È ovvio che la maestra Selma è fortemente avvantaggiata: la maestra Saduva farà molta più fatica di lei a gestire un corso di formazione a distanza.

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1 Lezione di Alessandro Perissinotto del 7/2/2006 CREARE CORSI ON LINE Riassunto di Alessandro Marocco (grazie a Marco Vecchio per il supporto logistico) IL CONTESTO Nella nostra lingua non ci sono sinonimi perfetti, così come non ci sono opposti perfetti. Ad esempio, l'istinto ci porta a pensare che l'opposto di presenza sia assenza. Al contrario, in ambito didattico l'opposto di presenza è distanza. La comunicazione a distanza è qualcosa che fa ormai parte del nostro quotidiano. Il telefono, per esempio, è una forma di comunicazione a distanza in cui condividiamo lo stesso tempo ma non lo stesso spazio. Ai tempi della telefonia fissa, un interlocutore aveva sempre un'idea del luogo in cui si trovava l'altro. Dire: "Sono QUA!" al telefono fisso ad esempio aveva un senso, perché la telefonata si riceveva sempre nello stesso posto. Al contrario, con la telefonia mobile lo spazio non solo non è condiviso ma è anche ignoto: nessuno dei due sa dove si possa trovare l'altro. Questa seconda condizione è quella in cui ci troviamo ad operare quando siamo gestori di corsi online: i nostri allievi si possono collegare ai nostri corsi da qualunque punto del mondo e, se lo vogliamo, in qualunque momento. Pensiamo a due esempi: Esempio 1: La maestra Selma insegna in Lapponia, ed ha una classe di sette allievi. Sono dispersi per un territorio molto vasto, ognuno di loro a casa possiede un computer moderno, con webcam. Esempio 2: La maestra Saduva insegna in Africa, ha una classe di 150 allievi, anche loro dispersi, i mezzi informatici a loro disposizione sono scarsi, o quasi inesistenti. È ovvio che la maestra Selma è fortemente avvantaggiata: la maestra Saduva farà molta più fatica di lei a gestire un corso di formazione a distanza. Quando progettiamo un corso on line, dobbiamo perciò porci la domanda: siamo più Selma o Saduva? COMUNICAZIONE Spesso la rete viene usata come un contenitore: per creare un corso on line si ritiene sufficiente prendere delle dispense cartacee e trasferirle su un'area web. In altre parole, il web diventa una copisteria in rete. Questo approccio è estremamente limitante, perché trascura il valore aggiunto fondamentale della formazione online: gli strumenti di comunicazione. La comunicazione deve avvenire tra docente e studente ma, soprattutto, tra studenti. Strumenti per ottenere questo risultato possono essere i newsgroup, i forum e le chat.

2 CONTENUTO NON VERBALE Il contenuto testuale rischia di essere meno espressivo di quello in presenza, perché povero dei cosiddetti tratti soprasegmentali: intonazione, pause, ritmo, variazioni di timbro e di velocità. Per superare questo inconveniente, occorre un opportuno uso della grafica. Maestri in questo campo sono gli autori delle didascalie dei film muti. Tuttavia anche l'uso di un file audio può aiutare, specie in alcuni particolari contesti. Pensiamo per esempio ad un corso di poesia. Sentire come una poesia viene letta, può aiutare lo studente a capirne il significato, o, banalmente, ad imparare che non si deve spezzare l'intonazione di un verso quando il testo va a capo. Creare un corso online naturalmente non implica ricreare tutte le caratteristiche della comunicazione in presenza. Tuttavia è necessario che gli elementi più importanti siano presenti. MODULARITÀ Lo scopo di un corso è quello di fare evolvere la condizione dell'allievo rispetto al sapere. Per questo motivo è bene avere ben chiari il punto di partenza (A) e quello di arrivo (B), per poi suddividere in tappe il percorso. Inoltre, è bene includere delle verifiche all'inizio del percorso, alla fine, ed al termine di ogni tappa. Un corso online è quindi: arricchito dalla comunicazione reciproca tra docente e studente orientato ad una progressiva acquisizione del sapere segnato da verifiche periodiche Dividere il lavoro in moduli è utile soprattutto per rendere flessibile il lavoro. Infatti, se una parte del contenuto diventa obsoleto, la modularizzazione consente di sostituirlo od eliminarlo senza intaccare il resto. In altre parole, il corso dev'essere segmentabile in varie unità, che sono dette moduli o learning objects ed hanno le seguenti caratteristiche: sono oggetti, quindi hanno contorni ben definiti. contentono i saperi che si possono erogare all'incirca in due ore di lezione in presenza.

