1. DAL PATTO TERRITORIALE ALL INTESA PROGRAMMATICA D AREA

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1 1. DAL PATTO TERRITORIALE ALL INTESA PROGRAMMATICA D AREA 1.1. Il Documento di proposta del Patto del 5 giugno 2001 Il Documento di proposta del Patto territoriale Dolomiti Venete è stato sottoscritto il 5 giugno 2001 da un ampio partenariato locale, istituzionale ed economico-sociale, che si è costituito sin dal 19 novembre 1999, tra i seguenti soggetti: Regione del Veneto Provincia di Belluno Comunità Montana Agordina Comunità Montana della Valle del Boite Comunità Montana Cadore Longaronese Zoldo Comune di Agordo Comune di Alleghe Comune di Canale d'agordo Comune di Cencenighe Agordino Comune di Colle Santa Lucia Comune di Falcade Comune di Gosaldo Comune di La Valle Agordina Comune di Livinallongo del Col di Lana Comune di Rivamonte Agordino Comune di Rocca Pietore Comune di San Tomaso Agordino Comune di Selva di Cadore Comune di Taibon Agordino Comune di Vallada Agordina Comune di Voltago Agordino Comune di Borca di Cadore Comune di Cibiana di Cadore Comune di Cortina d'ampezzo Comune di San Vito di Cadore Comune di Vodo di Cadore Comune di Forno di Zoldo Comune di Zoldo Alto Comune di Zoppè di Cadore Camera di Commercio di Belluno Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Parco Naturale Regionale delle Dolomiti d Ampezzo Associazione Nazionale Esercenti Impianti Funiviari della provincia di Belluno Associazione del Commercio, Turismo, Servizi e Piccole e Medie Imprese della provincia di Belluno Confederazione Generale Italiana del Lavoro CGIL di Belluno Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori CISL di Belluno Unione Italiana del Lavoro UIL di Belluno La Giunta Regionale del Veneto ha aderito alla proposta di patto con deliberazione n dell 8 settembre

2 L area interessata dalla proposta di patto comprendeva, inizialmente, gli interi territori della Comunità montana Agordina e della Comunità montana della Valle del Boite, oltre a tre dei sette comuni facenti parte della Comunità montana Cadore Longaronese Zoldo. Complessivamente, i Comuni interessati erano, quindi, 24, con una superficie di kmq e residenti, al 31 dicembre Secondo il Documento di proposta, gli obiettivi fondamentali del Patto vanno ricercati nella comune volontà dei soggetti partecipanti di favorire uno sviluppo economico del settore turistico dell intero territorio nel rispetto e valorizzazione delle sue peculiari qualità ambientali e paesaggistiche, in sintonia con le sue ricchezze culturali e le inespresse potenzialità. Ciò dovrà avvenire continuava il medesimo Documento - attraverso la valorizzazione delle opportunità esistenti, lo sviluppo e l adeguamento del settore turistico e commerciale sia dal punto di vista infrastrutturale che della formazione professionale e della cultura d impresa, la promozione di forme innovative di servizi alle imprese, la valorizzazione dell ingente patrimonio ambientale, culturale ed architettonico, affinché ciò si tramuti in una nuova ed accresciuta opportunità di sviluppo economico ma anche parallelamente in una migliore qualità di vita dei residenti (con particolare riferimento alle aree montane più disagiate) e degli ospiti, per uno sviluppo sociale e culturale coerente con le necessità indotte dall integrazione europea. La strategia di intervento proposta si fondava su quattro settori di intervento. Documento di proposta del Patto territoriale Dolomiti Venete del 5 giugno 2001 Il sistema degli obiettivi Obiettivo generale Favorire lo sviluppo turistico nell intero territorio e valorizzare le qualità ambientali, paesaggistiche e culturali Settori di intervento Turismo e commercio Impiantistica sportiva Ambiente Artigianato e PMI e impianti di risalita All interno di ciascuno dei quattro settori di intervento erano, quindi, individuati obiettivi specifici e azioni a essi correlati, come sintetizzato nello schema della pagina seguente. 2

