Che cosa è la Lega Spi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Che cosa è la Lega Spi"

Transcript

1 Che cosa è la Lega Spi Base - diritti - confronto È l articolazione di base del sindacato pensionati della Cgil. È il luogo fisico (presente in Emilia-Romagna in 282 punti) dove le persone possono andare a svolgere alcune importanti attività, prima tra tutte quella di far valere i propri diritti (attraverso l accoglienza e i servizi). È un punto di incontro e di riferimento per tutto il territorio non solo per i pensionati, è un luogo di confronto aperto. La Lega ha il compito di conoscere quali sono i bisogni e i problemi delle persone sul proprio territorio. Utilizza per farlo strumenti come le assemblee, le riunioni, i questionari. Ma soprattutto deve svolgere un lavoro di ascolto costante delle persone che si rivolgono allo Spi. La Lega ha anche il compito di conoscere i propri interlocutori istituzionali sul territorio sia per il lavoro di contrattazione sociale che per quello di informazione verso il pubblico. Il rapporto della Lega Spi con il territorio è arricchito dalle attività di promozione sociale.

2 Cosa fa la Lega Spi Sindacato - territorio - benessere sociale Il lavoro della Lega Spi si svolge su due piani: la tutela individuale e la contrattazione sociale. Queste due attività la caratterizzano come parte del sindacato. Il nostro posto di lavoro è il territorio. È qui che mettiamo in pratica l azione rivendicativa e la rappresentanza sociale della popolazione anziana (e non solo, ma anche quella delle famiglie e dei lavoratori in relazione ai servizi). Lo Spi si occupa di benessere sociale nel senso più ampio del suo significato: come valore condiviso; come diritto che ogni persona ha di vivere in una condizione dignitosa, senza alcuna privazione.

3 Trasformare i bisogni in rivendicazioni Conoscenza - contrattazione - consenso In ogni contrattazione il punto di partenza è la conoscenza dei bisogni delle persone. Questi bisogni vanno trasformati in fabbisogni/richieste da presentare alle controparti, che possono essere sia pubbliche che private. Una contrattazione è tanto più efficace quanto più è rivendicativa e partecipata. IL PROCESSO NEGOZIALE: Rilevare i bisogni e selezionare gli obiettivi. Costruire il consenso sia nella fase della selezione delle richieste-obiettivo, che nella definizione delle piattaforme e gestione degli accordi sottoscritti. Supportare ogni fase della contrattazione territoriale sociale attraverso una puntuale informazione agli organismi dirigenti della Lega, agli iscritti/e Spi, alla popolazione interessata.

4 Cosa contrattare - 1 Protocolli - pubblico - governo Per la contrattazione è importante definire protocolli di relazioni sindacali in cui l Ente pubblico riconosce il ruolo del sindacato nel confronto preventivo sulle scelte di governo del territorio La contrattazione può riguardare qualsiasi materia di cui è titolare l amministrazione pubblica (Ente di riferimento, di gestione e di indirizzo).

5 Cosa contrattare - 2 Tariffe - servizi - fondi Esempi di contrattazione sociale: - la tassazione locale sugli immobili, sui servizi, sulle aliquote (in modo progressivo ed equo) delle addizionali e degli altri tributi, le riduzioni, le esenzioni, le agevolazioni, le tariffe sociali - la nuova Isee attraverso regolamenti a livello omogeneo e di distretto - la destinazione e l utilizzo delle entrate; compresi i proventi derivanti dalla lotta all evasione fiscale, le entrate derivanti dalla alienazione di immobili pubblici (purché non si svendano i beni fondamentali) nonché le entrate che provengono da utili e dividendi delle aziende partecipate - i servizi sociali, socio-sanitari, alla persona - gli interventi contro la povertà e il disagio sociale - le risorse del Fondo sulla non autosufficienza - la qualità delle strutture residenziali assistenziali - il Fondo sociale per l affitto - il Sostegno al reddito - i Servizi per l infanzia e quelli educativi - le sicurezze : sicurezza urbana, sicurezza stradale, sicurezza domestica, sicurezza sociale - benessere/cultura/formazione permanente

6 Con chi contrattare Titolarità - autonomie - distretti Il sindacato sul territorio deve individuare le controparti precise in relazione all oggetto della contrattazione e a chi detiene la titolarità delle funzioni di governo locale: Regione Città Metropolitana di Bologna Comune Unioni dei Comuni Nuove Province di area vasta Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS) Distretto socio sanitario La Lega (in quanto struttura sindacale di base) ha come riferimento il proprio comune ma può essere coinvolta in tutti i livelli di contrattazione.

7 Tappe e azioni della contrattazione - 2 Piattaforma - protocollo - verbale si definisce Piattaforma il documento sindacale che contiene le linee rivendicative precise da presentare alle controparti si definisce Protocollo d intesa il testo sottoscritto tra le parti su aspetti condivisibili, stabiliti prima dell approvazione dei bilanci si definisce Verbale d incontro il testo nel quale, anche in assenza di accordo, vengono descritte le azioni dell Ente e registrate e/o verbalizzate le rispettive posizioni di assenso su alcune parti o di contrarietà su altre. È importante, anche in caso di dissenso, redigere sempre un Verbale d incontro che permette di conoscere le scelte dell Ente.

8 Tappe e azioni della contrattazione - 1 Mobilitazione - verifica - confederalità predisporre piattaforme rivendicative unitarie in ogni realtà territoriale (a cura della struttura territoriale e/o della Lega Spi di riferimento) basate sul coinvolgimento e la piena partecipazione dei cittadini e delle Associazioni portatrici di interessi presenti nel territorio e ricercando l unità con Fnp e Uilp e con le confederazioni Cgil Cisl Uil selezionare richieste e obiettivi contrattare con controparti precise sostenere le piattaforme e il confronto anche con momenti di mobilitazione definire e sottoscrivere testi o verbali gestire e verificare i contenuti dei testi sottoscritti concludere i confronti, condividendo i contenuti, con la firma di Verbali di incontro o di Protocolli d intesa. Questo rende vincolanti gli impegni assunti nell ambito delle scelte che competono agli Enti locali.

