Assistenti sanitari infermieri professionali

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1 RAPPORTO DI SERVIZIO CONSUNTIVO 2011 PROGRAMMA Direttore: Giancarlo Magarotto Dirigenti Maria Vincenza Alessandrì Maria Nicoletta Ballarin Pier Maria Jagher Teresio Marchì Annalisa Virgili Tecnici della Prevenzione Fabiano Barbiero Cipriano Bortolato Fabio Bortoli Lorenzo D Alberton Michela Groppo Luigi Mazzuia Giorgio Perini Annalisa Righetto Amedeo Sartorello Piergiorgio Tagliapietra Maria Serena Veronese Assistenti sanitari infermieri professionali Sergio Bontempi Ornella Dotto Mara Pasqualetto Segreteria Patrizia Garbuio Giuseppe Pastres Maria Chiara Rossignoli Collaboratori a progetto Giorgio Carradori Roberta Favaro

2 INDICE CONSUNTIVO INTRODUZIONE... 4 OBIETTIVI REGIONALI E AZIENDALI... 5 Obiettivi regionali... 5 Obiettivi aziendali di budget... 6 Obiettivi di Servizio... 6 BILANCIO DI GESTIONE... 8 Costo di gestione... 8 Risorse professionali e ore lavorate... 8 Attivita INDAGINI PER INFORTUNI SUL LAVORO INDAGINI PER MALATTIA PROFESSIONALE Dati epidemiologici del Veneto Malattie professionali dello SPISAL della ULSS 12 Veneziana nell anno VIGILANZA NELLE AZIENDE SUI RISCHI LAVORATIVI Vigilanza nelle aziende con infortuni invalidanti Vigilanza nel settore delle bonifiche di materiali contenenti amianto Vigilanza nel settore delle costruzioni Vigilanza integrata nei cantieri edili con Direzione Provinciale del Lavoro Campagna di vigilanza nei cantieri edili sulla fase di posa in opera dei solai Vigilanza nelle aziende agricole Campagna di vigilanza sul consumo di alcool e droghe nei luoghi di lavoro Campagna di vigilanza su rischi da microclima MEDICINA DEL LAVORO Ambulatorio Altre attivita di medicina del lavoro PROMOZIONE DELLA SALUTE Progetto Profilo epidemiologico e prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro 31 INFORMAZIONE _ FORMAZIONE _ ASSISTENZA Formazione Informazione e assistenza Accesso agli atti PARERI TECNICI FORMALIZZATI - NUOVI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI PROGETTI REGIONALI E AZIENDALI Progetto Miglioramento del sistema di sorveglianza sulle malattie professionali e sulle malattie correlate al lavoro Progetto di controllo dei siti industriali attivi o dismessi ad alto inquinamento ambientale (amianto, prodotti chimici, cancerogeni)... 35

3 Progetto stress lavoro correlato e rischi psicosociali negli ambienti di lavoro: prevenzione e vigilanza nelle aziende e gestione dei casi di patologia Promozione dei sistemi di gestione della salute e della sicurezza del lavoro (sgssl) IL SISTEMA OPERATIVO INTEGRATO (SOI) NEL PORTO DI VENEZIA Verifica dell adozione dei sistemi di gestione salute e sicurezza in ambito portuale Prevenzione nelle attivita di carico/scarico e movimentazione merci polverulente in ambito portuale COORDINAMENTO PROVINCIALE DI VENEZIA EX ART. 7 D. LGS. 81/ COMMISSIONE PATENTI GAS TOSSICI della PROVINCIA DI VENEZIA CONVEGNI, SEMINARI E PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE COLLABORAZIONE CON ALTRE STRUTTURE ULSS E CON ENTI ESTERNI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE OPERATORI SPISAL PIANO DI LAVORO Premessa Piano di miglioramento del sistema gestionale del servizio Coordinamento provinciale ex D.Lgs. 81/ Il sistema operativo integrato (soi) nel Porto di Venezia Piano di attività per linee operative Indagini per infortuni sul lavoro Indagini per malattie professionali Vigilanza Pareri per nuovi insediamenti produttivi Ambulatorio di medicina del lavoro Formazione, informazione, assistenza ed accesso agli atti Progetti regionali del piano regionale prevenzione del Veneto anni Miglioramento del sistema di sorveglianza sulle malattie professionali e sulle malattie correlate al lavoro53 Controllo dei siti industriali dismessi ad alto inquinamento ambientale Prosecuzione per il 2012 del Progetto di informatizzazione del sistema di prevenzione e promozione della salute negli ambienti di lavoro del Veneto Progetto stress lavoro correlato e rischi psicosociali negli ambienti di lavoro Progetto Profilo epidemiologico e prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro 54 Progetto Promozione della salute nei lavoratori autonomi Piano di formazione SPISAL PIANO DI LAVORO SPISAL Cronogramma ALLEGATI INIZIATIVA DI VIGILANZA SULLA FASE LA POSA IN OPERA DEI SOLAI NEI CANTIERI EDILI CAMPAGNA CONTRO IL RISCHIO DI RIBALTAMENTO DEI TRATTORI AGRICOLI ALCOOL E LAVORO SORVEGLIANZA EX ESPOSTI AD ASBESTO

4 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana CONSUNTIVO 2011 INTRODUZIONE Il risultato più importante raggiunto nel 2011 è costituito dall integrazione del sistema informativo con il sistema qualità e il sistema di valutazione del personale che ha consentito di pianificare meglio il lavoro, di attribuire con equità e trasparenza i carichi di lavoro e di monitorare con facilità le attività e le performance di Servizio ed individuali. Un significativo contributo al miglioramento del Servizio è venuto dall apporto individuale degli operatori, in particolare da quanti hanno accettato di svolgere con impegno e dedizione nuovi compiti assumendosi l onere di conseguire obiettivi di particolare impegno. Il risultato di questo lavoro di squadra si è concretizzato ben oltre il raggiungimento degli obiettivi quantitativi di vigilanza consentendo di elevare la qualità del lavoro del Servizio e in particolare di: controllare in modo più incisivo settori produttivi tradizionalmente a maggior rischio, quali il porto e l edilizia ove si è intervenuti soprattutto promuovendo l adozione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro e presidiando fasi di lavoro particolarmente rischiose quali la posa dei solai nelle costruzioni e lo scarico delle merci dalle stive delle navi; in ambito portuale sono stati inoltre effettuati numerosi sopralluoghi anche in orario notturno; migliorare le indagini degli infortuni sul lavoro sperimentando con successo una nuova modalità di intervento tramite la tempestiva comunicazione da parte del SUEM degli eventi gravi e l immediato intervento sul luogo dell infortunio di una squadra composta dal tecnico della prevenzione e dal medico del lavoro in pronta disponibilità h/24; riprendere ad esercitare i controlli nell ambito dell igiene del lavoro anche attraverso misure strumentali sul campo; per questo è stata aggiornata la formazione degli operatori e si è provveduto all acquisto di nuova strumentazione per la rilevazione del microclima e del rumore; iniziare l attività di prevenzione e vigilanza sui rischi psicosociali negli ambienti di lavoro nonché la gestione dei casi di patologia; fornire informazioni in tema di stress lavoro correlato e di mobbing; rafforzare gli interventi di assistenza e di controllo per il rispetto della normativa in tema di sorveglianza sanitaria e di abuso di alcol e sostanze stupefacenti al lavoro; una particolare attenzione è stata rivolta nei confronti dei medici competenti per verificare la corretta attuazione dei compiti di loro competenza; revisionare gli strumenti di gestione delle attività in particolare le procedure di lavoro e il sistema informativo di Servizio conseguendo l accreditamento previsto dalla LR 22/2002; rafforzare il ruolo dell Organismo provinciale di coordinamento di cui al D.P.C.M. 21 dicembre 2007 e sviluppare, quale ordinaria modalità di lavoro, l attività coordinata e, in alcuni casi congiunta, con DPL, VVF, INAIL, Capitaneria di Porto, Autorità Portuale e ARPAV; ottenere dalla Regione l affidamento dei seguenti progetti regionali con i relativi finanziamenti e oneri di responsabilità scientifica: - controllo dei siti industriali attivi o dismessi ad alto inquinamento ambientale (amianto, prodotti chimici, cancerogeni); 4

5 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO miglioramento del sistema di sorveglianza sulle malattie professionali e sulle malattie correlate al lavoro; - prosecuzione per gli anni 2011 e 2012 del Progetto di informatizzazione del sistema di prevenzione e promozione della salute negli ambienti di lavoro del Veneto (Prevnet). OBIETTIVI REGIONALI E AZIENDALI Nel 2011 sono stati raggiunti gli obiettivi assegnati dalla Regione e dall azienda di seguito elencati. OBIETTIVI REGIONALI 1. Sono stati realizzati 817 ispezioni in aziende con almeno 1 dipendente o socio lavoratore raggiungendo l obiettivo nazionale previsto dal DPCM 17/12/2007 che prevedeva il controllo del 5% delle imprese del territorio della ULSS 12 pari a 814 U.L.; tra le aziende controllate 317 erano cantieri edili e 13 imprese del settore agricolo. Ispezioni congiunte con la DPL sono state effettuate in 50 cantieri edili, in 2 aziende agricole e in un azienda di altro comparto. Con INAIL lo Spisal ha svolto due interventi congiunti; altre 47 ispezioni sono state effettuate in ambito portuale congiuntamente ad Autorità Marittima o Autorità Portuale; 2. A seguito della raccolta e valutazione delle segnalazioni di infortunio sul lavoro (3283) e di malattia professionale (168) sono state selezionati i casi da indagare ai sensi degli att. 589 e 590 c.p.. Le indagini sono state effettuate nel 100% dei casi valutati procedibili; 3. Tutti gli operatori del Servizio utilizzano regolarmente il sistema informativo regionale Prevenet inserendo i dati relativi all attività di vigilanza sulle aziende e sui cantieri, agli atti derivanti dall applicazione del D.Lgs. 758/94, alle indagini per infortunio sul lavoro e per malattia professionale, ai pareri tecnici di valutazione dei nuovi insediamenti produttivi; 4. Il Servizio ha partecipato al protocollo provinciale con la rete delle scuole per la sicurezza. Ha inoltre continuato a realizzare i progetti: prevenzione delle cardiovasculopatie in comunità lavorative (progetto CCM), alcol e lavoro, benessere organizzativo; 5. E stato mantenuto attivo lo sportello di assistenza alle imprese, ai lavoratori e loro associazioni (rif. DGR 99/CR del 8/8/2008) estendendo l attività alla tematica del benessere organizzativo (L.R. 8/2010); 6. In un iniziativa provinciale è stata data comunicazione del progetto regionale prevenzione dei rischi in edilizia con particolare riferimento all iniziativa campagna di vigilanza sulla fase di posa in opera dei solai nei cantieri edili. Sono stati inoltre realizzati 4 incontri con i servizi tecnici dei Comuni e con i professionisti del settore edile per illustrare la nuova normativa regionale sull apprestamento dei dispositivi di protezione contro la caduta dall alto nelle manutenzioni; 7. E stata garantita la sorveglianza sanitaria negli ex esposti ad amianto e cvm visitando rispettivamente 389 e 105 soggetti. 5

6 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana OBIETTIVI AZIENDALI DI BUDGET 1- Promozione dei sistemi SGSSL. Il 22 giugno 2011, presso Unindustria Venezia, è stato organizzato dall Organismo Provinciale di Coordinamento della Provincia di Venezia il Seminario I sistemi di gestione della sicurezza per migliorare l organizzazione del lavoro. L iniziativa è stata rivolta in particolare ai Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione aziendali per i quali era valida ai fini dell aggiornamento formativo come previsto dall accordo Stato-Regioni del 26 gennaio Il seminario era rivolto inoltre ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ai medici competenti e alle figure professionali che operano nel settore della prevenzione. Complessivamente hanno partecipato al seminario 150 persone; 2- E stato progettato e realizzato nell ottobre 2011 il corso di formazione Assetti societari e Pubblica amministrazione. Responsabilità in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il corso di aggiornamento, tenuto da magistrati e da un avvocato, ha visto una larga partecipazione degli operatori dello Spisal; 3- E stata realizzata la Campagna di controlli in cantieri in fase posa solai svolgendo 24 interventi in altrettanti cantieri; 4- Nel corso del 2011 si è provveduto allo sviluppo evolutivo del Sistema informativo Regionale Prevnet coordinando le attività del gruppo di lavoro regionale e collaborando con la referente del Servizio direzione controlli e governi SSR per gli aspetti informativi. In particolare è stato aggiornato e rivisitato il manuale operativo del software Prevnet, e sono stati realizzati, con la release 287, i miglioramenti e gli sviluppi richiesti dal gruppo regionale nel La software house ha provveduto a rilasciare a tutti gli Spisal del Veneto questa versione che contiene tra l altro la nuova procedura per gestire le sanzioni amministrative ex art 301 D.Lgs 81/08. E stato inoltre implementato e testato il nuovo modulo che consente di gestire in modo ottimale i carichi di lavoro. Si è collaborato alla predisposizione del piano di lavoro per proseguire nel 2012 il Progetto di informatizzazione del sistema di prevenzione e promozione della salute negli ambienti di lavoro del Veneto (Prevnet) ed in particolare per realizzare, nell ottica della semplificazione dell azione della P.A. e del conseguimento di sinergie, uno strumento informatico unico a livello regionale per le attività di vigilanza nel settore edile. La responsabilità di realizzare questa azione è stata affidata allo Spisal della ULSS 12 Veneziana, con DGR n del Per quanto attiene ai progetti regionali controllo dei siti industriali attivi o dismessi ad alto inquinamento ambientale (amianto, prodotti chimici, cancerogeni) e miglioramento del sistema di sorveglianza sulle malattie professionali e sulle malattie correlate al lavoro sono stati avviati entrambi e una sintesi del lavoro svolto è riportata nello specifico capitolo dei progetti; OBIETTIVI DI SERVIZIO Con riferimento al piano di lavoro triennale di Servizio si riporta nella tabella seguente lo stato di attuazione delle azioni previste per il In verde sono evidenziate le attività che sono state svolte nel rispetto dei tempi; in giallo sono indicate quelle che, avviate nel 2011, proseguiranno nel 2012 e in rosso è evidenziata l unica attività che non ha avuto realizzazione. 6

7 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Nr. Azione 1. Vigilanza nel 5% delle U.L. con un dipendente/socio 2. Vigilanza edilizia 300 cantieri 3. Vigilanza agricoltura 9 aziende 4. Campagna di controlli in cantieri in fase posa solai 5. Controlli a campione in cantieri bonifica amianto 6. Campagna prevenzione Alcol e droghe e S.S. in porto, aeroporto, e navalmeccanica 7. Campagna Igiene e sicurezza nei Cantieri stradali con riferimento ai rischi da fumi 8. Prevenzione dei rischi da rumore microclima 9. Progetto prevenzione rischio stress-lavoro correlato 10. Studio su problematica polveri aerodisperse in Porto e proposte di soluzioni 11. Inchieste per infortunio da indagare ai sensi artt.589 e 590 c.p. 12. Inchieste per mal. prof. da indagare ai sensi artt.589 e 590 c.p. 13. Inserimento dati attività in Prevenet, 14. Coordinamento gruppo di lavoro regionale per il miglioramento del S.I. 15. Messa in produzione modulo gestione carichi di lavoro; 16. Utilizzo di web cantieri per acquisizione notifiche cantieri e pianificazione vigilanza 17. Revisione del manuale operativo per l uso di Prevenet 18. Acquisizione on line certificati infortuni e M.P in collaborazione sistemi informativi 19. Connessione del software webrainbow con Prevnet 20. Controllo dei siti industriali attivi o dismessi ad alto inquinamento ambientale 21. Progetto regionale emersione delle patologie professionali perdute 22. Revisione procedure operative di Servizio 23. Sviluppo di progetti di promozione della salute (cardiovasculopatie) 24. Sportello informativo attivo anche per stress-lavoro correlato 25. Incontri con figure sensibili (D.L., medici competenti, RSPP, RLS, Coordinatori) 26. Seminario con associazioni datoriali in tema SGS 27. Sorveglianza sanitaria a lavoratori ex esposti cancerogeni 28. Visite mediche e accertamenti sanitari 29. Espressione pareri per SUAP e richieste da privati 30. Vidimazione registro infortuni, gestione notifiche e protocolli 31. Formazione Spisal assetti societari e contratti di lavoro e D. Lgs. 81/ Formazione Spisal Informatizzazione nella P.A e il S.I. del Servizio 33. Formazione Spisal Tecniche di rilevazione scientifica nelle indagini per infortuni CONCLUSO NEL 2011 AVVIATO 2011 PROSEGUE 2012 NON REALIZZATO 7

8 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana BILANCIO DI GESTIONE COSTO DI GESTIONE Anche nel 2011 si è verificata una riduzione del costo di gestione dell AULSS 12 Veneziana con una contrazione di oltre il 5% rispetto all anno precedente che pure aveva evidenziato una cospicua riduzione. In questa situazione il costo dello Spisal nel 2011 è stato di senza significative variazioni rispetto al periodo precedente soprattutto nel rapporto percentuale col Dipartimento di Prevenzione e l intera ULSS. Tab. 1: Costo di Gestione Spisal * Totale costo produzione al netto oneri e proventi straordinari e finanziari da preconsuntivo anno 2010) Costo gestione ASL/anno* SPISAL/anno DIP/anno SPISAL/DIP 15,2% 15,2% 13,9% 11,8% 11,5% 11,9% 12% SPISAL/ASL 0,24% 0,23% 0,20% 0,19% 0,20% 0,22% 0,22% DIP/ ASL 1,61% 1,53% 1,42% 1,64% 1,70% 1,84% 1.9% RISORSE PROFESSIONALI E ORE LAVORATE Nella tabella 2, che indica gli operatori e le ore lavorate dal 2007 al 2011, si rileva una riduzione di circa il 10% delle ore lavorate nel 2011 rispetto all anno precedente dovuta soprattutto alla perdita di due tecnici della prevenzione, avvenuta a fine 2010, e di una infermiera. Tab. 2: Operatori Spisal e Ore Lavorate (La dotazione organica è riferita al di ciascun anno. Nelle ore lavorate non sono conteggiate ferie, malattie, permessi studio e permessi vari) Figure professionali n h lav. n h lav. n h lav. n h lav. n h lav. Direttore Servizio Dirigenti Medici 5* * * * * 5448 Dirigenti non medici Tecnici prevenzione A.S. Infermieri Amministrativi Totale * compresi due medici a contratto sumai 8