3 Documento di proposta del Patto territoriale Dolomiti Venete del 5 giugno 2001 Il sistema degli obiettivi Obiettivi specifici e azioni 1.1. Strumenti strategici di promozione e gestione turistica: - creazione di un marchio territoriale; - creazioni di reti informatiche e telematiche - allungamento della stagionalità e diversificazione del prodotto turistico - valorizzazione delle risorse culturali, museali, della diversità culturale - sostegno alla imprenditoria giovanile 1.2. Adeguamento e potenziamento della ricettività e della struttura commerciale: - formazione operatori - potenziamento e qualificazione ricettività alberghiera ed extra-alberghiera - sostegno alle attività commerciali (consorzi, esercizi polifunzionali, e-commerce) 1.3. Miglioramento della offerta ricreativa: - percorsi turistici tematici integrati - adeguamento ambientale, infrastrutturale e di arredo urbano dei centri storici e delle aree a verde, parco, giardino dei nuclei urbani a destinazione turistica 1.4. Adeguamento delle strutture di servizio e degli strumenti operativi connessi: - attivazione di una strategia di marketing a livello internazionale, anche coordinata con realtà contermini; - realizzazione di una rete telematica per la gestione e indirizzo dei flussi di utenza; - promozione degli impianti per utilizzi non agonistici legati al turismo-dolce e naturalistico; - snellimento delle procedure di V.I.A. in consonanza a quanto previsto per le varianti urbanistiche; - adeguamento dei sistemi correnti di finanziamento per il superamento delle problematiche strutturali del settore e di eventuali procedure amministrative e gestionali inadeguate 3.1. Sviluppare le potenzialità naturalistiche ed ambientali: - valorizzazione della biodiversità, dei siti naturalistici del P.T.R.C. e minori 3.2. La tutela dall inquinamento ambientale da interventi di origine antropica (congestionamento turistico): - adeguamento delle infrastrutture di servizio e della viabilità; - ripristino di aree a valenza ambientale e della viabilità minore e silvo-pastorale ad usi turistici; - manutenzione del paesaggio vallivo e montano attraverso anche la creazione di piccoli bacini artificiali in quota al fine di tutela dagli incendi boschivi; - predisposizione di strumentazioni di telecontrollo e di un centro di monitoraggio ambientale esteso a tutto il territorio del Patto Sviluppo di tecnologie ed attività ecocompatibili: - attivazione di iniziative tese all utilizzo di energie rinnovabili o alternative; - attivazione di procedure di certificazione ambientale o di politiche di sostenibilità sia nelle amministrazioni locali che nelle singole attività economiche Promozione dell artigianato artistico e per la manutenzione del patrimonio edilizio storico, residenziale e turistico, connessi al miglior raggiungimento dello sviluppo turistico dell area - interventi infrastrutturali a supporto della mobilità turistica, alle manifestazioni turistiche e al miglioramento della qualità del soggiorno; - adeguamento degli strumenti urbanistici con riferimento alla L.R. 37/ I principali risultati conseguiti dal Patto territoriale Proposto nel periodo di transizione che ha segnato il passaggio delle competenze in materia di programmazione negoziata dall Amministrazione statale alle Regioni, il patto territoriale Dolomiti Venete si è trovato, sin dalla elaborazione del protocollo di intesa, in una situazione di sospensione sia relativamente all iter di approvazione che di finanziamento: infatti, la delibera 3

4 CIPE del 17 marzo 2000, n pubblicata il 31 maggio seguente - aveva sospeso sine die le richieste di istruttoria di nuovi patti territoriali, a decorrere dalla data della stessa delibera, impedendo così il completamento del percorso di formazione del patto. Tuttavia, l esperienza della concertazione avviata a livello locale è continuata, grazie soprattutto all impulso fornito dalla legge regionale 6 aprile 1999, n. 13 Interventi regionali per i patti territoriali, che ha incoraggiato la sottoscrizione del Documento di proposta, avvenuta, come si è anticipato, il 5 giugno 2001 e ha consentito di continuare ad approfondire e di sviluppare la progettualità in esso espressa. Infatti, pur finanziando inizialmente interventi di tipo immateriale (animazione economica, progettazione di reti e sistemi informativi, progettazione di opere pubbliche), la legge regionale n. 13/1999 ha fornito al territorio le risorse finanziarie necessarie per progettare interventi che sono stati successivamente in parte realizzati, soprattutto mediante la partecipazione a fonti di finanziamento comunitarie e regionali. Sulla base dei dati desumibili dalle deliberazioni della Giunta Regionale del Veneto, nell area del patto territoriale Dolomiti Venete la citata legge regionale ha cofinanziato - nel suo primo quinquennio di operatività n. 74 iniziative, il cui elenco è riportato nella tabella seguente, di cui: - n. 3 iniziative di animazione economica e di elaborazione di piani e programmi; - n. 71 progettazioni relative ad altrettante opere pubbliche. Interventi finanziati dalla legge regionale n. 13/1999 Attuatore Descrizione intervento Spesa Contributo Spesa Bando 2001 Interventi di progettazione di infrastrutture - L.R. n. 13/1999, art. 6 lett. c) ammessa concesso sostenuta CM Agordina Area ricreativa attrezzata Plana - Falcade , , ,56 CM Agordina Recupero ai fini polifunz. ex-scuola element. Pablo Mosca di Frassenè 6.972, , ,24 CM Agordina Rifacimento e sistemazione piazza municipio e mercato Cencenighe Ag , , ,45 CM Agordina Rifacimento e sistemazione piazza del nuovo municipio Falcade 9.296, , ,33 CM Agordina Recupero urbanistico piazza - Canale d Agordo , , ,59 CM Agordina Realizzazione parcheggi interrati centro storico Villagrande Colle S.L , , ,56 CM Agordina Sistemaz. e recupero percorsi pubblici centro storico Villagrande Colle SL 4.648, , ,17 CM Agordina Progetto per l allestimento di un museo sull economia agro-silvozootecnica delle Dolomiti bellunesi in epoca storica 4.648, , ,17 CM Agordina Riqualificazione urbana centro paese- La Valle Agordina 6.274, , ,60 CM Agordina Percorso vita-strada Ru della Miniera - Rocca Pietore 5.345, , ,99 CM della Valle del Boite Struttura turistico-ricettiva Monte Rite Cibiana di Cadore , , ,15 CM della Valle del Boite Copertura spazio polifunzionale - San Vito di Cadore , , ,45 CM della Valle del Boite Area ricreativa attrez. Parco Revis - Cortina d Ampezzo 6.197, , ,23 CM della Valle del Boite Copertura spazio polifunzionale - Vodo di Cadore 8.056, , ,69 CM della Valle del Boite Sistemazione sentieri di guerra sul Monte Rite - Vodo di Cadore 6.755, , ,56 CM della Valle del Boite Area ricreativa attrezzata a Borca di Cadore 4.648, , ,17 CM Cadore Longaron. Zoldo Rifacimento e sistemaz. piazza Chiesa di S. Floriano - Forno di Zoldo 6.662, , ,43 CM Cadore Longaron. Zoldo Area ricreativa attrezzata - Forno di Zoldo 6.158, , ,28 CM Cadore Longaron. Zoldo Area ricreativa attrezzata - Zoppè di Cadore 3.486, , ,12 TOTALI , , ,74 4