9 Gestione degli accordi Controllo - riscontro - delibera - regolamento dopo aver sottoscritto le intese, il sindacato deve controllare la realizzazione degli impegni concordati questo controllo consiste soprattutto nel far sì che (sulla base dei Protocolli d intesa e sulla base di quanto previsto dalle normative nazionali e regionali - esempio il nuovo Isee) vengano realmente approvati delibere, regolamenti, atti amministrativi degli Enti quindi la verifica e la gestione degli accordi consiste nel confronto-riscontro tra quanto è stato sottoscritto e quanto realmente viene realizzato da parte degli Enti e delle Istituzioni coinvolte

10 Bilanci comunali e spesa sociale Perché la contrattazione sia efficace è necessario tenere conto delle condizioni sociali della popolazione nel proprio territorio, ma in modo uguale anche dei margini di manovra dell amministrazione locale. È necessario quindi conoscere e saper leggere i bilanci comunali (secondo alcuni parametri fondamentali). Solo con l esame dei bilanci è possibile valutare gli effetti delle scelte politiche nazionali sulla finanza locale e gli orientamenti delle amministrazioni locali soprattutto in tema di servizi, welfare, equità fiscale. Leggere un bilancio comunale non è un operazione semplice. Negli ultimi anni questi bilanci si stanno inoltre trasformando per arrivare al cosiddetto bilancio armonizzato (come definito dall art. 9 Dcpm 28 dicembre 2011) a partire dal bilancio In questa fase di passaggio i bilanci si sono impoveriti di dati e di informazioni. A questo si aggiunge una ambiguità di lettura dei dati: la stessa cifra percentuale può avere significati completamente diversi a seconda delle diverse situazioni locali.

11 L avanzo di bilancio Uno degli indicatori da tenere sempre presente è il cosiddetto avanzo di amministrazione, cioè l eccesso di risparmio di un comune. La Corte dei Conti (l organo che verifica la correttezza dei bilanci degli enti statali) lo definisce come una eccedenza di risorse sottratte ai cittadini rispetto alle previsioni di spesa per i servizi. In linea generale se l avanzo di bilancio è superiore al valore del 4-5% il comune risparmia troppo e questo può significare: un sintomo di eccessivo prelievo fiscale un segnale di inefficienza dell ente una non adeguata capacità di programmazione delle entrate e delle uscite Per valutare la qualità di un avanzo di bilancio è necessario però approfondire la situazione locale, andando oltre le cifre. Per esempio, i meccanismi del Patto di stabilità, a cui devono sottostare i Comuni, possono determinare avanzi di amministrazione non utilizzabili. Infine va distinta la quota di bilancio destinata (che è una modalità di programmazione della spesa) da quella libera, rispetto alla quale è possibile avanzare proposte per contrattarne la destinazione. In ogni caso, la reale natura e disponibilità dell avanzo deve essere verificata nel confronto con la singola amministrazione.

12 Avanzo di bilancio e contrattazione sociale Di fronte ad un avanzo di bilancio molto elevato, il sindacato durante la contrattazione sociale può sollecitare il Comune a garantire un maggior equilibrio tra entrate e spese correnti attraverso la diminuzione della pressione fiscale (soprattutto attraverso una maggiore progressività fiscale, quindi maggior equità). In alternativa il sindacato può sollecitare l amministrazione comunale a impiegare l avanzo di amministrazione non vincolato per il miglioramento dei servizi offerti alla popolazione.

13 La spesa sociale Oltre all esame del bilancio, è necessario definire la qualità (buona o cattiva) della spesa sociale. Per farlo si devono prendere in considerazione alcuni parametri: quanto incide nel complesso la spesa sociale sulla spesa corrente (cioè la spesa per il funzionamento dell ente e per i servizi) e come si è evoluta negli anni la spesa corrente per settori: Asili nido e servizi per l infanzia; Strutture residenziali e di ricovero per anziani; Assistenza, beneficenza e servizi diversi alla persona. quanto incide la spesa sociale in conto capitale sul totale della spesa in conto capitale (cioè la spesa per acquisto, costruzione, manutenzione straordinaria dei beni) quanto incide la spesa per i servizi nel settore sociale rispetto al totale della spesa sociale quanto incidono i trasferimenti monetari a famiglie, associazioni e imprese sociali sul totale della spesa sociale quanto incide la spesa per il personale sul totale della spesa sociale Nella lettura di questi dati bisogna sempre fare attenzione alla spesa sociale esternalizzata e a quella gestita in associazione con gestori privati.

14 Indicatori minimi per la lettura del bilancio In conclusione, per farsi un idea dei margini di manovra di un comune (e quindi della contrattazione sociale territoriale) bisogna almeno analizzare: il valore dell equilibrio di parte corrente il valore dell utile (avanzo di amministrazione) il valore della spesa corrente e per gli investimenti il debito la quantità di risorse destinate al sociale la pressione fiscale

Sindacato confederale e unitario dei pensionati: Un confronto con i Comuni Monday, 06 February :30

Sindacato confederale e unitario dei pensionati: Un confronto con i Comuni Monday, 06 February :30 Aumenta il sostegno economico dei cittadini lombardi per avere servizi pubblici locali, i Comuni hanno avanzi di amministrazione dettati da troppa prudenza e non sempre buona programmazione. Il confronto

Dettagli

PROTOCOLLO CGIL CISL UIL CALABRIA ANCI LEGAUTONOMIE CALABRIA

PROTOCOLLO CGIL CISL UIL CALABRIA ANCI LEGAUTONOMIE CALABRIA PROTOCOLLO CGIL CISL UIL CALABRIA ANCI LEGAUTONOMIE CALABRIA PREMESSA La Calabria presenta un quadro di deboli relazioni sociali ed Istituzionali. Tale contesto, oltre ad avere una forte incidenza sulla

Dettagli

Proposta di protocollo d intesa sociale tra Anci e sindacati dei pensionati di Spi Fnp Uilp.

