Il sistema delle rilevazioni economiche d azienda è uno dei sottosistemi del sistema informativo aziendale

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1 Il sistema delle rilevazioni economiche d azienda è uno dei sottosistemi del sistema informativo aziendale A seconda che siano effettuate prima, durante o dopo lo svolgimento delle operazioni aziendali, le rilevazioni si possono classificare in: preventive o antecedenti; concomitanti; consuntive o successive. Nell azienda di produzione assumono particolare rilevanza le rilevazioni concomitanti e consuntive; nell azienda pubblica quelle preventive. 1

2 In un azienda pubblica Lo strumento tecnico fondamentale ai fini della regolazione exante dei rapporti tra i diversi poteri ed i diversi organi aziendali è rappresentato dal bilancio di previsione. Le altre due componenti del sistema di rilevazione sono: le rilevazioni concomitanti, cioè la rilevazione delle operazioni durante il periodo, detta anche gestione del bilancio ; le sintesi di fine periodo. Nella logica della contabilità pubblica, le sintesi di fine periodo sono i documenti tramite cui gli organi che hanno amministrato l azienda rendono conto alla comunità del corretto uso delle risorse. Da qui la denominazione di rendiconto. 2

3 Le rilevazioni preventive Nelle aziende pubbliche la fase della previsione non costituisce solo una fase tecnica del processo decisionale con rilevanza puramente interna, ma assume, invece, una rilevanza esterna, traducendosi in un indicazione vincolante di allocazione delle risorse tra i diversi impieghi. Attraverso l approvazione del bilancio di previsione l organo rappresentativo definisce le scelte relative alla natura e provenienza delle entrate e impone un vincolo ex-ante alla natura e alla destinazione delle spese che l azienda pubblica potrà sostenere nell esercizio di riferimento. Il bilancio di previsione, inteso come sintesi a preventivo dei valori che prefigurano l andamento della gestione, acquisisce così rilevanza giuridica esterna e rappresenta il documento contabile fondamentale dell azienda. A esso è riservata dalle norme e dalla prassi la denominazione di bilancio per antonomasia. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 3

4 Il bilancio di previsione finanziario: definizione (1) Economia delle Amministrazioni Pubbliche 4 Il bilancio di previsione finanziario è quel complesso strumento programmatico ed operativo destinato a governare sotto il profilo giuscontabile la vita amministrativa dell ente pubblico. Esso rappresenta contabilmente le previsioni di natura finanziaria riferite ad ogni esercizio compreso nell arco temporale considerato nel DEFR/DUP. Attraverso tale documento, gli organi di governo dell ente, definiscono la distribuzione delle risorse finanziarie tra i programmi e le attività che l amministrazione deve realizzare, in coerenza con quanto previsto nel documento di programmazione. E uno strumento almeno triennale e le previsioni riguardanti il primo esercizio costituiscono il bilancio di previsione annuale. Nella sua redazione l ordinamento prevede l impiego del metodo scorrevole (nel rispetto del principio contabile dell annualità). Entro il 31 Dicembre di ogni anno, il Consiglio approva il bilancio di previsione riguardante le previsioni di entrata e di spesa per almeno il triennio successivo e contestualmente la Giunta approva la ripartizione delle tipologie in categorie e dei programmi in macroaggregati per ognuno degli anni considerati nel bilancio.

5 Il bilancio di previsione: definizione (2) Il bilancio di previsione espone separatamente l andamento delle entrate (classificate in tipologie e titoli) e delle spese (classificate in missioni e programmi) riferite ad un orizzonte temporale di almeno un triennio. La previsione delle entrate rappresenta quanto l amm.ne ritiene di poter ragionevolmente accertare in ogni esercizio e contabilmente rappresenta il programma che l organo di vertice assegna all organo esecutivo per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie al finanziamento delle spese di investimento e funzionamento. Gli stanziamenti di spesa di competenza sono quantificati nella misura necessaria per lo svolgimento delle attività o di interventi che, sulla base della legislazione vigente, daranno luogo ad obbligazioni esigibili negli esercizi considerati e sono determinati in relazione alle esigenze funzionali ed agli obiettivi perseguibili nel periodo considerato (esclusa ogni quantificazione basata sul criterio della spesa storica incrementale) Economia delle Amministrazioni Pubbliche 5