9 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Le perdite sono state rimpiazzate nel 2011 con l acquisizione di un unità amministrativa, un tecnico della prevenzione e un medico del lavoro. E stato inoltre acquisita la collaborazione di uno psicologo del lavoro e dell organizzazione che ha consentito, come già detto, di adeguare le competenze e le capacità della struttura alle attuali esigenze normative e all evoluzione dei rischi lavorativi. ATTIVITA 2011 Il bilancio dell attività svolta nel 2011 (tabella 3) è stato effettuato utilizzando soprattutto la modalità di reporting del sistema informativo regionale Prevnet. Non si rilevano sostanziali variazioni di attività con l anno precedente essendo la maggior parte degli scostamenti da mettersi in relazione con la riduzione delle ore lavorate. Tab. 3: Bilancio Attività ATTIVITA' N N Vigilanza tutti i comparti (N aziende) Vigilanza edilizia (N cantieri) Piani lavoro amianto con sopralluogo (N ) Indagini igiene industriale (N aziende) 4 16 Prescrizioni disposiz (N ) Inchieste infortuni (N ) Inchieste malattie prof. (N ) Pareri Nuovi insediamenti produttivi (N ) Visite mediche, Accertamenti san. (N Tot) Sorveglianza san. ex esposti cancer. (N ) Ricorsi avverso giudizio medico compet. (N ) Promozione salute (n progetti) Progetti regionali (n progetti) Interventi in-formazione (ore) Sportello assistenza (ore) Vidimazione registro infortuni, gestione notifiche e protocolli, accesso atti, commissione gas tossici, varie attività di segreteria amministrativa (ore) Direzione e coord (ore) prevenzione delle cadute dall alto in edilizia; prevenzione delle cardiovasculopatie negli ambienti di lavoro; 2 prosecuzione del progetto di informatizzazione del sistema di prevenzione e promozione della salute negli ambienti di lavoro del Veneto (Prevnet); Analisi e revisione del sistema di gestione delle attività degli SPISAL; WEB Cantieri; benessere organizzativo; miglioramento del sistema di sorveglianza sulle malattie professionali e sulle malattie correlate al lavoro; controllo dei siti industriali attivi o dismessi ad alto inquinamento ambientale; miglioramento dell efficacia e dell efficienza delle inchieste infortuni 3 informazione (227h informazione h formazione) 4 direzione e coordinamento (controllo gestione, verifica e supporto attività), preparazione e partecipazione a convegni, formazione e addestramento del personale (2 neo assunti 100 h) e dei tirocinanti (6 soggetti per 219 h) 9

10 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana INDAGINI PER INFORTUNI SUL LAVORO L andamento infortunistico nel territorio di competenza del Servizio è stato in costante diminuzione a partire dal 2001, come appare nel grafico in cui sono riportati i dati INAIL per gli infortuni definiti aggiornati al Provincia di Venezia AULSS 12 Veneziana Numero di infortuni definiti positivamente dall INAIL (esclusi in itinere, a studenti, sportivi, colf e detenuti che lavorano nell industria) La tendenza è ancor più significativa in quanto nello stesso periodo vi è stata una parallela diminuzione dei dipendenti nell industria sempre secondo i dati INAIL. Dipendenti dell industria Nel corso del 2011 vi sono state 3283 segnalazione di infortuni sul lavoro tramite i primi certificati medici trasmessi dai Pronto Soccorso degli ospedali, con una diminuzione del 10% rispetto al

11 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Le comunicazioni di infortunio, con prognosi iniziale uguali o maggiori ai 30 giorni, sono state integrate con la documentazione trasmessa dai Commissariati di Polizia della Questura contenente le sommarie informazioni dell infortunato. Tutte le segnalazioni sono state valutate e tra esse sono stati selezionati quei casi su cui approfondire, attraverso l esame della documentazione acquisita, l analisi delle modalità di accadimento e del danno subito. Per alcuni è stato anche intervistato telefonicamente l infortunato o inviato alla ditta un questionario da restituire dopo compilazione. La selezione ha portato alla definizione di 235 infortuni sui quali si è condotta una inchiesta che in 102 casi ha comportato l effettuazione di approfondite indagini attraverso l escussione di testimoni e sopralluoghi, in quanto la dinamica era suggestiva di carenze in materia di sicurezza del lavoro con possibili violazioni alla normativa. Due casi hanno riguardato studenti minori, entrambi frequentanti la stessa scuola professionale, accaduti durante lo svolgimento di attività pratica con l uso di attrezzature; in un caso si trattava di affettatrice per salumi, nell altro di un tira-pasta manuale. Benchè le lesioni abbiano comportato una prognosi di pochi giorni è emersa l insufficienza nell analisi dei fattori che avevano determinato gli incidenti e delle conseguenti misure di prevenzione con particolare riferimento all azione di formazione degli studenti al corretto uso delle attrezzature. A seguito di questi casi il Servizio ha deciso di promuovere l adozione del processo gestione degli infortuni del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSSL) che verrà verificato nel corso del Gli interventi nell immediatezza dei fatti, con attivazione della pronta disponibilità, sono stati 16, dei quali 14 in urgenza in orario di lavoro e 2 extra orario. Le segnalazioni sono pervenute da organi di polizia, dai VVF ma soprattutto dal SUEM con cui è stato concordato un protocollo, compreso nel Sistema Qualità del Servizio, per le segnalazioni degli eventi infortunistici. Due interventi in pronta disponibilità sono stati per infortuni mortali, trattati anche con il metodo sbagliando si impara con l invio delle informazioni richieste all archivio nazionale ISPESL degli infortuni gravi e mortali. Il primo è avvenuto sul piazzale di un cantiere navale: durante la manovra di inversione di marcia un trasportatore investiva un operatore dello stabilimento che si stava recando in mensa per la pausa pranzo. Il secondo si è verificato durante i lavori di manutenzione in un impianto chimico, dove il lavoratore rimaneva schiacciato sotto la flangia di grandi dimensioni che stava movimentando. Inoltre, nel corso dell anno, è deceduto un lavoratore che era rimasto gravemente ferito in un infortunio, verificatosi nel 2010, in cui era stato colpito da un ramo durante i lavori di potatura di un albero. 11

12 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana Gli infortuni mortali registrati dal 2003 al 2011 sono riportati nel grafico I comparti produttivi di accadimento sono evidenziati di seguito N Infortuni sul lavoro mortali Comparti produttivi 12

13 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 In tabella si riporta la sintesi dell attività svolta per indagini infortuni nel INFORTUNI SUL LAVORO anno 2011 N Totale inchieste 235 di cui mortali 2 di cui nell immediatezza del fatto 16 di cui con verbale di prescrizione (di cui 1 disposizione) 20 Inchieste trasmesse al PM 70 di cui per lesioni colpose (artt CP) 19 Atti di prescrizione 758 redatti 33 Articoli violati 43 per aspetti comportamentali/ organizzativi macchine e attrezzature 29 per attrezzature di lavoro 12 per luoghi di lavoro 2 Il Servizio ha provveduto ad inviare alla Procura della Repubblica 70 rapporti di infortunio delle quali 17 per lesioni colpose e 2 per omicidio colposo; ad esse sono stati associati 43 verbali di prescrizione 758. Le violazioni riscontrate hanno riguardato nel 67% dei casi gli aspetti organizzativi, quali: inadeguatezza della valutazione dei rischi lavorativi e delle procedure di lavoro; mancata formazione/informazione/addestramento dei lavoratori; mancata vigilanza nel modo di operare dei lavoratori da parte di datori di lavoro, dei preposti e dei coordinatori di cantiere; in due casi sono stati contravvenzionati i lavoratori per non rispetto delle procedure di sicurezza aziendali. Le carenze relative alla sicurezza delle attrezzature di lavoro sono state il 28% e hanno riguardato principalmente l inadeguatezza al lavoro da svolgere, la mancanza di idonee protezioni degli organi lavoratori e il cattivo stato di manutenzione. Gli ambienti di lavoro hanno comportato infortuni nel 4% dei casi riscontrandosi situazioni di inadeguata viabilità o mancanza di protezioni collettive. Il Servizio ha partecipato, con un suo rappresentante, al gruppo di lavoro del progetto Miglioramento dell efficacia e dell efficienza delle inchieste infortuni inserito nell ambito del Piano Regionale per la Prevenzione che si svilupperà anche nel

14 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana INDAGINI PER MALATTIA PROFESSIONALE DATI EPIDEMIOLOGICI DEL VENETO NEL PERIODO L ultimo rapporto del Centro Operativo Regionale per l Epidemiologia Occupazionale (COREO) analizza le notifiche di malattia professionale pervenute agli SPISAL del Veneto e viene evidenziato che lo SPISAL della ULSS 12 Veneziana risulta avere il numero più elevato di malattie denunciate complessivamente nel periodo considerato. Mentre le due principali tipologie di malattia professionale nella maggioranza degli SPISAL sono le ipoacusie e le malattie muscoloscheletriche, per lo SPISAL della ULSS 12 Veneziana, i più denunciati risultano i tumori (600 nel decennio pari al 50% dei tumori del Veneto), le malattie respiratorie (509 pari al 26%) e i mesoteliomi (353 nel decennio pari al 30% dei mesoteliomi del Veneto). Nei due grafici sottostanti, tratti dal rapporto del COREO, sono illustrati il numero assoluto di malattie professionali denunciate per SPISAL del Veneto distinte per patologia e il confronto tra SPISAL della ULSS 12 e gli altri SPISAL del Veneto per alcune patologie di rilievo. malattie respiratorie mesoteliomi SPISAL ULSS 12 ALTRI SPISAL tumori

15 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Tali dati sono correlati da un lato alla particolare conformazione storica produttiva del territorio della ULSS 12 Veneziana (Porto, Petrolchimico, Metallurgia) che ha comportato importanti esposizioni lavorative a cancerogeni professionali, dall altro alla ricerca attiva delle malattie professionali effettuata dallo SPISAL mediante la sensibilizzazione delle direzioni mediche ospedaliere e dei reparti di diagnosi e cura. MALATTIE PROFESSIONALI DELLO SPISAL DELLA ULSS 12 VENEZIANA Nel 2011 sono stati notificati allo SPISAL 221 casi di sospetta malattia professionale; le segnalazioni sono pervenute per il 41% dai medici delle strutture ospedaliere, per il 15% da medici dei patronati sindacali, per il 7% dall ambulatorio di medicina del lavoro dello Spisal, per il 12% dai medici competenti, per il 13% da altri medici specialisti e per il 2% dall Inail. La distribuzione per grandi gruppi di malattie è riportata nella figura 1. Nel 39% dei casi si tratta di segnalazioni di patologie neoplastiche, in particolare mesotelioma della pleura e tumore del polmone. Nel 2011 si è anche verificato un caso di epatocarcinoma del fegato in soggetto ex esposto a cloruro di vinile monomero. Nel 2011 si è avuto un incremento del 7% delle segnalazioni di malattie osteoarticolari grazie all avvio del progetto di ricerca attiva di tali patologie attraverso l analisi dei ricoveri ospedalieri. Le altre notifiche hanno riguardato principalmente) e le malattie dell apparato respiratorio (30%), le osteoarticolari (12%) e l ipoacusia da rumore (9%). Figura 1: Tipologia per grandi gruppi delle malattie professionali notificate allo SPISAL nel 2011 Nei grafici che seguono è riportato l andamento nell ultimo decennio delle segnalazioni di patologia di sospetta natura professionale. Per quanto riguarda la patologia neoplastica (fig. 2), complessivamente vi è una tendenza alla riduzione dei casi segnalati. Se si considerano le sedi delle neoplasie, si nota che si sono lievemente ridotte le segnalazioni dei mesoteliomi pleurici e peritoneali, tipiche patologie riconducibili alle pregresse esposizioni lavorative ad amianto, mentre sono lievemente aumentate quelle dei tumori polmonari. 15

16 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana Nella figura 3 si può osservare come le ipoacusie professionali, che in precedenza rappresentavano la maggior parte delle malattie segnalate al servizio, hanno subito nel tempo un calo sempre più marcato. Le placche e/o ispessimenti pleurici dimostrano un trend in ascesa, da imputare all avvio del programma regionale di sorveglianza sanitaria in soggetti ex esposti ad amianto mentre risulta sostanzialmente costante nel decennio il numero di segnalazioni di altre patologie dell apparato respiratorio. Le malattie dell apparato osteoarticolare hanno subito un sensibile aumento, in particolare nell ultimo quinquennio, in relazione all estensione della tutela assicurativa per queste patologie ex DM 9 aprile 2008 e grazie al progetto di ricerca attiva sviluppato dal servizio. Figura 2: Andamento temporale delle notifiche di tumori di sospetta natura professionale Figura 3: Andamento temporale delle notifiche di patologia non neoplastica di sospetta natura professionale 16

17 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Tutte le segnalazioni di sospetta malattia professionale sono indagate dal Servizio secondo la procedura riportata nel protocollo d intesa per le indagini in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali sottoscritto in data 1 giugno 2010 tra la Procura della Repubblica di Venezia, le ULSS della provincia di Venezia, la Direzione provinciale del Lavoro di Venezia, l INAIL, l INPS, la Questura di Venezia, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto e i responsabili delle forze di polizia. Con questo metodo nel corso del 2011 sono state effettuate 140 indagini di malattia professionale, di cui il 64% con modalità complesse che comportano l effettuazione di almeno una delle seguenti attività: accertamenti sanitari, sopralluogo in azienda, raccolta di sommarie informazioni, rapporto all A.G, atti di prescrizione per l eliminazione di carenze nell igiene del lavoro e il ripristino delle condizioni di tutela della salute dei lavoratori. La correlazione tra patologia ed esposizione professionale è stata riscontrata in 97 casi, pari al 69% del totale; in circa 2/3 di questi il fattore di rischio occupazionale è stato ritenuto l unico fattore eziologico di patologia, mentre negli altri casi, in particolare per la patologia neoplastica, oltre all esposizione professionale si sono riscontrate significative esposizioni a fattori extraprofessionali (fumo di tabacco, consumo di alcool) o la presenza di significativa suscettibilità individuale. A conclusione dell indagine in 24 casi sono stati riscontrati elementi rilevanti sotto il profilo penale ed è stato quindi redatto un rapporto all A.G. In 2 casi, riferibili ad esposizione lavorativa attuale, sono state riscontrate violazioni alla normativa sull igiene del lavoro e sulla tutela della salute dei lavoratori procedendo alla comunicazione di notizia di reato all A.G. e alla definizione di atti di prescrizione ai sensi D.L.vo 758/94. 17

18 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana VIGILANZA NELLE AZIENDE SUI RISCHI LAVORATIVI L operatività di questa importante linea di lavoro è garantita da tutto il personale del Servizio che è coinvolto nella valutazione nelle imprese degli aspetti di natura igienistica e organizzativa. L Unità Operativa Igiene e Sicurezza del Lavoro è inoltre attiva in particolare per gli aspetti che riguardano le bonifiche di amianto o di terreni inquinati da sostanze chimiche e i rischi per la sicurezza di ambienti, impianti, macchine e attrezzature. L Unità Operativa Medicina Preventiva dei Lavoratori si occupa invece della valutazione dell attività del medico competente, della tenuta dei registri degli esposti a rumore e a sostanze cancerogene, delle notifiche di cambio mansione riguardanti le donne lavoratrici in gravidanza, delle comunicazioni aziendali di appartenenza al gruppo A in base al D.Lgs 388/03 sul primo soccorso, dei controlli relativi all assunzione voluttuaria di alcol e droghe da parte dei lavoratori, della valutazione delle patologie stress correlate. Nel 2011 sono state controllate complessivamente 817 aziende con 919 interventi ispettivi. Le indagini sono state effettuate su iniziativa del servizio in corso di campagne di vigilanza, a seguito di esposti, a seguito di infortunio sul lavoro o di malattia professionale. In particolare i controlli su cantieri edili sono stati 332 (41%), su bonifiche di amianto 96 (12%), su aziende di altri settori lavorativi 389 (48%). Escludendo le attività riguardanti i cantieri edili e le bonifiche di amianto, i settori di attività in cui sono stati effettuati gli interventi sono riassunti col grafico seguente. Nel settore della metalmeccanica è compresa la navalmeccanica, in quello definito nel grafico come altre sono presenti attività di notevole interesse locale come chimica, vetrerie, imprese agricole, aziende dedite alla pesca. 18

19 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Le attività di vigilanza hanno determinato la redazione di 200 atti di prescrizione e 14 di disposizione. Riguardo alle violazioni contestate, esse hanno riguardato nel 53% controlli in cantieri edili, nel 38% dei casi attività produttive di vari comparti produttivi, nel 9% verifiche in occasione di bonifiche di materiali contenenti amianto. Le carenze hanno riguardato: aspetti organizzativi quali la mancanza o inadeguatezza della valutazione del rischio lavorativo, della formazione, informazione e addestramento del personale con conseguenti errati comportamenti dei lavoratori, la mancanza di procedure lavorative, il carente uso dei dispositivi di protezione individuale; la sicurezza di macchine o attrezzature, principalmente per mancanza di idonee protezioni degli organi in movimento o per il cattivo stato di manutenzione; gli ambienti di lavoro, la viabilità interna alle aziende e le dotazioni igieniche e assistenziali; l igiene del lavoro come l esposizione a sostanze aerodisperse, l uso di prodotti chimici e l esposizione a fattori di rischio fisico. I soggetti oggetto delle prescrizioni sono stati nella gran maggioranza dei casi i datori di lavoro (67%), nel 1% dei casi lavoratori autonomi, seguiti da altre figure aziendali quali dirigenti e preposti (14%) e più raramente lavoratori (4%). I consulenti aziendali quali i coordinatori per la sicurezza e i medici competenti figurano in una proporzione complessivamente del 11%, i committenti dei cantieri nel 3% dei casi. Nel corso del 2011 il Servizio ha realizzato cinque campagne di vigilanza dando seguito alle positive esperienze degli anni precedenti. Tali campagne sono iniziative nelle quali si effettua un elevato numero di interventi in un breve periodo di tempo con ampio coinvolgimento del personale del Servizio. Vengono effettuate in comparti lavorativi dove vi sono elevati rischi per la sicurezza o frequenti situazioni di irregolarità; la verifica si incentra su specifici aspetti di particolare rilevanza. Specificatamente sono state effettuate le seguenti campagne di vigilanza: controlli in cantieri edili nella fase di posa dei solai 19

20 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana applicazione della normativa riguardante la sorveglianza sanitaria sull abuso di alcol e droghe prevenzione dai rischi di microclima sfavorevole esposizione a polveri in ambito portuale azione integrata con INAIL e DPL su cantieri edili e aziende agricole Di seguito si descrivono gli aspetti e i risultati più significativi di queste iniziative. VIGILANZA NELLE AZIENDE CON INFORTUNI INVALIDANTI Nel 2011, nell ambito di uno specifico progetto regionale, sono state controllate 56 aziende inserite in un elenco di ditte che, sulla base di dati estrapolati dai data base del INAIL, hanno prodotto negli anni scorsi infortuni invalidanti o potenzialmente tali. Tre (5%) di queste ditte sono risultate irreperibili; in 6 casi (11%) non si sono riscontrati eventi infortunistici gravi tra il 2005 e il 2007; in 2 casi (4%) si è riscontrato un unico evento; in 6 casi (11%) gli eventi potenzialmente invalidanti si riferivano a infortuni stradali o avvenuti in itinere; in 2 casi (4%) gli infortuni invalidanti sono avvenuti sulla base di dinamiche banali come ad esempio scivolamenti o cadute in piano. A seguito delle indagini intraprese, in 3 casi (5%) sono state riscontrate contravvenzioni alla normativa di prevenzione, con relativa redazione di atto di prescrizione, contro una media del 20% verificatasi nel corso delle altre attività di vigilanza. Sulla base di tali considerazioni si ritiene che nel nostro territorio per rendere efficace l azione di vigilanza e per conseguire risultati migliori sia utile integrare il criterio di selezione delle aziende proposto dal progetto regionale sopra detto con altri criteri basati soprattutto sulla conoscenza del territorio maturata con l esperienza del Servizio. VIGILANZA NEL SETTORE DELLE BONIFICHE DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO Complessivamente nel 2011 sono stati presentati al Servizio 573 piani di bonifica di materiali contenenti amianto, di cui 62 relativi a materiali friabili. Sono inoltre pervenute 362 notifiche di lavorazioni impreviste e urgenti per manutenzioni o ritrovamenti di materiali misconosciuti durante altre lavorazioni. I cantieri di bonifica verificati con sopralluogo di vigilanza sono stati 96, di cui 52 riguardanti materiali friabili. La copertura delle attività di bonifica potenzialmente più pericolose è stata dunque del 84%. In 13 casi sono state riscontrate carenze nell applicazione delle norme con redazione dei relativi atti di prescrizione: in 7 occasioni per carenti procedure di lavoro, in 3 per problematiche relative al confinamento del cantiere, in 2 per l insufficienza dei dispositivi di protezione individuale, in 1 per carenze nella sicurezza dell accesso in quota. Il sopralluogo è stato effettuato in 36 casi in fase di allestimento del cantiere, in 43 durante la attività di bonifica, in 17 nella fase di restituzione. Sono stati redatti 74 certificati di restituibilità dei locali bonificati. VIGILANZA NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Nel 2011 il Servizio ha realizzato un incisiva attività di prevenzione e vigilanza nel comparto edile caratterizzato da un elevato rischio di infortunio grave e mortale. 20

