XVII CONGRESSO FNP DEL TRENTINO DOCUMENTO CONCLUSIVO

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1 XVII CONGRESSO FNP DEL TRENTINO DOCUMENTO CONCLUSIVO Il Congresso approva la relazione del Segretario Generale e la integra con i contributi degli interventi dei delegati nel seguente documento conclusivo. La grave crisi che perdura nel nostro paese, non solo economica, ma anche politica, sociale e morale, sta colpendo in modo particolare i lavoratori e i pensionati. I vari Governi che si sono succeduti alla guida del paese, compreso il governo Monti, hanno adottato una politica economica e fiscale iniqua. Quasi il contrario dello slogan sbandierato Equità, sviluppo, rigore. Al fine di risanare il bilancio dello stato sono state drenate risorse dai soliti noti, dai lavoratori e dai pensionati, anziché trovare i soldi là dove ci sono: dai privilegi della casta politica, dalle rendite finanziarie, dai grandi patrimoni, dall eliminazione degli sprechi, da un contrasto ancora più efficace agli evasori fiscali, che andrebbero colpiti da provvedimenti anche penali. In questo contesto, il sindacato è chiamato ad assolvere un compito impegnativo e nobile, quello di rivendicare una radicale

2 riforma della politica all insegna della responsabilità verso il bene comune, della sobrietà, della politica come servizio e non come strumento di potere e di arricchimento personale. Richieste verso il Governo. Al prossimo Governo i pensionati chiedono: il ripristino dell adeguamento delle pensioni al costo della vita, con adozione dell indice IPCA; una drastica riduzione della curva di rendimento delle cosiddette pensioni d oro ; una decisa riduzione delle liquidazioni milionarie dei politici; una riforma fiscale che diminuisca in quantità significativa le tasse sui pensionati e sui lavoratori; l estensione dell esenzione dalle tasse fino a euro; una legge quadro nazionale, adeguatamente finanziata, per il sostegno alle persone non autosufficienti; il potenziamento dei livelli nell area della sanità e dell assistenza; politiche più efficaci per il sostegno alla famiglia. Al fine di ottenere risultati concreti su questi obiettivi, i delegati chiedono più determinazione al gruppo dirigente della FNP Nazionale, invitandola anche a recuperare un ruolo più autonomo rispetto alla Confederazione. Le nostre richieste non vanno poste in termini corporativistici e avulsi dal contesto della grave crisi che provoca emorragie di

3 posti di lavoro e preclude la via dell occupazione ai giovani; tutt altro, la nostra categoria può contribuire a politiche di crescita attraverso un patto fra generazioni. Richieste verso la Provincia. Come FNP, abbiamo il compito di esercitare al meglio la delega conferitaci dalla Cisl nel campo delle politiche sociali. Questo comporta, però, sensibilità nel cogliere i bisogni dei nostri rappresentati, capacità di analisi e di proposte operative. La prossima Segreteria Regionale dovrà confermare quindi l impegno ad un confronto sistematico con la Provincia, assieme alla Cisl, sulle materie più importanti per gli anziani: la sanità e l assistenza. Chiediamo alla Provincia un utilizzo più oculato e selettivo delle risorse, previste in continuo calo, evitando sprechi e opere faraoniche. Le risorse necessarie si possono reperire anche attraverso una riforma dell assetto istituzionale dell ente Provincia che riduca gli attuali livelli istituzionali e che preveda soprattutto l unificazione dei comuni.

4 Per quanto riguarda l imposizione fiscale regionale, rivendichiamo una riforma dell addizionale regionale con l introduzione del criterio della progressività dell imposta per fasce di reddito. Rapporti con la Cisl. Alla Confederazione intendiamo sottoporre i seguenti problemi: riforma organizzativa e gestionale della Cisl Servizi, dando attuazione a quanto già deliberato dalla Conferenza sui Servizi a livello nazionale ( unificazione dei servizi CAF e INAS); un metodo per realizzare più sinergie possibili nell utilizzo della nuova sede, all insegna del risparmio e dell economicità; una regia sulla presenza delle categorie sul territorio. I Servizi. Per rendere più forti la FNP e la CISL La nostra casa comune, la Cisl, può conservare e rafforzare la sua rappresentanza solo se, accanto alla credibilità e attrazione sindacale, saprà dotarsi di una rete di servizi sempre più efficiente e diffusa sul territorio. I nostri associati esprimono una domanda pressante in tal senso. Attualmente la situazione non è assolutamente soddisfacente. La FNP intende raccogliere e sostenere questa più che giustificata esigenza e, per operare con concretezza, chiederà

5 alla Cisl di organizzare una Conferenza dei Servizi con la partecipazione di tutte le strutture della Confederazione. Rapporti con le categorie dei dipendenti E un punto dolente. Fra lavoratori dipendenti e pensionati si registra un fossato culturale. La cosiddetta continuità associativa rimane un problema irrisolto. Nel passaggio fra lo stato di dipendente a quello di pensionato, si verifica un enorme dispersione di iscritti alla FNP. Su questo punto occorre passare dalla denuncia del fenomeno ad una fase di confronto approfondito con le categorie al fine di individuare iniziative e forme organizzative atte a risolvere o almeno arginare l emorragia di tessere. La nuova sede La realizzazione di una nuova sede non è stata un capriccio o un optional, ma una scelta obbligata a seguito del venir meno della disponibilità di quella via S.Croce. Tutte le decisioni concernenti il progetto di ristrutturazione dell edificio di via Degasperi sono state adottate dal Comitato Esecutivo della USR, nel quale sono rappresentate tutte le

6 strutture dell Unione e tutto è stato analizzato, ponderato assieme e deciso con delibere. La FNP, la categoria proporzionalmente più numerosa, ha sostenuto uno sforzo finanziario più consistente di altri nel nome della confederalità e della solidarietà, scelta di cui non abbiamo da pentirci. La nostra FNP La riorganizzazione del nostro sindacato decisa dagli organismi nazionali, anche e soprattutto per motivi di economicità, non incide in modo significativo sulla nostra realtà trentina. Sono confermate le precedenti 11 zone e la struttura degli organismi viene solo un po smagrita. Ciò non toglie che il nuovo Consiglio Generale sarà chiamato a definire nuove linee per rivedere il nostro essere sul territorio, per instaurare un rapporto più stretto con gli associati, per mettere in campo iniziative mirate e sistematiche per coinvolgere i pensionati e gli anziani, anche al fine non secondario di rafforzarci nella rappresentanza. Approvato all unanimità. Trento, 14 marzo 2013.

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