5 Interventi finanziati dalla legge regionale n. 13/1999 Attuatore Descrizione intervento Spesa Contributo Spesa Bando 2002 Animazione economica- L.R. n. 13/1999, art. 6 lett. a) ammessa concesso sostenuta CM Agordina Animazione economica , , ,05 Interventi di progettazione- L.R. n. 13/1999, art. 6 lett. c) San Vito di Cadore Struttura turistico-promozionale e percorso perdonale a San Vito di Cadore , ,00 0,00 Colle Santa Lucia Riqualificazione a fini turistico-commerciali dell area in località Belvedere 8.000, , ,79 Canale d Agordo Riqualificazione urbanistica della piazza di Canale d Agordo: 2º stralcio , , ,00 Colle Santa Lucia Opere di urbanizzazione a servizio delle strutture alberghiere del Passo Giau 5.640, ,00 0,00 Comune di Gosaldo Arredo urbano a Tiser 9.600, , ,50 Zoppè di Cadore Arredo urbano dei centri storici 9.000, , ,00 Selva di Cadore Completamento e sistemazione turistico-operativi in località Santa Fosca , , ,88 Zoldo Alto Consolidamento e restauro conservativo della canonica di Fusine 9.296, , ,00 Rivamonte Agordino Creazione di percorsi tematici e arredo urbano dei centri storici minori 8.400, , ,00 Cencenighe Agordino Passerella ciclo-pedonale sul torrente Biois , , ,00 San Tomaso Agordino Percorso pedonale e passeggiata turistica a Vare , , ,60 Rocca Pietore Percorso pedonale e passeggiata turistica a Rocca/Col di Rocca , , ,00 Cibiana di Cadore Restauro e recupero funzionale del Casello di Cibiana , , ,00 La Valle Agordina Riqualificazione del centro urbano - 3º stralcio , , ,59 Alleghe Sistemazione ed arredo urbano del lungolago 9.600, ,00 0,00 Taibon Agordino Sistemazione turistico-ambientale area fluviale 9.296, , ,00 Vodo di Cadore Area turistico ricreativo-ambientali 8.400, ,00 0,00 Agordo Arredo urbano nei centri storici , , ,00 Cortina d Ampezzo Planetarium , ,00 0,00 Vodo di Cadore Recupero turistico di fabbricato rurale 8.700, , ,00 Vallada Agordina Restauro conservativo di un fienile in frazione Sachet 8.400, , ,74 Forno di Zoldo Restauro facciate sede municipale , , ,61 Vallada Agordina Parco degli orologi solari 8.400, ,00 0,00 San Vito di Cadore Percorso turistico attrezzato pedonale e ciclabile , , ,00 Taibon Agordino Valorizzazione turistico-ambientale della Valle di San Lucano 8.400, , ,00 Agordo Parcheggio a servizio turistico , ,00 0,00 Colle Santa Lucia Sistemazione e recupero della piazza di Villagrande , , ,00 Voltago Agordino Falcade Costruzione strada di accesso al Rifugio Scarpa, alla Malga Losch e alla stazione di arrivo della seggiovia Frassenè-Malga-Losch Nuovo campo golf: modifica e adeguam. pista da fondo e infrastr. connesse , ,00 0, , , ,00 Livinallongo Col di Lana Parcheggio ad uso turistico in località Pieve , , ,00 C.M della Valle del Boite Sistema museale e percorso archeologico di Mondeval , , ,00 TOTALI , , ,76 5

