31//08 08//2009 I prioni Prioni pro scaricato da

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "31//08 08//2009 I prioni Prioni pro scaricato da"

Transcript

1 I prioni Con il termine Prioni coniato da Prusiner per indicare agenti patogeni di natura esclusivamente proteica ma provvisti di proprietà infettanti agenti responsabili di una serie di encefalopatie degenerative dell uomo e di alcuni animali scaricato da 1

2 I prioni 1. Storia delle encefalopatie spongiformi i 2. Eziologia delle patologia da prioni 3. Patogenesi delle patologie da prioni 4. Encefalopatie spongiformi: malattie 5. Diagnosi e terapia 1700: La prima encefalopatia spongiforme scrapie, che si manifesta spontaneamente nelle greggi di pecore (capre), viene descritta per la prima volta. La scrapie si manifesta clinicamente con atassia, tremori, cachessia e nella maggior parte dei casi con un intenso prurito che induce gli animali a grattarsi (inglese: scrapie). 1936: Cuillé e Chelle dimostrarono la trasmissione della scrapie ad una capra sana con la inoculazione intraoculare di midollo spinale proveniente da una capra affetta dalla patologia. scaricato da 2

3 Trasmissibilità dello scrapie La patologia insorgeva dopo un lungo periodo di incubazione in seguito alla somministrazione di un agente filtrabile (non si trattava quindi di un batterio). La descrizione dello scrapie aprì un nuovo capitolo dello studio delle malattie trasmissibili s: Carleton Gajdusek studiò le cerimonie cannibalistiche della tribù Fore della Nuova Guinea e scoprì la malattia del Kuru. Gajdusek nel : Alper Le radiazioni UV non prevengono lo sviluppo della scrapie. scaricato da 3

4 1966: Gajdusek Infezione sperimentale dello scimpanzè con il Kuru dopo ingestione di tessuti cerebrali infetti. Il potere infettante era resistente a molti metodi convenzionali in grado d inattivare gli acidi nucleici, ma parzialmente sensibile a metodi capaci di denaturare le proteine per cui si arrivò alla conclusione sconvolgente che l inarreffabile agente infettante delle encefalopatie spongiformi è di natura proteica, ma sprovvisto di un genoma e che la sua replicazione non segue le vie conosciute per i microrganismi già identificati. scaricato da 4

5 1967: Griffith Ipotizzò che le encefalopatie spongiformi trasmissibili possano essere dovute a cabiamenti conformazionali delle proteine. Folding corretto PrPc Possibile un meccanismo di conversione? Folding difettoso PP PrPsc 1981: Mertz Identificò strutture fibrillari nei cervelli di topi infettati con scrapie. scaricato da 5

6 1990: negli anni 90 una nuova malattia morbo della mucca pazza venne identificata come una encefalopatia spongiforme ad elevatissima trasmissibilità. 1997: Stanley Prusiner propose un legame tra kuru, CJD, scrapie e BSE. -Determinò l agente infettivo prione e lo ritenne responsabile delle manifestazioni istopatologiche dei pazienti affetti da encefalopatie spongiformi. DEFINIZIONE: PRIONE = Particelle proteiche infettive Le proteine prioniche esistono in due forme: PrPc vs. PrPsc scaricato da 6

7 I prioni 1. Storia delle encefalopatie spongiformi i 2. Eziologia delle patologia da prioni 3. Patogenesi delle patologie da prioni 4. Encefalopatie spongiformi: malattie 5. Diagnosi e terapia how does it all begin? scaricato da 7

8 Una proteina: Due strutture PrPc CONFORMAZIONE NORMALE PrPsc CONFORMAZIONE PATOLOGICA Caratteristiche della proteina prionica Proteina di 254 aminoacidi (PrP) La prima proteina interamente t sequenziata fu quella associata allo scrapie (PrPsc) Le cellule dei mammiferi contengono un gene che codifica una proteina virtualmente identica a PrPsc e denominata PrPc (cellulare) La PrPc P è presente nei tessuti ti normali in particolare nel tessuto nervoso scaricato da 8

9 Rappresentazione della sequenza aminoacidica della PrP Funzione della PrP cellulare Il ruolo fisiologico è ancora da definire, anche se esiste qualche evidenza di un suo possibile intervento nella funzione sinaptica e nel legame del rame (copperbinding protein). Alcune osservazioni avrebbero dimostrato un attività enzimatica superossido-dismutasica,ed è stata avanzata l ipotesi che la PrP potrebbe svolgere un ruolo diretto nella protezione della cellula dallo stress ossidativo. scaricato da 9

10 1. Il trattamento UV non ha effetti sull infettività della scrapie. 2. L agente infettivo è suscettibile alle proteasi, ma non alle nucleasi. Nella PrPsc sono presenti ampie zone resistenti all azione delle proteasi Western blot di cervello di hamster scaricato da 10

11 Prioni Le malattie da prione sono causate da una mutazione nel gene che codifica per il prione che portano ad una struttura anormale della proteina. La forma mutata della proteina può convertire la normale proteina prionica nella forma anormale. La mutazione della proteina può verificarsi in due modi: 1. Una mutazione nel gene può essere ereditaria. 2. La proteina mutante può essere trasmessa come un infezione da un tessuto contenente la proteina mutata. Nei bovini: Morbo della mucca pazza (BSE) Uomini: Creutzfeldt-Jakob disease. scaricato da 11

12 the prion hypothesis proteina normale Proteina anormale conversione invece di replicazione PrPc PrPSc Prions change shape Neuron Cytoplasm Nucleus scaricato da 12

13 Prions change shape PrP Patologica Neurone PrP Normale Citoplasma Nucleo Prions change shape Neurone Nucleo Citoplasma PrP patologica PrP Normale scaricato da 13

14 Prions change shape Neurone Nucleo Citoplasma Prions change shape Neurone Nucleo Citoplasma scaricato da 14

15 Prions change shape Neurone Nucleo Citoplasma Prions change shape Neurone Nucleo Citoplasma scaricato da 15

16 Prions change shape Neurone Nucleo Citoplasma Prions change shape Neurone Tutta patologica PrP Nucleo Citoplasma scaricato da 16

17 I prioni 1. Storia delle encefalopatie spongiformi i 2. Eziologia delle patologia da prioni 3. Patogenesi delle patologie da prioni 4. Encefalopatie spongiformi: malattie 5. Diagnosi e terapia Rappresentazione schematica della struttura del prione scaricato da 17

18 PrPc PrPc PrPc PrPsc PrPc PrPc PrPc PrPc PrPc PrPc PrPc PrPc PrPc PrP C PrP C PrP SC scaricato da 18

19 PrP sc fibrils Prioni Microscopia Electronica delle fibrille prioniche scaricato da 19

20 Placca Aggregati di PrPSc si accumulano nel tessuto cerebrale e formano le placche scaricato da 20

21 Altri esempi di placche Gli aggregati di proteina prionica portano alla morte delle cellule nervose. Le zone dove è presente una estesa mortalità cellulare si presenteranno all analisi istologica come dei buchi. La denominazione di encefalopatie spongiformi deriva dall aspetto tipo spugna dei preparati istologici. scaricato da 21