21 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 In questo settore il Servizio ha contribuito al Coordinamento delle Attività di Prevenzione in Edilizia della Provincia di Venezia e alla realizzazione delle azioni previste dal Protocollo d intesa per la promozione della sicurezza sul lavoro nei cantieri edili predisposto dalla Prefettura di Venezia. In particolare lo Spisal ha attivamente collaborato con i diversi soggetti pubblici e privati interessati alla problematica, al fine di favorire lo scambio informativo, per potenziare le capacità di intervento degli Enti che operano nella prevenzione del lavoro sommerso e irregolare e per pianificare, nell ambito delle rispettive competenze, gli interventi congiunti nei cantieri. Oltre alla suddetta attività coordinata, il Servizio ha svolto vigilanza nel comparto costruzioni in modo continuativo per controllare il maggior numero possibile di cantieri presenti nel territorio, anche in diverse fasi lavorative caratterizzate da rischi diversi per tipologia e per magnitudo. Oggetto dei controlli è stato, oltre a rischi di caduta dall alto e seppellimento, la rispondenza delle modalità esecutive della fase lavorativa in atto con i P.O.S. (Piano Operativo di Sicurezza) e P.S.C. (Piano di Sicurezza e Coordinamento), per verificare l effettiva attività di controllo sull applicazione degli stessi da parte dei Coordinatori per la sicurezza. Per la programmazione degli interventi, ciascun operatore ha utilizzando le notifiche preliminari di apertura cantieri pervenute ex art. 99 D.Lgs. 81/08 riguardanti l area territoriale che gli era stata assegnata per la vigilanza in edilizia. In tal modo si sono evitati interventi sovrapposti nello stesso cantiere e si è meglio monitorato il territorio anche adottando il metodo a vista. Oltre a quella d iniziativa, la vigilanza è stata attivata a seguito di segnalazioni esterne, soprattutto di cittadini. I cantieri controllati, esclusi quelli per la rimozione di manufatti in amianto, di cui si riferisce nello specifico capitolo, sono stati 214 che rappresentano circa l 11 % delle 1977 notifiche di apertura cantieri pervenute ex art. 99 D.Lgs. 81/08. Le aziende controllate all interno dei cantieri sono state 310. INTERVENTI ISPETTIVI NEL COMPARTO EDILIZIA anno 2011 Notifiche ex art. 99 D.Lgs. 81/ Cantieri controllati 214 Unità locali controllate (imprese e lavoratori autonomi) 310 Sequestri 1 Nel corso dell anno 2011 è stata realizzata una campagna informativa del Servizio per l implementazione dell art. 79 bis L.R. 61/85 riguardante le misure preventive e protettive da predisporre per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza. L informazione ha interessato le associazioni di categoria degli ingegneri, architetti e geometri, le associazioni dei costruttori e gli uffici comunali competenti. sicurezza delle manutenzioni in quota. Nel 2011 si sono tenuti 4 incontri con i Comuni per facilitare e uniformare l opera di revisione dei regolamenti edilizia in conformità al nuovo dettato legislativo; saranno i Comuni a doverne verificare l applicazione sentito il parere degli SPISAL. 21

22 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana Due Comuni su 4 hanno integrato il Regolamento Edilizio con specifiche determinazioni relative alla conduzione di lavori in quota sugli edifici e sulle opere di ingegneria civile. VIGILANZA INTEGRATA NEI CANTIERI EDILI CON DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO Nell ambito delle attività coordinate tra Enti, sono state effettuate con la D.T.L. (Direzione Territoriale del Lavoro) due campagne di controllo, rispettivamente nel settore costruzioni e nelle aziende agricole. Il Servizio ha accertato la presenza dei rischi lavorativi, mentre la D.T.L. ha controllato la regolarità dei rapporti di lavoro degli operatori presenti in cantiere o nell azienda. La vigilanza nel settore delle costruzioni ha riguardato 50 cantieri come da programmazione concordata tra i due Enti. Lo SPISAL ha verificato la sicurezza antinfortunistica anche attraverso l esame dei contenuti dei POS (Piano Operativo di Sicurezza) e dei PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento) in modo specifico per la parte riguardante le misure tecnico/organizzative atte ad eliminare i rischi antinfortunistici, anche di tipo interferenziale, presenti nelle fasi lavorativi in atto nel cantiere. Si è verificato in particolare l operato dei soggetti preposti per legge alla organizzazione del cantiere quali i coordinatori e le imprese affidatarie. I cantieri sono stati scelti, su tutto il territorio di competenza del Servizio, utilizzando le notifiche preliminari ex art. 99 D.Lgs. 81/08. Tuttavia si è proceduto, anche, con il metodo a vista efficace nell individuazione di cantieri attivi e perché permetteva interventi immediati in fasi lavorative e in situazioni con presenza di rilevante rischio infortunistico. La sintesi dell attività svolta durante la campagna viene riportata nella seguente tabella INTERVENTI ISPETTIVI NEL COMPARTO EDILIZIA CON D.T.L. N. Cantieri controllati 50 di cui con prescrizioni 24 Unità locali controllate (imprese e lavoratori autonomi) 80 Sopralluoghi effettuati 70 Verbali redatti 85 di cui di sequestro 1 di cui con prescrizioni 31 - riguardanti imprese (DdL, dirigenti, preposti) 26 Art. 71; 80; 96(x4); 108; 100; 111(4); 112(x5); 115; 122(x3); 126(x2); 134; 136; 138; 146(x2) - riguardanti coordinatori per la sicurezza 4 Art. 92 (x3); 91 - riguardanti committente 1 Art Dei 50 cantieri ispezionati 24 sono stati oggetto di prescrizioni. Le imprese controllate sono state 80, alle quali sono stati elevati 26 verbali di prescrizione a carico di datori di lavoro o di dirigenti aziendali. Si è operato anche un sequestro per la presenza di 22

23 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 un ponteggio non costruito a regola d arte e per la carenza nella viabilità del cantiere, inoltre era stato rilevato dalla Direzione Territoriale del Lavoro una percentuale del 30 % di lavoro irregolare. Le violazioni hanno riguardato per il 54 % l incompletezza o mancanza delle opere provvisionali (es. carenze nei ponteggi, parapetti) per la protezione collettiva contro la caduta dall alto, o la loro inidoneità al lavoro da svolgere in quota come ad esempio l uso di scale invece di ponteggi. Le carenze organizzative sono state l assenza o incompletezza della documentazione sulla valutazione dell organizzazione e dei rischi in cantiere, costituita dal POS (Piano Operativo di Sicurezza), dal PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento) e il PiMUS (Piano di Montaggio Uso e Smontaggio) dei ponteggi. Le altre violazioni hanno riguardato gli impianti elettrici, le attrezzature di cantiere e la viabilità. Le responsabilità a carico dei coordinatori, ai quali sono stati elevati 4 verbali di prescrizione, hanno riguardato l incompletezza dei piani di coordinamento o la mancata vigilanza nella loro applicazione da parte delle ditte. Un committente è stato sanzionato per non aver nominato il coordinatore. CAMPAGNA DI VIGILANZA NEI CANTIERI EDILI SULLA FASE DI POSA IN OPERA DEI SOLAI Nel corso del 2011 è stata svolta una specifica iniziativa di vigilanza volta alla verifica dell applicazione delle misure di sicurezza nei cantieri da parte dei diversi soggetti interessati (committenti, coordinatore per la sicurezza, imprese) e ai molteplici livelli attuativi (progettazione, esecuzione). Si è trattato di un approccio integrato al cantiere in grado di prendere in considerazione il documento cardine della sicurezza in cantiere, il PSC, e di verificarne l esplicitazione nel POS e la sua attuazione in termini di condotta nell esecuzione dei lavori. La campagna è descritta in dettaglio nell allegato (all.1). 23

24 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana VIGILANZA NELLE AZIENDE AGRICOLE Nell ambito del Piano Regionale di Prevenzione Agricoltura approvato dalla Regione Veneto, in recepimento degli obiettivi del Piano Nazionale Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura 2009/2011, il Servizio ha realizzato azioni specifiche finalizzate a ridurre gli infortuni gravi e mortali nel settore. La dinamica più frequente negli infortuni continua a essere la perdita di controllo del mezzo a causa del ribaltamento del trattore. Infortuni gravi e mortali sono causati anche dal trascinamento per impiglio degli indumenti all albero cardanico usato per trasmettere il moto dalla presa di forza dei trattori ad altre attrezzature di lavoro. La vigilanza, per prevenire i rischi derivanti dal ribaltamento dei trattori agricoli, meglio descritta in all. 2, ha previsto la verifica dell installazione delle cabine o dei telai di protezione e dei sistemi di ritenzione del conducente come ad esempio le cinture di sicurezza. Per quanto riguarda la protezione degli alberi cardanici, si è controllata la dotazione di protezione antinfortunistica marcata CE costituita da tubi telescopici e cuffie, ricoprenti gli alberi e i giunti cardanici. La vigilanza è stata integrata con quella dell esposizione ai fitosanitari largamente usati in agricoltura verificando, principalmente, l adozione di idonei dispositivi di protezione individuale e le modalità di conservazione dei prodotti. Per agevolare l attività ispettiva, è stata redatta una lista di controllo, elaborata utilizzando anche i documenti prodotti dalla Regione Veneto per la prevenzione in agricoltura, con cui sono stati raccolti i dati riportati in tabella. INTERVENTI ISPETTIVI NEL COMPARTO AGRICOLTURA 2011 N. Aziende Agricole controllate 9 Con coltura in serra 7 in campo 3 Addetti 14 di cui dipendenti (4 collab. famigliari; 3 atipici.) 12 di cui lavoratori individuali 2 Sopralluoghi 14 verbali 758 (ar A d.lgs. 81/08) 1 Trattori controllati 11 con cabina 7 con telaio a due montanti 4 con giunto cardanico 11 In due delle 9 aziende agricole, la vigilanza è stata effettuata congiuntamente con il Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione. La zona del territorio di competenza del Servizio in cui è più diffusa l attività agricola, ed in particolare di coltivazione di ortaggi in serra, si trova a Cavallino Treporti dove sono state visitate 7 aziende. Le altre due erano ubicate a Favaro Veneto. 24

25 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Due ditte erano condotte da soli lavoratori autonomi, senza dipendenti, e quattro con collaboratori famigliari per i quali comunque viene applicato l art. 21 che prevede l obbligo dell utilizzo di attrezzature di lavoro a norma e dei dispositivi di protezione individuale. Per quanto riguarda l uso dei fitosanitari, solo in un caso, in cui vi erano dipendenti, è stata riscontrata irregolarità dovuta alla mancata valutazione del rischio di esposizione ad agenti chimici pericolosi per cui si è proceduto con apposito atto di prescrizione. Sono stati verificati 11 trattori agricoli regolarmente dotati, contro il pericolo di ribaltamento, di cabina o di telaio a due montanti e di protezione dell albero cardanico. Due delle aziende agricole sono state controllate, in ottobre, con la D.T.L., come da protocollo concordato, senza riscontrare irregolarità. 25

26 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana CAMPAGNA DI VIGILANZA SUL CONSUMO DI ALCOOL E DROGHE NEI LUOGHI DI LAVORO L intervento nelle aziende ha riguardato essenzialmente la verifica delle attività del medico competente riguardo all alcool dipendenza per le mansioni ad alto rischio infortunistico di cui all Intesa Stato-Regioni del 16 marzo 2006 e al consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope di lavoratori addetti alle mansioni di cui all allegato del provvedimento del 30 ottobre Nel 2011 la campagna, finalizzata alla sicurezza dei lavoratori e di terzi e alla prevenzione degli infortuni sul lavoro, ha interessato preminentemente l area portuale di Marghera (24%), la cantieristica navale (38%) e l area aeroportuale di Tessera (31%). 2 aziende appartengono al settore del trasporto merci su strada, coinvolte nelle verifiche in quanto alcuni loro lavoratori, autisti di camion, erano stati controllati in ambito portuale. In totale l attività di vigilanza ha riguardato 29 aziende, 15 medici del lavoro e 2493 lavoratori di cui il 30% con mansioni definite a rischio. La sorveglianza sanitaria effettuata dai medici competenti nel 2011 aveva evidenziato due casi di tossicodipendenza in un azienda dell area aeroportuale e un caso di alcool-dipendenza in un azienda metalmeccanica operante nella cantieristica navale. Nell area portuale l attività di vigilanza è stata preceduta da un attività d informazione rivolta alle aziende e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. In particolare, nell ambito di una manifestazione per la promozione della cultura della salute e sicurezza al porto di Venezia, denominata Safety day del maggio 2011, sono state illustrate le finalità e le modalità degli interventi di controllo ed è stato messo a disposizione di aziende e lavoratori l opuscolo informativo Alcool e lavoro (all. 3). Oltre a verificare l avvenuta sorveglianza sanitaria finalizzata all assenza di alcool e tossicodipendenza, nel corso degli interventi è stato somministrato a un campione di lavoratori un questionario mirato alla verifica dell avvenuta informazione sul rischio specifico da parte del datore di lavoro e sulle modalità di trasmissione delle informazioni sanitarie da parte del medico competente. Nell area portuale si è proceduto inoltre a misurare l alcolimetria con utilizzo di etilometro portatile in un gruppo di lavoratori impiegati in mansioni a rischio e presenti al momento del sopralluogo. I risultati degli interventi sono riassunti di seguito. 5 aziende (2 dell area aeroportuale, 2 della cantieristica navale ed 1 del settore trasporti) sono state oggetto di atto di prescrizione per non aver effettuato la sorveglianza sanitaria per la verifica di assenza di assunzione di sostanze stupefacenti e psicotrope. In area portuale le misurazioni dell alcolemia sono risultate negative in 14 casi. Un lavoratore, alla guida di un grosso carrello per la movimentazione di container, risultato invece positivo al test, è stato sospeso dalla lavorazione ad alto rischio infortunistico ed inviato al medico competente per la valutazione dell alcool-dipendenza e conseguente giudizio di idoneità alla mansione specifica. Nei casi in cui, pur essendo rispettate le norme, si potevano apportare dei miglioramenti all azione di prevenzione, si sono programmati degli incontri con i datori di lavoro e i RSPP in cui si sono discusse e condivise le modalità di attuazione degli stessi. In totale vi sono stati 17 incontri. Nel grafico seguente sono riportati i risultati complessivi ottenuti con la campagna di prevenzione. 26

27 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Figura 1: Aree di miglioramento CAMPAGNA DI VIGILANZA SU RISCHI DA MICROCLIMA Questa campagna di prevenzione e vigilanza è stata concepita sulla base di alcune segnalazioni secondo le quali la valutazione dei rischio da discomfort del microclima in ambiente lavorativo, viene spesso sottovalutata nei documenti ed ancor più trascurata è l identificazione e l attuazione di misure tecniche, organizzative e procedurali volte a migliorare l ambiente di lavoro. L obiettivo della campagna prevedeva una prima valutazione documentale del DVR aziendale relativo al rischio da disagio / stress termico in ambiente lavorativo; di seguito si doveva procedere ad una verifica strumentale dell ambiente di lavoro per valutare la veridicità delle eventuali misurazioni eseguite dall azienda visitata. Preliminarmente allo svolgimento delle attività di verifica, tutto il personale tecnico e medico, ha partecipato ad uno specifico corso di formazione per aggiornare le competenze sulle metodiche tecniche di monitoraggio ambientale e sull uso della attrezzatura di misura recentemente acquisita dal Servizio. L attività di verifica sul campo, è stata eseguita durante i mesi di luglio, agosto e la prima decade di settembre, trattandosi dell arco temporale maggiormente significato, per valutare l esposizione dei lavoratori a situazioni di stress termico caldo. Le aziende oggetto di verifica sono state scelte per l appartenenza ai comparti produttivi più soggetti al rischio quali fonderie di prima e seconda fusione, industria aeronautica, attività a bordo nave in spazi confinati (stive), produzione di ortaggi in serra, la cantieristica edile e il commercio al dettaglio, tutte dislocate nel territorio della ULSS 12 Veneziana. In totale sono state visitate n 13 realtà produttive (aziende, stabilimenti, cantieri), all interno delle quali si è proceduto mediamente all esecuzione di due rilevazioni strumentali, atte a verificare le condizioni microclimatiche. Tra le 13 situazioni esaminate 11 sono state valutate secondo i criteri della Uni En Iso e 2 secondo la norma Uni En Iso Nel 46% degli ambienti di lavoro controllati si è accertato il superamento dei limiti indicati dalla norma tecnica. In questi casi si è provveduto ad organizzare incontri/riunioni con i datori di lavoro e RSPP allo scopo di promuovere e condividere tutti gli interventi migliorativi del caso che sono così riassumibili: 27

28 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana ri-organizzazione dei turni di lavoro, in orari dove l irraggiamento solare diretto o la temperatura ambientale esterna è minore; effettuazione di adeguate pause di lavoro per permettere ai soggetti di acclimatarsi favorendo la termoregolazione corporea; sistematica reidratazione dei lavoratori mediante bibite con apporto di sali minerali; formazione / informazione del personale esposto ai rischi di stress da calore. Sebbene nella totalità dei DVR esaminati, fosse presente la valutazione del rischio da microclima, nel 23% dei DVR, si è ritenuto che i datori di lavoro dovessero provvedere ad un aggiornamento di tale documento in funzione delle risultanze delle indagine svolta dallo Spisal, aggiornando nel contempo le misure di prevenzione tecnicamente attuabili. Dall analisi della documentazione esaminata, è emersa la diffusa carenza delle verifiche strumentali periodiche pertanto si è provveduto ad informare le aziende sulle novità introdotte dal DLgs 81/2008 che al titolo VIII prevede l effettuazione di misure strumentali con periodicità quadriennale per aggiornare la situazione. Solo in un singolo caso, il Servizio è ricorso all istituto della prescrizione (ex DLgs 758/94) per sanare la mancata manutenzione di un impianto di climatizzazione. 28

