali per Confederazione, cantoni e comuni. La limitazione non si applica alla semplificazione del recupero d'imposta in caso di successione. 1.2 Motivazione Il 1 gennaio 2010 è stato introdotto lo strumento dell'autodenuncia esente da pena: il numero di autodenunce note per il periodo da tale data sino alla fine del 2013 è , inclusi casi di successione. Per di queste autodenunce si conosce l'ammontare dei valori patrimoniali emersi poiché i cantoni in questione hanno reso noti tali dati: si tratta di 8,6 miliardi di franchi, ovvero in media franchi per caso. Nel 2014 il numero di autodenunce ha continuato ad aumentare. Eventi come la sentenza contro Ueli Hoeness rafforzano questa tendenza. I 14 cantoni che hanno reso noto l'ammontare dei valori patrimoniali sono i seguenti (l'asterisco indica che le cifre includono anche i casi di successione): Zurigo: 4550 autodenunce, 2383 milioni di franchi; Svitto: 512 autodenunce (*), 555 milioni di franchi; Glarona: 251 autodenunce (*), 254 milioni di franchi; Friburgo: ca. 350 autodenunce, 152 milioni di franchi; Basilea Campagna: 962 autodenunce, ca. 220 milioni di franchi; Appenzello Esterno: 164 autodenunce (*), 94 milioni di franchi; San Gallo: 1847 autodenunce (*), 804 milioni di franchi; Grigioni: 365 autodenunce (*), 280 milioni di franchi; Argovia: 1093 autodenunce (*), 495 milioni di franchi; Turgovia: 496 autodenunce (*), 241 milioni di franchi; Ticino: 593 autodenunce, 908 milioni di franchi; Vallese: 376 autodenunce (*), 380 milioni di franchi; Neuchâtel: 363 autodenunce (*), 1640 milioni di franchi; Giura: 888 autodenunce (*), 202 milioni di franchi. Come menzionato, le più di autodenunce hanno fatto emergere circa 8,6 miliardi di franchi precedentemente occultati. Dato che in alcuni cantoni vi sono casi ancora pendenti, l'importo complessivo potrebbe essere ancora più elevato. Soltanto nel cantone di Zurigo a fine 2013 erano pendenti 950 casi. L'ammontare medio dei valori patrimoniali emersi varia molto tra i singoli cantoni: a Basilea Campagna è pari a meno di franchi per autodenuncia, a Neuchâtel supera i 4,5 milioni di franchi. I seguenti 10 Cantoni hanno reso noto soltanto il numero di autodenunce, senza indicare i valori patrimoniali: Berna: 2110 autodenunce (*) Lucerna: 1289 autodenunce (*) 3

4 Uri: 83 autodenunce (*) Obvaldo: 102 autodenunce (*) Nidvaldo: 167 autodenunce (*) Zugo: ca. 400 autodenunce (*) Soletta: 989 autodenunce (*) Basilea Città: 774 autodenunce (*) Sciaffusa: 183 autodenunce Ginevra: 1345 autodenunce I cantoni di Vaud e Appenzello Interno non hanno fornito nessun dato. Alle oltre autodenunce di cui sono noti i valori patrimoniali se ne aggiungono quindi più di Tenendo conto inoltre dei dati presumibili relativi al cantone di Vaud, il numero totale di autodenunce potrebbe aggirarsi intorno ai Se ai cantoni che non hanno fornito i valori patrimoniali si applica una media analoga a quella degli altri cantoni, l'importo supplementare potrebbe essere compreso tra i 5 e i 7 miliardi di franchi. Secondo queste stime, dal 2010 ad oggi l'amnistia individuale e l'autodenuncia esente da pena avrebbero quindi fatto emergere complessivamente dai 14 ai 16 miliardi di franchi, un importo che supera le aspettative. 2 Considerazioni della Commissione La maggioranza della Commissione non vuole limitare nel tempo la possibilità dell autodenuncia esente da pena che incoraggia i contribuenti a dichiarare gli elementi di reddito e della sostanza rispettivamente di utile e di capitale sinora dissimulati. In tal modo è possibile aumentare il substrato fiscale, permettendo all amministrazione pubblica di incrementare le entrate. Difatti, una volta dichiarato, ciascun bene sottratto all autorità fiscale sottostà all imposta sulla sostanza cantonale e comunale, fruttando di regola redditi imponibili. La maggioranza della Commissione ritiene che l autodenuncia esente da pena non sia da confondere con l amnistia fiscale, poiché a differenza di quest ultima non vi è un esenzione dall imposta non pagata, ma piuttosto l obbligo di pagare un interesse di mora. Non si può dunque parlare di incitamento alla sottrazione d imposta. Occorre inoltre considerare che si può beneficiare solo una volta nella vita di un autodenuncia esente da pena. La persistente sottrazione d imposta è suscettibile di una multa. L autodenuncia esente da pena è inoltre subordinata ad alcuni criteri: al momento della denuncia essa non può essere nota ad alcuna autorità fiscale svizzera e il contribuente deve collaborare senza riserve con l amministrazione delle contribuzioni per determinare l ammontare dell imposta dovuta (recupero d imposta) e impegnarsi inoltre seriamente a pagare l importo dovuto. La maggioranza della Commissione sottolinea che l autodenuncia esente da pena sia possibile anche nelle imposte indirette come dimostrano la legge federale sull imposta preventiva (LIP, RS ) e la legge sulle dogane (RS 631.0). Essa non vede perché tali regole non debbano valere anche per le imposte sul reddito e sulla sostanza. La minoranza della Commissione ritiene che non limitare nel tempo l autodenuncia esente da pena sia un atto di eccessiva clemenza nei confronti di chi commette una sottrazione d imposta. Ai suoi occhi l autodenuncia esente da pena incoraggia le pratiche di sottrazione fiscale, vecchie o nuove, con conseguenti perdite fiscali per la Confederazione, i Cantoni e i Comuni. Essa ritiene che sia necessario e importante dal profilo della politica finanziaria colmare le perdite di Cantoni e Comuni recuperando le imposte sulla sostanza e sul reddito sottratte al fisco. Secondo la minoranza della Commissione lo Stato deve sostenere i contribuenti onesti e prendere provvedimenti nei confronti degli altri. In Svizzera la sottrazione d imposta non può essere un reato 4

5 di poco conto. Oggi i contribuenti onesti potrebbero sentirsi trattati ingiustamente, dato che con l autodenuncia esente da pena verrebbero indirettamente premiati coloro che hanno aggirato il fisco. Dopo la discussione concernente la sottrazione fiscale praticata da clienti stranieri di banche svizzere e nell ambito dell attuazione coerente della strategia volta all emersione di averi non dichiarati occorre ora incentivare anche i contribuenti svizzeri all onestà fiscale. 5