Corso di Psicologia Sociale. Le teorie dell attribuzione causale
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1 Corso di Psicologia Sociale Le teorie dell attribuzione causale
2 Sono di seguito riportate cinque situazioni di vita quotidiana. Valutate, per ciascuna di esse, se ed in che modo il protagonista può essere considerato responsabile degli eventi che vengono descritti. Provate ad argomentare, per ogni singolo caso, il concetto di responsabilità cui fate riferimento. (a) Un ragazzino colpisce un altro con la pistola giocattolo di Marco. Marco è responsabile del ferimento? (b) Marco, rientrando a casa, suona insistentemente alla porta per farsi aprire. Il fratello piccolo che è in casa, per lo spavento lascia cadere un coltello che aveva afferrato all insaputa della madre e la ferisce al piede. Marco è responsabile di questo fatto? (c) Marco è alla festa di compleanno di un amico. Ad un certo punto vengono offerti dei pasticcini e ne prende cinque. Un ragazzo, arrivato dopo di lui, trova il vassoio vuoto. Marco è responsabile del fatto che questo ragazzo non ha potuto mangiare neanche un pasticcino? (d) Marco sa che non deve portare il cibo in giro per casa perché sporca. Prende una merendina e la mangia sul divano, spargendo briciole ovunque. E responsabile del disordine creato? (e) La madre di Marco lo obbliga, per punizione, a tagliare l erba del giardino di casa. Marco è responsabile del fatto che ora il prato è più curato?
3 Quale concetto di responsabilità? Un ragazzino colpisce un altro con la pistola giocattolo di Marco. Marco è responsabile del ferimento? ASSOCIAZIONE la responsabilità è attribuita a un individuo anche in assenza di un legame causale tra l individuo e l evento, quando però sembra che sia a lui connesso
4 Quale concetto di responsabilità? Marco, rientrando a casa, suona insistentemente alla porta per farsi aprire. Il fratello piccolo, che è in casa, per lo spavento lascia cadere un coltello che aveva afferrato all insaputa della madre e la ferisce al piede. Marco è responsabile di questo fatto? CAUSALITA la persona è giudicata per i risultati che la sua azione ha prodotto, a prescindere dalle intenzioni che la guidavano
5 Quale concetto di responsabilità? Marco è alla festa di compleanno di un amico. Ad un certo punto vengono offerti dei pasticcini e ne prende cinque. Un ragazzo, arrivato dopo di lui, trova il vassoio vuoto. Marco è responsabile del fatto che questo ragazzo non ha potuto mangiare neanche un pasticcino? PREVEDIBILITA non è ancora presente l intenzione ma è chiaro agli occhi dell osservatore che l attore avrebbe potuto prevedere gli effetti dell azione
6 Quale concetto di responsabilità? Marco sa che non deve portare il cibo in giro per casa perché sporca. Prende una merendina e la mangia sul divano, spargendo briciole ovunque. E responsabile del disordine creato? INTENZIONALITA si presume che la persona abbia agito intenzionalmente allo scopo di produrre un determinato effetto
7 Quale concetto di responsabilità? La madre di Marco lo obbliga, per punizione, a tagliare l erba del giardino di casa. Marco è responsabile del fatto che ora il prato è più curato? GIUSTIFICAZIONE quanto più si ritiene che fattori ambientali esterni alla volontà della persona abbiano contribuito al risultato dell azione, tanto meno la persona tende ad essere considerata responsabile
8 Una scala psicologica di attribuzione di responsabilità ASSOCIAZIONE CAUSALITA PREVEDIBILITA INTENZIONALITA GIUSTIFICAZIONE RESPONSABILITA LEGALE RESPONSABILITA OGGETTIVA RESPONSABILITA PER COLPA RESPONSABILITA PER DOLO ATTENUANTI
9 Le dimensioni psicologiche della responsabilità IMPUTABILITY La possibilità di far risalire un azione ad un agente come fattore causale à capacità di intendere e di volere ACCOUNTABILITY La condizione di essere responsabili per fare o non fare qualcosa e il dover essere preparati a giustificare, a spiegare, a rispondere delle proprie azioni o omissioni
10 L attribuzione di responsabilità nei modelli d aiuto I modelli di aiuto (trattamento) si fondano su due processi di attribuzione: l Attribuzione di responsabilità per il problema (colpa). Assegniamo la colpa alle persone quando le consideriamo responsabili di aver prodotto un certo evento o un certo problema. Responsabilità che guarda al passato. l Attribuzione di responsabilità per la soluzione (controllo). Assegniamo il controllo alle persone quando riteniamo che possano attivare un cambiamento rispetto alla situazione determinata. Responsabilità che guarda al futuro.