29 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 MEDICINA DEL LAVORO AMBULATORIO Sorveglianza sanitaria ex esposti a cancerogeni (cloruro di vinile monomero, amianto, uranio impoverito) ex DGRV 3687/2005 Nel 2011 sono stati seguiti, con periodici accertamenti sanitari, 389 lavoratori ex esposti ad amianto e 105 ex esposti a CVM. Gli accertamenti effettuati hanno permesso diagnosi precoce di 2 casi di tumore polmonare negli ex esposti ad amianto, in questi soggetti sono stati inoltre diagnosticati un caso di asbestosi polmonare e 7 nuovi casi di placche pleuriche. Per tutti questi soggetti si è provveduto a compilare il primo certificato medico di malattia professionale. Negli ex esposti a CVM è stato diagnosticato un nuovo caso di epatocarcinoma; l indagine di malattia professionale ha permesso di concludere per un ruolo di concausa della pregressa esposizione lavorativa. Un rapporto dedicato ad illustrare i risultati della sorveglianza sanitaria per gli ex esposti ad asbesto nel periodo è riportato in all. 4. I dati dell attività svolta sono riportati nelle tabelle seguenti. EX ESPOSTI AMIANTO EX ESPOSTI CVM Accertamenti effettuati numero Accertamenti effettuati numero Ex esposti visitati 389 Ex esposti visitati 105 TAC spirale 115 Ecografia epatica 95 TAC torace con mdc 2 Ecografia epatica con mdc 1 TAC addome con mdc 1 Ecografia addome inf 1 Rx torace 19 Esami ematochimici 106 PET 1 TAC spirale in insaccatori 2 Broncoscopia 1 TAC addome 3 Spirometrie semplici 340 RM addome con mdc 1 Spirometrie con broncodilatatore 3 Vista epatologica 2 Diffusione del CO 4 Spirometrie 2 Emogasanalisi 1 Diffusione del CO 1 Esami ematochimici 6 Rx torace 1 Visita pneumologica 40 Visita pneumologica 1 Visita chirurgia toracica 1 Elettromiografia arti inf 1 Visita ORL 1 Questionari per la verifica dei criteri di ammissione al programma di sorveglianza sanitaria (nuove adesioni) 155 Nel 2011 sono stati visitati 3 soggetti ex esposti ad uranio impoverito secondo i criteri definiti dalla Legge n. 27 del 28 febbraio

30 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana Visite di idoneità lavorativa a minori avviati al lavoro Questa attività, prevista dalla legge 977/67 e s.m.i., attiene alla sorveglianza sanitaria di minori avviati al lavoro con mansioni per cui non è prevista la sorveglianza obbligatoria da parte del medico competente. Nel 2011 sono stati visitati 163 giovani. Visite di medicina del lavoro di consulenza e per accertamento di malattia professionale L ambulatorio effettua, previo appuntamento, visite mediche ai lavoratori su richiesta principalmente del medico di base e dei medici competenti, oltre a visite mediche per accertamento di malattia professionale. Nel 2011 sono state effettuate 244 visite di cui 65 per accertamento di malattia professionale. Accertamenti sanitari (spirometrie, audiometrie, prelievi ematici, questionari diagnostici e di rischio lavorativo) Nel 2011 sono stati effettuati 1131 accertamenti sanitari a supporto delle visite mediche. ALTRE ATTIVITA DI MEDICINA DEL LAVORO Ricorsi avverso il parere del M.C. Nel 2011 sono pervenuti allo SPISAL, da parte dei lavoratori, 15 ricorsi avverso il giudizio del medico competente ai sensi dell art. 41 c. 9 D. Lgs 81/08. La commissione di ricorso ha concluso le proprie valutazioni con: 4 modifiche del giudizio del medico competente 5 conferme 3 revoca 2 rinuncia da parte del lavoratore 1 rigetto per richiesta pervenuta fuori tempo previsto dalla norma Valutazione registri di esposizione a cancerogeni Allo SPISAL pervengono i registri di esposizione a sostanze cancerogene istituiti ed aggiornati dai datori di lavoro ai sensi dell art. 243 D. Lgs 81/08. Nel 2011 sono stati valutati i registri di 22 aziende per un totale di 1128 lavoratori. Registro Mesoteliomi del Veneto Il registro regionale veneto dei mesoteliomi (COR), che ha sede presso la ULSS 16 di Padova, si avvale della collaborazione degli SPISAL per l approfondimento dei casi segnalati al singolo servizio. Le attività richieste consistono nell approfondimento diagnostico e dell esposizione professionale e ambientale, in interviste dirette a pazienti, familiari e colleghi di lavoro e nella registrazione dei casi su apposito software di gestione dell attività e di archiviazione. Nel 2011 sono stati approfonditi 49 casi di mesotelioma della pleura per i quali sono stati inviati al registro i singoli rapporti e i questionari RENAM. 30

31 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 PROMOZIONE DELLA SALUTE Con il termine Promozione della Salute si intende il processo che consente alle persone di aumentare il controllo sui fattori determinanti di salute e di conseguenza, di migliorare la propria salute. Lo scopo della promozione della salute è quindi quello di attivare un processo di cambiamenti di stili di vita a livello personale, organizzativo e istituzionale che si mantenga nel tempo. Nello specifico la promozione della salute nei luoghi di lavoro (Workplace Health Promotion W.H.P.) include tutte le azioni condivise dai datori di lavoro, lavoratori e attori della prevenzione (RLS, RSPP, Medico competente) per migliorare la salute e il benessere della persone nei luoghi di lavoro e favorire il benessere nell azienda anche in termini di produttività e di competitività di mercato. Il luogo di lavoro costituisce un posto particolarmente favorevole ad interventi di promozione della salute tant è che il DLgs 81/08, all art 2 c 1 p), definisce il sistema di promozione della salute e sicurezza come il complesso dei soggetti istituzionali che concorrono, con la partecipazione delle parti sociali, alla realizzazione dei programmi di intervento finalizzati a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori. Nell ambito del piano regionale di prevenzione negli ambienti di lavoro, finanziato dalla Regione Veneto nel biennio , lo SPISAL dell AULSS 12 Veneziana contribuisce a svolgere un attività di promozione della salute partecipando ai seguenti progetti: profilo epidemiologico e prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro; promozione della salute nei lavoratori autonomi PROGETTO PROFILO EPIDEMIOLOGICO E PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Nell anno 2010 è stato avviato un progetto specifico di prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro con lo scopo di: studiare la distribuzione delle malattie cardiovascolari e dei fattori di rischio ad esse correlate in un campione di lavoratori del Veneto; sperimentare l efficacia di due diversi approcci educativi di promozione della salute negli ambienti di lavoro. Il progetto inizialmente ha previsto, da parte degli Spisal delle province di Padova, Venezia e Verona, la divulgazione dell iniziativa inviando via mail a tutti i medici competenti del territorio una lettera informativa cui hanno risposto ed aderito 30 medici competenti. Sono state inoltre realizzate le seguenti azioni con l obiettivo di stimare il rischio cardiovascolare nei lavoratori da parte dei medici competenti: organizzazione di un evento formativo accreditato ECM Il counselling motivazionale per la prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro ; realizzazione di un software ad hoc per la stima del rischio cardiovascolare nei lavoratori coinvolti; acquisto di kit per la determinazione di glicemia e colesterolemia; realizzazione, all interno del sito dello Spisal dell AULSS 20 di Verona, di pagina dedicata al progetto, all interno della quale si trovano documenti e materiali utili per i medici competenti. 31

32 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana Nel 2011 i medici competenti hanno iniziato a sottoporre a visita medica i lavoratori delle aziende che hanno aderito al progetto raccogliendo l anamnesi patologica prossima e remota in relazione alla presenza di malattie cardiovascolari e le informazioni relative sia ai fattori di rischio (ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete, obesità, fumo di sigaretta, familiarità) sia in merito all atteggiamento verso il cambiamento del loro stile di vita. Sempre in sede di visita medica è stata misurata la colesterolemia e la glicemia a digiuno ed è stata stimata la probabilità dei singoli lavoratori di andare incontro a malattie cardiovascolari utilizzando la carta del rischio cardiovascolare dell Istituto Superiore di Sanità. Inoltre i medici competenti hanno inviato i soggetti con valori elevati di colesterolemia, glicemia e pressione arteriosa al medico di medicina generale per ulteriori controlli. Le visite mediche si sono concluse il 30 settembre Successivamente sono stati raccolti ed elaborati i dati così ottenuti dalla cui analisi è emerso che sono stati visitati oltre 5700 lavoratori. INFORMAZIONE _ FORMAZIONE _ ASSISTENZA FORMAZIONE Come negli anni precedenti il personale Spisal è stato coinvolto nelle attività di formazione di tirocinanti, stagisti e specializzandi; nello specifico hanno frequentato il Servizio 2 studenti iscritti al corso di laurea in assistenza sanitaria dell Università degli Studi di Padova, Polo didattico di Conegliano (Tv), e 4 iscritti al corso di specializzazione in Medicina del Lavoro dell Università degli Studi di Padova per un totale di 219 ore complessive. Nel 2011 gli operatori dello SPISAL hanno partecipato come docenti a 26 corsi di formazione di cui 2 in orario di sevizio e 24 fuori orario di servizio organizzati da altri enti; complessivamente gli interventi di formazione hanno interessato 785 soggetti, di cui 680 tra datori di lavoro, dirigenti o consulenti e 105 lavoratori. INFORMAZIONE E ASSISTENZA Lo Spisal garantisce assistenza ed informazione negli interventi di prevenzione e vigilanza in azienda e a tutte le richieste che giungono al Servizio verbalmente o per iscritto sia da parte di gruppi di aziende o persone sia da parte dei singoli. Vengono inoltre trasmessi materiali informativi su argomenti specifici e viene sempre accolta la richiesta di relazione a convegni che nel 2011 ha riguardato 9 eventi. ACCESSO AGLI ATTI Nel 2011 il Servizio ha risposto a tutte le richieste di accesso agli atti da parte di istituti (es. INAIL) o da parte di singoli (es. avvocati); complessivamente le pratiche in questione sono state

33 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 PARERI TECNICI FORMALIZZATI - NUOVI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI Il Servizio ha espresso 87 pareri tecnici formalizzati riguardanti sostanzialmente le nuove costruzioni o lavorazioni, gli ampliamenti e le ristrutturazioni di insediamenti lavorativi. L attività ha dato copertura al 100% delle richieste nei tempi di espletamento previsti dalle procedure di Servizio. PARERI TECNICI FORMALIZZATI Nuovi Insediamenti Produttivi 87 Pareri su progetti edili chiesti dai privati 37 Pareri su progetti edili chiesti dai Comuni 23 Pareri su progetti per realizzazione/collaudi distributori carburanti 17 Pareri su progetti richiesti da commissioni tecniche provinciali o regionali 7 Pareri igienico-sanitario per svolgimento attività 2 Pareri per detenzione gas tossici 1 Il numero di pareri è relativamente basso in rapporto alle aree produttive del territorio di competenza, ciò è anche motivato dal fatto che, con la DIA (Dichiarazione Inizio Attività), la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e con il DPR 380/2001 testo unico sull edilizia il progettista autocertifica la rispondenza dei progetti alle norme igienico-sanitarie e quindi i Comuni richiedono il parere di competenza all ULSS solo nei casi per i quali si debbano operare delle valutazioni tecnico-discrezionali. Tali valutazioni possono anche essere richieste alla ULSS direttamente dall utente e poi trasmesse al Comune. Permane, invece, l obbligo di parere ULSS nel caso di realizzazione o collaudo di distributori di carburanti pubblici e privati. Il Servizio ha partecipato anche a 6 commissioni tecniche provinciali per l autorizzazione alle emissioni in atmosfera, esprimendo il parere di competenza per gli aspetti inerenti l igiene e la sicurezza degli impianti e dei locali di lavoro. La commissione regionale ha riguardato l autorizzazione alla realizzazione di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas in una azienda agricola. Il Servizio si è espresso, a richiesta di privati o di Comuni, su analoghi progetti sempre più diffusi in quanto sfruttano fonti di energia alternative rinnovabili rappresentate dal gas prodotto dalla fermentazione degli scarti delle produzioni agricole e dalle letame degli animali. L uso di gas tossici ha riguardato la valutazione, in collaborazione con S.I.S.P. (Servizio Igiene e Sanità Pubblica), delle loro modalità di stoccaggio in una azienda che li utilizzava per interventi di fumigazione in attività esterne. Altri progetti hanno visto la collaborazione con altri Servizi del Dipartimento, SISP (Servizio di Sanità Pubblica), SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) e Servizio Veterinario, per l espressione di pareri che implicavano le diverse competenze, tra questi ad esempio grandi complessi commerciali-direzionali-ricettivi. Il Servizio ha partecipato, con un proprio rappresentante, al gruppo di lavoro regionale in materia di igiene edilizia per la revisione della Circolare regionale n. 13/97 sui criteri generali di valutazione di nuovi insediamenti produttivi e del terziario. 33

34 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana PROGETTI REGIONALI E AZIENDALI PROGETTO MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI SORVEGLIANZA SULLE MALATTIE PROFESSIONALI E SULLE MALATTIE CORRELATE AL LAVORO Premessa Le segnalazioni delle patologie correlate al lavoro quali ad esempio le allergopatie e le malattie osteoarticolari sono ancora nettamente inferiori rispetto a quanto ci si attenderebbe sulla base dei dati epidemiologici e di letteratura. Pertanto l incidenza di queste patologie è verosimilmente sottostimata e a questo proposito si può anche ragionevolmente supporre che i medici delle strutture ospedaliere sottovalutino elementi anamnestici utili a consentire l attribuzione della patologia a fattori di rischio lavorativo. Sviluppo del progetto Nel 2010 lo SPISAL ha intrapreso un progetto pilota dedicato alla ricerca attiva di alcune patologie osteoarticolari (ernia del disco lombare, sindrome del tunnel carpale e sindrome della cuffia dei rotatori). Sono stati analizzati 334 casi tra i ricoveri presso le strutture ospedaliere della ULSS 12 e tale ricerca ha permesso di identificare 13 malattie professionali misconosciute. Nel 2011 la Regione Veneto, a seguito dell esperienza condotta nell ambito dell emersione delle patologie professionali, ha affidato il progetto Miglioramento del sistema di sorveglianza sulle malattie professionali e sulle malattie correlate al lavoro allo SPISAL di Venezia. Il progetto è articolato in azioni di ricerca attiva, di sensibilizzazione di medici ospedalieri, di promozione e coordinamento della collaborazione tra gli enti coinvolti nella gestione delle malattie professionali con l istituzione di specifico gruppo di lavoro ed azioni di divulgazione del progetto stesso. La ricerca attiva è iniziata alla fine del 2010 e proseguita nel L attività di formazione e sensibilizzazione dei medici è iniziata nel Nel 2010 è stata elaborata la procedura di segnalazione che prevede la compilazione da parte del medico di reparto di una scheda specifica per le patologie osteoarticolari professionali. La scheda viene inviata allo SPISAL per tramite della direzione medica. Lo Spisal si attiva vagliando tutti i casi segnalati ed al termine dell indagine trasmette l esito ai segnalanti. La realizzazione, a dicembre, di un seminario di aggiornamento in tema di patologie muscoloscheletriche correlate al lavoro ha ulteriormente rafforzato la collaborazione tra gli enti interessati e concluso la fase di sensibilizzazione dei reparti di ortopedia e neurochirurgia. Risultati È stato istituito un gruppo di lavoro che ha coinvolto lo SPISAL, l INAIL ed il Patronato. I compiti principali del gruppo sono l elaborazione di linee guida per riconoscimento delle malattie professionali, l organizzazione di incontri di aggiornamento e la formalizzazione di un protocollo d intesa tra le parti che garantisca un flusso informativo di interesse reciproco. Nel 2011 sono pervenute allo SPISAL le prime 9 schede di segnalazione di malattia osteoarticolare a sospetta genesi professionale da parte dell Ospedale. I casi segnalati e quelli derivanti dalla ricerca attiva hanno determinato l emersione di 26 patologie a sospetta origine professionale in 24 soggetti. 34

35 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Interventi di vigilanza sono stati effettuati nel 50 % delle aziende coinvolte (12 interventi sui 24 casi indagati). In 4 aziende si è provveduto a comminare prescrizioni relative alle carenze riscontrate nella valutazione dei rischi. Emerge con chiarezza, dallo studio effettuato, che molto spesso il DVR non prende in considerazione tutti i rischi a cui sono esposti i lavoratori e se tali rischi sono valutati risultano essere sottostimati. La figura del medico competente risulta ancora marginalmente coinvolta nella stesura del DVR. I lavoratori di conseguenza non sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria prevista e l eventuale presenza di malattia professionale non è rilevata dal medico competente. Ulteriore conseguenza è il mancato riconoscimento di una eventuale malattia professionale da parte dell ente assicuratore per carenza documentale del fattore di rischio. Azioni di promozione Tale progetto è stato promosso in occasione del Convegno (maggio 2011) MEMORIAL FRANCO D'ANDREA - Ricerca e lavoro per la prevenzione durante il quale è stata presentata la relazione Epidemiologia e prevenzione delle malattie da lavoro a Venezia; uno studio pilota dello Spisal. In ottobre, in occasione dell iniziativa Venice Excellence al Parco di San Giuliano, è stato realizzato un poster illustrativo del progetto con distribuzione di brochure divulgative. PROGETTO DI CONTROLLO DEI SITI INDUSTRIALI ATTIVI O DISMESSI AD ALTO INQUINAMENTO AMBIENTALE (AMIANTO, PRODOTTI CHIMICI, CANCEROGENI) Il progetto si prefigge due obiettivi: 1. definire strumenti per pianificare attività di controllo dell esposizione e dei livelli di protezione dei lavoratori potenzialmente esposti ad amianto aggiornando il censimento degli impianti industriali attivi interessati dalla presenza di questo minerale in matrice friabile; 2. definire standards di protezione dei lavoratori esposti a sostanze chimiche disperse nel terreno durante le attività di bonifica elaborando una matrice di correlazione tra concentrazione delle sostanze e stima l esposizione individuale degli addetti. Relativamente al primo obiettivo, attraverso l azione di un gruppo di coordinamento degli SPISAL della Regione, si è avviata la verifica dello stato di attività delle ditte censite dalla Regione nel Questa verifica è stata condotta in 11 SPISAL delle province di Belluno, Treviso, Venezia e Verona. Sono state riscontrate ancora in attività 100 aziende sulle 328 presenti nella lista regionale. È stato poi predisposto un questionario da inviare alle aziende attive per censire le tipologie e le quantità di materiali contenenti amianto friabile presenti negli ambienti di lavoro di pertinenza. La stessa ricerca sarà condotta anche sui committenti di lavori di bonifica di amianto friabile negli anni recenti, presenti negli archivi degli SPISAL. Relativamente al secondo obiettivo sono state verificate le attività di scotico o scavo per la bonifica di terreni inquinati in 24 siti risultati inquinati da mercurio, arsenico, piombo, cadmio, PCB, cloruro di vinile, esaclorobutadiene, tetracloroetilene, esaclorobenzene, diclorometano, idrocarburi pesanti (C > 12), idrocarburi leggeri (C < 12) ed amianto. Nel loro insieme le attività di bonifica hanno richiesto ore di lavoro ed hanno prodotto tonnellate di rifiuti. Nelle due tabelle seguenti sono riportati i confronti tra i valori minimo, massimo e moda delle concentrazioni mediamente riscontrate in aria nei diversi cantieri, nella prima sui campionamenti ambientali, nell altra su quelli personali. In entrambi i casi è stato calcolato come indicatore di livello 35