22 CJD Kuru BSE Scrapie scaricato da 22

23 I prioni 1. Storia delle encefalopatie spongiformi i 2. Eziologia delle patologia da prioni 3. Patogenesi delle patologie da prioni 4. Encefalopatie spongiformi: malattie 5. Diagnosi e terapia Conversione spontanea SPORADICA Conversione acquisita INFETTIVA PrPsc Conversione dovuta a mutazione EREDITARIA scaricato da 23

24 Trasmissione delle malattie da prioni Infezione (Kuru, scrapie, BSE, vcjd) Ereditaria (Creutzfeld-Jacob disease, Gerstmann-Straussler-Scheinker disease, Fatal familial insomnia) Sporadica (BSE, CJD?) Scrapie Conosciuta da almeno 200 anni Endemica tra pecore e in misura inferiore i capre nel mondo Esistono 23 diverse variazioni della proteina prionica mutata, con differenti periodi di incubazione e differenti pattern di placche amiloidee nei tessuti cerebrali scaricato da 24

25 Scrapie Tra le sue manifestazioni vi sono: la perdita della coordinazione nervosa intenso prurito. Non è ancora stato dimostrato che l uomo possa ammalarsi di malattie da prioni alimentandosi con carni di ovini infetti. Mad Cow Disease 1. Il morbo della mucca pazza rappresenta una delle encefalopatie spongiformi più resistenti 2. É probabilmente causata dalla digestione di alimenti infetti con scrapie scaricato da 25

26 Patogenesi della BSE Infezione orale sperimentale Fase clinica: Almeno 32 mesi dopo l infezione Incubazione Parziale infettività nell ileo distale (2 14 mesi ) Nessuna infettività: Tessuto muscolare, latte, sangue, nervi periferici, milza, tessuto linfatico, Infettività solo nel cervello, cervello, midollo, midollo e ileo distale (poca) etc. La proteina prionica è indistruttibile Nel 1986, 4.5 milioni di bovini furono inceneriti in Gran Bretagna, in seguito alla scoperta della BSE. Le ceneri conservate in container di cemento nel sottosuolo furono testate nel 1998 ed risultarono ancora in grado di trasmettere l infezione. scaricato da 26

27 Mangimi con concentrati proteici di origine animale Carcasse di animali malati Resti di animali non idonei al consumo per l uomo Meccanismo d infezione Quando I bovini vengono alimentati con materiali derivati da ovini infetti, i prioni dall intestino vengono trasportati dai nervi periferici al modollo spinale. In questa sede, I prioni si accumulano e convertono la PrP cellulare in proteine patogene. Anni dopo, la BSE si manifesta con I sintomi clinici, dopo che un numero sufficiente di cellule nervose è stato danneggiato. scaricato da 27

28 scaricato da 28

29 Lesioni tipiche ritrovate nel tessuto cerebrale di bovini affetti da BSE Elevata somiglianza con le tipiche lesioni delle altre malattie da prioni, tra cui la CJD L importanza della BSE risiede soprattutto nel rischio di una trasmissibilità animale-uomo della patologia attraverso l impiego alimentare di carni bovine Nel 1996 il ministro dell agricoltura inglese dichiarò pubblicamente la possibilità di trasmissione dei prioni dal bovino all uomo Tessuti considerati ad alto rischio di trasmissione di BSE Cranio dei bovini Nervi trigeminali Cervello Occhio Tonsille Midollo spinale Ileo distale scaricato da 29

30 Malattie da prioni nell uomo (1) Malattie da prioni nell uomo (2) scaricato da 30

31 Differenti prioni colpiscono diverse regioni del cervello Un aspetto tipo spugna deriva dalla morte delle cellule nervose. I sintomi dipendono da quali regioni del cervello risultano affette. perdita Corteccia cerebrale: perdita di memoria, incapacità, e della vista (CJD). Brain stem: nel morbo della mucca pazza. Talamo: insonnia (FFI). Cervelletto: incapacità ità di coordinare i movimenti del corpo e difficoltà nel camminare (kuru, GSS). Kuru Papua New Guinea Fore - soprattutto bambini e donne - deceduti per anno: 5-10% della popolazione - dopo l autopsia, Gajdusek individuò le lesioni del tessuto cerebrale simili a quelle presenti nella CJD - eliminato il cannibalismo, il kuru è definitivamente scomparso (tribù dedita al cannibalismo) scaricato da 31

32 L alta incidenza del kuru nelle donne e nei bambini potrebbe essere attribuita alla diffusa pratica funeraria secondo cui le carni dei parenti morti venivano consumate dagli uomini, laddove le parti meno nobili e il cervello erano lasciate a donne e bambini. b Kuru Un tardivo manifestarsi della malattia spiegherebbe i rari casi di Kuru riscontrati nei maschi adulti. CJD Nella malattia di Creutzfeldt-Jakob, la proteina prionica si accumula principalmente nella corteccia cerebrale. scaricato da 32

33 FFI Insonnia familiare fatale i soggetti colpiti manifestano una insonnia totale e giungono a morte in breve tempo. Questa patologia presenta anche i sintomi della malattia di Creutzfeldt- Jacob. Le mutazioni possono risultare in differenti conformazioni che si accumulano in modo diverso nei tessuti cerebrali. Nell insonnia familiare fatale, I prioni si accumulano preferenzialmente nel talamo, con il risultato che I pazienti non sono in grado di dormire. In misura inferiore si ha anche l accumulo nella corteccia: sintomi tipo CJD. scaricato da 33

34 GSS la sindrome di Gerstmann-Sträussler- Scheinker è una malattia neurodegenerativa che si manifesta con: disordine delle funzioni cerebrali, disorientamento, perdita della capacità di scrittura e di calcolo; la sindrome di Gerstmann-Straussler- Scheinker l insonnia familiare fatale sembrano seguire una trasmissione di tipo ereditario. scaricato da 34

35 New Variant CJD (vcjd) La vcjd insorge in età meno avanzata. Jonathan, uno dei primi pazienti della vcjd all età di 17 anni. Deceduto dopo alcuni anni.. Negli anni 90 in Inghilterra e in Francia si notò la comparsa di casi di CJD non tipici ad insorgenza non familiare e non in seguito ad ormone della crescita, riguardanti soggetti di giovane età. scaricato da 35

36 Malattie da prioni in Gran Bretagna scaricato da 36

37 Principali differenze tra CJD e vcjd CJD Classica Età (Media: 60) Variant CJD (vcjd) (Media: 28) Durata Media 4-6 mesi 8-38 mesi 1 rapida e progressiva demenza 1 sintomi pisichiatrici (ansietà, depressione, 2 movimenti involontari etc.) Sintomi (myoclonus, chorea, dystonia) 2 - atassia (con persistente dysesthesia) (in ordine di 3 sintomi extrapiramidali 3 - movimenti involontari progressione) 4 - atassia (myoclonus, chorea, dystonia) 5 segni piramidali 4 - demenza 6 cecità corticale CT Atrofia cerebrale e cerebbellare usualmente normale CSF normale normale (a volte alto contenuto di proteine) met/met 71% DNA (codone 129) met/val 13% met/met 100% val/val 16% Patologia Cambiamenti spongiformi, perdita di neuroni, astrocitosi, PrP resistente alle proteasi Tessuto nervoso Piccole placche Placche amiloidotiche floride Patologia - tonsille normale immuno-citochimica positiva per PrPsc Casi riportati di Decessi sospetta CJD Anno Riportati Anno Sporadica Iatrogenica Familiare GSS vcjd Totale Decessi 1990 [53] Totale Riportati 1920 Totale Decessi Dati della Unità di Sorveglianza per la CJD di Edimburgo al 7 Gennaio 2005 scaricato da 37