11 Responsabilità soluzione Alta Bassa Responsabilità problema Alta MODELLO MORALE MODELLO AUTORITARIO Bassa MODELLO COMPENSATORIO MODELLO MEDICO
12 La causalità: una categoria primitiva? Gli esperimenti di Michotte Noi vediamo la causalità, senza l intervento di processi di inferenza razionale o di interpretazione a partire dai dati dell esperienza
13 L intenzionalità: una categoria altrettanto primitiva? La percezione dell intenzione è irresistibile (esp. di Heider e Simmel): vediamo l intenzionalità à L animismo infantile: il bambino intende gli eventi che hanno una causa fisica in un ottica psicologica Heider, F., & Simmel, M. (1944) An experimental study in apparent behavior. The American Journal of Psychology, 57,
14 I processi di attribuzione causale Meccanismi psicologici che permettono di COLLEGARE UNA CAUSA AD UN EFFETTO. I meccanismi attraverso i quali l osservatore (il giudicante) attribuisce un fatto alla volontà dell agente partono da un assunto fondamentale: Ogni comportamento che entri in conflitto con gli standard correnti e che sia potenzialmente dannoso per l ordine sociale è visto come voluto da parte dell agente, salvo che vi sia una diretta e certa evidenza del contrario.
15 In Psicologia delle relazioni interpersonali (1958), Heider analizza la psicologia del senso comune, intesa come un insieme di principi inespressi che vengono comunemente utilizzati per rappresentare l ambiente sociale e che guidano le azioni. Modello di individuo come scienziato ingenuo La ricerca delle cause risponde al bisogno di padroneggiare la realtà, grazie alla previsione e al controllo delle situazioni, riportando comportamenti variabili e transitori a particolari condizioni soggiacenti, dotate di una certa stabilità.
16 Ed è su questa base che noi andiamo alla ricerca delle cause di quanto avviene attorno a noi, compiendo delle attribuzioni di causalità. L attribuzione causale è quel processo che le persone mettono in atto quando cercano spiegazioni per il proprio e per l altrui comportamento, ossia quando inferiscono le cause che stanno dietro specifiche azioni.
17 Il locus della causalità l Stabilire se la causa del comportamento sta nella persona che lo ha prodotto (causa interna), nell ambiente circostante (causa esterna) o in ambedue. l Il locus interno rimanda a fattori di tipo personale come la motivazione o l abilità. l Il locus esterno a fattori situazionali che possono favorire o ostacolare quel comportamento.
18 Locus, stabilità, controllabilità Quale probabilità ha un certo comportamento di ripresentarsi in futuro? La persona ha la possibilità di controllare l esito di un evento? X ha compiuto un omicidio : possiamo fare delle previsioni sul fatto che in futuro possa nuovamente mettere in atto lo stesso comportamento? locus (interno/esterno) stabilità delle cause (stabile/instabile) controllabilità (si/no) Le attribuzioni causali influenzano le aspettative per il futuro
19 Locus, stabilità, controllabilità (Weiner, 1986) Attraverso le aspettative, le auto-attribuzioni causali influenzano le prestazioni (la profezia che si auto-avvera): la predizione genera l'evento e l'evento verifica la predizione Una profezia che si auto-adempie: quando un individuo, convinto o timoroso del verificarsi di eventi futuri, altera il suo comportamento in un modo tale da finire per causare tali eventi.
20 La TEORIA DELL INFERENZA CORRISPONDENTE di Jones e Davis (1965)
21 Osservando le azioni di un soggetto e gli effetti prodotti, l osservatore deduce che una certa azione è causata da specifici tratti di personalità (disposizioni) di colui che agisce. Poiché le caratteristiche di personalità sono considerate stabili e durature, conoscere le disposizioni di una persona genera l impressione di poterne prevedere il comportamento.