6 Interventi finanziati dalla legge regionale n. 13/1999 Attuatore Descrizione Spesa ammessa Contributo concesso Bando 2003 Animazione economica- L.R. n. 13/1999, art. 6 lett. a) CM Agordina Informazione, orientamenti e assistenza alle piccole e medie imprese turistiche del Patto territoriale Dolomiti Venete CM Agordina , ,00 Piani o programmi di azioni settoriali o plurisettoriali di sviluppo locale-- L.R. n. 13/1999, art. 6 lett. a) bis Dal patto territoriale all Intesa Programmatica Dolomiti Venete , ,000 in provincia di Belluno: programma integrato di sviluppo locale Interventi di progettazione- L.R. n. 13/1999, art. 6 lett. c) Zoppè di Cadore Completamento piazzola attrezzata eliporto 4.793, ,00 Livinallongo Col di Lana Parcheggio ad uso turistico in località Pieve , ,00 Zoppé di Cadore 2º stralcio sistemazione viabilità intervalliva Zoppè-Vodo , ,00 Forno di Zoldo Opere per la realizzazione di percorsi pedonali e di arredo 8.600, ,00 urbano a Forno di Zoldo Canale d Agordo Riqualificazione e messa a norma area polifunzionale e ricreativa 8.000, ,00 San Tomaso Agordino Opere di servizio all utenza turistica 4.660, ,00 Canale d Agordo Completamento itinerario ciclabile-turistico 4.660, ,00 Rivamonte Agordino Creazione di aree a parcheggio e ricreative e adeguamento 6.990, ,00 pubblica illuminazione Colle Santa Lucia Riqualificazione fabbricato ex asilo da adibire a sala convegni 6.977, ,00 e residenza turistica Cibiana di Cadore Casa dell artista nel paese dei murales , ,00 Falcade Potenziamento delle attrezzature e degli impianti a servizio , ,00 pista da fondo La Valle Agordina Completamento sistemazioni esterne e realizzazione impianto , ,00 illuminazione impianti sportivi comunali Vodo di Cadore Sistemazione ed ampliamento di area turistico ricreativoambientale 9.000, ,00 CM della Valle del Boite Valorizzazione Biotopi nella Valle del Boite 9.000, ,00 La Valle Agordina Adeguamento igienico-sanitario per il riutilizzo turistico delle 9.000, ,00 strutture di Malga Taibon Agordino Adeguamento arredo urbano nuclei urbani storici turistici 6.990, ,00 Selva di Cadore Museo Civico della Val Fiorentina , ,00 Canale d Agordo Progetto pilota per la valorizzazione del patrimonio faunistico 6.600, ,00 dalla Valle di Gares Canale d Agordo Realizzazione itinerario turistico-pedonale 6.600, ,00 Canale d Agordo Riqualificazione aree attrezzate di Pianezza e la Lal 6.600, ,00 Falcade Recupero degli affreschi esistenti sulle facciate degli edifici storici 2.330, ,00 TOTALI , ,00 Complessivamente, l ammontare della spesa ammessa al contributo della legge regionale n. 13/1999 in questo primo periodo di attuazione è stato di euro ,82, per l 85% (euro ,82) relativa a interventi di progettazione di opere pubbliche e per il 15% (euro ,00) relativa a interventi di animazione economica e istituzionale. L importo dei contributi regionali concessi è stato, invece, pari a un totale di euro ,08, per l 84% (euro ,08) destinati alla progettazione e per il 16% (euro ,00) alla a- nimazione economica e istituzionale Il passaggio dal Patto territoriale all IPA Il trasferimento dallo Stato alle Regioni della competenza in materia patti territoriali è avvenuto sulla base degli articoli 18 e 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n Al fine di favorire la regionalizzazione degli strumenti della programmazione negoziata, il punto 6 della delibera CIPE 15 febbraio 2000, n. 14 aveva, innanzitutto, disposto che il riordino delle relative procedure di attuazione avvenisse entro il 31 dicembre

7 A tal fine, come si è già accennato con riferimento al patto Dolomiti Venete, la delibera CIPE del 17 marzo 2000, n. 31 sospendeva le richieste di istruttoria di nuovi patti territoriali (a eccezione dei patti specializzati nei settori dell agricoltura e della pesca, rimasti nell ambito delle competenze statali) e un atto di indirizzo del CIPE del 4 aprile 2001 dettava gli orientamenti del processo di regionalizzazione, prevedendo, in particolare, che i patti territoriali divenissero parte integrante della programmazione regionale e che la prassi della concertazione sociale e del partenariato istituzionale sviluppatasi a livello locale si estendesse e si consolidasse. Le modalità di assunzione da parte delle Regioni delle funzioni di coordinamento, programmazione e gestione dei patti territoriali sono state, tuttavia, disciplinate solo qualche anno più tardi, dalla delibera CIPE del 25 luglio 2003, n. 26 intitolata Regionalizzazione dei patti territoriali e coordinamento Governo, regioni e province autonome per i contratti di programma. La Regione del Veneto è stata la prima e, sino ad oggi, unica Regione italiana ad avere esercitato per tempo le competenze conferite in materia di patti territoriali, approvando un organica legge - la già citata legge regionale n. 13/ che ha definito il ruolo della Regione stessa in tale ambito, ha disciplinato il raccordo tra i patti territoriali e la programmazione regionale e, infine, ha promosso e cofinanziato interventi specifici a loro favore. Il disegno regionale di progressivo coordinamento dei patti territoriali con la programmazione, anche finanziaria, regionale, è stato portato a compimento nel 2003: in particolare, l articolo 29 della legge regionale 14 gennaio 2003, n. 3 ha introdotto alcune rilevanti modifiche alla legge regionale n. 13/1999, volte a favorire l adeguamento delle forme di organizzazione dei patti territoriali, già costituiti o da costituire, alle modalità della programmazione decentrata regionale, attraverso l attuazione in tali aree (qualora ve ne siano le condizioni) di Intese programmatiche d area, previste dall articolo 25, comma 5 della legge regionale 29 novembre 2001, n. 35 Nuove norme sulla programmazione. L Intesa programmatica d area (IPA) costituisce, quindi, un nuovo istituto della programmazione regionale e, nel contempo, un nuovo modello di definizione dei programmi di sviluppo locale - caratterizzati da un approccio bottom up e fondati sui partenariati locali - da sviluppare nelle aree interessate da patti territoriali a cura dei Soggetti promotori dei patti stessi e in partenariato con la Regione. Al fine di favorire tale evoluzione, la medesima legge regionale n. 3/2003 ha ampliato gli interventi specifici a favore dei patti territoriali, prevedendo il concorso finanziario regionale anche per l attuazione di programmi volti alla formazione di piani o programmi di azioni settoriali o plurisettoriali di sviluppo locale e, infine, l articolo 48 della legge regionale 30 gennaio 2004, n. 1 ha inserito, sempre tra le tipologie di intervento finanziabili dalla legge regionale n. 13/1999, anche interventi di carattere strutturale. Nel mese di giugno 2003, pertanto, il Tavolo di concertazione del patto territoriale Dolomiti Venete ha deciso di partecipare al bando indetto con delibera della Giunta Regionale del Veneto n dell 11 aprile 2003, in attuazione delle nuove disposizioni della legge regionale n. 13/1999, proponendo un programma di animazione istituzionale volto ad adeguare l organizzazione del patto territoriale alle forme della programmazione decentrata regionale e l elaborazione di un documento complessivo di programmazione d area, secondo le indicazioni dell articolo 25 della legge regionale n. 35/2001. La domanda di contributo e il programma di attività presentati dai Soggetti promotori del Patto territoriale Dolomiti Venete sono stati approvati dalla Giunta Regionale con delibera n del 10 ottobre Il Tavolo di concertazione del patto ha così avviato un nuovo percorso - organizzativo e programmatico - finalizzato a creare le condizioni necessarie per l attuazione della Intesa Programmatica d Area Dolomiti Venete, da proporre nell ambito del primo piano di attuazione e spesa (PAS), di cui all articolo 18 della legge regionale n. 35/1001 sulla programmazione. L IPA si colloca, infatti, nello scenario strategico delineato dal nuovo Programma Regionale di Sviluppo (PRS), il quale - come si legge nel Documento di lavoro n. 1 del PRS medesimo - informerà la costruzione del Piano di Attuazione e Spesa, nell ambito del quale, proprio attraverso le Intese programmatiche d area, i patti territoriali potranno trovare un opportuno qua- 7

