FORUM RISK MANAGEMENT IN SANITÀ 2010: Sicurezza e affidabilità nella progettazione e costruzione degli ospedali

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1 Arezzo, novembre 2010 : Sicurezza e affidabilità nella progettazione e costruzione degli ospedali LA CITTÀ DELLA SALUTE DI TORINO: qualità, sicurezza, salute Dott. Claudio Zanon Commissario Straordinario A.Re.S.S. Regione Piemonte

2 I PRESUPPOSTI 2 Qualità dell architettura, sicurezza, salute La necessaria considerazione dell edificio ospedaliero quale elemento costitutivo del contesto in cui si attuano le attività sanitarie, pone di diritto le problematiche della qualità edilizia tra il complesso dei fattori che devono essere governati ai fini della sicurezza, dell efficacia e del miglioramento dei percorsi di cura ed assistenza.

3 I PRESUPPOSTI 3 Criticità dei presidi esistenti quale impulso alla realizzazione della Città della Salute di Torino L ipotesi realizzativa della Città della Salute e della Scienza di Torino nasce proprio dalla constatazione delle progressiva inadeguatezza strutturale, tecnologica e funzionale che le attuali strutture dell A.O.U. San Giovanni Battista di Torino e dell A.O. OIRM/S.Anna di Torino si trovano ad affrontare nella rete del sistema sanitario regionale.

4 ANALISI DELLA RETE OSPEDALIERA DELLA REGIONE PIEMONTE 4 Progettualità A.Re.S.S. in tema di edilizia sanitaria per l analisi, la valutazione e la riorganizzazione della rete ospedaliera analisi delle relazioni tra attività sanitarie e requisiti dei sistemi tecnologici e strutturali di riferimento classificazione dei presidi della rete ospedaliera piemontese secondo livelli di qualità/criticità strutturale e tecnologica supporto ai processi di pianificazione e programmazione regionale ai fini del miglioramento dell offerta sanitaria

5 ANALISI DELLA RETE OSPEDALIERA DELLA REGIONE PIEMONTE 5 Identificazione di potenzialità e/o criticità edilizio-funzionali in relazione a standard o valori obiettivo di riferimento / 1 rispondenza ai requisiti strutturali e tecnologici previsti dalla normativa per l accreditamento vetustà ed obsolescenza degli edifici e delle dotazioni tecnologiche valutazione degli assetti morfologico-strutturali, costitutivofunzionali e della sostenibilità insediativa

6 ANALISI DELLA RETE OSPEDALIERA DELLA REGIONE PIEMONTE 6 Identificazione di potenzialità e/o criticità edilizio-funzionali in relazione a standard o valori obiettivo di riferimento / 2 valutazione delle misure igienistiche e dei requisiti degli impianti di climatizzazione a contaminazione controllata previste per sale operatorie in relazione ai diversi livelli di rischio biologico individuabili; valutazioni quantitative e qualitative del rapporto tra consumi di risorse energetiche, prestazioni dei sistemi edili/impiantistici e requisiti ambientali idonei alle attività di cura ed assistenza previste. adeguatezza rispetto ai requisiti strutturali di sicurezza antincendio, con valutazioni di priorità/modalità di intervento in relazione ad analisi dei rischi che contemplino in particolare la presenza di persone e tecnologie;

7 ANALISI DELLA RETE OSPEDALIERA DELLA REGIONE PIEMONTE 7 Classificazione dei Presidi Ospedalieri attraverso indicatori sintetici di qualità Dalle analisi condotte emergono quadri descrittivi della rete ospedaliera che permettono di classificare i presidi secondo livelli di qualità strutturale, in relazione allo scostamento rispetto a valori obiettivo corrispondenti alla piena adeguatezza ai requisiti minimi per l accreditamento, riferiti a condizioni di sicurezza e funzionalità degli edifici e degli impianti. Tali analisi, consentono inoltre di supportare valutazioni di opportunità/priorità, efficacia e convenienza nell esecuzione degli interventi di adeguamento.

8 ANALISI DELLA RETE OSPEDALIERA DELLA REGIONE PIEMONTE 8 Età Convenzionale dei Presidi Ospedalieri Individuazione della fase della vita operativa nella quale si stanno svolgendo le dinamiche evolutive attuali della struttura: fase di avvio, fase di rodaggio, fase di vita utile, fase di usura, fase di collasso (VALORE PERCENTUALE COMPRESO TRA 0 E 100)

9 ANALISI DELLA RETE OSPEDALIERA DELLA REGIONE PIEMONTE 9 Età Convenzionale dei Presidi Ospedalieri Il quadro regionale delinea uno stato di obsolescenza (incapacità di soddisfare requisiti di prestazione rispetto al modello di riferimento) sia fisica che funzionale: degrado attribuibile al fisiologico decadimento prestazionale dovuto all uso ed al trascorrere del tempo mutate esigenze strutturali, tecnologiche e funzionali delle strutture sanitarie correlate alle evoluzioni dei processi di cura ed assistenza Tali condizioni, talora difficilmente sanabili, possono essere ricondotte a: caratteristiche dei singoli elementi costitutivi limiti intrinseci dovuti a concezioni strutturali/morfologiche particolarmente rigide o inappropriate rispetto alle funzioni ed alle relazioni