36 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana di esposizione il rapporto del valore massimo mediamente riscontrato con il TLV-TWA (ACGIH 2010). Per i campionamenti ambientali appare subito evidente che, con l eccezione del piombo, nessun valore massimo supera il TLV. In particolare i valori massimi del tetracloroetilene, dell esaclorobutadiene e dei PCB sono di 3 ordini di grandezza inferiori al limite. L amianto è circa 2 ordini di grandezza più basso. Il mercurio, l arsenico, il cloruro di vinile, l esaclorobenzene, le polveri inalabili sono, invece, circa 1 ordine di grandezza più bassi. I valori riscontrati per il cadmio sono di poco al di sotto del limite sia nel valore massimo che nella moda, mentre per il piombo sono di poco superiori al limite (0,061 rispetto a 0,05 mg/mc). Confronto valori minimo, massimo, moda e rapporto TLV-TWA su valore massimo mediamente riscontrati per ogni agente chimico pericoloso al campionamento fisso Agente chimico Minimo Massimo Moda TLV-TWA Massimo TLV-TWA mercurio (mg/mc) 0,0002 0,0023 0,0009 0,025 0,09 arsenico (mg/mc) 0,0009 0,0009 0,0009 0,01 0,09 Piombo (mg/mc) 0,009 0,061 0,061 0,05 1,2 Cadmio (mg/mc) 0,0009 0,004 0,004 0,01 0,4 PCB (mg/mc) 0, ,0005 0,0005 0,5 0,001 Cloruro vinile (ppm) 0,039 0,099 0, ,1 esaclorobutadiene (ppb) 0,01 0,01 0, ,0005 tetracloroetilene (ppm) 0,006 0,006 0, ,0002 esaclorobenzene (mg/mc) 0,0001 0,0001 0,0001 0,002 0,05 polveri resp. (mg/mc) 0,09 0,62 0, ,2 polveri inalabili (mg/mc) 0,09 0,8 0, ,08 amianto (ff/l) 1,3 1,42 1, ,01 I campionamenti personali rappresentano un quadro analogo. Tutti gli agenti chimici pericolosi, a parte il cadmio ed il piombo, sono risultati ampiamente inferiori nei loro valori massimi ai rispettivi TLV. Il valore massimo riscontrato per il cadmio, così come la moda, risultano essere uguali al TLV; per il piombo i valori sono intorno alla metà. Confronto valori minimo, massimo, moda e rapporto TLV-TWA su valore massimo mediamente riscontrati per ogni agente chimico pericoloso al campionamento personale Agente chimico Minimo Massimo Moda TLV-TWA Massimo TLV-TWA mercurio (mg/mc) 0,0002 0,0014 0,0002 0,01 0,14 Piombo (mg/mc) 0,033 0,033 0,033 0,05 0,7 Cadmio (mg/mc) 0,0047 0,01 0,01 0,01 1 PCB (mg/mc) 0, ,0005 0,0005 0,5 0,001 diclorometano (mg/mc) 0,04 0,04 0, ,0002 polveri resp. (mg/mc) 0,263 0,263 0, ,09 polveri inal. (mg/mc) 0,06 0,7 0, ,07 36

37 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Per il mercurio, l arsenico e il piombo sono stati determinati gli indicatori biologici di esposizione (tabella seguente). Appare evidente come i valori riscontrati siano di molto inferiori ai limiti biologici di esposizione (BEI ACGIH 2010) tanto da essere compatibili con i valori di riferimento di popolazione (SIVR 2011). Confronto degli indici biologici di esposizione con IBE (ACGIH 2010) e valori di riferimento (SIVR 2011) Indici di esposizione Minimo Massimo Media IBE SIRV mercurio urina g/g cr 0,1 0,53 0, ,1-4,5 arsenico urina g/l 1,17 5,26 2, ,0-15 piombo sangue g/dl 1,1 4,2 2, ,1-10 Le analisi delle regressioni tra gli inquinanti nel terreno e le misure effettuate in aria sia con campionamento fisso che personale dimostrano scarse correlazioni. L unica eccezione riguarda il piombo determinato nell aria con campionamento in posizione fissa (R-quadrato = 0,868). Regressione tra il piombo nel terreno e concentrazione del metallo nell aria (campionamento fisso) In conclusione, la presenza dei numerosi inquinanti riscontrati nel terreno è stata molto eterogenea e ha determinato una notevole dispersione dei dati. La diversa tipologia di sostanze nei diversi cantieri ha accresciuto la difficoltà ad elaborare un analisi statistica significativa. Questo ha anche reso impossibile l analisi stratificata dei dati sulla base della stagione e dei parametri climatici. Nondimeno i risultati preliminari mostrano chiaramente che, ai livelli d inquinamento del terreno sin qui riscontrati, i livelli di esposizione degli addetti alle bonifiche sono in massima parte trascurabili. 37

38 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana PROGETTO STRESS LAVORO CORRELATO E RISCHI PSICOSOCIALI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: PREVENZIONE E VIGILANZA NELLE AZIENDE E GESTIONE DEI CASI DI PATOLOGIA Nel giugno 2011 l ULSS 12 Veneziana ha attivato un progetto per affrontare in modo strutturato il tema dei rischi psicosociali e lo stress lavoro correlato negli ambienti di lavoro attraverso il quale, lo SPISAL ha acquisito la competenza specialistica dello Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni. Il progetto trova i suoi fondamenti nelle richieste del territorio, nelle modificazioni del mondo del lavoro e nella normativa vigente; nello specifico, il D. Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 che prevede all art. 28 la valutazione del rischio stress lavoro-correlato e la Legge Regionale 22 gennaio 2010 n. 8. Quest ultima consente l apertura dello Sportello di Assistenza ed ascolto sul mobbing, sul disagio lavorativo e sullo stress psico-sociale nei luoghi di lavoro presso tutte le ULSS e permette la creazione del Centro di riferimento per il benessere organizzativo nei luoghi di lavoro presso l ULSS del capoluogo di provincia. Nel trattare la tematica ed i diversi elementi che incidono sul benessere psico-fisico degli individui nel luogo di lavoro è stata fondamentale la cooperazione tra lo psicologo del lavoro ed il medico del lavoro. Le distinte competenze hanno permesso una più efficiente sinergia nell affrontare sia i casi di sospetta malattia professionale, sia l assistenza e la vigilanza nelle imprese sui rischi psicosociali. Nel corso del progetto sono stati esaminati 10 casi di sospetta malattia professionale correlata ai rischi da stress nel lavoro, legati a disfunzioni dell organizzazione del lavoro o a rapporti interpersonali distorti come il fenomeno del mobbing. Le segnalazioni sono pervenute in 6 casi dal Centro clinico-diagnostico dell Azienda Ospedaliera di Verona, 1 caso è stato segnalato da un patronato mentre gli altri 3 sono persone che si sono presentate al Servizio in forma autonoma. Nel 30% dei casi nell eziologia della malattia si sono rilevati elementi di concausa presenti nell ambiente lavorativo. Le 10 persone viste, 8 donne e 2 uomini, avevano età media di 50 anni, il 70% impiegati, 7 persone provenienti da aziende private e 3 dal settore della pubblica istruzione, i livelli di scolarità erano eterogenei. Per tutti i lavoratori visti è stato svolto un colloquio semi- strutturato, dallo psicologo del lavoro e dal medico del lavoro, per raccogliere la storia professionale e personale e per approfondire il percepito del lavoratore sul contesto del suo lavoro (cultura dell organizzazione, ruolo, evoluzione della carriera, autonomia, rapporti interpersonali, interfaccia casa/lavoro) e sul contenuto del lavoro ( orario, carico/ritmi, pianificazione dei compititi, ambiente ed attrezzature). Oltre al colloquio sono stati somministrati due questionari standardizzati per l identificazione della condizione di disagio al lavoro. Dalle indagini per sospette malattie professionali ed in seguito ad esposti di lavoratori, in alcune imprese sono emerse disfunzioni organizzative con necessità di adottare idonee misure correttive. A tali imprese è stato dato supporto specialistico per il miglioramento continuo attraverso incontri con il datore di lavoro e le figure rappresentative della sicurezza aziendale. In tutte le occasioni è stata richiesta la valutazione del rischio stress lavoro correlato ai sensi del D.Lgs 81/08 e s.m.i., che ha permesso di avviare l assistenza con una prima fotografia dei rischi psicosociali nell organizzazione. In seguito sono stati affrontati sia gli elementi critici rilevati dallo psicologo del lavoro e dal medico del lavoro sia le eventuali aree di allarme emerse dalla valutazione del rischio stress lavoro correlato. Il supporto dato alle imprese sugli elementi critici ha avuto delle ricadute positive sulle organizzazioni stesse e sui lavoratori. Infatti è aumentata la consapevolezza del problema da parte delle figure aziendali della prevenzione e del datore di lavoro, che hanno avviato programmi operativi di miglioramento continuo, come ad esempio migliorare gli strumenti di 38

39 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 comunicazione presenti in azienda, diffondere l organigramma a tutti i lavoratori, coinvolgere l area delle risorse umane per svolgere la valutazione delle competenze e per la migliore definizione dei ruoli. In altri casi sono state coinvolte delle figure professionali esterne all impresa ma presenti sul territorio che hanno funzioni di tutela del benessere degli individui e indirettamente delle organizzazioni di lavoro. Le figure sono: la consigliera provinciale di parità, figura istituzionale che si occupa di promuovere principi di uguaglianza e di opportunità e di tutelare donne e uomini da condizioni di discriminazione (D.Lgs 196/2000); il consigliere di fiducia, figura che può essere nominata presso enti pubblici il cui mandato è definito dal codice di condotta approvato dall ente, che si occupa di violenza morale, mobbing, violenza sessuale, discriminazioni e promozione del benessere organizzativo. Si è attivata la collaborazione con queste figure per la risoluzione di alcuni aspetti organizzativi che erano potenziale fonte di stress negativo sui lavoratori. L esperienza multidisciplinare ha condotto ad azioni pratiche per contenere il disagio attivate direttamente dall interno dell azienda come nel caso del consigliere di fiducia e ad azioni di tutela dei diritti nel caso della consigliera di parità. La qualità del lavoro dello psicologo e del medico del lavoro del Servizio è stata arricchita dai contenuti e dalle attività svolte all interno del gruppo di lavoro regionale, tutt ora attivo, di medici e psicologi degli Spisal delle ULSS capoluogo di provincia. Il gruppo, che ad oggi ha svolto tredici incontri, ha i compiti di fornire supporto tecnico alla Direzione per la Prevenzione del Veneto in merito all attuazione della L.R 8/10 e di definire linee omogenee per la vigilanza dei servizi Spisal in riferimento alla valutazione del rischio stress lavoro correlato. Il tavolo di lavoro interprovinciale, attraverso la docenza svolta dagli psicologi e dai medici, ha permesso di formare il personale sanitario di tutte le ULSS del Veneto che svolge l attività dello Sportello ex art. 6 L.R. 8/10, con il fine di informare ed orientare il lavoratore verso i servizi territoriali preposti a fornire prestazioni diagnostiche, psicologiche, di riabilitazione, reinserimento lavorativo e medico-legali. Nel corso del 2011 il Servizio ha mantenuto verso il mondo del lavoro un approccio di tipo orientativo ed assistenziale per consentire alle imprese di conoscere ed applicare al meglio le disposizioni di legge in tema di rischio stress lavoro correlato. Sulla base delle esperienze dirette e dallo studio della letteratura si ritiene che siano le imprese del settore terziario, sia tradizionale che avanzato, quelle a maggior rischio stress lavoro correlato e su queste potranno svilupparsi indagini più approfondite nel primo semestre del Nello stesso periodo verrà inoltre rafforzato l obiettivo di orientamento, sviluppando eventi informativi sul tema che diano maggior consapevolezza alle imprese sulle conseguenze dei rischi psicosociali e sui metodi e gli strumenti istituzionali per una corretta valutazione e gestione di tali rischi. 39

40 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana PROMOZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEL LAVORO (SGSSL) Premessa I SGSSL definiscono le modalità per individuare, all interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione. Per la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro non vi è l obbligo di adozione di sistemi di gestione, se non per le aziende con rischio di incidente rilevante. È tuttavia evidente che l'adozione di validi strumenti operativi è raccomandata alla luce dell art. 30 del D.Lgs. 81/08, non solo in quanto accresce di molto le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, ma anche perché esime della responsabilità amministrativa delle persone, delle società e delle associazioni giuridiche di cui al D.Lgs 231/01. Per le PMI (piccole e medie imprese) sono in corso di elaborazione da parte della commissione consultiva permanente ex art. 6 linee guida semplificate. La Regione del Veneto ha sviluppato un iniziativa atta a diffondere il SGSSL, oggi di grande attualità, e ha prodotto specifiche Linee guida per un Sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro. Il Comitato provinciale di Coordinamento di Venezia (ex art. 7 D. Lgs.81/08) ha realizzato nel corso del 2011 un convegno per promuovere, tra le aziende della Provincia, l adozione del Sistema SGSSL. Le aziende che hanno implementato il SGSSL accedono alla riduzione del 10% del tasso dei premi pagati annualmente all INAIL (tramite la sola dichiarazione, sull apposito modulo previsto per l applicazione dell art. 24 delle modalità di applicazione della tariffa dei premi). L implementazione dei SGSSL, si rileva essere un valido strumento di contrasto del fenomeno infortunistico e, più in generale, di miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro. L adozione dei sistemi semplificati da parte delle imprese consente alle stesse di acquisire conoscenze fondamentali in tema di SGSSL e le mette in condizioni di poter implementare, successivamente, un proprio sistema di gestione progettato per le specifiche esigenze aziendali. La progettazione e l implementazione di un SGSSL è, per un impresa, un operazione relativamente complessa, richiede l impiego di risorse economiche ed umane. Queste ultime debbono essere opportunamente formate, sia in termini di conoscenza della normativa sulla sicurezza, che del sistema di gestione. E inoltre fondamentale che l organizzazione dell impresa definisca con precisione e chiarezza compiti, ruoli e responsabilità di tutte le componenti aziendali per una corretta applicazione del SGSSL. Attuazione campagna Lo SPISAL dell AULSS 12 Veneziana, ha aderito al progetto Regionale, e programmato per l anno 2011 una specifica campagna per promuovere l uso del SGSSL, a partire dai modelli semplificati proposti dalle Linee guida Regionali per le PMI. L obiettivo consisteva nel diffondere la cultura della sicurezza su un numero selezionate di aziende colpite da infortuni sul lavoro e nelle quali il Servizio aveva svolto indagini o in ditte presenti nella lista regionale delle aziende a rischio di generare infortuni invalidanti o nelle aziende operanti nel porto di Venezia che avevano sottoscritto il protocollo d intesa prefettizio per l adozione del sistema SGSSL. Per le aziende che hanno già il SGSSL si provvedeva a valutare l effettività dell applicazione di alcuni processi nonché a raccogliere informazioni sui risultati e i miglioramenti raggiunti. 40

41 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Nel caso l azienda fosse priva di un SGSSL l operatore Spisal illustrava gli indirizzi normativi per sensibilizzare l impresa a iniziare l implementazione/sperimentazione dei 7 processi di indicati dalle Linee Guida Regionali con priorità dei primi quattro: 1. infortuni, degli incidenti e dei comportamenti pericolosi; 2. manutenzione; 3. dispositivi di protezione individuale; 4. informazione, formazione ed addestramento; 5. appalti; 6. valutazione dei rischi; 7. sorveglianza sanitaria. Per l effettuazione di questo intervento gli operatori avevano a disposizione le procedure predisposte dalla Regione Veneto per i processi sopra indicati, check-list di verifica sullo stato di implementazione dei SGSSL e una guida per effettuare interviste ai Datori di Lavoro, RSPP,i RLS, Medici Competenti e ad una rappresentanza di preposti e di lavoratori La campagna si è articolata nelle seguenti fasi operative: 1. informativa alle ditte dell iniziativa tramite lettera e consegna delle Linee guida per un Sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro della Regione Veneto e copia dell art. 30 D. Lgs. 81/2008; 2. sopralluogo nelle aziende selezionate ed intervista con check-list; 3. invio alle ditte vistate di una nota di riscontro, a conclusione dell intervento, in cui viene riportata una sintesi dell esito della verifica, ed eventuali raccomandazioni per il miglioramento da attuare; 4. riverifica nel 2012 per le aziende che hanno dichiarato la volontà di implementare il SGSSL. Risultati Complessivamente sono state reclutate 30 aziende di cui 15 selezionate per aver subito negli ultimi due anni gravi infortuni sul lavoro, 9 per verificare l effettiva realizzazione del protocollo d intesa prefettizio per l adozione del SGSSL, 4 prese dall elenco delle aziende ad elevato rischio infortunistico sulla base degli indici infortunistici INAIL riferiti agli anni La distribuzione per settore produttivo Istat delle aziende selezionate è risultata la seguente: trasporti 11 costruzioni 6 metalmeccanica 4 servizi 4 altri settori 5 Delle 30 aziende sottoposte all intervento 11 risultarono certificate OSHA, quasi tutte operanti nel porto di Venezia, mentre 17 non avevano realizzato alcun sistema di gestione della sicurezza. Nelle aziende che avevano già adottato il SGSSL si è provveduto in 8 casi alla verifica dei quattro processi indicati dalla Regione come prioritari (infortuni, manutenzione, dispositivi di 41