38 Sommario dei casi di vcjd Decessi Decessi per vcjd (confermati): 106 Decessi per vcjd (Senza conferma neuropatologica): 41 Decessi per vcjd (in attesa di conferma 1 neuropatologica): Totale: 148 Viventi Numero dei casi probabili di vcjd ancora in vita: 5 Numero totale dei casi di vcjd (confermati e probabili): 153 Altre forme di encefalopatie spongiformi trasmissibili scaricato da 38

39 Felini domestici ed esotici Il primo caso di FSE di un animale domestico, si è verificato in GB nel Le autopsie vengono raramente effettuate sugli animali da compagnia. vcjd Un puma e tre cuccioli sono morti per Encefalopatia spongiforme felina (FSE) nel 1989 nello Zoo di Londra, in seguito al consumo di alimenti a base di farine animali. I gatti infettati in laboratorio non sono suscettibili alla scrapie, ma sono estremamente suscettibili alla BSE Questi risultati rinforzano la teoria della differenti suscettibilità delle diverse specie Scrapie BSE X Il Wisconsin (USA): principale allevatore di visoni. I visoni sono generalmente allevato con cibi derivati da carcasse di animali non utilizzabili per uso alimentare umano. Suscettibili a diverse infezioni bovine, carbonchio, tubercolosi, etc. La Mink Spongiform encephalopathy (MSE) è una patologia diventata t molto comune e devastante. 100% fatale nei visoni esposti a cibi contaminati. Diagnosi: autopsie, le placche sono esattamente come nella scrapie. Visone scaricato da 39

40 Chronic Wasting Disease (Cervo ed alce) Chronic Wasting Disease rappresenta la encefalopatia spongiforme più simile alla scrapie. Gli animali infetti presentano una degenerazione progressiva (simile all Alzheimer). Incerto il meccanismo di infezione, i probabilmente bil non attraverso l ingestione di cibi contaminati, ma attraverso contatti con animali infetti. Altri animali da Zoo Arabian Oryx Gemsbok Dal 1986 al Nello Zoo di Londra sono morti per encefalopatie spongiformi moltissimi animali di diverse specie appartenenti ai ruminanti ungulati, Nyala, Gemsbok, Kudu, Eland and Arabian Oryx, (tutti simili all antilope o al cervo). Tutti questi animali erano alimentati con farine proteiche di derivazione animale. scaricato da 40

41 Lab Tests Nei test di laboratorio gli animali venivano iniettati con PrP patologica proveniente da bovini affetti da BSE. L agente infettivo non veniva ingerito col cibo, che rappresenta la via naturale di infezione nella maggior parte dei casi sia dell uomo che degli animali. Soggetti suscettibili all infezione in laboratorio: scimmie i pecore capre topi/ ratti maiali Prevenzione Trasmissibilità orizzontale Salto di specie scaricato da 41

42 La trasmissibilità orizzontale è stata certamente provata nel caso del kuru ( tribù della Nuova Guinea che praticano il cannibalismo) Lo stesso discorso vale per le forme di CJD da HGH estratto da ipofisi di cadavere. Trasmissibilità anche per la BSE che si è diffusa con la modifica delle procedure di produzione delle farine proteiche. La trasmissione di prioni da una specie all altra lt è possibile se nell animale l ricevente sono presenti geni che codificano una PrPc simile a quella della specie da cui proviene l inoculo. scaricato da 42

43 La diversa specie determina una barriera alla diffusione orizzontale dei prioni, non si tratta di una barriera assoluta come dimostrato dai casi giovanili registrati in Francia e in Inghilterra di CJD variante. Questo rischio deve essere considerato sia nell alimentazione alimentazione, sia nell uso sanitario di organi di animali (ad esempio trapianti) I prioni 1. Storia delle encefalopatie spongiformi i 2. Eziologia delle patologia da prioni 3. Patogenesi delle patologie da prioni 4. Encefalopatie spongiformi: malattie 5. Diagnosi e terapia scaricato da 43

44 RISPOSTA IMMUNE I prioni non causano risposta infiammatoria Non inducono la produzione di interferone Non inducono una risposta anticorpale Non è, quindi, possibile individuare l esposizione ai prioni i mediante ricerca di anticorpi i specifici i Diagnosi Con I pazienti in vita, la diagnosi viene effettuata basandosi dulla sintomatologia clinica. EEG può essere utile per confermare le evidenze cliniche. La diagnosi definitiva viene effettuata post-mortem mediante analisi istopatologica del tessuto cerebrale. Non è possibile effettuare sierologia (assente risposta immunologica). Nel caso di vcjd, una diagnosi positiva può talvolta essere effettuata in base alla presenza di PrPsc nel tessuto linfoide periferico: es, biopsie tonsillari. scaricato da 44

45 TRATTAMENTO Finora, le malattie da prione sono state sempre fatali. LA CJD classica porta al decesso del paziente in pochi mesi dall inizio della sintomatologia clinica. Nel caso di vcjd il tempo che intercorre tra le manifestazioni cliniche e la morte è più lungo (circa 16 mesi). Numerosi farmaci sono stati provati, ma con risultati scarsi o nulli. Prospettive di ricerca La priorità è quella di introdurre un test diagnostico tale da identificare il morbo in modo preventivo sia sugli uomini i sia sui bovini. i Si potrebbe trattare di un test immunologico rivolto a identificare la inusuale forma ripiegata della PrP proteina responsabile della malattia. In questa direzione è la scoperta, pubblicata su Nature, di un anticorpo capace non solo di aggredire i prioni, ma di prevenire l infezione. scaricato da 45

46 I ricercatori si stanno prodigando poi nella creazione di una molecola di sintesi che stabilizzi la proteina normale nell organismo prima che si ripieghi in modo pericoloso ed in questo senso la via più propizia sembra essere quella dell ingegneria genetica La comunità scientifica si sta inoltre interrogando sulla possibilità che altre malattie degenerative dell uomo possano essere ricondotte a questa eziologia (malattia di Alzheimer, sclerosi a placche, sclerosi laterale amiotrofica, morbo di Parkinson) o quanto meno che la patogenesi di queste malattie a livello molecolare abbia talune analogie con quelle da prioni. scaricato da 46

LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA

LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA LE PROTEINE CON STRUTTURA NON NATIVA VENGONO DEGRADATE ATTRAVERSO LA VIA UBIQUITINA- PROTEASOMA IL CONTROLLO DI QUALITA GARANTISCE