22 AREA DELLE INFERENZE AREA DELLE OSSERVAZIONI DISPOSIZIONI Egoista Freddo Orgoglioso Aggressivo Scherzoso Estroverso Impulsivo INTENZIONE CONOSCENZA CAPACITA AZIONE EFFETTO 1 EFFETTO 2 EFFETTO 3
23 In che modo una persona può collegare le intenzioni a criteri disposizionali? Si tratta di analizzare le caratteristiche dell azione intrapresa dall attore sociale egli effetti da essa prodotti.
24 1.Effetti non comuni: l osservatore giunge a un inferenza sulla personalità dell agente quando l azione dell agente provoca conseguenze relativamente uniche o non comuni = quali sono le altre possibili opzioni comportamentali? il confronto fra il comportamento scelto e le opzioni possibili è informativo sulle qualità della persona
25 2.Desiderabilità sociale: l inferenza circa le disposizioni personali è più attendibile quando le conseguenze dell azione siano indesiderabili à sono disconfermate le credenze relative a ciò che si ritiene altri farebbero nel medesimo contesto =il comportamento scelto è tale perché approvato dagli altri? I comportamenti che violano le norme di desiderabilità sociale sono considerati come maggiormente determinati da cause interne e particolarmente indicativi di tratti personali
26 3.Le possibilità di scelta (volontarietà): un altra strategia per inferire le disposizioni di un attore sociale consiste nel verificare se il comportamento messo in atto sia in qualche modo frutto di vincoli situazionali o se invece sia frutto di una libera scelta = il comportamento è espressione di volontà o conseguenza di pressioni esterne? i comportamenti messi in atto liberamente sono considerati più informativi sulla persona rispetto ai comportamenti messi in atto per costrizione
27 Implicazioni Quando un soggetto si comporta in maniera diversa rispetto agli altri (es. il deviante), l osservatore tende a considerarlo come possessore di particolari caratteristiche Quando al contrario si comporta in modo normale, cioè come tutti, si tende a considerare la situazione o l oggetto come scatenanti la reazione
28 Il MODELLO DELLA COVARIAZIONE di Kelley (1967)
29 Quando si posseggono informazioni da più fonti, l osservatore, come uno scienziato ingenuo, tende ad analizzarle utilizzando il principio della covariazione. - covariazione : semplicemente osserviamo che due variabili presentano variazioni concomitanti: al variare di una corrisponde il variare anche dell'altra. Esempio: al variare del comportamento di X varia il comportamento di Y
30 Le persone valutano l informazione riguardante la covariazione lungo tre dimensioni rilevanti per la spiegazione del fenomeno: 1. distintività: l effetto si manifesta quando è presente l entità e invece non si presenta quando l entità è assente? Es. il fatto di non capire la lezione è legato al docente X? O si verifica anche con altri docenti?
31 2. coerenza nel tempo e nelle modalità: l effetto si manifesta ogni volta che l entità è presente, e sempre nella stessa modalità? Es. il fatto di non capire la lezione del docente X è limitato alla lezione di oggi? O è sempre così?
32 3. consenso: le altre persone subiscono lo stesso effetto in riferimento alla stessa entità? Es. anche gli altri studenti non capiscono la lezione del docente X?