6 Il bilancio di previsione: finalità 1) Politico-amministrative consente l esercizio delle prerogative di indirizzo e di controllo che gli organi di governance esercitano sull organo esecutivo; 2) Programmazione finanziaria descrive finanziariamente le informazioni necessarie a sostenere le A.P. nel processo di decisione politica, sociale ed economica; 3) Destinazione delle risorse a preventivo attraverso la funzione autorizzatoria, connessa alla natura finanziaria del bilancio; 4) Verifica degli equilibri finanziari nel tempo in particolare della copertura delle spese di funzionamento e di investimento programmate; 5) Informative fornisce informazioni sia agli utilizzatori interni che esterni, in merito ai programmi in corso di realizzazione ed all andamento finanziario dell amministrazione. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 6

7 Il bilancio di previsione : funzione autorizzatoria Il bilancio finanziario di previsione delinea i limiti della gestione economica proiettata all acquisizione delle risorse per destinarle all erogazione dei servizi a rilevanza pubblica di competenza dell ente ed assume un elevata funzione autorizzatoria ovvero le sue unità elementari costituiscono i limiti, rispettivamente minimi per l entrata e massimi per la spesa, entro i quali gli agenti preposti all approvvigionamento delle risorse finanziarie o all impiego di quelle risorse sono deputati ad agire in termini amministrativi, evitando di realizzare meno di quanto previsto nell entrata o di spendere più di quanto previsto nella spesa. Per effetto della natura autorizzatoria attribuita alle previsioni di tutti gli esercizi considerati nel bilancio: possono essere assunte obbligazioni concernenti spese correnti e di investimento imputabili anche agli esercizi successivi al primo, a condizione di aver predisposto la copertura finanziaria (costituita da: risorse accertate ed esigibili nell esercizio in corso di gestione, avanzo di amministrazione ) per l effettuazione della complessiva spesa d investimento dal momento in cui sorge l obbligazione. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 7

8 Bilancio annuale di previsione (1) Il bilancio annuale di previsione è un bilancio FINANZIARIO. Racchiude, cioè, solo entrate ed uscite (flussi), trascurando ogni informazione relativa ai costi e ai ricavi o ai valori patrimoniali non finanziari (fondi). Esso è redatto in termini di: La gestione finanziaria è composta da: 1. gestione di cassa; 2. gestione della competenza; 3. gestione dei residui. CASSA COMPETENZA pura o mista Economia delle Amministrazioni Pubbliche 8

9 Bilancio annuale di previsione (2) 1) Il preventivo finanziario di cassa ha per oggetto entrate da riscuotere uscite da pagare nell esercizio futuro. 1) Il preventivo finanziario di competenza pura ha per oggetto entrate da accertare e uscite da impegnare nell esercizio futuro. 2) Il preventivo finanziario di competenza mista oltre alle entrate da accertare e alle uscite da impegnare, comprende l avanzo o il disavanzo di amministrazione iniziale (iscritti rispettivamente come prima voce delle entrate e delle uscite). VANTAGGI: collegare in modo chiaro ogni esercizio con il successivo (unitarietà e continuità della gestione aziendale); facilitare un controllo più esteso sull organo di governo da parte dell organo volitivo. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 9

10 Bilancio annuale di previsione (3) dunque : La gestione di CASSA (o materiale) rileva le entrate effettivamente riscosse e le spese effettivamente pagate nel periodo considerato (1 gennaio 31 dicembre), indipendentemente dal fatto che il diritto a riscuotere (accertamento) o l obbligo a pagare (impegno) siano sorti nel periodo preso in considerazione o in quelli precedenti. La contabilità di cassa è anche definita contabilità di fatto. La gestione di COMPETENZA (o giuridica) rileva tra le entrate i diritti a riscuotere e tra le spese gli obblighi a pagare che sono scaduti nel periodo considerato (1 gennaio 31 dicembre). Esso quindi considera le entrate ACCERTATE e le spese IMPEGNATE. La contabilità di competenza è anche definita contabilità di diritto. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 10