Dettagli

Malattie da Prioni. PRIONI = Proteine Infettive

Malattie da Prioni. PRIONI = Proteine Infettive Malattie da Prioni. PRIONI = Proteine Infettive Che cos è il Prione? Proteina con due isomeri: PrP c e PrP Sc PrP Sc = Particella proteica infettiva. Manca di acidi nucleici. Infettiva perché in grado

Dettagli

Charvensod 12/02/2001

Charvensod 12/02/2001 Charvensod 12/02/2001 1 Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili Gruppo di malattie degenerative che colpiscono il Sistema Nervoso Centrale dell uomo e degli animali 2 Forme nell uomo Malattia di Creutzfeldt-

Dettagli

1.1 La natura dei prioni

1.1 La natura dei prioni Il termine prione è stato introdotto per la prima volta da Prusiner nel 1982, per designare una categoria di agenti patogeni responsabili di encefalopatie nell uomo e negli animali. Le malattie indotte

Dettagli

Modello per la struttura (presunta) di un RNA viroide: le lineette interne indicano i legami tra le basi complementari

Modello per la struttura (presunta) di un RNA viroide: le lineette interne indicano i legami tra le basi complementari Viroidi Agenti infettivi costituiti da una sola molecola di RNA circolare a singolo filamento (+ o -), ripiegato a formare regioni a doppia elica, prive di capside, sensibili a RNasi Aree a doppia elica

Dettagli

LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA

LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA LE PROTEINE CON STRUTTURA NON NATIVA VENGONO DEGRADATE ATTRAVERSO LA VIA UBIQUITINA- PROTEASOMA IL CONTROLLO DI QUALITA GARANTISCE

Dettagli

LE ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI TRASMISSIBILI (TSE) Si tratta di malattie neurodegenerative ad esito fatale che colpiscono sia l uomo che gli animali

LE ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI TRASMISSIBILI (TSE) Si tratta di malattie neurodegenerative ad esito fatale che colpiscono sia l uomo che gli animali LE ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI TRASMISSIBILI (TSE) Si tratta di malattie neurodegenerative ad esito fatale che colpiscono sia l uomo che gli animali Caratteristiche comuni delle TSE Sono associate alla presenza

Dettagli

Le malattie da PRIONI. Io paura della mucca pazza?? Perché dovrei???? sono un gallo!!!!

Le malattie da PRIONI. Io paura della mucca pazza?? Perché dovrei???? sono un gallo!!!! Le malattie da PRIONI Io paura della mucca pazza?? Perché dovrei???? sono un gallo!!!! I prioni Il termine di prioni è stato coniato per indicare agenti patogeni di natura proteica provvisti di proprietà

Dettagli

PrP Sc. PrP c. Viene completamente lisata dal Trattamento con proteasi K. La proteasi K non ha Alcun effetto. Struttura α-elica. Struttura β-lamine

PrP Sc. PrP c. Viene completamente lisata dal Trattamento con proteasi K. La proteasi K non ha Alcun effetto. Struttura α-elica. Struttura β-lamine LA SCRAPIE Malattia neurodegenerativa e trasmissibile della pecora e della capra appartenente al gruppo delle Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (EST) LA SCRAPIE Rappresenta il prototipo delle EST

Dettagli

BSE. Le malattie causate dai prioni negli animali. Scrapie Sheep & Goats Infection in genetically susceptible animals

BSE. Le malattie causate dai prioni negli animali. Scrapie Sheep & Goats Infection in genetically susceptible animals Epidemiologia dell'encefalopatia spongiforme bovina (BSE) e del morbo di Creutzfeldt Jakob (CJD) Dott.Fulvio Zorzut U. F.Profilassi Malattie Infettive e Vaccinazioni Dipartimento di Prevenzione di Trieste

Dettagli

LE MALATTIE DA PRIONI. Sandro Sorbi e Silvia Bagnoli

LE MALATTIE DA PRIONI. Sandro Sorbi e Silvia Bagnoli LE MALATTIE DA PRIONI Sandro Sorbi e Silvia Bagnoli PRIONE: libero acronimo di proteinaceus infective particle. Prusiner et al., 1981 Mucca pazza in verità mucca atassica LE MALATTIE DA PRIONI La stessa

Dettagli

Decreto Ministeriale 21 dicembre 2001

Decreto Ministeriale 21 dicembre 2001 Decreto Ministeriale 21 dicembre 2001 Sorveglianza obbligatoria della Malattia di Creutzfeldt-Jakob (Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 8 del 10 gennaio 2002) IL MINISTRO DELLA SALUTE VISTO il testo

Dettagli

Università degli Studi del Sannio

Università degli Studi del Sannio Università degli Studi del Sannio Dipartimento di Scienze e Tecnologie Corso: Basi Genetiche delle Malattie (8 CFU) 3 Prova Intercorso, 29 Maggio 2104 Nome Cognome Matricola 1) La distrofia muscolare di

Dettagli

FENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà

FENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà FENILCHETONURIA Adattarsi ad una nuova realtà 9 Che cosa è la fenilchetonuria? Per capire la fenilchetonuria bisogna partire dal concetto che tutti gli alimenti, in quantità variabile, contengono una sostanza

Dettagli

Encefalite Spongiforme Trasmissibile del Bovino

Encefalite Spongiforme Trasmissibile del Bovino Encefalite Spongiforme Trasmissibile del Bovino Dr.ssa Paola Marconi IZSLT Laboratorio TSE animali 20 Corso Nazionale per Tecnici di Laboratorio Biomedico Riccione, 21 24 maggio 2013 L approccio interdisciplinare

Dettagli

Le caratteristiche comuni di queste patologie risiedono nell inevitabile neurodegenerazione e nella conseguente letalità.

Le caratteristiche comuni di queste patologie risiedono nell inevitabile neurodegenerazione e nella conseguente letalità. Giovanni Frontera Le malattie da prione, note anche come Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (TSE), sono patologie neurodegenerative letali la cui eziologia è associata alla conversione della proteina

Dettagli

Morbo di Alzheimer. Demenza senile non segue il normale deterioramento delle strutture cerebrali o dell invecchiamento.

Morbo di Alzheimer. Demenza senile non segue il normale deterioramento delle strutture cerebrali o dell invecchiamento. Morbo di Alzheimer Malattia neurologica a carattere progressivo ed irreversibile associata a specifiche alterazioni cerebrali istologiche e chimiche (placche neuritiche, masse neurofibrillari, distrofie

Dettagli

Meccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni

Meccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni Meccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni Lesson1 Lesson2 Lesson3 Lesson4 Lesson5 Lesson6 INDEX Intro Aggregazione proteica: ripiegamento delle proteine sistema di controllo qualità delle proteine

Dettagli

Coxiellosi o Febbre Q

Coxiellosi o Febbre Q Coxiellosi o Febbre Q Descritta per la prima volta in Australia nel 1936 in addetti alla macellazione. Impatto È una zoonosi: causa una malattia simil-influenzale, polmonite, epatite granulomatosa, aborto

Dettagli

Sclerosi laterale amiotrofica. Prof.Franco Regli

Sclerosi laterale amiotrofica. Prof.Franco Regli Sclerosi laterale amiotrofica Prof.Franco Regli Sclerosi laterale amiotrofica La malattia fu descritta nel 1874 da Charcot Frequenza:ca 5-6 pazienti in una popolazione di 100.000 persone Sclerosi laterale

