Il ruolo dell'assistente sociale nell'ottica dell'integrazione: competenze e criticità
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- Renato Fabiano Vitali
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1 Il ruolo dell'assistente sociale nell'ottica dell'integrazione: competenze e criticità - Assistente Sociale Ordine Assistenti Sociali Regione Lombardia Milano, 19 aprile
2 Politiche regionali a sostegno della famiglia, della natalità e della maternità POLITICHE DI WELFARE MIX attuate attraverso provvedimenti legislativi e progetti sperimentali nell'ultimo decennio hanno favorito la nascita di reti tra famiglie e partnership tra i diversi attori : Legge n.23/99 - Fondo Nasko - Fondo Cresco TERRITORIO: luogo di connessioni, di co-progettazione, in una logica reticolare e di reciprocità: avvio di esperienze di collaborazione tra enti e soggetti diversi. ASSISTENTE SOCIALE: ruolo propositivo di stimolo e di collegamento - collettore di risorse - punto di raccordo tra la visione dell'utente portatore della domanda e l'offerta del territorio 2
3 C.F. e modalita' di approccio dell'a.s. nel lavoro di rete C.F. connotato da: multidisciplinarietà e flessibilità operativa. Terreno fertile per costruire forme di parternariato sociale Ruolo dell'a.s. costruito in un dialogo continuo con i contesti organizzativi e operativi, fuori da schemi di azione consolidati Rapporto dialettico tra individuo e territorio con APPROCCIO TRIFOCALE: Persona/ambiente - Rete Servizi / Risorse locali Mandato istituzionale 3
4 Il Target dei destinatari e la tipologia della domanda Problematiche e bisogni emergenti richiedono un cambiamento di prospettiva in base a nuova tipologia di domanda e al nuovo target utenza Progetti sperimentali regionali di sostegno alla maternità inducono una domanda centrata su erogazione di sostegni economici In aumento l' accesso al Cf di fasce deboli e svantaggiate che vivono in situazioni di grave precarietà e deprivazione: molte donne straniere con bisogni concreti impellenti di ordine materiale ed economico. 4
5 Le aspettative e la motivazione al cambiamento Assenza di consapevolezza caratteristiche e finalità del servizio consultoriale orientato alla presa in carico globale. Difficoltà utente a comprendere la richieste/proposte degli operatori di adesione a progetto personalizzato di aiuto. Difficoltà dell'a.s./equipe nel costruire percorsi dotati di senso a partire dalla visione dell'utente su altre fragilità presenti che vanno oltre l'aspetto del disagio economico. 5
6 Gli obiettivi della presa in carico Pervenire ad una lettura globale della situazione personale e familiare. Offrire alla donna e/o alla coppia uno spazio di riflessione e aumentare il livello di consapevolezza sulle fragilità presenti. Ingaggiare le risorse personali e quelle presenti nel contesto di vita, in un ottica di empowerment. Attivare percorsi di sostegno praticabili e sostenibili in rete che vengano compresi nella loro valenza di sostegno in un'ottica preventiva e multidimensionale. 6
7 LA DIMENSIONE DELL'INCERTEZZA 7
8 UN SAPERE professionale TACITO Senso di disagio o di inadeguatezza fisiologica nei confronti di altre figure professionali il cui sapere fondato su competenze scientificamente validate Ma se As riesce a stare nella situazione tollerando l'incertezza, questa diventa un PUNTO DI FORZA perchè l'as diventa l'operatore capace di TRATTARE L'INCERTO DI FRONTE A DATI DI COMPLESSITA' e di ASSUMERSI LA RESPONABILITA DI AGIRE senza aspettare di avere un bagaglio astratto teorico preordinato. 8
9 L EQUIPE e gli aspetti da presidiare Indefinitezza della domanda e confini competenze area sociale poco codificabili con ampi margini di discrezionalità operativa possono ostacolare il riconoscimento delle competenze dell'as da parte dei èquipe, con la delega della gestione di compiti amministrativi. Complessità del lavoro sociale può fornire molti elementi conoscitivi e di valutazione, patrimonio comune dell equipe e propedeutici ad altri tipi di intervento; 9
10 Il lavoro di rete Progetto personalizzato di aiuto comporta la costruzione di sinergie e raccordi a livello locale con tutti i soggetti interessati; AS facilitatore/promotore di scambi per favorire anche il protagonismo di tutte le risorse presenti attraverso: Partecipazione alla stesura di protocolli operativi Raccordo con la rete istituzionale dei servizi territoriali Connessioni con altre progettualità attivate a livello locale; Partecipazione ai Tavoli Tematici per portare l'esperienza e la visione della realtà in cui si opera. 10
11 Continuità e mantenimento delle reti Rischio di dispersitivtà dei percorsi intrapresi a livello locale per mancanza di governo dei processi. Mantenere più connessioni fra frammenti di lavoro individuale e le azioni intraprese a livello istituzionale per promuovere flessibilità, circolarità della comunicazione collegialità decisionale. Ruolo fondamentale dell'asl : cabina di regia che riduca distanza tra iniziative dei Servizi Centrali e i servizi territoriali ed i partner della rete; Organizzare momenti strutturati di confronto tra operatori per diffondere prassi e metodologie di lavoro efficaci e condividere base di pensiero progettuale comuni dentro e fuori l'organizzazione. 11
12 QUALI COMPETENZE / ABILITÀ / ATTEGGIAMENTI SONO NECESSARI? Saper cogliere la complessità degli elementi da gestire e da governare, sui quali costruire il progetto essere consapevoli della parzialità delle singole conoscenze e o competenze possedute Riconoscere la complementarietà delle informazioni, dei saperi e delle competenze Saper avviare e gestire connessioni, interazioni e relazioni improntate alla reciprocità Contestualizzazione del progetto personalizzato Assumersi la responsabilità di accompagnare l intero processo di aiuto 12
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