11 SIOPE (1) Il SIOPE (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici), e un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche, che nasce dalla collaborazione tra la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca d'italia e l' ISTAT, in attuazione dall'articolo 28 della legge n. 289/2002. Il SIOPE risponde all'esigenza di: migliorare, rispetto all'attuale rilevazione trimestrale dei flussi di cassa, la conoscenza dell'andamento dei conti pubblici, sia sotto il profilo della quantità delle informazioni disponibili, sia sotto il profilo della tempestività ; superare attraverso una codifica uniforme per tipologia di enti, le differenze tra i sistemi contabili attualmente adottati dai vari comparti delle amministrazioni pubbliche, senza incidere sulla struttura dei bilanci degli enti in questione. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 11

12 SIOPE (2) Presupposti Garantire, da parte dell Amministrazione Centrale dello Stato, la corrispondenza dei conti pubblici alle condizioni fissate dall art. 104 del Trattato istitutivo della Comunità europea Legge 27/12/2002, n. 289, art. 28 c. 3, 4 e 5 gli incassi ed i pagamenti delle Amministrazioni Pubbliche devono essere codificati con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale secondo codificazione stabilita con decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze (sentita la Conferenza Unificata) OBIETTIVO coordinamento della finanza pubblica comma 4: Le banche incaricate dei servizi di tesoreria e di cassa e gli uffici postali che svolgono analoghi servizi non possono accettare disposizioni di pagamento prive della codificazione Economia delle Amministrazioni Pubbliche 12

13 Gli equilibri Il bilancio di previsione, per ciascuno degli esercizi in cui è articolato, è deliberato in pareggio finanziario di competenza, comprensivo dell utilizzo dell avanzo e del recupero del disavanzo di amministrazione, degli utilizzi del fondo pluriennale vincolato e garantendo un fondo di cassa finale non negativo. Pareggio finanziario complessivo (A.S.) Economia delle Amministrazioni Pubbliche 13

14 Gli equilibri Pareggio finanziario complessivo di competenza (A.L.) Economia delle Amministrazioni Pubbliche 14

15 Gli equilibri Il rispetto del principio di pareggio finanziario invero non basta per soddisfare il principio generale dell'equilibrio del sistema di bilancio di ogni pubblica amministrazione. Il pareggio finanziario nel bilancio di previsione infatti comporta anche la corretta applicazione di tutti gli altri equilibri finanziari, economici e patrimoniali che sono da verificare non solo in sede di previsione, ma anche durante la gestione in modo concomitante con lo svolgersi delle operazioni di esercizio, e quindi nei risultati complessivi dell'esercizio che si riflettono nei documenti contabili di rendicontazione. Il principio dell'equilibrio di bilancio quindi deve essere inteso in una versione complessiva ed analitica del pareggio economico, finanziario e patrimoniale che ogni amministrazione pubblica si pone strategicamente di dover realizzare nel suo continuo operare nella comunità amministrata. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 15

16 Gli equilibri principali Equilibrio di parte corrente in termini di competenza finanziaria Entrate correnti (tit 1+2+3) + contributi destinati a rimborso prestiti + f.p.v di parte corrente + avanzo di competenza = Spese correnti + spese per trasferimenti in c/capitale + saldo negativo partite finanziarie + quote di capitale delle rate di ammortamento mutui ed altri prestiti (esclusi i rimborsi anticipati) Equilibrio in conto capitale in termini di competenza finanziaria Entrate in conto capitale + accensione di prestiti + f.p.v. in c/capitale + avanzo di competenza = spese di investimento Economia delle Amministrazioni Pubbliche 16

17 Esercizio provvisorio/gestione provvisoria Se il bilancio di previsione non è approvato entro il 31 Dicembre dell anno precedente, la gestione finanziaria dell ente si svolge nel rispetto dei principi applicati della contabilità finanziaria riguardanti l esercizio provvisorio o la gestione provvisoria LIMITI DELL ESERCIZIO PROVVISORIO: Tempo: l esercizio provvisorio non può essere concesso per periodi superiori, complessivamente, a quattro mesi. Natura legislativa: l art 81 Cost. stabilisce che la concessione dell esercizio provvisorio può aversi soltanto con legge. Nel corso dell esercizio provvisorio non è consentito il ricorso all indebitamento. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 17