Dettagli

Microbiologia clinica

Microbiologia clinica Microbiologia clinica Docente : Prof. Ubaldo Scardellato Testo: MICROBIOLOGIA CLINICA Eudes Lanciotti Cea ed. 2001 Temi cardine del programma 1. Lo sviluppo della microbiologia come scienza. 2. La natura

Dettagli

Malattie genetiche. Dott. Giovanni LONGO

Malattie genetiche. Dott. Giovanni LONGO Malattie genetiche Dott. Giovanni LONGO Il ruolo della ricerca scientifica Esistono una quantità quasi infinita di rimedi o cure contro un'altrettanta quantità di malattie. La ricerca scientifica si occupa

Dettagli

1 SCRAPIE SCRAPIE. La malattia

1 SCRAPIE SCRAPIE. La malattia 1 SCRAPIE La malattia SCRAPIE La scrapie, la più vecchia tra le encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST o TSE) anche dette malattie da prioni, è una malattia infettiva a carattere neuro-degenerativo

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 103/2009 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 103/2009 DELLA COMMISSIONE 4.2.2009 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 34/11 REGOLAMENTO (CE) N. 103/2009 DELLA COMMISSIONE del 3 febbraio 2009 che modifica gli allegati VII e IX del regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento

Dettagli

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo. Il cancro è associato a alterazioni dei meccanismi di controllo del ciclo cellulare. mutazioni del DNA a carico di oncogeni, geni oncosoppressori, geni del riparo del DNA, geni che regolano l apoptosi

Dettagli

Spesso i danni motori dovuti a lesioni dei centri come i gangli, il cervelletto, e alcune parti della corteccia, possono far luce sul funzionamento e

Spesso i danni motori dovuti a lesioni dei centri come i gangli, il cervelletto, e alcune parti della corteccia, possono far luce sul funzionamento e Spesso i danni motori dovuti a lesioni dei centri come i gangli, il cervelletto, e alcune parti della corteccia, possono far luce sul funzionamento e sull organizzazione del sistema motorio. Il Cervello

Dettagli

C"# % ' ()*+,,-(./+)0"1. Invecchiamento cerebrale fisiologico

C# % ' ()*+,,-(./+)01. Invecchiamento cerebrale fisiologico C"# % ' ()*+,,-(./+)0"1 L'invecchiamentoè,ingenerale,ilprocessonaturalecheconduceadunaumentodell'entropiain unqualunquesistemafisico. Mentre per gli oggetti inorganici tale processo è subito passivamente,

Dettagli

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA:

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA: GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA: La variabilità biologica degli organismi viventi La trasmissione dei caratteri da un organismo ad un altro o da una cellula ad un altra Il ruolo del genoma (patrimonio

Dettagli

E conservato dalla refrigerazione e dal congelamento. Ipoclorito di Sodio, contenente 2% di clorina disponibile;

E conservato dalla refrigerazione e dal congelamento. Ipoclorito di Sodio, contenente 2% di clorina disponibile; EZIOLOGIA CLASSIFICAZIONE DELL AGENTE EZIOLOGICO L agente eziologico della BSE è un agente trasmissibile non convenzionale simile all agente eziologico della Scrapie degli ovicaprini. E stato denominato

Dettagli

DIAGNOSTICA DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE

DIAGNOSTICA DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE DIAGNOSTICA DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE La metodologia diagnostica può essere ricondotta a quattro punti fondamentali e consequenziali fra loro Anamnesi Rilievi anatomo-patologici Scelta e

Dettagli

NUOVE OPPORTUNITÀ DI TRATTAMENTO: GLI ANTICORPI MONOCLONALI

NUOVE OPPORTUNITÀ DI TRATTAMENTO: GLI ANTICORPI MONOCLONALI NUOVE OPPORTUNITÀ DI TRATTAMENTO: GLI ANTICORPI MONOCLONALI Cosa sono gli anticorpi? Nel nostro organismo, gli anticorpi sono come sentinelle che circolano nel flusso sanguigno, alla ricerca di agenti

Dettagli

Il legame peptidico è polare

Il legame peptidico è polare Scaricato da Il legame peptidico è polare SONO FAVORITE QUELLE CONFIGURAZIONI CHE CONSENTONO IL MAGGIOR NUMERO DI INTERAZIONI TRA LE PARTI DELLA CATENA POLIPEPTIDICA. A CAUSA DELLA POLARITA' DEL LEGAME

Dettagli

L INGEGNERIA GENETICA

L INGEGNERIA GENETICA L INGEGNERIA GENETICA Cos è l ingegneria genetica? L ingegneria genetica è l insieme delle tecnologie che permettono di manipolare in vitro il DNA, al fine di cambiare il genotipo di un organismo, in modo

Dettagli

MRS _ BSE - TSE IV anno BSE BSE BSE BSE

MRS _ BSE - TSE IV anno BSE BSE BSE BSE MRS _ - TSE IV anno La segnalazione dei primi casi di negli animali della specie bovina e le segnalazioni della comparsa, nell uomo, della nuova variante della sindrome di Creutzfeldt-Jacob, diagnosticata

Dettagli

Perché si sviluppi un infezione si devono verificare 3 CONDIZIONI NECESSARIE: 2) le cellule oggetto dell infezione devono essere:

Perché si sviluppi un infezione si devono verificare 3 CONDIZIONI NECESSARIE: 2) le cellule oggetto dell infezione devono essere: Perché si sviluppi un infezione si devono verificare 3 CONDIZIONI NECESSARIE: 1) carico virale: ci deve essere abbastanza virus infettante 2) le cellule oggetto dell infezione devono essere: accessibili,

Dettagli

30/10/2015. Molte proteine sono. intrinsecamente disordinate. o destrutturate (IDP/IUP), cioè non hanno una struttura

30/10/2015. Molte proteine sono. intrinsecamente disordinate. o destrutturate (IDP/IUP), cioè non hanno una struttura Molte proteine sono intrinsecamente disordinate o destrutturate (IDP/IUP), cioè non hanno una struttura terziaria e/o secondaria stabile. Le IUP sono caratterizzate da - scarso contenuto in aa apolari,

Dettagli

Materiale didattico validato da: Il Rischio Biologico. Rev. 2 ott Rischio biologico slide 1 di 16

Materiale didattico validato da: Il Rischio Biologico. Rev. 2 ott Rischio biologico slide 1 di 16 Il Rischio Biologico Rev. 2 ott. 2009 Rischio biologico slide 1 di 16 Definizione Consiste nella possibilità di contrarre, in seguito all esposizione a virus, batteri, miceti o funghi (lieviti e muffe),

Dettagli

Alzheimer & Parkinson

Alzheimer & Parkinson Basi molecolari di malattie neurodegenerative Alzheimer & Parkinson Malattie da Misfolding di proteine Malattia Fibrosi Cistica Malattia di Huntington Malattia di Alzheimer Morbo di Parkinson Retinite

Dettagli

LE INFEZIONI DA PARVOVIRUS CANINI

LE INFEZIONI DA PARVOVIRUS CANINI LE INFEZIONI DA PARVOVIRUS CANINI GENERALITA SUI PARVOVIRUS DNA monocatenario Dimensioni 20-30 nm Forma icosaedrica Assenza di envelope Resistenza al ph, ai solventi dei lipidi e ai disinfettanti Non sono

Dettagli

mucca pazza l informazione nel piatto

mucca pazza l informazione nel piatto a mucca pazza l informazione nel piatto mucca pazza Hanno realizzato questo opuscolo: Roberto Seghedoni Azienda USL Modena Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Veterinario Morena Piumi Azienda USL

Dettagli

LA TUBERCOLOSI NEGLI ANIMALI

LA TUBERCOLOSI NEGLI ANIMALI PROGRAMMA FORMATIVO FAD LA TUBERCOLOSI NEGLI ANIMALI Obiettivi: La tubercolosi è, a tutt oggi, un problema di notevole importanza sia per l uomo che per molte specie animali. La malattia è causata da micobatteri

Dettagli

Il disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale.

