di Giacomo De Battista, classe 3 C Io ho voluto interpretare una foto di parecchi anni fa, rappresentante Carlo Guzzi vestito da motociclista.

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1 Un genio un po originale di Giacomo De Battista, classe 3 C Io ho voluto interpretare una foto di parecchi anni fa, rappresentante Carlo Guzzi vestito da motociclista. Ho quindi realizzato un pannello polimaterico e ho utilizzato tutti materiali di riciclo come: 1. la pelle nera di una vecchia borsa per il casco anni un asta di legno per la linea del naso 3. cerchi di cartone per naso e occhi 4. un pezzo di vaso da fiori ritagliato per le pupille 5. dacron per le imbottiture 6. lana per i capelli 7. una zip per le labbra 8. un tessuto rosso e due bottoni per la giacca 9. liste di plexiglass per la cornice

2 Tiro al bersaglio di Sara Balatti, classe 3 B Ho iniziato il mio lavoro interpretando una frase di un testimone; parlava delle marce dei soldati tedeschi al Lido: indossavano scarponi chiodati e il loro passatempo era il tiro al bersaglio. Ho realizzato quindi una scultura tridimensionale utilizzando materiali di riciclo come: 1. un cartone, che poi ho dipinto, per il tiro a segno; 2. un asta a tre piedi come sostegno della mia istallazione; 3. un reticolato verde, usato per il prato e che ho incollato ai piedi dell asta 4. due suole di scarpe che ho posizionato sopra al reticolato; sono impermeabili e ho incollato dei chiodi ; 5. una freccia di legno di nocciolo e piume di gallina (realizzata con l aiuto del prof. Lafranconi e di Andrea Panizza) che ho infine agganciato.

3 Cartucce per contorno di Sara Balatti, classe 3 B Partendo dall immagine del monumento ai caduti della Resistenza che si trova nel cimitero di Mandello, ho realizzato un lavoro particolare, disegnando solo un pezzo del contorno del partigiano (il busto, il capo, la fiaccola). Utilizzando pochi materiali ma, per me molto significativi nel contesto della guerra, ho realizzato quest opera, con: 1. cartucce di fucile di vari colori per il contorno 2. tempera acrilica color bronzo per il corpo in modo che risaltasse e richiamasse il materiale del monumento 3. colore grigio-nero, steso sul fondo con una spugna in modo da formare delle pietre

4 Rabbia di Chiara Bongiovanni, classe 3 C Ho rappresentato, attraverso un paesaggio, i sentimenti della popolazione nei confronti della guerra, come sono stati descritti da un testimone di cui ho letto una frase. Ho realizzato quindi un opera polimaterica recuperando dei materiali colorati: 1. per rappresentare il paese (le case e i condomini), ho utilizzato vasetti di varie dimensioni e colori; 2. per ricordare la fabbrica ho usato dei vasi per fiori di media dimensione e dei cubetti di polistirolo; 3. la moto (acquistata al negozio equo-solidale) e l aquila disegnata rappresentano la Moto Guzzi e la libertà; L opera ha colori violenti, appositamente accostati per rappresentare la rabbia e il dolore provato dai civili in quel momento storico.

5 Moto e libertà di Chiara Bongiovanni, classe 3 C In quest opera ho voluto rappresentare l epoca fascista, la guerra e la libertà ottenuta alla fine. Ogni elemento da me utilizzato in questa istallazione ha un preciso significato: 1. la moto, che attraversa il reticolato, rappresenta la libertà riconquistata; è realizzata con della rete verde, del fil di ferro, del polistirolo, una mini-lampadina; 2. il tubo, che compone parte della struttura, rappresenta il fascio littorio, simbolo del fascismo; 3. il fondo del vaso, di colore verde marcio, rappresenta un arma da fuoco; 4. lo pneumatico simboleggia la forza e la resistenza della popolazione.

6 La Moto all Epoca di Fabio Airoldi, classe 3 B Ispirandomi a una foto delle prime moto Guzzi, realizzate in epoca fascista con un telaio e vari pezzi, ne ho creata una con materiali tutti riciclati: 1. con un tubo di cartone dipinto di tempera acrilica rossa ho realizzato una parte del telaio; 2. con un pezzo di cartone ho fatto la scritta Moto Guzzi; 3. con il sellino di una vecchia bici, infilato nel piedistallo, ho fatto la sella della moto. 4. con due lattine, una bottiglia di plastica dell acqua minerale e due coni di plastica rigida con dei buchi ho realizzato il manubrio 5. due ruote della mia bici da bambino, una catena, due strani pedali per appoggiare i piedi, un tubo di scappamento forato e piccole decorazioni hanno completato la mia moto.