33 Esempio: perché faccio fatica a seguire la lezione del docente X? l distintività: il fatto di non seguire la lezione è legato al docente X? O si verifica anche con altri docenti? l coerenza temporale e nelle modalità: il fatto di non seguire la lezione del docente X è limitato a questa mattina? O è sempre così? l consenso: anche gli altri studenti non riescono a seguire la lezione del docente X? In presenza di alta distintività, alta coerenza ed alto consenso, l attribuzione causale risulta tutta a carico dell entità in questione, ossia del docente X
34 Critiche al modello di Kelley - la covariazione non presuppone necessariamente l esistenza di un nesso causale - le persone possono essere poco abili nel valutare la covariazione fra gli eventi La correlazione illusoria La contiguità temporale di due eventi (soprattutto se infrequenti) viene interpretata come una relazione di causa-effetto: post hoc, ergo propter hoc à La contiguità temporale può essere fonte di errore nella ricerca delle cause di un certo evento
35 Numerose ricerche hanno concluso che le persone profane non usano modelli dettagliati e formali, piuttosto fanno attribuzioni in modo rapido, impiegando molte meno informazioni e mostrando tendenze a servirsi di scorciatoie, compiendo spesso errori attribuzionali Gli errori di attribuzione o biases sono delle modalità di giudizio distorte in maniera sistematica. I biases permettono di descrivere i meccanismi di attribuzione causale meglio dei modelli normativi complessi
36 Gli errori sistematici di attribuzione (biases) Di tipo cognitivo-motivazionale l SELF-SERVING BIAS l ERRORE FONDAMENTALE DI ATTRIBUZIONE l DIFFERENZA ATTORE-OSSERVATORE
37 Self-serving bias La tendenza ad attribuire i propri successi a cause interne e gli insuccessi a cause esterne (auto-indulgenza). à Attribuzione auto-difensiva à Illusione di controllo: la causazione materiale dell evento positivo tende a produrre un azione di controllo (es. il giocatore d azzardo)
38 Errore fondamentale di attribuzione La tendenza generale a sovrastimare il ruolo dei fattori disposizionali (causa interna e stabile) e a sottostimare il ruolo dei fattori situazionali (esterni e instabili). Anche quando sappiamo che le persone agiscono costrette a farlo da condizioni esterne, o quando semplicemente interpretano un ruolo, tendiamo comunque a credere che siano i loro tratti di personalità o i loro atteggiamenti stabili ad indurli a comportarsi così.
39 Differenza attore/osservatore (errore di posizione) La tendenza generale ad attribuire cause diverse allo stesso comportamento a seconda che il punto di vista sia quello di chi compie l azione (attore) o di chi la osserva (osservatore). Interpretazione situazionalista nel primo caso, disposizionalista nel secondo.
40 Spiegazioni l Di tipo percettivo-cognitivo Nel ruolo di osservatori l elemento saliente del campo percettivo è costituito dal comportamento della persona osservata (figura), mentre i fattori di contesto sono meno visibili (sfondo). L attore non può osservare da vicino il proprio comportamento, la sua attenzione è rivolta all esterno. l Di tipo normativo Condividiamo la norma sociale secondo la quale siamo persone libere di guidare e controllare le nostre azioni, senza vincolo o influenza da parte delle circostanze.
41 Fattori che influiscono sui processi di attribuzione: Differenze di personalità Locus of control: la tendenza a considerare gli individui (e se stessi) come capaci (o meno) di controllare gli effetti del proprio comportamento Livello di sviluppo morale: determina i criteri di giustizia e le aspettative di comportamento Stile cognitivo (mente aperta vs mente chiusa): capacità di distinguere le informazioni dalla fonte e di valutarle nel merito
42 Fattori che influiscono sui processi di attribuzione: Distorsioni motivazionali Teoria del mondo giusto Lerner (1977) Le persone hanno bisogno di credere in un mondo nel quale le persone hanno ciò che meritano e meritano ciò che hanno. Sarebbe impossibile impegnarsi per raggiungere degli obiettivi a lungo termine se non ci fosse la certezza che i propri sforzi saranno adeguatamente ricompensati (motivazione egodifensiva: riduce la percezione di minaccia, conferisce senso di controllo) Implicazioni: q Rifiuto di spiegazioni casuali, connesse a concatenazioni imprevedibili di eventi q Tendenza a considerare i portatori di problemi come responsabili della propria situazione
43