Proposta di protocollo d intesa sociale tra Anci e sindacati dei pensionati di Spi Fnp Uilp. Proposta di protocollo d intesa sociale tra Anci e sindacati dei pensionati di Spi Fnp Uilp. Un percorso condiviso per la difesa del welfare territoriale I comuni rappresentano la principale istituzione

Dettagli

ASSESSORATO AL BILANCIO PRESENTAZIONE

ASSESSORATO AL BILANCIO PRESENTAZIONE ASSESSORATO AL BILANCIO PRESENTAZIONE IL COMUNE Residenti al 31.12.2006 70.678 Uomini: 32.919 Donne: 37.759 Famiglie: 35.765 Composizione media a famiglia 1,97 Tasso di natalità: 0,78% Tasso di mortalità:

Dettagli

Famiglialab II parte Concertazione territoriale in Italia: germogli di buone pratiche

Famiglialab II parte Concertazione territoriale in Italia: germogli di buone pratiche II parte Concertazione territoriale in Italia: germogli di buone pratiche Egidio Riva, UCSC Milano Il progetto 8 casi di studio: Mantova, Pavia, Treviso, Bologna, Firenze, Ancona, Lecce, Catania Temi di

Dettagli

Si aggiunga come primo riconoscimento:

Si aggiunga come primo riconoscimento: PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI

Dettagli

Tracce di lavoro per la contrattazione territoriale sociale 2016

Tracce di lavoro per la contrattazione territoriale sociale 2016 DOCUMENTO DELLE SEGRETERIE REGIONALI SPI-CGIL FNP-CISL UILP-UIL DELL'EMILIA ROMAGNA Tracce di lavoro per la contrattazione territoriale sociale 2016 Questo documento, predisposto dalle segreterie regionali

Dettagli

Il lungo percorso della contrattazione sociale a Treviso. Seminario 16 ottobre 2015

Il lungo percorso della contrattazione sociale a Treviso. Seminario 16 ottobre 2015 Il lungo percorso della contrattazione sociale a Treviso Seminario 16 ottobre 2015 La ricerca-azione a sostegno della nostra azione politico-sindacale NOBEL - Nuovo osservatorio sui bilanci degli Enti

Dettagli

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE PROTOCOLLO D INTESA TRA ARAN E CGIL CISL UIL CONFSAL CISAL CONFEDIR CIDA COSMED USAE CGU CONFINTESA (con riserva) PER LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE mdegiacomo\xsottoscrizione_protocollo

Dettagli

CONFERENZA D ORGANIZZAZIONE SPI-CGIL MILANO 3 marzo 2008 DOCUMENTO FINALE

CONFERENZA D ORGANIZZAZIONE SPI-CGIL MILANO 3 marzo 2008 DOCUMENTO FINALE CONFERENZA D ORGANIZZAZIONE SPI-CGIL MILANO 3 marzo 2008 DOCUMENTO FINALE Il documento nazionale sulla conferenza di organizzazione approvato dal direttivo nazionale della CGIL è stato per lo SPI CGIL

Dettagli

BILANCI COMUNALI E DOMANDA SOCIALE. UN MODELLO PER LA CONTRATTAZIONE SOCIALE?

BILANCI COMUNALI E DOMANDA SOCIALE. UN MODELLO PER LA CONTRATTAZIONE SOCIALE? 1 BILANCI COMUNALI E DOMANDA SOCIALE. UN MODELLO PER LA CONTRATTAZIONE SOCIALE? COORDINAMENTO CLAUDIO STACCHINI: A CURA DI FRANCESCO MONTEMURRO CON LA COLLABORAZIONE DI AHMED ABBAUOI E CARLOTTA GUARAGNA

Dettagli

RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2014

RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2014 RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2014 COMUNE DI BEDONIA Pag. 1 Indice SEZIONE 1 - IL BILANCIO 2014 IN SINTESI 1.1 - Il vincolo del patto di stabilità 1.2 - Le componenti del bilancio SEZIONE

Dettagli

Comune di Verdellino Provincia di Bergamo. Bilancio di previsione 2003 Bilancio triennale 2003/2005

Comune di Verdellino Provincia di Bergamo. Bilancio di previsione 2003 Bilancio triennale 2003/2005 Comune di Verdellino Provincia di Bergamo Bilancio di previsione 2003 Bilancio triennale 2003/2005 L appuntamento con il bilancio Il termine per la deliberazione dei bilanci fissato dal T.U. al 31 dicembre

Dettagli

SPI CGIL NAZIONALE. Seminario sulla Contrattazione Sociale Territoriale. Roma aprile 2015 DIPARTIMENTO SOCIO SANITARIO

SPI CGIL NAZIONALE. Seminario sulla Contrattazione Sociale Territoriale. Roma aprile 2015 DIPARTIMENTO SOCIO SANITARIO SPI CGIL NAZIONALE DIPARTIMENTO SOCIO SANITARIO Seminario sulla Contrattazione Sociale Territoriale Roma 28-29 aprile 2015 1 Le politiche attuali Crisi economica Tagli consolidati al sistema socio sanitario

Dettagli

Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria

Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria R E G I O N E P U G L I A Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale Area Politiche per la promozione della salute delle persone e delle pari opportunità Servizio Programmazione Sociale e Integrazione

Dettagli

Misurazione della rappresentatività.

Misurazione della rappresentatività. PROTOCOLLO D INTESA Con la presente intesa le parti intendono dare applicazione all accordo del 28 giugno 2011 in materia di rappresentanza e rappresentatività per la stipula dei Contratti Collettivi Nazionali

Dettagli

Linee essenziali del bilancio di previsione Comune di Bologna. 22 ottobre 2015

Linee essenziali del bilancio di previsione Comune di Bologna. 22 ottobre 2015 Linee essenziali del bilancio di previsione 2016-2018 Comune di Bologna 22 ottobre 2015 Alcune buone notizie: 1. Bilancio entro dicembre Ci sono, per la prima volta dall inizio del mandato, le condizioni

Dettagli

FACSIMILE EMENDAMENTO CON VARIAZIONI DI SOLE PARTITE DI SPESA. Il gruppo consiliare /oppure il consigliere ;

FACSIMILE EMENDAMENTO CON VARIAZIONI DI SOLE PARTITE DI SPESA. Il gruppo consiliare /oppure il consigliere ; FACSIMILE EMENDAMENTO CON VARIAZIONI DI SOLE PARTITE DI SPESA Il gruppo consiliare /oppure il consigliere ; Visto lo schema di bilancio 2010 ed i suoi allegati, approvati dalla Giunta Comunale e presentati

Dettagli

BILANCIO PLURIENNALE

BILANCIO PLURIENNALE Avanzo di Amministrazione + Fondo pluriennale vincolato iscritto in entrata di cui: FPV (Utilizzo del Titolo I Spese correnti) D.L.11.701.00,03 36.2,27 36.2,27 11.374.47,57 FPV (Utilizzo del Titolo II

Dettagli

LE RETTE 2003 NELLE RSA

LE RETTE 2003 NELLE RSA Con l accordo del 17 gennaio 2003 è stato sottoscritto un nuovo e importante capitolo della vertenza Dare voce a chi non l ha LE RETTE 2003 NELLE RSA A metà degli anni 90, Spi-Cgil Fnp-Cisl Uilp-Uil della

