PROCEDURA AZIENDALE SUL CORRETTO UTILIZZO DELLE SOLUZIONI CONCENTRATE DI CLORURO DI POTASSIO (KCL) ED ALTRE SOLUZIONI CONCENTRATE CONTENENTI POTASSIO

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1 AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Comitato Esecutivo Aziendale per la Sicurezza del Paziente

2 Pag.1 di 10 Approvato il 18/09/2012 Approvato il 18/09/2012 Nome Dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina Nome Dott.ssa Chiara Bovo Funzione Direttore Generale Azienda ULSS 20 di Verona Funzione Direttore Sanitario Azienda ULSS 20 di Verona Firma Firma Redazione Verifica Data Funzione Nome Data Funzione Nome Medico Università degli Studi di Verona Francesca Moretti Direttore Farmacia Ospedaliera Medico Università degli Studi di Verona Medico Università degli Studi di Verona Serena Pancheri Alberto Mortaro Comitato Esecutivo Aziendale per la Sicurezza Paziente del Dott. Vito Albanese Archiviazione UOC Direzione Medica Ufficio Responsabile Aziendale delle Funzioni per la Sicurezza del Paziente UOC Direzione Medica Ufficio Promozione Igiene, Qualità e Sicurezza Clinica UOC Qualità e Accreditamento

3 Pag.2 di 10 Condivisa con: Albanese Vito Aldegheri Patrizia Azzini Alessandro Battisti Emanuela Bellini Stefania Beltrame Silvana Bianchi Miriam Biasiucci Rosalba Caloi Alessandra Capirossi Giuseppina Castellani Valentina Cirillo Pascquale Cruciani Mario Cugola Maria Angela Dalle Pezze Paola Danese Maria Cristina Ferrarese Federica Giuliano Ketty Imperadore Giuseppe Joppi Roberta Lazzari Francesca Marchetto Nadia Mazzon Cristina Montresor Paolo Morini Cristina Olivato Rosanna Padovani Barbara Pomari Chiara Robol Elisa Salfa Corrado Salgarello Gianni Luca Salvagno Nadia Santacà Marco Santinato Stefano Sartori Mara Scattolo Novella Schonsberg Alberto Dipartimento Farmaceutico Dipartimento Emergenza-Urgenza Servizio Legale Dipartimento Materno-Infantile Dipartimento Materno-Infantile Dipartimento di Prevenzione Neuropsichiatria Infantile Distretti Socio-Sanitari Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi Servizio Professioni Sanitarie Dipartimento Interdirezionale per l Area Sanitaria Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi Dipartimento delle Dipendenze Dipartimento di Salute Mentale Servizio Qualità e Accreditamento Dipartimento Medico-Internistico Dipartimento Medico-Internistico Dipartimento Riabilitativo Dipartimento di Salute Mentale Dipartimento Farmaceutico Dipartimento Materno-Infantile Dipartimento Medico-Internistico Dipartimento di Salute Mentale Direzione Medica Ospedaliera Area Sociale Dipartimento Farmaceutico Dipartimento delle Dipendenze Distretti Socio-Sanitari Dipartimento Riabilitativo Dipartimento Tecnico Dipartimento dei Servizi di Diagnosi e Cura Dipartimento Riabilitativo Dipartimento Riabilitativo Dipartimento Chirurgico Direzione Medica Ospedaliera Dipartimento Interdirezionale per l Area Sanitaria Dipartimento Emergenza-Urgenza

4 Pag.3 di 10 Condivisa con: Sette Piersandro Troiani Monica Veronese Ezio Dipartimento Emergenza-Urgenza Servizio Qualità e Accreditamento Dipartimento Chirurgico Lista di distribuzione Area dei Servizi Socio-Sanitari Dipartimento delle Dipendenze Dipartimento Farmaceutico Dipartimento di Prevenzione Dipartimento di Salute Mentale Dipartimenti Ospedalieri Dipartimento Tecnico Distretti Socio-Sanitari n. 1, 2, 3, 4 Neuropsichiatria Infantile Servizio Qualità e Accreditamento Servizio Professioni Sanitarie 3

5 Pag.4 di 10 INDICE PREMESSE 5 OBIETTIVI 5 DEFINIZIONI 6 CAMPO DI APPLICAZIONE 6 RESPONSABILITA 7 AZIONI 7 BIBLIOGRAFIA 10 Edizione revisione 1 Edizione 0 Revisione 1 Edizione 1 Revisione 2 Revisione 3 Revisione 4 Revisione 5 Revisione 6 Revisione 7 Revisione 8 Revisione e Data Descrizione e/o Redazione Approvazione Verifica Area modifica Qualità Stesura procedura Francesca Moretti CEAS Serena Pancheri Alberto Mortaro Integrazione con le Francesca Moretti CEAS modifiche della Serena Pancheri Farmacia Alberto Mortaro Ospedaliera 4