44 Biases nella decisione giudiziaria Processi di attribuzione e norme sociali
45 Stereotipi e bias nelle decisioni giudiziarie Filoni di ricerca: Effetti esercitati sul giurato dalla sua appartenenza etnica, dal genere sessuale, dall età, dal livello di istruzione, dai tratti di personalità, dal giudizio morale, dagli atteggiamenti, dall orientamento politico Competenza del giurato, intesa come capacità di analizzare le prove, comprendere le istruzioni, attenersi ad esse nella deliberazione Processi cognitivi sottesi all attività decisionale Processi di attribuzione causale
46 Biases dovuti ai processi di attribuzione SEVERITY EFFECT (errore di graduazione della responsabilità) HINDSIGHT BIAS (errore di giudizio retrospettivo) BLAME THE VICTIM EFFECT (errore di colpevolizzazione della vittima)
47 Condizione a Lennie è un giovane serio e accurato, che tiene alla propria autovettura e la sottopone a periodici controlli. Un giorno Lennie parcheggia la macchina in cima ad una salita, la chiude e va a fare spese in un centro commerciale vicino. Quanto torna, non trova più la macchina; subito pensa che gliela abbiano rubata, ma, guardando meglio intorno, si accorge - con stupore prima e allarme dopo - che la sua macchina si è mossa e, trasportata dalla pendenza della strada, è arrivata sino al fondo della discesa. Vicino alla macchina c è un capannello di persone che discute concitatamente e guarda con preoccupazione e incredulità nella sua direzione. Lennie li raggiunge e apprende che la macchina ha quasi rischiato di investire un signore anziano in bicicletta, che non si è reso conto in tempo della vettura in movimento. Fortunatamente non c è stato scontro, ma il signore si è molto spaventato e per la paura ha perso l equilibrio finendo a terra. Non ha riportato comunque danni al di là di qualche ammaccatura dovuta alla caduta. Ritenete che Lennie debba in qualche modo essere ritenuto responsabile dell incidente?
48 Condizione b Lennie è un giovane serio e accurato, che tiene alla propria autovettura e la sottopone a periodici controlli. Un giorno Lennie parcheggia la macchina in cima ad una salita, la chiude e va a fare spese in un centro commerciale vicino. Quanto torna, non trova più la macchina; subito pensa che gliela abbiano rubata, ma, guardando meglio intorno, si accorge - con stupore prima e allarme dopo - che la sua macchina si è mossa e, trasportata dalla pendenza della strada, è arrivata sino al fondo della discesa. Vicino alla macchina c è una donna a terra e un capannello di persone intorno, che gesticola concitatamente e guarda con rabbia e incredulità nella sua direzione. Lennie li raggiunge preoccupato e capisce con sgomento che la sua macchina ha investito una passante. La donna attraversava la strada e forse non prestava molta attenzione a quello che le stava intorno. La donna, che ha riportato ferite piuttosto gravi, viene immediatamente portata in ospedale. Ritenete che Lennie debba in qualche modo essere ritenuto responsabile dell incidente?
49 Avete considerato l incidente della macchina come accidentale (cioè senza responsabili) o avete attribuito la responsabilità ad un agente umano? Quale ragionamento avete seguito per graduare la responsabilità di Lenny? Cosa ha influito sul ragionamento: Il fatto che l incidente abbia causato danni più o meno gravi? L esservi identificato o meno con l agente o con la situazione?
50 Esperimento (Walster, 1966) Le condizioni (a) e (b) vogliono controllare se c è un attribuzione di responsabilità maggiore nel caso di danni più gravi. Condizione a: la vittima riporta danni IRRILEVANTI Condizione b: la vittima riporta danni RILEVANTI
51 Risultati attesi Ci si aspettava che: (1) più gravi fossero le conseguenze negative per la vittima di un fatto accidentale, maggiore fosse la tendenza ad attribuirne la responsabilità a qualcuno (2) il giudizio sul comportamento prudente o meno della persona coinvolta nell incidente diventasse più severo quando le conseguenze del fatto fossero più gravi.
52 Esperimento (Walster, 1966) Responsabilità dell agente Imprudenza dell agente Cond. A (danni irrilevanti) Cond. B (danni rilevanti)
53 SEVERITY EFFECT (errore di graduazione della responsabilità) Nel processo di assegnazione della responsabilità la gravità del danno arrecato è spesso l elemento più saliente per chi deve emettere un giudizio. Questa propensione ad esprimere un giudizio sulla responsabilità tanto più severo quanto maggiore è il danno arrecato viene definita SEVERITY EFFECT.