Il disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale. La malattia celiaca è una condizione infiammatoria della mucosa del piccolo intestino che regredisce in seguito all eliminazione dalla dieta di alimenti contenenti glutine. Il disturbo primario del morbo

Dettagli

Direzione Generale Sanità Pubblica Veterinaria Alimenti e Nutrizione Ufficio VI REGIONI E PROVINCE AUTONOME ASSESSORATI SANITA SERVIZI VETERINARI

Direzione Generale Sanità Pubblica Veterinaria Alimenti e Nutrizione Ufficio VI REGIONI E PROVINCE AUTONOME ASSESSORATI SANITA SERVIZI VETERINARI Ministero della Salute Direzione Generale Sanità Pubblica Veterinaria Alimenti e Nutrizione Ufficio VI REGIONI E PROVINCE AUTONOME ASSESSORATI SANITA SERVIZI VETERINARI CEA IZS-TORINO COVEPI IZS-TERAMO

Dettagli

Malattie da prione. Dipartimento Scienze Veterinarie Sezione Patologia Animale, Profilassi e Igiene degli Alimenti di Origine Animale

Malattie da prione. Dipartimento Scienze Veterinarie Sezione Patologia Animale, Profilassi e Igiene degli Alimenti di Origine Animale Malattie da prione Dipartimento Scienze Veterinarie Sezione Patologia Animale, Profilassi e Igiene degli Alimenti di Origine Animale Prof. Vincenzo Cuteri Malattie da Prione Queste nuove patologie agiscono

Dettagli

Capitolo 12. BSE e Prioni

Capitolo 12. BSE e Prioni Capitolo 12. BSE e Prioni Sommario Introduzione Le encefalopatie animali Le encefalopatie nell uomo Agenti eziologici delle encefalopatie spongiformi Diagnosi delle encefalopatie spongiformi Modalità di

Dettagli

Facoltà di Medicina e Chirurgia LEGIONELLA

Facoltà di Medicina e Chirurgia LEGIONELLA www.microbiologia.unige.it Facoltà di Medicina e Chirurgia LEGIONELLA Prof. Oliviero E. Varnier Dr.ssa J. McDermott Sezione di Microbiologia Dipartimento Interdisciplinare di Scienze Chirurgiche, di Microbiologia

Dettagli

Folding e Misfolding delle proteine

Folding e Misfolding delle proteine Folding e Misfolding delle proteine Folding : è il processo di ripiegamento molecolare attraverso il quale le proteine ottengono la loro struttura tridimensionale. Misfolding: indica l errato ripiegamento

Dettagli

PROCESSI REGRESSIVI DELLA MATRICE EXTRACELLULARE

PROCESSI REGRESSIVI DELLA MATRICE EXTRACELLULARE PROCESSI REGRESSIVI DELLA MATRICE EXTRACELLULARE Accumulo anomalo di molecole di varia natura nella matrice extracellulare Disorganizzazione del tessuto interstiziale Perdita di funzionalità dell interstizio

Dettagli

IMPORTANZA DELLO STUDIO DELLA MICROBIOLOGIA

IMPORTANZA DELLO STUDIO DELLA MICROBIOLOGIA IMPORTANZA DELLO STUDIO DELLA MICROBIOLOGIA La materia che studia gli agenti che causano le malattie infettive, trasmissibili con modalità diverse da un soggeto a un altro. Malattia: condizione acuta o

Dettagli

Batteri Virus Parassiti Agenti non convenzionalii

Batteri Virus Parassiti Agenti non convenzionalii Le Zoonosi alimentari Che cosa è una zoonosi? ZOONOSI: malattia che si trasmette dagli animali all uomo Come si trasmettono le zoonosi all uomo? Per contatto diretto Per contatto indiretto Secreti e escreti

Dettagli

SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA

SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA MINISTERO DELLA SALUTE Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale

Dettagli

Patologia Generale. Scopo del corso: acquisire le nozioni fondamentali per la comprensione della natura dei principali processi patologici

Patologia Generale. Scopo del corso: acquisire le nozioni fondamentali per la comprensione della natura dei principali processi patologici cause meccanismi effetti conseguenze locali e generali esiti Patologia Generale Scopo del corso: acquisire le nozioni fondamentali per la comprensione della natura dei principali processi patologici Letteralmente

Dettagli

Giuseppe Recchia - Direttore Medico Scientifico Malattie Rare Epidemiologia ed Impatto per le Persone, per la Società

Giuseppe Recchia - Direttore Medico Scientifico Malattie Rare Epidemiologia ed Impatto per le Persone, per la Società Giuseppe Recchia - Direttore Medico Scientifico Malattie Rare Epidemiologia ed Impatto per le Persone, per la Società Indice degli Argomenti 1. Incidenza e Prevalenza 2. Quante sono le malattie? 3. Malattie

Dettagli

Biofisica e Fisiologia I semestre-ii anno 8 crediti. Elementi di Fisiologia e Biofisica Cellulare. Fisiologia dell apparato muscolare

Biofisica e Fisiologia I semestre-ii anno 8 crediti. Elementi di Fisiologia e Biofisica Cellulare. Fisiologia dell apparato muscolare Biofisica e Fisiologia I semestre-ii anno 8 crediti Docenti: G. Irace I. Sirangelo http://dbb.unina2.it Obiettivi formativi Elementi di Fisiologia e Biofisica Cellulare Eccitabilità Fisiologia dell apparato

Dettagli

La nuova biologia.blu

La nuova biologia.blu David Sadava, David M. Hillis, H. Craig Heller, May R. Berenbaum La nuova biologia.blu Il corpo umano PLUS 2 Capitolo C12 La biologia del cancro 3 Una parola per cento malattie Il cancro è un insieme di

Dettagli

lungo periodo di incubazione (da alcuni mesi a diversi decenni) evoluzione clinica apiretica, con turbe nervose sensitive e motorie, rapido

lungo periodo di incubazione (da alcuni mesi a diversi decenni) evoluzione clinica apiretica, con turbe nervose sensitive e motorie, rapido Encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) Patologie progressive e degenerative del SNC dell'uomo e degli animali lungo periodo di incubazione (da alcuni mesi a diversi decenni) evoluzione clinica apiretica,

Dettagli

Biodiversità e salute. Flavia Caretta

Biodiversità e salute. Flavia Caretta Biodiversità e salute Flavia Caretta Biodiversità e salute salute degli ecosistemi salute umana Effetti della perdita di biodiversità sulla salute umana Ricerca epidemiologica Rivolta a fattori singoli

Dettagli

SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN NEUROLOGIA COORTE

SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN NEUROLOGIA COORTE SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN NEUROLOGIA COORTE 01-11-2015 BIO/11 - Biologia Molecolare 1 8 L BIOLOGIA MOLECOLARE Lo specializzando deve apprendere le basi per comprendere l organizzazione strutturale

Dettagli

Intolleranza al Lattosio e al Glutine: scopri come stare meglio con un semplice esame.