6 Pag.5 di 10 PREMESSE L utilizzo inappropriato delle soluzioni concentrate di potassio (K) per uso endovenoso (e.v.) è associato, in termini di qualità e sicurezza delle cure, ad un rischio elevato per il paziente ed è una delle principali cause di incidenti mortali nelle Unità Operative ospedaliere. Dalla letteratura internazionale emerge come gli errori maggiormente correlati all uso improprio di KCl siano rappresentati dallo scambio di fiala, dalla mancata o errata diluizione, dalla non corretta preparazione del prodotto da infondere e dalla errata identificazione del paziente. Il Ministero della Salute ha emanato nel 2008 una Raccomandazione avente come oggetto il Corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di cloruro di potassio KCl e altre soluzioni concentrate contenenti potassio sottolineando la necessità di attivare procedure finalizzate a rimuovere questa sostanza dai reparti non impegnati in attività critiche e di promuovere rapidamente tali procedure in tutte le strutture ospedaliere del nostro Paese. L adozione di queste raccomandazioni si è infatti dimostrata efficace in Paesi quali Inghilterra, Stati Uniti, Canada e Australia nel ridurre drasticamente il numero degli incidenti mortali dovuti all uso improprio delle soluzioni concentrate di K. Una maggiore sicurezza della terapia infusionale con preparati contenenti K, mediante verifica della correttezza d impiego e dell efficacia clinica, si dimostra quindi essenziale nell attendere al miglioramento continuo della qualità assistenziale e all abbattimento del rischio clinico correlato all utilizzo di questa sostanza. OBIETTIVI Obiettivo di questa procedura è quello di definire le modalità di gestione e di utilizzo delle soluzioni concentrate contenenti K, in particolare KCl, per ridurre il rischio di sovradosaggio accidentale di K derivante dall uso improprio delle stesse, garantendone contestualmente la tempestiva disponibilità del farmaco in caso di necessità presso le aree critiche di assistenza. Le aree critiche di assistenza, per quanto riguarda l Azienda ULSS 20 di Verona, riguardano la Terapia Intensiva, l Unità Coronarica, la Dialisi ed il Pronto Soccorso nelle quali è richiesto l uso urgente del farmaco e quindi la possibilità dello stoccaggio delle soluzioni KCl. 5

7 Pag.6 di 10 DEFINIZIONI K: potassio KCl: potassio cloruro e.v.: endovena meq/ml: milliequivalenti/millilitro Errore di terapia: ogni evento avverso, indesiderabile, non intenzionale, prevenibile, che può causare o portare ad un uso inappropriato del farmaco o ad un pericolo per il paziente Aree critiche: autorizzate alla conservazione in reparto delle soluzioni contenenti K a concentrazioni superiori a 1 meq/ml. Le aree critiche di assistenza, per quanto riguarda l Azienda ULSS 20 di Verona, riguardano la Terapia Intensiva, l Unità Coronarica, la Dialisi ed il Pronto Soccorso nelle quali è richiesto l uso urgente del farmaco e quindi la possibilità dello stoccaggio delle soluzioni KCl. Aree non critiche: normalmente non necessitano dell uso urgente del farmaco e che non hanno richieste di essere autorizzate a conservare soluzioni concentrate di K. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura viene applicata nell ambito delle soluzioni contenenti KCl ed alle altre soluzioni contenenti K per uso e.v. con le seguenti concentrazioni: 1 meq/ml 2 meq/ml 3 meq/ml 6

8 Pag.7 di 10 RESPONSABILITÀ L efficace implementazione della seguente procedura prevede l attivo interessamento dell intero contesto organizzativo: il Direttore Medico e il Direttore della Farmacia devono verificare inizialmente e periodicamente la validità della procedura, mentre della sua applicazione in reparto sono responsabili i Medici ed i Coordinatori delle Professioni Sanitarie che dovranno promuovere la divulgazione della procedura al personale e garantire il rispetto delle istruzioni. Dell applicazione all interno del Servizio di Farmacia è responsabile il Direttore della Farmacia. AZIONI Le azioni che devono essere messe in atto nel contesto ospedaliero riguardano i seguenti punti critici: Conservazione delle soluzioni concentrate di KCl ed altre soluzioni ad elevato contenuto di K; Prescrizione delle soluzioni concentrate contenenti K; Preparazione delle soluzioni diluite contenenti K; Controllo della corretta preparazione ed utilizzo delle soluzioni contenenti K; Gestione del processo di corretto utilizzo delle soluzioni concentrate contenenti K. Conservazione delle soluzioni concentrate di KCl ed altre soluzioni ad elevato contenuto di K Le soluzioni concentrate di KCl e le altre soluzioni ad elevato contenuto di K per uso e.v. devono essere rimosse, laddove presenti, da tutte le scorte di farmaci ad uso corrente esistenti nei vari reparti. La conservazione delle soluzioni concentrate di KCl e delle altre soluzioni ad elevato contenuto di K per uso e.v. deve essere limitata esclusivamente alla Farmacia ed alle aree critiche nelle quali sia richiesto l uso urgente del farmaco. Nella Farmacia e nelle unità operative in cui è prevista la conservazione, le soluzioni concentrate contenenti KCl e le altre soluzioni ad elevato contenuto di K per uso e.v. devono essere conservate separate da altri farmaci, in armadi ove possibile chiusi ed in contenitori che rechino la segnalazione di allarme Diluire prima della somministrazione: mortale se infuso non diluito. 7