42 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana protezione individuale, informazione, formazione ed addestramento) in due casi è stato verificato uno solo di quei processi e in un'altra azienda ci si è limitati alla verifica di due processi Si è inoltre provveduto alla somministrazione di 9 interviste conoscitive e a 4 colloqui di verifica dell attuazione di quanto previsto nei documenti per l attuazione del sistema. In queste aziende la campagna di promozione del SGSSL ha consentito di rinforzare l attenzione sull importanza di tale sistema ottenendo, in alcuni casi, che venissero realizzati ulteriori miglioramenti al sistema quali un maggior rigore nella definizione delle matrici di ruoli, compiti e responsabilità, soprattutto nelle attività di manutenzione e in appalto, una più precisa e completa modalità di analizzare gli infortuni e rilevare i comportamenti scorretti, un più affidabile sistema di registrazione dell avvenuta registrazione delle attività di cui al comma 1 dell art. 30 D.Lgs. 81/08, con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori, di verifica dell efficacia delle procedure adottate e di monitoraggio delle non conformità. Nelle 19 aziende senza SGSSL il risultato della campagna è stato il seguente: 9 ditte hanno espresso la non volontà ad aderire alla campagna; le motivazioni del rifiuto sono state le più varie legate soprattutto a fattori economici. 10 aziende hanno aderito alla campagna e hanno sperimentato l implementazione dei quattro processi regionali sopra citati; in due di queste aziende si è giunti a completare l intero percorso previsto dalla specifica tecnica UNI-INAIL. IL SISTEMA OPERATIVO INTEGRATO (SOI) NEL PORTO DI VENEZIA Il coordinamento del SOI ha comportato nel 2011 l organizzazione di tre riunioni con i componenti dell organismo stesso in cui si è fatto il punto delle attività svolte nel 2010 e il programma di quelle del Nel corso degli incontri particolare attenzione è stata dedicata a: prevenzione dell abuso di sostanze alcoliche per le mansioni a rischio in ambito portuale attraverso un iniziativa informativa, nel corso del Safety Day, e successiva campagna di vigilanza presso i terminal; effettuazione di sopralluoghi congiunti in orario notturno con personale SPISAL, DPL, Capitaneria di Porto e Autorità Portuale; gli obiettivi primari della vigilanza notturna sono stati incentrati sulla verifica dell impiego dei sistemi anticaduta, il rispetto delle procedure di lavoro nelle operazioni di carico/scarico merce, la manutenzione delle macchine operatrici; migliorare la tutela sul lavoro dei lavoratori interinali con specifico riferimento alla fornitura dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e alla sorveglianza sanitaria; al riguardo si è provveduto a formulare proposte per un preciso riparto delle competenze e responsabilità tra azienda terminalista e impresa fornitrice di lavoro; aggiornare la formazione dei preposti aziendali in materia di sicurezza sul lavoro per quanto attiene agli aspetti dell organizzazione e delle responsabilità sia con riferimento al DLgs 81/08 che a livello di SGS; Approfondimento in tema di rischi interferenziali durante le varie attività svolte in stiva con lo scopo di giungere a definire una procedura operativa condivisa in conformità alla norma BS 8800:04 e D.lgs.81/08; Aggiornamento dell iter amministrativo per il rilascio dell autorizzazione all uso di fiamma ex art. 46 Dlgs 272/99 e proposte per l effettuazione di vigilanza congiunta CP, VVF e SPISAL, per le attività con grado di pericolosità alto e medio. 42

43 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 VERIFICA DELL ADOZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA IN AMBITO PORTUALE Anche nel 2011 lo Spisal ha continuato a promuovere l adozione dei sistemi di gestione salute e sicurezza delle aziende portuali per verificare l attuazione dell impegno assunto dalle stesse con la sottoscrizione del protocollo d intesa prefettizio del Si è rilevato con soddisfazione che l obiettivo è stato raggiunto al 100% da parte delle ditte terminaliste e della Nuova Compagnia Lavoratori Portuali. Nel futuro si intende estendere l azione di promozione dei SGSSL anche alle ditte minori operanti nel Porto di Venezia. PREVENZIONE NELLE ATTIVITA DI CARICO/SCARICO E MOVIMENTAZIONE MERCI POLVERULENTE IN AMBITO PORTUALE La campagna iniziata nel 2010 ha l obiettivo primario di migliorare le misure tecniche a tutt oggi adottate per il contenimento delle polveri diffuse. Nel 2011 sono state raccolte, per ciascuna ditta terminalista, le seguenti informazioni: 1. elenco delle merci alla rinfusa polverulente (polveri organiche, soia, farina di soia, urea, zolfo, pirite, carbone, sabbia silicea, ecc), classificazione e quantitativi movimentati annualmente, negli ultimi due anni; 2. descrizione delle modalità operative per lo scarico dei prodotti polverulenti (trasferimento meccanico con gru a benna e tramoggia, trasferimento pneumatico, ecc), tipologia delle attrezzature di lavoro e/o macchine utilizzate nelle attività lavorative di movimentazione da nave a banchina; da banchina a camion e da camion ai magazzini di deposito; 3. individuazione delle fasi lavorative che espongono a polveri con indicazione del personale addetto, distinto per mansione (p.e addetto pulizia delle stive a fine sbarco, gruisti, personale di assistenza in banchina o sui mezzi meccanici, segnalatori, autisti autotreni e conducenti carri ferroviari), e con la stima dei relativi tempi di esposizione; 4. estratto del DVR di cui all art. 17, comma 1, lettera a) del D.Lgs 81/09 e s.m.i., riferito ai rischi derivanti dalla presenza di polveri durante il lavoro di carico/scarico e movimentazione merci polverulente, contenente le misure di prevenzione e di protezione definite e/o attuate; 5. dati delle indagini ambientali effettuate per valutare l esposizione professionale; 6. nel corso dell attività ispettiva/conoscitiva sono stati eseguiti rilievi fotografici per documentare la situazione e le più importanti misure di prevenzione adottate. Le informazioni fornite dalle aziende sono state quindi rielaborate dal Servizio utilizzando una modalità omogenea per descrivere le diverse situazioni; si è quindi provveduto ad inviare una relazione conclusiva a ciascuna azienda fornendo la valutazione dello Spisal su quanto rilevato che sottolinea in particolare gli aspetti positivi e quelli di criticità rilevati. Il prossimo anno il lavoro verrà concluso fornendo alle aziende l informazione circa i criteri cui riferirsi per valutare in modo corretto e omogeneo il rischio da polveri e si porterà a conoscenza delle stesse le migliori pratiche a disposizione per il contenimento e la mitigazione delle polveri diffuse e la riduzione dell esposizione professionale dei lavoratori. 43

44 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana COORDINAMENTO PROVINCIALE DI VENEZIA EX ART. 7 D. LGS. 81/08 Nel 2011 si sono tenuti tre incontri dell organismo provinciale di coordinamento in cui si sono pianificate le attività da svolgersi nel corso dell anno per corrispondere alle indicazioni del Coordinamento regionale delle cui decisioni è stata fornita informazione ai componenti dell organismo stesso; in particolare è stato illustrato il Documento del Comitato Regionale Piano attività di prevenzione, vigilanza formazione e assistenza Gli Enti di vigilanza hanno confermato per il 2011 il sostanziale mantenimento dei livelli prestazionali del 2010, esprimendo tuttavia crescenti difficoltà a raggiungere gli obiettivi regionali di attività per la carenza di personale che si è aggravata nel corso dell ultimo anno. Questa situazione potrà creare una flessione dell attività Tra i temi trattati dall Organismo provinciale nel 2011 si evidenziano le seguenti tematiche: Sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSSL): il comitato provinciale di Venezia ha realizzato il 22 giugno 2011, presso Unindustria Venezia, il Seminario I sistemi di gestione della sicurezza per migliorare l organizzazione del lavoro. L iniziativa è stata rivolta alle imprese aderenti alle associazioni rappresentate nell Organismo Provinciale di Coordinamento della Provincia di Venezia, in particolare ai Responsabili del servizio di prevenzione e protezione aziendale per i quali era valida ai fini dell aggiornamento formativo come previsto dall accordo Stato-Regioni del 26 gennaio Il seminario era rivolto inoltre, ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ai medici competenti ed alle figure professionali che operano nel settore della prevenzione. Complessivamente hanno partecipato al seminario 150 persone; Prevenzione degli infortuni in edilizia: - sono stati realizzati 50 interventi congiunti con DPL alcuni anche con INAIL. - è stata data ampia pubblicizzazione alle novità introdotte dall art. 79 bis della L.R. 61/85 e DGR 2774/09 che definiscono misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza nel caso di nuove costruzioni, di ristrutturazioni globali obbligando il professionista in caso di interventi soggetti a PdC o DIA, che prevedono il rifacimento del tetto su edifici esistenti, al deposito del progetto di sistemi fissi anticaduta (linee vita e/o ganci da tetto). - è stata realizzata una Campagna provinciale vigilanza e prevenzione in edilizia sulle operazioni di montaggio solai di cui viene data ampia descrizione nell allegato 1. Sullo stesso tema il CPT si è impegnato fornendo assistenza alle imprese e promozione dell utilizzo dei solai prefabbricati che assicurano maggior sicurezza nella posa senza significativi oneri economici aggiuntivi. Prevenzione incendi: l introduzione del nuovo regolamento prevenzione incendi crea, in fase di prima applicazione, alcune difficoltà nelle ispezioni e sopralluoghi per le aziende in categoria A-B- C; si fa presente inoltre che ora la violazione della normativa antincendio rientra in ambito penale. Ispezioni congiunte di VVF con Spisal e Autorità Marittima verranno effettuate in occasione di lavori a caldo a bordo nave. Controlli sugli impianti di sollevamento, caldaie, impianti a pressione: stanno per divenire attuali le disposizioni previste dall art 71 D.Lgs. 81/08 che introduce significative variazioni rispetto al passato per l ingresso del privato abilitato nel sistema delle verifiche periodiche; ciò 44

45 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 porterà ad una revisione dei piani di lavoro e dell organizzazione interna all Arpav e ex Ispesl anche per il monitoraggio e controllo delle attività svolte da terzi. La nuova normativa REACH: è in fase di definizione a livello regionale il piano di formazione per gli operatori e di organizzazione delle attività di controllo Cisl Cgil e Uil di Venezia hanno organizzato la 5 edizione dell'assemblea provinciale sulla salute e sicurezza nel lavoro dal titolo Safety First ; l evento si è tenuto 12 luglio 2011 presso il Centro Cardinal Urbani di Zelarino. Cgil Cisl e Uil di Venezia si sono confrontate con le Rsu, Rls e gli Rlst sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro per costruire un bilancio delle azioni sindacali messe in campo alla luce del decreto legislativo 81/2008. L iniziativa è stata anche l occasione per delineare un programma di prevenzione degli incidenti e infortuni, nonchè condividere le esperienze dei vari organismi paritetici presenti sul territorio (Opp Inail, Opp Industria, Cobis Artigianato, Co.Si./Mose, Soi/Porto). Nel corso degli incontri di coordinamento più interventi hanno messo in luce l importanza di considerare, in corso di attività di controllo, l operato di professionisti quali: progettisti, coordinatori, RSPP e medici competenti per l importanza del loro ruolo nella realizzazione di buone pratiche di prevenzione e della formazione. Il tema potrà essere oggetto di un incontro specifico da realizzare nel COMMISSIONE PATENTI GAS TOSSICI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA Nel 2011 lo Spisal ha assunto l incarico di svolgere le funzioni amministrative concernenti il rilascio e il rinnovo delle patenti di abilitazione all impiego dei gas tossici di cui all art. 4 del R.D. 147 del 1927, valevole per tutto l ambito provinciale. E stata costituita la Commissione Provinciale composta da rappresentati di Prefettura, Questura, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Laboratorio di Igiene Ambientale e Tossicologia Forense dell Aulss 12 Veneziana e SPISAL dell Aulss 12 Veneziana. Rilascio nuove patenti Nel 2011 sono state effettuate sessioni d esame in maggio e in novembre. Hanno presentato domanda per il conseguimento della patente in totale 30 persone. Lo svolgimento dell esame prevede: - una prova orale su nozioni elementari inerenti la preparazione e utilizzazione industriale dei gas,sulle sorgenti di intossicazione, sulle norme preventive e protettive e sui soccorsi d urgenza;conoscenze sul Regolamento dei gas tossici (R.D. 147/27), in particolare sul capitolo II. - una prova pratica comprendente la tecnica di manipolazione connesse con la conservazione e custodia, nonché trasporto dei gas, le operazioni di utilizzo e manutenzione della maschera edegli apparecchi di protezione contro i gas. 28 persone si sono presentate all esame e 25 hanno superato le prove e conseguito l abilitazione. L impiego, la conservazione e la manipolazione dei gas tossici sono operazioni estremamente pericolose e grande è la responsabilità dell operatore nel garantire la propria sicurezza, quella degli altri lavoratori e dell ambiente esterno. Pertanto la Commissione ha ritenuto di valutare molto attentamente la preparazione tecnica e pratica dei concorrenti, al fine di assicurare la maggior tutela possibile alla comunità. 45

46 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana Rinnovo patenti gas tossici La patente deve essere rinnovata ogni 5 anni, esibendo idonea documentazione sanitaria comprovante l idoneità psico-fisica. Nel 2011 sono state presentate 106 domande di rinnovo, alle quali è stata data regolare risposta. Tipo di attività N interventi Domande per rilascio 30 Soggetti esaminati 28 Patenti rilasciate 25 Domande per rinnovo 106 Patenti rinnovate 106 CONVEGNI, SEMINARI E PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE Nel 2011 sono stati prodotti i sotto elencati materiali informativi e pubblicazioni: Tab. 6 ARGOMENTO TITOLO TIPO MEDICINA DEL LAVORO MEDICINA DEL LAVORO SALUTE E SICUREZZA LAVORO SALUTE E SICUREZZA LAVORO SALUTE E SICUREZZA LAVORO MEDICINA DEL LAVORO MEDICINA DEL LAVORO L esposizione professionale degli addetti alle bonifiche di siti industriali attivi o dismessi ad alto inquinamento ambientale: analisi preliminare dei dati Epidemiologia e prevenzione delle malattie da lavoro a Venezia; uno studio pilota dello Spisa I sistemi di gestione della sicurezza per migliorare l organizzazione del lavoro Porto sicuro: dalla conoscenza della normativa alla modifica dei comportamenti. Nuove strategie per la prevenzione Etica del lavoro e salute dei lavoratori In caso di possibile malattia correlata al lavoro Aggiornamento in tema di patologie muscoloscheletriche correlate al lavoro Tesi di specializzazione in medicina del lavoro Padova, correlatore Relazione al convegno Ricerca e lavoro per la prevenzione Relazione a seminario Relazione Seminario Safety day Porto Venezia Relazione a convegno LaborEtica Poster Venice Excellence al Parco di San Giuliano, Organizzazione seminario

47 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 COLLABORAZIONE CON ALTRE STRUTTURE ULSS E CON ENTI ESTERNI Nell ambito della convenzione con l Università di Padova (Facoltà di Medicina - Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica e corso di laurea tecnico della prevenzione e dell ambiente) e con l Università di Udine per la laurea in assistente sanitario, il personale del Servizio ha svolto attività di docenza e seminariale. E stata curata l attività di tutoraggio per un medico specializzando in medicina del lavoro e di due assistenti sanitari. Nel 2011 si è sperimentato con successo un protocollo di collaborazione tra SPISAL e SUEM che prevede l informazione allo SPISAL da parte del SUEM, nell immediatezza del fatto, in caso di intervento del 118 per infortuni sul lavoro di grave entità o con dinamica maggiore. Il rapporto di collaborazione con VVF, ARPAV, DPL, INAIL, INPS, Autorità Marittima e Autorità Portuale si è accresciuto sia per l attiva partecipazione a momenti istituzionali di coordinamento, in particolare l Organismo Provinciale di Coordinamento e il SOI (sistema operativo integrato in ambito portuale), che per l effettuazione d interventi integrati sul campo anche in orario notturno. Come di consueto è stata inoltre mantenuta una significativa collaborazione con varie Associazione datoriali e dei lavoratori e con gli Enti Bilaterali attraverso la nostra partecipazione ad eventi informativi, formativi, seminariali o convegnistici soprattutto rivolti alle più importanti figure della prevenzione delle aziende. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE OPERATORI SPISAL L aggiornamento professionale degli operatori nel corso del 2011 ha riguardato le tematiche oggetto del piano di lavoro o concernenti importanti rischi lavorativi sia tradizionali che emergenti. Le iniziative organizzate direttamente dal Servizio e accreditate ECM sono state le seguenti: 1- Corso di formazione Rilievi e tecniche di polizia scientifica e medico legali nelle indagini svolte dagli SPISAL 2- Corso di formazione Assetti societari e Pubblica amministrazione. Responsabilità in materia di salute e sicurezza sul lavoro 3- Corso di formazione valutazione rischio stress da calore, indagini strumentali di igiene occupazionale 4- Seminario informativo Iniziativa di vigilanza sulla fase di POSA in opera dei SOLAI nei cantieri 5- Seminario Aggiornamento in tema di patologie muscolo-scheletriche correlate al lavoro 6- Attività didattica: Corso di aggiornamento sull attività di prevenzione e vigilanza in edilizia - Una sintesi dell attività di aggiornamento e formazione cui ha partecipato il personale dello SPISAL è riportata nella tabella 7. Le ore complessivamente dedicate alla formazione sono state 1342 con un incremento di circa il 15% rispetto all anno precedente. 47

48 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana Tab. 7: Ore Formazione e Aggiornamento del Personale Spisal 2011 Igiene lavoro Med. Lav. / epid. Occ. Sicurezza antinfort. Promozion e salute Giuridico Legislativo Gestion e S. I. Totale MEDICI INGEGNERE TECNICI SANITARI AMMINISTRATIVI TOTALE

49 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 PIANO DI LAVORO 2012 PREMESSA In sintonia con quanto definito nel documento di indirizzo per il triennio predisposto dal Servizio lo scorso anno si manterrà l impegno di per raggiungere gli obiettivi dell Unione Europea, del Piano Nazionale della Prevenzione e del Piano Regionale Prevenzione del Veneto Anni In particolare la Commissione Europea nel 2007 ha richiesto che entro il 2012 nell'eu-27 vi sia la riduzione del 25% del tasso complessivo d'incidenza degli infortuni sul lavoro e il D.P.C.M : Patto Stato Regioni prevede l effettuazione annuale di controlli nel 5% delle U.L. del territorio con almeno 1 dipendente. Nel 2012 prosegue l attività di assistenza e di vigilanza del Servizio per la completa attuazione del D.Lgs. 81/08 in particolare per gli aspetti innovativi quali la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato, la sorveglianza sanitaria per alcol e droghe nei lavoratori con mansioni che possono provocare danno a terzi, la possibilità di sospendere l attività d impresa per gravi e reiterate violazioni, l introduzione dei sistemi SGS in quanto esimenti della responsabilità amministrativa dell ente in caso di infortunio grave o mortale. Questi argomenti unitamente alle questioni che potranno emergere nel corso dell anno saranno oggetto dell attenzione del Comitato Provinciale di Coordinamento ex art 7 del D.Lgs. 81/08. Continueranno le attività dei progetti regionali che il Piano Regionale Prevenzione del Veneto Anni affida alla diretta responsabilità di questo Servizio Di seguito si illustrano le principali azioni che verranno realizzate nel corso del 2012 PIANO DI MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA GESTIONALE DEL SERVIZIO Per il miglioramento della gestione delle risorse e della qualità delle prestazioni erogate dal Servizio nel 2012 è previsto: - Completamento della revisione delle procedure di lavoro e inserimento del manuale operativo nel software aziendale qualiware che ne faciliterà l accesso e la fruizione. - Utilizzo ordinario del nuovo modulo sviluppato a fine 2011 nel sistema informativo del Servizio per la pianificazione, il monitoraggio e la verifica delle attività sia individuali che del Servizio; implementazione del nuovo modulo web cantieri ; inserimento ordinario delle attività di informazione, attività di progetto e riunioni di lavoro. - Utilizzo di criteri e sistemi di misura per la valutazione del personale più precisi e oggettivi grazie all uso corrente del sistema informativo gestionale e ad una più puntuale attribuzione di obiettivi individuali correlati al piano di lavoro e al rispetto delle regole comportamentali e organizzative del Servizio. 49

