B.2 Descrizione dell ambiente naturale. Sito: ITA Raffo Rosso, Monte Cuccio e Vallone Sagana
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- Ruggero Montanari
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1 Orchis brancifortii Orchis collina Orchis italica Orchis lactea Orchis longicornu Orchis papilionacea var. grandiflor Orchis tridentata (incl. O. commuta Paeonia mascula subsp. russii Phagnalon sordidum Phyllitis sagittata Pimpinella anisoides Plantago humilis Poa bivonae Polygala preslii Ranunculus pratensis Ranunculus rupestris Reseda luteola Saxifraga hederacea Senecio lycopifolius Senecio siculus Serapias lingua Serapias parviflora Serapias vomeracea Seseli bocconi subsp. bocconi Thalictrum calabricum Thymus spinulosus Trachelium coeruleum Trifolium physodes Triglochin laxiflorum Tragopogon porrifolius subsp. cupan Nell area sono presenti alcune attività antropiche legate alla presenza di strutture balneari e ricreative ed alcune attività commerciali legate prevalentemente alla ristorazione e drinkeria. B.2 Descrizione dell ambiente naturale. Sito: ITA Raffo Rosso, Monte Cuccio e Vallone Sagana Sulla base dei dati provenienti dalla scheda Natura 2000 e quelli messi a disposizione dall Assessorato Regionale Territorio Ambiente relativo al Piano di Gestione previsto per questo SIC, non ancora definitivi ed in via di approvazione, gli habitat di interesse comunitario presenti lungo la fascia costiera sono di seguito descritti. Nell ampio golfo denominato la Cala, essendo in presenza di uno costa rocciosa di natura calcarea, nella zona della battigia o mesolitorale è prevalente l habitat Scogliere cod rappresentato in particolare da un estesa e ben rappresentata formazione denominata volgarmente 13
2 Marciapiede a vermeti, costituita da una biocostruzione edificata dal mollusco gasteropode Dendropoma petraeum. Questa particolare biocostruzione è rara nel Mediterraneo e rappresenta una delle poche formazioni paragonabili alle barriere coralline presenti nelle zone tropicali, ed è un importante indicatore ambientale dato che si riscontra solo in zone con acque limpide e ben ossigenate. Affioramento nella zona La Cala della biocostruzione a vermeti, che caratterizza l habitat cod. nat Nelle porzioni più elevate della fascia costiera sui tratti rocciosi tra il sopralitorale e l extralitorale in un ambiente prettamente terrestre caratterizzato da elevate temperature estive e da alta concentrazione salina dominano le formazioni vegetali terrestri alofile in cui si sviluppa l habitat denominato Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp, cod Esso si caratterizza per la presenza di vegetazione rupestre che si insedia sulle falesie più esposte all areosol d acqua marina. Infatti è costituita essenzialmente da finocchio marino e da specie diverse di statice. Il suo sviluppo spaziale è determinato dalla morfologia delle coste. Infatti la fascia alofila è più sviluppata ove i pendii digradano più dolcemente verso il mare o lungo le rupi esposte ai venti dominanti. Qui ritroviamo tra gli anfratti della roccia le specie caratteristiche della vegetazione alofila rupicola come il finocchio marino Crithmum maritimum, il cappero comune Capparis spinosa ed il limonieto con le specie rappresentative Limonium panormitanum e bocconei. 14
3 Tipica associazione vegetale della fascia costiera mediterranea con il Finocchio marittimo, Cappero comune e Limonio. Nelle porzioni altimetricamente più elevate dove la salinità è presente in concentrazioni relativamente basse, si sviluppa un ambiente in cui si intrecciano due habitat caratterizzati rispettivamente dalla presenza di Garighe ad Ampelodesma mauritanica, cod frammista a Formazioni a Chamaerops humilis cod in cui la Palma nana trova spazio tra l ampelodesma. Nel caso di incendi frequenti si determina una prevalenza della gariga ad ampelodesma a discapito degli individui di palma nana. Punta Matese associazione vegetale a Palma nana (Chamaerops humilis) e limonium spp. 15