18 Esercizio provvisorio/gestione provvisoria Mediante legge il Parlamento autorizza l esercizio provvisorio, autorizza cioè il Governo a gestire le spese stanziate - nel bilancio di previsione da approvare - per dodicesimi. Nell espletamento dell attività, il Governo per ogni mese può spendere un dodicesimo dello stanziamento che figura in bilancio. Questa regola non vale, però, per tutte le spese. Le spese obbligatorie, infatti, sono sottratte da tale vincolo, dovendo quest ultime essere impegnate integralmente. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 18

19 Esercizio provvisorio/gestione provvisoria Economia delle Amministrazioni Pubbliche 19 Nel caso in cui il bilancio di esercizio non sia approvato entro il 31/12 e non sia stato autorizzato l esercizio provvisorio, e consentita esclusivamente una gestione provvisoria nei limiti dei corrispondenti stanziamenti di spesa dell ultimo bilancio approvato per l esercizio cui si riferisce la gestione provvisoria. Nel corso della gestione provvisoria l ente può: assumere solo obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, quelle tassativamente regolate dalla legge e quelle necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all ente; disporre pagamenti solo per l assolvimento delle obbligazioni già assunte o derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, per le spese di personale, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse e per le sole operazioni necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all ente.

20 Variazioni al bilancio Il bilancio di previsione può essere modificato con apposite delibere di variazione, assunte dal Consiglio su proposta della Giunta. Ogni variazione necessita del parere dei revisori, i quali devono verificare che gli equilibri di bilancio vengano rispettati. Le variazioni: rispondono alla necessità di adeguare il BPFAnnuale (per far fronte a nuove o mutate esigenze); possono comportare anche variazioni al BPFPluriennale; vengono, di norma, deliberate dall organo volitivo su proposta dell organo di governo; si realizzano tramite due forme principali: storno di fondi (i casi di divieto sono esplicitamente previsti dalla legge) utilizzo nuove o maggiori entrate Previsioni iniziali ± di bilancio = Previsioni definitive Economia delle Amministrazioni Pubbliche 20

21 Variazioni al bilancio le variazioni in senso stretto l incremento degli stanziamenti di spesa è coperto da un equivalente incremento degli stanziamenti in entrata; gli storni l incremento degli stanziamenti su dati capitoli di spesa è coperto attraverso una equivalente riduzione degli stanziamenti su altri capitoli di spesa, e il totale degli stanziamenti di spesa non varia; i prelievi l incremento degli stanziamenti su dati capitoli di spesa è coperto attraverso una equivalente riduzione dei fondi di riserva. Almeno una volta nell arco dell esercizio, e comunque entro il 30 novembre il Consiglio provvede a deliberare un complessivo Assestamento di Bilancio, annuale e pluriennale, per ridefinire la programmazione dei flussi finanziari in relazione alle reali esigenze della gestione. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 21

22 Variazioni al bilancio 22

23 Il fondo pluriennale vincolato Il fondo pluriennale vincolato nasce dall esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria potenziata; e stato istituito per rappresentare contabilmente la copertura finanziaria (entrate accertate e imputate nel corso del medesimo esercizio in cui e registrato l impegno) di spese impegnate nel corso dell esercizio e imputate agli esercizi successivi. Il F.P.V. è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui e accertata l entrata e lo strumento che gestisce e rappresenta contabilmente la distanza temporale intercorrente tra l acquisizione delle risorse e il loro effettivo impiego, nei casi in cui le entrate vincolate e le correlate spese, sono accertate e impegnate nel corso del medesimo esercizio e imputate a esercizi differenti. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 23

24 Il fondo pluriennale vincolato Nel primo esercizio di applicazione della riforma il fondo pluriennale vincolato si forma anche a seguito del riaccertamento straordinario dei residui. A regime, il fondo e alimentato dall'accertamento di entrate di competenza finanziaria di un esercizio, destinate a dare la copertura a spese impegnate nel medesimo esercizio in cui e stato effettuato l'accertamento, ma imputate negli esercizi successivi. Le entrate vincolate destinate alla copertura di spese non ancora impegnate (in assenza di obbligazioni giuridicamente perfezionate) sono rappresentate contabilmente nella quota vincolata del risultato di amministrazione. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 24