Intolleranza al Lattosio e al Glutine: scopri come stare meglio con un semplice esame. Intolleranza al Lattosio e al Glutine: scopri come stare meglio con un semplice esame. L identità di un essere vivente risiede nel suo patrimonio genetico. (Edoardo Boncinelli) COS È LA NUTRIGENENTICA?

Dettagli

IL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi

IL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi IL CONCETTO DI ZOONOSI Malattie ed infezioni che si trasmettono naturalmente dagli animali vertebrati all uomo e viceversa (O.M.S.) CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI Zoonosi dirette Trasmissione dall animale

Dettagli

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. L 333/28 20.12.2003 REGOLAMENTO (CE) N. 2245/2003 DELLA COMMISSIONE del 19 dicembre 2003 che modifica il regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la sorveglianza

Dettagli

LA MALATTIA DI CREUTZFELDT-JAKOB

LA MALATTIA DI CREUTZFELDT-JAKOB LA MALATTIA DI CREUTZFELDT-JAKOB SOMMARIO Introduzione. -Epidemiologia e fattori di rischio. -Variabilita` fenotipica e fattori predittivi di sopravvivenza. -Diagnosi e terapia. Introduzione La malattia

Dettagli

LAB-NEWS Anno 1 n 4 Aprile 2006

LAB-NEWS Anno 1 n 4 Aprile 2006 1 FAVISMO (DEFICIT G6PD) Cos è il deficit di G6PD? Il deficit di G6PD o favismo è una condizione determinata dalla carenza dell enzima glucosio-6-fosfatodeidrogenasi (G6PD), importante in una via metabolica

Dettagli

per alcune malattie causate da prodotti tossici dell agente (ad es. tossine batteriche) non si può parlare di trasmissibilità Raffaella Baldelli DSMV

per alcune malattie causate da prodotti tossici dell agente (ad es. tossine batteriche) non si può parlare di trasmissibilità Raffaella Baldelli DSMV Malattie trasmissibili Malattie sostenute da un agente biologico (agente eziologico), che si trasmette da un individuo ad un altro (ospiti) in natura in modo diretto o indiretto per alcune malattie causate

Dettagli

Arsenicum album. Neurotossicità centrale

Arsenicum album. Neurotossicità centrale Arsenicum album Neurotossicità centrale Metalli tossici neuropatia periferica, principalmente sensitiva per arsenico e interamente motoria per il piombo; organofosfati e tallio una forma mista; encefalopatia,

Dettagli

LA SCRAPIE: programma 2010 2012 e identificazione degli animali

LA SCRAPIE: programma 2010 2012 e identificazione degli animali LA SCRAPIE: programma 2010 2012 e identificazione degli animali CARATTERISTICHE DELLA MALATTIA Caratterizzata da lungo periodo di incubazione Dura a lungo ed è mortale Colpisce gli animali di età compresa

Dettagli

per alcune malattie causate da prodotti tossici dell agente (ad es. tossine batteriche) non si può parlare di trasmissibilità Raffaella Baldelli DSMV

per alcune malattie causate da prodotti tossici dell agente (ad es. tossine batteriche) non si può parlare di trasmissibilità Raffaella Baldelli DSMV Malattie trasmissibili Malattie sostenute da un agente biologico (agente eziologico), che si trasmette da un individuo ad un altro (ospiti) in natura in modo diretto o indiretto per alcune malattie causate

Dettagli

SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA. - anno 2010 -

SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA. - anno 2010 - SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - anno 2010 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2010- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2009 - L attività

Dettagli

il rapporto sessuale è la via preminente di contagio sono guaribili (eccetto AIDS ed epatite C) se vengono riconosciute il più presto possibile

il rapporto sessuale è la via preminente di contagio sono guaribili (eccetto AIDS ed epatite C) se vengono riconosciute il più presto possibile LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE il rapporto sessuale è la via preminente di contagio sono guaribili (eccetto AIDS ed epatite C) se vengono riconosciute il più presto possibile alcune possono essere

Dettagli

Modello del collasso idrofobico. Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60

Modello del collasso idrofobico. Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60 Modello gerarchico Modello del collasso idrofobico Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60 Le Hsp70 si legano ai segmenti idrofobici di

Dettagli

La vita e le sue molecole. Il mondo della cellula. Sommario. Nelle risorse digitali. Nelle risorse digitali

La vita e le sue molecole. Il mondo della cellula. Sommario. Nelle risorse digitali. Nelle risorse digitali 1 La vita e le sue molecole 1. La biologia studia le caratteristiche della vita 2 2. L acqua e le sue proprietà 6 3. I composti del carbonio 11 Competenze in azione 14 4. I carboidrati e i lipidi 15 Competenze

Dettagli

Malattie da Prioni umane: epidemiologia e clinica

Malattie da Prioni umane: epidemiologia e clinica Malattie da Prioni umane: epidemiologia e clinica 20 CORSO NAZIONALE per Tecnici di Laboratorio Biomedico Riccione, 21-24 Maggio 2013 Anna Ladogana Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze E-mail:anna.ladogana@iss.it

Dettagli

ProCreaMatching. Screening di coppia su geni responsabili per malattie recessive gravi

ProCreaMatching. Screening di coppia su geni responsabili per malattie recessive gravi ProCreaMatching Screening di coppia su geni responsabili per malattie recessive gravi ProCreaMatching Prevenire le malattie genetiche per difendere la salute del proprio figlio ProCreaLab è un laboratorio

Dettagli

Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario

Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Leishmaniosi canina Grave malattia del cane, con andamento generalmente

Dettagli

Diventare genitori è sempre un avventura, e una

Diventare genitori è sempre un avventura, e una Diventare genitori è sempre un avventura, e una gravidanza è per tutte, in qualche misura, un viaggio verso un mondo di emozioni fortissime e nuove. Quando lungo questa strada si incrocia un compagno di

Dettagli

NEUROFIBROMATOSI. Domande frequenti sulla Neurofibromatosi

NEUROFIBROMATOSI. Domande frequenti sulla Neurofibromatosi NEUROFIBROMATOSI Domande frequenti sulla Neurofibromatosi A& Q Cos è la neurofibromatosi (NF)? Neurofibromatosi (NF) è un termine generico che copre tre malattie genetiche distinte: NF1, NF2, e Schwannomatosi.

Dettagli

COSA SONO LE MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI?