8 dro di riferimento (programmatico, temporale, finanziario), e diventare strumenti dello sviluppo locale in attuazione di politiche e strategie condivise con la Regione del Veneto. Il passaggio dal patto territoriale all IPA Dolomiti Venete affonda le radici nella prima esperienza di concertazione locale avviata alla fine del Tuttavia, la proposta di articolazione del PAS, sia per la formulazione che per la gestione, a livello territoriale, nasce da una più avanzata e approfondita fase di concertazione tra le Parti sociali e di collaborazione tra gli Enti locali e la Regione, attraverso la quale è stato elaborato un nuovo programma di sviluppo locale, caratterizzato dai seguenti elementi: - il consolidamento e l ampliamento del partenariato istituzionale ed economico-sociale locale e la formale regolamentazione dei rapporti tra i Partner, al fine di adeguare il partenariato locale alle forme organizzative della programmazione decentrata regionale; - l ampliamento dell area geografica di intervento originariamente prevista per il Patto territoriale, ai quattro Comuni (Castellavazzo, Longarone, Ospitale di Cadore e Soverzene) della Comunità Montana Cadore Longaronese e Zoldo, inizialmente non inclusi, rafforzando così l omogeneità geomorfologica, storica e socio-economica del territorio oggetto di intervento (in proposito, si veda il successivo paragrafo 1.3.1); - la nuova definizione degli obiettivi e della strategia di sviluppo e l orientamento verso un programma di sviluppo a carattere plurisettoriale; - la definizione di un programma di sviluppo locale di durata biennale ( ) - pari a quella presumibile del primo PAS - da sottoporre alla valutazione del Nucleo regionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, istituito ai sensi dell articolo 1 della legge 17 maggio 1999, n Il primo documento programmatico e il riconoscimento regionale dell IPA Il documento di programmazione complessiva d area è stato, quindi, redatto in conformità a quanto previsto dal punto 2 dell allegato B alla delibera della Giunta Regionale del Veneto n dell 11 aprile 2003 e ha interessato il triennio Come si è accennato, il Tavolo di concertazione del Patto territoriale Dolomiti Venete ha deciso di ampliare l area di intervento dell intesa programmatica d area, per ricomprendere l intero territorio della Comunità Montana Cadore Longaronese Zoldo, della quale risultavano inclusi nel patto solo tre dei sette comuni. In tal modo il numero dei Comuni è passato da 24 a 28, la superficie complessiva da 1.219,0 kmq a 1.395,0 kmq, la popolazione residente da a unità. I quattro nuovi comuni (Castellavazzo, Longarone, Ospitale di Cadore e Soverzene), oltre ad essere contigui ai precedenti, risultano a questi omogenei anche dal punto di vista socioeconomico: infatti, al fine di verificare che tale ampliamento continuasse ad assicurasse la necessaria omogeneità geomorfologica, storica e socio-economica del territorio oggetto dell intesa programmatica d area, è stata elaborata una apposita analisi di impatto, la quale ha dimostrato che, sostanzialmente, i caratteri socio-economici del territorio - anche considerando i nuovi quattro comuni confermano e, anzi, rafforzano la vocazione terziaria e, in particolare, turistica dell area. Il documento programmatico dell IPA per il triennio è stato approvato dal Tavolo di concertazione del e la sua strategia di intervento proposta era così articolata: 8

9 Documento programmatico dell IPA delle Dolomiti Venete Il sistema degli obiettivi L idea-forza di sviluppo locale: Promuovere una nuova fase di sviluppo sostenibile delle Dolomiti Venete Priorità: Rafforzare il contesto strutturale, economico e sociale delle Dolomiti Venete, attraverso la promozione della integrazione spaziale, economica e funzionale delle aree più marginali con i territori caratterizzati da maggiore dinamica di sviluppo, preservando o ripristinando le condizioni di sostenibilità dello sviluppo Ampliare e innovare la base produttiva in un quadro di sostenibilità ambientale, attraverso la diversificazione settoriale, la integrazione fra settori, la integrazione di imprese, la valorizzazione delle risorse umane Assi prioritari: Valorizzare le diverse vocazioni del territorio, attraverso interventi integrati, in primo luogo di natura ambientale I II III Competitività del sistema territoriale locale Competitività delle imprese Obiettivi strategici e linee di intervento Valorizzazione integrata del territorio All interno di ciascuno dei tre assi prioritari sono state quindi individuate specifiche azioni che hanno delineato il programma di sviluppo locale e le scelte di investimento conseguenti, come evidenziato nella seguente tabella. Infine, il disegno regionale di coordinamento dei patti territoriali con la programmazione, anche finanziaria, regionale è stato portato a compimento con la deliberazione della Giunta regionale del Veneto n del che ha dettato le disposizioni quadro di organizzazione delle IPA. In base a tali disposizione, l IPA della Dolomiti Venete è stata formalmente riconosciuta dalla Regione del Veneto con la deliberazione n del