7 Libertà di Ida Marino, classe 3 C In quest opera ho voluto rappresentare una persona che scappa dal fascismo, ispirandomi ai partigiani e alle loro parole. Il motociclista in fuga insegue l aquila (simbolo di libertà), scappando da una città ormai lontana (che non si vede) distrutta dalla guerra e attraversando un territorio deserto. Per realizzare questa mia opera ho lavorato come segue: 1. ho disegnato con il carboncino il motociclista, copiandolo da una foto del libro sulla Moto Guzzi; ho cercato di dare l idea che stia correndo come un matto; 2. ho ottenuto l effetto deserto incollando con il Vinavil della terra; per me indica desolazione e solitudine. Ho poi fissato la terra con della lacca per capelli; 3. ho disegnato l aquila, simbolo della Moto Guzzi e della libertà ricercata dal viaggiatore, colorandola a pastello e cercando di farla sembrare il più possibile reale; 4. ho completato il mio lavoro con Il cielo, azzurro chiaro, fatto con il pastello a cera; per me rappresenta la speranza.

8 Il vento di guerra di Giacomo De Battista (classe 3C) e Emanuele Azzolin (classe 3 A) Ispirandoci a una frase della poesia di un ex alunno della nostra scuola, abbiamo voluto rappresentare il freddo degli inverni di guerra. Per realizzare la nostra opera abbiamo usato: 1. una lastra di plexiglass trasparente come fondo 2. dei pezzi di polistirolo e piastrelline azzurre incollate per rappresentare il vento ghiacciato 3. della ghiaia per segnare il contorno della montagna 4. segatura e pezzi di plastica per richiamare il terreno ghiacciato Abbiamo infine spalmato la parte di montagna con del Vinavil per fissare i materiali e dare l idea ancora del ghiaccio.

9 Un pensiero spaziale di Emanuele Azzolin,classe 3 A In quest opera ho voluto rappresentare come nasce l idea di una nuova moto conosciuta in tutte le nazioni. Ho rappresentato una nuvola, che significa il pensiero, con all interno un modello Guzzi. Vola sopra le case di tutto il mondo. Per realizzare il mio progetto ho utilizzato un pannello grigio di cartone su cui ho incollato vari materiali riciclati per essere usati con nuovi scopi, come : 1. plastica azzurra di vecchi stivali impermeabili per il cielo 2. cartoncino giallo per le stelle 3. cartoncino ondulato blu per il mare 4. pezzi di moquette per la terra 5. plastica trasparente adesiva di vari colori per la fabbrica e le case 6. dacron bianco da imbottitura per la nuvola 7. fondi di vasi di fiori di plastica per le ruote e i cerchioni della moto 8. bussolotti di cartucce per fucile per gli ingranaggi, 9. un cucchiaio per il parafango posteriore e il telaio assieme a pezzetti di tubi di plastica 10. un tappo per creare il manubrio.

10 Desolazione di Chiara Bongiovanni e Ida Marino, classe 3C In quest opera abbiamo voluto interpretare una frase tratta da una poesia di un ex alunno di questa scuola: Come foglia d autunno la libertà vaga fragile per le strade dei paesi straziati. Per realizzare il nostro progetto abbiamo utilizzato vari materiali: 1. scatoloni dipinti con colori acrilici per le case distrutte 2. stuzzicadenti per l altalena nel parco abbandonato; rappresenta il senso di vuoto che rimane a fine guerra 3. piastrelle per la lapide; rappresenta la morte, in guerra quasi una liberazione 4. una serie di piastrelline colorate per delimitare la piazza del paese 5. una ciotola rovesciata con all interno un sacchetto di plastica blu appallottolato per la fontana; 6. un sacchetto di plastica blu per il lago, circondato da una rete di polistirolo per fare una recinzione; rappresenta il Lago di Como; 7. fil di ferro e una semisfera di polistirolo per fare l unico lampione della città; rappresenta la solitudine e il silenzio che vi restano Utilizzando una base di cartone, abbiamo incollato i pezzi e dipinto la strada e il prato del parco con tempere acriliche.

11 Un filo spezzato di Sara Balatti, classe 3 B Ispirandomi ad una frase della poesia di un ex alunno della nostra scuola, ho realizzato un sipario con materiale plastico bianco, incollato una rete e delle foto tutte strappate, dei fili sfilacciati di vari colori per indicare la vita interrotta. Nella casa delle urla Giacomo De Battista, classe 3C e Emanuele Azzolin, classe 3 A Ispirandoci ad una frase di un testimone, abbiamo voluto rappresentare le urla di dolore dei parenti e amici dei morti e dei feriti per lo scoppio della Maiola. Abbiamo realizzato un siparietto di cartone ondulato, per formare l interno di una casa; abbiamo incollato alle pareti delle facce tratte da opere dello scultore Wildt, una rete spezzata e materiali vari rotti per simulare lo scoppio.