COSA SONO LE MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI? MALATTIE GENETICHE COSA SONO LE MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI? Le malattie autosomiche dominanti sono causate dalla mutazione di un singolo gene, ma il loro meccanismo di trasmissione è abbastanza diverso.

Dettagli

LA LEISHMANIOSI protozoo parassita Leishmania Leishmania infantum flebotomi pappataci insetti ematofagi ore serali

LA LEISHMANIOSI protozoo parassita Leishmania Leishmania infantum flebotomi pappataci insetti ematofagi ore serali LA LEISHMANIOSI La leishmaniosi è una malattia causata da un protozoo parassita chiamato Leishmania. Può colpire sia il cane sia l uomo; la principale specie di Leishmania che infetta il cane è Leishmania

Dettagli

Domande e Risposte Riguardo al progetto Staminali

Domande e Risposte Riguardo al progetto Staminali Domande e Risposte Riguardo al progetto Staminali Qual è la definizione di Cellule Staminali? Le cellule staminali sono cellule non ancora differenziate,cioè non ancora specializzate nella loro funzione

Dettagli

Malattia del Becco e delle Penne degli Psittacidi (PBFD) Dr. Ludovico Dipineto Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II

Malattia del Becco e delle Penne degli Psittacidi (PBFD) Dr. Ludovico Dipineto Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II Malattia del Becco e delle Penne degli Psittacidi (PBFD) Dr. Ludovico Dipineto Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II PBFD Una delle principali patologie infettive ad eziologia

Dettagli

Progressi nel settore della cancerogenesi I passi più importanti sono ingranditi nei riquadri

Progressi nel settore della cancerogenesi I passi più importanti sono ingranditi nei riquadri Progressi nel settore della cancerogenesi I passi più importanti sono ingranditi nei riquadri Agli inizi del Novecento studi condotti su modelli animali hanno indicato che alcune sostanze sono in grado

Dettagli

Importanza della genetica dei microrganismi

Importanza della genetica dei microrganismi Importanza della genetica dei microrganismi 1.I microrganismi rappresentano un mezzo essenziale per comprendere la genetica di tutti gli organismi. 2.Vengono usati per isolare e duplicare specifici geni

Dettagli

L ipercolesterolemia familiare

L ipercolesterolemia familiare L ipercolesterolemia familiare In alcuni soggetti l aumentata concentrazione di colesterolo nel sangue è causata da un difetto ereditario genetico noto come ipercolesterolemia familiare (Familial Hypercholesterolemia,

Dettagli

Ruolo dello ione Cu II nell aggregazione dell Ubiquitina: implicazioni per le malattie neurodegenerative. Vincenza CALO

Ruolo dello ione Cu II nell aggregazione dell Ubiquitina: implicazioni per le malattie neurodegenerative. Vincenza CALO GIORNATA PUGLIESE su FARMACO e PRODOTTI per la SALUTE II EDIZIONE Il farmaco per le diagnosi precoci e malattie rare Ruolo dello ione Cu II nell aggregazione dell Ubiquitina: implicazioni per le malattie

Dettagli

CONCETTO DI SALUTE. La salute è uno stato di ottimale rendimento produttivo, ottenuto nel rispetto dell uomo, dell ambiente e degli animali stessi

CONCETTO DI SALUTE. La salute è uno stato di ottimale rendimento produttivo, ottenuto nel rispetto dell uomo, dell ambiente e degli animali stessi CONCETTO DI SALUTE La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia o di infermità (Atto di Fondazione O.M.S., 1948) La salute è uno stato di ottimale

Dettagli

MALATTIE PRIONICHE : DIAGNOSI E TERAPIA

MALATTIE PRIONICHE : DIAGNOSI E TERAPIA Figura 1Mirela Kuka MALATTIE PRIONICHE : DIAGNOSI E TERAPIA L infezione prionica provoca delle malattie neurodegenerative fatali con insorgenza dopo un lungo periodo di incubazione ( da mesi a decenni),

Dettagli

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU)

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU) Corso di Laurea in PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO Al termine del corso, lo studente avrà acquisito conoscenze e capacità di comprensione

Dettagli

STUDIO ENERGETICO DEL SONNO

STUDIO ENERGETICO DEL SONNO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea triennale in Ingegneria Biomedica Tesi di laurea STUDIO ENERGETICO DEL SONNO Il candidato Silvia Rosellini I relatori Prof. Alberto

Dettagli

IRIDOVIROSI DEL PESCE GATTO

IRIDOVIROSI DEL PESCE GATTO IRIDOVIROSI DEL PESCE GATTO Bovo G., Selli L. e Manfrin A. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE VENEZIE Viale dell Università, 10-35020 Legnaro -PD. IRIDOVIROSI DEL PESCE GATTO Denominazione e storia

Dettagli

Principali malattie degenerative dei motoneuroni e dell unità motoria

Principali malattie degenerative dei motoneuroni e dell unità motoria SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI I CLINICA NEUROLOGICA Direttore:Prof. R. Cotrufo Malattie degenerative, sporadiche ed ereditarie, con disordini prevalenti dell esecuzione dei movimenti 2010 Principali

Dettagli

RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI

RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI In passato le scoperte dei farmaci erano occasionali. Si trattava di sostanze di derivazione vegetale o animale STRATEGIE DI RICERCA: Quali sono i fattori che influenzano

Dettagli

3 modulo didattico - Le

3 modulo didattico - Le 3 modulo didattico - Le mutazioni del DNA e le malattie monogeniche. Le mutazioni del genoma umano Mutazione: qualsiasi cambiamento permanente ed ereditabile del DNA Mutazione ereditata proveniente dai

Dettagli

Cellule staminali neurali: costruire il cervello e, forse, ripararlo

Cellule staminali neurali: costruire il cervello e, forse, ripararlo Cellule staminali neurali: costruire il cervello e, forse, ripararlo Silvia Nicolis Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze, Università di Milano-Bicocca Il sistema nervoso centrale Il sistema nervoso

Dettagli

Nel lento dispiegarsi del tempo, nel continuo e profondo

Nel lento dispiegarsi del tempo, nel continuo e profondo Introduzione Nel lento dispiegarsi del tempo, nel continuo e profondo mutare delle condizioni ambientali, l essere umano ha dovuto necessariamente adattarsi. I tempi e i modi di questo adattamento sono

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

EPIGENETICA (2014) 1. Metilazione del DNA. 2. Organizzazione della cromatina. 3. Imprinting genomico

EPIGENETICA (2014) 1. Metilazione del DNA. 2. Organizzazione della cromatina. 3. Imprinting genomico EPIGENETICA (2014) Il "dogma centrale" della biologia molecolare sostiene che le informazioni ereditarie sono trasmesse attraverso meccanismi genetici. In realtà, lungo le generazioni, una cellula scambia

Dettagli

I.P.S.S.S. E DE AMICIS di Roma PROGRAMMAZIONE

I.P.S.S.S. E DE AMICIS di Roma PROGRAMMAZIONE I.P.S.S.S. E DE AMICIS di Roma PROGRAMMAZIONE MATERIA: IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA CLASSE: III INDIRIZZO: SERVIZI SOCIO-SANITARI CONOSCENZE CONTENUTI DIDATTICI ANALITICI Per ogni modulo sono stati

Dettagli