25 Il fondo pluriennale vincolato Il F.P.V è formato solo da entrate correnti vincolate e da entrate destinate al finanziamento degli investimenti, accertate ed imputate agli esercizi precedenti a quello di imputazione delle relative spese. Di norma, il F.P.V e costituito solo da entrate vincolate derivanti da: a) vincoli di legge, b) debiti per il finanziamento di investimenti, c) trasferimenti a destinazione vincolata, d) vincoli stabiliti dall ente per straordinarie, non aventi natura ricorrente, accertate e riscosse. Può essere costituito da entrate non vincolate se costituito in occasione del riaccertamento ordinario o straordinario dei residui. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 25

26 Il fondo pluriennale vincolato Non e corretto costituire il F.P.V: a fronte di entrate vincolate non ancora spese, ovvero in assenza dei correlati impegni, imputati agli esercizi successivi; per le spese pluriennali finanziate da entrate pluriennali; per le entrate vincolate destinate a dare copertura a spese impegnate e imputate allo stesso esercizio in cui l entrata e accertata e imputata. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 26

27 Il F.P.V. nel bilancio Nel bilancio di previsione, l ammontare complessivo del fondo iscritto in entrata (distinto in parte corrente ed in c/capitale) è pari alla sommatoria degli stanziamenti di spesa definitivi dei fondi pluriennali del bilancio di previsione dell esercizio precedente, a copertura: delle spese impegnate negli esercizi precedenti con imputazione all esercizio in corso; della quota del fondo che si rinvia agli esercizi successivi, a fronte di spese impegnate negli esercizi precedenti con imputazione agli esercizi successivi a quello di riferimento. Nelle spese del bilancio di previsione il fondo pluriennale e costituito da: 1) la quota del FPV di entrata che proviene dagli esercizi precedenti e viene ulteriormente rinviata agli esercizi successivi (corrisponde a impegni già assunti negli esercizi precedenti e imputati agli esercizi successivi); 2) la quota del fondo che nasce nell esercizio, a fronte di entrate che si prevede di accertare nel corso dell esercizio, destinate a costituire la copertura di spese che si prevede di impegnare nel corso dell esercizio e imputare agli esercizi successivi. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 27

28 Il F.P.V. nel bilancio Nel caso di investimenti in corso di definizione, per i quali non e possibile definire il cronoprogramma della spesa, l importo del fondo pluriennale vincolato del primo esercizio corrisponde a quello dello stanziamento (ma non viene ripreso in entrata del bilancio successivo); nel corso dell esercizio, a seguito della definizione del cronoprogramma si apportano le necessarie variazioni a ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio di previsione, per stanziare correttamente la spesa ed il fondo pluriennale negli esercizi di competenza. Il F.P.V. risulta immediatamente utilizzabile, a seguito dell accertamento delle entrate che lo finanziano; inoltre, e possibile procedere all impegno delle spese esigibili nell esercizio in corso (copertura=entrate accertate nello stesso esercizio finanziario) ed in quelli successivi (la cui copertura è effettuata dal fondo) Dunque, il principio della competenza finanziaria potenziata prevede che il F.P.V. sia uno strumento di rappresentazione della programmazione e previsione delle spese pubbliche territoriali, sia correnti che d investimento, che evidenzi con trasparenza ed attendibilità il procedimento di impiego delle risorse acquisite dall ente che richiedono un periodo di tempo ultrannuale per il loro effettivo impiego ed utilizzo per le finalità programmate e previste. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 28

29 B.P.A. Nel bilancio di previsione finanziario, prima tutte le entrate e le spese, sono iscritti:

30 Il fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) Le entrate di dubbia o difficile esazione (per le quali è vietato il cd. accertamento per cassa) sono accertate per l intero importo del credito, anche se non è certa la loro riscossione integrale es. le sanzioni amministrative al codice della strada, gli oneri di urbanizzazione, ecc. Per tali crediti e obbligatorio effettuare un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità nel bilancio di previsione e vincolare una quota del risultato di amministrazione in sede di rendiconto. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 30

31 Il fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) Nella missione Fondi e Accantonamenti, all interno del programma fondo crediti di dubbia esigibilità, e stanziato l accantonamento al FCDE, il cui ammontare e determinato in considerazione dell importo degli stanziamenti di entrata di dubbia e difficile esazione. Non richiedono l accantonamento a FCDE: i crediti da altre A.P. i crediti assistiti da fidejussione le entrate tributarie (sulla base dei nuovi principi sono accertate per cassa) In contabilità finanziaria il FCDE deve intendersi come un fondo rischi, diretto ad evitare che le entrate di dubbia esigibilità, previste ed accertate nel corso dell esercizio, possano finanziare delle spese esigibili nel corso del medesimo esercizio. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 31