10 Documento programmatico dell IPA delle Dolomiti Venete Articolazione del programma di sviluppo locale in assi, misure e azioni ASSE I COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA TERRITORIALE LOCALE Misure I.1 Accessibilità e mobilità I.1.A Accessibilità I.2 Riqualificazione e miglioramento della dotazione infrastrutturale dei sistemi locali di sviluppo Misure II.1 Ammodernamento, consolidamento e ampliamento del tessuto produttivo II.2 Valorizzazione delle risorse umane I.1.B Mobilità ASSE II COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE Azioni I.2.A Infrastrutture per la diversificazione dell offerta turistica I.2.B Infrastrutture per la localizzazione e la rilocalizzazione delle imprese industriali e artigianali Azioni II.1.A Sostegno agli investimenti delle PMI turistiche II.1.B Sostegno agli investimenti delle PMI industriali e delle imprese artigiane II.1.C Sostegno delle PMI per l acquisizione di servizi reali II.2.A Patto formativo locale ASSE III VALORIZZAZIONE INTEGRATA DEL TERRITORIO Misure III.1 Tutela e valorizzazione delle risorse naturali e ambientali III.2 Qualità della vita III.3 Tutela e valorizzazione del patrimonio storico e culturale Azioni III.1.A Aree naturali e protette e difesa del suolo III.1.B Sostegno alle attività agricole e sviluppo rurale III.1.C Ciclo integrato dell acqua III.1.D Gestione dei rifiuti III.1.E Energia III.2.A Riqualificazione dei centri storici e rivitalizzazione dei centri abitati III.2.B Sostegno alle imprese del commercio e dell artigianato artistico III.2.C Sviluppo delle infrastrutture sociali III.3.A Interventi sul patrimonio storicoculturale 10

11 I principali risultati conseguiti dal primo documento programmatico Gli interventi prioritari previsti dal primo documento programmatico dell IPA delle Dolomiti Venete relativo al triennio sono stati, in parte, realizzati grazie anche al cofinanziamento assegnato dalla Regione Veneto sempre mediante le risorse annuali stanziate dalla legge regionale 6 aprile 1999, n. 13. Dal 2004 i bandi regionali relativi all assegnazione delle risorse della citata legge regionale hanno riguardato esclusivamente opere e infrastrutture pubbliche e non più, quindi, il finanziamento di attività di animazione istituzionale, né la formazione di piani o programmi di azioni settoriali o plurisettoriali di sviluppo locale, né l assistenza per la diffusione di reti e sistemi informativi tra i sottoscrittori e gli attuatori del patto territoriale, né, infine, la progettazione degli interventi previsti. Il bando regionale indetto con deliberazione della Giunta Regionale n del 1 ottobre 2004 ammetteva a finanziamento opere e infrastrutture pubbliche nei settori dello sviluppo locale e turistico (compresi i beni culturali), dichiarate strategici dai soggetti presentatori. Con deliberazione della Giunta Regionale n del 29 dicembre 2004 nel territorio dell IPA delle Dolomiti Venete è stato cofinanziato il seguente intervento: Interventi finanziati dalla legge regionale n. 13/1999 Attuatore Descrizione intervento Spesa Contributo ammessa concesso Bando 2004 Opere e infrastrutture - L.R. n. 13/1999, art. 6 lett. d) bis C..M. Longaronese Progetto integrato: valorizzazione turistico-ambientale del territorio , ,00 L anno seguente, il bando regionale indetto con deliberazione della Giunta Regionale n del 19 luglio 2005 ha ammesso al finanziamento della legge regionale n. 13/1999 opere e infrastrutture pubbliche nei settori dello sviluppo locale e turistico (compresi i beni culturali e paesaggio). Con deliberazione della Giunta Regionale n del 30 dicembre 2005 nel territorio dell IPA delle Dolomiti Venete dichiarato ammissibile il seguente intervento, successivamente finanziato con delibera n. 783 del per l'utilizzo di risorse assegnate con delibera CIPE n. 35/2005 nell ambito dell Intesa Istituzionale di Programma tra Governo e Regione Veneto: Bando 2005 C.M. Agordina Interventi finanziati dalla legge regionale n. 13/1999 Attuatore Descrizione intervento Spesa Contributo Opere e infrastrutture - L.R. n. 13/1999, art. 6 lett. d) bis Realizzazione di un percorso ciclo-pedonale lungo la valle del medio-basso Cordevole. Stralcio funzionale nei Comuni di Taibon Agordino, Agordo, La Valle A- gordina ammessa concesso , ,00 La deliberazione della Giunta Regionale n del 18 aprile 2006 ha aperto i termini per la presentazione delle domande di contributo a valere sulla legge n. 13/1999 per l annualità 2006, per il finanziamento opere e infrastrutture pubbliche nei settori dello sviluppo locale, sviluppo turistico, beni culturali, valorizzazione e uso delle risorse paesaggistiche, ma la deliberazione della Giunta Regionale n del 12 dicembre 2006 che ha approvato i risultati dell istruttoria non ha cofinanziato alcuno degli interventi proposti. 11