54 Spiegazioni del severity effect Spiegazione classica: Di fronte a conseguenze gravi, l osservatoregiudice sarebbe portato a rifiutare il carattere casuale dell incidente e quindi tenderebbe a ricondurlo alla responsabilità di un agente (il reo o la vittima) per proteggersi dall idea che un fatto del genere possa accadere anche a se stesso (bias motivazionale)
55 Fattori intervenienti Due fattori intervengono a condizionare l effetto severità - la possibilità situazionale: se e quanto l osservatore-giudice ritiene di poter venire coinvolto in una situazione simile a quella descritta per il reo - la similarità personale: se e quanto l osservatoregiudice percepisce il reo come simile a sé. Data una possibilità situazionale sufficiente, la gravità delle conseguenze indurrebbe a responsabilizzare il reo solo se questi è percepito dall osservatore come molto dissimile da sé, mentre la percezione di similarità spingerebbe all indulgenza.
56 HINDSIGHT BIAS Condizione 1 Un uomo rientra a casa la sera e si accorge che un individuo si è introdotto nella sua abitazione. Pensa che sia un ladro, che sia pericoloso ed armato e, riuscendo a raggiungere la stanza dove è custodito il suo fucile da caccia, lo prende, raggiunge il ladro raggiunge il ladro e nella concitazione della situazione spara. Poco dopo, rientra la figlia e l uomo scopre che la persona che ha ferito è un amico della ragazza, rimasto a casa per qualche minuto mentre lei andava a comprare del cibo. Come considerate l uomo che ha sparato? (graduazione della colpevolezza) Come valutate la gravità del danno? (graduazione della gravità)
57 Condizione 2 Un uomo rientra a casa la sera e si accorge che un individuo si è introdotto nella sua abitazione. Pensa che sia un ladro, che sia pericoloso ed armato e, riuscendo a raggiungere la stanza dove è custodito il suo fucile da caccia, lo prende, raggiunge il ladro e nella concitazione della situazione spara. Quando arriva la polizia, l uomo apprende che la persona che ha ferito è un pericoloso criminale, che ha alle spalle rapine sanguinose, noto alle forze dell ordine e ricercato da tempo. Come considerate l uomo che ha sparato? (graduazione della colpevolezza) Come valutate la gravità del danno? (graduazione della gravità)
58 Condizione 3 Un uomo rientra a casa la sera e si accorge che un individuo si è introdotto nella sua abitazione. Pensa che sia un ladro, che sia pericoloso ed armato e, riuscendo a raggiungere la stanza dove è custodito il suo fucile da caccia, lo prende, raggiunge il ladro e nella concitazione della situazione spara. Quando arriva la polizia l uomo apprende che la persona che ha ucciso è un ladruncolo, noto alle forze dell ordine per una serie di piccoli furti ma sostanzialmente non pericoloso per l incolumità personale degli altri. Come considerate l uomo che ha sparato? (graduazione della colpevolezza) Come valutate la gravità del danno? (graduazione della gravità)
59 Condizione 4 Un uomo rientra a casa la sera e si accorge che un individuo si è introdotto nella sua abitazione. Pensa che sia un ladro, che sia pericoloso ed armato e, riuscendo a raggiungere la stanza dove è custodito il suo fucile da caccia, lo prende, raggiunge il ladro e nella concitazione della situazione spara. Quando arriva la polizia, l uomo racconta come sono andati i fatti e spiega di aver sparato perché temeva per la propria incolumità, sicuro che l altro fosse armato. Come considerate l uomo che ha sparato? (graduazione della colpevolezza) Come valutate la gravità del danno? (graduazione della gravità)
60 Avere informazioni sulla vittima influisce sull attribuzione di colpevolezza e sulla valutazione della gravità di uno stesso reato?