32 Il fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) Nel principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria è specificato che: 1) Con riferimento all accantonamento nel bilancio di previsione tra le spese di ciascun esercizio deve essere stanziata un apposita posta contabile (di parte corrente e in c/capitale), denominata accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, il cui ammontare e determinato in relazione: alla dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti di dubbia e difficile esazione che si prevede si formeranno nell esercizio; alla loro natura; alla capacità di riscossione dei CDE nei precedenti 5 esercizi. 2) Con riferimento all approvazione del rendiconto a) se il fondo crediti di dubbia esigibilità e inferiore all importo considerato congruo e incrementata la quota del risultato di amministrazione dedicata al fondo; b) se risulta superiore si procede allo svincolo della quota del risultato di amministrazione non necessaria. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 32

33 Determinazione del FCDE nel bilancio di previsione 1) Individuare le categorie di entrata stanziate che posso dare luogo a CDE. (La scelta del livello di analisi dei crediti -tipologia, categoria, capitolo- e lasciata al singolo ente.) 2) Calcolare, per ciascuna entrata di cui al punto 1), la media del rapporto tra gli incassi in c/competenza e gli accertamenti degli ultimi 5 esercizi approvati (nel primo esercizio di adozione del nuovo principio si fa riferimento agli incassi in c/competenza e in c/residui) 3) Determinare l importo dell accantonamento al fondo, applicando agli stanziamenti le percentuali determinate al punto 2) Gli enti che negli ultimi tre esercizi hanno formalmente attivato un processo di accelerazione della propria capacità di riscossione (ad esempio attraverso la creazione di unità organizzative dedicate o l avvio di procedure di riscossione più efficace) possono calcolare il FCDE facendo riferimento ai risultati di tali tre esercizi. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 33

34 Il fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) Al fine di dare dimostrazione della corretta determinazione dell accantonamento, al FCDE, e richiesta la compilazione di un allegato (che richiede la dimostrazione della composizione del fondo per tipologie), sia al bilancio di previsione sia al rendiconto, per ogni esercizio compreso nel bilancio. Al fine di consentire un avvio graduale, dell accantonamento al FCDE, e possibile stanziare nel bilancio di previsione: 1) nel primo esercizio una quota almeno pari al 50% dell importo dell accantonamento correttamente quantificato e rappresentato nel prospetto relativo al FCDE allegato al bilancio di previsione; 2) nel secondo esercizio una quota pari almeno al 75% dell accantonamento. L accantonamento al FCDE e effettuato per l intero importo nel rendiconto a decorrere dal primo esercizio e nel bilancio di previsione a decorrere dal terzo esercizio. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 34

35 Il fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) Il FCDE e utilizzato in caso di cancellazione dei crediti dal conto del bilancio, riducendo di pari importo la quota accantonata nel risultato di amministrazione. Trascorsi tre anni dalla scadenza di un credito di dubbia o difficile esazione, non riscosso, il responsabile del servizio competente alla gestione dell entrata valuta l opportunità di operare lo stralcio di tale credito dal conto del bilancio, riducendo di pari importo il fondo accantonato nell avanzo. A seguito della cancellazione dei crediti dalle scritture finanziarie e necessario adeguare l accantonamento all importo riaccertato dei residui attivi. Se il risultato di amministrazione non presenta un importo sufficiente a comprendere il FCDE, per tale quota si registra un disavanzo che deve essere applicato al bilancio di previsione in corso di gestione. Fino a quando il FCDE non risulta adeguato non e possibile utilizzare l avanzo di amministrazione. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 35