3 SAPERI ANALITICI E SAPERI SINTETICI Occorre ora dividere l'apprendimento a distanza in due livelli: analitico e sintetico. Il livello dei saperi sintetici corrisponde alla lezione in aula; la conoscenza è resa disponibile in forma schematica per favorire la sintesi. Come la lezione in aula, anche il livello sintetico deve servire da guida e da stimolo allo studio e all'approfondimento e dovrà quindi contenere collegamenti (sotto forma di link ipertestuali ma anche di semplici indicazioni bibliografiche) ai materiali del livello analitico. A questo livello il corso online può considerarsi sostitutivo del corso tradizionale. Il livello dei saperi analitici corrisponde allo studio autonomo; contiene gli approfondimenti necessari al passaggio dalla sintesi all'analisi e alla riflessione, cioè all'assimilazione della conoscenza. In questo livello si utilizzano prevalentemente materiali e metodi tradizionali (lettura di testi, esercizi, ecc), poiché le operazioni che lo studente deve compiere nella fase di studio autonomo non differiscono da quelle che egli svolgerebbe se frequentasse un normale corso in presenza. Il livello analitico di un OAA può essere composto sia da materiali disponibili in Rete, sia da materiali cartacei o audiovisivi che lo studente reperisce nei normali circuiti di distribuzione (librerie, biblioteche, videoteche, ecc.). OGGETTO AUTONOMO DI APPRENDIMENTO (OOA) Questa è la forma di un oggetto autonomo di apprendimento

4 SAPERI SINTETICI VALUTAZIONE IN INGRESSO: serve a testare che cosa lo studente sa già. Nel corso del test di ingresso, è bene prestare particolare attenzione a non porre domande sbagliate: non dobbiamo chiedere allo studente cose che deve imparare durante il corso, ma dobbiamo verificare il reale livello di partenza. INTRODUZIONE: scandisce le tappe degli incontri ed ha la funzione fondamentale di incrociare il modulo e l'audience. Va dunque cambiata al cambiare dell'audience. L'introduzione si compone a sua volta di queste sotto-sezioni: 1. dichiarazione degli obiettivi, cioè delle conoscenze o delle competenze che devono essere acquisite alla fine del percorso 2. motivazione, ovvero perché è utile raggiungere gli obiettivi previsti 3. contesto di applicazione: come useremo ciò che stiamo per imparare 4. sommario: come si articolerà il percorso. UNITÀ DI CONTENUTO: di norma variano da 5 a 15, ed ognuna corrisponde a dieci minuti di esposizione. In ognuna viene esposto uno e uno solo dei concetti ("topic") che, posti in successione, condurranno al raggiungimento degli obiettivi formativi. Ogni unità di contenuto è quindi un nucleo omogeneo di conoscenza, con un'apposita sezione di collegamenti (ipertestuali e non) ed approfondimenti. BILANCIO: è un riassunto per punti di quanto è già stato detto. È bene contenga anche un link alla mappa del corso per permettere allo studente di collocare, anche visivamente, i saperi acquisiti nel contesto più generale dell'intero corso. VALUTAZIONE IN USCITA: un test a risposta multipla è una soluzione comoda dal punto di vista contenutistico e soprattutto informatico; l'importante è che la verifica finale non si limiti ad accertare uno stato di conoscenza (sufficiente o insufficiente), ma che fornisca allo studente un chiaro feedback. In pratica, di fronte a una risposta sbagliata, il sistema dovrà fornire (spesso in maniera automatica), l'indicazione dell'unità di contenuto da rivedere per colmare la lacuna evidenziata dall'errore.. SAPERI ANALITICI Il livello analitico non è dotato di una propria struttura, è un insieme di materiali ai quali si accede attraverso i collegamenti e i rimandi disponibili nel livello sintetico: è dunque il livello sintetico a dare un ordine alla fruizione del livello analitico. Ma che differenza c'è tra il materiale elaborato dal docente e quello presente in rete? Il materiale originale (elaborato dal docente) ha la scopo di: illustrare temi o concetti che il docente ha concepito in maniera autonoma, innovativa e la cui trattazione non può essere affrontata adeguatamente da altri disegnare una o più linee di sviluppo nel processo di apprendimento presentare, descrivere e commentare il materiale didattico che andrà consultato in Rete dare omogeneità stilistica e grafica al corso.

5 Il materiale in Rete ha invece la funzione di: fornire esemplificazioni concrete; consentire approfondimenti; ampliare la pluralità degli approcci a un certo problema; ampliare gli orizzonti conoscitivi; favorire la collaborazione tra enti formativi ed educativi differenti; sviluppare la propensione all apprendimento collaborativo; consentire l accesso a documenti e a materiali multimediali originali; ridurre, per ogni singolo docente, l onere di produzione di materiali autonomi; Tuttavia, il materiale in Rete ha i seguenti svantaggi: è soggetto a variazioni di indirizzo (URL) e/o di contenuti, imprevedibili e del tutto indipendenti dalla volontà del docente che elabora il corso (quindi una risorsa importante per il corso potrebbe scomparire all improvviso); l accesso alla Rete prevede la disponibilità di un collegamento rapido, economico e sempre disponibile, mentre la maggior parte degli utenti accedono alla Rete attraverso linee commutate lente e costose; il materiale presente in Rete non può essere incluso in un unico pacchetto da scaricare e usare in sessione locale. Perciò: A parità di contenuto, devono essere preferiti i link a siti affidabili e stabili (Università, Istituzioni internazionali, ecc.); i corsi devono essere monitorati frequentemente al fine di verificare l efficienza di tutti i collegamenti; bisogna evitare che una singola risorsa di Rete diventi centrale e insostituibile per lo sviluppo di un determinato argomento, poiché la sua indisponibilità (temporanea o definitiva) provocherebbe gravi lacune nell apprendimento e nella comprensione; nel caso di passaggi formativi insostituibili occorre quindi proporre più risorse di Rete alternative tra loro o creare materiali originali.

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