Dettagli

Assessorato alle Politiche Sociali. Verso il nuovo Piano sociale regionale

Assessorato alle Politiche Sociali. Verso il nuovo Piano sociale regionale Assessorato alle Politiche Sociali Verso il nuovo Piano sociale regionale Il sociale in Abruzzo: alcuni dati del Profilo Sociale Regionale La Regione Abruzzo sta redigendo, attraverso un percorso partecipato,

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE

BILANCIO DI PREVISIONE BILANCIO DI PREVISIONE - 5 PARTE I - ENTRATA //5 Risorsa Accertamenti 5 7 8 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE E DI CASSA 9.89,89 9.89,89 di cui: AVANZO D'AMMINISTRAZIONE UTILIZZO AVANZO D'AMMINISTRAZIONE PER FINANZIAMENTO

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE 2015

BILANCIO DI PREVISIONE 2015 BILANCIO DI PREVISIONE 2015 CITTA' DI BOLLATE ASSESSORATO AL BILANCIO, FINANZE E PARTECIPATE Città di Bollate Bilancio di Previsione 2015 SPESE SPESA CORRENTE. 27.951.707 SPESA IN CONTO CAPITALE. 5.453.408

Dettagli

COMUNE DI TRECASE Provincia di NAPOLI. BILANCIO di PREVISIONE per l'esercizio 2015

COMUNE DI TRECASE Provincia di NAPOLI. BILANCIO di PREVISIONE per l'esercizio 2015 Provincia di NAPOLI BILANCIO di PREVISIONE per l'esercizio 2015 PARTE I - ENTRATA : Pag. 1 Risorsa Accertamenti Previsioni PREVISIONI DI COMPETENZA AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 272.193,59 431.180,48 1.147.824,53

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI DEL FRIGNANO Organo di Revisione

UNIONE DEI COMUNI DEL FRIGNANO Organo di Revisione UNIONE DEI COMUNI DEL FRIGNANO Organo di Revisione Verbale n. 20 del 26/11/2015 PARERE SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2016 Il Revisore Premesso che l organo di revisione nella riunione in data odierna ha:

Dettagli

Premessa MINORI ENTRATE DA IMU PER EFFETTO ABROGAZIONE TASI MINORI TRASFERIMENTI PER EFFETTO DEI COSTI STANDARD

Premessa MINORI ENTRATE DA IMU PER EFFETTO ABROGAZIONE TASI MINORI TRASFERIMENTI PER EFFETTO DEI COSTI STANDARD 7 Premessa MINORI ENTRATE DA IMU PER EFFETTO ABROGAZIONE TASI MINORI TRASFERIMENTI PER EFFETTO DEI COSTI STANDARD GLI ACCANTONAMENTI A FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBILITà (FCDE) AUMENTANO DAL 55% AL 70% DEL

Dettagli

Primo intervento pubblico su istituzioni per l infanzia avviene nel periodo fascista, legge n del 1925.

Primo intervento pubblico su istituzioni per l infanzia avviene nel periodo fascista, legge n del 1925. Primo intervento pubblico su istituzioni per l infanzia avviene nel periodo fascista, legge n. 2277 del 1925. Istituzione dell Opera Nazionale Maternità e Infanzia, obiettivo primario la difesa e il potenziamento

Dettagli

PROPOSTE CGIL CISL UIL e SPI/FNP/UILP PROVINCIALI DI VARESE

PROPOSTE CGIL CISL UIL e SPI/FNP/UILP PROVINCIALI DI VARESE PROPOSTE CGIL CISL UIL e SPI/FNP/UILP PROVINCIALI DI VARESE CONTRATTAZIONE TERRITORIALE INDICAZIONE PER I CONFRONTI CON I COMUNI SUI BILANCI CONSUNTIVI 2009, PREVENTIVI 2010 E PIANI DI ZONA I Sindacati

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Punto n. 3 Premesso che: IL CONSIGLIO COMUNALE - gli articoli 170 e 171 del citato D.Lgs. prescrivono che gli enti locali devono predisporre il Bilancio annuale di previsione, la Relazione previsionale

Dettagli

COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO. Provincia di Bologna

COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO. Provincia di Bologna COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Provincia di Bologna Accordo di programma per l approvazione del Piano di zona per la salute e il benessere sociale triennio 2009-2011 e del Programma attuativo 2009

Dettagli

Pesaro, 7 dicembre Regolamento di funzionamento della R.S.U. del Comune di Pesaro

Pesaro, 7 dicembre Regolamento di funzionamento della R.S.U. del Comune di Pesaro Pesaro, 7 dicembre 2004 Regolamento di funzionamento della R.S.U. del Comune di Pesaro REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLA R.S.U. DEL COMUNE DI PESARO I giorni 16, 17 e 18 novembre 2004 i dipendenti del

Dettagli

Programmare i territori del welfare

Programmare i territori del welfare Emanuele Polizzi, Cristina Tajani, Tommaso Vitale Programmare i territori del welfare Attori, meccanismi ed effetti Carocci editore 1 a edizione, ottobre 2013 copyright 2013 by Carocci editore S.p.A.,

Dettagli

IPAB Attività di revisione. A cura di Giorgio Cavallari Consigliere Fondazione Centro Studi UNGDCEC

IPAB Attività di revisione. A cura di Giorgio Cavallari Consigliere Fondazione Centro Studi UNGDCEC IPAB Attività di revisione A cura di Giorgio Cavallari Consigliere Fondazione Centro Studi UNGDCEC IPAB Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza. Istituite per garantire assistenza ai poveri,

Dettagli

Patto per il Welfare Monza e Brianza

Patto per il Welfare Monza e Brianza Patto per il Welfare Monza e Brianza Patto per il Welfare Monza e Brianza - la Provincia di Monza e Brianza - i 55 Comuni della Provincia di Monza e Brianza, rappresentati dai cinque Ambiti Territoriali

Dettagli

anci 1t. toscana TOSCANA

anci 1t. toscana TOSCANA a a PROTOCOLLO D INTESA SULLA COSTRUZIONE DEI BILANCI ANNUALI Richiamati i precedenti accordi 5tipulafi in merito alle definizioni tra relazioni tra le parti contraenti e alle iniziative relative alla

Dettagli

COMUNE DI BRESCIA BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2016/2018 EMENDATO

COMUNE DI BRESCIA BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2016/2018 EMENDATO COMUNE DI BRESCIA BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2016/2018 EMENDATO BILANCIO DI PREVISIONE 2016 Bilancio di Previsione Entrata pag. 5 Bilancio di Previsione Spesa pag. 12 Bilancio di Previsione Riepilogo

