QUALE RUOLO DEI GENITORI PER L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DEI FIGLI. dott. Stefano Panella

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1 QUALE RUOLO DEI GENITORI PER L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DEI FIGLI dott. Stefano Panella

2 ORIENTAMENTO SCOLASTICO-PROFESSIONALE Orientamento è soprattutto far acquisire una competenza che permetterà di analizzare, nell immediato, ma anche nel futuro, gli elementi di sé, le proprie risorse e i propri limiti, e la struttura del mondo circostante. Ciò permette di imparare a prendere decisioni per il proprio futuro!

3 L importante è ricordare che: le abilità che gli studenti, ma non solo essi, si trovano a mettere in atto per l attivazione di consapevoli ed autonomi processi decisionali di tipo scolastico o lavorativo, sono insegnabili ed incrementabili.

4 fattori che influenzano la scelta scolastico-professinale conoscenza della realtà scolastico professionale

5 Analisi del sé: Incrementare le conoscenze e la cosapevolezza di se stessi rispetto a: Interessi Motivazioni Valori professionali e personali Competenze (personali, formative, professionali) Attitudini professionali e personali Possibilità/potenzialità di sviluppo professionale Fiducia in se stessi Ottimismo, speranza, prospettiva temporale, resilienza

6 INFORMAZIONI SULLE REALTA' SCOLASTICHE: Non aspettare che le informazioni arrivino! Bisogna imparare a: ricercarle interpretarle selezionarle In modo dettagliato e da più fonti autorevoli

7 Che cosa entra in gioco nella scelta scolastica e professionale? Essere consapevoli delle proprie conoscenze, abilità, capacità, competenze Essere consapevoli dei propri interessi professionali Essere consapevoli dei propri valori professionali

8 Saper definire i propri obiettivi scolastici e professionali Essere consapevoli delle proprie credenze di autoefficacia (FIDUCIA CHE LA PERSONA NUTRE A PROPOSITO DELLE CAPACITÀ DI RIUSCIRE IN COMPITI ED ATTIVITÀ SPECIFICI DI ATTIVARE E I COMPORTAMENTI NECESSARI PER RAGGIUNGERE DETERMINATI RISULTATI, OBIETTIVI)

9 DECISIONI: si sceglie solo se si hanno più OPZIONI comparabili

10 fughe dalla decisione Compiacenza = cambiamento non conflittuale o aderenza senza riflessione a qualsiasi soluzione proposta da altri Evitamento difensivo= procrastinare, sorvolare e razionalizzare (ragionamento evasivo dalla propria responsabilità), scaricare la responsabilità ad altri Ipervigilanza (panico) = scelta impulsiva, soluzione frettolosa che riduce lo stress e disimpegna dal conflitto

11 come risolvere il conflitto decisionale Vigilanza= attenzione sistematica all elaborazione delle informazioni e problem solving: valutazione attenta ed obiettiva dei vantaggi e svantaggi di un ampia gamma di alternative.

12 Ma sotto pressione temporale difficilmente si riesce a pensare a molte opzioni AL PIÙ SI RIESCE A PENSARE A DUE OPZIONI: UNA È IL BERSAGLIO O OPZIONE FAVORITA, L ALTRA DI CONFRONTO LE CUI CARATTERISTICHE VENGONO UTILIZZATE PER PROVARE CHE L'OPZIONE BERSAGLIO È LA MIGLIORE

13 PERCHÉ STRUTTURARE IL DILEMMA DECISIONALE

14 PERCHÈ COSTRUIRE LE ALTERNATIVE DI SCELTA

15 Orientare per il futuro e in tempo di crisi: life skill capacità comunicative adattamento a contesti diversi (flessibilità) capacità di imparare cose nuove e diverse (formabilità) capacità di "guardarsi dentro" e riconoscere le proprie risorse capacità di gestire rapporti di "influenzamento" e non di potere

16 Orientare per il futuro e in tempo di crisi: life skill capacità di ragionare in termini sistemici (networking, cooperare, anche in remoto) capacità di comprendere ed interagire con culture diverse capacità decisionali curiosità praticare sport

17 Orientare per il futuro e in tempo di crisi: life skill capire l'economia tolleranza allo stress autoefficacia, autostima, motivazione capacità di sintesi (cose importanti in poco tempo) gestione del tempo innovatività

18 Come possono i genitori aiutare i figli nell'orientamento scolastico?

19 Due sono le variabili critiche che rendono delicato per i genitori il momento della scelta: il fatto che la scelta, pur non irreversibile, procuri dell ansia legata a ciò che i figli faranno da grandi e, in generale, ogni genitore auspica il meglio per loro; la difficoltà nel trovare una mediazione tra le motivazioni e le aspettative dei ragazzi e le proprie.

20 L intervento degli adulti diviene realmente efficace solo se gli stessi si presentano sereni e aperti al dialogo e alla comunicazione, oltre che bene informati.

21 Come? avviare la riflessione sulla scelta lasciando aperte tutte le possibilità; non far prevalere, nei momenti della scelta, solo criteri pratici e logistici (la distanza da casa, il fatto che in una determinata scuola ci vadano alcuni compagni di classe, la comodità dei mezzi di trasporto )

22 Come? conoscere in modo approfondito il sistema scolastico, evitando di veicolare le scelte alla luce di informazioni non corrette, stereotipi e pregiudizi; prendere contatti con la scuola per verificare la congruenza tra le aspettative e ciò che la scuola stessa può offrire;

23 La relazione con la famiglia è considerata positiva se si caratterizza come supporto e non sostituzione. Supporto sociale Dare valore allo scambio di interazioni fra richiesta e risposta

24 Che tipo di supporto può dare la famiglia? Supporto di tipo emotivo (benessere personale, emotivo, sicurezza ) Garantire il supporto all autostima e all autoefficacia (valorizzare i pensieri e le idee, i risultati positivi ) Stimolare la ricerca e l'analisi attiva Fornire supporto informativo (dare informazioni, proporre consigli, valutazioni ) Fornire aiuti concreti (organizzativi, mezzi, economici )

25 Se le relazioni genitori figli sono supportive e vengono percepite positivamente favoriscono: Lo sviluppo delle credenze di autoefficacia e autostima La fiducia nella possibilità di chiedere aiuto Facilita la riduzione dell ansia e dello stress Sviluppa il senso di controllo della propria situazione Sviluppa le abilità di scelta

26 GRAZIE PER L'ATTENZIONE dott. Stefano Panella

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