50 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana COORDINAMENTO PROVINCIALE EX D.LGS. 81/08 Si prevede di realizzare almeno tre incontri del Comitato provinciale ex D.Lgs. 81/08. Gli incontri saranno orientati a recepire le indicazioni del coordinamento regionale, realizzare il consuntivo delle attività svolte dagli enti sia singolarmente che in attività coordinate o congiunte; verranno anche esaminate le problematiche emergenti del territorio e le eventuali novità normative. Verranno inoltre scambiate le informazioni sulle iniziative e sulle esperienze di maggior rilievo promosse nel territorio provinciale valutando l opportunità di realizzare alcuni significativi eventi con il contributo anche delle parti sociali. IL SISTEMA OPERATIVO INTEGRATO (SOI) NEL PORTO DI VENEZIA Le riunioni del coordinamento provinciale e del SOI, istituito a seguito del protocollo d intesa prefettizio del 2008, si svolgeranno, come di consueto, con l esclusiva partecipazione degli enti di vigilanza, in un primo momento, e successivamente in seduta allargata con i rappresentanti degli RSPP e RLS di sito. Nel 2012 verranno concluse le attività avviate nel 2011 in particolare: - rischio da polveri in ambito portuale: fornire alle aziende l informazione circa i criteri cui riferirsi per valutare in modo corretto e omogeneo tale rischio; portare a conoscenza delle stesse le migliori pratiche a disposizione per la riduzione dell esposizione professionale dei lavoratori e il contenimento e la mitigazione delle polveri diffuse; - valutare l efficacia del SGSSL introdotto nel 2011 in tutte le aziende portuali: rilevazione di idonei indicatori di risultato; - rischio interferenziale: approfondimento della problematica per rilevare le buone pratiche e contribuire alla più ampia diffusione; - attività costante di vigilanza anche su situazioni emergenti, possibilmente anche con sopralluoghi in orario notturno. 50

51 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 PIANO DI ATTIVITÀ PER LINEE OPERATIVE INDAGINI PER INFORTUNI SUL LAVORO A seguito della positiva sperimentazione dell applicazione del protocollo con il SUEM per le comunicazioni nell immediatezza del fatto di gravi infortuni sul lavoro ai reperibili SPISAL, tale modalità diviene definitivamente operativa unitamente all applicazione della procedura indagini per infortuni sul lavoro revisionata recentemente. Il criterio di selezione degli infortuni notificati che saranno oggetto di indagine, farà riferimento alle linee di indirizzo elaborate dal gruppo di lavoro regionale sperimentate nel Nella maggior parte degli infortuni indagati si procederà anche alla verifica del sistema organizzativo aziendale in conformità a quanto previsto dal D. Lgs 81/08 promuovendo l adozione del SGSSL. Qualora nel corso dell indagine infortunio emergano elementi che depongono per gravi carenze strutturali nella gestione aziendale della sicurezza si valuterà l opportunità di procedere ad un azione approfondita e complessiva di verifica della situazione se del caso in rapporto con l A.G. Verranno sistematicamente inseriti, nel sistema informativo di Servizio Prevnet, i dati ISPESL/INAIL concernenti sede e natura delle lesioni, e quelli riguardanti dinamica /causa / evitabilità: la forma (es. caduta, contatto con ecc.); l agente materiale (es. materiali, utensili ecc.); le cause ; i comportamenti (es. mancata formaz./informaz.; mancata vigilanza ecc.); l evitabilità (es. misure tecniche, procedure ecc.). INDAGINI PER MALATTIE PROFESSIONALI Si effettueranno le indagini ai sensi degli artt. 589 e 590 c.p nel 100% dei casi di sospetta malattia professionale segnalati al Servizio e selezionati. Anche in questo settore si darà seguito operativo al protocollo d intesa sottoscritto con la Procura della Repubblica di Venezia. Un particolare impegno verrà dedicato all emersione dei casi di patologia da sovraccarico biomeccanico dando seguito agli accordi intercorsi con direzioni mediche e reparti ospedalieri interessati utilizzando la guida ad hoc predisposta dal Servizio. Verrà data continuità al progetto del piano regionale miglioramento del sistema di sorveglianza delle malattie professionali e delle malattie correlate al lavoro affidato alla responsabilità di questo Servizio. VIGILANZA Oltre a dare risposta alle segnalazioni e agli esposti per situazioni di pericolo o di carenze in materia di igiene e sicurezza del lavoro, la vigilanza ordinaria sarà mirata a verificare il rispetto di sostanziali misure di prevenzione particolarmente rilevanti. Per questo il criterio di selezione delle aziende da controllare si baserà su: lista delle aziende ad alto indice infortunistico ricavabili dai più recenti dati forniti dal flusso informativo INAIL aziende attive ove si sono verificati casi di malattia professionale 51

52 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana grandi aziende appartenenti ai settori produttivi a maggior rischio, presenti nel territorio della ULSS 12 Veneziana, anche in relazione alle attività affidate alle ditte d appalto aziende che nella serie storica delle visite svolte dal Servizio presentino reiterate gravi violazioni. Saranno inoltre realizzate nel corso dell anno specifiche campagne di prevenzione e vigilanza d iniziativa sui seguenti ambiti: cantieri di rimozione di amianto: vigilanza a campione su circa 90 cantieri; rumore e microclima (10 interventi ); costruzione di grandi opere (20 interventi su terza corsia autostrada Venezia-Trieste e sistema Mose); verifica sull attività del medico competente e consumo di alcol e droghe al lavoro (30 interventi); prevenzione e vigilanza dello stress lavoro-correlato (30 interventi). Sarà consolidato il rapporto di collaborazione con D.P.L., VVF, INAIL, ARPAV, Autorità Marittima, in particolare in specifici ambiti quali il settore delle costruzioni e, dell agricoltura e delle attività portuali. PARERI PER NUOVI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI Verranno valutati i progetti di nuovi insediamenti produttivi a seguito di notifiche ex art 67 D. Lgs.81/08 e le deroghe ai lavori in locali sotterranei o semi-sotterranei ex art.65, i pareri sui progetti per l installazione e i collaudi dei distributori di carburanti privati e stradali D. Lgs. 32/98 e L.R. n 23/03. Verrà sviluppata, in sinergia d azione con gli altri Servizi del Dipartimento, la collaborazione e il supporto tecnico ai SUAP dei Comuni. Verrà inoltre mantenuta la collaborazione con il dipartimento di Venezia dell Arpav per lo svolgimento delle procedure autorizzative relative alla classificazione delle aziende insalubri. Si fornirà assistenza nell applicazione della nuova normativa regionale che prevede, già nella fase di progettazione dei nuovi insediamenti, l individuazione di idonee misure preventive contro il rischio di caduta dall alto nelle attività di manutenzione degli edifici. Il Servizio parteciperà inoltre alle conferenze di Servizi in Provincia per i pareri di competenza su nuovi impianti produttivi. Si parteciperà al gruppo di lavoro reginale per la revisione della Circolare regionale n. 13/97 sui criteri generali di valutazione di nuovi insediamenti produttivi e del terziario. AMBULATORIO DI MEDICINA DEL LAVORO Si prevede di mantenere costante l attività ambulatoriale per: accertamento di malattie professionali; sorveglianza sanitaria degli ex esposti a cancerogeni professionali, in particolare amianto e cvm; consulenza su richiesta dei medici di base e competenti; visite mediche per minori. Il Servizio collaborerà alla realizzazione dei progetti regionali di promozione della salute in particolare al progetto CCM Prevenzione cardiovasculopatie in comunità lavorative e promozione della salute nei lavoratori autonomi. 52

53 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 FORMAZIONE, INFORMAZIONE, ASSISTENZA ED ACCESSO AGLI ATTI Lo Spisal nel 2012 proseguirà l attività di formazione, informazione e assistenza come parte integrante degli obiettivi della prevenzione. Verrà fornita assistenza al singolo ed alle imprese attraverso gli accessi telefonici e su appuntamento. Gli operatori del Servizio parteciperanno ad iniziative formative organizzate dalla Scuola Veneta di Sanità o da enti/società afferenti alle associazioni datoriali e sindacali o di rappresentanza di professioni. Ove possibile si fornirà un contributo alla realizzazione di iniziative in-formative di enti pubblici o a eventi seminariali e convegnistici che si pongono l obiettivo di approfondire i temi della salute e sicurezza del lavoro. Infine anche per il 2012 verrà garantita la risposta a tutte le richieste di accessi agli atti che arriveranno al Servizio. PROGETTI REGIONALI DEL PIANO REGIONALE PREVENZIONE DEL VENETO ANNI Proseguirà l attività per realizzare i progetti del piano regionale prevenzione affidati alla responsabilità di questo Servizio per i quali è prevista la conclusione entro l anno: MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI SORVEGLIANZA SULLE MALATTIE PROFESSIONALI E SULLE MALATTIE CORRELATE AL LAVORO Il programma di lavoro per il 2012 prevede di: - Ricercare attivamente le malattie allergologiche professionali, tumori delle fosse nasali, tumori cutanei, vescicali su casi ricoverati nelle strutture ospedaliere dalla ULSS 12 Veneziana; - Monitorare le schede di segnalazione ospedaliera; - Preparare le procedure di segnalazione di sospetta malattia professionale dai reparti; - Organizzare un seminario in aprile 2012 sulle allergopatie professionali respiratorie e dermatologiche; - Elaborare linee guida su iter di riconoscimento di malattia professionale in collaborazione SPISAL, INAIL e Patronati; - Elaborare protocollo d intesa INAIL-SPISAL-ULSS 12 Veneziana per garantire un flusso informativo costante; - Indagare le nuove malattie professionali segnalate; - Effettuare interventi di vigilanza in azienda nel 50% dei casi indagati; - Organizzare seminario conclusivo per la divulgazione dei risultati del progetto agli SPISAL del Veneto (novembre 2012). CONTROLLO DEI SITI INDUSTRIALI DISMESSI AD ALTO INQUINAMENTO AMBIENTALE Il progetto si pone per il 2012 i seguenti obiettivi: - Completare il censimento dei materiali friabili contenenti amianto presenti nelle aziende attraverso la valorizzazione e l analisi dei dati disponibili agli SPISAL. - Definire standards di protezione dei lavoratori esposti a sostanze chimiche disperse nel terreno durante le attività di bonifica sulla base dell elaborazione di una matrice di 53

54 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana correlazione tra concentrazione di sostanze chimiche nei terreni e stima dell esposizione individuale degli addetti alle bonifiche. Su questa base si potranno migliorare e validare i criteri per individuare le soglie di azione dal punto di vista della protezione dei lavoratori, nonché individuare i migliori metodi per effettuare i monitoraggi ambientali e biologici durante le bonifiche. PROSECUZIONE PER IL 2012 DEL PROGETTO DI INFORMATIZZAZIONE DEL SISTEMA DI PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO DEL VENETO Nel 2012 è prevista la realizzazione di un applicativo software gestionale unico a livello regionale, su piattaforma web, denominato Web Cantieri ed ispezioni in edilizia finalizzato alla ricezione on line delle notifiche di cantieri edili operativi su tutto il territorio regionale, alla gestione delle attività di vigilanza dei Servizi Spisal delle Aziende ULSS nel settore edile, nonché all estensione dell utilizzo dell applicativo software presso tutte le Aziende ULSS della Regione del Veneto PROGETTO STRESS LAVORO CORRELATO E RISCHI PSICOSOCIALI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Verranno pubblicizzate le attività svolte dallo Sportello di Assistenza ed ascolto sul mobbing, sul disagio lavorativo e sullo stress psico-sociale nei luoghi di lavoro (ex art. 6 L.R. 8/10), sia tramite il web, sia presso enti istituzionali con compiti di tutela/assistenza ai lavoratori/lavoratrici (per esempio DTL, INAIL,,). Verranno avviate le attività di controllo sul rischio stress lavoro-correlato in aziende del settore terziario. Nel primo trimestre 2012 sarà organizzato un seminario informativo rivolto alle associazioni dei datori di lavoro ed alle organizzazioni sindacali con l obiettivo di diffondere maggior conoscenza sulla corretta valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato, sulle attività dello sportello di assistenza ed ascolto, sul mobbing, sul disagio lavorativo e sullo stress psicosociale nei luoghi di lavoro (ex art. 6 L.R. 8/10) e del Centro di riferimento per il benessere organizzativo nei luoghi di lavoro (ex art. 7 L.R. 8/10). PROGETTO PROFILO EPIDEMIOLOGICO E PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Nel 2012 i medici competenti, che hanno aderito al progetto regionale, visiteranno altri soggetti per raggiungere l obiettivo di persone. Al termine dell analisi dei dati raccolti verranno avviate le azioni per modificare gli stili di vita nei soggetti a maggior rischio che volontariamente aderiranno all offerta di conseling individuale con specialista in psico-pedagogia. A distanza di 12 mesi i Medici Competenti effettueranno una visita medica per ricalcolare il rischio cardiovascolare e valutare l efficacia del conseling individuale rispetto alla semplice raccomandazione del medico in sede di visita. PROGETTO PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LAVORATORI AUTONOMI Lo Spisal dell AULSS 12 Veneziana aderirà nel 2012 al progetto regionale promozione della salute nei lavoratori autonomi proposto dalla Regione Veneto. 54

55 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Tale iniziativa è indirizzata ai lavoratori autonomi, ai componenti dell impresa familiare di qualsiasi settore produttivo, ai coltivatori diretti ed ai soci di società semplici con lo scopo di rafforzare le tutele professionali di queste categorie, attraverso azioni di assistenza, formazione e sorveglianza sanitaria. Il progetto prevede le seguenti fasi: divulgazione e promozione del progetto con informative dirette alle categorie coinvolte; breve corso gratuito di formazione sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro per gruppi omogenei di rischio lavorativo; prestazioni per la sorveglianza sanitaria, a carico degli interessati, comprendenti la visita medica con la compilazione della cartella sanitaria e di rischio (come previsto dall All. 3A del DLgs 81/08), verifica dello stato vaccinale e l esecuzione di esami strumentali o di laboratorio che si riterranno necessari in base al rischio lavorativo; eventuale compilazione del primo certificato di malattia professionale; certificazione di avvenuta formazione e di idoneità sanitaria utilizzabile al fine di documentare il possesso dei requisiti professionali, come previsto ai sensi dell allegato XVII del DLgs. 81/08. La verifica del progetto sarà valutata attraverso il monitoraggio di alcuni indicatori (numero di interventi divulgativi, numero di corsi realizzati e di partecipanti, numero di lavoratori visitati, numero di attestati rilasciati).. PIANO DI FORMAZIONE SPISAL 2012 Il piano di formazione Spisal fa riferimento ai bisogni espressi dal personale, alle necessità di acquisire o aggiornare specifiche competenze tecniche per il corretto svolgimento delle attività dal piano di lavoro Su questa base sono state individuate le seguenti iniziative di formazione: 1. L'attività di indagine della Polizia Giudiziaria. Conoscenza approfondta del Codice di Procedura Penale in materia di atti di P.G. e di diritto processuale 2. Aggiornamento sul rischio da fibre, polveri e fumi 3. Seminario su rischi lavorativi nell attività di manutenzione in quota 4. Sistemi di gestione salute e sicurezza sul lavoro 5. Seminario sulla sicurezza macchine tipiche nei comparti legno e metalmeccanico 6. Aggiornamento all uso di Prevenet in collaborazione Servizi Informativi Regione 7. Seminario in tema di rischi psico-sociali e stress lavoro correlato 8. Seminario su allergopatie e dermatopatie professionali Una sintesi delle attività del piano di lavoro 2012 è riportata nella tabella e nel cronogramma che seguono. 55

56 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana PIANO DI LAVORO SPISAL 2012 N. Obiettivi Indicatori Standard 1 Migliorare la copertura regionale delle Unità Locali sottoposte a intervento di prevenzione 1.1 intervento di vigilanza nel 5% delle u.l. con un dipendente/ socio in rapporto alle risorse in UPG disponibili 814 U.L. 1.2 vigilanza edilizia 307 cantieri edili 1.3 Vigilanza agricoltura 11 U.L. Migliorare l efficacia degli interventi di prevenzione Controlli su trattori o attrezzature agricole nelle aziende agricole ispezionate N aziende agricole ispezionate congiuntamente con altri Servizi del Dipartimento con controllo anche sull utilizzo dei prodotti fitosanitari/ numero aziende agricole ispezionate N di cantieri ispezionati in coordinamento con INPS, INAIL, DPL o altri/ numero cantieri ispezionati 100% aziende agricole con presenza di trattori o attrezzature agricole Numero di aziende a rischio di infortuni mortali e invalidanti ispezionate secondo procedura definita/numero totale UL ispezionate 37 in alternativa Numero addetti di aziende a rischio di infortuni gravi e invalidanti oggetto di ispezione secondo procedura definita Indagini per gli infortuni mortali, gravi e gravissimi e per le malattie professionali 5.1 Numero inchieste per infortunio concluse su numero infortuni selezionati da indagare ai sensi degli artt.589 e 590 c.p. 5.2 Numero inchieste per malattia professionale concluse su numero malattie selezionate da indagare ai sensi degli artt.589 e 590 c.p. 100% 100% 56

57 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 N. Obiettivi Indicatori Standard Numero delle inchieste infortuni registrate in Prevnet / numero indagini effettuate 100% 4 Utilizzare il sistema informativo regionale Prevnet Numero delle inchieste per MP registrate in Prevnet/ numero indagini effettuate Numero delle ispezioni registrate in Prevnet / su numero ispezioni eseguite (tutti i comparti) 100% 100% Numero verbali 758 registrati in Prevnet su numero verbali 758 emessi 100% Report inviato in Regione sugli articoli di riferimento delle prescrizioni impartite SI/NO 5 Svolgere attività di promozione della salute finalizzata alla crescita della cultura della prevenzione Indicatore nell ambito del Progetto malattie osteoarticolari (definire l indicatore con Magosso) Garantire sportello assistenza alle imprese, ai lavoratori e loro associazioni anche sul benessere organizzativo ( L.R. 8/2010) Partecipare alle campagne regionali di comunicazione per la prevenzione dei rischi in edilizia, agricoltura e con riferimento ai lavoratori autonomi Garantire la sorveglianza sanitaria negli ex esposti ad amianto CVM e altri cancerogeni Aderire alla rete degli sportelli informativi SPISAL ed adottarne il protocollo di azione Numero eventi organizzati Numero di visite effettuate su ex esposti ad amianto su numero di richieste pervenute Numero di visite effettuate su ex esposti a CVM e altri cancerogeni su numero di richieste pervenute SI Almeno 1 evento a livello provinciale 100 % (standard da PRP) 100 %(standard da PRP) Vigilanza Campagna vigilanza cantieri grandi opere 20 interventi 9 Avvio attività di controllo sul rischio stress lavorocorrelato 30 U.L. 10 Istituzione sportello informativo e centro per il benessere organizzativo art. 6 e 7 L.R. 8/2010 Formale istituzione sportello di ULSS e centro provinciale; Pubblicizzazione servizio Copertura 100% domanda Aggiornamento sito web aziendale Seminario informativo associazioni categoria 57