Dettagli

Bilancio di previsione 2010, Bilancio pluriennale , Relazione previsionale e programmatica Approvazione

Bilancio di previsione 2010, Bilancio pluriennale , Relazione previsionale e programmatica Approvazione Oggetto: Bilancio di previsione 2010, Bilancio pluriennale 2010-2012, Relazione previsionale e programmatica 2010-2012 Approvazione IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: l art. 151, comma 1, del Testo unico

Dettagli

Il mercato del lavoro in Italia e il ruolo delle Parti Sociali

Il mercato del lavoro in Italia e il ruolo delle Parti Sociali Il mercato del lavoro in Italia e il ruolo delle Parti Sociali Sostenere le persone nel passaggio dai posti di lavoro ai percorsi professionali Città del Messico, 14 ottobre 2009 A cura di Fiorenzo Colombo

Dettagli

IL SIGNOR PROCAPITE NELLA GRANDE MANTOVA

IL SIGNOR PROCAPITE NELLA GRANDE MANTOVA IL SIGNOR PROCAPITE NELLA GRANDE MANTOVA La ricerca ha preso in esame i bilanci consuntivi del 0 approvati dai rispettivi Consigli Comunali Abbiamo messo a confronto le principali voci di bilancio La popolazione

Dettagli

Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Marika Arena, Politecnico di Milano

Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Marika Arena, Politecnico di Milano Roma, Milano, Napoli, Torino BILANCI COMPARATI PER ABITANTE Edizione 2007 Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Marika Arena, Politecnico di Milano 2 Prefazione La missione di Civicum è quella di promuovere

Dettagli

REPORT TECNICO AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2013

REPORT TECNICO AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2013 REPORT TECNICO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 COMUNE DI PORTO EMPEDOCLE Pag. 1 IL BILANCIO 2013 IN SINTESI Pag. 2 I presenti report espongono una serie di informazioni sintetiche relative ai valori contenuti

Dettagli

BILANCIO ENTRATA 2007.txt

BILANCIO ENTRATA 2007.txt BILANCIO ENTRATA 2007.txt ÉÍÍÍÍÍÍÍÍÍ º º º º º º º º º BILANCIO DI PREVISIONE º º - PARTE PRIMA - ENTRATA º º º º ANNO DI ESERCIZIO: 2007 º ÈÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍÍͼ L'ESERCIZIO

Dettagli

Deliberazione n. 57/2009/PRSP

Deliberazione n. 57/2009/PRSP Deliberazione n. 57/2009/PRSP CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LE MARCHE nell adunanza dell 11 maggio 2009 composta dai magistrati: Pres. Sez. Giuseppe Ranucci Primo Ref. Fabio G. Galeffi

Dettagli

CERTIFICATO RELATIVO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2012

CERTIFICATO RELATIVO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2012 CODICE ENTE IMPORTI ESPRESSI IN EURO COMUNITA' MONTANA PROVINCIA DI SIGLA PROV. CERTIFICATO RELATIVO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2012 CERTIFICATO RELATIVO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2012 COMUNITA' MONTANA

Dettagli

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio Programma regionale finalizzato "Promozione e sviluppo nuovi Uffici di piano" DGR 1791/2006, punto 3.2.2 e DGR 1004/2007. Scheda per la presentazione del progetto distrettuale COMUNE DI MODENA E DISTRETTO

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 101 DEL 15/05/2013

DELIBERAZIONE N. 101 DEL 15/05/2013 DELIBERAZIONE N. 101 DEL 15/05/2013 Il Direttore Generale, nella sede dell Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna Via Castiglione, 29 nella data sopra indicata, alla presenza del Direttore Amministrativo

Dettagli

LA MANOVRA DI BILANCIO 2014 DEGLI ENTI LOCALI

LA MANOVRA DI BILANCIO 2014 DEGLI ENTI LOCALI LA MANOVRA DI BILANCIO 2014 DEGLI ENTI LOCALI LA MANOVRA DI BILANCIO 2014 DEGLI ENTI LOCALI Bologna, 21 marzo 2014, dalle 9.30 alle 14.30 Sala Riunioni ANCI Emilia-Romagna, Viale Aldo Moro 64, Bologna

Dettagli

IL MODELLO DI CONTRATTAZIONE DEL WELFARE TERRITORIALE

IL MODELLO DI CONTRATTAZIONE DEL WELFARE TERRITORIALE IL MODELLO DI CONTRATTAZIONE DEL WELFARE TERRITORIALE Hotel VIEST VICENZA 14 dicembre 2015 CARATTERISTICHE DELL ANALISI SERVIZI SOCIO-SANITARI ULSS 4 Alto Vicentino ULSS 3 Bassano AMBITI DI ANALISI LIVELLO

Dettagli

FLC CGIL Federazione Lavoratori della Conoscenza

FLC CGIL Federazione Lavoratori della Conoscenza FLC CGIL Federazione Lavoratori della Conoscenza STATUTO PREMESSA Lo Statuto della Federazione Lavoratori della Conoscenza, in ottemperanza alla delibera del Direttivo Nazionale della CGIL del 17 luglio

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI E LA SPESA SOCIO ASSISTENZIALE

LA DISTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI E LA SPESA SOCIO ASSISTENZIALE LA DISTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI E LA SPESA SOCIO ASSISTENZIALE In base alla normativa regionale, in campo socio-assistenziale la Giunta regionale provvede all assegnazione e all erogazione delle risorse

Dettagli

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SENIGALLIA ELENCO DELLE PREVISIONI ANNUALI DI COMPETENZA E DI CASSA SECONDO LA STRUTTURA DEL PIANO DEI CONTI

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SENIGALLIA ELENCO DELLE PREVISIONI ANNUALI DI COMPETENZA E DI CASSA SECONDO LA STRUTTURA DEL PIANO DEI CONTI ELENCO DELLE PREVISIONI ANNUALI DI E DI SECONDO LA STRUTTURA DEL ENTRATE 1.00.00.00.000 1.01.00.00.000 1.01.01.00.000 1.01.01.06.000 1.01.01.08.000 1.01.01.16.000 1.01.01.41.000 1.01.01.51.000 1.01.01.53.000

Dettagli

FLC CGIL Federazione Lavoratori della Conoscenza

FLC CGIL Federazione Lavoratori della Conoscenza FLC CGIL Federazione Lavoratori della Conoscenza STATUTO PREMESSA Lo Statuto della Federazione Lavoratori della Conoscenza, in ottemperanza alla delibera del Direttivo Nazionale della CGIL del 17 luglio

Dettagli

WORKSHOP. Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale. mercoledì 3 Novembre. Patrizio Nocentini Regione Toscana

WORKSHOP. Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale. mercoledì 3 Novembre. Patrizio Nocentini Regione Toscana WORKSHOP mercoledì 3 Novembre Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale Patrizio Nocentini Regione Toscana IL SISTEMA pubblico dei servizi sociosanitari integrati nell Area della NON AUTOSUFFICIENZA

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PER LA TERZA ETA DELLA CITTA DI MOGLIANO VENETO (Approvato con deliberazione del C.C. n.