61 Informazioni sulla vittima Freq. amico della figlia 38 pericoloso criminale 41 innocuo ladruncolo 37 nessuna informazione 8 Totale 124
62 Differenze nel giudizio di colpevolezza e gravità colpevolezza gravità amico della figlia pericoloso criminale innocuo ladruncolo nessuna informazione
63 HINDSIGHT BIAS (errore di giudizio retrospettivo) Conosciuto l esito di un evento, si interpretano i fatti antecedenti come cause naturali di quello che è successo dopo LA TENDENZA DEGLI INDIVIDUI A CREDERE, FALSAMENTE, CHE SAREBBERO STATI IN GRADO DI PREVEDERE UN EVENTO CORRETTAMENTE, UNA VOLTA CHE L EVENTO È ORMAI NOTO. Lo sapevo fin dall inizio
64 Errore Nelle valutazioni a ritroso si tende ad esagerare quello che potrebbe essere stato anticipato in condizioni di previsione. Una volta che si conosce il risultato, il ricordo di quello che si pensava prima dell accaduto viene alterato. Si pensa che ciò che sarebbe accaduto si sapeva già, anche se in realtà non se ne aveva la minima idea
65
66 Nel brano il ponte levatoio ricorrono 6 personaggi (il barone, la baronessa, il barcaiolo, l amante, l amico e il guardiano) che hanno ciascuno una responsabilità nella morte di uno di essi (la baronessa). Dopo aver letto il brano, ordinate per grado di responsabilità i 6 personaggi. Fatelo prima individualmente e poi, in coppie, stilate una graduatoria condivisa.
67 BLAME THE VICTIM EFFECT (errore di colpevolizzazione della vittima) Rifiutare il carattere casuale dell incidente può anche spingere ad una maggiore responsabilizzazione non dell agente, ma della vittima. BIAS: Atteggiamento più favorevole nei confronti del responsabile del danno, a svantaggio di chi ha subito il danno
68 Colpevolizzazione della vittima come: Osservatore Conferma della credenza nel mondo giusto: si rifiuta un ingiustizia immotivata, si giustifica l ingiustizia/ sofferenza attribuendone la responsabilità alla vittima Attore Meccanismo di riduzione della dissonanza cognitiva: giustificazione dell azione e attenuamento del senso di colpa
69 Errori dovuti ai processi di attribuzione causale errore di indulgenza (self-serving bias) errore fondamentale di attribuzione errore di posizione (attore-osservatore) errore di graduazione della responsabilità (severity effect) errore di giudizio retrospettivo (hindsight bias) errore di colpevolizzazione della vittima (blame the victim effect)
70 Errori di attribuzione dovuti all effetto di norme sociali errore di clemenza (leniency bias) errore di clemenza legato alla similarità (similarity-leniency) effetto pecora nera
71 Errore di clemenza (leniency bias) E stato osservato che: - nelle giurie la maggioranza che si esprime per prima tende a determinare il verdetto. - una maggioranza favorevole al proscioglimento è più influente di una maggioranza che si esprime a favore di una condanna. Per effetto di questa asimmetria i verdetti delle giurie son sistematicamente più clementi, almeno su casi simili, di quelli pronunciati dai singoli giudici.
72 Norma sottostante Il leniency bias è riconducibile a una norma sociale implicita che impone di proteggere l accusato, secondo il principio per cui è meglio un colpevole prosciolto che un innocente condannato.
73 Errore di clemenza legato alla similarità (Similarity-leniency hypothesis) Si riferisce all effetto esercitato dalla provenienza delle parti (giurato/giudice e imputato). I giurati/giudici avrebbero un atteggiamento più favorevole nei confronti degli imputati con cui condividono appartenenza sociale, politica, etnica, religiosa, ecc.
74 Norma sottostante Produce questo bias la norma che impone la solidarietà intragruppo. Si basa sul fatto che categorizziamo noi stessi e gli altri come membri di gruppi. Questa categorizzazione è sufficiente per creare effetti distorsivi di valutazione dell ingroup (iper-valorizzazione) e dell outgroup (svalutazione)
75 Effetto percora nera La tendenza inversa all errore di clemenza verso chi è simile Si riferisce ai casi in cui chi giudica si dimostra non più clemente, ma più severo nei confronti di un imputato che percepisce simile a sé (appartenente allo stesso gruppo sociale).
76 Norma sottostante Produce questo bias la stessa norma che impone la solidarietà intragruppo. L effetto pecora nera può essere visto come una strategia per svalutare i membri marginali e devianti dell ingroup, salvaguardando l immagine complessiva del proprio gruppo. Sarebbe cioè una forma molto sofisticata di favoritismo nei confronti dell ingroup.
L attribuzione causale
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