36 I fondi di bilancio Data la struttura del bilancio e data la sua natura di strumento di controllo sull operato del governo, la legge ha previsto degli strumenti in grado di salvaguardare il principio dell elasticità della gestione di bilancio. Tra questi strumenti rientrano i fondi di bilancio. (fondi di riserva e fondi speciali) Nel bilancio di previsione sono previsti dei fondi di riserva che rappresentano degli stanziamenti attraverso i quali è possibile far fronte ad eventuali deficienze di determinati capitoli di spesa dovessero verificarsi nella gestione o ad esigenze straordinarie di bilancio. Essi possono essere previsti sia per la parte corrente che per la parte in conto capitale. I prelevamenti dal fondo di riserva (prelievi) negli EE.LL. sono di competenza dell organo esecutivo e possono essere deliberati sino al 31/12. Per le Regioni è la legge regionale a disciplinare la modalità del prelievo di somme da tali fondi. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 36

37 Economia delle Amministrazioni Pubbliche 37 I fondi di bilancio Nel bilancio regionale possono essere iscritti (L. 76/2000) uno o più Fondi Speciali, destinati a far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti legislativi regionali che si perfezionano dopo l approvazione del bilancio. I fondi speciali: non sono utilizzabili per l imputazione di atti di spesa, ma solo ai fini del prelievo di somme da iscrivere in aumento alle autorizzazioni di spesa dei programmi esistenti o dei nuovi programmi dopo l entrata in vigore del provv. legislativi che autorizzano le spese medesime; sono tenuti distinti a seconda che siano destinati al finanziamento di spese correnti o in c/capitale. Le quote di fondi speciali non utilizzate al termine dell esercizio costituiscono economie di spesa che a loro volta costituiscono una quota accantonata del risultato di amm.ne, destinata alla copertura finanziaria di spese derivanti dai relativi provv. legislativi (purché approvati entro il termine dell esercizio immediatamente successivo).

38 I fondi di bilancio Nel bilancio dello Stato sono presenti ulteriori fondi Fondo globale: costituito al fine di predisporre i mezzi finanziari per far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti legislativi ancora in via di formazione e che si perfezioneranno nel corso dell esercizio. Fondo speciale per la riassegnazione dei residui perenti delle spese in conto capitale eliminati per perenzione amministrativa. Le somme di volta in volta occorrenti sono stornate dal predetto fondo e iscritte nei pertinenti capitoli di provenienza ovvero in capitoli di nuova istituzione. Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa: utilizzato per far fronte a deficienze degli stanziamenti di cassa mediante storni autorizzati dal Ministero dell Economia su proposta del Ministero interessato. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 38

39 I fondi di bilancio Fondi APTS APTR APTEL Fondi ordinari (coprono spese già previste nel BPFA) Fondi Speciali Fondi straordinari Fondo di riserva per le spese obbligatorie Fondo di riserva per le spese impreviste Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa Fondi speciali per la reiscrizione in bilancio di residui passivi perenti delle spese correnti e in conto capitale Fondo/i speciale/i per provvedimenti legislativi in corso Fondo di riserva per le spese obbligatorie Fondo di riserva per le spese impreviste Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa Fondi speciali per la reiscrizione in bilancio di residui passivi perenti delle spese correnti e in conto capitale Fondo/i speciale/i per provvedimenti legislativi in corso Fondo di riserva Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa Prelievo per il pagamento di altre spese obbligatorie o impreviste Carenza di cassa stanziati nei capitoli Comunque inserite in un elenco separato Economia delle Amministrazioni Pubbliche 39

40 Economie e diseconomie Le economie e diseconomie sono di due tipi: 1) in conto residui derivano dalla rettifica dei valori dei residui iniziali, con conseguente loro incremento (riaccertamento maggiori residui) o diminuzione (cancellazione minori residui); 2) di stanziamento o in conto competenza sono rappresentate dalle differenze fra stanziamenti definitivi di competenza e accertamenti/ impegni. Economia delle Amministrazioni Pubbliche 40

41 Economie e diseconomie La differenza tra le PREVISIONI DEFINITIVE DI ENTRATA e gli ACCERTAMENTI individua una: Economia da entrata se accertamenti > previsioni definitive (o riaccertamento dei residui) Diseconomia da entrata se accertamenti < previsioni definitive o (cancellazione di residui attivi) La differenza tra le PREVISIONI DEFINITIVE DI USCITA e gli IMPEGNI individua una Economia da uscita se impegni < previsioni definitive (o cancellazione di residui passivi) Diseconomia di spesa? Economia delle Amministrazioni Pubbliche 41

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