4 In corrispondenza della zona denominata La Cala si riscontrano ampie superfici occupate da discariche abusive costituite da terra di riporto frammista a rocce e blocchi lapidei di varie dimensioni. Questi terrapieni occupano una larga fascia al disotto della scarpata stradale della S:S.113 provenienti probabilmente da attività di scavo. Hanno un ampiezza intorno ad una ventina di metri ed un altezza di circa 15 s.l.m. La presenza di questi terrapieni costituiscono per le loro caratteristiche geomeccaniche, essendo terreni sciolti poco addensati, un rischio per i frequentatori di questa fascia costiera dovuto essenzialmente alla possibilità che si possano verificare eventi franosi da scivolamento e rotolamento di blocchi e porzioni dell ammasso detritico, sulla scogliera sottostante. Questo rischio è evidenziato nel Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) redatto recentemente dall Assessorato Territorio Ambiente Regionale e classificato con pericolosità molto elevata (P4). Panoramica sulle discariche di detriti presenti in località La Cala. In alcune condizioni i corpi di discarica costituiscono un rischio per le attività presenti ed i fruitori della fascia costiera. Considerate le precarie condizioni geomorfologiche, il P.U.D.M. prevede per quest area una destinazione Z6, Area soggetta ad interventi di bonifica Art. 37, con la quale si dovranno realizzare interventi di rimodellamento dei corpi detritici e consolidamento con uso di tecniche di ingegneria naturalistica per la riduzione del rischio geologico. 16
5 I fattori di rischio principali per questi habitat sono: Habitat - scogliere cod (Marciapiede a vermeti) 1) riduzione della qualità e/o variazione dei parametri chimico-fisici delle acque marine, per inquinamento da scarichi fognari e acque reflue di qualsiasi genere; 2) eccessivo calpestio; 3) posizionamento di sovrastrutture (pontili, scalette, basamenti per pedane ecc) mentre per i seguenti habitat: Habitat - Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp cod Habitat Formazioni a Chamaerops humilis cod Habitat Garighe ad Ampelodesma mauritanica, cod i fattori di rischio sono: 1) calpestio per eccessivo carico antropico sulla costa; 2)copertura del suolo con manufatti di vario genere (pedane/piattaforme) 3) copertura del suolo a causa di discariche incontrollate; 4) incendi; 5) sviluppo di vegetazione aliena 6) scarichi concentrati di acque di qualsiasi natura B3 - Interferenze sulle componenti abiotiche Come già detto al paragrafo A1, nel tratto di costa in oggetto sono previste due differenti tipologie di intervento: tipologia a) L3 Lotto per la fruizione della costa a scopo ricreativo - Titolo IV- art. 28- del P.U.D.M. Le attività previste sono prevalentemente rivolte alla fruizione balneare del tratto costiero ed in particolare sono autorizzati i seguenti interventi: a1 - Spazi attrezzati per la balneazione Art. 14 a2 Spazi attrezzati di spiaggia libera Art. 16 tipologia b) Z6. Area soggetta ad interventi di bonifica Art. 37 Gli interventi previsti della tipologia (a) hanno le seguenti caratteristiche comuni: carattere della precarietà (nella duplice accezione di amovibilità e temporaneità); 17
6 la loro collocazione stagionale non comporta interventi di scavo, movimenti terra o quant altro che possa modificare l attuale conformazione geomorfologica del sito; la loro collocazione stagionale non comporta sovraccarichi sul substrato tale da compromettere la stabilità del substrato esistente ne prelievo di materiale roccioso e di terreno vegetale; che la loro collocazione stagionale non modifica il deflusso delle acque di scorrimento superficiale anche se minime; che si possono escludere possibili contaminazioni delle risorse idriche sotterranee dato che i reflui eventualmente prodotti sono smaltiti attraverso serbatoi a tenuta; che i fabbisogni idrici sono prelevati dalla locale rete idrica senza nessun attingimento diretto alle locali falde idriche sotterranee; le uniche interferenze potrebbero derivare da una contaminazione chimica causata da patine di ossidazione che si potrebbero depositare sulla superficie del substrato roccioso (v. foto 3) come conseguenza della corrosione delle strutture metalliche delle pedane o di altre strutture. - Per gli interventi della tipologia (b) gli interventi hanno una ricaduta positiva sugli habitat e non interferiscono negativamente sulle componenti abiotiche. B4 - Interferenze sulle componenti biotiche Tipologia(a) Considerando le suddette tipologie le uniche interferenze negative potrebbero derivare, vista l irregolarità del substrato, dalla installazione di pedane/piattaforme o similari. Questi manufatti da poggiare sul basamento roccioso, anche se temporanee, potrebbero arrecare impatti negativi sia alla vegetazione costiera (habitat cod. 1240; 5333; 5332), che all habitat di scogliera presente sulla battigia (habitat cod. 1170). Il posizionamento di pedane e piattaforme al disopra della vegetazione produce in genere un impatto negativo causato dall eccessivo ombreggiamento e da una riduzione degli apporti idrici alle piante sia meteoriche che dall umidità atmosferica; questi fattori insieme concorrono ad instaurare condizioni di sofferenza per le specie vegetali che in alcuni casi documentati, ha portato alla moria della copertura vegetale (v.foto 2). Nei confronti dell habitat di scogliera (marciapiede a vermeti), il peso stesso della pedana/piattaforma, trasferito dalle strutture di appoggio (tubi in ferro o conci di pietra) sulla biocostruzione calcarea, (v. foto 1) in genere produce un danno irreversibile sulla struttura fisica della biocostruzione che non sopporta tali carichi, rompendo la concrezione calcarea ed 18