58 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana N. Obiettivi Indicatori Standard Realizzare Progetti Regionali piano Prosecuzione Progetto informatizzazione del sistema di prevenzione e promozione della salute negli ambienti di lavoro del Veneto (Prevnet) Evidenza dell azione con rapporto controllo dei siti industriali attivi o dismessi ad alto inquinamento ambientale Evidenza dell azione con rapporto 2012 Emersione delle patologie professionali perdute 12 Formazione operatori Aggiornamento su sistemi di gestione salute e sicurezza sul lavoro Evidenza dell azione con rapporto 2012 Progettare e realizzare corso 13 Vigilanza Controlli a campione in cantieri bonifica amianto Controllo attività medico competente e Alcol e droghe controlli in 90 cantieri controlli in 20 aziende Prevenzione dei rischi da rumore microclima controlli in 10 aziende 14 Coordinamento SOI Studio su problematica polveri aerodisperse e proposte di soluzioni 15 Miglioramento/sviluppi S.I. Prevnet coordinamento gruppo di lavoro regionale per il miglioramento del S.I. utilizzo di web cantieri per acquisizione notifiche dei cantieri e pianificazione vigilanza in edilizia Inserimento ordinario di attività di assistenza, informazione, formazione, progetti Conclusione progetto avviato nel incontri, produzione documenti evidenza azione evidenza azione 16 Manuale qualità e manuale operativo di Servizio 17 Ambulatorio Med. Lav. 18 Nuovi insediamenti produttivi 19 Registri infortuni e notifiche Implementazione e uso software qualiware Visite mediche e Accertamenti sanitari Espressione pareri per SUAP e richieste da privati vidimazione registro infortuni, gestione notifiche e protocolli inserire manuale in qualiware entro giugno Risposta al 100% domanda 100% risposte alla domanda Risposta al 100% domanda obiettivi regionali obiettivi budget ULSS obiettivi Servizio 58

59 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 CRONOGRAMMA Azione Vigilanza nel 5% delle U.L. con un dipendente/socio 2. Vigilanza edilizia 307 cantieri 3. Vigilanza agricoltura 11 aziende 4. Controlli a campione in cantieri bonifica amianto 5. Campagna prevenzione attività M.C. e alcol e droghe 6. Campagna Igiene e sicurezza nei Cantieri stradali con riferimento ai rischi da fumi 7. Prevenzione dei rischi da rumore microclima 8. Progetto prevenzione rischio stress-lavoro correlato 9. Studio su problematica polveri aerodisperse in Porto e proposte di soluzioni 10. Inchieste per infortunio da indagare ai sensi artt.589 e 590 c.p. 11. Inchieste per mal. prof. da indagare ai sensi artt.589 e 590 c.p. 12. Inserimento dati attività in Prevenet, 13. Coordinamento gruppo di lavoro regionale per il miglioramento del S.I. 14. Messa in produzione modulo gestione carichi di lavoro; 15. Utilizzo di web cantieri per acquisizione notifiche cantieri e pianificazione vigilanza 16. Revisione del manuale operativo per l uso di Prevenet 17. Acquisizione on line certificati infortuni e M.P in collaborazione sistemi informativi 18. Connessione del software webrainbow con Prevnet 19. Controllo dei siti industriali attivi o dismessi ad alto inquinamento ambientale 20. Progetto regionale emersione delle patologie professionali perdute 21. Revisione procedure operative di Servizio 22. Sviluppo di progetti di promozione della salute (cardiovasculopatie) 23. Sportello informativo attivo anche per stress-lavoro correlato 24. Incontri con figure sensibili (D.L., medici competenti, RSPP, RLS, Coordinatori) 25. Seminario con associazioni datoriali in tema SGS 26. sorveglianza sanitaria a lavoratori ex esposti cancerogeni 27. Visite mediche e accertamenti sanitari 28. Espressione pareri per SUAP e richieste da privati 29. Vidimazione registro infortuni, gestione notifiche e protocolli 30. Formazione Spisal assetti societari e contratti di lavoro e D. Lgs. 81/ Formazione Spisal Informatizzazione nella P.A e il S.I. del Servizio 32. Formazione Spisal Tecniche di rilevazione scientifica nelle indagini per infortuni Mestre 14 Febbraio 2012 il Direttore SPISAL Dott. Giancarlo Magarotto 59

60 RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana ALLEGATI 1. INIZIATIVA DI VIGILANZA SULLA FASE LA POSA IN OPERA DEI SOLAI NEI CANTIERI EDILI 2. CAMPAGNA CONTRO IL RISCHIO DI RIBALTAMENTO DEI TRATTORI AGRICOLI 3. ALCOOL E LAVORO 4. SORVEGLIANZA EX ESPOSTI AD ASBESTO

61 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO

62 ALLEGATO 1 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana

63 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO SPISAL AULSS 12 VENEZIANA INIZIATIVA DI VIGILANZA SULLA FASE LA POSA IN OPERA DEI SOLAI NEI CANTIERI EDILI

64 ALLEGATO 1 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana Iniziativa di vigilanza sulla fase di posa in opera dei solai nei cantieri edili Nel corso del 2011 è stata svolta una specifica iniziativa di vigilanza volta alla verifica dell applicazione delle misure di sicurezza nei cantieri da parte dei diversi soggetti interessati (committenti, coordinatore per la sicurezza, imprese) e ai molteplici livelli attuativi (progettazione, esecuzione). Si è trattato di un approccio integrato al cantiere in grado di prendere in considerazione il documento cardine della sicurezza in cantiere, il PSC, e di verificarne l esplicitazione nel POS e la sua attuazione in termini di condotta nell esecuzione dei lavori. 2. Approccio integrato al cantiere Limitando la verifica ad una singola fase lavorativa, la posa dei solai, oltre ad intervenire su un elemento di estrema criticità del processo produttivo edilizio, sono state evidenziate eventuali carenze nella più generale gestione delle misure di controllo del cantiere. Modalità SOGGETTI COINVOLTI L iniziativa, che ha avuto luogo nell ambito del Coordinamento Provinciale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha coinvolto la gran parte degli SPISAL delle Aziende ULSS del Veneziano, la Direzione Provinciale del Lavoro (ispettori tecnici) e l Ente Bilaterale CPT di Venezia.

65 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO Soggetti coinvolti nell'iniziativa ATTUAZIONE L attuazione dell iniziativa ha previsto, per ciascun ente coinvolto, la definizione di un numero minimo di cantieri da prendere in considerazione per la verifica della fase di posa dei solai. L individuazione dei cantieri è avvenuta mediante due distinte modalità: la verifica diretta in cantiere e l esame preventivo della documentazione di sicurezza. Nella prima ipotesi, il cantiere è stato individuato mediante l attività di monitoraggio sul territorio, ciò al fine di programmare l intervento in concomitanza con la fase lavorativa in questione. 4. Ipotesi di intervento nei cantieri Nel secondo caso, invece, il cantiere è stato individuato mediante opportuna selezione dall archivio delle Notifiche preliminari. Si è trattato di mettere a segno un intervento di carattere preventivo volto alla determinazione di un aggiustamento in progress dei documenti di pianificazione

66 ALLEGATO 1 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana della sicurezza. In questo caso è stato convocato il Coordinatore per l esecuzione dei lavori (CEL) e, in taluni casi, il Coordinatore per la progettazione (CP) al fine dell esame del PSC e degli eventuali POS. 5. A. Collocazione cronologica dell'intervento rispetto alla fase di posa dei solai B. Modalità di selezione del cantiere Gli interventi di vigilanza sono stati prevalentemente contestuali all attuazione della fase di posa dei solai (67%). Buona parte dei cantieri sono stati individuati attraverso il monitoraggio del territorio (83%), mentre è risultata meno agevole l individuazione per mezzo della notifica preliminare. In entrambe le ipotesi sono stati svolti i seguenti passaggi: almeno una visita al cantiere l esame della documentazione di pianificazione della sicurezza attuazione di procedimenti sanzionatori in presenza di contravvenzioni alla normativa di salute e sicurezza Pianificazione dell iniziativa L iniziativa ha avuto la seguente programmazione. Entro aprile sono state portate a compimento le seguenti azioni: predisposizione di una scheda per la raccolta e l elaborazione dei dati relativi all iniziativa, diffusione dell iniziativa a livello provinciale e realizzazione di un momento formativo di coinvolgimento dei diversi soggetti interessati.

67 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO Pianificazione dell'iniziativa La fase operativa ha avuto inizio dal mese di maggio ed è terminata alla fine del mese di settembre. Durante tale fase sono stati messi in campo sue iniziative di divulgazione dell iniziativa con un intervento televisivo (Antenna 3) verso i primi di giugno ed un seminario rivolto ai professionisti, tenutosi a metà luglio. 7. Intervista televisiva Risultati Sono stati, in seguito, analizzati i dati raccolti nell ambito di una relazione finale.

68 ALLEGATO 1 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana 8. Tabella riassuntiva La diffusione delle Linee guida per le misure di controllo del rischio attuabili nelle OPERAZIONI DI MONTAGGIO DEI SOLAI elaborate negli anni scorsi da questo Servizio, le diversificate iniziative di diffusione delle stesse, la particolare attenzione posta da tempo sulla questione solai durante le attività ordinarie di vigilanza, stando alla tabella precedente, sembrano tutte azioni contribuenti all esito, tutto sommato, positivo dell iniziativa. 9. Carenze riscontrate

69 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 I casi dove sono state riscontrate carenze negli strumenti di pianificazione della sicurezza (PSC e POS) sono risultati estremamente contenuti, così anche le situazioni di mancata attuazione di quanto previsto nel PSC. 10. Cantieri regolari ed irregolari Se il sistema di gestione della sicurezza è sembrato funzionare sotto il profilo dell attuazione delle misure di coordinamento e di pianificazione della sicurezza, maggiori sono state le carenze riscontrate a livello di condotta. I non pochi elementi di irregolarità riscontrati, sono risultati, in larga parte, attribuibili all ambito di competenza esclusiva dell impresa, se non della squadra o dei singoli lavoratori. Ad ogni modo, la gran parte dei cantieri è risultata regolare (58%), mentre le situazioni di non conformità hanno riguardato aspetti marginali rispetto al quadro complessivo di intervento oggetto dall iniziativa (efficacia d azione dei diversi attori del cantiere, adeguatezza e grado di implementazione degli strumenti di pianificazione della sicurezza). 11. Linea guida sulle Operazioni di montaggio dei solai

70 ALLEGATO 2 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana

71 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 Campagna contro il rischio di ribaltamento dei trattori agricoli e forestali e nell uso dei fitosanitari 2011

72 ALLEGATO 2 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana Campagna di prevenzione contro il rischio di ribaltamento dei trattori agricoli e forestali e nell uso dei fitosanitari Premessa Nell ambito del Piano Regionale di Prevenzione Agricoltura approvato dalla Regione Veneto, in recepimento degli obiettivi del Piano Nazionale Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura 2009/2011, il Servizio sta realizzando azioni specifiche finalizzate a ridurre gli infortuni gravi e mortali nel settore. Secondo i dati nazionali INAIL, in agricoltura continuano a diminuire, in linea con il calo degli occupati, gli infortuni sul lavoro: i dati 2009 hanno fatto registrare un 1,3 % rispetto al 2008 e ben 20.8 % rispetto al In Veneto la diminuzione rispetto al 2005 è stata di circa il 20 %, ma nel 2009 rimangono sostanzialmente costanti, rispetto all anno precedente, manifestando solo una lieve riduzione di eventi da a In controtendenza, anche rispetto al complesso delle attività industriali, in Agricoltura nel 2009 si è registrato nel paese un aumento, seppur contenuto, delle vittime sul lavoro da 125 nel 2008 a 128. In Veneto, invece, si è registrata una diminuzione passando dai 12 casi del 2008 ai 7 del 2009 che rappresentano il 10 % di tutti i mortali nella regione. La dinamica più frequente (45,6 % dei casi) continua a essere la perdita di controllo del mezzo a causa del ribaltamento del trattore. Infortuni gravi e mortali sono causati anche dall albero cardanico, che può costituire pericolo se vi si impigliano gli abiti, usato per trasmettere il moto dalla presa di forza dei trattori a altre attrezzature di lavoro. Obiettivi In tale contesto, si stanno organizzando attività di vigilanza/prevenzione nelle aziende agricole mirate all adeguamento dei trattori agricoli o forestali ai requisiti minimio di sicurezza (telai di protezione e cinture di sicurezza), in caso di ribaltamento, previsti art. 70 c. 2 - al punto 2.4 della parte II dell All. V del D.Lgs. 81/08, e alla copertura dell albero cardanico art. 71 c. 1 - al punto 6.1 della parte I dell All. V del D.Lgs. 81/08. Inoltre, si è voluto estendere la vigilanza, alla protezione dei lavoratori dall esposizione a sostanze pericolose di cui al Titolo IX del D.Lgs. 81/08 in particolar modo nell uso dei fitosanitari largamente usati in agricoltura. Azioni 1. Nr.unità locali da controllare 9 di cui 5 con la DPL (MAGGIO-SETTEMBRE) 2. Predisposizione lista controlli (MAGGIO)

73 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO Individuazione aziende da controllare con dipendenti con significativo indice infortunistico (MAGGIO) 4. Pianificazione dell attività di vigilanza (giorno, ora, nr.risorse umane) (MAGGIO- GIUGNO) 5. Report finale sull attività vigilanza (OTTOBRE-NOVEMBRE) Lista di controllo Per agevolare le azioni di vigilanza del Servizio, è stata redatta una lista di controllo elaborata dal materiale prodotto dalla Regione Veneto, costituita dalle seguenti parti: 2. Dati anagrafici dell azienda con forza lavoro, estensione e tipologia delle attività/coltivazioni. 3. Analisi del documento di valutazione del rischio chimico nell uso dei P. F. (Prodotti Fitosanitari) (ex Titolo IX del Dlgs.81/08 smi) e D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale) (ex art.77 Dlgs.81/08 smi). 4. Installazione, nei trattori agricoli o forestali, dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento (telaio di protezione; cintura di sicurezza) e della protezione dell albero cardanico (ex art.70/2, Allegato V parte seconda del Dlgs.81/08; art.71, Allegato V parte prima Dlgs.81/08), con particolare riferimento all utilizzo di trattori cabinati (struttura +filtri di categoria 4 (cfr.linee guida ISPESL);

74 ALLEGATO 2 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana Lista di controllo contro il rischio di ribaltamento dei trattori agricoli e forestali e nell uso dei fitosanitari DATI ANAGRAFICI AZIENDA RAGIONE SOCIALE Indirizzo Datore di lavoro (D.Lgs. 81/08) Caratteristiche aziendali Azienda agricola con colture in campo Azienda agricola con colture in serra Lavoratori atipici n Addetti n Lavoratori atipici n Note

75 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011 USO DEI PRODOTTI FITOSANITARI D.V.R. valutazione rischio chimico fitosanitari (Titolo IX / 81) si no Sorveglianza sanitaria (art.41 c.4/81) si no Schede di sicurezza dei PF si no Documentazione formazione / informazione lavoratori si no Dispositivi di Protezione Individuale usati (art. 77 c. 3 / 81) Tuta in gomma marcatura CE si no in tyvek marcatura CE si no in goretex marcatura CE si no in cotone marcatura CE si no Cappello con copri collo marcatura CE si no senza copri collo marcatura CE si no impermeabile marcatura CE si no Calzature stivali in gomma marcatura CE si no scarpe da lavoro marcatura CE si no Guanti impermeabili marcatura CE si no non impermeabili marcatura CE si no Protezione del viso occhiali protettivi marcatura CE si no maschera antipolvere carta marcatura CE si no semimaschera con filtro marcatura CE si no Maschera facciale con filtro marcatura CE si no casco con elettro ventola marcatura CE si no altro (specificare) marcatura CE si no I D.P.I. sono conservati correttamente (art. 77 c. 4 lettera d /81) si no Note

76 ALLEGATO 2 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana TRATTORI AGRICOLI Modello Marcatura CE si no Installazioni dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento (art parte seconda Allegato V / 81; Dlgs. 17/1981) : telaio di protezione a 4 montanti (cabina) telaio di protezione a 2 montanti posteriore telaio di protezione a 2 montanti anteriore telaio di protezione installato successivamente alla prima immissione sul mercato dichiarazione del costruttore di conformità della struttura alle indicazione tecniche della linea guida I.S.P.E.S.L. dic All. IIII si no dichiarazione, a cura del soggetto che ha effettuato l intervento, di corretta installazione della struttura di protezione All. IV - indicazione tecniche della linea guida I.S.P.E.S.L dic si no certificazione del costruttore/installatore si no per trattori agricoli omologati dotati di struttura di protezione all origine, ma allo stato attuale non più originaria ma conforme alla linea guida I.S.P.E.S.L dic dichiarazione del costruttore di non disponibilità della struttura All. IV della linea guida si no Dispositivo di trattenuta al posto di guida (art parte II All. V / 81; D.Lgs. 17/81) cintura di sicurezza addominale si no altro (specificare) Presa di potenza protetta con cuffia (art. 71 c parte prima Allegato V /81) si no Albero cardanico dotato di protezione (art. 71 c parte prima Allegato V /81) si no Trattore cabinato (struttura + filtri per aerosol dei prodotti fitosanitari di categoria 4) si no Note

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78 ALLEGATO 3 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana

79 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana RAPPORTO DI SERVIZIO 2011

80 ALLEGATO 4 SPISAL U.L.S.S. 12 Veneziana SORVEGLIANZA SANITARIA EX ESPOSTI AD ASBESTO Sviluppi A cura di: Maria Nicoletta Ballarin Mara Pasqualetto Premessa Il programma di sorveglianza sanitaria dedicato agli ex esposti ad amianto è entrato a regime nell'azienda ULSS 12 Veneziana fin dal 2002, in recepimento della Delibera Regionale DGR n. 483/20331 del Tale progetto aveva la finalità di rispondere alla domanda sociale posta dalle associazioni degli ex esposti ad amianto e di porre diagnosi precoce, ove possibile, di patologia asbestocorrelata; nonché di avviare pratiche per un eventuale riconoscimento di malattia professionale INAIL. Il progetto rispondeva anche a quanto richiesto dall ex D.Lgs 626/94 che prevedeva la sorveglianza sanitaria anche dopo la cessazione dell attività lavorativa, nel caso di esposizione ad agenti cancerogeni. La sorveglianza sanitaria si è successivamente sviluppata adeguandosi alle linee guida regionali via via approvate (1, 2, 3, 4,). Attività di sorveglianza sanitaria SPISAL ULSS 12 ( ) Medici: Maria Vincenza Alessandrì Maria Nicoletta Ballarin Annalisa Virgili Gianluca Marangi Luca Scoizzato Sanitari: Sergio Bontempi Ornella Dotto Mara Pasqualetto Mariella Agostinetto Lo Spisal, dopo una fase dedicata alla ricerca di elenchi di ex esposti provenienti da aziende note per l esposizione ad asbesto e l elaborazione di database per l inserimento dei dati sanitari, ha sottoposto a visita medica, spirometria, questionario mirato per la raccolta anamnestica dell esposizione lavorativa, l esecuzione di accertamenti radiologici del torace a tutti gli ex esposti che, invitati attivamente, hanno aderito al progetto indipendentemente dalla ULSS di appartenenza. Le radiologie di riferimento per l esecuzione degli esami radiografici sono state: prima del 2004 la radiologia dell Ospedale di Venezia (Dr. L.Lovisatti);

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