9 Pag.8 di 10 Le soluzioni concentrate contenenti KCl e le altre soluzioni ad elevato contenuto di K per uso e.v. non devono essere trasferite tra le diverse unità operative e tutti gli approvvigionamenti devono essere effettuati direttamente dalla Farmacia. Deve comunque essere prodotta, nell ambito ospedaliero, una procedura che garantisca, quando non attivo il servizio di Farmacia, l approvvigionamento del farmaco in caso di necessità. Prescrizione delle soluzioni contenenti K Le soluzioni contenenti K per uso e.v. dovrebbero essere prescritte, quando le condizioni cliniche lo consentono, in quelle formulazioni commerciali già diluite e pronte all uso. Deve essere assicurata la tracciabilità, nella documentazione clinica del paziente, della prescrizione da parte del medico (dose, frequenza e velocità di infusione, firma data e ora). Preparazione delle soluzioni diluite contenenti K Laddove le condizioni cliniche del paziente richiedano l utilizzo di soluzioni con diluizione commercialmente non disponibile, le soluzioni devono essere preparate secondo le seguenti disposizioni: Per fleboclisi lenta: previa diluizione in soluzione fisiologica, in proporzione approssimativa di 100 ml di soluzione fisiologica per 10 meq di potassio; Per ipodermoclisi: previa diluizione in soluzione fisiologica, in proporzione approssimativa di 100 ml di soluzione fisiologica per 10 meq di potassio; Esclusivamente per il potassio aspartato (es. K Flebo): per bocca, previa diluizione in succo di frutta o altro liquido. La confezione esterna reca sempre la dicitura Diluire prima della somministrazione: mortale se infuso non diluito. 8

10 Pag.9 di 10 Controllo della corretta preparazione e somministrazione delle soluzioni contenenti K Un secondo operatore sanitario dovrebbe sempre controllare, durante la fase di preparazione, la corretta identificazione del prodotto, la dose, la via di somministrazione, la correttezza del calcolo della diluizione rispetto alla prescrizione data, la miscelazione, la corretta etichettatura del prodotto preparato. In fase di somministrazione, il secondo operatore deve verificare l identità del paziente e la corretta velocità di infusione. L avvenuta somministrazione deve essere subito registrata in cartella infermieristica riportando dose, via di somministrazione, velocità di infusione, data, ora e firma dell operatore. Gestione del processo di corretto utilizzo delle soluzioni concentrate contenenti K Nell ambito ospedaliero, la Direzione Medica e la Farmacia Ospedaliera sviluppano procedure specifiche per la corretta gestione del rischio associato all uso di soluzioni concentrate di K, con approccio multidisciplinare, che includono procedure specifiche, modulo di richiesta prestampato, modalità specifiche di confezionamento e di identificazione del farmaco e formazione. La Direzione Medica e la Farmacia Ospedaliera svolgono le seguenti azioni: Identificazione delle aree assistenziali in cui è consentita la conservazione delle soluzioni concentrate contenenti K: per quanto riguarda l Azienda ULSS 20 di Verona, la conservazione delle soluzioni concentrate contenenti K sono: la Terapia Intensiva, l Unità Coronarica, la Dialisi ed il Pronto Soccorso. Produzione della presente istruzione operativa che fornisce indicazioni su: Appropriata prescrizione; Modalità di approvvigionamento di soluzioni contenenti K da parte delle unità operative in modo da assicurare, in caso di bisogno, la tempestiva disponibilità del farmaco; Indicazioni per la conservazione in sicurezza delle soluzioni concentrate di K; Indicazioni per la preparazione delle soluzioni diluite; Indicazioni per garantire la tracciabilità della prescrizione e della somministrazione; Monitoraggio delle richieste e dei consumi al fine di valutarne l appropriatezza d uso. 9

11 Pag.10 di 10 BIBLIOGRAFIA Raccomandazione sul corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di cloruro di potassio KCl ed altre soluzioni concentrate contenentio potassio, Ministero della Salute 2008 Cohen M. Important Error Prevention Advisory. Hospital Pharmacy 1997; 32: National Patient Safety Agency Patient Safety Alert. JCAHO Sentinel Event Alert. Accessed: 03/07/03 U D, Hyland S. Medication safety 2002, CJHP 55 (4)

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