7 interrompendo i piccoli canali in cui vive l organismo gasteropode costruttore (decine di esemplari su una superficie di10 cm 2 ). Spesso a questo, si associa anche un danno chimico provocato dall ossidazione delle strutture metalliche di appoggio, la cui ruggine viene dilavata dalle acque meteoriche e successivamente depositata direttamente sul substrato (v. foto 3,4,5). Per gli interventi della tipologia (b) non si prevedono impatti negativi sulla componente biotica. 19
8 EFFETTI DEL DEGRADO AMBIENTALE PROVOCATO DALLE PIATTAFORME SULLA SCOGLIERA Foto 1 Errato posizionamento di piattaforme, installate direttamente sul marcipede a vermeti Foto2 Salicornieto morto al disotto della pedana Foto3 effetti chimici sul basamento roccioso, deposizione di patine di ruggine sulla scogliera Foto 4 e 5 - particolari del piede di appoggio direttamente sulla biocostruzione, con presenza di ruggine depositata sulla superficie della concrezione 20
9 B5 - Connessioni ecologiche Se osservate le opportune prescrizioni previste per questo sito si escludono che si possano verificarsi, forme di interruzione o frammentazione degli habitat presenti nel sito, derivanti dalle attività previste dal P.U.D.M.. B6 Valutazione del grado di significatività dell incidenza Relativamente alla fase di valutazione sono stati presi in esame alcuni indicatori riportati nelle tabelle successive, attribuendo dei valori qualitativi dell incidenza, non disponendo di dati quantitativi. Le valutazioni prendono in considerazione le varie fasi di realizzazione degli interventi/attività ed in particolare durante l apertura del cantiere/attività e nella fase di esercizio ad opera realizzata. Metodologia di Valutazione dell incidenza Applicando metodi di valutazione matriciale, così come contenuti sulla normativa in materia ed in letteratura, si possono preliminarmente definire i criteri dominanti dell impatto che può essere: - Positivo (se migliora le condizioni ambientali esistenti) - Negativo (se peggiora le condizioni ambientali esistenti) - Reversibile/ Irreversibile (se, al cessare dell azione impattante, l ambiente torna allo status quo oppure se, viceversa, gli impatti permangono nel tempo) - Lungo/Breve (se la durata degli impatti è elevata, nell ordine di 5-10 anni o se è limitata, in un arco cronologico inferiore ai 5 anni) - Locale/Ampio (se l azione impattante ha effetto solo sul sito o nelle immediate vicinanze o, viceversa, se l azione impattante va oltre l ambito del sito e delle immediate vicinanze) Da un punto di vista metodologico, gli impatti possono essere valutati qualitativamente secondo una stima che tiene conto di una incidenza qualitativamente variabile in relazione ai parametri presi in considerazione e riportati nella Checklist della scheda 1. In base ad una teorica combinazione di impatti è possibile stilare una gerarchia di associazioni di impatto qualitativamente crescenti: 21
10 Min Max Impatto Nullo = IN Impatto Reversibile e Locale = RL Impatto Reversibile ed Ampio = RA Impatto Irreversibile e Locale = IL Impatto Irreversibile ed Ampio = IA Quantificazione degli impatti Si riportano qui di seguito le relazioni tra componenti progettuali e la tipologia di incidenza, valutate attraverso analisi qualitativa in riferimento alla tipologia dell opera. Tipologia degli interventi previsti: a1) Spazi attrezzati per la balneazione : art. 14 del PUDM a 2) Spazi attrezzati di spiaggia libera: art. 16 del PUDM b) Z6 - Area soggetta ad interventi di bonifica : art. 37 del PUDM SCHEDA DI ANALISI DEGLI IMPATTI TIPOLOGIA DI DESCRIZIONE VALUTAZIONE INTERVENTO: (a1+a2) Spazi attrezzati per la balneazione : art. 14; Spazi attrezzati di spiaggia libera: art. 16 Perdita di superficie degli habitat Con l installazione di piattaforme o pedane si protrebbe verificare una certa sofferenza della vegetazione locale con perdita di superficie dell habitat Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp cod Impatto elevato se installate sul marcipiede a vermetidi IL Frammentazione dell habitat Perturbazione dell habitat Per gli stessi motivi sopraesposti Nel caso di piattaforme installate sul marcipiede a vermetidi la perturbazione è permanente IL IL 22