10 ANALISI DELLA RETE OSPEDALIERA DELLA REGIONE PIEMONTE 10 Rapporto tra costi di adeguamento e valore di sostituzione Costi di adeguamento complessivi rapportati alle risorse economiche da impiegare per la realizzazione di una nuova ed equivalente struttura sanitaria (piena conformità ai requisiti per l accreditamento; stesso numero di posti letto e medesima tipologia di prestazioni sanitarie erogate) (VALORE COMPRESO TRA 0 E 1)

11 ANALISI DELLA RETE OSPEDALIERA DELLA REGIONE PIEMONTE 11 Rapporto tra costi di adeguamento e valore di sostituzione I quadri relativi all offerta strutturale regionale evidenziano, dunque, le necessità di investimenti significativi nella rete dei presidi, ai fini: dell adeguamento e ammodernamento delle situazioni strutturali che possono essere considerate più critiche o che lo possono diventare in un futuro prossimo di una riorganizzazione e innovazione dei sistemi per i miglioramento degli aspetti gestionali e dei processi assistenziali. L indicatore evidenzia che gli interventi prevedibili per la risoluzione di problemi strutturali e tecnologici in chiave di sicurezza, efficacia ed efficienza, richiederebbero investimenti di risorse pari a quelle necessarie a ricostruire a nuovo il 40% dei presidi esistenti.

12 Totale RdF 2010 per interventi edilizi: 415 milioni LA CITTÀ DELLA SALUTE DI TORINO: qualità, sicurezza, salute ANALISI DEGLI OBIETTIVI DI INVESTIMENTO PREVISTI DALLE AZIENDE La sicurezza nella programmazione SANITARIE aziendale 12 Ripartizione per obiettivo principale delle Richieste di Finanziamento (RdF) 2010 Totale RdF x interventi edilizi con impatto diretto sulla salute e sicurezza: 55 milioni Totale RdF per interventi edilizi con impatto indiretto sulla salute e sicurezza: 30 milioni

13 ANALISI DEGLI OBIETTIVI DI INVESTIMENTO PREVISTI DALLE AZIENDE La sicurezza nella programmazione SANITARIE aziendale 13 A fronte della significativa evidenza della necessità di intervento ai fini dell affidabilità strutturale dei presidi ospedalieri, l analisi della programmazione delle aziende in edilizia ed attrezzature sanitarie mette in luce come il sistema sia connotato da una altrettanto rilevante contraddizione, relativa alla bassa percezione e conseguente sottostima della problematiche della sicurezza : le richieste di finanziamento delle aziende sanitarie piemontesi aventi obiettivi di adeguamento con impatto (diretto o indiretto) sulla salute e sicurezza costituiscono circa 1/5 dell ammontare totale regionale degli investimenti pianificati a livello di rete ospedaliera.

14 LA CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO 14 Affrontare le criticità nel medio-lungo periodo Tali considerazioni portano dunque alla necessità di pianificare interventi sistemici sulla rete dei presidi regionali rivolta al raggiungimento di obiettivi strategici di medio lungo-periodo in termini affidabilità ed adeguatezza dei supporti strutturali e tecnologici, nonché garanzia di condizioni operative di sicurezza. inadeguatezza strutturale, tecnologica e funzionale dell A.O.U. San Giovanni Battista di Torino e dell A.O. OIRM/S.Anna di Torino LA CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO

15 LA CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO 15 Le criticità attuali AOU S.G. BATTISTA DI TORINO - Ospedale Molinette e S. Lazzaro Grandezza Valutazione e note di analisi Livello qualità strutturale 58,2% (Valore medio regionale per i presidi ospedalieri esistenti: 77,8 %) Età convenzionale 83,8 % Fase di usura Bassa efficacia degli interventi di adeguamento Assetto costitutivo e funzionale Sostenibilità insediativa Rapporto fra costo di adeguamento e valore di sostituzione Sottodimensionamento delle aree di diagnosi e cura riconducibile alla mancata rispondenza agli attuali requisiti dimensionali ovvero alla connotazione di medio-bassa complessità di parte delle attività sanitarie Frammentazione localizzativa dei blocchi operatori, delle terapie intensive, delle diagnostiche e dei laboratori, correlata all articolazione spaziale del complesso. Sovradimensionamento dei servizi di supporto (generali e collettivi) dovuti ad obsolescenza per eccesso di superficie. Incidenza marginale delle aree dedicate alla formazione e didattica. Criticità dei percorsi e dei collegamenti tra edifici e funzioni. Numero effettivo di posti letto: 1282 unità; Numero di posti letto potenzialmente insediabili: 902 x 1653 Superficie lorda per posto letto esistente: 179,82 m 2 /pl L onere per gli interventi di adeguamento corrisponde all importo da impegnare per il rifacimento a nuovo di circa 6/10 della struttura ospedaliera.