12 Infine, per l annualità 2007, il bando indetto con deliberazione della Giunta Regionale n. 347 del 20 febbraio 2007 ha riguardato per la prima volta l intero territorio regionale venendo così superata la microzonizzazione delle aree regionali che assegnava le risorse della legge regionale solo alle aree classificate nell Obiettivo 2 dei Fondi strutturali comunitari e ha considerato ammissibile il finanziamento di opere e infrastrutture pubbliche nei settori dello sviluppo locale, sviluppo turistico, beni culturali, valorizzazione delle risorse paesaggistiche. Con deliberazione della Giunta Regionale n del 20 novembre 2007 sono stati cofinanziati i seguenti interventi nel territorio dell IPA delle Dolomiti Venete. Interventi finanziati dalla legge regionale n. 13/1999 Attuatore Descrizione intervento Spesa Contributo ammessa concesso Bando 2007 Comune di Selva di Cadore C.M. Valle del Boite Opere e infrastrutture - L.R. n. 13/1999, art. 6 lett. d) bis Realizzazione di un fabbricato da destinare a centro servizi polifunzionale (kinderheim, bar-ristoro, attività logistico amministrativa e servizi di supporto alle attività sportive) finalizzato allo sviluppo turistico del territorio dell'alto Agordino Completamento itinerario ciclo-pedonale "La lunga via delle Dolomiti" di collegamento tra i Comuni di Vodo di Cadore, Borca di Cadore, S. Vito di Cadore, Cortina d'ampezzo - 3 stralcio (*) , , , ,24 TOTALI , ,24 (*) La Giunta regionale del Veneto con delibera n. 783 del ha deciso l'utilizzo delle risorse assegnate con delibera CIPE n. 35/2005 nell ambito dell Intesa Istituzionale di Programma tra Governo e Regione. In tale ambito ha integrato il finanziamento per il completamento della Pista Ciclabile Lunga Via delle Dolomiti - Vodo di Cadore Borca di Cadore, del costo totale di euro ,00, con un contributo di pari importo. Con la medesima delibera sono stati altresì finanziati: - la ristrutturazione e l ampliamento del rifugio alpino " G. P. Talamini" in Comune di Vodo di Cadore, del costo totale di euro ,00, con un contributo di euro ,00; - il risollevamento antico edificio denominato " Taulà dei Bos" da destinare a centro culturale e sede invernale del "Museo di Monte Rite" in Comune di Cibiana di Cadore, del costo totale di euro ,00 e con un contributo di pari importo; - il completamento degli interventi di risanamento ambientale del Lago di Alleghe, nei comuni di Alleghe e di Rocca Pietore, con asportazione del materiale depositato in corrispondenza del centro abitato e nei pressi dell' "Abergo Regina", per un costo complessivo di euro ,00 e un contributo regionale di euro ,00 e la quota rimanente a carico di ENEL Produzione Spa; - la realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio-basso Cordevole - Stralcio funzionale nei comuni di Taibon Agordino, A- gordo, La Valle Agordina, per un costo complessivo di euro ,00 ed un contributo regionale di euro ,00. In sintesi, nel secondo triennio di attuazione della legge regionale n. 13/1999, l IPA delle Dolomiti Venete ha attivato la realizzazione di interventi infrastrutturali per euro ,02, con un cofinanziamento regionale di euro , L IPA Dolomiti Venete e la nuova programmazione L 1 gennaio 2007 è iniziato un nuovo ciclo di programmazione delle politiche e delle risorse finanziarie dell Unione europea (UE), che si estenderà fino al 31 dicembre 2013, e con il quale sono coordinate e sincronizzate anche le politiche di sviluppo economico e sociale condotte dallo Stato e dalla Regione del Veneto, nell ambito di un sistema di programmazione unitario. L intero territorio della regione Veneto sarà interessato da circa cinquanta grandi programmi pluriennali di spesa gestiti a livello comunitario, nonché da una decina di programmi pluriennali di spesa gestiti a livello regionale, interregionale e nazionale, quali i due POR dell Obiettivo dei fondi strutturali comunitari Competitività regionale e occupazione, il Programma di sviluppo rurale e diversi altri: questi programmi prevedono, al loro interno, un centinaio di diverse linee finanziarie di intervento, a loro volta articolate in alcune centinaia di azioni nei diversi settori dell intervento pubblico dell economia: dalla promozione imprenditoriale allo sviluppo infra- 12