11 Disturbo fauna alla Nel sito non è presente fauna che potrebbe interferire con le attività previste. In ogni caso la tipologia della azioni ed i mezzi da utilizzare per realizzarli sono tali da non arrecare nessun disturbo. IN Prelievo di risorse naturali Qualità delle risorse idriche Nessun prelievo di risorse Se osservate le prescrizioni si esclude qualsiasi interferenza con le acque sia superficiali che sotterranee Possibile se le attività sono prolungate nelle ore serali. Inquinamento RL acustico Perdita del suolo Nessuna perdita di suolo IN Impatto paesaggio sul L installazione delle piattaforme/pedane genera un certo impatto sul paesaggio, ma limitato alla stagione balneare IN IN RL VALUTAZIONE DELL INCIDENZA per interventi (a) Dall esame della suddetta scheda emerge che gli impatti nei peggiori dei casi esposti sono prodotti dall installazione di piattaforme/pedane che produrrebbe un impatto negativo sulla vegetazione appartenente agli habitat: Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp cod Habitat Formazioni a Chamaerops humilis cod. 5333, Habitat Garighe ad Ampelodesma mauritanica, cod Tali infrastrutture avrebbero un impatto negativo anche nei confronti dell habitat - scogliere cod (Marciapiede a vermeti) se posizionate direttamente sulla biocostruzione. Per questa tipologia di infrastruttura gli impatti possono essere considerati Irreversibili e Locali (IL). B7 Misure di mitigazione Questo impatto può essere mitigato nella scelta delle caratteristiche del sito, dando la concessione esclusivamente su lotti con suolo nudo sgombero da vegetazione e nell osservanza delle seguenti prescrizioni: i manufatti di qualsiasi genere dovranno essere posizionati al di fuori della battigia e non interessare la biocostruzione Marciapiede a vermeti, in ogni caso si dovrà rispettare una distanza minima dalla battigia di 10 metri. La battigia dovrà essere esclusa da qualsiasi 23
12 intervento anche se temporaneo. Dovrà essere garantito il libero accesso e abolito qualsiasi ostacolo che ne impedisca la pubblica fruizione del litorale lungo il suo sviluppo longitudinale; le strutture di appoggio di eventuali pedane o similari non dovranno interferire con la vegetazione locale e pertanto dovranno posizionarsi su substrato roccioso nudo tutte le attività previste dovranno acquisire una concessione annuale di durata limitata alla stagione balneare, rinnovabile, e le infrastrutture/manufatti di qualsiasi genere dovranno essere assolutamente rimosse al termine della stagione balneare. dovrà essere escluso qualsiasi rischio di contaminazione chimica dovuta a versamenti di reflui anche di acque dolci provenienti dall uso di servizi igienici o di altra origine. Tutte le acque di scarico dovranno essere opportunamente convogliate ad un impianto di raccolta ed opportunamente smaltite. le strutture metalliche dovranno essere oggetto di opportuni interventi di manutenzione o costituite da materiale inossidabile per evitare il rischio di inquinamento chimico del substrato, per ossidazione o rilascio di sostanze chimiche. le pedane/piattaforme dovranno essere sopralevate e lasciate libere lateralmente; è vietato l uso di ancoraggi delle pedane/piattaforme che prevedono la perforazione di roccia o scavo del suolo come: chiodature, picchetti, tiranti ecc.. le sovrastrutture dovranno essere realizzate in modo tale da garantire il deflusso delle acque meteoriche sul sottostante suolo escludendo qualsiasi forma di impermeabilizzazione; il substrato roccioso non dovrà essere modificato sia nel suo aspetto cromatico che morfologico; prevedere eventuali penali per il mancato rispetto di tali prescrizioni con il conseguente annullamento della concessione. la ditta al termine della concessione dovrà lasciare il sito libero e pulito da qualsiasi struttura e riportato nelle condizioni iniziali cosi come trovato all atto della concessione. VALUTAZIONE DELL INCIDENZA per interventi (b) Per questa tipologia di intervento dato che le azioni hanno come obiettivo la riqualificazione ambientale del tratto costiero interessato dalle discariche abusive, le azioni da porre in essere andranno a contribuire al miglioramento, nonché all ampliamento degli habitat di interesse comunitario ivi presenti; l incidenza è pertanto considerata nulla (IN)e valutata positivamente. Per tali considerazioni non è stata compilata la relativa scheda di analisi degli impatti. 24
13 B8 - Screening In ogni caso, tutte le attività previste dal regolamento del P.U.D.M. in quest area sono da sottoporre a specifica valutazione di incidenza a cura del soggetto proponente. Il Funzionario Tecnico Geol. Aldo Carmelo Pisano 25
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