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PER LA TERZA ETA DELLA CITTA DI MOGLIANO VENETO (Approvato con deliberazione del C.C. n. REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PER LA TERZA ETA DELLA CITTA DI MOGLIANO VENETO (Approvato con deliberazione del C.C. n. 97/99) PREMESSA Il Comune di Mogliano Veneto, in attuazione di quanto previsto dall art.

Dettagli

Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale

Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale dott. Raffaele FABRIZIO Bologna, 20 gennaio 2010 La società regionale oggi Invecchiamento popolazione (aumento

Dettagli

Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale Programma Attuativo 2011

Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale Programma Attuativo 2011 Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale 2009-2011 Programma Attuativo 2011 Assessorato Politiche

Dettagli

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto

Dettagli

PATTI DI COLLABORAZIONE: IL REGOLAMENTO

PATTI DI COLLABORAZIONE: IL REGOLAMENTO PATTI DI COLLABORAZIONE: IL REGOLAMENTO I PATTI DI COLLABORAZIONE Gli Obiettivi Tutela e valorizzazione dei Beni Comuni Urbani Miglioramento del rapporto fra Amministrazione e Cittadini Accrescimento del

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019

BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 COMUNE di VENARIA REALE (Torino) BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 17/01/2017 1 D. Lgs.118/2011 modificato D.Lgs.126/2014 Nuovo ordinamento contabile ARMONIZZAZIONE DEI BILANCI PUBBLICI NUOVI PRINCIPI CONTABILI

Dettagli

Direttore di Comunità Socio-Sanitaria Nuovo

Direttore di Comunità Socio-Sanitaria Nuovo Direttore di Comunità Socio-Sanitaria Nuovo Sociosanitario e pubblica amministrazione Settore: Indirizzo: Sì Prova finale unificata o con criteri unificati: Attività di erogazione servizi socioassistenziali

Dettagli

La finanza locale. Grafico La composizione delle entrate provinciali. (anno 2006) Entrate derivanti da. accensioni di prestiti 11%

La finanza locale. Grafico La composizione delle entrate provinciali. (anno 2006) Entrate derivanti da. accensioni di prestiti 11% La finanza locale 1. A partire dall introduzione dell Imposta Comunale sugli Immobili nel 1992, gli Enti Locali sono gradualmente passati da un sistema di finanza derivata ad un sistema basato principalmente

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO 2012

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO 2012 BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO 0 PARTE I - ENTRATA Pagina di 0 Risorsa Accertamenti ultimo 00 0 0 Avanzo di amministrazione di cui: Avanzo vincolato Avanzo finanziamento investimenti Avanzo fondo ammortamento

Dettagli

COMUNE DI MONTICHIARI PROVINCIA DI BRESCIA PIANO DEGLI OBIETTIVI ANNO 2011 DIPARTIMENTO SERVIZI DEL DIPARTIMENTO RESPONSABILE

COMUNE DI MONTICHIARI PROVINCIA DI BRESCIA PIANO DEGLI OBIETTIVI ANNO 2011 DIPARTIMENTO SERVIZI DEL DIPARTIMENTO RESPONSABILE COMUNE DI MONTICHIARI PROVINCIA DI BRESCIA PIANO DEGLI OBIETTIVI ANNO 2011 OBIETTIVI ASSEGNATI AL DIRIGENTE Rita Zaniboni DIPARTIMENTO SERVIZI DEL DIPARTIMENTO RESPONSABILE Affari Generali e Servizi alla

Dettagli

Consuntivo Documenti allegati

Consuntivo Documenti allegati Consuntivo 2012 Consuntivo 2012 Documenti allegati Relazione dei revisori dei conti Elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza Conto del Bilancio Conto economico Conto Patrimoniale

Dettagli

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA delibera: 2. di provvedere, in relazione al finanziamento sanitario ordinario corrente anno 2014, ai sensi dell art. 14 della L.R. 20 dicembre 2013, n. 29, alle necessarie

Dettagli

DEMOCRAZIA E RAPPRESENTANZA

DEMOCRAZIA E RAPPRESENTANZA DEMOCRAZIA E RAPPRESENTANZA (testo approvato dal Comitato Direttivo della CGIL del 15 gennaio 2011) A. IL PERCORSO 1. definire una griglia di principi e proposte che portano a sintesi una lunga elaborazione

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE

BILANCIO DI PREVISIONE PARTE I - ENTRATA Risorse Accertamenti Pag. 1 PARTE PRIMA - ENTRATA TITOLO 1 - ENTRATE TRIBUTARIE CATEGORIA 1 - IMPOSTE 1010111 RISORSA 111 - IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI - I.C.I. 107.174,43 366.659,81

Dettagli

DISTRETTO VALLI TARO E CENO SERVIZIO ASSISTENZA ANZIANI PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE

DISTRETTO VALLI TARO E CENO SERVIZIO ASSISTENZA ANZIANI PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE DISTRETTO VALLI TARO E CENO SERVIZIO ASSISTENZA ANZIANI PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE Protocollo approvato dal Comitato di Distretto nel corso della seduta del 30.10.2007 1 PREMESSO

Dettagli

ELENCO DELLE PREVISIONI E DEI RISULTATI DI COMPETENZA E DI CASSA SECONDO LA STRUTTURA DEL PIANO DEI CONTI

ELENCO DELLE PREVISIONI E DEI RISULTATI DI COMPETENZA E DI CASSA SECONDO LA STRUTTURA DEL PIANO DEI CONTI ELENCO DELLE E DEI DI E DI SECONDO LA STRUTTURA DEL DENOMINAZIONE VOCE del ENTRATE 1.00.00.00.000 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 1.01.00.00.000 Tributi 1.01.01.00.000

Dettagli

Accordo di collaborazione. Premessa

Accordo di collaborazione. Premessa Accordo di collaborazione tra COMUNE DI FIORANO MODENESE e le Aziende del comparto ceramico di Spezzano GRUPPO CONCORDE, FLORIM, GARDENIA ORCHIDEA, SETTECENTO e le Organizzazioni Sindacali di categoria:

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA SULL ATTUAZIONE DI UN PATTO REGIONALE DI STABILITA FISCALE E TARIFFARIA

PROTOCOLLO D INTESA SULL ATTUAZIONE DI UN PATTO REGIONALE DI STABILITA FISCALE E TARIFFARIA PROTOCOLLO D INTESA SULL ATTUAZIONE DI UN PATTO REGIONALE DI STABILITA FISCALE E TARIFFARIA Visti i vincoli interni posti dalla Legge Finanziaria per l anno 2008. Visto l impegno assunto attraverso il

Dettagli

LA GIUNTA COMUNALE Su proposta dell Assessore al Bilancio, dott. Giorgio Dulio;

LA GIUNTA COMUNALE Su proposta dell Assessore al Bilancio, dott. Giorgio Dulio; OGGETTO: SCHEMA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 - SCHEMA DI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA TRIENNIO 2014 2016 - SCHEMA DI BILANCIO PLURIENNALE TRIENNIO 2014 2016 - ESAME

Dettagli

COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell'umanità BILANCIO DI PREVISIONE 2010

COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell'umanità BILANCIO DI PREVISIONE 2010 COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell'umanità BILANCIO DI PREVISIONE 2010 1 BILANCIO DI PREVISIONE 2010 Il Bilancio di Previsione rappresenta il principale strumento di pianificazione delle attività

Dettagli

DISTRETTO DI PARMA REGOLAMENTO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE

DISTRETTO DI PARMA REGOLAMENTO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE DISTRETTO DI PARMA REGOLAMENTO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE Approvato con deliberazione del consiglio comunale n. 32/2008 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO: - La Deliberazione

Dettagli

u Parte 1. Vivere in Abruzzo. Le caratteristiche del territorio, la struttura demografica, le dinamiche della popolazione u Parte 2.

u Parte 1. Vivere in Abruzzo. Le caratteristiche del territorio, la struttura demografica, le dinamiche della popolazione u Parte 2. u Parte 1. Vivere in Abruzzo. Le caratteristiche del territorio, la struttura demografica, le dinamiche della popolazione u Parte 2. Cittadini e servizi. Il sistema attuale dei servizi sociali e gli impatti

Dettagli

IL BILANCIO DEL COMUNE Spiegato ai Cittadini

IL BILANCIO DEL COMUNE Spiegato ai Cittadini IL BILANCIO DEL COMUNE Spiegato ai Cittadini A cura dell Assessorato al Bilancio - Programmazione finanziaria Tributi Il Bilancio del Comune Spiegato ai Cittadini Spilimbergo 2015 Pagina 1 1) Come funziona

Dettagli

Approvato con deliberazione n. 48 del 30.07.2014 (con emendamenti)

Approvato con deliberazione n. 48 del 30.07.2014 (con emendamenti) BILANCIO di PREVISIONE ANNO 2014 Approvato con deliberazione n. 48 del 30.07.2014 (con emendamenti) Come funziona un bilancio Comunale? 1) Distinzione fondamentale: SPESE/ ENTRATE CORRENTI: Il funzionamento

Dettagli

COMUNE DI FORLIMPOPOLI VARIAZIONI DI BILANCIO ANNO ESERCIZIO 2016 TIPO VARIAZIONE: SF STORNO FONDI. Pag.1. Data e Numero Variazione

COMUNE DI FORLIMPOPOLI VARIAZIONI DI BILANCIO ANNO ESERCIZIO 2016 TIPO VARIAZIONE: SF STORNO FONDI. Pag.1. Data e Numero Variazione TIPO VARIAZIONE: SF STORNO FONDI Pag.1 TITOLO 4 - Entrate in conto capitale TIPOLOGIA 500 - Altre entrate in conto capitale Categoria 01 - Permessi di costruire TOTALE CATEGORIA 4 500 01 1.280.000,00 0,00

Dettagli

Integrazione al protocollo di intesa sul sistema di assistenza alle persone anziane nell'ambito del FRNA 2008 gennaio 2009

Integrazione al protocollo di intesa sul sistema di assistenza alle persone anziane nell'ambito del FRNA 2008 gennaio 2009 Integrazione al protocollo di intesa sul sistema di assistenza alle persone anziane nell'ambito del FRNA 2008 gennaio 2009 I Comuni del Distretto di Casalecchio, rappresentati dal Presidente del Comitato

Dettagli

Scienza delle finanze 6061 Cleam 2

Scienza delle finanze 6061 Cleam 2 Scienza delle finanze 6061 Cleam 2 Lezione e 4 Gli oneri deducibili (d) Le deduzioni più rilevanti presenti nella determinazione dell'irpef sono: contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori (versati

Dettagli

COMUNE DI IGLESIAS PROVINCIA DI CARBONIA - IGLESIAS ELENCO DELLE PREVISIONI ANNUALI DI COMPETENZA E DI CASSA SECONDO LA STRUTTURA DEL PIANO DEI CONTI

COMUNE DI IGLESIAS PROVINCIA DI CARBONIA - IGLESIAS ELENCO DELLE PREVISIONI ANNUALI DI COMPETENZA E DI CASSA SECONDO LA STRUTTURA DEL PIANO DEI CONTI ELENCO DELLE PREVISIONI ANNUALI DI E DI SECONDO LA STRUTTURA DEL PIANO ENTRATE E.1.00.00.00.000 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 13.247.977,38 24.594.837,52 E.1.01.00.00.000

Dettagli

Provincia di Forlì-Cesena Allegato B) PROSPETTI ALLEGATI AL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2016

Provincia di Forlì-Cesena Allegato B) PROSPETTI ALLEGATI AL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2016 Provincia di Forlì-Cesena Allegato B) PROSPETTI ALLEGATI AL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2016 PROVINCIA DI FORLi-CESENA - ESERCIZIO 2016 Titolo, Tipologia Denominazione BILANCIO DI PREVISIONE PROSPETTO

Dettagli

Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015

Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015 Conferenza le Regioni e le Province Autonome Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015 SEGRETO STATISTICO, OLIGO DI RISPOSTA, TUTELA DELLA RISERVATEZZA E DIRITTI

Dettagli

Migliorare il welfare per migliorare il paese

Migliorare il welfare per migliorare il paese Migliorare il welfare per migliorare il paese Osservatorio Sociale della Contrattazione Territoriale Rapporto 2016 Ripartire dalla contrattazione sociale di prossimità per un welfare integrato e inclusivo