16 LA CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO 16 Le criticità attuali ASO OIRM/S.ANNA - Ospedale Infantile Regina Margherita Grandezza Valutazione e note di analisi Livello di qualità strutturale 77,6 % Età convenzionale 77,3 % Fase di vita utile tardiva Media efficacia degli interventi di adeguamento. Assetto costitutivo e Sottodimensionamento dei servizi sanitari di diagnosi e cura, condizione tuttavia funzionale compensata dalla predisposizione della palazzina di via Zuretti. Elementi di criticità nell articolazione morfologico/strutturale dell edificio, che conferisce ad esso una bassa flessibilità organizzativa degli spazi, nonché criticità nell adeguatezza rispetto alla normativa antincendio. Sostenibilità insediativa Numero effettivo di posti letto: 317 unità (294 normalizzati); Numero di posti letto potenzialmente insediabili: 206 x 308 Rapporto fra costo di adeguamento e valore di sostituzione Superficie lorda per posto letto esistente: m 2 /pl (142,43 m 2 /pl normalizzati) L onere per gli interventi di adeguamento corrisponde all importo da impegnare per il rifacimento a nuovo di circa 3/10 della struttura ospedaliera.

17 LA CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO 17 Le criticità attuali ASO OIRM/S.ANNA - Ospedale Ostetrico-Ginecologico Sant Anna Grandezza Valutazione e Note di analisi Livello di qualità strutturale 66,6 % Età convenzionale 74,4 % Fase di vita utile tardiva Media efficacia degli interventi di adeguamento. Assetto costitutivo e Sottodimensionamento dei servizi sanitari di diagnosi e cura, condizione tuttavia funzionale compensata dalla predisposizione della palazzina di via Zuretti. Sovradimensionamento dei servizi di supporto (generali e collettivi) dovuti a condizioni di obsolescenza per eccesso di superficie. Elementi di criticità nell articolazione morfologico/strutturale dell edificio, che conferisce ad esso una bassa flessibilità organizzativa degli spazi, nonché criticità nell adeguatezza rispetto alla normativa antincendio. Sostenibilità insediativa Numero effettivo di posti letto: 482 unità (355 normalizzati); Numero di posti letto potenzialmente insediabili: 239 x 359 Rapporto fra costo di adeguamento e valore di sostituzione Superficie lorda per posto letto esistente: m 2 /pl (155,95 m 2 /pl normalizzati) L onere per gli interventi di adeguamento corrisponde all importo da impegnare per il rifacimento a nuovo di circa 4/10 della struttura ospedaliera.

18 LA CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO 18 La strategia Promuozione dell innovazione strutturale e tecnologica a supporto di una riordino funzionale/organizzativo dell assistenza sanitaria che garantisca la risposta al fabbisogno, nonché l efficacia ed efficienza del sistema. Implementazione di un modello che preveda la diversificazione dei centri e l attribuzione delle competenze secondo livelli di complessità delle prestazioni e di intensità delle cure Configurazione della Città della Salute e della Scienza di Torino, quale polo di attività di assistenza, ricerca e didattica di eccellenza, il quale potrà svolgere le prestazioni di più elevata complessità con i necessari supporti tecnologici, rispondendo ad idonei parametri di qualità.

19 LA CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO 19 Gli interventi Realizzazione di un nuovo complesso edilizio che permetta di coniugare efficacia clinica, didattica medica, ricerca scientifica e sviluppo del territorio, nonché di perseguire obiettivi di efficienza gestionale; Esecuzione di interventi edilizi sui presidi della rete (nuove edificazioni, ampliamenti e/o adeguamenti) che, anche attraverso l innovazione strutturale e tecnologica, supportino la riorganizzazione e redistribuzione di posti letto e delle specialità, in relazione alla complessità delle prestazioni ed alle esigenze dei territori di riferimento; Implementazione di sistemi di Information & Communication Technology (ICT), attraverso il quale il polo di elevata complessità potrà essere funzionalmente integrato con le altre strutture sanitarie operanti sui territori di riferimento, quali ospedali con minore complessità operativa, ospedali di prossimità, strutture di lungodegenza, RSA, eventualmente fino al domicilio dei pazienti. Adozione nelle nuove strutture di soluzioni spaziali coerenti con modelli organizzativi di tipo dipartimentale, quale risposta ad obiettivi sia clinico-assistenziali che economicogestionali.

20 LA CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO 20 Verso il Masterplan: una prima ipotesi progettuale

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