13 strutturali, dalla valorizzazione del capitale umano a quella dei capitali territoriali, dallo sviluppo rurale a quello urbano. Assieme alla forte concentrazione delle risorse finanziarie verso gli obiettivi di Lisbona, finalizzati a realizzare in Europa una società fondata sulla conoscenza competitiva e dinamica, mediante forti interventi di sostegno al potenziamento del capitale umano, all istruzione, alla ricerca e all innovazione, e integrati dagli obiettivi di Goteborg in materia ambientale, una delle novità più rilevanti rispetto al precedente periodo di programmazione , è il superamento della microzonizzazione cui era stata assoggettata la regione Veneto, che canalizzava risorse e interventi verso i comuni del cosiddetto Obiettivo 2 dei Fondi strutturali comunitari: nel nuovo periodo di programmazione, tutti i Comuni del Veneto saranno potenzialmente interessati dai nuovi programmi, pur con articolazioni diverse a seconda dei territori. In tale scenario, come ogni anno, la Giunta Regionale del Veneto ha indetto, con la deliberazione n. 953 del Programmazione decentrata cofinanziamento di interventi infrastrutturali (L.R. 13/99 e art. 25 L.R. 35/2001). Anno 2008, il bando per selezionare e finanziare opere e infrastrutture pubbliche dichiarate prioritarie dai Tavoli di concertazione delle Intese Programmatiche d Area (IPA). Oltre a ciò, con tale bando la medesima Giunta regionale intende costituire un parco progetti che abbia la caratteristiche per accedere: - alle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), assegnate alla Regione dalla delibera CIPE n. 166/2007 per il periodo ; - alle risorse del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), assegnate alla Regione dalla Commissione europea con decisione C(2007) 4247 del di approvazione del Programma operativo regionale dell obiettivo Competitività regionale e occupazione dei fondi strutturali comunitari In questo modo, anche le IPA sono chiamate a concorrere ad attuare gli obiettivi di sviluppo economico e sociale programmati a livello europeo, statale e regionale, soprattutto mediante le risorse aggiuntive messe a disposizione dai Fondi destinati alla coesione economica, sociale e territoriale, in coerenza con le previsioni dall art. 119, comma 5 della Costituzione italiana che così dispone: Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. Pertanto, l aggiornamento del primo documento programmatico dell IPA della Dolomiti Venete e la sua estensione per un ulteriore periodo triennale , intende favorire un riorientamento degli obiettivi di sviluppo locale e dei conseguenti interventi coordinandoli con le priorità della nuova programmazione dell Unione europea, dello Stato e della Regione. La nuova programmazione della politica di coesione economica, sociale e territoriale, pone particolare attenzione alle zone caratterizzate da svantaggi geografici e naturali, quali le zone di montagna, al fine di individuare gli interventi necessari al superamento delle difficoltà specifiche di tali aree. In particolare, la programmazione e i fondi europei e nazionali contribuiscono al finanziamento di investimenti volti: - a migliorare l'accessibilità; - a promuovere e sviluppare le attività economiche connesse al patrimonio culturale e naturale; - a incentivare l'uso sostenibile delle risorse naturali e a incoraggiare il turismo sostenibile. 13

14 1.4. Il documento programmatico In connessione con il citato bando regionale di assegnazione delle risorse 2008 della legge regionale n. 13/1999, al fine di favorire il passaggio dalla programmazione alla nuova programmazione , cogliendone tutte le nuove opportunità per lo sviluppo del territorio, la Comunità montana Agordina, soggetto responsabile dell IPA delle Dolomiti Venete, ha assunto l iniziativa di procedere ad un aggiornamento del documento programmatico ormai scaduto, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: - l analisi dell evoluzione e della situazione socio-economica dell area; - il coordinamento degli obiettivi di sviluppo locale, con i nuovi obiettivi europei, nazionali e regionali; - la selezione di un nuovo pacchetto di opere ed interventi infrastrutturali, per il triennio , che siano coerenti con i nuovo obiettivi di sviluppo locale e con le linee finanziarie della programmazione ; - l avvio di un percorso di coordinamento politico tra le tre IPA della parte alta della Provincia di Belluno, in cui operano, altre all IPA delle Dolomiti Venete, l IPA del Cadore centrale e l IPA del Comelico e Sappada. Restano, invece, invariati il territorio dell IPA e il partenariato istituzionale ed economico sociale che ha sin qui dimostrato una buona capacità di coesione e di proposta La convergenza programmatica tra le IPA dell Alto Bellunese Nel contesto appena delineato, l aggiornamento del documento programmatico dell IPA delle Dolomiti Venete intende non solo coordinare obiettivi, priorità e interventi con le nuove politiche europee, nazionali e regionali, ma anche avviare un percorso di convergenza politica con le altre due IPA che operano nella parte alta della Provincia di Belluno: l IPA del Cadore Centrale, che coinvolge nove comuni della provincia di Belluno, coincidenti con l ambito amministrativo della Comunità montana Centro Cadore, e l IPA del Comelico e Sappada, che coinvolge i sei comuni della provincia di Belluno coincidenti con l ambito amministrativo della Comunità Montana Comelico e Sappada. L area delle tre IPA dell Alto Bellunese, che raggruppa 43 comuni della Provincia di Belluno, si estende su una superficie di kmq (pari al 63% del territorio provinciale e al 12,66% del territorio regionale) con una popolazione complessiva di abitanti (pari a circa il 34% della popolazione provinciale) e una densità pari a 30,36 abitanti per kmq, inferiore rispetto alla media regionale. E un area interamente montana che presenta evidenti problematiche comuni., nella quale la cooperazione nel settore dello sviluppo socio-economico è già attiva dal 1994, in particolare nell ambito delle tematiche relative allo sviluppo rurale affrontate nel quadro del programma di iniziativa comunitaria Leader. Infatti, le cinque comunità montane dell Alto bellunese sono tra i soci fondatori dell associazione Gruppo di azione locale Alto bellunese : in tale sede da circa 15 anni sono discusse e affrontate le principali problematiche comuni di sviluppo, elaborando analisi e definendo strategie di intervento comuni, nonché gestendo in comune programmi e risorse cofinanziate dall Unione europea e dalla Regione del Veneto. Inoltre, la maggioranza dei partner economico-sociali sono i medesimi nelle tre IPA e tali partner partecipano altresì al GAL Alto bellunese. Pertanto, pur partendo da distinte analisi e nella consapevolezza delle specificità dei diversi territori, con l aggiornamento del documento programmatico delle tre IPA dell alto bellunese si intende cogliere l occasione per definire degli obiettivi di sviluppo comuni ed una strategia comune per il perseguimento di essi. 14

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