Dettagli

COMUNE DI TREPUZZI VARIAZIONI DI BILANCIO - ESERCIZIO 2014

COMUNE DI TREPUZZI VARIAZIONI DI BILANCIO - ESERCIZIO 2014 DI TREPUZZI VARIAZIONI DI BILANCIO - ESERCIZIO 2014 Data 20/11/2014 Pag. 1 Data Progr. Provvedimento ENTRATA SPESA Capitolo tipo n. data in aumento in diminuzione in aumento in diminuzione 12/11/2014 1

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: ATTIVITA' ISTITUZIONALI PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: ATTIVITA' ISTITUZIONALI PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 51 DEL 07/01/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: ATTIVITA' ISTITUZIONALI Prot. n. del

Dettagli

Verbale di accordo tra il Comune di San Lazzaro e le OO.SS. confederali di categoria CGIL, CISL, UIL e sindacato pensionati sul bilancio 2011

Verbale di accordo tra il Comune di San Lazzaro e le OO.SS. confederali di categoria CGIL, CISL, UIL e sindacato pensionati sul bilancio 2011 Verbale di accordo tra il Comune di San Lazzaro e le OO.SS. confederali di categoria CGIL, CISL, UIL e sindacato pensionati sul bilancio 2011 Premessa Richiamato l accordo di mandato 2009/2014 siglato

Dettagli

I BILANCI PREVENTIVI 2008 DELLE REGIONI. Il 43% DELLA SPESA PUBBLICA E GIA OGGI DI COMPETENZA DELLE REGIONI STUDIO FORMEZ E UIL

I BILANCI PREVENTIVI 2008 DELLE REGIONI. Il 43% DELLA SPESA PUBBLICA E GIA OGGI DI COMPETENZA DELLE REGIONI STUDIO FORMEZ E UIL I BILANCI PREVENTIVI 2008 DELLE REGIONI. Il 43% DELLA SPESA PUBBLICA E GIA OGGI DI COMPETENZA DELLE REGIONI STUDIO FORMEZ E UIL LA SPESA E LE ENTRATE NEI BILANCI PREVENTIVI DELLE REGIONI. LE USCITE LA

Dettagli

CONTRIBUTO AL LIBRO VERDE DELL OSSERVATORIO NAZIONALE SULL APPLICAZIONE DELLA LEGGE 328/2000

CONTRIBUTO AL LIBRO VERDE DELL OSSERVATORIO NAZIONALE SULL APPLICAZIONE DELLA LEGGE 328/2000 CONTRIBUTO AL LIBRO VERDE DELL OSSERVATORIO NAZIONALE SULL APPLICAZIONE DELLA LEGGE 328/2000 Premessa Il Libro Verde sul welfare proposto alla discussione dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle

Dettagli

Fondo crediti di dubbia esigibilità e altri fondi spese e fondi rischi (Missione 20)

Fondo crediti di dubbia esigibilità e altri fondi spese e fondi rischi (Missione 20) NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2016-2018 Criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni Le previsioni di entrata per trasferimenti correnti, che rivestono la posta più

Dettagli

CLASSE 3 a ELETTRICO SOCIETÀ E IMPRESA. Q & S Centro Formazione Professionale Fonte (TV)

CLASSE 3 a ELETTRICO SOCIETÀ E IMPRESA. Q & S Centro Formazione Professionale Fonte (TV) CLASSE 3 a ELETTRICO SOCIETÀ E IMPRESA Q & S Centro Formazione Professionale Fonte (TV) SOCIETÀ SOGGETTO GIURIDICO SOGGETTO ECONOMICO SOGGETTO GIURIDICO: è la persona o l insieme delle persone alle quali

Dettagli

IL FINANZIAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE. Dott.ssa Laura Gatto

IL FINANZIAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE. Dott.ssa Laura Gatto IL FINANZIAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE Dott.ssa Laura Gatto IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE Il SSN è lo strumento operativo per garantire la tutela della salute. Il SSN è costituito dal complesso

Dettagli

I TICKET IN SANITA NEL 2004

I TICKET IN SANITA NEL 2004 I TICKET IN SANITA NEL 2004 Guida alle nuove norme di partecipazione alla spesa sanitaria, cioè i su farmaci, pronto soccorso e specialistica, dopo l intesa raggiunta tra i Sindacati Cgil Cisl Uil confederali,

Dettagli

CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PERMANENTE

CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PERMANENTE CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PERMANENTE Premesso che: il Governo predispone ogni tre anni il Piano nazionale degli interventi

Dettagli

GABINETTO IL DIRETTORE GENERALE

GABINETTO IL DIRETTORE GENERALE IL DIRETTORE GENERALE VISTO il Regolamento (CE) n. 1303 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 (recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale

Dettagli

Direzione Ragioneria Settore Programmazione e Bilanci Deliberazione n. 56 del 1/08/2013

Direzione Ragioneria Settore Programmazione e Bilanci Deliberazione n. 56 del 1/08/2013 Direzione Ragioneria Settore Programmazione e Bilanci Deliberazione n. 56 del 1/08/2013 PREVISIONI ANNUALI DI E DI SECONDO LA STRUTTURA DEL PIANO DEI ELENCO DELLE PREVISIONI ANNUALI DI E DI SECONDO LA

Dettagli

106 30.9.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 39 DELIBERAZIONE 21 settembre 2009, n. 818

106 30.9.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 39 DELIBERAZIONE 21 settembre 2009, n. 818 106 30.9.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 39 DELIBERAZIONE 21 settembre 2009, n. 818 Adeguamento per l anno 2009 della quota sanitaria nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (R.S.A.)

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE ALIQUOTE E DETRAZIONI IMU ANNO 2012. IL CONSIGLIO COMUNALE - visto l art. 13 del D.L. 6.12.2011 n. 201, convertito con modificazioni dalla Legge 22.12.2011 n. 214, che istituisce l Imposta Municipale Propria

Dettagli

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1 Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa 1 Bozza di lavoro 1 Considerati la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622, che prevede

Dettagli

COMUNE DI LICATA (Provincia di Agrigento) NOTA INTEGRATIVA BILANCIO DI PREVISIONE ANNI

COMUNE DI LICATA (Provincia di Agrigento) NOTA INTEGRATIVA BILANCIO DI PREVISIONE ANNI COMUNE DI LICATA (Provincia di Agrigento) NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNI 2015-2017 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015-2017 CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI PER LA FORMULAZIONE

Dettagli